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    Bollette, Arera: “Verso aumenti molto rilevanti”. Oggi la comunicazione delle nuove tariffe

    (Teleborsa) – “Andremo incontro a una variazione estremamente rilevante per i consumatori, che si inserisce in un quadro rilevante di variazione di tutto il sistema”. Questo l’avvertimento lanciato ieri dal presidente dell’Arera Stefano Besseghini in vista della comunicazione, attesa per oggi, delle nuove tariffe per l’elettricità riservate al mercato tutelato per famiglie e imprese in vigore dal primo ottobre. La società indipendente di ricerca Nomisma Energia stima un rincaro del 60%.A partire da ottobre il costo della componente materia prima nelle bollette del gas sarà calcolato tenendo in considerazione la media mensile dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano (PSV) e non più le quotazioni internazionali (Ttf di Amsterdam). Una novità introdotta dall’Autorità proprio per far fronte al caro-energia. Una decisione che, tuttavia, non piace alle associazioni dei consumatori che si attendono incrementi importanti. Il Codacons stima che la decisione di Arera di scegliere da ottobre il mercato Psv per la determinazione delle tariffe del gas, potrebbe comportare un esborso aggiuntivo tra i +450 e i +500 euro annui a famiglia. Contro questa decisione l’associazione ha già fatto ricorso al Tar della Lombardia e ne sta preparando un altro contro le bollette mensili, che definisce “un inganno”. Già nei primi 9 mesi del 2022 bolletta gas ha raggiunto quota 1.516 euro a famiglia, con un balzo del 93% sul 2020, calcola Assoutenti. Ora “l’incidente che ha colpito due linee del Nord Stream nel mar Baltico, il nuovo metodo di calcolo scelto da Arera per l’aggiornamento delle tariffe e la mancanza di disponibilità di gas in Italia per la stagione invernale, rischiano di far schizzare alle stelle le bollette degli italiani”, denuncia l’associazione.Anche Consumerismo No Profit attende “enormi rincari” per gli ultimi mesi del 2022 e chiede ad Arera di fare un passo indietro su bollette mensili e calcolo delle tariffe del gas, “garantendo gli interessi degli utenti e non quelli delle società energetiche”.Secondo le stime di Facile.it, a partire da ottobre la bolletta del gas per i clienti del mercato tutelato potrebbe aumentare fino al 120% arrivando a sfiorare, per la famiglia tipo, i 317 euro al mese. Il dato emerge dalle simulazioni realizzate dal comparatore focalizzate sul nuovo metodo di calcolo introdotto dall’Arera. “Per capire l’effettivo aumento del prezzo del gas bisognerà attendere gli inizi di novembre, quando Arera pubblicherà il dato ufficiale relativo al PSV di ottobre – spiega Mario Rasimelli, managing director Utilities di Facile.it –. In ogni caso, questo aggiornamento tariffario riguarderà solo i circa 7 milioni di clienti che hanno un contratto di fornitura gas nel servizio di tutela; guardare alle offerte presenti sul mercato libero potrebbe, quindi, essere una soluzione per contrastare almeno in parte i rincari previsti per i prossimi mesi”. Per arrivare al dato, Facile.it ha calcolato la spesa mensile di una famiglia tipo (consumi annui 1.400 smc) applicando i valori del mercato all’ingrosso italiano dello scorso mese (2,47 €/smc). Se le condizioni rimarranno su questi livelli anche ad ottobre, ipotizzando che le altre voci di spesa in bolletta restino uguali, il costo per un solo mese di fornitura gas arriverebbe a 317 euro, vale a dire 173 euro in più rispetto ad oggi. LEGGI TUTTO

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    Prove di Governo, Meloni incontra Salvini: nodo incarichi

    (Teleborsa) – La candidata in pectore alla Presidenza del Consiglio, Giorgia Meloni è al lavoro sulla squadra di governo e ha incontrato a Montecitorio il leader della Lega Matteo Salvini per fare il punto. Un colloquio durato circa un’ora dal quale emerge la voglia di “grande collaborazione e unità di intenti”.”Entrambi i leader – si legge in una nota diffusa al termine del faccia a faccia – hanno espresso soddisfazione per la fiducia data dagli italiani alla coalizione e hanno ribadito il grande senso di responsabilità che questo risultato comporta. Meloni e Salvini hanno fatto il punto della situazione e delle priorità e urgenze all’ordine del giorno del governo e del Parlamento, anche alla luce della complessa situazione che l’Italia sta vivendo”.”Non si è parlato né oggi e né in questi giorni di nomi, incarichi, attribuzioni di deleghe né separazioni di ministeri e sono prive di fondamento retroscena di stampa su presunti veti, così come le notizie già smentite da P.Chigi su un ‘patto’ Meloni-Draghi”, hanno sottolineato fonti di Fdi in una nota riferendosi all’incontro ricordando il post della Meloni su Fb in cui aveva scritto ‘Trovo surreale che certa stampa inventi di sana pianta miei virgolettati, pubblicando ricostruzioni del tutto arbitrarie. Si mettano l’anima in pace: il centrodestra unito ha vinto le elezioni ed è pronto a governare”.Nel frattempo, come da copione, impazza il toto nomi. Si parla dell’attuale vertice del Dis Elisabetta Belloni agli Esteri, del braccio destro di Berlusconi Licia Ronzulli alla Scuola o alla Salute. Antonio Tajani il più gettonato: c’è chi lo dà alla Farnesina, chi come presidente della Camera o alla guida della Difesa. E ancora: sui giornali il nome di Giulia Bongiorno compare sia per la Giustizia, sia per la P.A, mentre, sempre alla Salute, si ipotizza Letizia Moratti. Ma è evidente che in questa sorta di gioco di società di ‘trova la casella giusta’ non si saprà nulla di veramente certo fino all’ultimo.Tra i rumors del Transatlantico, si darebbe fuori dalla compagine ministeriale Salvini per il quale invece la leader di FdI potrebbe ritagliare un ruolo da vicepremier, in tandem con il ‘jolly’ Tajani.Secondo molti, obiettivo della Meloni è rendere “inattaccabile” la squadra da ogni critica esterna. LEGGI TUTTO

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    ENEL, siglati accordi con Sonatrach per incremento volumi e adeguamento contratti fornitura gas naturale

    (Teleborsa) – Il Gruppo Enel ha siglato oggi con Sonatrach, la compagnia petrolifera statale algerina, una serie di accordi relativi ai contratti di fornitura di gas naturale attualmente in essere fra le società.In particolare, le parti hanno concordato una fornitura di volumi addizionali per il 2022 e la possibilità di volumi incrementali negli anni successivi, oltre che un aggiustamento dei prezzi di vendita che tenga conto delle attuali condizioni di mercato.”Gli accordi – fa sapere Enel in una nota – confermano la volontà delle parti di rafforzare la storica partnership che lega il Gruppo Enel e Sonatrach, consolidando la relazione commerciale nel campo del gas naturale con l’Algeria, da sempre fornitore affidabile, garantendo stabilità e certezza alle forniture di gas e contribuendo così a rafforzare la sicurezza energetica per i clienti”. LEGGI TUTTO

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    Nadef, via libera del Cdm. Crescita rivista al rialzo nel 2022 ( +3,3%), rallenta nel 2023 (+0,6%)

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef) 2022, che delinea lo scenario a legislazione vigente senza definire gli obiettivi programmatici di finanza pubblica per il triennio 2023-2025. È quanto dichiara Palazzo Chigi in una nota rimarcando che le “previsioni sono improntate, come per i precedenti documenti di programmazione, a un approccio prudenziale e non tengono conto dell’azione di politica economica che potrà essere realizzata con la prossima legge di bilancio e con altre misure”. “L’economia italiana – sottolinea Palazzo Chigi – ha registrato sei trimestri di crescita superiore alle aspettative; le prospettive adesso risultano meno favorevoli in ragione del marcato rallentamento dell’economia globale e di quella europea, principalmente legato all’aumento dei prezzi dell’energia, all’inflazione e alla situazione geopolitica.Nella Nadef la crescita stimata del PIL nel 2022 è del +3,3%, con una revisione al rialzo rispetto alle previsioni del Def di aprile (+3,1%). Nel 2023 rallenterà al +0,6%, per poi risalire (in questo caso le stime confermano le previsioni del Def) a +1,8% nel 2024 e +1,5% nel 2025. “La previsione di aumento del PIL per quest’anno viene rivista al rialzo – si legge nel testo del documento diffuso dall’Ansa – grazie alla crescita superiore al previsto registrata nel primo semestre e pur scontando una lieve flessione del Pil nella seconda metà dell’anno”. L’aggiornamento della previsione evidenzia anche un rialzo del sentiero dell’inflazione e della crescita salariale; si continua comunque a prevedere che il tasso di inflazione cominci a scendere entro la fine di quest’anno.L’indebitamento netto tendenziale nel 2022 scende al 5,1% (a fronte dell’obiettivo del 5,6% indicato in aprile col Def) e si attesterà al 3,4% nel 2023, sempre in calo dalla stima del Def (3,9%). “Nelle proiezioni aggiornate per il 2022 la finanza pubblica – spiega il documento – beneficia del positivo andamento delle entrate e della moderazione della spesa primaria sin qui registrate quest’anno, mentre risente dell’impatto sul servizio del debito dell’aumento dei tassi di interesse e della rivalutazione del nozionale dei titoli di stato indicizzati all’inflazione”. Il deficit al 5,1% previsto per il 2022 nella Nadef approvata oggi dal Consiglio dei ministri lascia uno spazio di manovra tra i 8 e i 10 miliardi di euro, in pratica un tesoretto per un eventuale nuovo decreto. L’obiettivo indicato oggi è infatti inferiore di 0,5 punti rispetto a quello fissato nel Def e già autorizzato dal Parlamento. Se quindi il nuovo governo volesse intervenire contro il caro-energia entro la fine dell’anno, potrebbe utilizzare la leva dell’indebitamento e salire fino al 5,6% precedentemente stimato, già autorizzato dal Parlamento e considerato dall’Ue in linea con gli obiettivi.Il rapporto debito/PIL è previsto in netto calo quest’anno, al 145,4% (dal 150,3% del 2021), anche più della stima di aprile (146,8%). Il sentiero di discesa proseguirà negli anni a seguire fino ad arrivare al 139,3% nel 2025 (141,2% la stima del Def): nel 2023 il debito è stimato al 143,2% (dal 145% della stima di aprile) e nel 2024 al 140,9% (143,2% nella stima del Def di aprile). “I prossimi mesi – evidenzia il testo – saranno complessi, alla luce dei rischi geopolitici e del probabile permanere dei prezzi dell’energia su livelli elevati. Le risorse a disposizione del Paese per rilanciare gli investimenti pubblici e promuovere quelli privati, sia in nuovi impianti sia in innovazione, non hanno tuttavia precedenti nella storia recente e potranno dar luogo a una crescita sostenibile ed elevata, così da porre termine alla lunga fase di sostanziale stagnazione dell’economia”.Nel 2023 permarranno gli effetti del rialzo dei tassi di interesse e la spesa per interessi sarà pari al 3,9 per cento del PIL. L’aumento di «tassi e rendimenti – si sottolinea nella Nadef – ha un impatto negativo sul PIL che è marginale per quest’anno ma molto significativo sul 2023 e rilevante sugli anni successivi”.”L’ammontare di risorse effettivamente spese per i progetti del Pnrr nel corso di quest’anno sarà inferiore alle proiezioni presentate nel Def per il ritardato avvio di alcuni progetti che riflette, oltre i tempi di adattamento alle innovative procedure del Pnrr, gli effetti dell’impennata dei costi delle opere pubbliche – si legge nella premessa della Nadef – Dei 191,5 miliardi assegnati all’Italia circa 21 saranno effettivamente spesi entro la fine di quest’anno. Restano circa 170 miliardi da spendere nei prossimi 3 anni e mezzo, risorse che se pienamente utilizzate daranno un contributo significativo alla crescita”.In riferimento all’impennata dei costi delle opere pubbliche, nella premessa il ministro dell’Economia Daniele Franco spiega che “su quest’ultimo fronte il governo è intervenuto per incrementare i fondi destinati a compensare i maggiori costi, sia per le opere in corso di realizzazione, sia per quelle del piano”.”L’impennata dei prezzi – prosegue Franco nella premessa – ha accresciuto in misura senza precedenti il costo delle nostre importazioni di energia. Dopo quasi 10 anni di ininterrotti avanzi nel 2022 la bilancia commerciale dell’Italia registrerà un deficit. Nei primi 7 mesi dell’anno, mentre il saldo commerciale che esclude l’energia registrava un surplus di oltre 46 miliardi, il saldo energetico ha registrato un deficit di 60 miliardi, un valore oltre 3 volte superiore allo stesso periodo del 2021. Si tratta di un enorme trasferimento di risorse verso i paesi produttori di energia tra cui la Russia che evidenzia come la transizione ecologica sia cruciale non solo dal punto di vista ambientale ma anche per la sicurezza e la resilienza economica e sociale”. “Il Governo – si legge nella premessa – conclude il suo operato in una fase assai complessa a livello geopolitico ed economico ma con evidenti segnali di ritrovato dinamismo per l’economia italiana. L’auspicio è che, in un contesto di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico la ripresa economica avviata dopo la crisi pandemica prosegua e si consolidi, sostenuta dagli investimenti privati e pubblici, da tassi di occupazione più alti e da una dinamica della produttività più elevata. Le tendenze di finanza pubblica presentate in questo documento – conclude Franco – sono complessivamente rassicuranti, sebbene il servizio del debito si faccia più pesante”. Il ministro ricorda che “nel 2024 rientrerà in vigore il Patto di stabilità e crescita, nella versione che scaturirà da una consultazione che la Commissione europea aprirà prossimamente sulla base di una proposta di riforma delle regole fiscali”. LEGGI TUTTO

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    Edufin3.0, al via il progetto di educazione finanziaria di Banca Generali con Marco Montemagno

    (Teleborsa) – Cos’è l’inflazione? Come impatta sulla nostra quotidianità? Quale sarà il futuro degli investimenti? Come funziona la blockchain? Cosa vuol dire Non Fungible Token? Sono solo alcune delle domande che contraddistinguono il presente e il futuro del mondo del risparmio e alle quali proverà a rispondere Edufin3.0, il progetto di educazione finanziaria di Banca Generali e Marco Monty Montemagno.L’iniziativa – spiega Generali in una nota – punta diffondere una cultura positiva verso il mondo degli investimenti presso un pubblico trasversale che comprenda sia le nuove generazioni che quelle più mature. Per farlo, Edufin3.0 svilupperà i propri contenuti su tutte le principali piattaforme di social media: da Facebook a TikTok, da Instagram a YouTube fino ai podcast. I temi al centro del palinsesto editoriale saranno sviluppati con cadenza settimanale e copriranno tutti i principali argomenti di educazione finanziaria, da quelli tradizionali fino alle novità portate al settore del risparmio dalle cryptovalute alla blockchain passando per il Metaverso. Il tutto sviluppato attraverso una chiave divulgativa diretta che si basa su un linguaggio semplice, corredato da info grafiche e con messaggi ponderati su misura a seconda del tempo a disposizione degli utenti e della loro disponibilità ad approfondire i concetti.”L’educazione finanziaria – dichiara Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali – è di fondamentale importanza per un futuro sostenibile del risparmio. La capacità di affrontare sfide ormai essenziali come la previdenza complementare, la pianificazione dei progetti di vita e in generale la protezione del risparmio non possono più prescindere per nessuno da una corretta conoscenza dei rischi e delle opportunità che giungono dai mercati. Le classifiche internazionali ci collocano fanalino di coda tra i Paesi Ocse nella comprensione degli strumenti e delle dinamiche economico-finanziarie privandoci della possibilità di valorizzare maggiormente quella straordinaria stampella sociale che rappresenta oggi il risparmio e di avvicinarne ancor più il contributo a supporto dell’economia. A questo aggiungiamo la velocità dei cambiamenti apportati nei servizi finanziari dalla tecnologia, nei pagamenti e nel web 3.0 che dialogano in modo sempre più stretto con la sfera del risparmio ma che richiedono anch’esse regole e istruzioni da conoscere con la dovuta attenzione. Per questo siamo felici della disponibilità di Marco Montemagno e dei nostri partner nell’affrontare assieme questo percorso che ha l’ambizione di avvicinare ulteriormente l’ampio pubblico dei canali social di Monty verso questo straordinario mondo in rapida evoluzione del fintech”.”Sono anni che la mia community – commenta Marco Montemagno, imprenditore digitale e curatore del progetto – mi chiede approfondimenti sul tema dell’educazione finanziaria e, dopo aver trovato una squadra di partner perfetta, sono davvero contento di poter aprire le porte dei miei canali social a questo progetto. Il palinsesto spazierà a 360 gradi sul tema con 52 appuntamenti volti a diffondere una cultura positiva verso il mondo degli investimenti ad un pubblico trasversale che comprenda sia le nuove generazioni sia quelle più mature. La divulgazione oggigiorno non può, infatti, prescindere dai social: basti pensare che la GenZ spende più di tre ore al giorno connessa. I nostri appuntamenti settimanali, quindi, avranno l’obiettivo di entrare nel merito delle principali questioni relative al mondo dell’educazione finanziaria e, con l’aiuto degli ospiti che intervisterò, fornire strumenti grazie ai quali ognuno possa crearsi una propria cultura e idea personale sul tema”. “La formazione – afferma Luca Colombo, country director di Meta in Italia – è un requisito imprescindibile per la crescita delle persone e della società nel suo complesso e, come Meta, siamo da sempre impegnati su questo fronte. Siamo fermamente convinti che lo sviluppo di nuove competenze in diverse aree possa fare da volano alla crescita dell’intero Paese e generare inclusione sociale. In una società come quella in cui viviamo oggi, teatro di grandi cambiamenti dal punto di vista economico, sociale e tecnologico, l’educazione finanziaria riveste un ruolo cruciale, perché può influire sulle scelte che impattano direttamente la vita delle persone. E questo ruolo sarà ancora più rilevante nel futuro, grazie alle opportunità aperte dalle nuove frontiere della tecnologia, come il metaverso. Questa nuova generazione di internet potrà avere, infatti, importanti implicazioni per lo sviluppo della tecnologia finanziaria, abilitando una nuova economia digitale per milioni di persone e imprese”. LEGGI TUTTO

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    Ue, la Commissione presenta il suo piano per un futuro senza amianto

    (Teleborsa) – La Commissione ha presentato un approccio globale per proteggere meglio le persone e l’ambiente dall’amianto e garantire un futuro senza amianto. “L’amianto è una sostanza cancerogena estremamente pericolosa ancora presente in molti dei nostri edifici e causa di numerosi decessi evitabili nell’UE”, si legge nella nota dell’esecutivo europeo.Il pacchetto comprende una comunicazione dal titolo “Costruire un futuro senza amianto”, che affronta il problema dell’amianto in modo globale, dal miglioramento di diagnosi e cure delle malattie causate dall’amianto fino all’identificazione e alla rimozione sicura dell’amianto e al trattamento dei relativi rifiuti. La Commissione ha presentato anche una proposta di modifica della direttiva sull’esposizione all’amianto durante il lavoro, intesa a migliorare la protezione dei lavoratori riducendo significativamente il limite di esposizione professionale per l’amianto. “Sebbene tutte le forme di amianto siano vietate nell’UE dal 2005, questa sostanza è ancora presente negli edifici più vecchi e rappresenta una minaccia per la salute, in particolare quando i materiali che la contengono vengono perturbati, con il conseguente rilascio di fibre che possono essere inalate, ad esempio durante le ristrutturazioni”, sottolinea la Commissione che ricorda come il 78% dei tumori professionali riconosciuti negli Stati membri sia correlato all’amianto. “Se inalate, le fibre di amianto presenti nell’aria possono causare, ad esempio, mesotelioma e cancro ai polmoni, con un periodo medio di 30 anni tra l’esposizione e i primi segni della malattia”, ha sottolineato.Le azioni presentate oggi fanno parte del pilastro relativo alla prevenzione del piano europeo di lotta contro il cancro e contribuiranno agli obiettivi del Green Deal europeo, del piano d’azione “inquinamento zero” e del pilastro europeo dei diritti sociali.La Commissione invita tutte le istituzioni dell’UE, gli Stati membri, le parti sociali e gli altri portatori di interessi ad accelerare l’azione per conseguire un’UE senza amianto per le generazioni attuali e future. La proposta di modifica della direttiva sull’esposizione all’amianto durante il lavoro presentata dalla Commissione sarà discussa dal Parlamento europeo e dagli Stati membri; la Commissione, da parte sua, auspica una rapida approvazione. Una volta adottata, gli Stati membri avranno 2 anni di tempo per recepire le disposizioni della direttiva nella legislazione nazionale.(Foto: © Vladimir Konstantinov / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Fondo europeo di sviluppo regionale, da Ue 101 milioni di euro per ferrovia Palermo-Catania-Messina

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato oggi un investimento di oltre 101 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale per l’ammodernamento dell’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina in Sicilia. L’investimento – spiega la Commissione in una nota – contribuirà alla realizzazione di due gallerie, lunghe 92,75 m e 34,75 m, e di 17 viadotti per rimuovere le sinuosità dei binari che attraversano zone collinari e accidentate.”L’Ue investe nel miglioramento della competitività e della qualità della vita nelle regioni periferiche. Cittadini e imprese – ha dichiarato la commissaria alla Coesione e alle Riforme, Elisa Ferreira – beneficeranno di collegamenti ferroviari molto migliori, che saranno più veloci e frequenti. Si tratta di un investimento fondamentale per accrescere l’attrattività della Sicilia e incoraggiare l’utilizzo di una modalità di trasporto più sostenibile rispetto alla strada. Permetterà alla Sicilia di diventare un luogo più accessibile e attraente in cui vivere e lavorare. Passo dopo passo, stiamo trasformando in realtà il Green deal europeo”.In alcune parti della Sicilia sarà costruita una seconda corsia per favorire la circolazione simultanea in entrambe le direzioni. Questi investimenti – assicura la Commissione – ridurranno notevolmente i tempi di viaggio e aumenteranno la frequenza dei collegamenti. I terreni liberati dai tornanti saranno, in parte, trasformati in piste ciclabili. Il progetto migliorerà la qualità del servizio ferroviario e dei collegamenti con i porti di Catania, Augusta e Palermo, nonché con gli aeroporti di Catania e Palermo. Contribuirà inoltre al miglioramento della stazione Bicocca di Catania, modificando la disposizione dei binari, realizzando nuovi sottopassi e rampe di accesso e ammodernando l’edificio della stazione. “Questo importante investimento – sottolinea la Commissione – è fondamentale per rafforzare lo sviluppo socio-economico della Sicilia, in quanto sostiene la realizzazione di un mezzo di trasporto più efficiente, veloce e a basse emissioni per cittadini e imprese”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 0,2 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite, contro attese per un aumento, le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 23 settembre 2022, sono diminuiti di circa 0,2 milioni di barili a 430,6 MBG, contro attese per un incremento di appena 0,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 2,9 milioni a 114,4 MBG, contro attese per un andamento piatto, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 2,4 milioni a quota 212,2 MBG (era attesa una crescita di 0,7 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 4,6 milioni a 422,6 MBG. (Foto: Raimond Castillo / Pixabay) LEGGI TUTTO