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    Fisco, Agenzia Entrate: al via dichiarazione IVA precompilata

    (Teleborsa) – Dopo il 730 precompilato, già disponibile per dipendenti e pensionati al via da oggi la dichiarazione IVA precompilata, che consentirà a 2,4 milioni di imprese e professionisti di visualizzare e scaricare il proprio modello con i dati relativi all’anno d’imposta 2022 inseriti direttamente dall’Agenzia delle Entrate.Dal 15 febbraio, spiega l’Agenzia, sarà poi possibile modificarlo, integrarlo e procedere all’invio. La nuova funzionalità, disponibile nel portale “Fatture e corrispettivi” consente anche di calcolare e pagare l’imposta ed eventualmente di inviare una dichiarazione correttiva o integrativa. Si possono inoltre importare nei propri sistemi gestionali i dati precompilati, in modo da poterli confrontare con quelli contenuti nei propri data base. La dichiarazione annuale si aggiunge agli altri documenti precompilati per le Partite Iva e resi disponibili dal secondo semestre 2021, come i registri e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche. Con la realizzazione della precompilata Iva l’Agenzia delle entrate 2contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo fissato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per semplificare gli adempimenti di imprese e professionisti, la cui deadline è fissata per il mese di giugno 2023. “L’introduzione di questo nuovo servizio – afferma il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini – è un supporto concreto che l’Agenzia mette a disposizione di una significativa platea del tessuto economico e produttivo, in un’ottica di trasparenza e collaborazione. Un sistema fiscale più semplice e che funziona meglio è un investimento non solo per il sistema-Paese ma anche per le prossime generazioni”. LEGGI TUTTO

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    Ambiente, presentato oggi a Roma progetto Rotary- Carabinieri forestali

    (Teleborsa) – È stato presentato oggi a Roma, al Teatro dell’Opera, il progetto l’ “Albero di Falcone”, varato dal Distretto 2080 del Rotary (Roma, Lazio e Sardegna) e dai Carabinieri forestali. È rivolto a istituzioni e studenti e incentrato sul rispetto della legalità e dell’ambiente.Durante la manifestazione, svoltasi con il supporto organizzativo di Italian Green Film Festival e presentata da Livia Azzariti, e alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il governatore Rotary Distretto 2080 Guido Franceschetti e il gen. C.A. Antonio Pietro Marzo, Comandante Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, è stato consegnato l'”Albero di Falcone” per la successiva messa a dimora, per tramandare la memoria imperitura del sacrificio del giudice e per sensibilizzare ragazzi e cittadini al tema dell’impegno sociale, della legalità e dell’importanza della protezione dell’ambiente.L’iniziativa si inserisce nel solco de “L’Albero del futuro”, progetto di educazione alla legalità e al rispetto ambientale, promosso nel 2021 dal Ministero della Transizione Ecologica e avviato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, che prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500mila piantine. In questo quadro è stata aggiunta l’offerta di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e della lotta alle mafie: l’albero di Giovanni Falcone. Alcune talee del famoso ficus macrophylla che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate grazie alla collaborazione tra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano. Il Centro, struttura all’avanguardia in Europa nello studio e la conservazione di specie forestali autoctone, è riuscito a riprodurre l’albero per generare piccole piante di Falcone da donare alle scuole. L’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’impegno sociale ma anche dell’importanza della salvaguardia ambientale. LEGGI TUTTO

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    Turismo: balza spesa italiani all'estero a novembre

    (Teleborsa) – Balzo delle spese dei turisti italiani all’estero che, lo scorso novembre, sono salite del 71% a 2,1 miliardi di euro a fronte di un aumento del 42% di quelle degli stranieri nel nostro paese. E’ quanto emerge dalle statistiche della Banca d’Italia secondo cui, a novembre, la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha così registrato un avanzo di 0,3 miliardi di euro, “appena inferiore a quello registrato nello stesso mese del 2021 e del 2019 (0,4 miliardi in entrambi i casi)”.Anche nel confronto con novembre 2019 l’incremento delle entrate è risultato di entità inferiore a quello delle uscite (2 contro 8 per cento). Negli ultimi tre mesi per i quali sono disponibili i dati (settembre-novembre 2022) la spesa degli stranieri in Italia è risultata del 43 per cento superiore a quella del corrispondente periodo del 2021; quella dei viaggiatori italiani all’estero del 75 per cento. Si conferma il pieno recupero rispetto ai valori pre-pandemici per entrambi i flussi.L’indagine è condotta con l’obiettivo primario della compilazione delle voci “Viaggi” (che include i beni e i servizi acquistati da persone fisiche in paesi in cui non sono residenti, in relazione a viaggi in tali paesi) e “Trasporti internazionali di passeggeri” della bilancia dei pagamenti dell’Italia.Intanto, sempre restando in tema di turismo, la ripresa dopo le difficoltà legata alla pandemia spinge il cibo Made in Italy che diventa la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 580 miliardi di euro nell’ultimo anno, nonostante la crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina. È quanto emerge dal report Coldiretti “Cibo e turismo, l’Italia che vince” diffuso alla vigilia della Bit in occasione dell’incontro al Teatro Manzoni di Milano con la partecipazione del presidente Ettore Prandini assieme al ministro del Turismo Daniela Santanché, al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. La ripartenza a pieno ritmo delle attività di ristorazione e accoglienza, dai ristoranti agli agriturismi, ha avuto un impatto importante sul Made in Italy a tavola che vale oggi – sottolinea Coldiretti – quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Non a caso il cibo – sottolinea la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie italiane e straniere in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche. LEGGI TUTTO

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    TLC europee creano JV paritetica per concorrenza a big tech su pubblicità

    (Teleborsa) – Deutsche Telekom, Orange, Telefónica e Vodafone Group, dopo aver ricevuto il via libera dell’Antitrust UE, hanno annunciato che formeranno una joint venture per l’implementazione di una piattaforma tecnologica di marketing digitale privacy-by-design in Europa, che potrebbe avvantaggiare consumatori, inserzionisti ed editori.Le quattro società assumeranno quote pari al 25% in una holding di nuova costituzione, con sede in Belgio e gestita da un management indipendente sotto la supervisione di un consiglio di sorveglianza nominato dagli azionisti, si legge in un comunicato congiunto.La joint venture è il risultato di un progetto lanciato da Vodafone e gestito dai quattro operatori per sviluppare una soluzione tecnologica per la pubblicità digitale in Europa. La piattaforma è stata progettata fin dall’inizio per essere conforme alla politica europea sulla protezione dei dati come il GDPR e la direttiva ePrivacy.I partner hanno già avviato una sperimentazione in Germania. Altre sperimentazioni sono allo studio in Francia e Spagna per sviluppare ulteriormente la piattaforma e si prevede di renderla disponibile a qualsiasi operatore in Europa.La piattaforma richiede il consenso opt-in affermativo da parte del consumatore per attivare le comunicazioni dei brand tramite i publisher. Gli unici dati condivisi sono un token digitale pseudo-anonimo che non può essere decodificato. I consumatori sono liberi di acconsentire o negare il consenso con un solo clic, nonché di revocare qualsiasi altro consenso fornito sul sito Web del marchio o dell’editore o tramite un portale sulla privacy dedicato e facilmente accessibile.La piattaforma intende offrire una soluzione alternativa a quella attuale, in cui i dati vengono “raccolti, distribuiti e archiviati su larga scala dai principali attori extraeuropei”, ovvero i colossi tech statunitensi. LEGGI TUTTO

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    BCE, Schnabel: “Manteniamo la rotta su rialzo dei tassi”

    (Teleborsa) – Alla Bce “manteniamo la rotta sui rialzi dei tassi di interesse per riportare l’inflazione al nostro obiettivo del 2% in maniera tempestiva”. È la prima risposta di Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce in un “dialogo” via Twitter sulla politica monetaria. “Controllare l’inflazione è la nostra priorità numero uno. Abbiamo alzato i tassi di interesse a una velocità record e stiamo iniziando a ridurre i nostri stock di titoli”, ha aggiunto. La Bce ha alzato la scorsa settimana i tassi di altri 50 punti base e contestualmente ha riferito di essere orientata di alzarli di altri 50 punti base al direttorio di marzo.”Ulteriori aumenti dei tassi di interesse aiuteranno a riportare l’inflazione al livello obiettivo, cosa che, date le retribuzioni nominali, aumenterà i salari reali” ha affermato Schnbel. E i rialzi dei tassi non stanno creando nuovi poveri. “Combattendo l’alta inflazione – ha detto la componente del Comitato esecutivo della Bce – stiamo supportando la crescita sostenibile nell’area euro. La guerra ha reso tutto più difficile ma stiamo facendo del nostro meglio per limitare le conseguenze. L’economia non si riprenderà se l’inflazione è eccezionalmente alta”.I tassi di interesse della Bce – ha proseguito Schnabel – “devono raggiungere un livello sufficientemente restrittivo. Dovremmo vedere che le nostre politiche vengono trasmesse all’economia. Manterremo i tassi elevati fino a che vedremo prove solide che l’inflazione di fondo ritorna al nostro obiettivo, in maniera tempestiva e duratura”.”Dato che il cambiamento climatico e la transizione verde hanno effetti sulla stabilità dei prezzi non possiamo ignorarli. Sono parte integrante del nostro mandato. Ma a guidare sono i governi” ha detto la componente del comitato esecutivo della Bce risponde via Twitter a una domanda polemica sul perché la banca centrale, che ha un mandato unicamente sulla stabilità dei prezzi stia “sprecando tempo e risorse su iniziative legate al clima”.”Un euro digitale non può essere completamente anonimo” come è invece il danaro contante fisico, “specialmente per i pagamenti più grandi perché a quel punto potrebbe essere utilizzato per scopi illeciti – ha detto Schnabel –. Ma assicurare un alto livello di privacy sui dati personali e sui pagamenti sarà una delle priorità chiave”.Nell’area euro “non è iniziata una disinflazione su ampia scala. Dobbiamo – ha sottolineato Schnabel – usare tutti i nostri strumenti per ripristinare la stabilità dei prezzi e supportare una crescita sostenibile. Altrimenti assisteremo a cali anche più marcati delle retribuzioni reali, e potremmo dover alzare i tassi di interesse anche di più”. “Un atterraggio morbido per l’economia dell’area euro è possibile ma non è garantito. Condizioni di finanziamento più restrittive frenano la domanda economica e in questo modo l’attività. Questo non porta necessariamente ad una recessione” ha affermato Schnabel. “Non possiamo ancora cantare vittoria sul contenimento dell’inflazione. Questo – ha detto la componente del Comitato esecutivo della Bce – è il motivo per cui dobbiamo mantenere la rotta e alzare ancora i tassi in maniera significativa. Se un altro aumento da 50 punti base sia necessario (a maggio) dipenderà dai dati che sopraggiungeranno e dalla nostra valutazione sulle prospettive di inflazione”. I vantaggi dell’euro? “Rende più facili scambi commerciali e viaggi”. Non potendo più attribuire alla valuta unica il merito di garantire bassa inflazione, sono questi gli aspetti positivi con cui Schnabel ha risposto a chi le chiedeva (via Twitter) quali fossero in vantaggi per un paese di aderire alla valuta unica. “L’euro – ha detto – rimuove le fluttuazioni sul tasso di cambio e per questo rende più facili viaggi e scambi”. “E anche se l’inflazione è fin troppo elevata l’euro in media ha assicurato più stabilità dei prezzi di quanto in precedenza facessero le valute nazionali. L’euro è un simbolo della nostra unità”. LEGGI TUTTO

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    UE, via libera a joint venture tra D.Telekom, Orange, Telefónica e Vodafone

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato incondizionatamente, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra Deutsche Telekom, Orange, Telefónica e Vodafone Group. L’Antitrust UE ha concluso che l’operazione non solleva problemi di concorrenza nello Spazio economico europeo (SEE). La joint venture pubblicitaria intende sfidare i colossi tech statunitensi.La joint venture offrirà una piattaforma per supportare le attività di marketing e pubblicità digitale di marchi ed editori in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Previo consenso dell’utente, la joint venture genererà un codice digitale univoco derivato dall’abbonamento di rete mobile o fissa dell’utente. Tale codice consentirà a marchi ed editori di riconoscere gli utenti sui loro siti Web o applicazioni, raggrupparli in diverse categorie e adattare il loro contenuto a specifici gruppi di utenti.Sulla base della sua indagine di mercato, la Commissione ha rilevato che “l’operazione, come notificata, non ridurrebbe significativamente la concorrenza nei mercati francese, tedesco, italiano e spagnolo” per: la fornitura di servizi di identificazione digitale per pubblicità mirata e/o ottimizzazione del sito; la fornitura al dettaglio di servizi di telecomunicazioni mobili; la fornitura al dettaglio di servizi di accesso fisso a Internet; la fornitura al dettaglio di servizi audiovisivi (AV); la fornitura di spazi pubblicitari online. LEGGI TUTTO

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    ITA Airways, Sindacati: “Fiduciosi su intesa. Passi avanti”

    (Teleborsa) – “La trattativa con i vertici di ITA sugli adeguamenti salariali del personale di terra e di volo, connessi al superamento della fase di start-up, ha compiuto ieri sera ulteriori passi avanti, tanto da renderci fiduciosi circa la concreta possibilità di giungere ad un’intesa oggi, 10 febbraio, nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione già convocata dal Ministero del Lavoro”. È quanto hanno dichiarato in una nota congiunta Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e le associazioni professionali Anpac, Anpav e Anp. I sindacati sottolineano “l’ormai indifferibile necessità di giungere ad un’intesa che renda merito ai lavoratori che hanno supportato la difficile fase di start up e garantisca la sostenibilità del piano industriale di sviluppo della compagnia, preannunciando che, in difetto, procederanno senza ulteriori indugi alla proclamazione delle necessarie azioni di sciopero”. È quanto hanno dichiarato in una nota congiunta Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e le associazioni professionali Anpac, Anpav e AnpLe organizzazioni sindacali “rappresentano l’ormai indifferibile necessità di giungere ad un’intesa che renda merito ai lavoratori che hanno supportato la difficile fase di start up e garantisca la sostenibilità del piano industriale di sviluppo della compagnia, preannunciando che, in difetto, procederanno senza ulteriori indugi alla proclamazione delle necessarie azioni di sciopero”. L’incontro di ieri sera nella sede della compagnia aerea per mettere a punto i dettagli dell’intesa costituisce un ulteriore passo in avanti nella trattativa. Sindacati e associazioni avvertono, tuttavia, che se non si giungerà a un accordo si procederà “alla proclamazione di uno sciopero”. Da parte dell’azienda c’è l’intenzione di aumentare gli stipendi, dopo il periodo pandemico che ha avuto il suo peso sulle retribuzioni. E anche da parte di Lufthansa, in trattativa col Tesoro per l’acquisto di una quota di minoranza di Ita, non ci sarebbe nessuna ostilità ad un incremento dei salari. Il gruppo di Colonia si avvia a prendere attraverso un aumento di capitale riservato il 40% della compagnia per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro. Per i piloti ci dovrebbe essere un aumento del 38% sui minimi tabellari, mentre per gli assistenti di volo del 23%. Sarebbe previsto anche un ritocco al rialzo della diaria sui voli internazionali. Per quanto riguarda il personale di terra, l’aumento dovrebbe essere intorno al 15%. Ita Airways, nata dalle ceneri di Alitalia, ha in organico 3.600 lavoratori. Ipotizzando una tabella di marcia con i passaggi successivi, l’intesa una volta raggiunta con i sindacati verrà presentata a Lufthansa per un confronto. Quindi la soluzione sarà sottoposta all’attenzione del governo e infine il Cda di Ita si pronuncerà sull’accordo. Un nuovo accordo tra le parti al ministero del Lavoro era previsto oggi.Intanto la Cub Trasporti ha chiesto che una delegazione di lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria, di Swissport Italia e di Atitech, che saranno in presidio a Roma giovedì 16 febbraio, venga ricevuta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’incontro – spiega il sindacato – ha lo scopo, tra l’altro, di avviare un confronto sul ripristino nel 2023 dell’integrazione all’80% (anziché al 60%) alla Cigs per i lavoratori Alitalia, l’applicazione di criteri oggettivi per le assunzioni in Ita dal bacino di Alitalia, (anzianità, carichi familiari, tutela delle fragilità), come anche per Swissport e Atitech, azienda quest’ultima che “ha avviato la procedura per la sospensione in Cigs, Cub Trasporti per 400 dipendenti su circa 700”. LEGGI TUTTO

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    Mutui, Bankitalia: a dicembre tassi in calo

    (Teleborsa) – Nel mese di dicembre i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) sono scesi al 3,36 per cento, in calo dal 3,55 di novembre, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono scesi al 9,22 per cento (9,25 nel mese precedente).Lo rileva Bankitalia nella sua pubblicazione statistica Banche e moneta dalla quale emerge anche che i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,55 per cento (3,01 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 3,91 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,33 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,45 per cento (0,42 nel mese precedente).Sempre a dicembre, i prestiti al settore privato hanno rallentato la loro crescita al 2,1 per cento sui dodici mesi dal 3,4 nel mese precedente. I prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,3 per cento sui dodici mesi dal 3,7 nel mese precedente mentre il tasso di variazione di quelli alle società non finanziarie è risultato nullo contro l’aumento del 2,7 per cento nel mese precedente. I depositi del settore privato sono diminuiti dello 0,7 per cento sui dodici mesi dopo il meno 0,3% in novembre; la raccolta obbligazionaria è diminuita dell’1,5 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente dopo il meno 2,9% in novembre. LEGGI TUTTO