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    Energia, Draghi: le cose si stanno muovendo, d'accordo con la proposta Gentiloni-Breton

    (Teleborsa) – “Si sta tornando a parlare di ricostruzione, ci sarà una grande conferenza in Germania per un piano di ricostruzione. Sull’Ucraina c’è grande unità, molti si sono lamentati per una propaganda russa nei loro Paesi più aggressiva”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del vertice informale Ue a Praga. Per quel che riguarda il dossier energetico Draghi ha assicurato che “le cose si stanno muovendo”. “La Commissione presenterà al Consiglio del 19 ottobre una proposta in cui i tre elementi – tentare di diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e inizio della riforma del mercato dell’elettricità – ci saranno”, ha sottolineato. Draghi si è detto inoltre d’accordo con la proposta dei Commissari Gentiloni e Breton – programmi di finanziamento per i Paesi membri in materia energetica sul modello Sure, cioè finanziati con debito comune europeo – e ha ricordato che “proposte simili c’erano anche 5-6 mesi fa”. “È una proposta molto naturale, tanto più dopo la decisione tedesca. È quello che serve per mettere tutti i Paesi, sia quelli che hanno spazio fiscale sia quelli che non ne hanno, su un livello uguale”, ha aggiunto Draghi.Il presidente del Consiglio ha commentato infine anche la fase di attesa del nuovo governo. “Quando c’è un cambio di governo c’è molta curiosità, ma non preoccupazione. C’è rispetto della scelta degli italiani e curiosità di sapere quale sarà l’evoluzione del governo, ma in politica estera la linea dell’Italia dovrebbe essere invariata”, ha dichiarato.Sul tema energetico, e in particolare sul prezzo del gas, è intervenuto anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha sottolineato come ogni intervento rivolto ai prezzi “sul mercato solleva automaticamente interrogativi sulla sicurezza dell’approvvigionamento, quindi dobbiamo discutere queste cose con molta attenzione”. “Siamo tutti concordi che i prezzi del gas sono troppo alti e dobbiamo discutere con la Norvegia, gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea su come abbassarli”, ha aggiunto. “La Commissione aveva proposto un tetto al gas a marzo ma all’epoca non era attrattivo – ha spiegato invece la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, –. Ma ora la situazione si è evoluta e gli Stati membri vogliono discutere ora il price cap. Confido si possa trovare una soluzione”. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, collaborazione con Eolo per offerta di servizi FWA a banda ultra larga nelle Aree Bianche

    (Teleborsa) – Eolo, società attiva in Italia nella fornitura di connettività ultra broadband attraverso la tecnologia FWA (Fixed Wireless Access) e Open Fiber, principale operatore di infrastrutture di rete FTTH (Fiber To The Home) in Italia e tra i leader in Europa, hanno siglato un accordo di collaborazione strategica per la copertura delle Aree Bianche con servizi di connettività a banda ultra larga in modalità FWA. L’intesa – fa sapere Open Fiber in una nota – estende la collaborazione iniziata nel 2019 attraverso la commercializzazione di Eolo di servizi FTTH su rete Open Fiber, seguita nel 2021 dall’accordo per il collegamento in fibra ottica delle torri di Eolo in aree bianche da parte di OF.Per Open Fiber l’accordo rientra nei piani di accelerazione del progetto di copertura delle aree interne del Paese, in quanto potrà utilizzare le infrastrutture disponibili in 300 Stazioni Radio Base di Eolo per agevolare il collegamento in FWA delle aree rurali. Open Fiber avrà inoltre la possibilità di usufruire del know how tecnico e gestionale maturato da Eolo in oltre 20 anni di attività nella gestione di tecnologie radio, a supporto della progettazione e dell’installazione della propria rete FWA.La partnership tra Eolo e Open Fiber si inserisce nel più ampio quadro degli investimenti per lo sviluppo della banda ultra larga in corso sul territorio nazionale, coerentemente con la Strategia governativa sul digitale e con l’esigenza di condivisione delle infrastrutture nel mercato delle comunicazioni elettroniche.”Siamo molto soddisfatti per aver concluso questo accordo con Open Fiber, mossi dall’obiettivo comune di soddisfare le esigenze di connettività del Paese e facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati a livello governativo, grazie ad un approccio sinergico che evita duplicazioni di infrastrutture – afferma Guido Garrone, ceo della Network Division di Eolo –. In piena coerenza con gli investimenti e le direttrici che stanno guidando la realizzazione delle c.d. reti ultraveloci, l’intesa fra le due società – continua Garrone – rappresenta un fattore di accelerazione della transizione digitale e conferma il ruolo di primo piano che EOLO e la tecnologia FWA potranno avere anche in futuro, grazie all’evoluzione in standard 5G-NR, quale complemento irrinunciabile alla fibra fino alle abitazioni, per una diffusa copertura del territorio nazionale, in modo veloce ed efficiente”.”La collaborazione avviata con Eolo aggiunge un altro tassello all’accelerazione del piano di copertura delle Aree Bianche del Paese, i piccoli comuni dove Open Fiber sta portando connettività ultraveloce in fibra FTTH o con FWA nelle zone rurali e difficili da raggiungere – sottolinea Mario Rossetti, amministratore delegato di Open Fiber –. Le politiche per la digitalizzazione adottate nel nostro Paese hanno indicato obiettivi da conseguire chiari e persino più sfidanti di quelli contenuti nel Digital Compass UE. L’Italia, anche e soprattutto grazie all’ingresso di Open Fiber sul mercato e allo sviluppo costante del suo piano di ingenti investimenti, sta scalando posizioni nel segmento della connettività. L’obiettivo è che nessun cittadino rimanga indietro dal punto di vista dell’accesso ai servizi digitali, sia che viva in una grande città, in un borgo di montagna o in una zona industriale. Per questo motivo la copertura delle aree bianche ha per Open Fiber una prevalente dimensione sociale”. LEGGI TUTTO

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    Housing sociale, CDP: “L'ex Caserma Sant'Eufemia di Modena diventa residenza per universitari”

    (Teleborsa) – Sono pronti a partire i lavori per trasformare l’ex Caserma dei Carabinieri Sant’Eufemia in una residenza per studenti universitari, ricercatori e dottorandi fuori sede. Si tratta – spiega Cassa Depositi e Prestiti in una nota – di una rilevante operazione di sistema che vede il coinvolgimento di Fondazione di Modena, Comune di Modena e di InvestiRE SGR, gestore del Fondo Emilia-Romagna Social Housing (FERSH), operativo dal 2012 con una dotazione di circa 65 milioni di euro e principale veicolo a supporto dell’housing sociale nel territorio regionale con sette proprietà e ulteriori progetti di sviluppo in portafoglio.Al progetto contribuisce il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), gestito da CDP Immobiliare SGR (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti – CDP) e principale sottoscrittore del fondo FERSH, insieme a Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.Il progetto di recupero dell’ex Caserma Sant’Eufemia è coerente con il Piano Strategico 2022-2024 di CDP e, in particolare, con le priorità di intervento individuate dalla Linee Guida Strategiche Settoriali relative alle Infrastrutture Sociali.All’iniziativa partecipa inoltre UniCredit Spa quotista del fondo FERSH che, con questa ed altre iniziative come il Motor Valley Accelerator, amplia gli ambiti e le forme di intervento a supporto della crescita economica e sociale dell’area, in fattiva sinergia con i principali attori del tessuto produttivo e istituzionale.L’intervento di restauro, su progetto di Tasca Studio Architetti Associati, prevede la realizzazione di 18 unità immobiliari per un totale di 73 posti letto a canone calmierato destinati a studenti universitari fuori sede, oltre alla riqualificazione del piano terra della corte. Gli alloggi – di cui uno da 6 posti letto, i restanti suddivisi tra alloggi da 5, 4, 3 e 2 posti letto – saranno completamente arredati e pronti all’uso, dotati di zona giorno con angolo cottura/cucina, servizi igienici, camere singole e/o doppie (23 posti letto singoli e 50 in doppia).L’impegno della Fondazione di Modena – oltre a quello economico di investitore del Fondo Emilia-Romagna Social Housing con 10 milioni di euro – è di prendere in locazione dal Fondo stesso gli spazi comuni al piano terra dello stabile, ovvero la parte interna della corte del complesso Sant’Eufemia, per un periodo di almeno 13 anni, in linea con la convenzione deliberata dal Comune di Modena (della durata di 15 anni): impegno per il quale sono stati preventivati 910mila euro, 70mila all’anno. Si tratta di uno spazio di 450 metri complessivi, da destinare a servizi integrativi all’abitare finalizzati alla valorizzazione urbana del complesso e del quartiere.Il progetto sociale che verrà sviluppato al pianterreno dell’immobile – per il quale è stato predisposto un protocollo d’intesa che coinvolge Fondazione di Modena, Fondazione Collegio San Carlo, Fondazione Social Housing e Investire SGR – prevede la realizzazione di uno spazio multifunzionale dedicato sia agli studenti che ai giovani professionisti in cui fondere studio, co-working, socialità e spettacolo. All’interno del quale il mondo accademico e quello del lavoro possano convivere, mettendo a fattor comune idee e progettualità per sviluppare sinergie con l’obiettivo di rendere il cortile interno dell’ex Caserma Sant’Eufemia uno spazio aperto alla città.L’iniziativa prevede, inoltre, la promozione di un concorso di idee destinato a giovani architetti (under 40, iscritti all’albo degli architetti, con sede a Modena e provincia): la volontà è quella di raccogliere proposte architettoniche e digitali per valorizzare al meglio gli spazi comuni della futura residenza universitaria. Una commissione composta da Investire, Fondazione di Modena e Fondazione Housing Sociale avrà il compito di selezionare le prime tre idee più meritevoli.Un intervento, questo, fortemente orientato alla rigenerazione urbana, concetto molto caro alla Fondazione di Modena: si tratta infatti del recupero architettonico di un immobile in pieno centro storico – in via S. Eufemia 25 – che versava in stato di abbandono dal 2006, anno della dimissione della Caserma dei Carabinieri. Il Fondo Emilia-Romagna Social Housing ha successivamente acquistato la proprietà dell’immobile, avviandone il processo di valorizzazione.Già conclusasi la fase di lavori preliminari di demolizione selettiva, la riqualificazione dello stabile, al via entro fine anno, ha l’ambizioso obiettivo di traguardare il prossimo anno accademico.”Gli interventi di rigenerazione urbana sono tra gli investimenti che producono un maggiore impatto sociale soprattutto quando, come nel caso del progetto Student Housing Sant’Eufemia, sono accompagnati da iniziative di innovazione sociale quali lo sviluppo di servizi e modelli collaborativi che soddisfino i bisogni delle comunità – ha commentato Paolo Cavicchioli, presidente della Fondazione di Modena –. Siamo giunti a questo considerevole risultato attraverso un percorso condiviso tra enti e istituzioni, sviluppato nell’ottica di una collaborazione costruttiva a servizio dei giovani, del nostro Ateneo e della comunità”.”Questa iniziativa – ha dichiarato il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini – conferma l’impegno di CDP a favore dei territori e delle comunità locali, per contribuire alla realizzazione dei loro progetti di sviluppo e di rigenerazione urbana. Il progetto presentato oggi va esattamente in questa direzione e, al tempo stesso, testimonia come il settore dell’istruzione sia un motore e un volano importante di trasformazione delle città in chiave inclusiva e sostenibile”.”Con questo intervento – evidenzia il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – si continua a dare risposta all’importante domanda abitativa temporanea, in particolare, di studenti fuori sede che Modena vuole accogliere fornendo loro l’opportunità di costruirsi un percorso di studio, di lavoro e di vita in città. È una delle priorità che abbiamo indicato per Modena Città Universitaria, il processo delineato con l’accordo tra Comune e Unimore e inserito dall’Amministrazione nel Pug e nel Pums, e che abbiamo sostenuto anche con la definizione in Consiglio comunale di linee guida per le residenze temporanee, aperte a studenti, ricercatori e lavoratori. La realizzazione di questa residenza insieme all’intervento in corso a Palazzo Solmi, consentirà di riqualificare un’ampia porzione di centro storico tra le vie Carteria, Sant’Eufemia e limitrofe, offrendo, in una struttura rinnovata, posti letto a canoni calmierati e con spazi integrativi che forniranno servizi a chi vi risiede ma anche a chi vive e frequenta la zona”.”La carenza della disponibilità di alloggi per studentesse e studenti universitari è un problema particolarmente sentito e che richiede risposte immediate e lungimiranti – sottolinea il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro –. Per questo motivo siamo molto grati alla Fondazione di Modena per il suo ruolo fattivo nella definizione e nella gestione di questo importante progetto a favore della comunità studentesca. Analogamente rimane massimo il nostro impegno per accrescere al massimo l’offerta abitativa delle nostre città universitarie, come testimonia l’assidua partecipazione a tutti i bandi per l’edilizia residenziale universitaria, anche in collaborazione con il Comune di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Regione Emilia-Romagna”.”Il progetto di recupero della ex Caserma Sant’Eufemia è una grande opportunità per la città di Modena. Finalmente dopo anni chiusura, l’edificio riaprirà le sue porte per accogliere attività dedicate ai giovani studenti e, inoltre, la riqualificazione della corte interna restituirà uno spazio aperto alla città e alla sua comunità – ha dichiarato la soprintendente Alessandra Quarto –. Lodevole è la promozione del concorso di idee che favorirà la partecipazione attiva di giovani architetti e che, di fatto, costituisce una parte fondamentale della professione e una occasione di emersione di giovani professionisti”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte e vendite all'ingrosso in aumento ad agosto

    (Teleborsa) – Continuano a crescere le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di agosto, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 1,3% a 912,6 miliardi di dollari. Il dato si confronta con il +0,6% precedente. Su base annua si registra una salita del 16,1%.Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,1% su base mensile a 698 miliardi di dollari, rispetto al -1,5% precedente. Su anno si è registrato un incremento del 16,1%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,31 contro l’1,21 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    USA, occupati crescono più delle attese. Tasso disoccupazione al 3,5%

    (Teleborsa) – Crescono, più del previsto, i non-farm payrolls a settembre 2022, mostrando che il mercato del lavoro statunitense si mantiene in buona salute. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5% rispetto al 3,7% del mese precedente e delle stime di consensus. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto stabile al 62,3%, 1,1 punti percentuali in meno rispetto al periodo pre-pandemia.Sono stati aggiunti 263 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che ad agosto erano state create 315 mila buste paga. Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 250 mila di posti di lavoro.Il dato è superiore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti 288 mila posti di lavoro, contro i 275 mila rivisti di agosto e i 265 mila attesi dagli analisti.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 22 mila unità, al di sopra del consensus di 19 mila, e si confrontano con i 27 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 32,46 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 5% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +5,1% a/a) dopo il +0,3% mensile e +5,2% tendenziale registrato ad agosto. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    ADR, De Vincenti: sicurezza è condizione necessaria per dignità lavoro

    (Teleborsa) – La sicurezza è condizione necessaria per la dignità sul lavoro. Lo ha sottolineato il presidente di Aeroporti di Roma, Claudio De Vincenti, aprendo i lavori del Seminario “DignitosaMente”, organizzato dal Movimento lavoratori di Azione Cattolica (Mlac) in occasione della Giornata mondiale del lavoro dignitoso. “Abbiamo firmato come Adr, a tal proposito, un protocollo con Inail per sperimentare in aeroporto le formule più innovative e moderne per garantire la sicurezza sui posti di lavoro”, ha ricordato il Presidente, aggiungendo che “ogni lavoratore sul posto di impiego deve inoltre sentirsi protagonista, nel rapporto con l’impresa ed i colleghi. Il lavoro ben fatto è inoltre segnale della dignità sociale: ci stiamo impegnando per questo e dei risultati e riconoscimenti li abbiamo già ottenuti”. “Quest’anno abbiamo scelto una grande realtà produttiva e di servizio quale l’Aeroporto internazionale di Fiumicino – ha spiegato il segretario nazionale Mlac, Tommaso Marino – importante crocevia per moltissime persone che si muovono per lavoro da e per tutto il mondo globalizzato. Dunque, esempio di sistema complesso nel quale operano diversi soggetti che attraverso diversi lavori concorrono in modo determinante allo sviluppo economico e sociale del Paese, ma anche luogo privilegiato ed esempio di impegno per la sicurezza dei passeggeri e di coloro che vi lavorano a vario titolo”.Grazie alle iniziative di Adr sulla sicurezza del Lavoro, nell’ultimo triennio il Trend infortunistico all’Aeroporto di Fiumicino è migliorato del 50%. Lo ha detto Alberto Valenza, Human Capital & Organization, Health & Safety di Aeroporti di Roma, intervenendo al seminario. “Un dato sicuramente positivo – ha sottolineato – ma ancora non sufficiente; per migliorare dobbiamo avere l’ambizione di puntare a zero infortuni, di estendere la strategia sulla sicurezza e le iniziative innovative in modo tale che sia tutta la comunità aeroportuale a beneficiarne”.Valenza ha ricordato che negli scali di Fiumicino e Ciampino lavorano 30mila dipendenti e che l’indotto diretto e indiretto è molto più grande. Circa il 73% sono uomini ed il 27% donne. Un sistema grandissimo dove la prevenzione “è sempre un gioco di squadra” e dove esistono ormai consolidate norme, procedure, regole, sistemi di gestione e sistemi di controllo.”Sono i valori che ispirano le nostre azioni, tradotte nel Piano di Sostenibilità 21-25: cinque anni in cui abbiamo l’ambizione di rendere i nostri aeroporti sempre di più luoghi rispettosi dell’ambiente ed efficacemente orientati allo sviluppo delle persone e del territorio, ìha concluso Valenza. I lavori del seminario hanno visto il saluto di benvenuto di don Giovanni Soccorsi, parroco dell’Aeroporto di Fiumicino, e di monsignor Gianrico Ruzza, vescovo delle diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina. Intervenito anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, assieme a Erica Barbaccia, technical officer dell’Ufficio dell’Organizzazione internazionale del lavoro per l’Italia e San Marino, monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente della Commissione episcopale per i Problemi sociali e lavoro, giustizia e pace. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator agosto atteso in salita

    (Teleborsa) – Attese in miglioramento le condizioni economiche del Giappone ad agosto. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 100,9 punti, in aumento del 2% rispetto ai 98,9 punti di luglio. Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in aumento dell’1,6% a 101,7 punti. L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è salito a 100,5 punti. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale agosto peggio di attese

    (Teleborsa) – Produzione tedesca in calo ad agosto e più delle attese. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un decremento mensile dello 0,8%, dopo il -0,3% di luglio. Il dato risulta anche peggiore delle stime degli analisti, che avevano previsto una discesa dello 0,5%. Su base annua si evidenzia una salita del 2,1% dopo il -0,8% indicato il mese precedente.Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra un decremento dello 0,1%. La produzione di energia è calata del 6,1%, mentre quella nelle costruzioni del 2,1%. LEGGI TUTTO