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    Agricoltura, ENEA: al via la prima mappatura per tutelare e valorizzare i vigneti della Basilicata

    (Teleborsa) – Tutelare e valorizzare il comparto vitivinicolo locale. È in arrivo, con questo obiettivo, la prima mappa georeferenziata e interattiva dei vigneti della Basilicata. La mappa – fa sapere l’Enea in una nota – stata messa a punto nell’ambito del progetto PRO.S.IT, finanziato con 260 mila euro dalla Regione e portato avanti, tra gli altri, dal Consorzio Qui Vulture e dall’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con Enea.Si tratta di una piattaforma web, realizzata dall’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Cnr, che permette agli operatori del settore di condividere le informazioni sulle singole particelle catastali dei vigneti con dati geospaziali (quota, pendenza, esposizione), biofisici (attività fotosintetica, densità di biomassa e stato di salute delle piante) e sulla presenza di eventuali insetti dannosi. “Con questo progetto abbiamo realizzato, per le aziende e i consorzi della viticoltura lucana, uno strumento dinamico, di immediata e facile fruizione da computer e smartphone, basato su tecnologie open source che, attraverso la condivisione dei dati sito-specifici, crea le basi per il monitoraggio partecipativo di Lobesia botrana, un insetto diffuso in tutta Italia, che, nutrendosi degli acini dell’uva, causa gravi danni alla vendemmia”, – spiega Ferdinando Baldacchino, entomologo Enea del Laboratorio Bioprodotti e bioprocessi presso il Centro Ricerche Trisaia (Matera) –. La condivisione sulla piattaforma dei dati di cattura delle trappole da parte dei viticoltori – prosegue Baldacchino – consentirà di ottenere, in tempo reale, informazioni sull’inizio e sull’andamento dei voli di questo insetto in un areale più ampio del proprio vigneto; questo permetterà agli imprenditori agricoli il corretto posizionamento dell’intervento insetticida: da oggi in poi, le aziende lucane avranno a disposizione uno strumento innovativo per difendere, in modo sempre più efficace e tempestivo, i propri vigneti e preservare la produzione di vino”.Per il progetto PRO.S.IT, Enea si è occupata, in particolare, di distribuire un questionario ai produttori viticoli, con l’obiettivo di conoscere le strategie di lotta adottate contro la tignoletta della vite (Lobesia botrana) e il livello di soddisfazione raggiunto nel controllo. L’indagine ha coinvolto stakeholder lucani più rappresentativi, tra aziende private e forme associative, prevalentemente nell’area viticola del Vulture, nella provincia di Potenza. I quesiti riguardavano in particolare: la tipologia di gestione (difesa integrata obbligatoria, produzione integrata volontaria e agricoltura biologica), i mezzi di lotta utilizzati (insetticidi chimici, biologici e confusione sessuale),le basi decisionali per l’intervento (esperienza personale, indicazione di tecnici, monitoraggio dei voli, campionamento delle uova, bollettini fitosanitari e modelli previsionali) e la soddisfazione dei risultati raggiunti. Dalle risposte è emerso, ad esempio, che il controllo delle infestazioni da Lobesia botrana viene condotto con strategie miste: insetticidi chimici nel 75% dei casi, spesso anche in presenza della confusione sessuale applicata sul 50% dei vigneti oggetto d’indagine, mentre solo nel 25% si ricorre a insetticidi di origine biologica. “Questi risultati – sottolinea Baldacchino – descrivono una viticoltura dinamica e attenta alla sostenibilità, ma ancora incerta e in evoluzione nell’utilizzo dei mezzi tecnologici a disposizione, dopo l’abbandono degli esteri fosforici. Inoltre, è emerso chiaramente il ricorso contemporaneo, da parte degli imprenditori agricoli, a più fonti di informazione, anche extra aziendali come i bollettini fitosanitari (il 75% del campione). Ecco, quindi, la necessità di mettere a punto uno strumento tecnologico, informativo, partecipativo e interattivo, come la piattaforma web-GIS di PRO.S.IT, che rappresenta il supporto ideale al primo esempio di citizen science per la tutela del patrimonio viticolo della nostra Regione”.Inoltre, il team del progetto ha messo a punto metodiche capaci di fornire informazioni, costantemente aggiornate, sulla dinamica di crescita del vigneto, sullo stato idrico, sul sequestro di anidride carbonica da parte della pianta e sulla scelta dei portinnesti della vite, ma anche pratiche agricole per la tutela della biodiversità come, ad esempio, l’inerbimento spontaneo inverno-primaverile.Per quanto riguarda il processo di vinificazione (e la riduzione del rame nelle uve provenienti da agricoltura biologica), uno dei principali risultati ottenuti dal progetto ha riguardato l’allestimento di una banca di lieviti vinari autoctoni della Basilicata isolati in diverse aree e varietà della Regione. Le caratteristiche enologiche dei diversi ceppi di lieviti vinari sono state riassunte in una scheda predisposta a beneficio dei trasformatori lucani e comprende l’indicazione del comportamento di ceppo per parametri enologici caratterizzanti, quali la performance fermentativa, il profilo aromatico e caratteristiche peculiari, come la capacità di condurre la fermentazione con basse dosi di solfiti e di ridurre il rame. LEGGI TUTTO

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    PMI, Sace lancia la nuova piattaforma di business matching digitale

    (Teleborsa) – Connettere PMI italiane e grandi buyer esteri. Prende il via con questo obiettivo la nuova piattaforma di Business Matching digitale di SACE, una vera e propria “piazza virtuale”, dove le piccole e medie imprese italiane possono mettersi in contatto con le multinazionali estere dei settori di loro interesse per accrescere le opportunità di business. Sono già oltre 40 – fa sapere SACE – i buyer esteri selezionati da tutto il mondo. La piattaforma di SACE è stata lanciata in concomitanza con un incontro di business matching con Sumec, primaria realtà cinese, che si è presentata a oltre 20 imprese italiane attive in numerosi settori della meccanica strumentale, tra cui i macchinari agricoli, tessili e per la lavorazione di plastica e altri materiali.La nuova piattaforma si rivolge a tutte le imprese, soprattutto PMI, che potranno iscriversi gratuitamente nell’Area riservata sul sito di SACE e avere la possibilità di consultare i profili dei buyer coinvolti nelle numerose iniziative di business matching di SACE. L’iscrizione consentirà di restare aggiornati su nuove iniziative e richiedere incontri bilaterali o consulenze ad hoc con il supporto di un team dedicato.L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’intensa attività di digitalizzazione dell’offerta del Gruppo SACE e di Business Promotion, un programma dedicato a facilitare occasioni di incontro tra aziende italiane, in particolare PMI, e buyer esteri attivi in paesi ad alto potenziale per l’export italiano. Diversi buyer esteri del programma beneficiano di linee di finanziamento “Push Strategy” garantite da SACE con l’obiettivo di promuovere il Made in Italy e incrementare le forniture italiane, infatti ad oggi sono stati generati 1,6 miliardi di euro di contratti.Dal 2018 a oggi, SACE ha organizzato più di 100 eventi di business matching, sia in presenza che digitali, coinvolgendo più di 4mila imprese italiane e 128 buyer esteri facilitando direttamente più di 1400 incontri bilaterali grazie a un team di esperti dedicato. SACE e SUMEC hanno collaborato in passato a diverse iniziative con il coinvolgimento di circa 400 PMI italiane e il supporto di soluzioni finanziario/assicurative SACE dedicate per il mercato cinese.L’iniziativa – evidenzia SACE in una nota – risponde all’esigenza delle imprese di poter accedere digitalmente, in maniera facile e veloce, ogni giorno dell’anno ed esattamente quando ne hanno la necessità con buyer esteri coinvolti in grandi progetti internazionali altrimenti difficili da raggiungere. Si tratta di un ulteriore e importante tassello in questo percorso di supporto alla crescita del tessuto imprenditoriale reso possibile anche grazie alle sinergie fra la Rete Domestica e Internazionale di SACE che uniscono domanda estera di beni e servizi con l’offerta italiani di tali beni e servizi. Il programma peraltro beneficia della collaborazione con i partner del Sistema Italia.”Siamo molto lieti di poter fornire alle piccole e medie imprese italiane una piattaforma sul business matching che permetta di connettersi in modo semplice e veloce con grandi buyer esteri, coniugando la facilità d’utilizzo del digitale con il supporto dedicato di un team di esperti – ha dichiarato Luca Passariello, head of Supply Chain & Business Promotion di SACE – siamo orgogliosi di poter lanciare questa iniziativa con il business matching con Sumec, un partner con cui abbiamo consolidato un’ottima relazione in questi ultimi 4 anni facilitando le esportazioni dall’Italia alla Cina e sostenendo le relazioni commerciali tra SUMEC e le PMI italiane”. LEGGI TUTTO

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    CDP: disponibile il nuovo 'Buono Risparmio Sostenibile'

    (Teleborsa) – È disponibile in tutti gli uffici postali e online il nuovo buono fruttifero postale ‘Buono Risparmio Sostenibile’, emesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e collocato da Poste Italiane. Il prodotto si ispira per la prima volta a principi ESG (Environmental, Social and Governance) prevedendo, oltre al rendimento fisso, anche un eventuale premio basato sull’andamento dell’indice STOXX Europe 600 ESG-X.”Il nuovo Buono – fa sapere CDP in una nota – conferma l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti nella lotta al cambiamento climatico e a favore della crescita inclusiva e sostenibile, in linea con il suo Piano Strategico, con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030 e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”. Il buono fruttifero postale appena lanciato amplia la gamma dei prodotti di Risparmio postale e rappresenta una novità, poiché prevede un eventuale premio che si può aggiungere al rendimento fisso maturato al momento della sua scadenza, ossia al settimo anno. Tale premio è legato alla performance dell’indice STOXX Europe 600 ESG-X che racchiude alcune delle società appartenenti al paniere STOXX Europe 600, uno dei principali benchmark azionari europei. In particolare – spiega CDP – dal paniere vengono escluse le società non conformi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’agenda ONU 2030 e allo ESG Impact Framework di Sustainalytics, ad esempio quelle coinvolte nel mercato delle armi controverse, nella produzione di tabacco o società i cui proventi derivino dall’esplorazione o dall’estrazione di carbone termico o che generino energia attraverso l’utilizzo di carbone termico. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, deficit in calo al 5,1% nel 2021. Maggiori disavanzi per Malta, Grecia e Italia

    (Teleborsa) – Nel 2021 il disavanzo pubblico della zona euro e dell’UE è diminuito rispetto al 2020, così come il debito pubblico, secondo i dati aggiornati pubblicati da Eurostat. Nell’eurozona il rapporto disavanzo pubblico/PIL è sceso dal 7,0% nel 2020 al 5,1% nel 2021 e nell’UE dal 6,7% al 4,6%. Nell’area euro il rapporto debito pubblico/PIL è sceso dal 97,0% alla fine del 2020 al 95,4% alla fine del 2021 e nell’UE dall’89,8% all’87,9%.Nel 2021 tutti gli Stati membri, ad eccezione della Danimarca (+3,6%) e del Lussemburgo (+0,8%), hanno registrato un disavanzo. I disavanzi più elevati sono stati registrati a Malta (-7,8%), Grecia (-7,5%), Italia (-7,2%), Ungheria e Romania (entrambe -7,1%), Lettonia (-7,0%), Spagna (-6,9%) e Francia (-6,5%). Quindici Stati membri avevano disavanzi superiori al 3% del PIL.Alla fine del 2021, i rapporti più bassi tra debito pubblico e PIL si registravano in Estonia (17,6%), Bulgaria (23,9%), Lussemburgo (24,5%), Svezia (36,3%) e Danimarca (36,6%). Quattordici Stati membri avevano rapporti di indebitamento pubblico superiori al 60% del PIL, con i più alti registrati in Grecia (194,5%), Italia (150,3%), Portogallo (125,5%), Spagna (118,3%), Francia (112,8%), Belgio (109,2%) e Cipro (101,0%).Nel 2021, la spesa pubblica nell’area euro era pari al 52,3% del PIL e le entrate pubbliche al 47,2%. Le cifre per l’UE erano rispettivamente del 51,5% e del 46,8%. In entrambe le zone, l’incidenza della spesa pubblica è diminuita, mentre è aumentata l’incidenza delle entrate pubbliche, sottolinea Eurostat. LEGGI TUTTO

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    Rapporto debito pubblico/PIL in calo in UE. Italia seconda dopo Grecia

    (Teleborsa) – Alla fine del secondo trimestre del 2022, il rapporto debito pubblico/PIL nell’area euro si attestava al 94,2%, rispetto al 95,2% alla fine del primo trimestre del 2022. Anche nell’UE il rapporto è diminuito dall’87,5% all’86,4%. Sia per l’area euro che per l’UE, la diminuzione del rapporto debito pubblico/PIL è dovuta a un aumento del PIL che supera in termini assoluti l’aumento del debito pubblico. Rispetto al secondo trimestre del 2021, il rapporto debito pubblico/PIL è diminuito più fortemente sia nell’area euro (dal 97,9% al 94,2%) che nell’UE (dal 90,5% all’86,4%). “Le flessioni sono dovute al rimbalzo del PIL, mentre il debito in termini assoluti ha continuato a crescere”, ha sottolineato Eurostat, che ha diffuso i dati.I rapporti più elevati tra debito pubblico e PIL alla fine del secondo trimestre del 2022 sono stati registrati in Grecia (182,1%), Italia (150,2%), Portogallo (123,4%), Spagna (116,1%), Francia (113,1%) e Belgio (108,3%) e il più basso in Estonia (16,7%), Bulgaria (21,3%) e Lussemburgo (25,4%).Rispetto al primo trimestre del 2022, tre Stati membri hanno registrato un aumento del rapporto debito/PIL alla fine del secondo trimestre del 2022 e ventiquattro una diminuzione. Aumenti del rapporto sono stati osservati in Lussemburgo (+2,8 punti percentuali – pp), Cechia (+0,6 pp) e Paesi Bassi (+0,1 pp), mentre le diminuzioni maggiori sono state registrate a Cipro (-6,8 pp), Grecia (-6,3 pp), Croazia (-3,0 pp), Malta (-2,3 pp), Italia (-1,9 pp) e Irlanda (-1,8 pp).Rispetto al secondo trimestre del 2021, quattro Stati membri hanno registrato un aumento del rapporto debito/PIL alla fine del secondo trimestre del 2022 e ventitré Stati membri una diminuzione. Gli incrementi del rapporto sono stati registrati in Romania (+1,4 pp), Cechia (+0,9 pp), Ungheria (+0,6 pp) e Slovacchia (+0,1 pp), mentre le diminuzioni maggiori sono state osservate in Grecia (-25,4 pp), Cipro (-14,4 pp), Croazia (-12,0 pp), Portogallo (-10,8 pp), Danimarca (-8,2 pp), Irlanda (-7,5 pp), Spagna (-7,0 pp) e Slovenia (-6,5 pp). LEGGI TUTTO

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    Consultazioni, colloquio lampo centrodestra. Meloni: “Idee chiare”

    (Teleborsa) – E’ durato appena 11 minuti il colloquio del centrodestra con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “La delegazione composta dai capigruppo e dai presidenti di tutte le forze politiche della coalizione di centrodestra ha incontrato il Presidente Mattarella, ha convenuto con il presidente sulla necessità di dare a questa nazione un nuovo governo nel minore tempo possibile perchè le urgenze che abbiamo di fronte sono moltissime a livello nazionale, a livello internazionale”. Lo ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni al termine delle consultazioni.”Tutta la coalizione che si è, non a caso, presentata insieme questa mattina alle consultazioni ha dato una indicazione unanime come rappresentanza della maggioranza parlamentare, proponendo al presidente della repubblica l’indicazione della sottoscritta come persona incaricata di formare il nuovo governo. Noi attendiamo, ovviamente, ora le determinazioni del presidente della repubblica che ringraziamo per il suo magistero, in un momento così particolare della storia della Nazione e, ovviamente, già da ora annunciamo che siamo pronti, perchè vogliamo procedere nel minore tempo possibile”.Inizia adesso un “timing” obbligato: entro il pomeriggio dovrebbe arrivare una comunicato nel quale si annuncia la convocazione da parte del presidente Sergio Mattarella di Giorgia Meloni al Quirinale che avrà un nuovo colloquio con il Capo dello Stato sulle principali linee programmatiche e, nel caso, anche sulla lista dei ministri. Il premier incaricato infatti può accettare con o senza riserva. Una volta sciolta la riserva – stasera stessa o al più tardi domattina – il segretario generale del Quirinale ufficializzerà il conferimento dell’incarico e la Premier incaricata leggerà la lista dei ministri. LEGGI TUTTO

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    UK, vendite dettaglio giù a settembre e peggio delle attese

    (Teleborsa) – Scendono ancora le vendite al dettaglio in Regno Unito a settembre 2022. Secondo l’Office for National Statistics (ONS), le vendite retail hanno segnato un decremento dell’1,4% su base mensile, dopo il -1,7% registrato ad agosto (dato rivisto da -1,6%). Il dato risulta peggiore delle aspettative degli analisti che erano per una discesa dello 0,5%. Questo ennesimo calo le rende inferiori dell’1,3% rispetto ai livelli pre-coronavirus di febbraio 2020.”Mentre i rivenditori continuano a menzionare l’effetto dell’aumento dei prezzi e del costo della vita sui volumi di vendita, i dati di settembre 2022 sono anche influenzati dal giorno festivo per il funerale di Stato di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, quando molti rivenditori hanno chiuso”, ha sottolineato l’ONS.Su base annua si registra una variazione negativa del 6,9% rispetto al -5,6% di agosto (dato rivisto da -5,4%) e contro il -5% del consensus.Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono scese dell’1,5% su mese dopo il -1,7% del mese precedente, a fronte di un -0,3% stimato dal mercato. Su anno, il dato core ha segnato un -6,2%, rispetto al -5,3% precedente e al -4,1% atteso. LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione settembre a +3% su anno

    (Teleborsa) – Continua ad aumentare l’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato a settembre 2022 una variazione pari a +3% su anno rispetto al +3% di agosto. Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +3% a livello tendenziale, uguale al +3% del consensus e dopo il 2,8% indicato a agosto.Si tratta di un valore superiore all’obiettivo del 2% della banca centrale per il sesto mese consecutivo. LEGGI TUTTO