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    La Cina allenta le misure anti Covid

    (Teleborsa) – La Cina si avvia ad abbandonare la strategia “zero Covid” voluta dal presidente Xi Jinping per contenere la diffusione di contagi. Le proteste delle ultime settimane e le crescenti ripercussioni economiche causate dalle stringenti restrizioni applicate dal governo cinese per affrontare la pandemia hanno infatti convinto il Consiglio di Stato ad allentare le misure di contenimento del virus. Il governo cinese in particolare ha aperto per la prima volta all’isolamento domestico per i casi di Coronavirus asintomatici o lievi piuttosto che il ricovero in ospedali e strutture di quarantena specializzate, una soluzione già applicata da alcuni governi locali nei giorni scorsi. Inoltre, il Consiglio di Stato ha eliminato l’obbligo di mostrare un test negativo all’ingresso della maggior parte dei luoghi pubblici, una misura anche questa già applicata in alcune città come ad esempio Pechino e Shanghai.Le nuove regole restringono inoltre il raggio di applicazione dei lockdown che non riguarderanno più interi quartieri per ogni caso positivo, ma riguarderanno al massimo interi edifici o singoli piani o appartamenti, con il governo che si impegnerà a sbloccare le aree in maniera “rapida” in caso di assenza di nuovi contagi per cinque giorni consecutivi. Nuovi limiti anche per i test di massa che in precedenza dovevano obbligatoriamente essere fatti più volte alla settimana per poter accedere a qualsiasi luogo pubblico mentre ora saranno effettuati solo in “scuole, ospedali, case di cura e luoghi di lavoro ad alto rischio”.Sarà possibile viaggiare da una provincia cinese all’altra senza dover esibire un test Pcr negativo da meno di 48 ore e senza dover essere testati all’arrivo. Il governo ha annunciato infine che verrà accelerata la vaccinazione della fascia di popolazione più anziana.Le nuove linee guida sono state presentate dalla Commissione nazionale per la salute (Nhc) di Pechino e sono finalizzate – si spiega in una nota – a “prevenire e controllare l’epidemia in modo più scientifico e accurato e a risolvere efficacemente i problemi in sospeso nel lavoro di prevenzione e controllo”. Una riunione del politburo del Partito comunista cinese ha voluto sottolineare l’importanza di stabilizzare l’economia. LEGGI TUTTO

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    Fondi di investimento USA, Miranda: “I risparmiatori italiani consultino con attenzione gli intermediari”

    (Teleborsa) – Una norma fiscale americana ha il potenziale di creare effetti disastrosi per i risparmiatori italiani che investono in fondi comuni di investimento di gestori italiani, che a loro volta hanno nel proprio portafoglio attività finanziarie emesse da “partnership” di diritto statunitense. Infatti, secondo le norme fiscali Usa, le partnership con uno o più soci stranieri, sono obbligate ad applicare una ritenuta del 37.5% sugli utili di competenza del socio estero.”Attenzione: di competenza, e non già distribuiti al socio estero – è l’avvertimento lanciato dal presidente di ExportUSA, Lucio Miranda.”Per socio estero – spiega Miranda – si intende chi non è residente fiscale americano. Il socio estero dovrà poi fare la dichiarazione dei redditi in America a fine anno, anche se non ha tasse da pagare negli Stati Uniti”.Fin qui – sottolineano da Export USA – nulla di strano: la norma è volta a ridurre l’elusione fiscale dei grandi contribuenti. Tuttavia, nel corso degli anni, questa disposizione ha travalicato lo scopo originario, trascinando nelle maglie della sua attuazione anche i piccoli risparmiatori italiani. Quando il risparmiatore italiano investe in un fondo di investimento gestito da un intermediario italiano, può accadere che all’interno dell’investimento effettuato ci siano anche delle attività finanziarie emesse, appunto, da “partnership” americane. Attualmente, sono molte le “partnership” americane che creano e gestiscono gli ETF (Exchange Traded Funds) ad esempio.Il risultato è che il gestore del fondo italiano riceve degli avvisi da parte delle società finanziarie americane, che richiedono di fornire, entro pochi giorni, il numero fiscale per i non residenti, ITIN, del risparmiatore, pena l’applicazione di penali in aggiunta alla ritenuta alla fonte del 37.5%. Poiché è impossibile ottenere un ITIN in così poco tempo, il risultato netto è che il risparmiatore italiano si vede decurtare i frutti del proprio investimento con percentuali da esproprio.”Consigliamo, quindi, ai risparmiatori italiani – conclude Miranda – di controllare questo aspetto con gestore del fondo italiano che segue le loro operazioni”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, CNA: trascurati Nuova Sabatini e Transizione 4.0

    (Teleborsa) – Il disegno di legge di bilancio presentato dal Governo contiene interventi sicuramente significativi e importanti per contenere gli effetti del caro energia, ma rimangono al palo alcuni strumenti che possono generare non solo il mantenimento della competitività del sistema produttivo italiano, ma anche un possibile, ulteriore sviluppo. Lo afferma in una nota il Presidente di Cna Industria, Silva Pompili.”Ci riferiamo in particolare al mancato rifinanziamento della Nuova Sabatini, che in questi anni ha rappresentato un volano importante per gli investimenti. A fronte di circa 3,5 miliardi di euro di contributi pubblici, si sono attivati oltre 45 miliardi di finanziamenti per l’acquisto di beni strumentali.Così come alla mancata proroga del credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, uno strumento decisivo per accompagnare le imprese del Sud, o ancor più al depotenziamento del Piano Transizione 4.0″. LEGGI TUTTO

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    USA, costo unitario del lavoro 3° trimestre +2,4%, produttività +0,8%

    (Teleborsa) – Nel 3° trimestre dell’anno la produttività del settore non agricolo in USA è aumentata dello 0,8%, rispetto al +0,3% indicato dalla stima preliminare e dopo il -4,1% registrato nel trimestre precedente. Il dato è superiore alle attese, che indicavano un +0,6%. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro (escluso il settore agricolo) è aumentato del 2,4%, risultando inferiore al dato preliminate (+3,5%) ed al consensus (+3,1%). Nel dato del trimestre precedente si era registrata una crescita dell’8,9%.L’aumento del costo per unità di lavoro riflette un aumento del 3,2% della retribuzione oraria e un aumento dello 0,8% della produttività. Il costo unitario del lavoro è aumentato del 5,3% negli ultimi quattro trimestri. LEGGI TUTTO

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    Superbonus 110%, ENEA: 338.950 asseverazioni per quasi 64 miliardi detrazioni

    (Teleborsa) – Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 30 novembre 2022 erano complessivamente 338.950, 12.131 in più rispetto alle 326.819 registrate complessivamente al 31 ottobre 2022. È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni.Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 58,1 miliardi, con un incremento di circa 3,1 miliardi in più rispetto all’analogo dato registrato al 31 ottobre. Rispetto al totale di 63,9 miliardi di detrazioni richieste, circa 45,5 miliardi riguardano lavori già conclusi. Complessivamente, al 30 novembre, si sono registrate 43.411 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 26,1 miliardi, pari al 45% del valore complessivo, 197.428 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 22,4 miliardi di investimento, pari al 38,6% dell’investimento complessivo, e 98.105 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 9,1 miliardi pari al 16,4% del totale). LEGGI TUTTO

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    Gas, von der Leyen: bene price cup, Italia lo ha chiesto fin da inizio

    (Teleborsa) – “Oggi l’Italia è più europea, e c’è più Italia in Europa. Grazie Mario”. Con queste parole, pronunciate in italiano, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha reso omaggio a Mario Monti nel corso del suo intervento all’evento dell’Università Bocconi in onore dell’ex Premier ed ex commissario Ue che oggi, nel 120esimo anniversario della nascita dell’ateneo, lascia il testimone di presidente ad Andrea Sironi.”La Bocconi ha sempre avuto una vocazione europea. Fin dalla sua fondazione, l’obiettivo della Bocconi è quello di far crescere nuove generazioni di leader europei. E tu, caro Mario, hai rinnovato e realizzato questa vocazione europea”, ha sottolineato la Von der Leyen. “Nel corso della tua carriera, hai cercato di mantenere l’Italia al centro dell’Europa. E ha fatto sentire la voce dell’Italia, rispettandola, in tutte le capitali europee. Lei è sempre stato un anello di congiunzione tra il Nord e il Sud dell’Europa”. “L’ho sentita spesso spiegare che l’Europa è forte quando l’Italia è forte, e viceversa – ha proseguito -. Sei stato un sostenitore e un architetto di riforme qui in Italia, per modernizzare il Paese e rafforzarne il suo posto come seconda potenza industriale d’Europa. E allo stesso tempo, sei stato un sostenitore e un architetto di riforme anche in Europa perché hai sempre creduto che l’Europa dovesse cambiare per stare al passo con un mondo che cambia”. “Come primo ministro – ha detto ancora la presidente della Commissione Ue – hai stabilizzato l’economia italiana e parallelamente hai iniziato a chiedere un cambiamento nella governance economica dell’Ue. Hai sempre sottolineato il legame cruciale tra investimenti e riforme. Per dirla con le tue parole: gli investimenti pubblici sono ‘il carburante’ della crescita economica, ma ‘le riforme sono il motore'”.”Stiamo lavorando all’acquisto congiunto di gas, perché se andiamo insieme sui mercati possiamo ottenere prezzi migliori. E abbiamo proposto un meccanismo di correzione del mercato, il cosiddetto price cap, che l’Italia ha richiesto fin dall’inizio”, ha detto von der Leyen, “Impedirà – ha spiegato – aumenti eccessivi dei prezzi, taglierà le manipolazioni e le speculazioni e gli Stati membri stanno ora discutendo su come renderlo adatto a tutti”, ha detto von der Leyen spiegando che “L’Italia è uno dei Paesi che è stato colpito più duramente dal ricatto russo sul gas. Putin ha tagliato dell’80% le sue esportazioni di gasdotto verso l’Europa, nel giro di 8 mesi. Ma noi siamo riusciti a compensare. E l’Italia ne è un esempio perfetto”. “Prima importavate il 40% del gas dalla Russia, ora la quota è scesa a circa il 10% grazie a un notevole sforzo di diversificazione delle forniture – ha sottolineato -. Gli stoccaggi europei erano pieni al 96% all’inizio di novembre. Questo significa che siamo al sicuro per questo inverno””Il piano NextGenerationEU e l’Italia sono un binomio perfetto. L’Italia sta ricevendo più di 190 miliardi euro per investimenti e riforme. Già quasi 67 miliardi sono stati consegnati all’Italia e il loro impatto sta iniziando ad essere ben visibile. Ma oltre a investimenti senza precedenti, il NextGenerationEU ha anche promosso alcune riforme cruciali, che gli italiani stavano aspettando da tanti anni. Uno di questi è la riforma della pubblica amministrazione”, ha spiegato. “Come dici tu, Mario: le riforme sono il motore dell’economia economia italiana. Possono davvero dare impulso alla ripresa” LEGGI TUTTO

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    Meta nel mirino delle Autorità UE per modello di pubblicità personalizzata

    (Teleborsa) – Le autorità di regolamentazione della privacy dell’Unione Europea hanno stabilito che Meta Platforms (società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp) non dovrebbe richiedere agli utenti di accettare annunci personalizzati in base alla loro attività online. Lo afferma il Wall Street Journal, citando fonti a conoscenza della questione, spiegando che la sentenza potrebbe limitare i dati a cui Meta può accedere per vendere tali annunci.La conclusione sarebbe che le piattaforme di social media come Facebook e Instagram non possono utilizzare i loro termini di utilizzo come giustificazione per consentire la pubblicità basata su ciò che gli utenti cliccano e guardano all’interno delle loro app. Le sentenze, ancora non rese pubbliche, non ordinerebbero direttamente a Meta di cambiare le proprie pratiche, ma chiederebbero alla Commissione irlandese per la protezione dei dati di emettere degli “ordini pubblici” che riflettano le decisioni del consiglio, oltre a multe significative.Quella in arrivo dall’UE non è l’unica notizia potenzialmente negativa per Meta in queste ore. Facebook sta minacciando di rimuovere le news dalla sua piattaforma americana se il Congresso costringerà i grandi gruppi tecnologici a pagare sistematicamente gli editori per i loro contenuti. Lo riporta il Financial Times sottolineando che la minaccia segue le misure allegate al National Defense Authorization Act.”Nessuna società dovrebbe essere costretta a pagare per contenuti che gli utenti non vogliono vedere e che non sono una significativa fonte di ricavi”, ha risposto un portavoce di Meta, che ha speso centinaia di milioni di dollari nel giornalismo negli ultimi anni, raggiungendo accordi con gruppi editoriali in tutto mondo, ma si è espressa contro i pagamenti obbligatori.Infine, un’indagine da parte dell’Oversight Board di Facebook (un organo indipendente istituito dalla stesso società per supervisionare le sue attività) ha affermato che Facebook e Instagram hanno anteposto il business ai diritti umani, riservando un trattamento speciale ai post che infrangono le regole di politici, celebrità e utenti di alto profilo.Mentre Meta ha detto al board che il sistema conosciuto come “cross-check” sembra “strutturato in modo più diretto per soddisfare le preoccupazioni delle imprese”, ha affermato il panel in un rapporto.(Foto: Photo by Mariia Shalabaieva on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ecofin, Giorgetti: su riforma Patto Stabilità serve linea comune

    (Teleborsa) – “Bisogna avere una linea comune anche perché sarebbe irrealistico pensare di tornare alle regole precedenti”. Lo ha detto oggi all’Ecofin, il Ministro dell’Economia Giorgetti, a proposito della revisione della governance europea. Il ministro ha evidenziato tra le altre, la necessità che gli incentivi pubblici siano più precisi e appropriati nella fase delle proposte e più vicini alle necessità di rispondere efficacemente alle sfide che stiamo affrontando. Per quanto riguarda la fiscalità strutturale, si legge in una nota, Giorgetti ha criticato l’approccio molto rigido ancora più dannoso nel quadro attuale caratterizzato da una forte incertezza.I ministri delle Finanze dell’Unione europea si attendono una valutazione aggiornata della Commissione europea sulle misure messe in campo dall’Ungheria per il rispetto dello stato di diritto, che eviterebbe il congelamento dei fondi di coesione Ue “entro la fine di questa settimana, in modo da poter prendere una decisione a livello di Coreper (ambasciatori permanenti presso l’Ue) la prossima settimana” su tutto il pacchetto di provvedimenti ad esso collegato. E’ quanto ha riferito il ministro delle finanze della Repubblica Ceca, Zbynek Stanjura, nella conferenza stampa della presidenza di turno dell’Ue al termine dell’Ecofin. Per parte sua il vice presidente della commissione europea, Valdis Dombrovskis, pur lamentando le difficoltà tecniche di effettuare questo aggiornamento ha affermato che “”faremo quello che possiamo nei tempi ridotti che ci sono””. Stanjura ha più volte rimarcato di considerare “tutto il pacchetto come un accordo unico: se non ci sta accordo su un elemento non c’è accordo su tutto”, ha detto Intesa caldeggiata, ovviamente, anche da Giorgetti che ha chiesto agli ungheresi il via libera alla global minimum tax. Secondo quanto riporta una nota, nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di lavorare fino all’ultimo per una soluzione positiva. “Il raggiungimento del compromesso con l’Ungheria è fondamentale per sbloccare i fondi europei per l’Ucraina, il pillar 2 (della tassazione globale minima) e ovviamente il PNRR ungherese. La conclusione positiva della vicenda e’ oggettivamente nell’interesse di tutti” LEGGI TUTTO