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    “Uniti per la Legalità”: professionisti e istituzioni insieme per la gestione dei beni confiscati

    (Teleborsa) – Si è conclusa oggi la quinta edizione del Convegno “Uniti per la Legalità”, organizzato dall’Ungdcec, presiduto da Francesco Cataldi, in collaborazione con la Commissione Diritto Penale dell’Economia e Consulenze Tecniche. L’evento, ospitato dall’Uliveto Principessa, bene confiscato alla criminalità organizzata, ha affrontato il tema della restituzione dei beni confiscati alla collettività e del ruolo strategico del professionista nel percorso per la destinazione dei beni.I lavori del convegno, introdotti da Enrico Lombardo, delegato di Giunta, e Francesco Savio, presidente della Fondazione Centro Studi UNGDCEC, hanno visto la partecipazione di diverse istituzioni e professionisti. Le due tavole rotonde del convegno sono state moderate da Carolina Rumboldt, delegato di Giunta, e Rosanna Dispenza, presidente di commissione.I partecipanti hanno discusso delle criticità del sistema e della necessità di intensificare i momenti di studio e riflessione tra le parti in causa. Il Presidente dell’associazione, Francesco Cataldi, ha confermato la disponibilità a partecipare ai necessari tavoli tecnici che potranno essere istituiti.Il Vice Presidente della Giunta Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, ha proposto di aggiornare l’odierno confronto con i professionisti per rendere più efficiente la gestione delle aziende in sequestro o confisca, prevedendo strumenti dell’amministrazione regionale per favorire la sostenibilità finanziaria delle imprese finanziate.Alla luce dei numerosi spunti emersi, Lombardo e Rumboldt lavoreranno con la propria commissione di studio ad elaborare proposte di aggiornamento del Dlgs 159/11 da presentare nei prossimi incontri con la politica e le istituzioni.La conclusione del convegno ha visto la consegna del premio istituito dall’Ungdcec a personalità ed enti che si sono contraddistinte nel campo della difesa dei valori della legalità. I premiati della V edizione sono stati: Francesca Crotone (gestore Uliveto Principessa), Antonino Bartuccio (Dottore Commercialista), Andrea Lo Gullo (imprenditore edile), Nuccio Iovene (presidente Fondazione Trame) e Emanuele Ionà (amministratore Audi Zentrum Calabria). L’evento, a cui ha partecipato anche il consigliere nazionale dei giovani commercialisti, Alfredi Iannitelli, ha rappresentato un importante momento di riflessione e confronto tra le istituzioni e i professionisti, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei beni confiscati e di promuovere la legalità e la trasparenza. LEGGI TUTTO

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    UE e Ucraina approvano creazione di tribunale speciale per aggressione russa

    (Teleborsa) – La Commissione europea, rappresentata dal Commissario Michael McGrath, l’Alto Rappresentante Kaja Kallas, il Consiglio d’Europa, il Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal e i rappresentanti di una coalizione internazionale di Stati si sono riuniti a Leopoli per approvare formalmente l’istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina.Tutti i partecipanti, come previsto dalla Dichiarazione di Leopoli adottata, hanno accolto con favore la conclusione dei lavori preparatori necessari per l’istituzione di un Tribunale speciale presso il Consiglio d’Europa. Si sono impegnati a istituire il Tribunale speciale, a avviarne rapidamente le attività e a sostenerlo nel suo operato.”Celebrando la Giornata dell’Europa, ci avviciniamo alla giustizia per il popolo ucraino – ha commentato la presidente Ursula von der Leyen – Sosteniamo pienamente il Tribunale Speciale, affinché chiami a rispondere i responsabili dell’atroce crimine di aggressione contro l’Ucraina. Il popolo ucraino merita giustizia e faremo tutto il possibile per garantirgliela”.Il Tribunale avrà il potere di indagare, perseguire e processare i leader politici e militari russi, che hanno la maggiore responsabilità del crimine di aggressione contro l’Ucraina, si legge in una nota dell’esecutivo UE.L’istituzione del Tribunale si baserà su un accordo tra l’Ucraina e il Consiglio d’Europa. Spetta ora al Consiglio d’Europa istituire il quadro necessario per istituire il Tribunale Speciale, la cui giurisdizione sarà devoluta all’Ucraina. Una volta istituito il Tribunale Speciale, le autorità nazionali ucraine potranno deferire le indagini e i procedimenti penali interni in corso relativi al crimine di aggressione al Procuratore del Tribunale Speciale. Le prove raccolte nell’ambito del lavoro svolto presso il Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione (ICPA), ospitato presso Eurojust, saranno trasmesse, ove opportuno, anche al Procuratore del Tribunale speciale. LEGGI TUTTO

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    MES, riparte il pressing su Roma

    (Teleborsa) – Alla riunione dell’Eurogruppo si parlerà anche del Mes e della mancata ratifica del trattato rivisto da parte dell’Italia. Lo ha detto un alto funzionario europeo, spiegando che “non è successo molto da un po’” e “sarà un’occasione per il ministro Giorgetti di informare i colleghi sulla situazione”.”Non ho sentito nulla che indichi che ci siano stati movimenti significativi in Italia” al riguardo, ha spiegato. Ma “c’è anche la speranza che la prospettiva su cui stiamo lavorando per migliorare e rafforzare il kit di strumenti del Mes contribuisca in un certo senso a sostenere e a far credere nell’istituzione in Italia”.Fino ad oggi l’Italia ha temporeggiato più volte sulla questione, rifiutandosi di apporre la firma alla riforma sul meccanismo europeo di stabilità o fondo salva Stati. Si tratta dello strumento che dovrebbe scattare quando un Paese versa in una situazione finanziaria estremamente critica, fornendo prestiti, ma anche impegnando il creditore a un programma di riforme e tagli alla spesa pubblica. La questione, decisamente spinosa, ha animato lunghi dibattiti in Parlamento nei mesi scorsi, con una parte dell’opposizione che ha incalzato la maggioranza sulla mancata ratifica. LEGGI TUTTO

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    Dazi, accordo USA-Regno Unito è “storico”. “Salverà migliaia di posti di lavoro”

    (Teleborsa) – Stati Uniti e Regno Unito hanno annunciato questa mattina un accordo “storico” sul commercio, il primo da quando il Presidente americano Donald Trump è stato eletto ed ha inaugurato una politica protezionistica nel commercio. Un accordo di cui non si conoscono moltissimi dettagli, ma che potrebbe precedere altri accordi di questo genere, anche con l’UE, che intanto sta mettendo a punto delle contromisure per un valore di 95 miliardi di euro. L’intesa USA-UK dovrebbe consentire una accelerazione delle merci statunitensi presso le dogane britanniche e garantire “miliardi di dollari in nuove opportunità di accesso al mercato britannico” per le aziende americane – ha spiegato Trump in conferenza stampa nella Sala Ovale, ed avrà “un forte impatto sul settore agricolo” attraverso un aumento dell’export dii carne bovina ed etanolo. Il Presidente Trump ha definito l’accordo con il Regno Unito “un importante traguardo” ed ha spiegato che “il Regno Unito si unisce agli Stati Uniti nell’affermare che reciprocità’ ed equità sono principi essenziali e vitali del commercio internazionale”.Per parte sua, il Premier britannico Keir Starmer ha sottolineato che “questo è un accordo storico è stato annunciato nel giorno della Vittoria, cioè ne giorno in cui, 80 anni fa, Winston Churchill annunciò la fine della guerra in Europa. Il leader britannico ha poi tenuto a sottolineare che questa intesa “salverà migliaia di posti di lavoro” in Regno Unito. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Meloni porta a Palazzo Chigi il dossier sulla sicurezza. Sindacati soddisfatti del confronto

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio, GiorgiaMeloni, ha incontrato a Palazzo Chigi i sindacati per un confronto sul tema della sicurezza sul posto di lavoro. La riunione è durata più di quattro ore. La presidente del Consiglio ha anticipato alcune misure su cui è al lavoro il governo lasciando poi al ministro del Lavoro, Marina Calderone, il compito di entrare nel dettaglio e di illustrare ulteriori elementi. “Partiamo dall’ambito formativo – ha dichiarato Meloni – vogliamo agire sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso finanziamenti Inail ai fondi interprofessionali. Una formazione che va ad aggiungersi a quella obbligatoria e riguarda i settori ad alta incidenza infortunistica, come per esempio l’edilizia, la logistica e i trasporti”. “In generale, per migliorare gli interventi formativi, intendiamo creare un elenco nazionale dei soggetti formatori, a garanzia delle competenze di chi la effettua”, ha aggiunto. Meloni ha spiegato che il governo vuole “valorizzare il ruolo di tutte quelle figure come Rls, Rspp, Aspp che sui posti di lavoro sono deputate a gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Vogliamo continuare a premiare le imprese che investono in prevenzione, potenziando per esempio il meccanismo del cosiddetto bonus-malus relativo al calcolo dei premi Inail”. “Stiamo studiando le modalità che ci consentono di rivedere il bonus per l’andamento infortunistico favorevole, agendo sulla variazione delle aliquote Inail vigenti, con l’obiettivo di incentivare ancora le aziende ad adottare comportamenti virtuosi per la prevenzione del rischio infortunistico – ha aggiunto –. È un capitolo che crediamo debba riguardare anche il settore agricolo, con una revisione delle tariffe attuali, ormai superate, e una riduzione aggiuntiva dei premi per le imprese che aderiscono alla rete agricola di qualità e che adottano delle misure di prevenzione specifiche”.La ministra del Lavoro Calderone ha sottolineato uscendo dall’incontro che “oggi parlare di lavoro sicuro vuol dire anche contrastare fenomeni come il caporalato, il lavoro sommerso, essere incisivi su quelle che sono le questioni fondamentali che attengono allo sviluppo del mondo del lavoro per effetto dei grandi investimenti che si fanno sulle nuove tecnologie e sull’intelligenza artificiale che cambierà anche le modalità con cui lavoreremo”. “Su questo – ha aggiunto Calderone – il Ministero del Lavoro, istituisce l’Osservatorio dell’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro con tutta una serie di tavoli di confronto e anche di riflessione e su questo apriamo immediatamente il confronto delle parti sociali perché è determinante”.”Considero questa giornata assolutamente proficua – ha poi spiegato la ministra -, credo che anche le dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni sindacali abbiano potuto dare testimonianza del clima collaborativo con cui si sono svolti i lavori e il confronto. Il governo era presente con la presidente del Consiglio Meloni, con il vicepremier Tajani, con me e con il ministro Foti”. Calderone ha voluto evidenziare che sul “c’è un clima di grande consapevolezza del fatto che è importante la piena collaborazione e condivisione, nel rispetto di quelli che sono i ruoli e le funzioni e soprattutto il ruolo delle parti sociali”. L’incontro è stato infatti giudicato positivamente da tutti i principali rappresentanti dei lavoratori presenti a Palazzo Chigi. “Credo che oggi abbiamo davvero segnato una bella pagina di relazioni con il governo e con le altre parti. Ora bisogna mettersi a lavorare sui contenuti”, ha commentato Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl. “La cosa più importante – ha aggiunto – credo che sia quella annunciata dalla presidente Meloni, ovvero una strategia nazionale con la necessità di tenere insieme tutti i soggetti che se ne devono occupare”.”Devo dire che per la prima volta, rispetto ad altre, abbiamo trovato una disponibilità, almeno sulla carta, ad affrontare questi temi e c’è stato l’impegno ad avviare un confronto nei prossimi giorni, al ministero del Lavoro, ma con la regia della presidenza del Consiglio e il coinvolgimento anche di altri ministeri”, ha dichiarato il leader Cgil, Maurizio Landini. “Non esprimo giudizi di merito – ha detto – perché oltre a una disponibilità sui titoli, bisogna capire cosa concretamente si farà. Bisogna che lo si verifichi nei confronti che faremo e abbiamo già avanzato con precisione quello che per noi è importante, cosa ci aspettiamo da questi incontri e quello che secondo noi va cambiato”.Anche per il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, l’incontro a Palazzo Chigi sulla sicurezza sul lavoro è “andato bene perché sono state accolte due nostre richieste”. “La prima era quella di istituire un tavolo alla presidenza del Consiglio che coinvolgesse tutti i ministri sul tema della sicurezza e delle morti sul lavoro – ha spiegato –. La seconda era quella di utilizzare i residui del bilancio Inail per destinarli alla sicurezza. Dopo le due notizie positive bisogna entrare nel merito. Abbiamo espresso apprezzamento per queste scelte. Ora bisogna capire come verranno utilizzati i fondi dell’Inail, se per realizzare sgravi alle aziende. Mi pare che la scelta sia quella premiare le aziende che investono in sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte di magazzino marzo sotto attese

    (Teleborsa) – Crescono, ma meno delle attese, le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di marzo, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un incremento dello 0,4% a 907,5 miliardi di dollari, contro il +0,5% del consensus e riportato nel mese precedente. Su base annua si registra un aumento del 2,2%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,6% su base mensile a 697,9 miliardi di dollari dopo il +2% registrato a gennaio. Su anno si è registrato un aumento del 6,1%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,30 contro l’1,35 di un anno prima.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gruppo Sella, l’utile sale a 47,8 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Il Gruppo Sella ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un utile netto consolidato di 47,8 milioni di euro, in crescita dell’8,7% rispetto ai 43,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, e un ROE dell’11,3%. L’utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo, al netto della quota di pertinenza di soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, è stato di 38 milioni di euro, in crescita del 15,7% rispetto ai 32,8 milioni dell’anno precedente.Il margine d’interesse è stato di 136,2 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto ai 137,4 milioni di euro dell’anno precedente. Significativa la crescita dei ricavi netti da servizi, che si sono attestati a 121,6 milioni di euro (+12,1%), trainati principalmente dall’andamento positivo dei servizi d’investimento e dei sistemi di pagamento elettronici. Il Cost to Income è al 69%.La raccolta globale a valore di mercato si è attestata a 68,1 miliardi di euro, in aumento del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli impieghi hanno mantenuto il trend di crescita registrato lo scorso anno, nonostante un contesto di mercato particolarmente competitivo, raggiungendo la soglia dei 12,1 miliardi di euro (+8,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e +3,4% rispetto alla fine del 2024), a cui contribuiscono circa 90 milioni di euro relativi a Banca Galileo. L’Npl Ratio netto è stato pari a 1,4% (era 1,7% nello stesso periodo dell’anno precedente) e l’Npl Ratio lordo a 2,8% (era 3,2%).Il Gruppo Sella parla di una “rilevante” crescita dei clienti, 106.000 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (190.000 includendo Hype, detenuta in joint venture paritetica con illimity). Il numero totale dei clienti è pari a 1,45 milioni (3,2 milioni considerando Hype). LEGGI TUTTO

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    Parlamento UE vuole semplificare sistema di monitoraggio su investimenti esteri

    (Teleborsa) – Il Parlamento europeo ha adottato, con 378 voti favorevoli, 173 contrari e 24 astensioni, il proprio mandato negoziale su norme aggiornate che rafforzano il sistema europeo di monitoraggio degli investimenti esteri. Il regolamento prevede che gli investimenti esteri, diretti ed indiretti, siano soggetti a un controllo obbligatorio da parte degli Stati membri per individuare e affrontare possibili rischi per la sicurezza o l’ordine pubblico, in settori quali i media, le materie prime critiche e le infrastrutture di trasporto.Grazie alle modifiche approvate, le procedure dei meccanismi nazionali di controllo saranno armonizzate e la Commissione avrà il potere di intervenire di propria iniziativa o in caso di disaccordo tra gli Stati membri sui potenziali rischi per la sicurezza o l’ordine pubblico derivanti da uno specifico investimento estero.La nuova legge estende inoltre l’ambito di applicazione del monitoraggio, includendo anche le operazioni all’interno dell’UE in cui l’investitore diretto è di proprietà di persone fisiche o giuridiche di un paese non UE, includendo così anche i cosiddetti investimenti indiretti. Se l’autorità di screening dovesse concludere che l’investimento previsto potrebbe avere effetti negativi sulla sicurezza o sull’ordine pubblico, questo potrà essere autorizzato solo a determinate condizioni oppure sarà bloccato.”Al momento il sistema di controllo degli investimenti esteri dell’UE è frammentato, costoso per gli investitori e poco efficace nel mitigare i rischi – ha commentato il relatore Raphael Glucksmann (S&D, FR) – Lasciare che grandi impianti industriali, reti energetiche e colossi dei media vengano acquisiti da entità estere – dalla Cina, dagli Stati Uniti o altrove – mette a rischio la nostra sicurezza e sovranità economica”.”Le procedure di monitoraggio saranno ora semplificate in tutti gli Stati membri, mantenendo un mercato unico aperto e attraente, ma anche proteggendo le nostre industrie, tutelando questi settori e rafforzando la competitività delle nostre industrie strategiche – ha aggiunto – La Commissione avrà l’autorità di prendere decisioni determinanti in caso di disaccordo, garantendo un approccio più uniforme in tutta l’UE”.Sulla base del testo adottato, i deputati possono iniziare i negoziati con gli Stati membri sulla forma definitiva della legge. Il Parlamento e il Consiglio devono adottare l’atto legislativo finale prima che questo possa entrare in vigore. LEGGI TUTTO