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    Putin: resta alto il rischio di un conflitto mondiale

    (Teleborsa) – “Il potenziale di conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto. Stanno emergendo nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale”. Sono le parole utilizzate dal presidente russo Vladimir Putin nel corso di una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei paesi della Csi riportate dall’agenzia di stampa russa Tass.”L’Ucraina è diventata uno strumento della politica estera degli Usa e ha praticamente perso la propria sovranità”, ha aggiunto il presidente russo che. come ha fatto sapere Ria Novosti, ha firmato un decreto che estende fino al 31 dicembre prossimo le limitazioni al commercio su alcuni tipi di prodotti e materie prime con i cosiddetti Paesi ostili. La stessa agenzia ha segnalato che Putin ha osservato delle esercitazioni delle “forze di deterrenza strategica” russe durante le quali hanno avuto luogo lanci pratici di missili balistici e da crociera e gli aerei Tu-95Ms sono stati utilizzati per lanciare missili da crociera lanciati dall’aria.”Vladimir Putin sta perdendo sul terreno e sta rispondendo con attacchi sui civili e con una retorica nucleare”. È la posizione espressa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ricevendo il premier della Romania Nicolae Ciuca a Bruxelles. La Russia “non usi falsi pretesti per una escalation. La Nato non sarà intimidita nel suo sostegno” all’Ucraina. “La Nato difenderà tutti gli Alleati”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Covid, Ema: nuova ondata nelle prossime settimane, la pandemia non è finita

    (Teleborsa) – “Nelle prossime settimane è prevista una nuova ondata” di casi Covid “legata a nuove sottovarianti di Omicron. La pandemia non è ancora finita”. L’avvertimento è del responsabile della strategia vaccinale dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), Marco Cavaleri. “La scorsa settimana – ha sottolineato – la variante di Omicron BQ1 è stata identificata in almeno 5 Paesi” in Europa e “l’Ecdc prevede che la variante BQ1 e la sua sottovariante BQ1.1 diventeranno i ceppi dominanti da metà novembre all’inizio di dicembre”. “Non si sa ancora se sarà più trasmissibile o causerà una malattia più grave rispetto alle varianti BA4 e BA5, ma quello che si sa è che ha una maggiore capacità di sfuggire all’immunità conferita dalla vaccinazione, dall’aver contratto il Covid o dagli anticorpi monoclonali disponibili”, ha aggiunto. Per quel che riguarda i vaccini per i bambini, “l’Ema – ha concluso Cavaleri – raccomanda di vaccinare principalmente i piccoli con malattie di base per proteggerli dal ricovero e dalla morte”, ma “la decisione sulla vaccinazione dei bambini spetta agli Stati membri dell’Ue”. Infine, Agenzia europea dei medicinali ha annunciato che le revisioni per due vaccini adattati contro il Covid sono ancora in corso: “per il vaccino Sanofi la possibile conclusione è prevista a novembre e per il vaccino Hipra nelle prossime settimane”.Sono 35.043 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore (ieri 48.714) secondo l’aggiornamento quotidiano del Ministero della Salute. Le vittime sono 93 (120 ieri). Il tasso di positività è 16,16% (ieri era al 16,38%). I tamponi molecolari e antigenici eseguiti sono stati 216.735 contro i 297.268 del giorno precedente. Il totale dei casi di Covid rilevati dall’inizio della pandemia in Italia è di 23.443.429, indica l’aggiornamento del ministero della Salute. Sono 227 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (ieri erano 232) nel bilancio tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono stati 24. I ricoverati nei reparti ordinari sono 7.019, rispetto ai 7.106 di ieri. Gli attualmente positivi sono 498.269. Dimessi e guariti sono 22.766.314, mentre dall’inizio della pandemia i decessi sono stati 178.846. LEGGI TUTTO

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    La Commissione Ue propone di accelerare l'introduzione dei pagamenti istantanei in euro

    (Teleborsa) – Pagamenti istantanei in euro, a disposizione di tutti i cittadini e le imprese titolari di un conto bancario nell’UE e nei paesi del SEE. È la proposta legislativa presentata oggi dalla Commissione Ue. L’obiettivo, spiega la Commissione in una nota, è di garantire che i pagamenti istantanei in euro siano convenienti, sicuri ed elaborati senza ostacoli in tutta l’UE.I pagamenti istantanei consentono alle persone di trasferire denaro in qualsiasi momento della giornata in dieci secondi. Questo è molto più veloce rispetto ai bonifici tradizionali, che vengono ricevuti dai fornitori di servizi di pagamento solo durante l’orario lavorativo e arrivano sul conto del beneficiario solo entro il giorno lavorativo successivo, che potrebbe richiedere fino a tre giorni di calendario. I pagamenti istantanei aumentano notevolmente la velocità e la comodità per i consumatori, ad esempio quando si pagano bollette o si ricevono bonifici urgenti (ad esempio in caso di emergenza medica). Inoltre, aiutano a migliorare significativamente il flusso di cassa e portano risparmi sui costi per le imprese, in particolare per le PMI, compresi i rivenditori. Liberano denaro attualmente bloccato in transito nel sistema finanziario, il cosiddetto “fluttuante di pagamento”, che può essere utilizzato prima per consumo o investimento. La Commissione ha sottolineato che quasi 200 miliardi di euro sono bloccati ogni giorno. All’inizio del 2022, solo l’11% di tutti i bonifici in euro nell’UE sono stati istantanei. “Questa proposta – spiega ancora la Commissione – mira a rimuovere le barriere che impediscono ai pagamenti istantanei e ai loro vantaggi di diventare più diffusi”.“I pagamenti istantanei stanno rapidamente diventando la norma in molti paesi. Dovrebbero essere accessibili a tutti in Europa, in modo da rimanere competitivi a livello globale e sfruttare al massimo le opportunità di innovazione offerte dall’era digitale. Le persone guadagnano con più scelta e convenienza, le aziende guadagnano con un migliore controllo del flusso di cassa e costi operativi inferiori. La proposta di oggi rafforzerà la nostra economia, la renderà più efficiente e la aiuterà a crescere”, ha dichiarato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone.”Il passaggio dai trasferimenti del “giorno successivo” ai trasferimenti di “dieci secondi” è sismico e paragonabile al passaggio dalla posta alla posta elettronica. Eppure oggi, quasi nove bonifici su dieci in euro vengono ancora elaborati come tradizionali bonifici “lenti”. Non vi è alcun motivo per cui molti cittadini e imprese nell’UE non siano in grado di inviare e ricevere denaro immediatamente, la tecnologia per fornire pagamenti istantanei è in vigore dal 2017 – ha aggiunto Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali –. Questa funzione per inviare e ricevere denaro in pochi secondi è particolarmente importante in un momento in cui le bollette per famiglie e PMI aumentano e ogni centesimo conta. Questa iniziativa andrà a beneficio diretto dei cittadini e delle imprese dell’UE”. LEGGI TUTTO

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    Contante, la Lega propone di alzare il tetto a 10mila euro

    (Teleborsa) – La Lega ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto del contante a 10mila euro. La prima firma è dell’onorevole Alberto Bagnai. La notizia è stata diffusa direttamente dal partito attraverso una nota. Il segretario Matteo Salvini su Facebook ha scritto che alzare il tetto di spesa in denaro contante è una “proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: Meno burocrazia, più libertà”.La posizione è stata subito condivisa dagli alleati di Fratelli d’Italia. “L’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di FdI, del centrodestra, lo faremo già nella prima legge di bilancio. Non ha nessun collegamento con la lotta all’evasione. C’è una tregua fiscale come è previsto nel programma. Chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto”, ha spiegato il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari.Di parere opposto l’opposizione. Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, attraverso i suoi canali social ha dichiarato che l’iniziativa, se realizzata, renderebbe più difficile controllare i flussi di denaro e favorirebbe, oltre all’evasione, il riciclaggio del denaro. “È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa”, ha aggiunto il responsabile economico del Partito Democratico, Antonio Misiani.”Slogan in perfetto stile Lega. Se si guardano gli ultimi dati di Bankitalia, la transizione verso i pagamenti digitali è già in corso, non c’è bisogno di diminuire né di aumentare la soglia del contante. Non serve fare caos. Anche perché i limiti sono purtroppo già ora aggirabili”,ha aggiunto responsabile Economia di Italia Viva, Luigi Marattin. “Ci opporremo fortemente a questa misura. Non vogliamo favorire malaffare e corruzione. Noi ci preoccupiamo invece di aiutare le imprese, i lavoratori e le famiglie che non sanno come pagare la prossima bolletta – ha commentato la proposta il leader del M5S, Giuseppe Conte, su Facebook –. Quelle che di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca”. La notizia è arrivata anche a Bruxelles dove il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, rispondendo, in conferenza stampa, ad una domanda sulla proposta della Lega, ha dichiarato che per quel che riguarda i massimali nel contesto dell’anti-riciclaggio la Commissione aveva “proposto dei tetti a livello Ue ma non ci sono accordi per ora, tocca agli Stati membri decidere”. “I tetti variano molto, si va dai 500 euro della Grecia a Paesi che non ce l’hanno. Come Commissione, preferiremmo dei massimali più bassi possibili”, ha aggiunto. “La proposta iniziale Ue era 10mila euro, ma ci sono opinioni diverse”; ha invece dichiarato Mairead McGuinnes, commissaria ai Servizi Finanziari. LEGGI TUTTO

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    CDP, a Firenze il Roadshow per il territorio: 5mila imprese e 138 enti pubblici sostenuti in Toscana

    (Teleborsa) – Tre miliardi a favore di oltre 5mila imprese e 138 enti pubblici della Toscana, una rinegoziazione dei mutui per oltre un miliardo in favore di 177 enti locali e attività di advisory sui fondi del PNRR per progetti dedicati allo sviluppo del territorio. Questi alcuni dei risultati dell’impatto generato negli ultimi anni da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) nella Regione. Un’operatività che continuerà a essere garantita e rafforzata anche grazie all’attività dell’ufficio di Firenze.L’obiettivo della quarta tappa del Roadshow di CDP che si è tenuto oggi nel Capoluogo toscano è quello di presentare gli strumenti e i progetti del Gruppo a favore di imprese e Pubblica Amministrazione per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile, all’implementazione del PNRR, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e al miglioramento della coesione sociale.Nel corso dell’appuntamento odierno presso la Manifattura Tabacchi a Firenze alla presenza di Giovanni Gorno Tempini, presidente di CDP e Dario Scannapieco, amministratore delegato e direttore generale di CDP, sono intervenuti Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Dario Nardella, sindaco di Firenze, Brenda Barnini, delegata Anci Toscana per la Finanza Locale e sindaco di Empoli, Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Toscana, Giovanni Manfredi, amministratore delegato Manifattura Tabacchi e Luigi Salvadori, presidente Fondazione CR Firenze. Per CDP erano presenti anche Emiliano Ranati, amministratore delegato di CDP Immobiliare Srl e Simona Camerano, responsabile Scenari Economici e Strategie Settoriali CDP.Per valorizzare il patrimonio culturale e artistico del Gruppo CDP, in ogni ufficio territoriale di Cassa sarà allestita un’esposizione dedicata al racconto della vita industriale. In particolare, in quello di Firenze, saranno esposte le opere sperimentali realizzate negli anni Sessanta e provenienti dal Fondo fotografico storico di CDP.Dopo le tappe di Napoli, Brescia, Venezia e Firenze, il Roadshow di CDP proseguirà toccando altre principali città italiane tra cui Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Genova, Palermo, Torino e Verona. CDP per la Toscana – Con l’apertura dell’ufficio di Firenze a ottobre 2020, l’operatività del Gruppo in Toscana a favore di piccole, medie e grandi imprese e degli enti locali ha registrato un significativo incremento nell’ultimo triennio, durante il quale sono state impegnate complessivamente risorse per circa tre miliardi a favore di aziende e PA del territorio.Dal 2019 al 2021, CDP ha svolto un’intensa attività a sostegno di PMI, Mid-Cap e Large Corporate toscane. Sono state impegnate, sia direttamente sia per il tramite di intermediari finanziari, risorse per 1,8 miliardi a sostegno di oltre 5mila imprese. Nel dettaglio, CDP ha finanziato in modo diretto 34 aziende della Regione per quasi un miliardo. L’operatività ha avuto un impatto positivo sul territorio, grazie alle risorse destinate a importanti settori strategici come l’automobilistico, la moda e il farmaceutico. Si evidenziano le operazioni a favore di: Piaggio, 30 milioni destinati a sostenere il piano di sviluppo, l’innovazione e i progetti dell’azienda leader nel mercato della mobilità; Stefano Ricci, uno dei primari player nel settore dell’abbigliamento, è stato finanziato con 4 milioni per sostenere gli investimenti legati alla crescita in Cina del Gruppo; Aboca, azienda fondata sulla ricerca che offre prodotti terapeutici 100% naturali, ha ricevuto un finanziamento da 20 milioni per sostenere l’innovazione e la crescita della società in Italia e per rafforzarne la posizione nel mercato degli sciroppi e dei prodotti liquidi. Per sostenere ancora di più il tessuto imprenditoriale del Paese, CDP ha messo diversi strumenti a disposizione di istituzioni e intermediari finanziari: risorse, prodotti e soluzioni per favorire indirettamente l’accesso al credito di tutte quelle aziende, in particolare PMI, che non avrebbero potuto accedere altrimenti all’operatività di Cassa.CDP ha impegnato dal 2019 risorse per oltre 825 milioni a sostegno di 138 enti pubblici toscani, per la realizzazione di investimenti principalmente negli ambiti: scolastico, rivalorizzazione di immobili pubblici e viabilità. Tra le altre, si evidenziano le operazioni a favore di:Regione Toscana, 14 milioni per l’acquisto di impianti, macchinari, mezzi di trasporto e attrezzature sanitarie da destinare al Centro Covid Pegaso di Prato e nel 2021 risorse per 158 milioni destinate, tra gli altri interventi, alla costruzione del nuovo presidio ospedaliero di Livorno e del complesso didattico Le Scotte dell’Università degli Studi di Siena; Comune di Bagno a Ripoli, 6,5 milioni destinati all’ampliamento e alla riqualificazione della scuola secondaria di primo grado “Francesco Redi” in località Ponte a Niccheri; Comune di Pontedera, 10 milioni per l’acquisto di un immobile da destinare alla realizzazione del nuovo polo scolastico “Dino Carlesi”.Riguardo agli investimenti nell’ambito del PNRR, con il bando per l’Attrattività dei Borghi sono state presentate dai piccoli comuni toscani 13 domande per un importo complessivo di finanziamento statale pari a oltre 22 milioni. Sul fronte delle infrastrutture CDP, in sinergia con altri investitori, ha sostenuto i piani di sviluppo di un’importante opera infrastrutturale per il territorio toscano nel settore della mobilità, impegnando circa 55 milioni: la Tramvia Di Firenze.L’attività del Gruppo per il territorio si estende anche al Venture Capital. In particolare, attraverso la propria attività d’investimento, CDP Venture Capital ha già sostenuto direttamente 8 startup nella regione con un impegno complessivo di circa 9 milioni. Inoltre, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, insieme all’Istituto Italiano di Tecnologia, all’Università Federico II di Napoli e all’Università degli Studi di Verona, è fra i centri afferenti a RoboIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dedicato alla Robotica, che CDP Venture Capital finanzia attraverso il proprio Fondo Technology Transfer per favorire la nascita di nuove startup ad alto contenuto tecnologico ideate all’interno delle Università e nei Centri di ricerca di eccellenza. Tra tutte le realtà sostenute da CDP Venture Capital, sia attraverso operatività diretta che indiretta, si evidenziano le operazioni a favore di: Vino.com, attiva nel commercio online al dettaglio di vini, bevande alcoliche e prodotti tipici locali; Seares, nata dall’incubazione presso il Polo Tecnologico di Lucca e da collaborazioni con il Polo Tecnologico di Navacchio, oggi produce e commercializza smorzatori meccatronici dedicati all’ormeggio delle barche, che sono in grado di migliorarne comfort e sicurezza, recuperando energia dal moto ondoso; 3DNextech, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, specializzato nello sviluppo di prodotti e tecnologie connesse alla manifattura digitale e alla stampa 3D.Nel territorio di Firenze, e in generale nella Regione Toscana, il Gruppo CDP è impegnato indirettamente nella realizzazione di iniziative di social housing (per oltre 1.250 alloggi sociali) attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), gestito da CDP Immobiliare SGR (CDPI SGR) che ha investito sul territorio circa 105 milioni, rispetto al totale delle sottoscrizioni di circa 150 milioni del Fondo Housing Toscano, in collaborazione con le Fondazioni di origine bancaria e altri stakeholder del territorio. Tra le iniziative più significative del territorio fiorentino si segnalano: Firenze, via dell’Osteria: il progetto, completato nel settembre 2020 con un investimento complessivo di circa 10 milioni, ha visto la realizzazione di 83 appartamenti destinati a locazione calmierata. Ad oggi, tutti gli appartamenti risultano occupati. Osteria Social Club ha recuperato e rigenerato un immobile a Firenze che è stato per molto tempo oggetto di degrado, dando vita a un’esperienza di abitare collaborativo; Sesto Fiorentino, via della Pace: operazione di recupero e rigenerazione di uno dei più grandi cantieri interrotti dell’area fiorentina al confine tra Sesto e Firenze. L’iniziativa, completata nell’autunno 2020, è composta da 155 alloggi prevalentemente dedicati alla locazione a canoni calmierati per un investimento complessivo pari a 22 milioni; Scandicci, via della Pieve: l’iniziativa “la Pieve degli Orti” è costituita da 50 alloggi in locazione convenzionata per un investimento complessivo di circa 9 milioni. L’impegno di CDP Immobiliare si estende anche agli interventi per la valorizzazione di immobili complessi come ad esempio:Manifattura Tabacchi di Firenze: l’iniziativa prevede la realizzazione di un intervento innovativo capace di trasformare l’area delle Cascine (circa 110mila mq) in una “città della cultura e dell’arte”, grazie all’insediamento di operatori di rilevanza nazionale ed internazionale. Il processo di rigenerazione urbana dei 16 edifici che compongono l’intero complesso ha avuto inizio nel 2016. Ex Centro Servizi di Scandicci: l’immobile è ubicato a ovest di Firenze, nel cuore della cosiddetta “Fashion Valley”, dove nell’ultimo decennio i grandi marchi della moda hanno insediato i propri stabilimenti produttivi. Anche per questo motivo, il complesso immobiliare ha raccolto l’interesse di importanti player attivi nel campo della moda, tra i quali Yves Saint Laurent Manifatture S.r.l. (YSL), che si è aggiudicata la locazione degli spazi, una volta riqualificati. Il progetto prevede la realizzazione di un innovativo centro di eccellenza dedicato alla produzione di accessori, alla ricerca e alla formazione di nuovi professionisti. I lavori di riqualificazioni verranno ultimati nei primi mesi del 2023. LEGGI TUTTO

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    USA, frena vendita case nuove a settembre

    (Teleborsa) – Frena la vendita di case nuove negli Stati Uniti, nel mese di settembre.Il dato ha evidenziato un decremento del 10,9% a 603 mila unità rispetto alle 677 mila unità di agosto (dato rivisto da 685 mila) e contro le 585 mila unità (-13,9%) stimate dal consensus. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Rispetto a settembre 2021 si registra un calo del 17,6% a 732 mila unità. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso in aumento a settembre

    (Teleborsa) – Aumentano le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di settembre 2022, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una crescita dello 0,8% a 921,7 miliardi di dollari. Il dato si confronta con il +1,4% precedente (dato rivisto da un preliminare di +1,3%). Su base annua si registra una salita del 24,5%.Il deficit del commercio internazionale è stato di 92,2 miliardi di dollari a settembre, in aumento di 4,9 miliardi di dollari rispetto agli 87,3 miliardi di dollari di agosto. Le esportazioni di merci per settembre sono state di 177,6 miliardi di dollari, 2,8 miliardi in meno rispetto alle esportazioni di agosto. Le importazioni di merci per settembre sono state di 269,8 miliardi di dollari, 2,2 miliardi in più rispetto alle importazioni di agosto. LEGGI TUTTO

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    Emissioni gas serra, “rimbalzo” nel 2021: il report AEA

    (Teleborsa) – Dopo un lungo periodo di riduzione – anche in scia alle restrizioni in atto causate dalla pandemia – tornano ad aumentare in Europa le emissioni di gas serra, in particolare nei settori dei trasporti, dell’industria e dell’approvvigionamento energetico, secondo i dati riportati per il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), Tendenze e proiezioni: ripresa limitata delle emissioni Ue tra ripresa post-pandemica e crisi energetica. Secondo i dati preliminari riportati dagli Stati membri dell’UE, le emissioni di gas serra sono aumentate del 5% nel 2021 rispetto al 2020, compresa l’aviazione internazionale. Le emissioni, tuttavia, restano ben al di sotto del livello pre-Covid del 2019.Con una crisi energetica incombente e in particolare un prezzo elevato del gas, il settore dell’approvvigionamento energetico ha visto un parziale passaggio a combustibili energetici a più intensità di carbonio, mentre la forte crescita delle energie rinnovabili osservata negli ultimi anni ha perso ritmo nel 2021. Per contrastare questo sviluppo, è fondamentale che le decisioni attuali sulle infrastrutture energetiche tengano conto dell’obiettivo futuro della neutralità climatica per evitare effetti di carbon lock-in.”Sarà necessaria un’azione critica nei prossimi mesi e anni per garantire che gli Stati membri dell’UE possano mettere in atto piani ambiziosi di riduzione delle emissioni per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE. Sebbene quest’inverno siano necessarie misure a breve termine per aumentare l’approvvigionamento energetico, questi investimenti non dovrebbero bloccare l’Europa in molti altri anni di dipendenza dai combustibili fossili. Il risparmio energetico e il rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile sono fondamentali non solo per affrontare l’immediata crisi energetica, ma anche per raggiungere la neutralità climatica”, ha affermato Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA.Dal report emerge anche che nei prossimi anni, “le riduzioni sostanziali delle emissioni dovranno essere sostenute anno dopo anno per raggiungere la neutralità climatica a lungo termine. Con la legge europea sul clima, l’obiettivo di riduzione per il 2030 è stato portato ad almeno il 55% di riduzione netta delle emissioni di gas serra entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. In questo momento il Parlamento europeo e gli Stati membri stanno negoziando il pacchetto completo Fit for 55, tenendo conto anche della proposta di piano UE RePower del 2022.Per raggiungere l’obiettivo del 55% di emissioni nette di gas serra per il 2030, “le emissioni dovrebbero diminuire in media di 134 milioni di tonnellate di anidride carbonica (MtCO 2 eq) all’anno rispetto ai livelli stimati per il 2021. Si tratta di oltre il doppio della riduzione media annua ottenuta tra il 1990 e il 2020. Tutti i settori devono intensificare significativamente i propri sforzi per mitigare le emissioni di gas serra. Inoltre, è necessario aumentare la rimozione di CO 2 attraverso l’uso del suolo, il cambiamento dell’uso del suolo e la silvicoltura, invertendo l’attuale tendenza alla contrazione del pozzo di carbonio nell’UE”.Allo stesso tempo, il consumo di energia dovrebbe diminuire sostanzialmente nei prossimi anni : il nuovo obiettivo 2030 proposto nel contesto di REPower EU richiede più del raddoppio del risparmio energetico annuale nel periodo 2022-2030. Lo stesso vale per le energie rinnovabili : dal 2005, la quota di energia rinnovabile sul consumo finale lordo di energia in Europa è cresciuta in media di 0,8 punti percentuali ogni anno. Questo numero dovrebbe aumentare a 2,5 punti percentuali all’anno verso il 2030 per raggiungere l’obiettivo di aumento del 45% di energia rinnovabile proposto in REPowerEU.(Foto: © Veerathada Khaipet/123RF) LEGGI TUTTO