More stories

  • in

    Aeroporti USA, ripartono attività dopo guasto FAA

    (Teleborsa) – Gli aerei tornano a volare negli aeroporti statunitensi dopo l’interruzione dei computer della FAA. “Le normali operazioni di traffico aereo stanno riprendendo gradualmente negli Stati Uniti a seguito di un’interruzione notturna del sistema di avviso alle missioni aeree che fornisce informazioni sulla sicurezza agli equipaggi di volo. Il ground stop è stato revocato. Continuiamo a esaminare la causa del problema iniziale”, ha detto FAA in un Tweet Cosa è successoGli Stati Uniti si sono svegliati con un guasto al sistema informatico della FAA. Il problema riguardava la trasmissione dei Notam (acronimo della dicitura inglese NOtice To AirMen), ovvero gli avvisi utilizzati dai piloti di aeromobili o elicotteri per essere aggiornati sulla situazione in un determinato aeroporto o in una determinata area di cielo.”Il Presidente è stato informato dal Segretario dei Trasporti sull’interruzione del sistema FAA. Non ci sono prove di un attacco informatico a questo punto, ma il presidente ha ordinato al Department of Transportation di condurre un’indagine completa sulle cause”, ha detto la portavoce della Casa Bianca. LEGGI TUTTO

  • in

    MEF: Giorgetti incontra Pyle, vice consigliere sicurezza nazionale USA

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha incontrato Mike Pyle, vice consigliere per la Sicurezza nazionale Usa e Sherpa G7. Lo comunica il MEF su Twitter spiegando che l centro del colloquio, “che ha rinsaldato l’ amicizia tra i due”, le conseguenze economiche della guerra in Ucraina, l’impatto dell’Inflation Reduction Act americano sull’industria dell’Unione Europea e le priorita’ della presidenza giapponese del G7. LEGGI TUTTO

  • in

    Dl Aiuti quater, ok fiducia Camera: domani via libera definitivo

    (Teleborsa) – Con 205 voti a favore, 141 contrari e 4 astensioni, il governo ha ottenuto alla Camera la fiducia posta sul decreto legge recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica, cosiddetto ‘aiuti quater’. Il testo è identico a quello licenziato dal Senato. Alle 16 l’Aula di Montecitorio inizierà l’esame degli ordini del giorno presentati sul decreto, mentre il voto finale di conversione è previsto per domani.Il decreto ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 le misure a favore di famiglie e imprese per fronteggiare il caro energia, gran parte delle quali sono state ricomprese nella legge di bilancio per i primi tre mesi del 2023. Lo sconto sulle accise dei carburanti, come è noto, non è invece stato riproposto. Il decreto legge contiene anche la norma cosiddetta ‘sblocca trivelle’ che amplia la possibilità di coltivazione di giacimenti di gas a mare e la rimodulazione del superbonus edilizio che dal 110% scende al 90% per le spese sostenute nel 2023 dai condomini. Il superbonus al 110% resta in vigore fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Tuttavia, la legge di bilancio ha disposto che i condomini possono fruire del 110% se hanno presentano la Cilas entro il 31 dicembre 2022 e se la delibera assembleare sull’esecuzione dei lavori sia stata adottata entro il 24 novembre 2022. I proprietari di singole abitazioni possono accedere alla detrazione del 90% anche per il 2023 ma a condizione che si tratti di prima casa e che abbiano un reddito di 15.000 euro elevato in base al quoziente familiare. L’agevolazione con aliquota al 110% viene riconosciuta fino al 2025 ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso.Tra le altre misure del decreto figurano la riduzione da 190 a 140 milioni di euro delle risorse per il bonus trasporti, istituito per favorire l’acquisto di abbonamenti ai servizi pubblici, il credito di imposta per i commercianti che nel 2023 adeguano i registratori telematici di emissione degli scontrini alla tecnologia necessaria alla nuova lotteria degli scontrini (il credito di imposta è pari al 100% della spesa per un massimo di 50 euro per ogni strumento). Inserita al Senato e confermata alla Camera la disposizione che autorizza la spesa di 150 milioni di euro per il 2022 per consentire il tempestivo pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico. LEGGI TUTTO

  • in

    Rinnovabili, sudcoreana Q Cells investirà 2,5 miliardi in USA

    (Teleborsa) – La società sudcoreana Hanwha Q Cells beneficerà dei contributi federali IRA (Inflation Reduction Act ), che fornisce 10 miliardi di dollari in crediti d’imposta per la costruzione di nuovi impianti di produzione solare.Il gigante asiatico dei pannelli solari ha fatto sapere che investirà 2,5 miliardi di dollari per espandere la sua produzione in Georgia. Si tratta del più grande investimento sul settore mai realizzato nella storia americana. A partire dal primo trimestre di quest’anno, la società costruirà un nuovo impianto da 3,3 gigawatt a un’ora da Atlanta ed espanderà la capacità di produzione a 2,1 gigawatt nella fabbrica di Dalton. LEGGI TUTTO

  • in

    Mobilità elettrica, Fondazione Symbola ed Enel presentano “100 Italian E-Mobility Stories 2023”

    (Teleborsa) – Dai grandi studi di design impegnati a ridefinire forme e stile dei veicoli del futuro, ai produttori di componenti chiamati ad alleggerire il peso dei veicoli grazie all’impiego di nuovi materiali (come leghe leggere, alluminio e titanio al posto dell’acciaio) fino ai produttori di veicoli, anche piccoli, per le diverse forme di mobilità che nel frattempo sono emerse, prime tra tutte il car sharing. Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way raccolgono e raccontano l’esperienza di cento eccellenze dell’e-Mobility Made in Italy, nella quarta edizione dello studio “100 Italian E-Mobility Stories 2023” presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Francesco Starace, amministratore delegato Enel; Elisabetta Ripa, responsabile Enel X Way; Pietro Gorlier, amministratore delegato Comau e da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy il cui intervento è stato letto nel corso dell’evento. All’evento hanno inoltre preso parte Silvia Bodoardo, professore ordinario del Politecnico di Torino; Francesco Ausiello, referente dei progetti strategici di ART-ER e Cristina Favini, chief design officer & strategist Logotel. Attraverso le storie di imprese, centri di ricerca e associazioni che, nel proprio segmento, stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità elettrica emerge il ruolo di primo piano occupato dall’Italia nella rivoluzione della mobilità sostenibile.Come emerge dallo studio, la mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed efficiente. Un settore che proprio nella delicata fase economica che stiamo attraversando vede confermati gli investimenti da parte delle case produttrici e dell’Europa attraverso il Green Deal che è uno degli assi principali della ripartenza. L’evoluzione della tecnologia, la necessità di ridurre gli impatti, la crisi climatica e gli effetti sulla salute umana della mobilità tradizionale nelle megalopoli del mondo, il moltiplicarsi delle politiche e gli ingenti investimenti delle case automobilistiche fanno affermare con fondato ottimismo che siamo a un punto di svolta per la mobilità elettrica. Negli ultimi anni gli italiani hanno visto progressivamente crescere le colonnine di ricarica, le automobili ibride ed elettriche circolanti, ma soprattutto e-bike e monopattini elettrici che ormai fanno parte del nostro paesaggio urbano. “Le 100 storie di imprese, associazioni e centri di ricerca rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica – ha affermato Realacci – e ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Fondazione Symbola ed Enel ci dice anche che il nostro Paese ha tutte le condizioni per affrontare le crisi. Occorre costruire insieme – con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come afferma il Manifesto di Assisi – un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive. Un percorso per superare le crisi che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l’economia orientandola verso un nuovo futuro. Il percorso che raccontano è spesso statoavviato dalle imprese senza un adeguato accompagnamento pubblico. È ora di recuperare questo ritardo”.”Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola, giunto alla quarta edizione, racconta una tra le filierepiù innovative e dinamiche del Paese – ha dichiarato Starace –. La strada del cambiamento è tracciata come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che con talento e passione sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica e, in linea con i principi del Manifesto di Assisi, contribuiscono a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita”. La diffusione di auto elettriche nel mondo cresce rapidamente – Attualmente nel mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di veicoli elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici e stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie BEV (Battery Electric Vehicle). I principali mercati sono la Cina e l’Europa, quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (ECV) rispetto al 2020 e ha visto a dicembre le vendite di auto elettriche sorpassare per la prima volta quelle dei veicoli diesel. La Germania si conferma il principale mercato europeo, con 682 mila immatricolazioni, seguita da Regno Unito (306 mila) e Francia (303 mila). Il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. Guardando alle immatricolazioni delle auto BEV da gennaio a ottobre 2022, il mercato italiano registra 39.400 unità, con la Fiat 500E ancora in cima alla top 5 delle BEV più vendute nel nostro Paese (5.585 unità ad ottobre 2022).L’Italia può essere in prima fila – In questo nuovo mercato l’Italia, come raccontato nel presente rapporto, può avere un ruolo di primo piano avendo un ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera: dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici. Nella componentistica troviamo il cuore pulsante di questa filiera, in cui le nostre aziende creano, prototipano e realizzano motori, statori, freni, elettronica e componentistica, fino a scocche e pacchi batterie con la presenza di un Battery Hub dedicato per l’assemblaggio a Torino. Ma anche designer, chiamati in tutto il mondo a ripensare le nuove forme della mobilità elettrica. Non mancano, per arrivare alle forme più avanzate di mobilità, i servizi di sharing, le multiutility, le soluzioni per la ricarica, le relative app e la comunicazione e gli studi di associazioni a supporto della filiera. In Italia avanzano progetti per la realizzazione di gigafactory: oltre allo stabilimento FIB Teverola 2, nel casertano, che dovrebbe aggiungersi all’omonima centrale dalla capacità produttiva di 350 MWh, sono in sviluppo i progetti di Italvolt, che a regime ospiterà 3 mila dipendenti e sorgerà nell’ex Olivetti di Scarmagno, nella provincia di Torino, e quello di Automotive CellsCompany (ACC), joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che mira ad una produzione di almeno 120 GWh entro il 2030 con una nuova gigafactory negli ex stabilimenti Stellantis in provincia di Campobasso, a Termoli. Come dimostra “100 Italian E-Mobility Stories”, le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sono pronti e stanno affrontando la sfida della nuova mobilità. L’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrico di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare. Leggendo le storie del rapporto si evidenzia la crescita della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride: nel 2019 rappresentavano solo lo 0,1% della produzione complessiva di autovetture, mentre nel 2021 superano il 40%. Ma anche la produzione di mezzi dell’ultimo miglio, complice lo sharing e l’accelerazione del digitale nella creazione di app e servizi di gestione. Si evidenzia una forte crescita della produzione made in Italy di e-bike, mentre i monopattini elettrici si sono oramai attestati come veicolo condiviso più diffuso in Italia: nel 2021, 1 veicolo su 3 in sharing nel nostro Paese è un monopattino elettrico e diventano addirittura 9 su 10 se escludiamo le automobili.Le 100 storie raccontate – 1000 Miglia, Acea Innovation, Alkè, Alma mater studiorum – Università di Bologna, Alpitronic, ANFIA, Angelantoni Test Technologies, ART-ER, Askoll EVA, Atala, Atlante, Be Charge, Benevelli, BeonD, Bitron, Bonfiglioli, Brembo, Cecomp, CNR, Cobat, COMAU, Corrente, DACA-I Powertrain Engineering, Daze Technology, Ducati, Duferco Energia, e-GO! Drivalia (ex LeasysGo), E-Lectra, Edison next, Eldor, Elettricità Futura, ENEA, Energica Motor Company, Estrima, Eurogroup lamination, FAAM, Ferrari, FIVE – Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici, Flash Battery, Free To X, Free2Move eSolutions, Generali, Gewiss, Green Energy Storage, Gruppo A2A, Gruppo Hera, IIT, IMA ATOP, Industria Italiana Autobus, Iren, Italdesign, Italmatch Chemicals, Iveco, JRC – Joint Research Centre di Ispra, Ewiva, Kyoto Club, Legambiente, Linky Innovation, Loccioni, Logotel, Manz Italia, Marposs, Marsilli, Maserati, Mavel EDT, Metelli Group, MIDAC Batteries, Motus-E, Neogy, NITO – Nuova Industria Torinese, Piaggio, Pininfarina, Pirelli, Podium Advanced Technologies, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Privè, Rampini Carlo, RESSOLAR, Route220, RSE, S&h, Scame Parre Sifà, Stellantis, STMicroelectronics, Streparava, Targa Telematics, Tecnobus Industries, Terna, The European House – Ambrosetti, To Move, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Pavia, Università di Palermo, Università di Pisa, Vaielettrico, Vaimoo (ex Sitael). LEGGI TUTTO

  • in

    Appennini, almeno 50 milioni danni diretti da carenza neve

    (Teleborsa) – Ammontano almeno a 50 milioni di euro i danni “diretti” delle attività legate alla montagna che le cinque regioni coinvolte nella crisi dovuta alla mancanza di neve sugli Appennini lamentano al tavolo organizzato dalla ministra Daniela Santanchè con le regioni e le categorie di settore. “Ma potrebbero addirittura triplicare se verranno considerati anche i danni indiretti”, specifica il presidente della Toscana Eugenio Giani. Il governo “darà risposte entro breve, 2-3 settimane”, perché “il tempo è una categoria per gli imprenditori fondamentale: perdere tempo vuol dir fare chiudere aziende e far perdere posti di lavoro”, ha assicurato Santanchè. “Ci hanno parlato di 50 milioni, ma ho chiesto alle Regioni singolarmente di fare delle stime precise, perché i danni potrebbero essere maggiori”, ha, appunto, spiegato la ministra. LEGGI TUTTO

  • in

    Eurozona, deficit partite correnti 3° trimestre sale oltre 90 miliardi

    (Teleborsa) – Il saldo delle partite correnti dell’intera Unione Europea (EU-28) relativo al 3° trimestre del 2022 ha evidenziato un deficit di 90,2 miliardi di euro (2,3% del PIL), in aumento rispetto al disavanzo di 40,3 miliardi (1% del PIL) registrato nel 2° trimestre. Lo comunica l’Ufficio statistico centrale della comunità europea (Eurostat), indicando che nel 3° trimestre del 2021 il saldo era positivo per 74,3 mld (2% del PIL). LEGGI TUTTO

  • in

    Taglio accise, Meloni: “Scelta di giustizia sociale, proroga avrebbe fatto saltare altri aiuti”

    (Teleborsa) – La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni torna con una operazione “trasparenza” per la nuova puntata degli “Appunti di Giorgia” sul tema caldissimo della mancata proroga del taglio delle accise. Ricordando che l’attuale governo ha deciso semplicemente di confermare il taglio delle accise deciso dal Governo Draghi, fino al il 31 dicembre scorso, Meloni ha spiegato che, al di là di una riduzione “strutturale” che si vorrebbe avviare in futuro, l’attuale taglio era emergenziale e valeva mediamente 1 miliardo al mese e circa 10 miliardi l’anno. Una cifra cospicua, con la quale l’esecutivo ha finanziato una serie di misure che, altrimenti, non avrebbero potuto aver luogo.”Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale”, ha affermato la Presidente del Consiglio, elencando le misure finanziate con i 10 miliardi risparmiati dalle accise: aumento del taglio del costo del lavoro, aumento del 50% dell’Assegno unico per il primo anno di vita del bambino e per i primi tre anni per le famiglie numerose, aumento del fondo per la sanità di 2 miliardi di euro, aumento della platea delle famiglie che possono accedere agli aiuti contro il caro bollette, decontribuzione per i neoassunti, giovani, donne e percettori RdC, istituzione fondo carrello per un aiuto sulla spesa, aumento fondo per i crediti d’imposta delle PMI. “Tutte queste misure le avremmo dovute cancellare dalla legge di Bilancio per confermare o prevedere di nuovo il taglio delle accise”, ha chiarito Meloni, spiegando le motivazioni che hanno portato a questa scelta: il taglio delle accise non è una misura mirata a favore dei più fragili e quindi non è una misura di giustizia sociale; il prezzo del petrolio sta scendendo e l’aumento del prezzo della benzina dovrebbe quindi risultare sostenibile.La Premier ha messo in discussione chi ha parlato di un prezzo “fuori controllo” e chi ha parlato di un prezzo a 2,5 euro. “Il prezzo io lo sto monitorando e questi dati francamente non mi tornano,” ha sottolineato Meloni, ricordando che esistono delle app che monitorano i prezzi dei carburanti su tutta la rete e delle autorità che settimanalmente pubblicano il dato dl prezzo medio alla pompa. Il prezzo medio rilevato dal MIMIT la scorsa settimana era 1,812 euro, cioè “un prezzo che sicuramente ci piacerebbe più basso- ribadisce – ma non lontano dai prezzi degli anni precedenti”.Meloni fa alcuni esempi: il 30 maggio 2022 la benzina era a 1,885 euro, il 27 giugno 2022 a 2,073 euro, il 18 luglio a 1,988, il 1° agosto a 1,877 euro, mentre nell’ultima settimana era 1,812 euro, in linea con gli 1,80 euro di Marzo 2012 (governo Monti), di marzo 2013 (governo Monti) e di marzo 2014 (Governo Renzi). La Premier ammette che “ci sono delle storture” e che vi sono “alcuni che se ne approfittano”, ma a questo punto “bisogna intervenire” come ha fatto il governo raccordandosi con Antitrust e GdF e stabilendo l’obbligo di comunicare le variazioni di prezzo giornaliere ed esporre i prezzo medio fornito dall’autorità. LEGGI TUTTO