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    TLC: “In UE troppe norme, Big Tech creano squilibrio”

    (Teleborsa) – La crescente complessità del quadro normativo europeo nel settore delle telecomunicazioni ostacola la competitività, rallenta l’innovazione e frammenta il mercato unico digitale. A evidenziarlo è uno studio realizzato dalla società di consulenza Arthur D. Little per Connect Europe, l’associazione che riunisce gli operatori europei di telecomunicazioni. Secondo il rapporto sono 34 gli obblighi normativi, spesso sovrapposti e incoerenti tra loro, che le tlc del continente devono affrontare, con impatti negativi sulla chiarezza per i consumatori e sulla sostenibilità economica del settore. Al tempo stesso, invece, le Big Tech restano in gran parte escluse da obblighi equivalenti, generando uno squilibrio competitivo.Lo studio propone una strategia di riforma in tre fasi: semplificazione delle norme, eliminando obblighi obsoleti e ridondanti; garanzia di condizioni eque tra operatori tradizionali e piattaforme digitali; armonizzazione delle regole in tutta l’UE per offrire ai consumatori un’esperienza coerente e tutelata.L’obiettivo è chiaro: stimolare gli investimenti, accelerare l’adozione del 5G, migliorare la connettività transfrontaliera e assicurare diritti digitali equi per tutti i cittadini europei.”Le aziende europee non possono più competere con una mano legata dietro la schiena. Una semplificazione radicale è essenziale per favorire innovazione e qualità dei servizi” ha dichiarato Alessandro Gropelli, direttore generale di Connect Europe. “È il momento di passare a una regolamentazione orizzontale, armonizzata e basata sui servizi, nell’interesse dei consumatori e della competitività dell’UE”, ha aggiunto Elisabetta Cafforio, partner di Arthur D. Little.(Foto: Christophe Maout – © Unione Europea) LEGGI TUTTO

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    H2InComune: arriva a Bari la terza tappa

    (Teleborsa) – Venerdì 11 luglio, alle ore 10.30, presso la Sala Ambrosi della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in Corso Cavour 2, a Bari, proseguirà il viaggio di H2InComune, l’iniziativa itinerante promossa da H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e RENAEL – Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali, nata con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’idrogeno e promuovere una nuova consapevolezza tra i decisori pubblici. Dopo le prime due tappe a Udine e Milano, che hanno registrato un’ampia partecipazione e suscitato l’interesse di istituzioni e imprese del territorio, il tour prosegue con la terza tappa nel capoluogo pugliese, organizzata in collaborazione con Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari e con il supporto organizzativo di AESS – Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile. L’evento vedrà il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ANCI Puglia e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari.La strategia regionale dell’Idrogeno in Puglia “H2Puglia2030″ punta alla decarbonizzazione, integrando la catena del valore dell’idrogeno, attraverso politiche di transizione energetica, innovazione e sostenibilità. Grazie a un percorso condiviso con stakeholder regionali e nazionali, la Regione sta attraendo diversi finanziamenti nazionali ed europei, a partire dai fondi PNRR per le aree dismesse (Hydrogen Valleys), fino ai fondi legati agli IPCEI (Important Projects of Common European Interest) per lo sviluppo di infrastrutture di produzione e trasporto di idrogeno. Programma dei lavori La giornata si aprirà alle?ore 10.30, con i?saluti istituzionali?di: Elda Perlino, assessora all’Ambiente Comune di Bari; Antonio Decaro, presidente Commissione ENVI del Parlamento Europeo; Luca Ventorino, Segreteria Tecnica Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Giovanna Pozzi, vicepresidente H2IT; Luciana Di Bisceglie, presidente Unioncamere Puglia e Camera di Commercio di Bari; Fiorenza Pascazio, presidente ANCI Puglia; Piergabriele Andreoli, presidente di RENAEL. Alle ore?11.00, Samuele Giacometti, coordinatore Tavolo Idrogeno RENAEL e Cristina Maggi, direttrice H2IT, offriranno un?”ABC sull’Idrogeno”, per introdurre i temi principali legati a questo vettore energetico.A seguire, alle?ore 11.10, sarà presentata la?Strategia Regionale Puglia?con gli interventi di: Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento di Sviluppo Economico – Regione Puglia; Paolo Francesco Garofoli, direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana – Regione Puglia; Carmela Iadaresta, dirigente Sezione Trasporto Pubblico Locale e Intermodalità – Regione Puglia. Dalle ore?11.30?prenderanno la parola i rappresentanti delle realtà imprenditoriali e industriali impegnate nello sviluppo di progetti legati all’idrogeno: Leonardo Mazza, Puglia Green Hydrogen Valley; Orazio Manni, RINA; Matteo Simoncini, Metlen Energy & Metals; Marco Mottola, Acquedotto Pugliese; Vito Lazazzera, Masmec. Alle ore 12.10, Marco Manchisi, presidente Comitato di Indirizzo Di.T.N.E. – Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia, modererà il confronto sulle Hydrogen Valleys con Michele Montinaro, ACCA; Pio Cianci, Cerichem Biopharm; Domenico Giraudo, PANITA; Marcello Salvatori, Sistemi Energetici SpA; Francesca Martella, SOLARIND GREEN.I lavori si concluderanno con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, che tirerà le somme di una mattinata di confronto e proposte concrete. LEGGI TUTTO

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    Cina: dati misti su inflazione a giugno, prezzi produzione ancora in calo

    (Teleborsa) – Dati misti per l’inflazione in Cina nel mese di giugno 2025. Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0,1%, dopo il -0,1% del mese precedente e rispetto al -0,1% atteso dagli analisti.Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un decremento dello 0,1%, a fronte del +0% del consensus, dopo il -0,2% precedente.Frenano ancora i prezzi alla produzione, che a giugno hanno mostrato un decremento tendenziale del 3,6%, più delle attese (-3,2%), a fronte del -3,3% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Trump: “Ue ci sta trattando bene, entro 2 giorni la lettera”

    (Teleborsa) – “La Ue ora ci sta trattando molto bene”. È quanto ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la riunione di Gabinetto del suo governo riferendo dei contatti avuti con la presidente della Commissione europea. “Probabilmente – ha annunciato Trump – siamo a due giorni dall’invio della lettera alla Ue” che preciserà l’entità dei dazi sull’export europeo. “Sono stati tra i più difficili da gestire. In realtà, per molti aspetti, sono stati molto peggio della Cina”, ha detto Trump parlando delle trattative in corso con l’Ue sui dazi. Il presidente ha accusato l’Unione europea di aver trattato molto male le aziende americane da Apple a Google e di usare i giudici per “sottrarre soldi al nostro Paese”. Trump ha detto che sta parlando con i Paesi Ue e ha chiarito che l’invio di una “lettera significa un accordo”. Nessuna ulteriore proroga per l’entrata in vigore dei dazi, fissata il primo agosto. I dazi dal primo agosto “non sono un cambiamento, sono un chiarimento”, ha detto Trump durante la riunione di governo, sottolineando che “tutti pagheranno il primo agosto”. “I Paesi sono ora pronti a darci tutto quello che vogliamo ora – ha aggiunto Trump –. Per gli Stati Uniti è arrivato il momento di ottenere soldi dai Paesi che ci hanno derubato e hanno riso alle nostre spalle”.Da Trump una dura critica ai Brics: “Non sono una minaccia seria, quello che stano cercando di fare è distruggere il dollaro ma non lo permetteremo. Il dollaro è il re, e lo resterà”. I paesi Brics – ha annunciato Trump – “riceveranno presto un’aliquota tariffaria del 10%”. Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre anticipato un prossimo annuncio sui dazi sul rame. “Penso che saranno al 50%” ha detto Trump.Dichiarazioni che hanno avuto un impatto immediato con le quotazione del rame sul Comex che salgono del 10,5% a 5,89 dollari alla libbra.Trump ha, infine, minacciato tariffe del 200% sulla farmaceutica. LEGGI TUTTO

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    Mimit: ritirati due francobolli della serie “Turistica – Patrimonio naturale e paesaggistico”

    (Teleborsa) – Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, ha richiesto a Poste Italiane l’immediata sospensione della commercializzazione di due francobolli appartenenti alla serie “Turistica – Patrimonio naturale e paesaggistico”. Lo fa sapere il Mimit in una nota.”La decisione – si legge nella nota – è stata assunta a seguito di un’anomalia riscontrata dal Mimit nei francobolli dedicati ai monti del Gruppo del Catinaccio delle Dolomiti e del Gruppo del Latemar, situati nella regione Trentino-Alto Adige, risultati privi delle diciture bilingue italiano-tedesco previste per tale territorio in conformità a quanto sancito dall’articolo 6 della Costituzione italiana e alle normative vigenti. Sentiti i proponenti, i francobolli erano stati predisposti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e successivamente approvati dalla Commissione nazionale filatelica”.”Nel confermare il proprio impegno per la valorizzazione delle identità locali, anche sotto il profilo linguistico, il ministero delle Imprese e del Made in Italy – conclude la nota – ha incaricato la Commissione filatelica di condurre una verifica per accertare eventuali omissioni nell’iter approvativo del francobollo e di avviare la realizzazione di nuovi bozzetti conformi alle disposizioni sul bilinguismo”. LEGGI TUTTO

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    Palazzo Chigi: domani incontro fra governo e chiesa greco-cattolica ucraina

    (Teleborsa) – Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro della cultura Alessandro Giuli, il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e il ministro della salute Orazio Schillaci incontreranno, mercoledì 9 luglio, alle 19.00 nella Sala Verde di Palazzo Chigi, i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, guidati dal patriarca, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk. La riunione precederà di poche ore l’inizio a Roma della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, che si aprirà con l’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dall’Italia per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione del Paese, in coordinamento con la comunità internazionale e in dialogo costante con tutte le componenti della società. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota. “La presenza del Patriarca Shevchuk – si legge nella nota – e di tutti i vescovi greco-cattolici assume particolare rilevanza in questo contesto e conferma l’impegno dell’Italia nel sostenere non solo la ricostruzione materiale del Paese, ma anche la sua dimensione spirituale e comunitaria. Saranno presenti all’incontro anche Tiziano Onesti, presidente della Fondazione e dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, l’architetto Stefano Boeri e Maria Emanuela Bruni, presidente della Fondazione MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, a testimonianza dell’approccio multidisciplinare che l’Italia intende adottare per supportare la ricostruzione dell’Ucraina, che spazia dalla cooperazione sanitaria, a quella sulla sicurezza energetica, fino agli aspetti socio-culturali, urbanistici e architettonici”. LEGGI TUTTO

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    CNDCEC: Commercialisti auditi al Tavolo tecnico del ministero della Giustizia

    (Teleborsa) – Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili è stato audito ieri presso il Tavolo tecnico per la revisione della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, attualmente regolate dal d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231. In rappresentanza della categoria professionale sono intervenuti il consigliere nazionale delegato alla Compliance 231, Fabrizio Escheri, e il presidente dell’Osservatorio Nazionale sul D.lgs. 231/2001 istituito presso il Consiglio nazionale dei commercialisti, Rino Sodano.La delegazione dei commercialisti ha illustrato il documento elaborato dal proprio Osservatorio 231, contenente osservazioni e proposte volte a promuovere una riforma organica, coerente ed efficace della normativa sulla responsabilità da reato degli enti, nella consapevolezza che, ad oltre vent’anni dalla sua introduzione, essa richieda un profondo ripensamento. Nel contributo dell’Osservatorio, in particolare, è stata evidenziata la crisi della funzione premiale originaria del sistema 231, l’ampliamento disorganico del catalogo dei reati presupposto, l’eterogeneità applicativa tra giurisdizioni e le difficoltà operative per PMI e microimprese.Dopo aver evidenziato l’importanza delle competenze di matrice aziendalistica, tipiche della figura del dottore commercialista, nella piena valutazione dei rischi di reato e nel governo consapevole dei processi aziendali, Escheri ha illustrato i lavori delle commissioni di studio del Consiglio nazionale in materia 231, che hanno approfondito l’utilizzo di tale metodologia, anche in ottica di sostenibilità ESG, nelle aziende sottoposte a misure CAM e come prevenzione delle misure in un’ottica di self-cleaning nonché sulle linee guida elaborate per aziende operanti in settori ad alto rischio come quello della sanità. Inoltre, ha rappresentato il lavoro della commissione congiunta CNDCEC-CONI per l’elaborazione di modelli 231 nelle società ed associazioni che operano nel settore sportivo.Sodano si è soffermato sulle proposte elaborate dall’Osservatorio 231, chiarendone i punti salienti. “Il nostro intento – ha spiegato Sodano – è contribuire con spirito costruttivo a un ripensamento complessivo del sistema, che ne rafforzi la funzione preventiva, ne aumenti l’equità e ne migliori l’efficacia applicativa. Il bilanciamento tra esigenze di efficienza e tutela delle garanzie – ha aggiunto – deve orientarsi verso soluzioni equilibrate: rafforzare gli strumenti premiali e deflattivi senza sacrificare il principio di legalità, la certezza del diritto e il diritto di difesa. Occorre, in pratica, puntare su una modernizzazione degli strumenti processuali, privilegiando meccanismi di premialità, deflazione e responsabilizzazione degli enti, secondo una logica di “compliance premiale” che valorizzi le condotte virtuose come la collaborazione processuale, il risarcimento del danno e l’adozione di modelli organizzativi realmente efficaci”.”Dopo oltre vent’anni di applicazione – ha affermato Escheri – la disciplina ha perso in parte la sua funzione originaria: oggi è vista più come un adempimento formale che come uno strumento reale di prevenzione e cultura della legalità”. “Il documento dei Commercialisti, quindi, è un appello a trasformare la responsabilità amministrativa da adempimento burocratico a vera leva di crescita etica e organizzativa al fine di promuovere la cultura della prevenzione, tutelare le imprese corrette e ridurre l’incertezza giuridica”, ha aggiunto. Escheri, che ha concluso come “da parte dei componenti del Tavolo tecnico ministeriale è emerso un apprezzamento del nostro documento. Il Presidente Fidelbo, in particolare, ha sottolineato i punti di convergenza tra le proposte dei commercialisti e le riflessioni in corso da parte del gruppo di lavoro ministeriale”. LEGGI TUTTO

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    UE, fornitura di energia e attività estrattive sono i settori più concentrati

    (Teleborsa) – Nel 2023, la concentrazione industriale ha mostrato un’ampia gamma di variazioni tra i settori a livello UE, secondo un report dell’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat). La concentrazione industriale si basa sui dati dell’EuroGroups Register (EGR) e misura il grado in cui un settore è dominato da una o più imprese. In questo caso, si concentra sulla concentrazione dell’occupazione nei 4 maggiori gruppi di imprese multinazionali.Le 5 attività economiche con la più alta concentrazione industriale nel 2023 sono state registrate nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (20,8% concentrato nei 4 maggiori gruppi di imprese), attività estrattive e di cave (12,9%), fornitura idrica; reti fognarie, gestione dei rifiuti e attività di bonifica (11,7%), trasporto e stoccaggio (9,8%) e attività finanziarie e assicurative (8,7%).Al contrario, le attività in settori come l’edilizia, le attività di alloggio e ristorazione e l’istruzione hanno registrato livelli di concentrazione molto più bassi, pari o inferiori al 2% nel 2023. LEGGI TUTTO