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    USA, frena nel primo trimestre la produttività del settore non agricolo

    (Teleborsa) – Nel 1° trimestre del 2025 la produttività del settore non agricolo in USA è attesa in calo dello 0,8% su base trimestrale, dopo il +1,7% dei tre mesi precedenti (dato rivisto da +1,5%), confrontandosi con il -0,4% atteso dagli analisti. Secondo la stima preliminare del Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è cresciuto del 5,7%, rispetto al +2% del 4° trimestre 2024 e contro il +5,3% del consensus. LEGGI TUTTO

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    CDP Equity e Trilantic Europe completano acquisto della maggioranza di Diagram

    (Teleborsa) – È stato perfezionato il closing dell’operazione di acquisizione della maggioranza di Diagram Group, avviata il 21 dicembre 2024, da parte di CDP Equity (controllata dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), e Trilantic Europe, primario investitore di private equity paneuropeo leader nel mid-market.CDPE e Trilantic Europe hanno acquisito una quota del 41,6% ciascuno, per un totale dell’83% del capitale sociale, da Nextalia, che deteneva Diagram dal dicembre 2022. BF Agricola, società del gruppo BF attiva nei settori agroindustriali, ha mantenuto, con un’operazione di reinvestimento, una partecipazione del 15% rispetto alla quota inizialmente detenuta del 20%. Il restante 2% è detenuto dal management che reinveste in parte i proventi credendo al nuovo corso e alla futura espansione della società al fianco dei nuovi soci.Con sede a Jolanda di Savoia, in Emilia-Romagna, Diagram offre servizi di agricoltura di precisione, soluzioni tecnologiche e applicazioni software specifiche per il settore agricolo a disposizione di aziende agricole, filiere agroalimentari, istituti finanziari ed assicurativi ed enti pubblici. L’azienda ha un portafoglio clienti che copre oltre 3 milioni di ettari gestiti in Italia e oltre 500 mila all’estero, più di 1.000 tra dipendenti e collaboratori e oltre 450 partner in diverse sedi operative, tra cui le principali in Italia e nel Regno Unito.L’investimento di CDP Equity e Trilantic Europe è destinato a supportare ulteriormente la strategia di crescita di Diagram, favorendo sia lo sviluppo organico sia nuove operazioni di M&A, con l’obiettivo di espandere la gamma di prodotti e soluzioni tecnologiche, accelerando la penetrazione nei mercati nazionali e internazionali, sia pubblici sia privati.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione aumentano meno delle attese

    (Teleborsa) – Salgono, ma meno delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 2 maggio 2025, i “claims” sono risultati pari a 228 mila unità, contro le 231 mila unità attese e in calo di 13.000 unità rispetto ai 241 mila della settimana precedente.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 227.000 unità, in aumento di 1000 unità rispetto nella settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 25 aprile, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.879.000, in calo di 29.000 unità rispetto alle 1.908.000 unità della settimana precedente e rispetto alle 1.890.000 attese. LEGGI TUTTO

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    Banca del Fucino, l’utile vola a 32,3 milioni di euro nel 2024

    (Teleborsa) – L’Assemblea di Banca del Fucino, capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2024, che si è chiuso con un utile netto di 32,3 milioni di euro, in forte aumento (+88%) rispetto al 2023.Le attività di credito verso la clientela sono salite a circa 2,4 miliardi di euro (+16% rispetto a fine 2023), la raccolta diretta ha superato i 4,2 miliardi di euro (+16%), e il prodotto bancario si è attestato a 7,9 miliardi di euro, con un +20% rispetto all’anno precedente, già caratterizzato da un incremento significativo. Il 2024 ha visto il margine di interesse attestarsi a circa 79 milioni di euro e il margine di intermediazione superare i 144 milioni, entrambi in crescita sull’anno precedente (rispettivamente dell’1% e del 9% circa) nonostante il ridimensionamento dei tassi di interesse BCE. C’è stato un ulteriore miglioramento del coverage ratio sugli impieghi deteriorati al 39,44% (rispetto al 27,22% dell’anno precedente).Tutti i principali indici di vigilanza prudenziale sono ampiamente in linea con i requisiti patrimoniali: CET1 al 13,39%, Tier1 al 13,55% e TCR al 14,72%.Il Piano di rafforzamento patrimoniale proseguirà nel 2025 anche in vista dell’acquisizione del controllo di Cassa di Risparmio di Orvieto; al riguardo, è in corso di finalizzazione la predisposizione l’istanza autorizzativa in esecuzione del contratto sottoscritto il 27 gennaio 2025. Unitamente all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2024, l’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,045 euro per azione. LEGGI TUTTO

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    UE, contromisure da 95 miliardi di euro se colloqui con USA su dazi falliscono

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica su un elenco di importazioni statunitensi che potrebbero essere soggette a contromisure UE, qualora i negoziati UE-USA in corso non portino a un esito reciprocamente vantaggioso e alla rimozione dei dazi statunitensi. L’elenco sottoposto a consultazione riguarda importazioni dagli Stati Uniti per un valore di 95 miliardi di euro, che coprono un’ampia gamma di prodotti industriali e agricoli. La Commissione sta inoltre consultando su possibili restrizioni su alcune esportazioni UE di rottami di acciaio e prodotti chimici verso gli Stati Uniti per un valore di 4,4 miliardi di euro. Questa consultazione è intesa ad affrontare sia i dazi universali statunitensi sia i dazi su automobili e componenti automobilistici, si legge in una nota dell’esecutivo UE.Il 2 aprile, il Presidente Trump ha annunciato l’introduzione dei cosiddetti dazi “reciproci”, che per i beni dell’UE sono stati fissati al 20%. Gli Stati Uniti hanno inoltre imposto un dazio del 25% su tutte le importazioni di veicoli e componenti per automobili. Questi dazi sono stati annunciati in aggiunta ai dazi del 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e prodotti derivati, proposti dagli Stati Uniti il ??10 febbraio 2025. Il 9 aprile, gli Stati Uniti hanno annunciato una sospensione di 90 giorni del dazio specifico dell’UE del 20%, lasciando in vigore un dazio del 10%. In risposta, il 14 aprile, l’UE ha sospeso per 90 giorni una serie di contromisure pianificate contro i dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’UE per lasciare spazio ai negoziati. Attualmente, 379 miliardi di euro di esportazioni dell’UE verso gli Stati Uniti (pari al 70% delle esportazioni dell’UE verso gli Stati Uniti) sono soggetti a nuovi dazi (compresi quelli sospesi) dall’insediamento della nuova amministrazione statunitense.La Commissione europea dice che i negoziati con gli USA “sono in corso sia a livello politico che tecnico”, ma intanto continua a preparare potenziali contromisure.Parallelamente, l’UE avvierà anche una controversia presso la World Trade Organization (WTO) contro gli Stati Uniti sui dazi doganali universali cosiddetti “reciproci” e sui dazi su automobili e componenti automobilistici, presentando formalmente una richiesta di consultazioni.Inoltre, la Commissione continua a “monitorare attentamente” il potenziale dirottamento delle esportazioni globali verso il mercato dell’UE, che potrebbe essere causato dai dazi statunitensi imposti ai paesi terzi.”I dazi stanno già avendo un impatto negativo sulle economie globali – ha detto la presidente Ursula von der Leyen – L’UE rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti. Riteniamo che ci siano buoni accordi da raggiungere a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità e la consultazione avviata oggi ci aiuterà a orientarci in questo lavoro necessario”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, imprenditorialità giovanile in forte calo. Unioncamere: servono politiche e strumenti adeguati

    (Teleborsa) – Il mercato del lavoro in Italia sta cambiando: mentre la popolazionegiovanile è una risorsa sempre più preziosa (ma in calo), aumentano i giovani occupati alle dipendenze e si riducono le imprese di under 35, anche a causa delle difficoltà ad aprire una nuova attività (e delle crescenti competenze tecnologiche, manageriali e finanziarie oggi necessarie a un imprenditore). Lo ha segnalato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, intervenendo all’incontro promosso da Unioncamere e Almalaurea sui temi dell’orientamento, delle nuove imprese e del placement. Fra 2011 e 2024 l’Italia ha perso un milione di 18-34enni. Ciò ha determinato anche un calo del numero dei giovani propensi a fare impresa, con un a riduzione del 31% di imprese attive in questa fascia d’età e una progressiva contrazione delle nuove iscrizioni (il 34,6% del totale nel 2011 a fronte del 27,8% del 2024). Nel medesimo tempo è cresciuta l’occupazione e, dal 2015 al 2024, è aumentato di 640mila unità il numero di occupati dipendenti principalmente a tempo pieno di 15-34 anni.”Quasi l’80% dei neoimprenditori interpellati da Unioncamere segnala difficoltà nell’aprire una impresa, in particolare oltre un imprenditore su due si scontra con le procedure amministrative”, ha sottolineato Tripoli. “Ecco perché occorrono politiche e strumenti adeguati a sostenere l’imprenditorialità giovanile. Per questo Unioncamere ha messo a punto Sni, il Servizio nuove imprese, la piattaforma che presenta opportunità e strumenti per supportare tutti coloro, aspiranti e neoimprenditori, che scelgono la via dell’impresa”. Crescono invece le imprese più tecnologiche e si irrobustiscono le start-up innovative: tra 2016 e 2024 le start-up innovative sono passate da meno di 6mila a oltre 12mila (+111,6%).(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    FED, tassi fermi (nonostante pressing Trump): crescono rischi inflazione e disoccupazione

    (Teleborsa) – Ancora in modalità “wait and see” la Fed che lascia invariato il costo del denaro con i tassi di interesse che restano fermi in una forchetta fra il 4,25% e il 4,50%. In particolare, la Banca centrale americana segnala preoccupazioni crescenti sull’economia che si trova ad affrontare crescenti rischi di aumento della disoccupazione e dell’inflazione anche in scia ai timori che i dazi di Donald Trump possano scatenare nuove pressioni. Sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto – si legge nello statement pubblicato al termine della riunione – Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide. L’inflazione rimane piuttosto elevata”.”Nonostante l’incertezza, l’economia resta in una posizione solida”, ha detto Powell, sottolineando che alla Federal Reserve “riteniamo che la linea attuale ci metta in una buona posizione per rispondere tempestivamente a potenziali nuovi sviluppi”. In conferenza stampa Powell ha affermato che la banca centrale non intende tagliare preventivamente i tassi, poiché l’inflazione è ancora al di sopra dell’obiettivo, con previsioni di un ulteriore potenziale aumento dell’inflazione nel breve termine. “Non è una situazione in cui possiamo essere preventivi, perché in realtà non sappiamo quali saranno le risposte giuste ai dati finché non ne avremo di più”, ha affermato.“Per il momento la Fed rimane in una fase di attendista, aspettando che l’incertezza si dissipi. Gli ultimi dati sull’occupazione, migliori del previsto, hanno sostenuto la posizione attendista della Fed, e ora spetta al mercato del lavoro indebolirsi a sufficienza per consentire una ripresa del ciclo di allentamento monetario. Tuttavia, qualsiasi indebolimento del mercato del lavoro potrebbe richiedere diversi mesi per emergere chiaramente, e riteniamo che sia più probabile che la Fed mantenga i tassi invariati anche nel meeting del prossimo mese”, sottolinea Ashish Shah, CIO of Public Investing di Goldman Sachs Asset Management a commento della decisione della Fed.(Foto: Salvatore Cavalli) LEGGI TUTTO

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    Fastweb+Vodafone, margini in calo nel primo trimestre. Ricavi a 1,82 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Fastweb+Vodafone ha chiuso il 1° trimestre 2025 (primi risultati integrati delle due aziende a valle dell’operazione di acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom tramite la sua controllata Fastweb) con ricavi totali pari a 1.818 milioni di euro (-0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024). L’EBITDA reported inclusivo dei costi di locazione (EBITDAaL) raggiunge quota 422 milioni di euro (-12,1% rispetto al Q1 2024) mentre i CAPEX reported ammontano a 382 milioni di euro (-19,9% rispetto al Q1 2024) e l’Operating Free Cash Flow (OpFCF) reported è pari a 40 milioni di euro, in crescita di 37 milioni rispetto al primo trimestre 2024.L’adjusted EBITDAaL è invece pari a 428 milioni di euro (-10,8% rispetto al Q1 2024), mentre i CAPEX adjusted si attestano a 371 milioni di euro (-13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). L’adjusted Operating Free Cash Flow (OpFCF) raggiunge così quota 57 milioni di euro (+16,3% rispetto al Q1 2024), grazie all’efficientamento degli investimenti e al completamento di progetti strutturali.Viene sottolineato che il piano di integrazione è linea con le tempistiche previste, ma il 2025 sarà un anno di transizione in cui la nuova strategia verrà gradualmente implementata. Al 31 marzo 2025 i clienti mobili residenziali e business di Fastweb+Vodafone si attestano, in sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre 2024, a 20 milioni 215 mila consolidando il posizionamento dell’azienda come leader sul mercato con una market share pari al 26%, mentre i clienti fissi residenziali e business raggiungono quota 5 milioni 849 mila in leggera flessione del 3,4%, pari a una market share del 31%.Nel segmento residenziale, caratterizzato da una pressione competitiva elevata, i ricavi complessivi si attestano a 854 milioni di euro, registrando una flessione del 2,6% su base annua. Prosegue il trend di contrazione dei ricavi da connettività, in linea con le dinamiche osservate negli ultimi esercizi, mentre i ricavi generati dai servizi beyond the core evidenziano una crescita, confermando il progressivo spostamento del mix verso soluzioni a maggiore valore aggiunto. I clienti mobili si attestano a 15 milioni 932 mila (-2,6% rispetto al Q1 2024) e i clienti fissi a 4 milioni 715 mila (-4,2% rispetto al Q1 2024). A fine marzo, a un anno dal lancio dell’offerta, i clienti residenziali che hanno sottoscritto Fastweb Energia sono 69mila, in aumento del 15% rispetto alla fine del 2024.In crescita la Business Unit Enterprise con ricavi complessivi a 800 milioni di euro (+2,7% rispetto al pari periodo del 2024). In deciso aumento, in particolare, a 202 milioni di euro (+9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) i ricavi da servizi a valore aggiunto derivanti dall’offerta di soluzioni basate sul Cloud, l’IoT, cybersecurity e Mobile Private Network (MPN).Il segmento Wholesale registra un deciso aumento, pari al 34,4%, del numero di linee a banda ultralarga fornite agli altri operatori nazionali che raggiunge quota 968 mila mentre sul mobile è in fase di accelerazione il passaggio dei clienti CoopVoce sulla rete di Vodafone Italia. I ricavi si assestano a 164 milioni, in flessione del 4,1% per via della focalizzazione su servizi core e la conseguente dismissione di alcune attività a bassa marginalità. LEGGI TUTTO