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    Meloni: “Mille giorni al governo ma mi sembrano di più”

    (Teleborsa) – “Oggi sono mille giorni da quando il governo in carica, a me sembrano un pò di più, ma sono mille. Un tempo sufficiente per indicare direzione intrapresa e lavoro fatto. Ma io so che sono rigida, e so che bisogna fare di più e meglio. So che va fatto di più, so che va fatto meglio per aiutare le regioni a garantire una sanità efficiente, per tutelare con coraggio la sicurezza dei cittadini onesti, per continuare a ridurre le tasse, per portare a compimento quella rivoluzione che serve al Mezzogiorno d’Italia, per rafforzare la lotta all’immigrazione illegale, difendere il lavoro, difendere le eccellenze italiane”. È quanto ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Congresso nazionale della Cisl, a Roma.”Di questi mille giorni al governo, il dato che mi rende più orgogliosa – ha proseguito Meloni – è che in media in ognuno di questi mille giorni sono stati creati più di mille posti di lavoro nuovi e a tempo indeterminato, per un totale di oltre un milione”.”In questi giorni – ha proseguito Meloni – il governo è al lavoro per scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, che non avrebbe senso e impatterebbe soprattutto sui lavoratori. Tutti i nostri sforzi – ha aggiunto – sono rivolti a questo, chiaramente in collaborazione con gli altri leader, con la Commissione europea, che la ha competenza su questo dossier”.”Il confronto è una delle cifre di questo governo, e lo abbiamo dimostrato in molte occasioni fin dall’insediamento. Qualcuno ci accusa di essere sordi alle richieste del sindacato, di non sapere ascoltare i lavoratori, di ignorare e addirittura di calpestare i bisogni del Paese reale. E figuriamoci se io, che faccio politica da qualche anno, non capisco cosa muova queste critiche. Però la realtà dice qualcosa di molto diverso: è stato questo governo a riaprire le porte della Sala Verde di Palazzo Chigi, il luogo nel quale storicamente si svolgono gli incontri tra governo e parti sociali, che qualcuno prima di noi aveva scelto di tenere chiuse – ha detto la premier –. E non si è trattato di incontri vuoti. Abbiamo creduto nel dialogo, abbiamo dialogato senza pregiudizi con chi non aveva pregiudizi, abbiamo scelto di concentrarci sulle cose concrete, sul merito, perché dialogare non vuol dire essere sempre d’accordo”Meloni ha parlato anche di strumenti per favorire il rinnovo dei contratti provati. “Non è, come sapete, il governo che può imporre i rinnovi contrattuali nel settore privato, però voglio dirvi che stiamo studiando e che possiamo studiare insieme strumenti per favorire anche il rinnovo di questi contratti” ha detto la premier. LEGGI TUTTO

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    QuattroR entra nel capitale di Next Different con AuCap da 20 milioni di euro dedicato all’M&A

    (Teleborsa) – QuattroR, fondo di private equity che promuove lo sviluppo di imprese italiane di eccellenza e Next Different, tra i principali player italiani nella comunicazione integrata, hanno raggiunto un accordo vincolante per l’ingresso di QuattroR nel capitale sociale di Next Different tramite un aumento di capitale da 20 milioni di euro dedicato alla crescita dell’azienda per linee esterne, con l’obiettivo di consolidare la posizione di leadership sul mercato italiano anche attraverso l’aggregazione di società target già individuate. L’operazione è soggetta ai consueti processi autorizzativi Antitrust e Golden Power e si completerà dopo l’estate. La finalizzazione dell’operazione avverrà a valle della costituzione di una nuova legal entity Next Different, derivante dalla fusione dell’attuale controllante SAE Communication con Next14 e Different, le due società operative che a novembre 2024 hanno dato vita al progetto di creazione di un grande polo italiano della comunicazione. QuattroR affiancherà gli attuali azionisti di Next Different Gruppo SAE, Marco Ferrari (Next24), Davide Arduini ed Andrea Cimenti – con Gruppo SAE che manterrà il controllo attraverso una holding che rappresenterà gli attuali soci – con l’obiettivo di accelerare il percorso di crescita della società, che punta a consolidare la propria leadership in Italia anche con ulteriori operazioni di M&A.L’accordo di partnership prevede la stabilità dell’attuale leadership team, composto da personalità complementari e dalla consolidata esperienza nel settore: Donato Iacovone (Presidente), Alberto Leonardis (Vicepresidente), Marco Ferrari (CEO), Davide Arduini (AD) e Andrea Cimenti e Roberto Calzolari (AD delle aree Agency e Media).L’ingresso di QuattroR in Next Different avverrà attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale da 20 milioni tramite QuattroR Mid Cap, fondo di QuattroR che replica la distintiva strategia “money-in” nel segmento delle pmi italiane operanti in settori chiave per il sistema Paese.L’obiettivo del Gruppo, che sviluppa oggi un fatturato di circa 80 milioni di euro, è quello di raddoppiare questo volume di affari nel triennio 26-28, sia attraverso crescita organica che attraverso operazioni di M&A.”Il Gruppo Next Different rappresenta una storia di successo e questo investimento rientra perfettamente nella nostra filosofia di supporto e valorizzazione di aziende italiane leader, in un settore strategico del sistema Paese – ha detto Stefano Cassina, Senior Partner di QuattroR SGR – Ci affianchiamo con entusiasmo a Gruppo SAE e ai manager-imprenditori, con cui puntiamo a sostenere una fase di ambiziosa accelerazione dello sviluppo nazionale ed internazionale del Gruppo, sia attraverso linee di crescita interne che esterne”. LEGGI TUTTO

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    Neet: Regione Lombardia e Fondazione Cariplo siglano accordo da 40 milioni di euro

    (Teleborsa) – Un patto concreto per i giovani. Regione Lombardia e Fondazione Cariplo hanno firmato oggi un accordo da 40 milioni di euro, finanziato al 50% da parte di ciascun ente, per contrastare il fenomeno dei Neet (acronimo di “Not in Education, Employment or Training”). L’iniziativa è sostenuta con ulteriori 10 milioni da parte di Intesa Sanpaolo, come già annunciato dal CEO Carlo Messina lo scorso febbraio. Per la prima volta in Italia un ente pubblico e uno privato uniscono le forze, le energie e le risorse per intercettare, accompagnare e rilanciare il percorso di vita e di crescita professionale di migliaia di giovani lombardi, oggi a rischio di esclusione sociale e economica. Sono ragazzi e ragazze che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in percorsi formativi. In Italia sono oltre un milione, in Lombardia circa 150mila.L’intesa è stata siglata da Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo. Obiettivo della collaborazione non è solo prevenire l’esclusione sociale, ma anche riattivare chi si trova già nella condizione di Neet, attraverso la realizzazione di interventi congiunti: nelle scuole, per intercettare precocemente i segnali di abbandono; nei territori, per costruire percorsi personalizzati di reinserimento nel mercato del lavoro, con azioni concrete volte ad aumentare le opportunità occupazionali. L’iniziativa prevede l’attivazione di percorsi personalizzati di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, con particolare attenzione ai territori più fragili; la creazione di reti territoriali di presa in carico, che coinvolgeranno scuole, enti di formazione, imprese e servizi sociali; e l’introduzione di metodologie educative e formative innovative, attraverso laboratori esperienziali, attività pratiche e percorsi di mentoring individuale, per rafforzare le competenze, la motivazione e l’autonomia dei giovani coinvolti.Regione e Fondazione, per contrastare il fenomeno dei Neet e favorirne l’inclusione e la riattivazione, intendono inoltre promuovere nuove reti multi-attore e rafforzare quelle che già operano a fianco dei giovani, sostenendole nel tempo e aiutandole a lavorare meglio insieme. Al centro c’è l’idea che nessuno possa risolvere il problema da solo, ma che sia necessario fare sistema, mettere in comune conoscenze, competenze, strumenti e visioni. Per coordinare tutto questo nascerà un tavolo permanente: una cabina di regia condivisa, che avrà il compito di guidare, monitorare e aggiornare le azioni, valutandone l’impatto reale.In Italia, alla fine del 2024, oltre 1,3 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni si trovano in condizione di Neet, ovvero non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione. Di questi, 150mila vivono in Lombardia. L’Unione Europea monitora il fenomeno dal 2010, considerandolo un indicatore chiave del benessere e delle prospettive offerte ai giovani. Il tema si intreccia con un contesto demografico sempre più fragile: secondo Istat, nel 2070 in Lombardia ci saranno 800mila persone in meno, mentre le imprese avranno bisogno di 710mila nuovi lavoratori entro il 2028. Paradossalmente, proprio mentre cresce la domanda di competenze, un’intera generazione rischia di restare esclusa. Il costo economico dei Neet per l’Italia è stimato da Eurofound in oltre 24 miliardi di euro all’anno.ZERONEETL’accordo tra Fondazione Cariplo e Regione Lombardia si inserisce all’interno della più ampia sfida ZeroNeet, un programma nato per contrastare in modo strutturale il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi formativi. L’iniziativa si fonda su due pilastri essenziali: da una parte, la costruzione di alleanze pubblico-private, capaci di mettere in campo risorse, competenze e responsabilità condivise; dall’altra, un’azione multilivello, che agisca sia laddove il problema è già evidente, sia in chiave preventiva e conoscitiva, per anticipare i rischi di esclusione. L’obiettivo è attivare 20mila giovani NEET e contribuire al superamento del 9% di incidenza NEET entro il 2030, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Fondazione Cariplo porta con sé un’esperienza significativa maturata negli ultimi anni con progetti come Neetwork, il Bando Doposcuola (QuBì), Green Jobs e numerosi programmi dedicati all’orientamento e al sostegno allo studio (Azionamenti, Tutoring Online Program). Da questi interventi è emersa con forza la necessità di azioni personalizzate, integrate e capaci di coinvolgere i giovani più fragili. ZeroNeet si articola lungo tre direzioni principali. La prima riguarda la prevenzione della dispersione scolastica, attraverso interventi mirati nelle scuole più esposte. La seconda interviene nel contrasto diretto alla condizione di NEET, promuovendo percorsi formativi professionalizzanti nei settori in cui il fabbisogno di manodopera è più forte e facilitando la costruzione di reti territoriali che sappiano intercettare e accompagnare i giovani più invisibili. Infine, il terzo asse è dedicato alla produzione e condivisione di conoscenza, per analizzare i dati, comprendere il fenomeno e orientare politiche più mirate e replicabili.Le realizzazioni partiranno in Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola con la prospettiva di essere scalata successivamente a livello nazionale.IL BANDOIl bando “ZeroNeet – Reti di opportunità per l’inserimento occupazionale e le competenze” ha come obiettivo il finanziamento di progettualità rivolte al contrasto del fenomeno NEET e si rivolge ai giovani tra i 15 e i 29 anni compiuti, in particolare a quelli più distanti dal mercato del lavoro, come gli inattivi e persone con fragilità multidimensionali. Un aspetto fondamentale dell’iniziativa consiste nella promozione di reti territoriali stabili, che coinvolgono diversi stakeholder attivi a livello locale, con l’obiettivo di una presa in carico personalizzata rispetto alle esigenze dei giovani NEET tramite interventi integrati e coordinati. Il contributo massimo previsto per ciascun progetto può variare da 400mila euro a 600mila euro, in funzione dell’estensione del territorio interessato. Oltre ad azioni di intercettazione i progetti dovranno prevedere interventi di riattivazione e inserimento lavorativo, tra cui attività laboratoriali, percorsi formativo e tirocini extracurriculari. Prima dell’avvio della progettualità alle reti territoriali sarà garantito da Fondazione Cariplo un servizio di accompagnamento e sostegno metodologico finalizzato alla definizione delle progettazioni definitive.”Questo piano straordinario – spiega Tironi – nasce da una convinzione profonda e una mission che dal primo giorno del mio insediamento come assessore ho ben chiara: ogni giovane che oggi non studia, non lavora e non si forma, è una risorsa che rischiamo di perdere. E questo non possiamo permettercelo. L’accordo tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo rappresenta una risposta concreta, coraggiosa e strutturale. Non è solo un investimento ma un impegno condiviso per stare accanto ai giovani che rischiano di restare ai margini. Vogliamo prevenire l’abbandono scolastico, riattivare chi è in difficoltà, rafforzare le reti territoriali e costruire insieme percorsi di crescita reali, sostenibili e su misura. L’obiettivo è restituire ai giovani lombardi non solo formazione e lavoro, ma una prospettiva di vita dignitosa, in cui possano riconoscersi e costruire il proprio futuro. Per questo faccio un grande appello agli enti del terzo settore e ai nostri enti accreditati affinché ci sia una vera e larga condivisione per accogliere più ragazzi possibili. Il nostro obiettivo è accompagnare ogni giovane verso una strada che senta davvero sua e verso una piena realizzazione personale e professionale, facendo in modo che nessuno si senta abbandonato. Perché il futuro della Lombardia si gioca su quanto sapremo valorizzare il talento, le energie e i sogni delle nuove generazioni Non possiamo permettere – conclude – che un’intera generazione resti ai margini: dobbiamo costruire ponti e non lasciare indietro nessuno”.”L’accordo con Regione Lombardia – chiarisce Azzone – mette al centro un tema importante di cui forse ancora non abbiamo piena consapevolezza: ci sono 1,3 milioni di giovani che non studiano e non lavorano in Italia, 150.000 nella nostra regione. La collaborazione amplia quella avviata a febbraio con Intesa Sanpaolo. Abbiamo di fronte un grave problema già oggi, immaginiamolo in prospettiva. Questi ragazzi – continua – hanno un enorme potenziale, necessario per il nostro Paese. Hanno l’energia che serve alle nostre comunità, alle nostre aziende. Hanno desideri e voglia di dare il loro contributo, ma per diversi motivi oggi si trovano in una condizione inerme. Sono i nostri figli, il nostro futuro. Dobbiamo siglare alleanze tra istituzioni e aziende per costruire il futuro di questi giovani, delle loro famiglie e del nostro Paese. E dobbiamo fare un patto coi ragazzi, prendere la responsabilità nei loro confronti e ingaggiarli”.”Sosteniamo con convinzione questo progetto di Fondazione Cariplo, a cui si aggiunge oggi Regione Lombardia. Serve restituire fiducia a chi è uscito dal mondo della formazione e del lavoro in modo che possa costruirsi un futuro e che sappia di essere una risorsa preziosa per la crescita del Paese”, aggiunge Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer Intesa Sanpaolo. LEGGI TUTTO

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    Piano Mattei, SACE: le imprese italiane in business mission in Costa d’Avorio

    (Teleborsa) – Due giorni all’insegna del Made in Italy in Costa d’Avorio. SACE, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Costa d’Avorio e con ICE – Agenzia, ha accompagnato nella capitale ivoriana Abidjan una delegazione di imprese italiane specializzate in agribusiness e in gestione idrica: un’opportunità concreta per rafforzare il partenariato tra l’Italia e la Costa d’Avorio, esplorando nuove collaborazioni, investimenti e progetti. L’evento si colloca nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, tra le iniziative per rafforzare la produzione agricola e un utilizzo efficace delle risorse idriche del Paese attraverso la promozione di investimenti nel settore agribusiness, in particolare quelli collegati alle filiere di cereali, riso e mais, ritenute prioritarie dalle autorità locali per raggiungere la piena sovranità alimentare.Dopo il successo dell’edizione 2024, questa nuova iniziativa ha visto come protagoniste imprese di diverse Regioni italiane dalla Sicilia all’Emilia Romagna, dalla Toscana al Veneto. La prima giornata è stata interamente dedicata alla presentazione dei progetti in corso nel Paese e all’introduzione della delegazione italiana. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di interloquire con primarie controparti ivoriane quali il Ministero dell’Agricoltura, il Ministero delle Risorse Idriche, il Ministero delle Risorse Animali e della Pesca, il Ministero delle Finanze, l’Agenzia Pubblica per lo Sviluppo della Filiera del Riso (ADERIZ), Agenzia Pubblica per la gestione e utilizzo delle risorse idriche (ONEP). La seconda giornata è stata dedicata invece a incontri B2B mirati che hanno favorito un confronto diretto e operativo. Tale organizzazione è stata resa possibile anche grazie al supporto degli uffici del Primo Ministro ivoriano e dell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia.”L’Africa è un mercato dal grande potenziale per le nostre imprese, che stanno rafforzando il loro posizionamento in settori prioritari in cui il Made in Italy può contribuire allo sviluppo del Continente, in linea con lo scopo del Piano Mattei. In particolare, la Costa d’Avorio è un Paese tra i più dinamici e politicamente stabili dell’Africa Occidentale e questa iniziativa apre nuove connessioni e opportunità tra aziende italiane e africane, coinvolgendole in progetti strategici, collaborazioni e investimenti che rafforzano il partenariato e favoriscono la crescita condivisa” ha dichiarato Massimo Schirò, Head of Africa, Turkey, Middle East & Europe di SACE.SACE è presente in Africa con uffici a Rabat, Cairo e Johannesburg, attraverso i quali accompagna le imprese italiane in tutto il continente. Con questa iniziativa, che fa seguito all’operazione del 2023 di Push Strategy da 200 milioni di euro a favore del governo ivoriano, volta a supportare l’implementazione del Piano Nazionale di Sviluppo e stimolare le relazioni commerciali tra le imprese italiane e le controparti locali, SACE fa da apripista alle imprese italiane in Africa, supportando la diversificazione dell’export italiano verso nuovi mercati, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei e del Piano per l’Export. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria invariate anche a maggio

    (Teleborsa) – Sono ferme anche a maggio 2025 le scorte dell’industria statunitense. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte una variazione nulla a 2.656,7 miliardi di dollari su base mensile, in linea con le stime di consensus e dopo il dato invariato registrato anche ad aprile.Su base annua si è registrato un incremento dell’1,7%.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ASPI: 38 milioni di italiani in viaggio per le vacanze nei tre fine settimana di esodo

    (Teleborsa) – “La rete autostradale si conferma ancora una volta protagonista della mobilità del sistema Paese: solo nell’ultimo fine settimana di luglio e nei primi due di agosto ci aspettiamo che saranno 38 milioni le persone che sceglieranno le principali arterie autostradali di Aspi per raggiungere le località di vacanza”. È quanto ha dichiarato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia durante l’Assemblea Pubblica di Federtrasporto che si è tenuta oggi a Roma, anticipando le previsioni per i fine settimana dal 25 al 27 luglio, dal primo al 3 agosto e dall’8 al 10 agosto, giornate in cui sono previsti i maggiori spostamenti verso le località di vacanza.”Le previsioni per le imminenti vacanze sono in linea con il trend di crescita dei flussi autostradali che, dalla ripresa post pandemica, non si è mai arrestato. Nei primi sei mesi del 2025 sulla nostra rete abbiamo registrato un incremento del 1,6% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno – prosegue Giana –. A crescere sono sia gli spostamenti dei mezzi leggeri che dei mezzi pesanti, dati che suggeriscono una pressoché omologa vivacità del nostro sistema economico e produttivo, nonostante l’incertezza geopolitica del momento storico”.”È proprio negli asset portanti della rete nazionale che – fa sapere Aspi in una nota – si concentrano gli sforzi maggiori del Gruppo in termini di potenziamento, come per il tratto toscano della A1, e di ammodernamento su tutte le infrastrutture in gestione. A supportare Aspi nel percorso di implementazione della qualità della rete e della sicurezza delle persone anche un crescente processo di digitalizzazione degli asset”. “Attraverso l’innovazione tecnologica riusciamo a implementare sistemi di sicurezza per chi viaggia e per chi lavora sul nastro autostradale, a mettere a punto sistemi predittivi che agevolano gli spostamenti, consentendone la pianificazione e contribuendo a un risparmio energetico in ottica di sostenibilità ambientale – afferma Giana –. Proprio nel segno della sicurezza stradale e dei nostri cantieri che abbiamo lanciato l’ultima campagna in collaborazione con il Ministero dei Trasporti, il Ministero del Lavoro e la Polizia di Stato. Crediamo profondamente nell’impegno culturale per la sicurezza e quest’anno abbiamo scelto di dedicare l’iniziativa a chi sulla nostra rete lavora ogni giorno”. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti italiani, Borgomeo: “Serve una strategia nazionale chiara per sostenere la crescita del settore”

    (Teleborsa) – “Lo scorso anno il sistema aeroportuale italiano, con 220 milioni di passeggeri trasportati, è salito sul podio dei principali mercati europei dell’aviazione, posizionandosi al terzo posto dopo Spagna e Regno Unito. Un traguardo importante, che anticipa la crescita impetuosa dei prossimi anni: si stima che nel prossimo decennio i nostri aeroporti supereranno la soglia dei 300 milioni di passeggeri”. È quanto ha dichiarato il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo nel corso del suo intervento all’Assemblea pubblica di Federtrasporto.”Il sistema aeroportuale ha certamente le potenzialità per rispondere all’aumento del traffico aereo, ma – ha aggiunto Borgomeo – sono necessari interventi concreti e una visione di lungo periodo. Non possiamo più accontentarci di una mera crescita dei volumi. Dobbiamo essere in grado di offrire ogni giorno ai nostri passeggeri servizi di qualità, moderni, innovativi, sostenibili. In questo processo le società di gestione sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale, ma è necessario che le istituzioni siano al nostro fianco, per continuare a valorizzare, insieme, un asset strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. A volte, invece, assistiamo a iniziative estemporanee, che rischiano di danneggiare il settore. Esempio lampante è quello dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, rispetto al quale è ormai evidente l’assoluta assenza di una strategia chiara a livello nazionale”.Al centro dell’intervento del presidente di Assaeroporti il tema della transizione green e digitale. “Gli aeroporti italiani – ha evidenziato Borgomeo – hanno avviato da tempo un percorso virtuoso verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica. I nostri scali sono ai primi posti in Europa per l’abbattimento delle emissioni e la digitalizzazione dei processi, ma per accelerare la transizione servono misure di sostegno pubblico. Continuiamo ad investire in autofinanziamento perché crediamo nella necessità di modernizzare il comparto, ma il supporto delle istituzioni ci permetterebbe di farlo in tempi più rapidi. Ricordo che il settore è stato escluso dai finanziamenti del PNRR, nonostante il ruolo strategico che riveste per la mobilità e l’economia del Paese. È stata una scelta illogica, che abbiamo più volte denunciato, perché crediamo che il nostro impegno meriti attenzione e strumenti adeguati. Gli interventi che abbiamo programmato li faremo comunque, ma un sostegno pubblico mirato renderebbe possibile un salto di qualità molto veloce, a beneficio non solo del settore ma dell’intero sistema nazionale”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio aumentano più delle attese a giugno

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di giugno 2025, si è registrata una variazione positiva dello 0,6% su base mensile a 720,1 miliardi di dollari, dopo il -0,9% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è migliore delle attese degli analisti che avevano stimato una crescita dello 0,1%.Su base annua si è registrato un aumento del 3,9% dopo il +3,3% del mese precedente.Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,5% su base mensile, rispetto al -0,2% del mese precedente e il +0,3% atteso dal mercato.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO