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    Rc auto: impennata dei prezzi a gennaio, +16,3%

    (Teleborsa) – “Le nostre previsioni circa gli aumenti delle tariffe Rc Auto si sono purtroppo avverate, con le compagnie di assicurazioni che hanno mantenuto la parola e applicato rincari ai propri clienti”. Lo afferma Assoutenti, commentando lo studio di Segugio.it secondo cui a gennaio 2023 il premio medio è salito del 16,3% rispetto a gennaio 2022.”Già lo scorso dicembre avevamo previsto un progressivo incremento delle tariffe Rc auto nel corso del 2023, anche a seguito delle dichiarazioni dell’Ania che aveva paventato aggiornamenti dei prezzi come effetto dell’inflazione – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Rincari così elevati, tuttavia, appaiono del tutto ingiustificati e non rispondenti alle dinamiche di mercato, anche in relazione alle forti differenze territoriali con la Lombardia che sfiora il +20% di aumento annuo. Abbiamo quindi deciso di vederci chiaro sulla corsa dell’Rc Auto, e in tale direzione presenteremo una segnalazione ad Antitrust e Mister Prezzi affinché acquisiscano i dati sul territorio e verifichino se gli aumenti dell’ultimo mese possano realizzare fenomeni speculativi a danno degli assicurati”. (Foto: © Sittipong Leetangwattana / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Lufthansa, stop sistemi informatici causato da cavi danneggiati: normalizzazione traffico aereo nel pomeriggio

    (Teleborsa) – A causare disagi nelle operazioni di volo di Lufthansa in Germania è stato il danneggiamento dei cavi in fibra ottica di un fornitore di servizi di telecomunicazione durante alcuni lavori di costruzione a Francoforte. A renderlo noto in un comunicato è la stessa compagnia aerea che ha spiegato così l’interruzione dei sistemi informatici di Lufthansa nell’aeroporto tedesco che ha causato disagi per i voli da e per la città della Germania centrale.In base a quanto riportato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa, l’ente per la sicurezza del trasporto aereo ha infatti chiuso le piste di atterraggio dell’aeroporto di Francoforte a causa dei gravi problemi che hanno mandato in tilt i sistemi informatici della compagnia. Gli aerei vengono dirottati verso Norimberga, Colonia e Duesseldorf. Smentita da un portavoce di Lufthansa invece la notizia secondo la quale gli aerei della compagnia siano stati coinvolti dai disagi su scala globale.”Si prevede che le operazioni di volo si stabilizzeranno nel corso del pomeriggio”, ha aggiunto Lufthansa nella nota invitando i passeggeri interessati a controllare lo stato del proprio volo sull’app o sul sito web della compagnia prima di arrivare in aeroporto. “I passeggeri con voli nazionali possono spostarsi con Deutsche Bahn fino a domenica”, ha fatto inoltre sapere la compagnia scusandosi per i disagi causati. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale delude a gennaio. Bene la manifattura

    (Teleborsa) – Peggiore delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di gennaio 2023. L’attività industriale ha registrato una variazione nulla su base mensile dopo il -1% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare dello -0,7%) e rispetto al +0,5% delle attese degli analisti. Su base annua si registra una salita dello 0,8%.La produzione manifatturiera registra una crescita dell’1%, contro il +0,8% del consensus e dopo il -1,8% di dicembre (dato rivisto da un preliminare di -1,3%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è scesa leggermente al 78,3% dal 78,4% del mese precedente e risulta inferiore alle stime degli analisti (79%). LEGGI TUTTO

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    UniCredit Foundation: donati 2,5 milioni a supporto di giovani e istruzione in Europa

    (Teleborsa) – Combattere l’abbandono scolastico, migliorare il livello di occupabilità e incoraggiare il conseguimento di titoli universitari per i giovani di tutta Europa. Con questo obiettivo, in linea con il suo nuovo Purpose che vede al centro i giovani e l’istruzione, UniCredit Foundation ha donato un totale di 2.450.000 euro in favore di progetti dedicati a tali tematiche. Un milione di euro è stato dedicato alla Call for Education, iniziativa lanciata dalla Fondazione a livello di Gruppo per finanziare progetti di contrasto alla povertà educativa realizzati da organizzazioni non profit in Italia, Bulgaria e Romania, con particolare attenzione al contrasto all’abbandono scolastico, all’acquisizione di competenze adeguate per il conseguimento degli studi universitari e per l’ingresso nel mercato del lavoro, a favore degli studenti delle scuole secondarie inferiori e superiori (fascia di età 11-19 anni). Altri 225mila euro sono stati stanziati per due progetti di ricerca sul tema dell’istruzione: “Addressing Inequalities in High-School Track Choice in Italy” iniziativa biennale in collaborazione con l’Università di Harvard e la Bocconi e “The Effects of Attending a Higher Value-added High School in Romania” della durata di 1 anno, realizzato in collaborazione con la Columbia University e il Ministero dell’Istruzione della Romania.Risorse pari a 1.225.000 euro sono state destinate per l’assegnazione di borse di studio a studenti universitari e ricercatori europei. Basate sul talento e sul merito, queste borse sono pensate per sostenere gli studi di dottorato all’estero e favorire il rientro di cervelli in tutte le aree geografiche di UniCredit.”Siamo orgogliosi – ha dichiarato Andrea Orcel, presidente di UniCredit Foundation – dell’importante lavoro e costante impegno di UniCredit Foundation nel sostenere i nostri giovani attraverso varie iniziative dedicate, volte a promuovere lo studio e la ricerca nei nostri Paesi. L’istruzione è un motore fondamentale per il futuro dell’Europa ed è nostra responsabilità, in quanto istituzione europea, individuare e sostenere costantemente i nostri giovani talenti, che getteranno le basi per il progresso e il successo del nostro continente negli anni a venire. Questo fa parte del nostro Purpose volto a dare costantemente la possibilità alle nostre comunità di progredire, in linea con l’impegno impegno ESG e il piano strategico della Banca”.”L’abbandono precoce degli studi e la mancata acquisizione di competenze adeguate per il proseguimento degli studi universitari o per l’ingresso nel mondo del lavoro – ha commentato Silvia Cappellini, direttore generale di UniCredit Foundation – sono fenomeni diffusi nella maggior parte dei Paesi in cui il Gruppo opera. Ciò è dovuto a diversi fattori, ma dipende in larga misura dalle condizioni socio economiche e culturali delle famiglie e dei territori in cui i bambini nascono e crescono. La scuola rappresenta un presidio essenziale nel contrasto alle disuguaglianze e noi riteniamo che solo una scuola di qualità possa dare pari opportunità di apprendimento a tutti gli studenti e, soprattutto, a quelli più svantaggiati. È per questo che ci impegniamo e lavoriamo ogni giorno per affiancare i giovani nei loropercorsi di studi promuovendo occasioni di apprendimento e crescita, affinché nessuno venga lasciato indietro”.Nel corso degli ultimi 10 anni, UniCredit Foundation ha erogato oltre 300 borse di studio e di ricerca a sostegno di quasi 1.200 giovani studenti e ricercatori, con fondi complessivi pari a 22,5 milioni di euro, distinguendosi come ente di eccellenza sia a livello italiano che europeo. LEGGI TUTTO

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    Reddito di cittadinanza, procedura di infrazione Ue contro l'Italia

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione contro l’Italia perché il Reddito di Cittadinanza “non è in linea con il diritto dell’UE in materia di libera circolazione dei lavoratori, diritti dei cittadini, residenti e protezione internazionale”. È quanto si legge in una nota della Commissione. In particolare, la richiesta di 10 anni di residenza nel Paese – di cui due consecutivi – per poter accedere alla misura discriminerebbe in maniera “indiretta” i cittadini dell’UE, in quanto “è più probabile che i cittadini non italiani non soddisfino questo criterio”.Ai sensi del Regolamento 2011/492 e della Direttiva 2004/38/CE, le prestazioni di assistenza sociale come il “Reddito di Cittadinanza” – precisa la Commissione – “dovrebbero essere pienamente accessibili ai cittadini dell’UE che sono lavoratori subordinati, autonomi o che hanno perso il lavoro, indipendentemente dalla loro storia di residenza. Inoltre, dovrebbero poter beneficiare del sussidio i cittadini comunitari che non lavorano per altri motivi, con la sola condizione che risiedano legalmente in Italia da più di tre mesi”. In base alla direttiva 2003/109/CE anche i soggiornanti di lungo periodo al di fuori dell’UE dovrebbero avere accesso a tale beneficio.Il Reddito di Cittadinanza, prosegue la nota, “discrimina direttamente i beneficiari di protezione internazionale, che non possono beneficiare di tale beneficio, in violazione della direttiva 2011/95/UE. Infine, il requisito della residenza potrebbe impedire agli italiani di trasferirsi per lavoro fuori dal Paese, in quanto non avrebbero diritto al reddito minimo al rientro in Italia”. L’Italia ha ora di due mesi per rispondere alle preoccupazioni sollevate dalla Commissione. In caso contrario, la Commissione può decidere di inviare un parere motivato.(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea) LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index febbraio migliora a -5,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora a febbraio 2023 l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -5,8 punti dai -32,9 punti di gennaio. Il dato è anche migliore delle stime degli analisti che erano per un livello a -18 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini migliora a quota -7,8 (da -31,1), mentre quella sulle consegne raggiunge gli 0,1 punti (da -22,4 punti) e quella sulle scorte passa a 6,4 punti (da 4,5 punti). LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio aumentano oltre le attese a gennaio

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio 2023, si è registrato una variazione positiva del 3% su base mensile a 697 miliardi di dollari, dopo il -1,1% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è migliore delle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dell’1,8%.Su base annua si è registrato un aumento del 6,38% (+5,89% a dicembre 2022).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +2,3% su base mensile dopo il -0,9% di dicembre e rispetto al +0,8% del consensus.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Barometro CRIF: nel 2023 aumento record richieste di finanziamenti personali (+31,4%)

    (Teleborsa) – Il 2023 si è aperto con un andamento della domanda di credito delle famiglie italiane a due velocità. Da un lato la contrazione strutturale delle richieste di nuovi mutui immobiliari e surroghe che perdura ormai da un anno e che fa segnare nel mese di gennaio un complessivo -22,8%. La dinamica restrittiva è influenzata dal venire meno della spinta delle surroghe, che nel periodo gennaio-ottobre 2022 segnano un -58,2%, mentre i nuovi mutui erogati registrano una flessione ancora modesta, precisamente del -2,4%, se consideriamo l’impennata dei tassi di interesse di questi ultimi mesi. Nel mese di gennaio 2023 continua invece a crescere l’importo medio dei mutui richiesti che segna un +3%, attestandosi a 147.319 euro, cifra record degli ultimi 10 anni. La domanda di mutui è controbilanciata dalla vivacità delle richieste di prestiti, che nel complesso di finanziamenti personali e finalizzati hanno visto un incremento del +11,7% rispetto a gennaio 2022, spinto dal +31,4% dei prestiti personali. Queste le principali evidenze che emergono dal Barometro CRIF sull’andamento delle richieste di credito da parte delle famiglie nel mese di gennaio 2023.Dopo la stretta della Banca Centrale Europea che ha innalzato i tassi di interesse, la cosiddetta “Manovra Mutui”, inserita dal Governo all’interno della Legge di Bilancio 2023, mira a fungere da strumento correttivo per dare sollievo alle famiglie. Nello specifico, – si legge nel report – la Manovra prevede la possibilità per l’intestatario di un mutuo immobiliare a tasso variabile di rinegoziarlo e passare a un tasso fisso se si verificano le seguenti condizioni: tasso variabile per un importo iniziale finanziato inferiore ai 200mila euro e una durata residua, all’atto della richiesta, inferiore ai 25 anni, a cui si somma un ISEE inferiore ai 35mila euro e uno storico regolare dei pagamenti delle rate. Dall’analisi CRIF sul proprio patrimonio informativo emerge che i mutui ipotecari a tasso variabile che rispecchiano le caratteristiche indicate nella Manovra e sono potenzialmente eleggibili alla rinegoziazione sono circa 300mila. Nello specifico, il bacino potenziale che emerge dall’analisi mostra che il 60% dei mutui a tasso variabile ha un numero residuo di rate superiore a 120 e il 45% del totale ha un importo residuo superiore a 80 mila euro. L’incidenza maggiore dei potenziali richiedenti risiede in Lombardia (24,8%), a seguire il Veneto (10,7%) e di poco inferiore l’Emilia-Romagna (9,9%).In scia con la dinamica positiva delle richieste di prestiti registrata nel 2022, nel mese di gennaio vi è un aumento record dei finanziamenti personali con un +31,4%, mentre quelli finalizzati all’acquisto di beni e servizi rimangono pressoché stabili con un +1,1%. Se guardiamo all’importo medio della domanda generale di prestiti, il valore complessivo di gennaio è pari a 8.341 Euro con una variazione, rispetto a gennaio 2022, del +4,1%. Per quanto riguarda invece lo spaccato delle due forme tecniche, il Barometro evidenzia che i prestiti finalizzati si attestano a un importo medio richiesto pari a 5.722 euro contro i 12.071 euro dei prestiti personali.Focalizzando l’attenzione sulla domanda di prestiti da piattaforme digitali, che nel 2022 ha segnato un incremento complessivo del +85%, gennaio 2023 inizia con il freno a mano tirato, registrando un -5% delle richieste rispetto al corrispettivo mese del 2022. “A livello generale questo inizio d’anno mostra una domanda di credito resiliente agli scossoni macroeconomici, anche se gli elementi di incertezza risultano ancora molteplici. Da un lato – commenta Simone Capecchi, executive director di CRIF – abbiamo infatti le ripercussioni geopolitiche del conflitto russo-ucraino, dall’altro una pressione inflattiva galoppante che mina il potere d’acquisto delle famiglie. Cartina di tornasole di questo contesto incerto sono proprio i tassi variabili dei mutui che ad oggi sono da considerarsi uno degli investimenti più onerosi per le famiglie, l’Euribor è infatti salito al 2,57%?e l’Eurirs a 30 anni al 2,37%. Si prevede, pertanto, che nei prossimi mesi, complice la ‘Manovra Mutui’, la surroga ritornerà ad essere uno strumento importante per tutti quei consumatori interessati a bloccare la fluttuazione della rata mensile per la durata residua del finanziamento”. LEGGI TUTTO