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    Gas, riserve Ue in leggero aumento all'83,2%: ad Amsterdam prezzo sotto gli 80 euro al MWh

    (Teleborsa) – In leggero aumento le riserve di gas naturale nell’Unione europea, che toccano quota 931 TWh, pari all’83,2% della capacità di riempimento, contro l’83% registrato ieri. Al primo posto c’è la Germania, con riserve per 218,13 TWh, in crescita dello 0,41% sul dato della vigilia di Natale e un indice di riempimento dell’88,62%. In lieve calo l’Italia (-0,01% a 160,84 TWh), che ha i depositi pieni all’83,15%, mentre salgono le scorte in Austria (+0,29% a 82,61 TWh), con un indice di riempimento all’86,13%, Belgio (+0,96% a 6,39 TWh), con stoccaggi all’84,04%, e Francia (+0,1% a 112,2 TWh), che ha i depositi pieni all’83,98%.Intanto le quotazioni del contratto future con scadenza gennaio 2023 al Ttf di Amsterdam hanno toccato oggi un minimo a 76 euro al megawattora e ora si sono stabilizzate sotto gli 80 euro. LEGGI TUTTO

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    Digitale, Butti: raggiunti obiettivi 2022 PNRR

    (Teleborsa) – Sono stati raggiunti, entro i tempi stabiliti, tutti gli obiettivi del secondo semestre 2022 previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in materia di transizione digitale. Ad annunciarlo, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti. “Siamo soddisfatti di questo risultato – ha commentato -, attraverso il Pnrr abbiamo l’opportunità di creare l’Italia del domani. Vogliamo un Paese connesso ai migliori livelli, più sostenibile, digitalizzato, scolarizzato, competitivo, con servizi pubblici completamente digitali, una sanità digitalizzata e più equa per tutto il territorio nazionale, una popolazione con maggiori competenze. Con il Dipartimento per la trasformazione digitale proseguiremo il nostro lavoro per garantire all’Italia tutti gli investimenti strategici a sostegno della transizione digitale”.Nel dettaglio, è stata attivata ad ottobre la Piattaforma Nazionale Digitale Dati (PDND), il progetto che abilita lo scambio di informazioni tra gli Enti e la Pubblica Amministrazione, favorisce l’interoperabilità delle basi dati pubbliche, permettendo a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la PA già possiede per accedere a un servizio. Sulla piattaforma PA digitale 2026, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha pubblicato il primo avviso da 110 milioni rivolto ai Comuni e un altro, da 50 milioni, dedicato a Regioni e Province Autonome. Avviata l’operatività del Polo Strategico Nazionale (PSN), l’infrastruttura cloud ad alta affidabilità che ospiterà i dati e i servizi, critici e strategici, delle pubbliche amministrazioni italiane. Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha guidato la creazione dell’infrastruttura attraverso la Convenzione per l’affidamento stipulata con la società Polo Strategico Nazionale, partecipata da TIM, Leonardo, CdP e Sogei. Raggiunta nei tempi anche la milestone Pnrr relativa all’istituzione di 3-I, la nuova società italiana, a capitale e partecipazione interamente pubblica, che avrà il compito di sviluppare, manutenere e gestire le soluzioni software a supporto della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e all’attivazione del Transformation Office. In materia di cybersecurity, è stata istituita l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), messo in atto il primo dispiegamento dei servizi nazionali di sicurezza e avviato il primo dei laboratori che faranno parte della rete di laboratori di screening e certificazione. I bandi per l’assunzione di personale a supporto sono stati pubblicati nel primo trimestre 2022. Sono state concluse le attività per il supporto all’aggiornamento delle misure di sicurezza e realizzati gli interventi di rafforzamento di alcune amministrazioni operanti nel perimento nazionale di sicurezza cibernetica. Per quanto riguarda la digitalizzazione dell’Inps, è stata realizzata a settembre, in anticipo rispetto ai tempi previsti, la messa a disposizione di 37 servizi supplementari sul portale. Si sono conclusi i corsi di formazione che hanno coinvolto oltre 7.000 dipendenti dell’Istituto. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, Enzo Serata nuovo direttore della UIF da gennaio 2023

    (Teleborsa) – Il Direttorio della Banca d’Italia, su proposta del Governatore, ha nominato Enzo Serata Direttore della Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) con effetto dal 1° gennaio 2023.Serata, che subentra a Claudio Clemente, Direttore della UIF dal 2013, ha ricoperto numerosi incarichi per la Banca d’Italia, anche in gruppi internazionali. Dal 2017 al 2022 è stato a Capo dell’Unità di Risoluzione e gestione delle crisi.La UIF è stata istituita presso la Banca d’Italia nel 2007, in conformità di regole e criteri internazionali che prevedono la presenza in ciascuno Stato di una Financial Intelligence Unit (FIU), dotata di piena autonomia operativa e gestionale, con funzioni di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. LEGGI TUTTO

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    ENAC, Di Palma: “Voli da e per Alghero, settimana prossima incontro con Regione Sardegna”

    (Teleborsa) – “La settimana prossima ci sara` una riunione con la Regione Sardegna e siamo certi di trovare una positiva soluzione per garantire i collegamenti da e per Alghero”. È quanto afferma il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma intervenendo sulla mancanza di offerte per la gestione in continuita` territoriale dei voli da e per Alghero. LEGGI TUTTO

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    Banda Ultralarga, Open Fiber investe su Arnesano con fondi Pnrr

    (Teleborsa) – Sono oltre un migliaio i numeri civici che saranno connessi ad Arnesano a una rete ultraveloce. In Puglia, la fibra ottica di Open Fiber raggiunge anche la cittadina leccese situata nella Valle della Cupa, coinvolta come altri Comuni nel progetto di digitalizzazione “Italia a 1 Giga”. L’iniziativa – sottolinea Open Fiber in una nota – rientra nella Strategia italiana per la Banda Ultralarga (BUL) – finanziata con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – e riguarda zone non coperte da almeno una rete in grado di fornire velocità di connessione in download pari o superiori a 300 Mbit/s, che in gran parte coincidono con le cosiddette aree grigie. In particolare, il bando prevede il collegamento di oltre mille civici distribuiti sul territorio che corrispondono ad oltre 1.300 unità immobiliari (abitazioni, sedi d’impresa e della Pubblica amministrazione).Arnesano si dota quindi di una infrastruttura FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa), l’unica soluzione tecnologica in grado di garantire velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo e latenza inferiore ai 5 millisecondi. Prestazioni che agevolano la fruizione di numerosi servizi: dalla telemedicina allo smart working, fino alla didattica a distanza. La rete ultrabroadband consente inoltre di connettere i servizi pubblici comunali, abilitando la cosiddetta Smart City che rende i centri urbani moderni, tecnologicamente all’avanguardia e a prova di futuro.”Siamo grati ad Open Fiber per questo intervento che ci permette di realizzare un’infrastruttura digitale che porterà benefici, utilità e vantaggi per la nostra comunità, considerato che il progetto per la posa della fibra ottica servirà le famiglie e le imprese per le loro attività quotidiane – afferma Emanuele Solazzo, sindaco di Arnesano –. Questo investimento ci fa guardare al futuro con grande ottimismo, perché valorizza il nostro territorio e dà la possibilità ai piccoli centri urbani del Sud come il nostro di non restare isolati e, quindi, essere penalizzati dalla mancanza di una connessione veloce e stabile. Qualcosa che sembrava impossibile fino a qualche tempo fa, ecco perché abbiamo velocizzato tutte le procedure autorizzative richieste per il tempestivo avvio dei lavori”. “La missione di Open Fiber è anche quella di far comprendere i benefici di un progetto di rivoluzione digitale che ci permette di guardare al futuro – spiega Mattia Luperto, field manager di Open Fiber e responsabile dei lavori ad Arnesano –. L’Amministrazione comunale fin da subito ha condiviso il progetto, comprendendo i vantaggi per la cittadinanza e il sistema produttivo locale. La fibra ottica, infatti, è una tecnologia strategica per la crescita dei territori, perché è performante e garantisce prestazioni ottimali in qualunque condizione, consentendo l’accesso stabile e performante a numerosi servizi digitali all’avanguardia”. Open Fiber si è aggiudicata complessivamente 8 lotti in gara, per un totale di 3.881 comuni in 9 regioni: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Il piano prevede la realizzazione di reti di telecomunicazioni ad alta velocità con una copertura di 3,9 milioni di civici.Con oltre 14,5 milioni di unità immobiliari già connesse in Italia alla sua nuova rete a banda ultralarga, l’azienda guidata dall’amministratore delegato Mario Rossetti punta a coprire circa 25 milioni di unità immobiliari, pari al 94% dei comuni italiani. Il piano complessivo, tra investimento privato e pubblico, vale oltre 15 miliardi di euro. Ad oggi, la connettività ultraveloce sulla rete realizzata da Open Fiber è disponibile in 225 città e oltre 4200 piccoli comuni. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto Milano Bergamo torna a superare i 13 milioni di passeggeri

    (Teleborsa) – L’Aeroporto di Milano Bergamo ha superato oggi, mercoledì 28 dicembre 2022, la quota di 13 milioni di passeggeri. Si tratta di un traguardo che si ripete a tre anni di distanza dalla prima volta e che rappresenta il secondo risultato in termini di traffico passeggeri nella storia dell’aeroporto, dopo il massimo storico registrato nel 2019 con 13.850.000. Con la media giornaliera del mese di dicembre, il 2022 si chiude con un consuntivo che rappresenta il 95% del traffico passeggeri generato prima della pandemia. La ripresa è iniziata nel mese di marzo e si è consolidata nel corso dei mesi estivi per arrivare al saldo attivo nell’ultimo trimestre dell’anno. Essa è stata possibile, a livello di organizzazione dei servizi, dalla scelta operata da SACBO di perseguire i programmi di adeguamento delle infrastrutture aeroportuali nel biennio 2020-2021, con il completamento degli interventi di ampliamento a ovest dell’aerostazione, e dalla scelta operata a inizio anno di potenziare i livelli occupazionali all’interno della struttura operativa del gestore dopo averli preservati attraverso gli ammortizzatori sociali nel periodo di emergenza sanitaria.A sostenere la ripresa sono state anche le 19 compagnie aeree già presenti sullo scalo e le 7 che si sono aggiunte nel corso dell’anno per un totale di 26 vettori che collegano 140 destinazioni in 40 paesi.Inoltre, il progressivo allargamento del network è stato caratterizzato dall’introduzione di voli di lungo raggio, come quello con Sharjah (EAU) a cui si aggiungerà Dubai dal 10 marzo 2023, e Amritsar (India), e dalla ripresa del collegamento con Roma Fiumicino, con la prospettiva di aggiungere ulteriori destinazioni nel corso del 2023. LEGGI TUTTO

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    Giappone, la banca centrale si conferma ancora “colomba”

    (Teleborsa) – Gli ultimi verbali della Banca del Giappone non lasciano dubbi, la politica monetaria dell’istituzione guidata da Haruhiko Kuroda rimane “accomodante”.I cambiamenti apportati la scorsa settimana al controllo della curva dei rendimenti non comportano dunque una virata dalla politica monetaria che rimane espansiva, si legge nelle minute dell’ultimo meeting del 19-20 dicembre, quando la Bank of Japan (BoJ) ha aumentato il range di oscillazione dei tassi dei titoli di stato del Giappone, dalla precedente forchetta compresa tra -0,25% e 0,25% alla nuova banda, al nuovo range tra il -0,5% e il +0,5%.D’altronde la conferma di una BoJ ancora “colomba” è arrivata dallo stesso governatore Kuroda, il quale subito dopo l’annuncio della decisione ha evidenziato quanto l’aggiustamento della curva dei rendimenti non rappresenti un cambio nella politica monetaria dell’istituzione centrale. “L’espansione della gamma di fluttuazioni dal livello target non ha lo scopo di cambiare la direzione dell’allentamento monetario” – si legge nel Summary of Opinions -. “È una misura politica per rendere l’attuale allentamento monetario più sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale novembre sopra attese

    (Teleborsa) – Rallenta meno delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a novembre. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento mensile dello 0,1% dopo il -3,2% registrato a ottobre. Le stime degli analisti erano per un calo dello 0,3%.Le previsioni per i mesi a venire indicano per il mese di dicembre una ripresa del 2,8% ed una frenata per il mese di gennaio (-0,6%). Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -1,3% a novembre. La diminuzione mensile della produzione è accompagnata dal calo delle consegne (-0,5%) mentre le scorte salgono dello 0,3%. La ratio delle scorte è pari a +3,3%. LEGGI TUTTO