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    Automotive, Urso: necessaria politica industriale europea per rispondere a Cina e Usa

    (Teleborsa) – Serve una politica industriale europea nell’automotive pr rispondere ai produttori cinesi e statunitensi. Lo afferma il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo sull’automotive. “Siamo pienamente consapevoli che oggi più che mai sia assolutamente necessaria una politica industriale europea per rispondere sia alla sfida dei grandi produttori d’oriente di Cina e India, sia soprattutto a quella che hanno messo recentemente in campo negli Stati Uniti con un significativo aiuto in sussidi e incentivi alla loro industria automobilistica”, afferma il ministro.”Per questo – aggiunge Urso – è assolutamente necessaria un’intesa in Europa con gli altri grandi paesi manifatturieri cioè con la Francia, con la Germania, con cui l’Italia deve impostare insieme alla Commissione una politica attiva, propositiva, per consentire a chi vuole investire nel nostro continente di poterlo fare, di produrre e quindi di creare valore aggiunto e di conseguenza occupazione è questo quello che ci impongono i tempi moderni”.”I lavori del Tavolo – spiega poi il ministero in una nota – hanno sinora contribuito ad ottenere importanti risultati agevolando un costruttivo confronto tra il decisore pubblico e i principali operatori del mercato ed istituzionali, e pertanto il ministro si è impegnato a convocare gli incontri con una maggiore frequenza e coinvolgendo tutte le parti interessate in un reciproco interscambio. Nel ciclo di incontri verrà dedicata attenzione anche alle parti sindacali e ai profili attinenti alla forza lavoro”. “La sensibilità del Governo su tutte le principali tematiche del comparto è molto alta ma attendiamo con interesse i contributi di tutti gli attori coinvolti che, siamo certi, sapranno ulteriormente arricchire la discussione”, conclude il ministro Urso. LEGGI TUTTO

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    Manovra, CNA: guarda a piccole imprese ma con misure parziali

    (Teleborsa) – “La manovra 2023 mostra una intonazione ancora espansiva in continuità con la precedente per contrastare la crisi energetica, guarda alle piccole imprese con alcune misure che tuttavia sono parziali e non affrontano in modo strutturale temi fondamentali come fisco, previdenza, lavoro e energia”. Questa la posizione della Cna in audizione alla Commissione Bilancio della Camera nell’ambito delle audizioni sulla legge di bilancio, che ha sottolineato la Confederazione “manca di visione strategica e di profondità perché alle imprese non basta essere aiutate per appena un trimestre”.”Il Ddl bilancio – ha aggiunto – non offre contromisure sufficienti e di ampio respiro rispetto a uno scenario congiunturale molto complesso. Servono da subito misure strutturali per aumentare il potenziale di crescita dell’Italia e migliorare la produttività del sistema. È indispensabile accelerare i ritmi di spesa delle risorse del PNRR per sciogliere i nodi che frenano la produttività: burocrazia, infrastrutture digitali e materiali, servizi pubblici, istruzione, giustizia, concorrenza ecc. e sostenere gli investimenti privati e pubblici per rendere il nostro sistema più digitale, efficiente e ecocompatibile”.”Il Ddl bilancio – ha proseguito Cna – non corregge il decalage di misure importanti per il tessuto della piccola impresa come Transizione 4.0, Nuova Sabatini, non offre prospettive al Superbonus che ha rappresentato un volano per la crescita del Pil, e non interviene per dare risposte definitive al problema dei crediti incagliati legati allo sconto in fattura”. “Le misure fiscali per le imprese pur apprezzabili e funzionali come l’estensione del regime forfetario a 85 mila euro, flat tax incrementale, riduzione dell’imposizione sui premi di produttività, rinvio della plastic e sugar tax non risolvono le criticità sulla tassazione delle piccole imprese e sul tema del contenzioso – ha continuato -. Inoltre Cna valuta negativamente la riduzione del cuneo fiscale a vantaggio esclusivo dei lavoratori, e rileva che sulle pensioni le misure riguardano solo il lavoro dipendente trascurando la platea degli autonomi”. “Anche questa manovra, infine, non sfugge al destino di tutte le leggi di bilancio che si appesantiscono di numerosi micro provvedimenti senza disporre una dotazione finanziaria adeguata agli obiettivi ambiziosi dei titoli – ha concluso la Cna -.Le piccole imprese sollecitano un sostegno adeguato per installare sistemi di auto-produzione energetica (una cosa utile agli imprenditori, ma anche al Paese). Vorrebbero indirizzi chiari e stabili di politica industriale (dal 4.0 ai bonus per l’edilizia), di politica fiscale, di politica previdenziale che incorpori equità (guardando anche agli autonomi), di politiche attive del lavoro (magari ragionando anche di coinvolgimento delle agenzie), di progetti di connessione del Mezzogiorno, di supporto all’export, di rafforzamento del ‘Made in Italy'”.”Cna guarda con favore le indicazioni che arrivano dalla maggioranza parlamentare sul tema dei bonus edilizi nell’ambito della conversione del decreto aiuti quater. In particolare, come sollecitato dalla Confederazione, spostare in avanti, almeno al 31 dicembre, il termine per la presentazione della Cilas per usufruire del Superbonus 110%, è indispensabile per consentire a molti condomini e imprese della filiera delle costruzioni di realizzare interventi di riqualificazione già programmati e avviati, ad oggi fortemente penalizzati dalla mancanza di un periodo transitorio”, si legge in una nota della confederazione. Cna inoltre ribadisce “l’esigenza di modificare la norma del decreto per le unifamiliari eliminando il limite del reddito a 15mila euro per l’incentivo al 90% e rinnova la richiesta di trovare con urgenza risposte definitive al grave problema del blocco della cessione dei crediti che sta paralizzando migliaia di imprese del settore”. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti, sì Inflation Reduction Act Europeo

    (Teleborsa) – “Siamo favorevoli a un piano IRA (dalla legge Usa “Inflation Reduction Act”, ndr) europeo con obiettivo la riduzione dell’inflazione; vediamo positivamente misure che favoriscano la competitività e siano a protezione delle produzioni strategiche. Ma al tempo stesso pensiamo che qualsiasi intervento debba essere preso a livello europeo, preservando l’integrità del mercato unico, con uno spirito di leale collaborazione”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti a margine dei lavori dell’Eurogruppo oggi a Bruxelles, secondo quanto riferiscono fonti del ministero.”La parità di condizioni di competitività per le nostre imprese deve essere garantita sia nei confronti del mercato Usa che nel mercato interno europeo”, ha sottolineato Giorgetti. LEGGI TUTTO

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    Ponte Stretto, Salvini: Priorità per l'Italia. E l' UE apre

    (Teleborsa) – “Il ponte sullo Stretto è una priorità per me, per il governo, per milioni di italiani; ed è di estremo interesse per la Commissione europea, per molti colleghi di altri paesi, che lo vedono come un completamento di un corridoio europeo fondamentale, come quello che unisce il Mediterraneo alla Scandinavia. E dopo 50 anni di parole, dopo tanti convegni, parecchi milioni spesi, abbiamo tutta l’intenzione di procedere. Quindi la commissaria aspetta un progetto, e chi di dovere ci lavorerà”. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini impegnato oggi a Bruxelles in occasione del Consiglio Trasporti dell’Ue.In sostanza, ha spiegato il ministro, l’Ue dice: “Fatemi vedere il progetto sul ponte, e ne parliamo. Ma il progetto io non ce l’ho: c’è un progetto di 10 anni fa che ovviamente va eventualmente attualizzato. Io da ministro posso rimettere in vita la società e nominare degli amministratori che poi portino un piano economico, tempi, modi, coperture, costi”, ciò che poi “mi permette di tornare a Bruxelles a capire quanta parte potrà essere sovvenzionata” dall’Ue. “Diciamo – ha continuato Salvini – che se la commissaria mi avesse detto ‘e’ una bellissima idea però non mi interessa, arrivederci e grazié, allora avrei finito il discorso. Se mi dice invece ‘questo e’ assolutamente parte della nostra strategia, portateci un progetto e poi parliamo di quattrini, io sono molto contento della mia missione”. “Con il ministro dei Trasporti francese”, Clément Beaune “ci rivedremo in presenza o in collegamento il 13 dicembre: ci sarà al mio Ministero una commissione intergovernativa Italia-Francia che avrà al centro la Cuneo-Ventimiglia, altre infrastrutture e la Torino-Lione, ovviamente”. Con l’omologo francese, ha precisato Salvini, “si è parlato solo di trasporti”, e non delle polemiche sugli sbarchi dei migranti. “Poi, io costruisco rapporti, altri hanno altri dossier”, ha aggiunto il ministro.Finanziamenti europei per la Tav Torino-Lione, il tunnel del Brennero, la Dorsale adriatica, la Trieste-Lubiana, il porto di Civitavecchia, e naturalmente il ponte sullo Stretto di Messina, sono i progetti sul tavolo. Parlando con i giornalisti a margine della riunione, la prima a cui partecipa dalla sua entrata in funzione, il ministro ha sottolineato: “Io faccio quello che serve all’Italia, non quello che è popolare. Italia ha fame di viaggiare in sicurezza. Ne abbiamo parlato in queste ore molto fruttuose e ringrazio la commissaria europea”, Adina Valean “che mi ha dedicato tempo prezioso i colleghi ministri francese e tedesco, con cui ci siamo riaggiornati a breve a Roma”.”L’Italia – ha ribadito Salvini ai giornalisti – è protagonista perché diverse tratte sono nei corridoi di interesse europeo, e penso anche alla dorsale Adriatica, penso alla Trieste-Lubiana, al porto di Civitavecchia”. E poi, “insieme a tutto il resto c’è una infrastruttura che non unisce solo Sicilia e Calabria, ma anche l’Italia al Nord Europa: il ponte sullo Stretto di Messina, il collegamento stabile fra Sicilia e il Continente”.Il Ponte sullo Stretto “è parte delle Ten-T. E’ un collegamento essenziale, si può vedere nella mappa”. Lo ha ricordato la commissaria europea ai Trasporti Adina Valean, in conferenza stampa a Bruxelles. “L’inclusione” del Ponte nelle retitranseuropee, continua, “c’era già”. Con il ministro Matteo Salvini “abbiamo discusso ieri i prossimi passi: ci siamo detti pronti, aspettando un progetto solido e valido, a finanziare la prima degli studi di fattibilità. A parte avere una linea sulla mappa, serve un progetto”, per poi “iniziare la fase preparatoria alla costruzione”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Maltempo, UniCredit: sostegno a province Catanzaro, Crotone e Messina

    (Teleborsa) – In seguito all’ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi sulle province di Catanzaro, Crotone e Messina provocando ingenti danni ai cittadini e alle attività commerciali e imprenditoriali del territorio, UniCredit ha varato un pacchetto di interventi straordinari di sostegno a favore delle comunità colpite.Tra le iniziative predisposte – si legge in una nota – UniCredit mette a disposizione una moratoria di 12 mesi, cioè una sospensione del pagamento delle rate dei mutui ipotecari e chirografari, per le imprese con sede legale/operativa nelle zone colpite dal maltempo che abbiano subito danni e per tutti i clienti privati proprietari di immobili nei Comuni delle province di Catanzaro, Crotone e Messina che siano stati danneggiati dall’evento.La Banca inoltre offre la possibilità di richiedere il Prestito “CreditExpress Dynamic” con tasso agevolato per i clienti privati residenti nei Comuni che abbiano subìto danni a causa dell’evento mentre per le aziende sarà possibile accedere al “Pacchetto nuovo credito alle imprese”, con linea di finanziamenti chirografari/ipotecari a condizioni agevolate in favore di clienti imprese con sede legale/operativa nei Comuni colpiti dall’evento.Tutte le agenzie di UniCredit – conclude la nota – sono operative per dare informazioni sulle procedure necessarie all’ottenimento della sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti e per l’accesso al nuovo credito. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero novembre sale a sorpresa

    (Teleborsa) – Cresce a sorpresa e si conferma robusto il settore terziario americano. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 56,5 punti a novembre dai 54,4 punti del mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che erano per un calo fino a 53,3 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è aumentata a 64,7 punti dai 55,7 del mese precedente e quella sugli ordini si è attestata a 56 punti da 56,5 punti. Quella dell’occupazione è passata a 51,5 punti da 49,1, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 70 punti da 77.v LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industria salgono più delle previsioni

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese gli ordini all’industria statunitensi. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di ottobre 2022 gli ordini hanno evidenziato una variazione positiva dell’1% contro il +0,7% stimato dal consensus e contro il +0,3% registrato nel mese precedente.Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dello 0,8% dal -0,2% precedente, mentre al netto del settore difesa sono aumentati dello 0,9% (+0,8% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    USA, terziario in frenata ma PMI servizi è poco sopra attese

    (Teleborsa) – Si conferma in rallentamento il settore dei servizi negli Stati Uniti a novembre. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global-Markit, si è portato a 46,2 punti dai 47,8 del mese precedente, anche se risulta appena sopra i 46,1 punti della stima preliminare. L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si mantiene dunque al di sotto della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Scende anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 46,4 punti, rispetto ai 48,2 punti del mese precedente ed ai 46,3 punti della stima flash. LEGGI TUTTO