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    Eurozona, BCE: aspettative consumatori per inflazione invariate, spesa in calo

    (Teleborsa) – Le aspettative consumatori dell’Eurozona per l’inflazione a 12 mesi sono rimaste invariate, mentre le aspettative per l’inflazione a tre anni sono aumentate. È quanto emerge dall’ultimo Consumer Expectations Survey della Banca centrale europea (BCE), che confronta il mese di dicembre con la rilevazione del mese precedente. In crescita anche le aspettative sul reddito nei prossimi 12 mesi, mentre quelle di crescita della spesa nominale sono leggermente diminuite.L’inflazioneIl tasso medio di inflazione percepita nei 12 mesi precedenti si è attestato al 9,9% per il terzo mese consecutivo. Le aspettative di inflazione sono rimaste ben al di sotto del tasso di inflazione percepito in passato, in particolare nell’orizzonte a medio termine di tre anni. Le aspettative mediane per l’inflazione nei prossimi 12 mesi sono rimaste invariate al 5%, mentre le aspettative mediane per l’inflazione nei prossimi tre anni sono aumentate dal 2,9% al 3,0%, invertendo il loro precedente declino. L’incertezza sulle aspettative di inflazione nei prossimi 12 mesi si è leggermente attenuata rispetto ai livelli osservati dalla metà del 2022. Le percezioni e le aspettative di inflazione erano strettamente allineate tra i gruppi di reddito, ma gli intervistati più giovani (età 18-34) hanno continuato a segnalare percezioni e aspettative di inflazione inferiori rispetto agli intervistati più anziani (età 55-70).I reddito e i consumiI consumatori si aspettavano che il loro reddito nominale cresca dell’1,0% nei prossimi 12 mesi, rispetto allo 0,9% di novembre. Anche la percezione della crescita della spesa nominale nei 12 mesi precedenti è salita al 6,4%. Le aspettative di crescita della spesa nominale nei prossimi 12 mesi sono ulteriormente diminuite, passando dal 4,3% al 4,2%. Le aspettative per la spesa nominale sono rimaste sostanzialmente allineate tra i gruppi di reddito, con gli intervistati più giovani (età 18-34) che riportano ancora aspettative inferiori per la spesa nominale rispetto agli intervistati più anziani (età 55-70). LEGGI TUTTO

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    “China Luxury Report”, Bain & Company: “Il mercato cinese del lusso si contrae per la prima volta in 5 anni”

    (Teleborsa) – Le vendite personali di lusso in Cina hanno subito una contrazione del 10% nel 2022, ponendo fine a cinque anni di crescita esponenziale. Tuttavia, si prevede un ritorno di condizioni positive entro la fine del primo trimestre del 2023: i fondamentali del consumo in Cina sono ancora solidi, considerato che questo Paese vanta un numero maggiore di consumatori a medio e alto reddito e si prevede che questa popolazione raddoppierà entro il 2030. Queste le principali evidenze che emergono dal “China Luxury Report” di Bain & Company. Nonostante il forte slancio all’inizio dello scorso anno, i lockdown legati al Covid – dal secondo trimestre in poi – hanno ostacolato lo shopping cinese. Anche il calo del mercato immobiliare, l’aumento della disoccupazione e i timori legati alla pandemia hanno indebolito il sentiment dei consumatori. Tutte le categorie del lusso sono state colpite, seppur in misura diversa. I segmenti con una forte penetrazione online sono stati meno impattati, e hanno messo a segno una performance leggermente migliore degli altri. Ad esempio, il beauty di lusso – che vanta un grado di penetrazione dei canali online pari al 50% – ha subito una contrazione “solo” del 6%. Il mercato degli orologi ha registrato invece il calo più marcato, con un crollo delle vendite del 20%-25% rispetto all’anno precedente. Le categorie moda e lifestyle sono calate del 15%-20%, mentre gioielleria e la pelletteria hanno registrato una performance leggermente migliore, con una contrazione del 10%-15%.”Nonostante la maggior parte dei brand in Cina abbia registrato un calo nel 2022 a causa delle condizioni difficili, altri sono cresciuti grazie a tre fattori vincenti: la dimensione, l’imprinting iconico e la maggiore concentrazione sui very important clients”, ha spiegato Claudia D’Arpizio, senior partner e responsabile globale moda & lusso di Bain & Company. L’espansione dei VIC – Il mercato cinese del lusso attrae tipicamente un’alta concentrazione di VIC, e questo trend si è ulteriormente ampliato lo scorso anno. Il rallentamento dell’economia ha colpito i consumatori di lusso entry-level, più che i clienti con un elevato patrimonio netto (HNWI). Alcuni brand cinesi del lusso hanno ottenuto, attraverso i VIC, vendite superiori alla media globale del 40%; questa tipologia di clientela ha giocato un ruolo di primo piano anche sui canali online. L’ecosistema duty-free – Negli ultimi anni, lo shopping duty-free ad Hainan ha contribuito al boom del mercato cinese del lusso. Tuttavia, le restrizioni legate alla pandemia hanno causato una contrazione delle vendite duty-free ad Hainan del 30%, portando i volumi a quota 35 miliardi di RMB. Il calo è stato parzialmente compensato da un aumento dell’8% della spesa per cliente. Nel frattempo, il China Duty Free Group (CDFG) ha spinto in modo aggressivo sulle opzioni di e-commerce domestico per compensare i cali causati dalla limitazione dei viaggi aerei. Il duty-paid ha rappresentato circa il 40% delle entrate del gruppo nella prima metà del 2022. Tuttavia, l’attività di duty-paid rende più difficile per i brand del lusso armonizzare i prezzi tra i vari canali, portando addirittura ad un gap del 60%-70% per alcuni marchi leader nel beauty. Nel breve-medio termine, questa scelta potrebbe svalutare alcuni dei prodotti di questi brand. Inoltre, le visite in Corea del Sud nel 2022 sono diminuite del 90% rispetto all’era pre-pandemica, ma le vendite sono rimaste a circa il 70% del livello del 2019. Ciò suggerisce una significativa attività di esportazione transfrontaliera, con il mercato duty-free della Corea del Sud che continuerà a svolgere un ruolo importante nel più ampio ecosistema del beauty di lusso in Cina.”Dalla chiusura delle frontiere cinesi nel 2020, la maggior parte dei brand non ha cercato di armonizzare i prezzi tra la Cina e il resto del mondo. Solo pochi marchi hanno mantenuto strategie di prezzo globali durante gli anni della pandemia. Il gap di prezzo per le calzature è stato significativo (25%-35%), mentre gioielli e orologi – ha concluso Federica Levato, senior partner e EMEA Leader Moda & Lusso di Bain & Company – sono stati meno impattati, poiché molti di questi marchi hanno adottato strategie di prezzo globali anni fa e le hanno mantenute, nonostante la chiusura delle frontiere”. LEGGI TUTTO

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    Terremoto Turchia-Siria: continua a salire bilancio vittime, la situazione

    (Teleborsa) – Continua a salire purtroppo il numero delle vittime del devastante terremoto che ieri ha colpito Turchia e Siria: al momento il bilancio è di 5.016 morti. Salgono a 3.419 le persone che hanno perso la vita nel sisma che ha colpito il sud est del Paese mentre l’ultimo bilancio siriano è di 1598, secondo le ong. In Turchia, ha aggiunto il vice presidente turco Fuat Oktay, come riporta Anadolu, i feriti sono 20.534.Sono oltre 8000, invece, le persone salvate in Turchia dopo il terremoto che ha colpito il sud est del Paese, ma ci sono state nella notte 312 scosse di assestamento e l’attività sismica nella zona resta alta, ha detto ancora Oktay, come riporta la tv di Stato Trt.Circa 23 milioni di persone, tra cui 1,4 milioni di bambini, sono stati colpiti dal terremoto che ha devastato lunedì la Turchia e la Siria. È quanto stima Adelheid Marschang, Senior Emergency Officer dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il Guardian. “Questa è una crisi che va ad aggiungersi a molteplici crisi nella regione colpita”, ha affermato durante la riunione del consiglio dell’organizzazione a Ginevra, “in tutta la Siria, i bisogni sono sempre più alti, dopo quasi 12 anni di crisi prolungata e complessa, mentre i finanziamenti umanitari continuano a diminuire.”L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non è riuscita ad entrare in contatto con lui”. Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.Intanto, il presidente americano Biden ha chiamato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per esprimergli le condoglianze sue e del popolo americano per il devastante sisma che ha colpito il paese. Biden – ha sottolineato la Casa Bianca in una dichiarazione – ha sottolineato “la disponibilità degli Stati Uniti a fornire tutta l’assistenza necessaria” all’alleato Nato. L’amministrazione americana – ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby – sta inviando due squadre di ricerca e soccorso di 79 persone per sostenere le operazioni delle squadre di soccorso turche. Biden ed Erdogan hanno discusso di altra assistenza che potrebbe essere necessaria alle persone colpite dal sisma, dall’assistenza sanitaria ai generi di prima necessità, secondo quanto riporta la Casa Bianca. LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie in calo oltre le attese a dicembre

    (Teleborsa) – Nel mese di dicembre 2022 i consumi familiari mensili in Giappone si sono attestati a 328.114 yen, in diminuzione del 2,1% in termini reali dopo il -0,9% di novembre, risultando anche al di sotto delle attese degli analisti che indicavano un aumento dello 0,3%.Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico, secondo cui il dato tendenziale si attesta al -1,3% (+3,4% nominale), contro attese per un -0,2%.Sempre a novembre la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 1.150.808 yen, con un aumento tendenziale nominale del 4,4% ed un calo in termini reali dello 0,4%.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Terremoto Turchia-Siria, in arrivo gli aiuti da Europa e Stati Uniti

    (Teleborsa) – Continua ad essere aggiornato il bilancio delle vittime del terremoto che nella notte ha colpito il confine tra la Turchia e la Siria. Al momento risultano 1.651 decessi in Turchia e circa mille tra le aree siriane controllate dal governo di Damasco e quelle dell’amministrazione autonoma del Nord-Est, nei territori siriani occupati dalla Turchia o controllati da milizie sunnite per un totale che supera le 2.600 persone uccise dai crolli causati dal sisma. Il bilancio provvisorio dei feriti nella sola Turchia è di 11.119, come comunica il ministro della Salute, Fahrettin Koca. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato 7 giorni di lutto nazionale per le vittime del terremoto.L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che il terremoto potrebbe causare fino a otto volte più vittime rispetto ai decessi riportati dai bilanci provvisori. “C’è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali”, ha detto Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell’ufficio europeo dell’OMS.Si moltiplicano intanto le offerte di aiuti provenienti da tutto il mondo. “La mia amministrazione sta lavorando a stretto contatto con il nostro alleato della Nato, la Turchia, e ho autorizzato un’immediata risposta degli Stati Uniti”, ha fatto sapere il presidente degli Usa Joe Biden in una dichiarazione pubblicata sul sito della Casa Bianca. Il presidente americano ha precisato che “alti funzionari americani si sono immediatamente rivolti alle loro controparti turche per coordinare tutta l’assistenza necessaria”, specificando che le squadre di soccorso americane “si stanno schierando rapidamente per iniziare a sostenere gli sforzi di ricerca e soccorso e rispondere alle esigenze dei feriti e degli sfollati”. “Piena solidarietà con il popolo della Turchia e della Siria dopo il terribile terremoto di questa mattina. Ci uniamo al dolore delle famiglie delle vittime. Il sostegno dell’Europa è già in arrivo e siamo pronti a continuare ad aiutare in ogni modo possibile”. Aveva scritto su Twitter la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen in mattinata dopo l’annuncio della partenza per la Turchia di una prima squadra di soccorritori romeni e olandesi. Anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il presidente francese, Emmanuel Macron, hanno garantito l’invio di aiuti nell’area del sisma.Anche il governo siriano ha chiesto aiuto alla comunità internazionale. “La Siria invita gli Stati membri delle Nazioni Unite, il Comitato internazionale della Croce Rossa e altre organizzazioni umanitarie a sostenere gli sforzi del governo siriano per far fronte al devastante terremoto”, ha affermato il ministero degli Esteri di Damasco in un comunicato. LEGGI TUTTO

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    IRA, missione franco-tedesca a Washington per un confronto con le autorità Usa

    (Teleborsa) – I ministri dell’Economia di Francia e Germania sono attesi domani negli Stati Uniti nell’ambito degli attriti tra Usa e Paesi dell’Unione europea sull’Inflation Reduction Act varato dall’amministrazione Biden lo scorso agosto. Le trattative tra l’Ue e Washington vanno avanti da diverse settimane.Il ministro dell’Economia della Francia, Bruno Le Maire, e il vice cancelliere e ministro dell’Economia della Germania, Robert Habeck, avranno una serie di riunioni congiunte con il capo del consiglio economico della Casa bianca, Brian Deese, il consigliere aggiunto alla sicurezza, Mike Pyle, il segretario di Stato al commercio, Gina Raimondo, e il segretario di Stato al tesoro, Janet Yellen. Il timore di Berlino e Parigi – e in generale dell’Unione europea – è che i sussidi previsti dall’IRA, che prevedono un trattamento di favore per le produzioni Usa e di alcuni loro alleati, finiscano per discriminare le loro industrie ed, eventualmente, provocare una delocalizzazione della produzione europea verso gli Usa. Al termine di queste riunioni Le Maire e Habek terranno una conferenza stampa, sempre congiunta. Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, il ministro Le Maire in un’intervista ha dichiarato che l’IRA “cambia le dinamiche e offre dei vantaggi competitivi che, combinati ai prezzi dell’energia più bassi negli Usa fanno correre dei rischi sulle nostre industrie”. Il ministro francese ha aggiunto che sono già stati ottenuti alcuni miglioramenti, con esenzioni a favore dell’Ue in particolare sul leasing di veicoli, mentre su eventuali ulteriori passi in avanti ha lasciato intendere che i margini di manovra rispetto a un testo già approvato dal Congresso potrebbero non essere elevati.(Foto: Im Javier Losa CC BY 2.0) LEGGI TUTTO

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    PNRR, Cabina di regia: avviato il confronto sul REPowerEU

    (Teleborsa) – Le nuove opportunità previste dal Repower EU e i tempi e le modalità con le quali sarà definito il nuovo capitolo nell’ambito del PNRR. Questi i temi sul tavolo della cabina di regia sul PNRR. L’incontro, durato oltre un’ora a Palazzo Chigi, è stato presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.Hanno preso parte alla riunione i ministri Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Francesco Lollobrigida e Gilberto Pichetto Fratin, e le società partecipate Eni, con l’ad Claudio Descalzi, Enel con l’ad Francesco Starace, Snam con l’ad Stefano Venier e Terna con l’ad Stefano Donnarumma. Obiettivo dell’incontro – ha spiegato Pichetto – era “fare lo stato di avanzamento rispetto ai due anni di avvio dal Pnrr. Oggi – ha proseguito – c’è da inserire anche il RePowerEu, con nuove disponibilità che devono essere valutate nella proiezione finale al 2026”. “La cabina di regia sul PNRR convocata oggi può e deve aprire una nuova prospettiva sulla missione di rilancio del Piano che il Governo si è dato – ha affermato prima dell’inizio della riunione la viceministra all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava –. Rafforzare la governance e rimodulare il progetto complessivo alla luce del nuovo capitolo Repower EU è un’opportunità da cogliere immediatamente. Come Ministero dell’ambiente, forti degli obiettivi raggiunti e delle scadenze rispettate, ribadiremo l’impegno per importanti investimenti in innovazione tecnologica, come desalinizzatori e accumuli, e soprattutto una rimodulazione delle risorse per estendere anche a Roma e Napoli l’impegno per l’economia circolare e la gestione industriale del ciclo dei rifiuti”. LEGGI TUTTO

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    Crisi d'impresa, De Lise: “Bene emendamento Patton su accesso a nuovo Albo”

    (Teleborsa) – “Ampliare le deroghe previste per i professionisti ordinistici nell’accesso al nuovo Albo gestori della crisi d’impresa. È l’oggetto dell’emendamento 12.0.06, che ha come primo firmatario il senatore Pietro Patton, al quale esprimiamo gratitudine e apprezzamento per aver fatto propria la proposta dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili in materia di crisi d’impresa”. È quanto afferma Matteo De Lise, presidente dell’UNGDCEC. “L’approvazione dell’emendamento consentirebbe ai professionisti incaricati di assistere l’autorità giudiziaria nelle procedure di crisi d’impresa, di accedere all’Albo in maniera semplificata, in ragione delle competenze specifiche già possedute e dall’esperienza maturata sul campo, differentemente da altre figure non soggette al rigoroso controllo degli ordini professionali” evidenzia De Lise. In riferimento alla lettera b) dello stesso emendamento, che prevede un nuovo slittamento dei termini per la nomina degli organi di controllo nelle società di capitali, l’Unione si dice contraria alla proroga: “Siamo convinti della necessità della nomina degli organi di controllo quali uniche sentinelle capaci di allertare tempestivamente gli imprenditori e prevenire davvero le crisi aziendali. Principio cardine sul quale è stato impostato l’intero Codice della Crisi, ovvero far emergere tempestivamente le situazioni di crisi affinché le stesse non diventino vere e proprie insolvenze”. LEGGI TUTTO