More stories

  • in

    Covid, Gimbe: in aumento decessi e ricoveri, record negativo di nuovi vaccinati

    (Teleborsa) – Nella settimana dal 2 all’8 dicembre i decessi per Covid-19 sono aumentati dell’8% (da 635 a 686, 15 dei quali riferiti a periodi precedenti), con una media salita da 91 a 98 al giorno; nello stesso periodo sono aumentati anche i ricoveri, sia nei reparti ordinari (+9%) sia nelle terapie intensive (+4,7%). I ricoveri con sintomi sono stati 757 in più (da 8.458 a 9.215), mentre quelli nelle rianimazioni 15 in più (da 320 a 335).Nello stesso periodo il numero dei nuovi vaccinati contro il virus SarsCoV2 è diminuito del 22,3%, toccando il record negativo dall’inizio della campagna vaccinale anti Covid-19. Sono alcuni dei dati emersi dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.I nuovi vaccinati sono stati 900 rispetto ai 1.158 della settimana precedente. “Un dato così basso non si era mai registrato dall’inizio della campagna vaccinale”, ha osservato il presidente Nino Cartabellotta. LEGGI TUTTO

  • in

    BPER Banca insieme a SACE supporta Tenova in Turchia

    (Teleborsa) – Tenova, società del gruppo Techint che opera a livello mondiale per soluzioni sostenibili, innovative e affidabili nel settore metallurgico e anche in quello minerario, realizzerà 3 impianti nell’area industriale di Osamaniye, nel Sud della Turchia, grazie alla condivisione del rischio dell’operazione di BPER con SACE che ha negoziato e garantito 3 lettere di credito a favore della società Tenova S.p.A., per un importo totale di 45.475.000,00 euro e una durata complessiva compresa fra i 24 e i 29 mesi. Inoltre SACE ha rilasciato una polizza credito fornitore a copertura del rischio di produzione direttamente a favore di Tenova.Nel dettaglio sono state emesse tre lettere di credito dalla banca turca per conto della società Tosyali Toyo Celik Anonim Sirketi, nell’ambito di un contratto concluso a maggio 2022. Tenova, grazie all’intervento di BPER e SACE, potrà dunque, fornire materiali, consulenze ingegneristiche e supervisioni tecniche oltre alla realizzazione di una linea di stagnatura elettrolitica, un laminatoio a freddo e un forno di ricottura con adeguata copertura dei rischi finanziari di credito e/o interruzione della commessa.Tenova è un importante cliente della divisione CIB di BPER Banca molto attivo nel trade finance con conferme di lettere di credito ed emissione di garanzie internazionali.”BPER Banca – ha commentato Stefano Bellucci, responsabile Global Transaction Banking – è sempre in prima linea nella finalizzazione di operazioni che consentano alle aziende di sviluppare le proprie strategie di business internazionale. Nello specifico, grazie alla garanzia di SACE, supportiamo Tenova, una società leader nel proprio settore, sempre attenta nel voler ricercare soluzioni innovative e sostenibili, in un importante deal internazionale”.Paolo Frascarolo, head of Finance di Tenova dichiara di essere “molto soddisfatto della collaborazione con SACE e BPER, collaborazione che ha permesso di acquisire un importante contratto con un prestigioso cliente, superando un’agguerrita concorrenza internazionale”.”Come SACE siamo sempre al fianco di realtà italiane come Tenova per aiutarle a crescere nei mercati esteri con valenza strategica per il Made in Italy, e in questo – ha detto Francesca Di Ottavio, responsabile Coverage Steel di SACE – è fondamentale la sinergia con gli istituti bancari, come in questa operazione con BPER. Siamo ogni giorno impegnati nel supportare progetti concreti nei territori dove operano le aziende italiane, con l’obiettivo di generare un impatto positivo che possa contribuire alla sostenibilità economica e sociale del nostro Paese”. LEGGI TUTTO

  • in

    PNRR, Corte Conti: su asili Italia in ritardo, obiettivi a rischio

    (Teleborsa) – Obiettivi del PNRR sul potenziamento degli asili nido e scuole dell’infanzia a rischio a causa dei ritardi nella selezione degli interventi da finanziare. Lo rileva la Corte dei Conti nella sua delibera sullo stato di avanzamento dell’intervento PNRR relativo al “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”.La Corte ricorda che le risorse PNRR destinate al potenziamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia ammontano a 4,6 miliardi di euro, di cui 700 milioni per progetti già in essere (finanziati con fondi nazionali), 2,4 miliardi per la costruzione di nuovi asili nido, 600 milioni per le scuole dell’infanzia e 900 milioni per le spese di gestione. L’obiettivo è di creare oltre 264mila nuovi posti negli asili pubblici entro il secondo semestre del 2025.Accertato “il mancato rispetto dell’obiettivo intermedio (milestone) nazionale relativo alla selezione degli interventi da ammettere a finanziamento (scaduto il 31 marzo 2022), evidenziando il rischio che il ritardo accumulatosi pregiudichi l’obiettivo intermedio europeo di aggiudicazione dei lavori, da raggiungersi entro il secondo trimestre 2023” si legge in una nota. La magistratura contabile menziona “le spese di gestione tra le cause dell’inadeguata risposta degli enti locali all’avviso pubblico per l’aumento dei posti negli asili nido, raccomandando al Ministero dell’istruzione una razionalizzazione, nonche’ la gestione unitaria dei fondi, da trasferire agli enti locali medesimi”.La Corte infine invita il ministero “a completare celermente la relativa istruttoria e a sottoscrivere gli accordi di concessione con gli enti locali beneficiari, in un complessivo percorso di accelerazione a tutela dell’investimento”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mutui famiglie, Bankitalia: a ottobre tassi balzano al 3,23%

    (Teleborsa) – A ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – comprensivi delle spese accessorie (TAEG) – sono balzati al 3,23% dal 2,65% rilevato a settembre, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,94% (8,83 nel mese precedente). Lo rende noto la Banca d’Italia con la statistica “Banche e moneta: serie nazionali”.I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 2,54% (1,99% nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 3,14%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati all’2,19%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,37% (0,34 nel mese precedente).Nello stesso mese, i depositi del settore privato sono diminuiti dello 0,1% sui dodici mesi (a settembre erano aumentati del 2,1%), mentre la raccolta obbligazionaria è diminuita del 6,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente (-7,4 in settembre). I prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono cresciuti del 3,4% sui dodici mesi (4% nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 4% sui dodici mesi (4,2% nel mese precedente) e quelli alle società non finanziarie del 3,1% (contro il 4,4% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

  • in

    Export: oltre 3 miliardi di euro alle Pmi italiane tutelando il proprio credito estero

    (Teleborsa) – L’export italiano previsto nel 2022 è pari a 600 miliardi di euro. Dei 45 di questi che sono a rischio di ritardato pagamento se non di insolvenza, oltre tre potrebbero essere recuperati a vantaggio delle Pmi italiane, indebolite prima dalla pandemia, oggi alle prese con l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, conseguente alla guerra alle porte dell’Europa iniziata nel febbraio scorso con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Le Pmi potrebbero così superare la loro storica sottocapitalizzazione, disporre di una forma di finanziamento alternativa a quella bancaria, investire in innovazione, essere competitive e crescere sui mercati. È quanto emerge da uno studio realizzato da Invenium Legaltech, startup fintech milanese specializzata nella gestione del credito internazionale. L’export italiano vale quasi un terzo del Pil. Nel 2022 le esportazioni di beni e servizi dall’Italia verso i mercati esteri toccheranno quota 600 miliardi (proiezione Invenium Legaltech su dati Istat), un valore pari a oltre il 30% della ricchezza del Paese. Protagonisti di tale performance sono le 200mila Pmi nazionali, organizzazioni che hanno tra i 10 e i 249 addetti e un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro annui. Queste numericamente rappresentano solo il 5% del tessuto imprenditoriale, ma sono responsabili del 41% del fatturato generato in Italia, del 33% degli occupati del privato e del 38% del valore aggiunto del Paese. Tuttavia, un’azienda su sei ha problemi di capitale e di liquidità e gli strumenti alternativi al finanziamento bancario (minibond, crowdfunding, invoice trading, direct lending, ICOs, private equity e venture capital, quotazioni in Borsa su listini specifici per Pmi come Euronext Growth Milan) sono in aumento, ma non bastano nella congiuntura negativa attuale. Dal cinque al 10% dei crediti internazionali sono a rischio di ritardato pagamento se non di insolvenza nei casi peggiori, una cifra in Italia pari a 45 miliardi dei 600 complessivi previsti nel 2022. Di questi 45 possiamo stimare che il 25%, equivalente a 11,25 miliardi, possa “cronicizzarsi” in un effettivo mancato pagamento sul quale è necessario avviare l’attività di credit management internazionale. La media di successo nelle controversie estere può andare dal 20 al 40%, che corrisponde a un valore di oltre tre miliardi di euro disponibili per le Pmi.”Tutelare il credito – afferma Paolo Colombari, CEO Invenium Legaltech – significa risolvere uno degli annosi problemi delle Pmi italiane. Queste soffrono di mancanza cronica di capitali e ricorrono di continuo alla leva bancaria. A parità di dimensioni medie, le nostre Pmi fanno impresa con il 17% di capitale proprio, mentre in Usa e Regno Unito si ha una media del 70%, e gli altri Paesi Ue si collocano intorno al 40%. Gli esportatori operano in un ambiente che diventa ogni giorno più complesso. Oltre ai rischi legati al commercio internazionale (fluttuazioni dei tassi di cambio, interruzioni della catena di approvvigionamento, questioni ambientali etc.), devono affrontare sfide legali e normative, nonché la criminalità informatica internazionale, o eventi straordinari come una pandemia globale o conflitti militari, come quello in atto in Ucraina, che portano a criticità e mancati pagamenti. La tecnologia può rendere i servizi legali più accessibili, efficaci e veloci nel gestire le problematiche giudiziarie. Fare una simile scelta consente alle aziende di disporre del credito, una fonte di liquidità e di capitale di rischio, che potenzialmente è sempre e già disponibile”. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, prezzi produzione novembre +0,6% mese +9,3% anno

    (Teleborsa) – Risultano superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone a novembre 2022. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 9,3% su base annua, superiore al +9,1% del mese precedente e al +8,9% atteso dagli analisti.Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,6%, dopo il +0,6% di ottobre e rispetto al +0,5% del consensus. I prezzi import hanno segnato un calo del 5,1% su base mensile e un aumento del 28,2% su base tendenziale. I prezzi export sono diminuiti dell’1,9% su mese e cresciuti del 15,1% su anno. LEGGI TUTTO

  • in

    Pensioni, Berlusconi: “Obiettivo minime a 1000 euro per fine legislatura”

    (Teleborsa) – Alla fine il Cavaliere ha messo la parola fine alle tensioni che da alcuni giorni montavano in seno alla maggioranza, per la questione delle pensioni minime, rimaste ferme sotto i 600 euro auspicati da Forza Italia. “Questa legge dà una risposta rapida ed efficace a famiglie e imprese maggiormente colpite dal caro energia, scrive in una nota Silvio Berlusconi, al termine di un pranzo ad Arcore sulla Manovra, aggiungendo “è necessario allo stesso tempo fare il massimo sforzo possibile per aumentare le pensioni minime a mille euro, che resta l’obiettivo di Forza Italia per la legislatura”.Un tentativo di gettare acqua sul fuoco, dopo che il sottosegretario leghista Claudio Durigon aveva definitivamente chiuso alla proposta forzista di portare le minime a 600 euro, preannunciando una riforma più ampia nel 2024. “Si comincia già a dare un segnale importante portando le pensioni minime a 570 euro al mese”, aveva affermato Durigon la scorsa settimana, riferendosi all’aumento delle minime da 525 neuro a 572 euro quale effetto combinato della rivalutazione legata all’inflazione e dell’1,5% aggiuntivo disposto dalla Manovra. Una cifra così vicina alla soglia tonda dei 600 euro che aveva solleticato le speranze del deputati di Forza Italia. “Siamo impegnati per la detassazione e la decontribuzione totale dei nuovi assunti, che devono costare alle aziende la stessa cifra che percepiscono come stipendio”, afferma ancora Berlusconi, che dà anche un segnale favorevole al federalismo fiscale o “autonomia differenziata” che “non deve in alcun modo penalizzare le Regioni del Sud Italia e dovrebbe essere agganciata a una riforma istituzionale in senso presidenzialista”.(Foto: ANSA) LEGGI TUTTO

  • in

    Tim, si sonda l'interesse di investitori stranieri per i suoi asset. Il governo studia le soluzioni

    (Teleborsa) – Telecom Italia starebbe sondando l’interesse degli investitori per i suoi asset, mentre all’interno del nuovo governo Meloni si cerca di trovare un accordo su come risolvere le difficoltà dell’azienda. È quanto riportato da Reuters che segnala anche che il mese scorso il governo italiano ha congelato l’offerta di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per la rete di Tim, impegnandosi a trovare le migliori opzioni di mercato entro la fine dell’anno per arrivare all’obiettivo di portare l’infrastruttura sotto il controllo pubblico.L’operazione – parte di un progetto più ampio sponsorizzato dal precedente governo di Mario Draghi per arrivare alla creazione della cosiddetta rete unica non Open Fiber – era anche un punto focale della strategia dell’AD di Tim, Pietro Labriola, per ridurre il debito dell’azienda, pari a 25 miliardi netti, suddividendola in diverse unità. Labriola sta cercando di prepararsi a qualsiasi risultato che scaturirà dai colloqui all’interno del governo e sta lavorando in particolare con il fondo americano KKR.Su questo fronte sono arrivate conferme anche da Bloomberg che ha segnalato come KKR stia effettivamente pensando di lanciare un’offerta per la rete di Telecom Italia ma a condizione che il governo italiano accetti di partecipare. L’agenzia di stampa segnala che sono in corso trattative tra il fondo d’investimento statunitense e il governo italiano su una possibile offerta per la rete dell’ex monopolista telefonico, ma solo nell’ambito di una joint venture con una società pubblica o in caso di costituzione di un nuovo veicolo finanziario pubblico. Il titolo Telecom ha chiuso in rialzo dell’1,35% a Piazza Affari a 0,2035 euro, dopo una fiammata fino a quota 0,21. L’anno scorso KKR aveva presentato un’offerta preliminare del valore di 10,8 miliardi di euro per l’intera società, che è stata respinta. Il fondo statunitense detiene comunque già una partecipazione nella rete di ultimo miglio di Tim. Tim intanto avrebbe avuto contatti anche con altri potenziali investitori interessati ad acquisire parti dei servizi tra cui il gruppo francese di telecomunicazioni Iliad e Poste Italiane.Qualsiasi operazione che coinvolga investitori stranieri e asset di Tim sarà soggetta alla valutazione del governo, in base alla normativa sul “golden power”, che dà a Roma la possibilità di bloccare o mettere condizioni alla transazione. Tuttavia, secondo Labriola, la vendita di una divisione che genera circa il 30% dell’Ebitda del gruppo potrebbe essere pericolosa per il rating di Tim, a meno che non riesca a strappare una valutazione a premio. LEGGI TUTTO