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    FS: in crescita il business internazionale, passeggeri e merci

    (Teleborsa) – Il Gruppo FS è oggi sempre più impegnato in un ruolo strategico nel settore del trasporto integrato. È quanto ha affemao l’ad del Gruppo Stefano Antonio Donnarumma durante l’evento di Confindustria “Economia del Mare: il motore blu della competitività italiana”. Una pianificazione che coinvolge non solo il trasporto ferroviario, ma anche il potenziamento della logistica intermodale.FS punta a costruire una rete logistica integrata, capace di connettere il sistema dei porti italiani ai grandi nodi europei. “I porti sono fondamentali perché, grazie alla posizione geografica dell’Italia, la collegano al resto del mondo, in particolare per il trasporto delle merci” ha detto Donnarumma. Su oltre 16 miliardi di euro di fatturato annuo del Gruppo, il comparto merci pesa circa un miliardo, con una quota crescente di business internazionale. “Tutto il business internazionale, passeggeri e merci, – ha sottolineato l’ad – vale circa tre miliardi dei sedici totali”. Un impegno, quello di FS, che si estende anche all’estero, con una presenza importante in Germania e una recente partecipazione in un terminal di Anversa. Infatti, l’Italia, grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo e i collegamenti ai principali corridoi europei, rappresenta un nodo fondamentale nella logistica internazionale.In questo scenario, anche la decarbonizzazione è una priorità. “Solo nel 2023, il trasporto merci su rotaia ha permesso di risparmiare circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2. Un risultato significativo, soprattutto se si considera che un singolo treno equivale a togliere circa 30 camion dalle strade – ha detto Donnarumma –. L’obiettivo è ridurre le emissioni e favorire soluzioni intermodali, lasciando al trasporto elettrico su gomma l’ultimo miglio”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo: infrastrutture, energia e innovazione per accelerare la competitività

    (Teleborsa) – Il ruolo delle infrastrutture, della transizione energetica e dell’innovazione come fattori chiave per la competitività del Regno Unito e dell’Europa è stato al centro della conferenza “Infrastructure and Growth Opportunities for Europe and the UK: Focus on the UK Infrastructure Strategy”, tenutasi a Londra e organizzata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo.L’incontro – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – ha riunito esponenti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale,finanziario e accademico per analizzare il nuovo Piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito (2025-2035) e discutere delle opportunità connesse e delle iniziative utili per attrarre investimenti tra i diversi paesi.”Siamo convinti – ha commentato Mauro Micillo, chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo – che un dialogo costruttivo tra settore pubblico e privato sia la chiave per accelerare progetti che rafforzano la competitività del Regno Unito e dell’Europa. Ilfinanziamento delle infrastrutture sostenibili, oltre a supportare la cosiddetta twin transition (green e digital), continuerà a rappresentare un pilastro chiave della strategia della Divisione IMI CIB, per la distintiva capacità di mobilitare capitali di mercato a favore dell’economia reale e per le competenze tecniche e specialistiche di advisory e di strutturazione nel project e public financing. In questo ambito, nel 2024 i volumi del mercato Project Finance a livello globale hanno superato i 300 miliardi di euro, di cui 45 miliardi – pari a circa il 15% del mercato complessivo – hanno riguardato operazioni che hanno coinvolto la nostra Divisione. A conferma, siamo impegnati, con un ruolo dicatalizzatori, nel sostenere gli investimenti, accanto a istituzioni, aziende, fondi e investitori per supportare i progetti chiave del nuovo piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito, collaborando per creare sinergie e opportunità di business, con l’obiettivo di migliorare la competitività, promuovendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile”.Grandi operazioni strategiche a supporto della transizione e dell’innovazioneLa Divisione IMI CIB ha partecipato dal 2023 a oggi a diverse operazioni internazionali originate nel Regno Unito, con il coinvolgimento di partner e investitori globali, per un controvalore complessivo di circa 11 miliardi di euro, consolidando la propria presenza a supporto di progetti strategici nei settori infrastrutture, energia, telecomunicazioni e transizione digitale. Tra questi, a titolo di esempio, il progetto di trasporto e stoccaggio di CO2 Liverpool Bay T&S (T&S), il perfezionamento dell’acquisizione di National Grid Transmission da parte di Macquarie AM, e operazioni nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica a fianco di TRIG e SEEIT. “Queste iniziative – si legge nella nota – confermano l’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo, guidato dal CEO Carlo Messina, nell’affiancare la trasformazione sostenibile e digitale, favorendo la nascita di nuovi modelli di crescita in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025”.L’evento a Londra su Infrastrutture e Strategie di crescitaIl Piano decennale per le infrastrutture varato recentemente dal Governo del Regno Unito prevede investimenti pari a 725 miliardi di sterline (oltre 846 miliardi di euro) per stimolare lo sviluppo economico, modernizzare i servizi pubblici, accelerare il percorsoverso una economia low-carbon. Con un forte accento sul valore sociale, il piano mira ad affrontare le sfide di rilancio a lungo termine, stimolare la crescita economica del Regno Unito, attrarre nuovi talenti, adottare tecnologie all’avanguardia e migliorare lacompetitività globale. Il piano si articola su tre direttrici principali: opere infrastrutturali, transizione energetica e potenziamento delle strutture sociali e ambientali, con focus su mobilità urbana, edilizia residenziale, fonti rinnovabili, sanità e istruzione. Sulla scia della recente approvazione, la Divisione IMI CIB ha riunito a Londra aziende corporate, fondi infrastrutturali, investitori istituzionali provenienti da Italia, Regno Unito e Middle East per analizzare le opportunità offerte dal piano, sottolineando la crescente necessità di investimenti che vedano la partnership tra pubblico e privato e offrendo spunti sulle iniziative utili per supportare una crescita sostenibile in Europa e in UK.L’incontro si è aperto con l’intervento di Mauro Micillo, seguito dai Keynote Speech di John Edwards, Director e COO of the Office for Investment UK Government, di Enrico Letta, già Primo Ministro italiano, e di Alan Morrison, Intesa Sanpaolo Professor of Business, Ethics and Finance presso la Saïd Business School dell’Università di Oxford. La tavola rotonda ha poi riunito esponenti di IKIGAI Capital, ENI UK, Masdar, Macquarie AM, Ofgem, SSE Renewables e della Divisione IMI CIB.Presenza storica nel Regno UnitoLa branch di Londra della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, divenuta filiale nel 1981, rappresenta oggi una delle principali realtà del network internazionale, nonché hub di riferimento per le attività nella Regione UK & MEA, che include anche le sedi di Dubai, Abu Dhabi, Doha e Istanbul. Il volume di finanziamenti a clienti corporate e financial institutions ammonta a circa 8,5 miliardi di euro (dato al 31/12/2024). Nella regione operano circa 310 professionisti per la gestione delle relazioni commerciali con oltre 600 Gruppi tra Regno Unito e Medio Oriente, tra cui grandi multinazionali attive nei settori infrastrutture, energia, telecomunicazioni, real estate, principali financial sponsor, fondi sovrani e investitori istituzionali. A queste si aggiungono circa 400 filiali locali di importanti gruppi italiani e globali.Scambi commerciali tra il Regno Unito, l’UE e il Medio OrienteIl Regno Unito, l’Unione Europea (UE) e il Medio Oriente hanno forti relazioni commerciali, ben consolidate nel tempo, con ulteriori prospettive di sviluppo nel prossimo futuro. Queste tre geografie, unite, rappresentano oltre il 30% del PIL mondiale.Regno Unito – UE: l’UE è un importante partner commerciale per il Regno Unito: nel 2024, le esportazioni britanniche di beni e servizi verso l’UE ammontavano a 358 mld di sterline (41% di tutte le esportazioni del Regno Unito). Le importazioni dall’UE sono state pari a 454 mld di sterline (51% del totale del Regno Unito). Nel 2024, le esportazioni di servizi dal Regno Unito verso l’UE sono state superiori del 19% rispetto ai livelli del 2019 in termini reali.Regno Unito – Medio Oriente: il commercio del Regno Unito con il Gulf Cooperation Council (GCC)3 ammonta a circa 59 mld di sterline all’anno, rappresentando il settimo mercato d’esportazione per il Regno Unito. I singoli stati del Golfo perseguono specifici partenariati con il Regno Unito, e i fondi sovrani dei paesi del Golfo, tra cui quelli dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, sono alcuni dei maggiori investitori stranieri nel Regno Unito.UE – Medio Oriente: l’UE è il secondo partner commerciale del GCC, rappresentando l’11,7% degli scambi totali di merci del GCC con il mondo nel 2024, pari a 161,7 mld di euro. LEGGI TUTTO

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    Motor Valley: l’additive manufacturing sbarca in Moto GP

    (Teleborsa) – L’azzardo imprenditoriale di una Valle dei Motori in Emilia-Romagna si è dimostrato lungimirante. A circa di vent’anni di distanza dalla sua creazione, all’inizio degli anni Duemila, la Motor Valley non smette, infatti, di proiettarsi nel futuro con l’obiettivo di spingere al massimo le performance meccaniche, alleggerire i componenti e rivoluzionare la produzione. Insieme a Gentilini Power-Train e 3D4MEC Srl, e con il supporto tecnologico di Voestalpine High Performance Metals Italia è stato realizzato un albero a camme alleggerito del 14%, stampato in 3D con la polvere Böhler E185: una sfida ingegneristica che ridefinisce i limiti della produzione meccanica.Un’ambiziosa avventura che ha visto anche come protagonista il Centro di Competenza Start 4.0, che ne ha sostenuto lo svolgimento anche grazie ai fondi del PNRR. Start 4.0 è un partenariato pubblico-privato con sede a Genova e rappresenta uno strumento strategico per far crescere la maturità digitale del sistema economico italiano e supportare l’adozione nelle imprese di nuove tecnologie nei prodotti, nei processi e nei servizi. È qui che la sua funzione di catalizzatore tecnologico si è riconfermata, rendendo possibile il collegamento tra le attività di stampa 3D e quelle dei produttori di componentistica. La chiave di questa sfida risiede proprio nella volontà di unire, grazie all’expertise delle due PMI, ingegneria avanzata e manifattura additiva, dando alla luce un albero a camme per motori da competizione in acciaio speciale E185, alleggerito del 14% rispetto alla versione classica. La polvere E185, tradizionalmente sviluppata per applicazioni estreme in Formula1 e Oil&Gas, è da ritenersi ottimizzata per la produzione tramite tecnologia L-PBF (Laser Powder Bed Fusion). Un raggiungimento tecnico di altissimo profilo anche a detta degli esperti, sia da un punto di vista della complessità geometrica che dal lato del materialo utilizzato. Quello della manifattura additiva è un settore in grande espansione, con un mercato potenziale di circa 550 miliardi di dollari, secondo una stima espressa durante l’additive manufacturing Conference Italia, tenutosi a Modena nel 2024. Alla luce degli ottimi risultati ottenuti, Gentilini Power-Train ha deciso di potenziare l’impegno economico e tecnico, investendo ben 2 milioni di euro in macchinari di ultima generazione e prevedendo l’ingresso di 5 nuove figure professionali nel 2025 oltre che alla creazione di un percorso formativo per il resto del personale; così da poter diventare il primo operatore a portare l’additive manufacturing di leghe d’acciaio nella Moto GP e nella SuperBike. Una vera e propria Academy interna per formare continuativamente le competenze tecniche e le soft skills dei collaboratori e anche dei loro familiari. Grazie all’elevata competenza tecnica degli operatori di settore nella Motor Valley, è stato possibile portare su scala industriale il processo di stampa 3D con polveri metalliche, segnando un possibile punto di svolta per il settore delle competizioni motoristiche. Un’innovazione che non solo amplia significativamente le possibilità progettuali, ma introduce anche una rivoluzione nei processi produttivi. L’additive manufacturing, infatti, consente una libertà di design pressoché totale, permettendo la realizzazione di componenti prima impensabili con le tecnologie convenzionali. Ma i vantaggi non si fermano all’aspetto creativo: rispetto a tecniche tradizionali, la stampa 3D riduce gli scarti di materiale fino al 90%, con evidenti benefici sia in termini economici che ambientali. Dal punto di vista operativo e logistico, l’impatto è altrettanto significativo: i tempi di produzione vengono sensibilmente accorciati. A questo si aggiunge un’ottimizzazione della supply chain con la riduzione drastica di stoccaggio e dunque di dover gestire notevoli volumi in magazzino, sostituita da un sistema più snello e reattivo, basato su contenitori di polvere pronti all’uso, ideali per una produzione flessibile e just-in-time. Non solo, ma anche una notevole riduzione del capitale circolante immobilizzato a magazzino per la produzione dei semilavorati, eliminando la discrepanza esistente tra le piccole quantità richieste dai clienti e quelle necessarie per una produzione conveniente. LEGGI TUTTO

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    Moda, Pignatelli entra nel lifestyle con “Omnia”

    (Teleborsa) – Pignatelli amplia la propria proposta con Omnia, una nuova linea lifestyle che segna il ritorno del brand nel segmento informale. Il progetto – spiega Pignatelli in una nota – si inserisce nel percorso di rinnovamento avviato dalla Maison, che ha recentemente intrapreso un rebranding volto a consolidare il posizionamento in Italia e all’estero. Rivolta a una fascia di pubblico tra i 20 e i 40 anni, “Omnia – si legge nella nota – nasce per rispondere alle esigenze di una generazione attenta al design e alla versatilità del prodotto. L’ispirazione arriva dall’universo delle celebrities e dal loro stile off-duty, oggi punto di riferimento per un’estetica urbana, inclusiva e contemporanea”. La collezione si distingue per un approccio minimal e funzionale, con proporzioni rilassate e volumi over. I capi iconici della Maison, come capispalla e pantaloni, vengono reinterpretati in chiave casual attraverso nuovi tessuti e lavorazioni, mantenendo la riconoscibilità del marchio nei dettagli e nelle personalizzazioni.Sviluppata sotto la direzione creativa di Francesco Pignatelli, “la linea – conclude la nota – conferma i valori fondanti dell’azienda – qualità, artigianalità e Made in Italy – con una visione proiettata verso il futuro e orientata a un mercato internazionale”. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, a che punto siamo: cosa ha detto Urso

    (Teleborsa) – Il verbale che rinvia al 31 luglio la decisione sull’accordo di programma per l’ex Ilva è “importante, significativo di un clima costruttivo che siamo riusciti a instaurare con tutti gli attori. Abbiamo deciso di accogliere la richiesta del sindaco di Taranto di sottoporre il piano di piena decarbonizzazione, che ci consentirà di realizzare a Taranto il più avanzato stabilimento siderurgico green d’Europa, alle valutazioni del consiglio comunale”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell’incontro con gli enti locali.La conferenza dei servizi per l’esame dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) resta confermata per il 17 luglio e “dovrà comunque rilasciare un’autorizzazione anche ai fini sanitari per soddisfare le esigenze del tribunale di Milano e consentire di mantenere in attivita’ lo stabilimento mentre si realizza il piano di piena decarbonizzazione. Nel contempo il rilascio dell’Aia ci consente di proseguire nel negoziato”.”Siamo sulla strada giusta – ha detto – tutti gli attori industriali che hanno presentato un’offerta, e altri potrebbero aggiungersi, hanno chiesto come fattore preliminare che lo stabilimento abbia l’esercizio a produrre”. LEGGI TUTTO

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    Enilive pubblica il suo primo Report di Sostenibilità: è online Enilive For 2024

    (Teleborsa) – Enilive, società dedicata ai prodotti e ai servizi per la mobilità, pubblica oggi Enilive For 2024, il suo primo Report di Sostenibilità. Il Report, disponibile online, – fa sapere Enilive in una nota – racconta l’impegno di Enilive per fornire soluzioni progressivamente più decarbonizzate per la transizione energetica e contribuire così all’obiettivo di Eni di raggiungere la carbon neutrality al 2050. “Un impegno – sottolinea la nota – che nel 2024 per Enilive si è concretizzato attraverso la costante evoluzione dei propri impianti industriali nel mondo, con particolare attenzione all’efficienza operativa e all’uso razionale delle risorse naturali, oltre che attraverso l’aumento della produzione e distribuzione di nuovi vettori per la mobilità, come i biocarburanti HVO, e lo sviluppo di nuovi servizi anche nella rete delle circa 5.300 Enilive Station in Europa dove, ogni giorno, transita oltre un milione e mezzo di clienti”. “La mobilità è uno dei settori che più richiedono cambiamenti urgenti e significativi capaci di generare impatti positivi e concreti nella vita delle persone e nei territori: Enilive ha un legame con le esperienze quotidiane di milioni di persone, con le loro consuetudini e con il loro futuro. Abbiamo l’ambizione di accompagnare clienti, comunità e partner lungo un percorso di trasformazione reso possibile da nuove soluzioni tecnologiche, modelli di servizio innovativi e nuove competenze. Un cambiamento che nasce anche dall’ascolto, dalla trasparenza, dalla condivisione e dalla capacità di creare alleanze per generare valore”, scrivono Stefano Ballista e Marco Petracchini, amministratore delegato e presidente di Enilive, nella lettera agli stakeholder in apertura del Report di Sostenibilità.Enilive For 2024 ripercorre gli obiettivi prefissati, quelli raggiunti e le iniziative intraprese dalla società durante lo scorso anno. Consolidati gli asset industriali delle bioraffinerie di Venezia e di Gela e della bioraffineria in joint venture St. Bernard Renewables in Louisiana (Stati Uniti d’America), nel 2024 Enilive ha portato avanti nuovi progetti di bioraffinazione in Malesia, in Corea del Sud e in Italia, e ha confermato l’obiettivo al 2030 di aumentare la capacità produttiva di biocarburanti a oltre 5 milioni di tonnellate l’anno, con la possibilità di produrre oltre 2 milioni di tonnellate l’anno di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione), in funzione delle esigenze del mercato. Le bioraffinerie Enilive sono alimentate da materie prime rinnovabili, prevalentemente scarti e residui, in un’ottica di economia circolare.Il documento descrive il processo di integrazione degli obiettivi di sostenibilità nel business, ovvero – conclude la nota – “la costante attenzione alle dimensioni ambientale, sociale ed economica sin dalle fasi di progettazione dei modelli produttivi e dell’offerta integrata di servizi per la mobilità. Dalla sicurezza sul lavoro ai progetti per le comunità locali, dalla protezione dell’ambiente alla valorizzazione delle persone, il report testimonia la ricerca attiva di opportunità per implementare un modello di mobilità sempre più sostenibile e socialmente equo, in ogni ambito”. LEGGI TUTTO

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    Proxigas: Pier Lorenzo Dell’Orco è il nuovo presidente per il biennio 2025-2027

    (Teleborsa) – L’Assemblea di Proxigas ha eletto oggi Pier Lorenzo Dell’Orco nuovo presidente per il biennio 2025-2027. Dell’Orco succede a Cristian Signoretto, alla guida dell’Associazione dalla sua fondazione e giunto al limite dei mandati previsti dal sistema confindustriale. Contestualmente sono stati nominati i nuovi vicepresidenti che affiancheranno il èresidente nel suo mandato: Cristina Crotti (presidente Gruppo Enercom), Fabio Dubini (Gas & Power Portfolio Management & Optimization director di Edison), Angelo Grimaldi (executive director Institutional Affairs di Snam), Marco Massimiano (head of Regulatory and Antitrust Italy di Enel), Donatella Ranco (head of GNR Regulatory Affairs, Market Analysis & Design di Eni).Nel suo intervento, Dell’Orco ha ringraziato i soci per la fiducia accordata, sottolineando l’importanza della responsabilità assunta in un momento cruciale per il settore energetico. “Assumo questo incarico con entusiasmo unito a senso di responsabilità e profonda gratitudine verso tutti gli associati – ha dichiarato Dell’Orco –. Insieme ai vicepresidenti neo eletti, non posso che rinnovare il nostro impegno affinché Proxigas continui a svolgere con l’autorevolezza e la competenza di sempre il ruolo di interlocutore di riferimento per il settore gas, offrendo supporto e capacità di proposta rispetto alle grandi sfide che ci attendono. Insieme dovremo affrontare quelle legate alla transizione ecologica, alla sicurezza degli approvvigionamenti e alla competitività delle forniture energetiche per cittadini e imprese. Desidero, infine, rivolgere il mio ringraziamento a Cristian Signoretto per aver guidato l’Associazione in un periodo complesso, segnato da trasformazioni profonde nel panorama energetico nazionale e internazionale, non sempre immune da spinte ideologiche”.Signoretto, ha voluto esprimere il proprio ringraziamento per il percorso condiviso. “Desidero – ha detto Signoretto – ringraziare tutte le aziende associate per lo spirito di collaborazione e il sostegno con cui abbiamo operato in questi anni segnati da grandi cambiamenti e discontinuità. Il mio personale augurio a Pier Lorenzo Dell’Orco e al nuovo vertice di Proxigas affinché, attraverso la sua azione strategica, l’industria del gas continui a garantire al Paese la sicurezza, sostenibilità e competitività necessarie per un sistema energetico resiliente e all’altezza delle sfide che ci attendono”. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State: torna positivo il settore manifatturiero nel distretto di New York

    (Teleborsa) – Migliora, e passa in territorio positivo, l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore, nel mese di luglio, si è portato a +5 punti dai -16 punti di giugno. Il dato è anche migliore delle stime degli analisti che erano per una risalita fino a -8,3 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini è passata a +2 punti da -14,2, mentre quella sulle consegne risale a +11,5 punti (da -7,2). Quella sulle scorte si porta a 15,6 punti (da +0,9). LEGGI TUTTO