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    Trasporto aereo, sindacati: “Adesione oltre 90% per sciopero Enav”

    (Teleborsa) – “L’altissima adesione, oltre il 90%, allo sciopero di oggi da parte del personale di Enav dimostra l’urgenza di affrontare questioni cruciali che vanno dall’applicazione e evoluzione del piano industriale, all’adeguamento degli organici, dall’organizzazione dei turni di lavoro alla definizione di tempistiche e contenuti del rinnovo del contratto”. Commentano così Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti i dati sullo sciopero nazionale di 24 ore indetto oggi dal personale di Enav. Alle 18 è scattata la seconda fascia oraria protetta che terminerà alle 21.”Ci aspettiamo risposte rapide e concrete da parte dell’azienda che non può più mantenere il suo atteggiamento di totale chiusura alle rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori. In caso contrario – concludono le tre sigle sindacali – saremo costretti a programmare nuove azioni di protesta”.All’agitazione si sono aggiunti oggi lo sciopero nazionale di 24 ore dei piloti e assistenti di volo Vueling, indetto da Filt-Cgil e Uiltrasporti, e quello dei lavoratori del trasporto aereo, proclamata dal sindacato di base Usb. L’Usb ha annunciato un'”altissima adesione allo sciopero con la cancellazione di centinaia di voli”. L’agitazione si è incentrata, in particolare, sugli scali di Roma, Linate, Malpensa, Pisa, Firenze, Napoli e Bologna. Il sindacato chiede ”misure urgenti per tutelare il salario rispetto all’inflazione a due cifre, figlia di speculazioni e sanzioni che stanno arricchendo alcune aziende e che sta tagliando del 10% gli stipendi, e contro gli effetti tuttora in corso delle ristrutturazioni che hanno distrutto i vettori italiani insieme all’indotto aeroportuale”. La manifestazione nazionale si è svolta nell’aeroporto di Linate, scelto proprio come luogo simbolo per le denuncia dei problemi sull’applicazione della clausola sociale da parte di Swissport e per protestare contro il silenzio di Cgil, Cisl e Uil sull’avvio del rinnovo del contratto degli handler scaduto oltre 5 anni, dal quale Usb viene ”incredibilmente esclusa”. Il tutto all’interno di un sistema aeroportuale lombardo e del settore cargo nei quali si denunciano da mesi ”condizioni insostenibili di lavoro e salari fermi da anni che rendono questo settore ormani invivibile”. Oggi ha scioperato anche il personale della compagnia aerea Vueling, per denunciare ”carichi di lavoro insostenibili, chiedere l’adeguamento dei salari e per schierarsi contro la dichiarazione di uno stato di crisi del tutto inspiegabile, che registra la diminuzione delle macchine impiegate a Fiumicino e gli ormai immancabili esuberi nel periodo di forte ripresa del traffico aereo”. Particolarmente sentito lo sciopero all’aeroporto di Firenze, nel quale il passaggio di appalto verso il secondo handler di alcune importanti compagnie aeree sta mettendo in dubbio le condizioni di lavoro di decine dipendenti. “Alta adesione, anche oltre le aspettative, allo sciopero di piloti ed assistenti di volo Vueling” hanno comunicato unitariamente Filt Cgil e Uiltrasporti, riferendo che “la compagnia ha cancellato il 70% dei voli programmati al di fuori delle fasce di garanzia”. “È inaccettabile – spiegano le due organizzazioni sindacali – che Vueling, dopo aver comunicato 17 esuberi tra gli assistenti di volo, non abbia ancora aperto un tavolo di negoziazione con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”. “Questa importante giornata di mobilitazione – sostengono infine Filt Cgil e Uiltrasporti – è soltanto la prima protesta di 24 ore di una lunga serie, se la compagnia spagnola, appartenente al gruppo Iag che include anche British Airways e Iberia, non inizierà a confrontarsi su tutte le questioni aperte con le sigle sindacali rappresentative”. Nello scalo romano di Fiumicino sono state 150 le cancellazioni complessive in partenza ma non si sono registrate ripercussioni nei terminal, come file di passeggeri ai banchi check-in o attese. La comunicazione preventiva dei voli che sarebbero stati cancellati nella giornata odierna fatta all’utenza da parte delle compagnie aeree, che hanno provveduto peraltro alla riprogrammazione di voli e alla riprotezione dei passeggeri sui primi voli utili, ha di fatto evitato che i viaggiatori dei voli interessati dalle soppressioni si presentassero in aeroporto. Da parte sua, la società di gestione Aeroporti di Roma aveva comunque predisposto una propria task-force con personale addetto all’assistenza dei passeggeri nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno. La compagnia Ita Airways ha cancellato per tutta la giornata 190 voli, tra nazionali e internazionali, sull’intera rete ed ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, informati, oltre che sul web, 5 giorni prima dell’agitazione odierna riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 20% riuscirà a volare nella stessa giornata di oggi. A sua volta Ryanair – si legge nel sito della compagnia – ne ha cancellati più di 600 da e per l’Italia. Sono stati cancellati, tra gli altri, voli Lufthansa, Vueling, Brussels, KLM, Lufthansa, British, Iberia, Tap, Air France, Easy Jet, Sas, Finnair, Wizzair, Swiss, Norwegian. LEGGI TUTTO

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    Governo, dal caro energia allo scostamento di bilancio: i nodi e le sfide sul tavolo

    (Teleborsa) – Anche senza “l’agenda Draghi”, le sfide e le priorità per il Governo non cambiano. E con la strada già segnata dalla guerra e dalla conseguente crisi energetica, lo spazio di manovra per il nuovo Esecutivo è limitato. Il governo Draghi lascia al nuovo esecutivo conti pubblici in ordine, con debito e deficit entrambi in calo nel 2022 rispetto allo scorso anno. Ma sull’andamento dell’economia le prospettive non sono rosee, così come sui tassi di interesse, già sotto pressione e previsti in deciso aumento l’anno prossimo. In tale scenario il compito più arduo è affidato al nuovo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti a cui spetta la messa a punto di una Legge di bilancio il cui conto, in partenza, appare già salato. Per il prossimo inquilino di via XX Settembre il primo passo sarà la proroga fino a fine anno degli aiuti a famiglie e imprese in scadenza a novembre, che potrebbe tradursi in un emendamento al decreto aiuti ter (che inizia il 26 l’esame alla commissione speciale). Prima del vero banco di prova, rappresentato dalla manovra, ci sono da integrare la Nadef e il Dpb con il quadro programmatico, che fornirà un prima istantanea sulle risorse e le indicazioni di politica economica per la legge di bilancio.Conti alla mano i nuovi sostegni sul fronte caro-energia per mettere in sicurezza il primo trimestre dell’anno, da soli, secondo le stime, rischiano di assorbire circa 30 miliardi. Un aiuto concreto potrà arrivare dall’intesa raggiunta da Mario Draghi in Europa le cui decisioni, che saranno formalizzate nelle prossime settimane, “si tradurranno presto in bollette più basse”. Il prezzo del gas oggi è già sceso del 10%, segno – ha affermato Draghi – di una “componente speculativa molto rilevante” nella dinamica dei costi. Se confermato, il taglio di 2 punti del cuneo fiscale costerà all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni altri 4,5 miliardi. Nella voce uscite va inserito anche il rinnovo dei contratti della P.a., mentre nel capitolo entrate potrebbero esserci i 3-4 miliardi di fondi di coesione che l’Ue ha concesso di utilizzare per il caro energia e la possibile minor spesa derivante dalle modifiche al Reddito di cittadinanza o dalla rimodulazione del Superbonus.Sul tavolo anche il nodo delle pensioni. Oltre alla rivalutazione degli assegni, per una spesa di 8-10 miliardi, c’è anche la necessità di intervenire per evitare che nel 2023 scatti il ritorno alla legge Fornero e su questo ci sono allo studio diverse strade, in primis una Quota 41 con soglia d’età che consentirebbe di contenere anche di molto la spesa.Il nuovo governo dovrà, invece, usare prudenza sul fronte delle promesse elettorali, gran parte delle quali al momento appaiono insostenibili dal punto di vista economico anche a fronte di una ipotetica nuova rottamazione delle cartelle. Tra queste figura la Flat tax: la Lega spinge per una estensione fino a 100mila euro di fatturato ma il presidente di Confindustria Carlo Bonomi frena e invita alla cautela.Sul fronte politico la decisione con la “d” maiuscola riguarderà lo scostamento di bilancio. Il governo uscente ha evitato fino all’ultimo di ricorrervi ma sulla scia della realizzazione delle misure annunciate il governo Meloni potrebbe scegliere questa strada. La questione sembra dividere il centrodestra: Salvini insiste da mesi e Meloni continua a definirlo l’extrema ratio. Per Giorgetti, che non si dice “contrario”, rimane una eventuale opzione da considerare. LEGGI TUTTO

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    Covid, indice di trasmissibilità Rt e tasso di occupazione terapie intensive stabili

    (Teleborsa) – Sono 36.116 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore (ieri 40.563) secondo l’aggiornamento quotidiano del Ministero della Salute. Le vittime sono 91, contro le 84 di ieri. Il tasso di positività è di 16,94% (ieri era 17,70%). I tamponi molecolari e antigenici eseguiti sono stati 213.088 , contro i 229.140 del giorno precedente.Il monitoraggio settimanale ISS-Ministero della Salute ha evidenziato un calo dell’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 a livello nazionale: 448 ogni 100.000 abitanti (14/10/2022 -20/10/2022) rispetto a 504 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (07/10/2022 -13/10/2022). L’indice di trasmissibilità Rt, invece, si mantiene sostanzialmente stabile: nel periodo 28 settembre-11 ottobre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,27 (range 1,19-1,39), rispetto a 1,30 della settimana precedente, e superiore al valore soglia. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 ottobre) rispetto al 2,4% (al 13 ottobre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale all’11,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 ottobre) rispetto 10,0% (al 13 ottobre). LEGGI TUTTO

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    Shake Your Future, a Napoli il progetto di responsabilita` sociale firmato Bacardi

    (Teleborsa) – Arriva alla sua terza edizione Shake Your Future, il progetto di responsabilita` sociale dedicato ai piu` giovani ideato dal Gruppo Bacardi, azienda familiare leader internazionale nella produzione di spirits.In Italia, a partire dal lancio dell’iniziativa nel 2019, la percentuale di studenti assunti nel settore dell’hospitality italiano ha raggiunto piu` del 90%. Oggi, per la prima volta, il Gruppo Bacardi sceglie di portare Shake Your Future anche a Napoli, coinvolgendo cosi` quattro citta` italiane, tra cui Roma, Torino e Milano, e 50 studenti in partnership con diverse associazioni no profit e professionisti a livellonazionale. Shake Your Future, presentato oggi a Milano in Terrazza Martini, prendera` il via il 24 ottobre grazie alla collaborazione con European Bartender School, con sedi a Roma e a Milano, Sweet & Sour di Torino e iBar Academy Italia di Napoli, ed e` rivolto a 50 giovani aspiranti bartender.Il programma prevede un percorso formativo di 10 settimane per acquisire competenze e l’esperienza necessaria per intraprendere una nuova carriera lavorativa. Gli studenti verranno formati nell’arte del bartending e della mixology e avranno la possibilita` di svolgere una preziosa esperienza in alcuni bar partner del Gruppo Bacardi. I partecipanti che completeranno il corso riceveranno un diploma riconosciuto a livello internazionale e potranno accedere a opportunita` di lavoro nel settore, trasformando cosi` le proprie vite e costruendo un futuro piu` luminoso.Il progetto offre ai giovani provenienti da contesti sociali difficili gli strumenti necessari per intraprendere una carriera gratificante e, allo stesso tempo, consente a Bacardi di supportare ulteriormente i propri partner aiutandoli a trovare nuovi barman di talento. “Siamo incredibilmente orgogliosi degli oltre 90 diplomati di Shake Your Future che oggi lavorano in bar e ristoranti di citta` di rilievo come Milano, Roma e Torino. Il nostro impegno e` quello di assicurare un percorso di crescita sia al programma che ai suoi studenti. L’aggiunta di Napoli come tappa ulteriore di un’esperienza formativa unica ne e` la prova. Vogliamo accogliere sempre piu` iscritti e offrire sempre piu` persone l’opportunita` di cambiare la propria vita – commenta Stephane Cluzet, country manager di Martini & Rossi-Bacardi Group –. Portare avanti questo ambizioso progetto non sarebbe possibile senza il sostegno dei nostri partner del mondo dell’Ho.re.ca, che offrono un’esperienza di lavoro inestimabile ai nostri studenti. Siamo felici di restituire il nostro contributo introducendo nuovi barman di talento. E` un’iniziativa a beneficio di tutti e, in quanto azienda a conduzione familiare, ci sta molto a cuore. Non vedo l’ora di vedere i successi dei nostri studenti del 2022, mentre si preparano a intraprendere questo viaggio entusiasmante nel mondo del bartending”. Un’altra novita` del programma Bacardi di quest’anno e` la collaborazione con Alex Frezza, founder L’Antiquario di Napoli, che si e` classificato al 46esimo posto della 14esima edizione del World Best Bars. Dopo il lancio nel 2018, il programma si e` espanso prima a livello europeo e poi a livello globale, con il coinvolgimento di Sud Africa e Asia. L’obiettivo del Gruppo Bacardi e` l’inserimento di 10mila nuovi bartender nel mercato del lavoro su scala internazionale entro il 2030. Shake Your Future, rientra nel piu` ampio Good Spirited ESG program di Bacardi. LEGGI TUTTO

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    Tenderstories, delegazione in udienza dal Papa per il film Kordon (Confine)

    (Teleborsa) – Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano, in una sala riservata adiacente all’Aula Nervi, una delegazione di Tenderstories, casa di produzione cinematografica, per il film Kordon (Confine), il documentario presentato al museo Maxxi, durante la diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma 2022, diretto da Alice Tomassini e prodotto da Vatican Media e Tenderstories.Kordon racconta la storia di cinque volontarie Ucraine, che si trovano in una stazione alla periferia di Zahony, e che stanno combattendo una guerra non violenta, facendo da spola tra l’Ucraina e l’Ungheria per ridare speranza a un popolo sotto attacco. Un emozionante ritratto di resistenza, coraggio e solidarietà femminile.Per l’occasione Moreno Zani, founder di Tenderstories, Malcom Pagani, amministratore delegato della società, Benedetta Cuzzeri e Attilio Lombardi del consiglio di amministrazione, Massimo Leonardelli delle Relazioni Esterne e Alice Tomassini, regista del film, insieme a Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, hanno consegnato al Santo Padre il documentario, una lettera di ringraziamento da parte di Tenderstories e un libro contente le storie di volontariato raccontate nel lungometraggio. Storie che si specchiano in quelle degli oltre sette milioni di donne e bambini che sono fuggiti dalla guerra, varcando una linea tanto invisibile quanto concreta come il confine tra due Stati, lasciandosi alle spalle la propria vita. LEGGI TUTTO

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    Bollettino economico, Bankitalia: PIL 2022 a +3,3%, nel 2023 frena a +0,3%

    (Teleborsa) – In Italia il PIL sarebbe marginalmente diminuito nel trimestre estivo. Al lieve calo della produzione industriale si aggiungono segnali di indebolimento nelle costruzioni; l’attività nel terziario sarebbe per contro rimasta stabile, grazie al contributo ancora positivo dei comparti turistico e ricreativo. Dal lato della domanda, la spesa delle famiglie è frenata dalla perdita di potere d’acquisto dovuta all’elevata inflazione. Le imprese manifestano un maggiore pessimismo sulle condizioni per investire, connesso con la protratta incertezza legata all’evoluzione della guerra in Ucraina. Emergono indicazioni di rallentamento per l’occupazione. Queste il quadro che emerge dal Bollettino Economico della Banca d’ItaliaL’inflazione – si legge nel report – ha raggiunto il 9,4 per cento in settembre, continuando a risentire degli eccezionali rincari energetici e della loro trasmissione ai prezzi degli altri beni e servizi. Secondo le valutazioni di Bankitalia i provvedimenti governativi per mitigare l’impatto della crescente spesa energetica sui bilanci di famiglie e imprese hanno contenuto l’inflazione per circa 2 punti percentuali nel terzo trimestre, in linea con quanto stimato per il secondo.Secondo le stime più recenti della Banca d’Italia, in uno scenario di base il PIL aumenterebbe del 3,3 per cento nel complesso dell’anno in corso, rallenterebbe allo 0,3 nel 2023 e crescerebbe dell’1,4 nel 2024. L’inflazione al consumo si collocherebbe all’8,5 per cento nella media del 2022, scendendo al 6,5 nel 2023, per poi attestarsi poco sopra il 2 per cento l’anno successivo. In uno scenario avverso – in cui si ipotizzano un arresto delle forniture di gas russo dall’ultimo trimestre del 2022, nuovi rincari energetici e un più marcato rallentamento del commercio mondiale – il prodotto si contrarrebbe di oltre l’1,5 per cento nel 2023 e tornerebbe a crescere moderatamente nel 2024; l’inflazione continuerebbe a salire anche il prossimo anno, superando il 9 per cento, per poi scendere in maniera decisa nel 2024.Le indagini presso le banche – rileva il rapporto – evidenziano un’ulteriore restrizione nelle politiche di offerta, confermata dall’inasprimento delle condizioni di accesso al credito riscontrato nei più recenti sondaggi presso le aziende. Il rialzo dei tassi ufficiali si è solo in parte trasmesso al costo del credito a famiglie e imprese, che rimane nel complesso su livelli ancora contenuti. Le condizioni dei mercati finanziari sono peggiorate, in un contesto di persistenti pressioni inflazionistiche, accelerazione nella normalizzazione delle politiche monetarie e deterioramento del quadro ciclico. Sono saliti i rendimenti dei titoli di Stato, in particolare per le scadenze a breve termine; rispetto all’inizio di luglio i differenziali di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi con scadenza decennale si sono ampliati. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori ottobre sopra attese

    (Teleborsa) – Segnali di miglioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo ma mostra un indicatore che risale a -27,6 punti a ottobre rispetto ai -28,8 di settembre. Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -30 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -29 punti, in diminuzione di 0,6 punti rispetto al mese precedente.Entrambi gli indicatori rinnovano così i loro record negativi. LEGGI TUTTO

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    Conti pubblici, ISTAT: nel 2021 deficit/PIL al 7,2%. Debito al 150,3%

    (Teleborsa) – Nel 2021 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-128.902 milioni di euro) è stato pari al -7,2% del PIL, in diminuzione di circa 28,7 miliardi rispetto al 2020 (-157.645 milioni di euro, corrispondente al -9,5% del PIL). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato negativo e pari al -3,7% del PIL, con un miglioramento di 2,4 punti percentuali rispetto al 2020. La spesa per interessi, che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,6% del PIL, mostrando una leggera crescita rispetto al 2020. A fine 2021 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.678.098 milioni di euro (150,3% del PIL). Rispetto al 2020 il rapporto tra il debito delle AP e il PIL è diminuito di 4,6 punti percentuali. È quanto rende noto l’Istat che ha pubblicato i principali dati della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (Ap), riferiti al periodo 2018-2021, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (Pde) annesso al Trattato di Maastricht.In base al Protocollo, i Paesi europei devono comunicare due volte all’anno (entro il 31 Marzo e il 30 Settembre) i livelli dell’indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l’anno in corso. Sulla Notifica trasmessa dall’Italia non sono state espresse riserve. LEGGI TUTTO