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    Auto elettrica, Motus-E: Italia unico Paese in Europa a registrare un calo delle vendite nel 2022

    (Teleborsa) – “Siamo l’unico tra i grandi Paesi europei a registrare nel 2022 un calo delle vendite di auto a emissioni zero e questo non può non innescare qualche riflessione”. È il commento di Motus-E, l’associazione italiana degli stakeholder della mobilità elettrica, il giorno dopo i dati sul mercato auto che ha registrato un +21% a dicembre ma anche l’ennesimo mese in negativo per le vendite di auto a batteria. Nell’anno appena trascorso, le vetture full electric vendute in Italia sono state 49.058, fa notare l’associazione, in calo del 27,1% rispetto al 2021, con il parco elettrico circolante che ha sfondato comunque le 170.000 unità, attestandosi più precisamente a 171.196.Segno meno anche per la quota di mercato delle elettriche, che passa dal 4,6% del 2021 al 3,7% del 2022. “Senza interventi, l’Italia rischia di accumulare un gap difficile da colmare rispetto ai Paesi con cui dovrebbe ambire a confrontarsi – prosegue la nota di Motus-E –. Il Governo ha in mano tutti gli strumenti per riportare il mercato italiano li’ dove dovrebbe essere, nella Serie A dell’Europa, senza accontentarsi di uno scivoloso ruolo di secondo piano”. “L’anomalia italiana dell’anno appena concluso ha trovato terreno fertile essenzialmente nella poca pianificazione delle politiche incentivanti – è il parere dell’associazione –. Per recuperare terreno si potrebbe partire da un riordino del quadro di supporto alla domanda. Ad esempio, dando subito continuità agli incentivi al noleggio, equiparandoli come valore a quelli per i veicoli privati senza rottamazione, ma anche allineando il cap di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello per le ibride plug-in”. Un’altra leva su cui agire, conclude Motus-E, “è quella del trattamento fiscale delle flotte aziendali, che andrebbe rivisto per favorire le auto a zero e a basse emissioni, senza dimenticare poi una maggiore velocità nella messa a terra dei fondi per le ricariche private”. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, il servito vola verso i due euro al litro

    (Teleborsa) – Non si sono registrate variazioni questa mattina sui listini prezzi consigliati dei maggiori marchi dopo il doppio balzo a cavallo di Capodanno. Gli effetti dei rialzi si sono però riversati sulle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa: il servito si aggira infatti intorno ai 2 euro al litro.Nello specifico, in base alle rilevazioni di Staffetta Quotidiana la media della benzina in self service supera questa mattina quota 1,8 euro/litro, il gasolio vola verso 1,87, mentre sul servito la benzina viene venduta a 1,95 euro/litro e supera i 2 euro per il gasolio (2,02 euro/litro). (Foto: David ROUMANET / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Tecnologia, stampa 3D: da Enea innovativo processo al plasma

    (Teleborsa) – Un processo al plasma innovativo per produrre polveri da utilizzare per la stampa 3D di componenti complessi destinati ai settori aerospaziale, biomedicale e della robotica. È quanto hanno messo a punto i ricercatori Enea del Centro Ricerche di Portici (Napoli), dove è stato progettato e installato un impianto prototipo basato sulla tecnologia del plasma termico.La tecnologia utilizzata – spiega l’Enea in una nota – sfrutta l’energia del plasma per rendere le polveri di forma irregolare ad alta “sferoidicità”, ovvero dotate di buona scorrevolezza e capacità di compattazione, requisito principale per applicazioni nel campo della stampa 3D, ma anche del plasma spray.”L’impiego di una sorgente ad alta densità di energia come il plasma – spiega Sergio Galvagno, ricercatore del Laboratorio Enea di Nanomateriali e dispositivi – consente processi veloci e un’alta flessibilità di produzione. Questo permette di realizzare prodotti on demand con rapidi cambi di produzione, ma anche di condurre la lavorazione nei momenti di minor costo dell’energia, ridurre le scorte di magazzino e minimizzare la produzione di rifiuti”.La sperimentazione è stata condotta su polveri di Allumina e Acciaio SS316L in forma irregolare con lo scopo di esplorare e individuare i migliori parametri di trattamento per il processo di produzione.”La crescente diffusione delle tecniche di stampa 3D –prosegue Galvagno – ha portato un grande interesse verso lo sviluppo dei materiali di stampa. Le polveri, e in particolare quelle metalliche, costituiscono un mercato in grande ascesa la cui produzione segue processi diversi a seconda delle materie prime impiegate e delle proprietà che ad esse si devono conferire”.L’infrastruttura di ricerca è stata sviluppata da Enea nel corso degli anni e sarà impiegata in programmi di ricerca futuri per testare il processo su nuovi materiali e migliorare l’efficienza di produzione dell’impianto. LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo energia in calo del 10,3% nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Cala il prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica, nella settimana da lunedì 26 dicembre 2022 a domenica 1° gennaio 2023. Il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) è sceso, infatti, a 194,12 euro/MWh in calo del 10,3% rispetto a quello della settimana precedente. E’ quanto emerge dai consueti dati settimanali pubblicati dal Gestore dei Mercati elettrici (GME), società responsabile in Italia dell’organizzazione e della gestione del mercato elettrico.Sempre secondo le rilevazioni, i volumi di energia elettrica scambiati in borsa si attestano a 3,1 milioni di MWh mentre la liquidità del mercato si porta al 70,5%.I prezzi medi di vendita sono variati tra 193,81 euro/MWh del Centro Sud, Sud, Calabria, Sicilia e Sardegna e 194,28 euro/MWh del Nord e Centro Nord. LEGGI TUTTO

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    Covid, la protesta della Cina: contro viaggiatori cinesi pratiche eccessive, prenderemo contromisure

    (Teleborsa) – La Cina ha definito “inaccettabile” la decisione di alcuni governi di imporre l’obbligo di test Covid per i viaggiatori provenienti dal Paese ritenendole “pratiche eccessive”. “Alcuni Paesi hanno messo in atto restrizioni all’ingresso rivolte solo ai viaggiatori cinesi. Questo è privo di basi scientifiche e alcune pratiche sono inaccettabili”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, aggiungendo che la Cina potrebbe “prendere contromisure, secondo il principio di reciprocità”. “Ci opponiamo fermamente alla pratica di manipolare le misure di prevenzione e controllo della pandemia per raggiungere obiettivi politici”, ha aggiunto il portavoce. La Cina si è detta comunque disposta a rafforzare la comunicazione con la comunità internazionale e a collaborare per superare la pandemia di Covid-19.Oltre all’Italia ad imporre il tampone ai viaggiatori in arrivo dalla Cina ci sono in Europa anche Francia, Spagna e Gran Bretagna così come la maggior parte dei Paesi dell’Asia, dall’India al Giappone. La Germania ha invece deciso di prendere tempo nonostante l’appello dei medici tedeschi che chiedono un test per il Covid-19 obbligatorio e uniforme nell’Unione Europea per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina. Nel caso di una diffusione del Covid come quella che sta attualmente avvenendo in Cina, bisogna aspettarsi che il virus muti ed è per questo che è necessario farsi trovare preparati, ha spiegato Johannes Niessen, presidente dell’Associazione federale dei medici del servizio sanitario pubblico tedesco. “Abbiamo bisogno di un concetto di protezione uniforme a livello europeo per viaggiatori d’affari, turisti e altri visitatori”, ha precisato il medico, “se il risultato del tampone è positivo, deve seguire un test Pcr e il campione deve essere sequenziato. Chiunque sia stato infettato dovrebbe assolutamente andare in isolamento”.Il primo ministro francese Elisabeth Borne ha commentato le parole del portavoce cinese affermando che i test anti Covid-19 per i viaggiatori in arrivo dalla Cina continueranno nonostante le proteste di Pechino. “Penso che stiamo compiendo il nostro dovere nel chiedere test”, ha detto Borne alla radio France Info quando gli è stato chiesto della reazione della Cina, prima di aggiungere: “Continueremo a farlo”. LEGGI TUTTO

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    L'Italia è il Paese più esposto all'aumento dei tassi di interesse della BCE

    (Teleborsa) – L’Italia sarà il Paese dell’Eurozona più a rischio quando nei prossimi mesi la Banca Centrale Europea deciderà di aumentare nuovamente i tassi di interesse e ridurrà l’acquisto di obbligazioni. È quanto è emerso da un sondaggio condotto dal Financial Times che ha intervistato 10 economisti sui possibili effetti di una nuova crisi del debito innescata dalle politiche monetarie della BCE. Secondo nove di loro l’Italia è infatti il più esposto a “un sell-off non correlato nei suoi mercati dei titoli di Stato”.Il quotidiano britannico ha evidenziato che, nonostante le sue stime di un calo del deficit italiano dal 5,6% del 2022 al 4,5% del 2023 fino al 3% del 2024, il debito pubblico del Paese resti uno dei più alti d’Europa e che gli oneri finanziari siano aumentati “drasticamente” dalla scorsa estate, momento in cui la BCE ha deciso di aumentare i tassi di interesse. Il Financial Times ha infine ricordato come il rendimento dei titoli a 10 anni sia salito sopra il 4,6% la scorsa settimana, quasi quadruplicando il livello di un anno fa e 2,1 punti percentuali sopra il rendimento equivalente dei titoli tedeschi.Sebbene la Banca Centrale Europea sia stata più lenta di molte banche centrali occidentali ad avviare una politica di rialzo dei tassi, il ritmo intrapreso a partire dalla scorsa estate non trova eguali nella storia dell’Istituto di Francoforte senza precedenti e il tasso sui depositi è passato da -0,5% a +??2% in soli sei mesi. Secondo alcuni analisti questa corsa dovrebbe terminare ad un tasso di poco inferiore al 3%. Una nuova stretta è attesa a partire da marzo quando la BCE dovrebbe procedere a un nuovo taglio del suo portafoglio decidendo di sostituire solo parzialmente i titoli in scadenza.Non sono sfuggite al quotidiano britannico quindi le dichiarazioni contro la nuova politica della BCE di alcuni dei principali attori del governo italiano. A partire dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha espresso il suo sgomento in una conferenza stampa la scorsa settimana: “sarebbe utile se la BCE gestisse bene la sua comunicazione… altrimenti rischia di generare non panico ma fluttuazioni sul mercato che vanificano gli sforzi che i governi stanno facendo”. Posizioni analoghe sono state espresse anche dai ministri Crosetto e Salvini: il primo su Twitter ha scritto che le politiche della Banca Centrale Europee “non avevano senso”, il secondo ha affermato che tassi più alti “bruceranno miliardi di risparmi italiani”.(Foto: © David Carillet/123RF) LEGGI TUTTO

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    Cina, manifattura rallenta a dicembre ma attese migliorano

    (Teleborsa) – In modesta decelerazione l’attività manifatturiera in Cina che risulta però òeggermente superiore alle attese. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/Markit, il PMI manifaturiero è sceso a dicembre a 49 punti dai 49,4 precedenti, continuando a galleggiare sotto la soglia critica dei 50 punti. Le attese indicavano un peggioramento a 48,8 punti. “Sia l’offerta che la domanda manifatturiera hanno continuato a ridursi il mese scorso. Le ripercussioni della pandemia hanno frenato la produzione e le vendite”, ha confermato Wang Zhe, senior economist di Caixin Insight Group, anticopando che “il sentiment è migliorato in modo significativo tra le imprese. Le aspettative dei produttori per la produzione futura hanno raggiunto il massimo da febbraio. Le imprese hanno espresso forte fiducia in una ripresa economica a seguito dell’allentamento delle misure di contenimento del Covid.. LEGGI TUTTO

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    Covid, 4 gennaio riunione Paesi Ue per “risposta congiunta” su arrivi dalla Cina

    (Teleborsa) – La Svezia – che ha assunto da ieri la presidenza del Consiglio Ue – ha annunciato che i paesi dell’Unione europea si incontreranno mercoledì 4 gennaio per discutere una risposta congiunta al tema dei viaggiatori provenienti dalla Cina, dopo l’impennata di casi di Covid nel Paese. “La Svezia sta cercando una politica comune per l’intera Ue circa l’introduzione di possibili restrizioni all’ingresso”, si legge in una nota pubblicata dal governo di Stoccolma.Mercoledì si terrà quindi una riunione del meccanismo di gestione delle crisi del Consiglio (Ipcr): “È importante mettere in atto rapidamente le misure necessarie”, ha aggiunto.Intanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già incontrato nei giorni scorsi funzionari cinesi per discutere dell’aumento delle infezioni da Covid-19, sottolineando l’importanza di condividere i dati in tempo reale sull’esplosione dei casi. “L’Oms ha chiesto – si legge in una nota – ancora una volta la condivisione regolare di dati specifici e in tempo reale sulla situazione epidemiologica, dei dati sulle vaccinazioni somministrate e sullo stato delle vaccinazioni, soprattutto nelle persone vulnerabili e negli ultrasessantenni”.L’Australia si aggiunge invece alla lista dei paesi che chiederanno ai viaggiatori dalla Cina di fornire un test Covid-19 negativo prima dell’arrivo, citando una “mancanza di informazioni complete” da parte di Pechino sull’ondata di casi nel Paese asiatico. Il ministro della Sanità australiano Mark Butler ha detto che la norma, che entrerà in vigore dal 5 gennaio, è stata introdotta “per salvaguardare l’Australia dal rischio di potenziali nuove varianti emergenti” e “in riconoscimento della situazione in rapida evoluzione in Cina”. LEGGI TUTTO