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    USA, ISM non manifatturiero febbraio sopra attese

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano scende leggermente, ma si conferma in territorio espansivo. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 55,1 punti a febbraio dai 55,2 punti del mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che erano per un calo fino a 54,5 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è scesa a 56,3 punti dai 60,4 del mese precedente e quella sugli ordini si è attestata a 62,6 punti da 60,4 punti. Quella dell’occupazione è passata a 54 punti da 50, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 65,6 punti da 67,8. LEGGI TUTTO

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    USA, settore terziario torna ad espandersi a febbraio

    (Teleborsa) – Si conferma in miglioramento il settore dei servizi negli Stati Uniti a febbraio. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 50,6 punti dai 46,8 del mese precedente e risulta anche superiore ai 50,5 punti stimati dagli analisti.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, risale dunque al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Sale anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, e che si attesta a 50,1 punti, rispetto ai 46,8 punti del mese precedente ed ai 50,2 punti della stima di consensus. LEGGI TUTTO

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    Pensioni, Calderone: a lavoro per disegnare percorsi previdenziali stabili

    (Teleborsa) – “Consapevoli di un’economia in continua evoluzione siamo al lavoro per disegnare percorsi previdenziali stabili, che permettano a ciascuno di progettare il proprio futuro pensionistico”. Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Marina Calderone, nel suo intervento alle celebrazioni per i 125 anni dalla fondazione dell’Inps.Calderone ha rimarcato che “al centro di tutto resta il diritto-dovere al lavoro, che la Costituzione mette tra i principi fondamentali della Repubblica, perché è inclusione e condizione necessaria per costruire una storia previdenziale solida”. Il ministro del Lavoro ha aggiunto che “abbiamo davanti l’urgenza di guardare a come il sistema di welfare debba essere adeguato per poter rispondere alle sfide che la società e il mondo del lavoro stanno affrontando oggi e a quelle che percepiamo come imminenti. In primis quella demografica, per l’impatto della denatalità e l’invecchiamento della popolazione sulla tenuta dei sistemi già in essere e sulla progettazione di quelli futuri. Ma non solo. Assistiamo a un profondo cambiamento della società, a una costante transizione dei modelli organizzativi delle imprese, a una nuova domanda dei lavoratori verso il mondo del lavoro, soprattutto i più giovani”. Tutto questo “chiama le istituzioni a impegnarsi per la realizzazione di nuovi schemi per la tutela del benessere delle persone – ha sottolineato – per garantirle guardando al mondo del lavoro anche quando i percorsi professionali non sono lineari e continui come sempre piu’ spesso accade. Per ragionare su soluzioni che amplifichino le potenzialità del mutato contesto socio-economico e facciano tesoro delle buone prassi, anche quelle sperimentate durante l’emergenza pandemica. Come? Semplificando per quanto possibile l’articolazione burocratica dei processi, mantenendo il presidio del monitoraggio e controllo, facendo sintesi tra le sollecitazioni per creare le migliori condizioni per l’evoluzione e l’innovazione del Paese. Con questa idea di fondo stiamo lavorando per il potenziamento delle politiche attive”. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti vede Le Maire: da governance Ue a inflazione, i temi sul tavolo

    (Teleborsa) – Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha ricevuto oggi a Roma al Ministero dell’Economia il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire. Nel corso dell’intenso e cordiale incontro, sono stati affrontati molti argomenti anche in vista del prossimo Ecofin del 14 marzo.Sul tavolo, le regole della nuova governance europea, la risposta comune all’IRA (il piano per combattere l’inflazione approvato dagli Stati Uniti), la riforma del mercato europeo dell’energia, la revisione degli investimenti in Europa fondamentali per lo sviluppo. Giorgetti ha ribadito l’importanza del paragrafo 18 delle conclusioni dell’ultimo consiglio europeo: “L’Europa deve andare avanti insieme – ha detto – e trovare una strategia comune sulle questioni principali, a cominciare dagli aiuti di Stato e revisione della governance”.Il MEF spiega in una nota che Giorgetti ha insistito sulla necessità di trovare una classificazione comune per alcune spese che sono investimenti strategici come difesa, aiuti all’Ucraina, transizione verde. Sulla risposta all’IRA, Giorgetti auspica che l’Europa “non si limiti a una revisione delle regole degli aiuti di Stato” ma che sia in grado “di creare una serie di strumenti comuni che finanzino progetti strategici e supportino la competitività delle industrie europee”.Convenuto poi che sia necessario evitare una frammentazione del mercato creando divergenze tra gli Stati e Giorgetti ha insistito sulla necessità di regole per non aumentare la distanza tra i Paesi che hanno una larga capacità fiscale a scapito degli altri. Entrambi i ministri hanno deciso di approfondire la possibilità di un sistema di garanzie europee e dei singoli Paesi per incoraggiare investitori privati verso progetti strategici di sviluppo. Giorgetti e Le Maire concordano sulla necessità di aiutare gli investimenti ma senza produrre nuovo debito. L’inflazione e l’energia rappresentano una sfida per entrambi i Paesi che stanno affrontando da tempo importanti riforme per risanare i conti. Se Le Maire ha ricordato la discussa riforma delle pensioni, la riforma del lavoro e la revisione della spesa pubblica, Giorgetti si è soffermato sulle nuove regole dei superbonus edilizi che mettere in sicurezza i conti degli italiani.”L’inflazione è il reale problema di tutti – ha sottolineato il titolare di via XX settembre – e non credo che si possa risolvere soltanto con una politica restrittiva di tassi d’interesse. Rispetto ai prezzi dell’energia e del cibo stiamo finalizzando proposte per andare incontro alle esigenze reali delle persone, come ha annunciato recentemente anche la Francia” LEGGI TUTTO

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    Legacoop: rallenta la crescita nel 2022 ma la domanda tiene

    (Teleborsa) – Il movimento cooperativo si candida a svolgere un ruolo centrale per la crescita dell’economia sociale nel nostro Paese, puntando all’affermazione di un nuovo modello di economia più inclusivo e sostenibile, in linea con l’esplicito riconoscimento della forma cooperativa tra i soggetti dell’economia sociale contenuto nello specifico piano di azione decennale approvato a dicembre 2021 dalla Commissione Europea, e con la risoluzione dell’ILO del giugno 2022 sul tema del lavoro dignitoso e dell’economia sociale, che ribadisce l’importanza delle cooperative come segmento più organizzato del settore in molti paesi del mondo.Il tema è al centro del 41esimo congresso nazionale di Legacoop “L’impresa del futuro: cooperativa, per tutte”, in corso oggi e domani a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica. In tempi recenti si è delineata una sensibilità nuova delle istituzioni verso l’economia sociale, ormai entrata organicamente nel quadro normativo europeo. Lo conferma, oltre al Piano già ricordato che punta a svilupparne il potenziale di crescita, anche il suo inserimento nella strategia industriale dell’Unione come uno dei settori in grado di contribuire a raggiungere l’obiettivo di un’economia più sostenibile, digitale, resiliente e competitiva. è infatti diffusamente avvertito il rischio che si approfondiscano ulteriormente le disuguaglianze, favorite dal prevalere di un approccio basato sulla convinzione che lo sviluppo economico e il benessere sociale fossero essenzialmente dipendenti dal libero gioco delle forze di mercato. La realtà ha più volte smentito questo assunto e negli ultimi tempi è cresciuta la consapevolezza dell’urgenza di pensare alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo, più inclusivo e sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale. “Noi – sottolinea Simone Gamberini, che domani sarà eletto presidente di Legacoop – rappresentiamo cooperative diffuse sul territorio ed attive in tutti i settori, che valorizzando l’apporto dei soci hanno spesso raggiunto livelli di eccellenza, ad esempio nell’agroalimentare, nei servizi alle imprese e alle persone, nella distribuzione commerciale. Siamo perciò convinti che la forma di impresa cooperativa possa dare un forte contributo in questa direzione, collocandosi a pieno titolo nel campo dell’economia sociale, ovvero di quell’insieme di soggetti che condividono elementi distintivi da sempre al centro della nostra esperienza: il primato della persona e della finalità sociale rispetto al profitto, il reinvestimento degli utili per svolgere attività di interesse collettivo e generale, la governance democratica e partecipativa”.Dopo un 2021 di forte ripresa che ha registrato un sostanziale recupero dei livelli pre-Covid, nel 2022 per le cooperative aderenti a Legacoop si evidenziano un rallentamento della crescita legato all’aumento dei costi e un crescente pessimismo sull’evoluzione dell’economia italiana. La domanda, però, tiene: il 45% delle cooperative ha aumentato il valore della produzione e quasi l’80% chiude l’anno con un utile di esercizio. I dati sono stati presentati al 41esimo Congresso nazionale di Legacoop. Secondo le stime sugli andamenti dell’anno, elaborate dall’AreaStudi di Legacoop, nel 2022, rispetto al 2021, il 45% delle cooperative ha aumentato il valore della produzione (tra queste, il 39% ha registrato un incremento che va dal 10% ad oltre il 15%), in modo più accentuato nei settori dell’industria delle costruzioni (56,3%) e delle attività manifatturiere (63,3%), nelle imprese di grandi dimensioni (82,9%) e, relativamente alla collocazione territoriale, al Centro (47,7%). LEGGI TUTTO

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    ITA, Spohr (Lufthansa): negoziati costruttivi, mercato italiano “strategico”

    (Teleborsa) – “Il mercato italiano è strategico per noi e l’investimento in ITA è fondamentale”. Lo ha detto l’ad di Lufthansa, Carsten Spohr, durante la conferenza stampa annuale, parlando delle trattative col Tesoro sull’acquisto di una quota di minoranza di ITA e sottolineando che “puntiamo a rendere ITA redditizia nel giro di pochi anni”. “Sono negoziati in esclusiva, stanno andando bene, sono costruttivi ma non posso dire altro”, ha detto Spohr spiegando che “L’acquisto di ITA non solo porterà benefici a ITA ma anche a Lufthansa e all’economia italiana e per questo che questa trattativa deve continuare ad essere costruttiva ed orientata a trovare una soluzione”, ha sottolineato l’a.d. “A tempo debito, quando saremo pronti col governo italiano e con ITA, riferiremo”. Spohr ha anche sottolineato che “l’acquisto di ITA al momento ha la precedenza ma non chiuderemo gli occhi davanti ad altre opportunità di consolidamento”, in risposta a una domanda su un eventuale interesse anche per Air Portugal (Tap). Lufthansa che ha quasi raddoppiato i suoi ricavi a 32,8 miliardi di euro nell’anno finanziario 2022 (anno precedente: 16,8 miliardi).”Lufthansa è tornata – ha commentato nelle scorse ore il CEO Spohr – In un solo anno abbiamo raggiunto una svolta finanziaria senza precedenti. Con un utile operativo di 1,5 miliardi di euro, il gruppo ha ottenuto un risultato molto migliore del previsto. La domanda di viaggi aerei rimane elevata nel 2023″.In totale, sono stati accolti a bordo 102 milioni di passeggeri, più del doppio rispetto al 2021 (47 milioni). La capacità offerta dalle compagnie aeree passeggeri del gruppo Lufthansa è stata del 72% rispetto all’anno pre-crisi del 2019. LEGGI TUTTO

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    INPS, Tridico: “azienda pubblica efficiente a servizio Paese”

    (Teleborsa) – L’INPS è “una grande azienda pubblica efficiente al servizio del Paese e del suo cambiamento”. Lo ha detto il presidente Pasquale Tridico in occasione delle celebrazioni per i 125 anni dalla fondazione dell’istituto. “Solo 20 anni fa l’istituto offriva prestazioni e servizi nell’ordine di qualche decina – ha proseguito – oggi ne gestisce oltre 400. Per volontà dei Governi e Parlamenti che si sono succeduti, l’Inps ha incrementato il numero e la varietà delle prestazioni sociali e accorpato a sé altri enti previdenziali, diventando una vera e propria ‘Agenzia nazionale del welfare’ con missioni e obiettivi sempre più ampi per rispondere alle crescenti esigenze della società italiana”. Tridico ha sottolineato che “questa evoluzione ha portato a una maggiore efficienza, ad economie di scala e a una gestione centralizzata dei dati per una maggiore integrazione dei servizi. L’Inps non solo eroga prestazioni in un contesto ordinario a circa 42 milioni di utenti, tra lavoratori, pensionati, famiglie e aziende, ma è anche diventato un pilastro imprescindibile nelle situazioni di emergenza, come accaduto durante la pandemia, quando l’istituto ha risposto in modo efficace ad un bisogno di sostegni senza precedenti per ulteriori 16 milioni di persone. Più recentemente è stato il volano di realizzazione di misure come l’assegno unico, che oggi viene erogato a circa 10 milioni dei nostri figli, di sussidi per milioni di poveri, mentre decine di milioni di utenti hanno ricevuto tramite l’Inps gli interventi di sostegno per contrastare la crisi energetica”Secondo l’ultimo bilancio consolidato, ha ricordato Tridico, l’istituto gestisce 386 miliardi di euro di entrate, di cui 145 miliardi di trasferimenti pubblici, e 384 miliardi di euro di uscite, assicurando la sostenibilità del sistema e agendo come snodo per la coesione sociale. “Siamo anche un ente attuatore del PNRR – ha detto – nell’ambito del quale abbiamo 130 progetti e servizi in costruzione: un terzo di essi sono già finanziati e rilasciati, tra cui il nuovo portale INPS, un vero e proprio sportello elettronico, completamente rinnovato, che semplifica l’accesso alle prestazioni e personalizza l’esperienza dell’utente”. L’Inps è dunque “un motore sempre acceso, l’ente di welfare più grande d’Europa – ha aggiunto – quest’oggi celebriamo i 125 anni di una storia sempre proiettata sull’innovazione e sul futuro. Voglio sottolineare come tutto questo sia stato e sarà possibile grazie all’impegno costante di tutto il personale Inps, cui in questi giorni si aggiungono ben 4.124 giovani neoassunti, che interpreta con rigore una fondamentale funzione sociale. Il loro lavoro è supportato da una chiara strategia di innovazione tecnologica che negli ultimi anni ha posto l’istituto all’avanguardia tra le pubbliche amministrazioni, sia per l’interoperabilità delle banche dati che per i servizi digitali. Siamo anche un fondamentale patrimonio di dati, utilizzati a fini di buon governo, di maggiore efficienza e di studio per il benessere sociale nelle diverse fasi della vita, dal grembo agli eredi. La crescita di una grande comunità democratica si nutre della fiducia nel futuro, fiducia che si coltiva a partire dal miglioramento delle condizioni di vita dei singoli, dalla dignità”Solo se nessuno viene lasciato indietro, lo sguardo di tutti può volgersi in avanti”, ha concluso Tridico indicando la via da seguire. “Sta a noi, con ogni tipo di strumento che scegliamo di porre in campo, mantenere la promessa che abbiamo sottoscritto attraverso la Costituzione: di crescere come collettività attraverso il lavoro e il sostegno al pieno sviluppo di ogni individuo, a partire dagli ultimi e dai più fragili”. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis scala posizioni nella classifica “Top 500 Banking Brands”

    (Teleborsa) – Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, rafforza il valore del proprio brand e scala sei posizioni nella classifica “Top 500 Banking Brands” redatta da The Banker (Gruppo Financial Times), nella quale era entrata per la prima volta nel 2022. Secondo l’analisi condotta da Brand Finance e pubblicata dal magazine finanziario britannico, il valore economico del marchio Banca Ifis è cresciuto del 47% dall’operazione di rebranding, avvenuta nel settembre 2019, e del 15% negli ultimi dodici mesi. Nel 2022, inoltre, la challenger bank presieduta da Ernesto Furstenberg Fassio ha scalato nuove posizioni del prestigioso ranking che include le più importanti istituzioni bancarie internazionali passando dalla 488ma alla 482ma posizione.”Negli ultimi dodici mesi abbiamo ulteriormente consolidato il processo di rafforzamento del brand Banca Ifis avviato con il rebranding nel settembre 2019 – dichiara Rosalba Benedetto, Direttore Comunicazione, Marketing, Public Affairs e Sostenibilità di Banca Ifis – Per farlo, abbiamo realizzato nuovi progetti di comunicazione integrata pensati per nutrire il marchio e comunicarlo a tutti i nostri stakeholder, in particolare alle piccole e medie imprese alle quali ci rivolgiamo con i nostri prodotti e servizi”. “L’aver scalato ulteriori posizioni nella classifica “Top 500 Banking Brands” conferma l’efficacia di un percorso che quest’anno si arricchirà di nuove attività e progetti legati alla celebrazione del 40mo anniversario dalla fondazione della Banca.Per il posizionamento di Banca Ifis, oltre agli investimenti in marketing, advertising e sponsorizzazioni, sono state importanti anche le iniziative sul fronte della sostenibilità, in particolare per la dimensione sociale. Nel 2022, Banca Ifis ha infatti lanciato Kaleidos, il Social Impact Lab che raccoglie tutte le iniziative realizzate a favore di persone, comunità e territori. LEGGI TUTTO