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    Alveo Group, crescita a doppia cifra dei ricavi e della marginalità nel 2024

    (Teleborsa) – Alveo Group, gruppo italiano ICT nato dall’integrazione di PA ABS e PA Expertise (prima parte del gruppo Retelit e poi acquisite da un consorzio di fondi guidati da Alcedo), ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 65 milioni di euro, in crescita del 10,6% rispetto all’esercizio precedente. La marginalità è migliorata registrando un EBITDA Adjusted di 11,3 milioni di euro e un EBITDA Margin oltre il 17%.Con un organico di circa 650 tra collaboratori e dipendenti e oltre 10 sedi nelle principali città del Nord e Centro Italia, tra cui Milano, Bologna, Torino, Roma, Padova e la sede legale a Udine, Alveo continua il proprio sviluppo in tutta Italia.”Il 2024 è stato un anno positivo per Alveo Group, non solo per i risultati raggiunti ma anche perché ha segnato la nostra nascita – ha commentato l’AD Marco Calzolari – Fin dall’inizio, abbiamo costruito una base azionaria solida, il Gruppo è infatti supportato da fondi di investimento come Alcedo SGR ed un pool di investitori finanziari composto da FVS SGR, Friulia, Clessidra Capital Credit SGR, affiancati da un gruppo di 26 manager interni, guidati dai principali ideatori del progetto Mariano Thiella e Fabio Scagliarini, CEO rispettivamente di PA ABS e PA Expertise”. “Questo innovativo modello di equity partnership diffusa ci ha permesso di ottenere risultati eccellenti già nel primo anno di attività, registrando un aumento dei volumi e della marginalità, senza operazioni straordinarie di M&A – ha aggiunto – Questi risultati testimoniano la solidità del nostro modello di business e l’impegno costante del nostro team nel fornire soluzioni digitali all’avanguardia per imprese e Pubblica Amministrazione. Guardiamo con fiducia al futuro, puntando a rafforzare la nostra presenza nel mercato ICT, un settore che si prevede in forte espansione nei prossimi anni, e a consolidare il nostro ruolo tra i principali player nazionali”. LEGGI TUTTO

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    Pensioni, fondo BCC-CRA: nel 2024 patrimonio ha superato 3 miliardi euro

    (Teleborsa) – Si è tenuta l’Assemblea Annuale dei Delegati del Fondo Pensione Nazionale per il Personale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali ed Artigiane (BCC-CRA): durante l’incontro sono stati illustrati dati di bilancio e risultati ottenuti dal Fondo nel 2024, che hanno confermato la solidità e la crescita continua della struttura previdenziale. Dalla relazione del CdA è emerso che nel 2024 il patrimonio del Fondo ha superato i 3 miliardi di euro, registrando un incremento del 5,393% rispetto al 2023, passando da 2.923.452.139 a 3.081.107.767 di euro. È cresciuto anche il numero degli iscritti, passati da 33.421 a 34.260 membri. Il Fondo mantiene da sempre un flusso di cassa positivo: dal 1987 a oggi, i contributi hanno costantemente superato le prestazioni erogate, raggiungendo a fine 2024 un saldo superiore a 57 milioni di euro. Nel 2024 il comparto Raccolta ha registrato una performance del +3,38%, il comparto Crescita del +2,92% e il comparto Semina del +3,97%.”Il mondo delle BCC- ha affermato il sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni- ci richiama al valore e al rispetto delle esigenze economiche dei territori. Si tratta di realtà che rappresentano la spina dorsale dell’economia del nostro Paese. È compito della politica creare le condizioni necessarie per attrarre investimenti, ovvero favorire un mercato capace di generare rendimenti. In quest’ottica, la politica di investimento dei fondi pensione deve essere ripensata affinché anche le piccole e medie imprese possano beneficiarne. La crescita dei fondi pensione- ha proseguito- si costruisce attraverso strategie di sviluppo sensate, in grado di produrre ricadute positive a livello locale. La riforma del mercato dei capitali che stiamo avviando mira proprio a semplificare l’accesso agli investimenti, anche attraverso una revisione dell’attuale sistema sanzionatorio”.”I fondi pensione sono destinati a registrare una crescita significativa- ha dichiarato il presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Massimo Garavaglia- anche per ragioni di natura culturale. Dal 1996 in poi, infatti, le pensioni si basano esclusivamente sui contributi effettivamente versati. Se analizziamo la situazione attuale in Italia, emerge il rischio concreto che molte persone arrivino alla fine della propria carriera lavorativa con una pensione insufficiente. È quindi fondamentale promuovere una comunicazione efficace che favorisca la diffusione di una vera cultura previdenziale”.”Il risparmio genera investimento- ha inoltre detto- e l’investimento a sua volta alimenta nuovo risparmio: un circolo virtuoso che funziona ancor meglio se radicato nell’economia reale. A tutti rivolgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro poiché la sfida che state affrontando è di grande rilevanza”. “Nel 2024- ha evidenziato il presidente del Fondo Pensione Nazionale per il Personale delle BCC-CRA, Osvaldo Scalvenzi- il mercato italiano della previdenza complementare ha continuato a crescere, seppur con un ritmo moderato rispetto agli anni precedenti. Le adesioni ai fondi pensione sono in costante aumento, ma permane una carenza di consapevolezza tra i cittadini riguardo all’importanza di costruirsi una pensione integrativa. Sono stati registrati segnali positivi, in particolare nel comparto dei fondi negoziali e nelle forme pensionistiche individuali, ma resta ancora fondamentale investire in attività di sensibilizzazione e promozione per far comprendere i reali vantaggi della previdenza complementare e garantire un futuro più sereno ai lavoratori”.”In questo scenario- ha continuato- il nostro Fondo ha ribadito il proprio impegno a offrire soluzioni previdenziali sempre più sostenibili e trasparenti, puntando su un’elevata qualità dei servizi per soddisfare le esigenze di una platea di iscritti in continua crescita”. “Siamo orgogliosi di tali risultati- le parole del Direttore Generale del Fondo Pensione Nazionale per il Personale delle BCC-CRA, Giuseppe Longo- che confermano la validità delle scelte compiute e rafforzano il nostro impegno verso una gestione prudente ed efficace. La strategia di investimento si conferma fortemente diversificata, con un portafoglio che spazia dall’energia rinnovabile alla space economy, dal social&student housing alla silver economy, includendo anche settori come food&beverage, made in Italy, digital, blockchain, healthcare e residenze sanitarie assistenziali. La priorità del Fondo resta l’attenzione costante alla trasparenza e alla solidità nella gestione delle risorse previdenziali a tutela degli iscritti”.”La concessione del credito- ha concluso il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba- rappresenta per noi una vocazione naturale. In Italia, il credito cooperativo costituisce una componente essenziale del sistema bancario. È un settore in crescita e accogliamo con favore l’attenzione dimostrata dal Governo. Il Paese ha bisogno di investimenti privati, in tal senso, dobbiamo acquisire piena consapevolezza del ruolo che il nostro comparto . Al 31 dicembre 2024, il Fondo vanta oltre 13mila posizioni in portafoglio, suddivise tra gestione diretta e gestione indiretta. I risultati di gestione sono stati molto positivi negli anni:Comparto Raccolta: rendimento medio annuo 1,80% negli ultimi 5 anni (benchmark 1,12%) e 1,96% negli ultimi 10 anni (benchmark 1,59%); Comparto Crescita: rendimento medio annuo 2,38% negli ultimi 5 anni (benchmark 2,27%) e 2,74% negli ultimi 10 anni (benchmark 2,5%); Comparto Semina: rendimento medio annuo 3,65% negli ultimi 5 anni (benchmark 4,02%) e 3,81% negli ultimi 10 anni (benchmark 3,67%).Il margine della gestione finanziaria al termine del 2024 si attesta a 117.745.006 euro, mentre il saldo della gestione previdenziale supera i 57 milioni di euro.All’Assemblea Annuale dei Delegati del Fondo Pensione Nazionale per il Personale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali ed Artigiane (BCC-CRA) sono intervenuti, tra gli altri, la presidente del Collegio Sindacale, Martina Malalan e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, Luca Bertinotti, segretario nazionale Fabi, Gianluca Pernisco, responsabile CooperFirst, Riccardo Sanna, segretario nazionale Fisac Cgil, Giuseppe Del Vecchio, segretario nazionale Uilca e Domenico Pota, segretario nazionale Ugl Credito. 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    PIL Usa si contrae e rovina la festa a Trump (che dà la colpa a Biden)

    (Teleborsa) – Prima contrazione dal 2022 per l’economia americana e festa rovinata per i 100 giorni di Donald Trump anche in scia ai timori di una recessione. Il Pil nel primo trimestre ha infatti segnato un -0,3%, penalizzato da un boom delle importazioni (+41,3%) per aggirare l’arrivo dei dazi.Una doccia fredda per le borse, ma anche e soprattutto per la Casa Bianca. “E’ l’eredità di Joe Biden, nulla a che fare con le tariffe”, dice il presidente sul suo social Truth. La diminuzione del Pil nel primo trimestre – spiega Filippo Casagrande, head of investments, Generali Investments – “ha riflesso principalmente un aumento delle importazioni e una diminuzione della spesa pubblica. L’aumento delle importazioni, che sono una sottrazione nel calcolo del PIL, è stato particolarmente significativo, registrando un balzo del 41,3%”.”Questa impennata è stata trainata da beni di consumo, in particolare prodotti farmaceutici, medicinali e vitamine, e da beni strumentali come computer e componenti. Questo aumento delle importazioni è stato in parte attribuito agli importatori che hanno preordinato prodotti per anticipare l’implementazione dei dazi annunciati dall’amministrazione Trump. La spesa pubblica federale ha visto il suo calo più netto dal primo trimestre 2022, diminuendo del 5,1%. La spesa pubblica nel suo complesso ha mostrato una diminuzione”. LEGGI TUTTO

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    USA, Trump firma ordine esecutivo per cessare finanziamenti a NPR e PBS

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che pone fine ai sussidi pubblici per la National Public Radio (NPR) e il Public Broadcasting Service (PBS).NPR e PBS ricevono ogni anno decine di milioni di dollari di fondi pubblici, principalmente dalla Corporation for Public Broadcasting (CPB). L’ordine esecutivo interrompe i finanziamenti federali a NPR e PBS nella misura massima consentita dalla legge. Interrompe inoltre i finanziamenti indiretti a PBS e NPR, vietando alle emittenti radiotelevisive pubbliche locali e a qualsiasi altro beneficiario dei fondi CPB di utilizzare i fondi pubblici per sostenere queste organizzazioni. Inoltre, ordina a tutte le agenzie federali di interrompere qualsiasi finanziamento diretto o indiretto a NPR e PBS e di rivedere le sovvenzioni e i contratti esistenti per verificarne la conformità.Secondo l’amministrazione statunitense, “NPR e PBS hanno alimentato la faziosità e la propaganda di sinistra con i soldi dei contribuenti, il che è altamente inappropriato e rappresenta un uso improprio del denaro pubblico”. Inoltre, “a differenza del 1967, anno di fondazione del CPB, oggi il panorama mediatico è ricco di fonti informative abbondanti, diversificate e innovative, il che rende il finanziamento governativo dei media obsoleto, superfluo e corrosivo per l’indipendenza giornalistica”.Sebbene entrambe le emittenti ricevano una piccola parte dei loro finanziamenti da fonti federali, la PBS subirà il contraccolpo più grave, perché fa affidamento sui fondi federali per circa il 16% del suo budget complessivo, scrive Bloomberg. NPR, al contrario, riceve l’1% direttamente da fonti governative statunitensi. Entrambe le testate giornalistiche si occupano regolarmente della Casa Bianca, del governo e della politica degli Stati Uniti, e hanno vinto numerosi premi giornalistici per i loro articoli. LEGGI TUTTO

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    La Cina sta valutando la possibilità di colloqui con USA sui dazi

    (Teleborsa) – “La Cina ha notato che alti funzionari degli Stati Uniti hanno ripetutamente espresso la loro disponibilità a negoziare con la Cina sulla questione dei dazi. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno recentemente trasmesso proattivamente informazioni alla Cina, tramite le parti interessate, in numerose occasioni, nella speranza di avviare colloqui con la Cina. La Cina sta conducendo una valutazione in merito”. Lo ha detto un portavoce del Ministero del Commercio cinese, rispondendo alle domande dei giornalisti sul dialogo e sulle consultazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti.”La posizione della Cina è coerente: se dobbiamo combattere, combatteremo fino alla fine; se dobbiamo parlare, la porta è aperta – ha aggiunto – La guerra tariffaria e la guerra commerciale sono state avviate unilateralmente dagli Stati Uniti. Se gli Stati Uniti vogliono dialogare, dovrebbero dimostrare la loro sincerità ed essere pronti ad agire per correggere le loro pratiche sbagliate e annullare i dazi unilaterali”. “Abbiamo notato che ultimamente gli Stati Uniti hanno continuato a far trapelare informazioni sull’adeguamento delle misure tariffarie – ha continuato – Ciò che la Cina vuole sottolineare è che se gli Stati Uniti non correggeranno le loro errate misure tariffarie unilaterali in un eventuale dialogo o colloquio, significherà che non sono affatto sinceri e danneggeranno ulteriormente la fiducia reciproca tra le due parti. Dire una cosa e farne un’altra, o addirittura cercare di usare i negoziati come pretesto per coercizione e ricatto, non funzionerà in Cina”.(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, tasso di disoccupazione marzo sale al 2,5%

    (Teleborsa) – Sale leggermente il tasso di disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di marzo 2025 il tasso dei senza lavoro è salito al 2,5%, contro il 2,4% atteso dagli analisti e del mese precedente.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS: sciopero del personale il 6 maggio 2025

    (Teleborsa) – Le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie hanno proclamato uno scioperonazionale del personale del Gruppo FS, dalle 9 alle 17 di martedì 6 maggio 2025. LEGGI TUTTO

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    Banca Sella Holding, Maurizio Sella diventa vice. Giovanni Petrella nuovo presidente

    (Teleborsa) – L’Assemblea annuale di Banca Sella Holding, capogruppo del gruppo Sella, su proposta della Holding controllante “Maurizio Sella SAA”, ha nominato il nuovo CdA della capogruppo bancaria, che si è riunito subito dopo.Maurizio Sella, compiuti 83 anni, ha ritenuto che fosse il momento giusto per cambiare la Presidenza di Banca Sella Holding. Su sua proposta, egli è stato quindi nominato vicepresidente della capogruppo Banca Sella Holding, mantenendo la presidenza di Banca Sella e di Banca Patrimoni Sella & C., dove è stato rieletto nei giorni scorsi.Il CdA, su proposta dello stesso Maurizio Sella, ha nominato nuovo presidente Giovanni Petrella. Giovanni Petrella, Preside della Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è nel Consiglio d’Amministrazione di Banca Sella Holding dal 2012, è componente del Comitato Rischi, che ha presieduto per sei anni, e dal 2016 è presidente di Sella Sgr.”Si tratta di un importante e ulteriore passo con lo sguardo rivolto al futuro, che fonda le sue ragioni in una cultura sana e profonda della governance dell’impresa, del fare impresa e dell’essere imprenditore – ha commentato Maurizio Sella – Come ho avuto modo di dire più volte, in precedenti interventi su questo tema, gestire un’azienda, specie familiare, è un’arte e non esiste un unico modello prefissato per farlo. Ogni azienda, con il lavoro e l’impegno costante dell’imprenditore, del management e di tutte le persone che ne fanno parte, si adatta nel tempo ai cambiamenti e li deve anticipare con lungimiranza e prudenza, per continuare nella propria mission di servire bene il cliente, soddisfare gli stakeholder nel miglior modo possibile e continuare a crescere e a innovare nel tempo”.Il nuovo CdA, in continuità col precedente, è composto da figure di esperienza e competenza in ambiti diversi: Eva D’Onofrio, Andrea Lanciani, Giuseppe Marino, Laura Nieri, Giovanni Petrella, Alessandro Rinaldi, Ernesto Rizzetti, Cristina Santucci, Caterina Sella, Maurizio Sella, Pietro Sella, Sebastiano Sella. Il Gruppo proseguirà nell’attuazione del piano strategico che, sotto la guida del CEO Pietro Sella. LEGGI TUTTO