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    Ucraina, la Commissione Ue presenta le nuove sanzioni contro la Russia

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha presentato la proposta per l’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L’annuncio è arrivato dopo l’escalation dell’aggressione militare di Mosca in Ucraina. Le nuove sanzioni prevedono ulteriori restrizioni commerciali e un tetto massimo del prezzo del petrolio per i paesi terzi. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che il pacchetto di sanzioni è stato progettato “per far pagare il Cremlino” l’escalation in Ucraina, definendo “falsi” i voti del referendum nei territori occupati sull’annessione alla Russia.Von der Leyen ha annunciato che l’esecutivo dell’UE pubblicherà la “base legale” per un tetto massimo del prezzo del petrolio per i paesi terzi, per ridurre le entrate russe e stabilizzare il mercato petrolifero globale. “L’Ue ha già stabilito l’embargo al greggio russo importato via mare a partire dal 5 di dicembre – ha spiegato la presidente della Commissione Ue -. Ma altri paesi emergenti hanno bisogno di petrolio russo a prezzi contenuti e il G7 ha concordato l’introduzione di un price cap al greggio russo per paesi terzi. Il price cap al petrolio russo ridurrebbe da un lato i profitti del Cremlino e manterrebbe i prezzi stabili dall’altro. Oggi, con questo pacchetto introduciamo la base legale per il price cap”.Secondo la Commissione europea le ulteriori limitazioni all’import di prodotti russi dovrebbe inoltre costare a Mosca 7 miliardi di euro di entrate, a cui si aggiungeranno i divieti all’esportazione di tecnologie chiave destinate all’uso militare (ad esempio prodotti per l’aviazione, componenti elettronici e sostanze chimiche specifiche). Il pacchetto di sanzioni vieterebbe ai cittadini dell’UE di sedere negli organi di governo delle imprese statali russe.Gli ambasciatori dei Paesi Ue potrebbero valutare la proposta venerdì. Il pacchetto richiederà l’unanimità per essere implementato. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite di case in corso agosto -2%

    (Teleborsa) – Diminuiscono le compravendite in corso di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di agosto 2022, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è diminuito del 2% su base mensile, attestandosi a 88,4 punti dai 90,2 punti registrati a luglio (dato rivisto da 89,8 punti).Il dato si mostra peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un calo dell’1,4%.”La direzione dei tassi ipotecari – al rialzo o al ribasso – è il motore principale per l’acquisto di case, e i tassi più alti in dieci anni hanno profondamente ridotto la firma dei contratti – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – Se i tassi ipotecari si moderano e l’economia continua ad aggiungere posti di lavoro, anche l’acquisto di case dovrebbe stabilizzarsi”.Yun prevede che l’economia rimarrà fiacca per tutto il resto dell’anno, con tassi ipotecari che saliranno vicino al 7% nei prossimi mesi. “Solo quando l’inflazione si calmerà, vedremo i tassi ipotecari iniziare a stabilizzarsi”, ha affermato Yun.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Gota: “Nel ramo vita obiettivo 75% opzioni investimento ESG entro il 2025”

    (Teleborsa) – “Credo che il cambiamento climatico sia una priorità per tutti e che il settore assicurativo abbia la responsabilità di impegnarsi per fronteggiarlo. Il Gruppo Intesa Sanpaolo Vita sente fortemente questa responsabilità, tanto che come investitori istituzionali ci siamo formalmente impegnati ad investire avendo come obiettivo la neutralità climatica, aderendo alla fine del 2021 alla Net Zero Asset Owner Alliance. Ci siamo anche dati degli obiettivi molto sfidanti sui prodotti che proponiamo”. È quanto ha affermato Maria Luisa Gota, vice direttore generale Intesa Sanpaolo Vita Area di Coordinamento Società Ramo Vita in occasione dell’evento ABI-ANIA “Bancassicurazione 2022″ svoltosi oggi a Roma.”Nel ramo vita, ad esempio, – ha proseguito Gota – vogliamo raggiungere nel 2025 il 75% di opzioni di investimento che siano ESG, ovvero compliant all’articolo 8 e all’articolo 9, ma anche sostenibili per il distributore. L’avere un modello di bancassicurazione integrato ci aiuta moltissimo, perché ci consente di garantire una coerenza di approcci tra produttore e distributore. Un altro ambito in cui ci stiamo impegnando molto è quello della cultura assicurativa, dove esercitiamo la nostra responsabilità sociale cercando di indirizzare il gap di protezione presente nel nostro Paese. Lo facciamo con Area X e il Master in Insurance Innovation a Torino, ma anche con le diverse iniziative che proponiamo, come il concorso ‘Proteggere ad arte’, con cui abbiamo provato ad utilizzare un linguaggio diverso per esprimere il concetto di Protezione, o il contest ‘In Action Esg Climate’, con cui abbiamo selezionato piccole medie imprese e start up con soluzioni innovative per contrastare il cambiamento climatico. Sono iniziative di valore e di successo, con cui cerchiamo di fare cultura e di portare messaggi positivi”. LEGGI TUTTO

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    Reddito minimo, arrivano le raccomandazioni dell'Ue

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha pubblicato la proposta di raccomandazione sul reddito minimo che ora sarà discussa dagli Stati membri in vista dell’adozione da parte del Consiglio. “Sebbene in tutti gli Stati membri esista un reddito minimo, la sua adeguatezza, portata ed efficacia nel sostenere le persone variano in modo significativo”, spiega l’esecutivo europeo che sottolinea come la proposta offra “una guida chiara agli Stati membri su come garantire che i loro regimi di reddito minimo siano efficaci nella lotta alla povertà e nella promozione dell’inclusione attiva nella società e nei mercati del lavoro”.Come spiega la Commissione europea, il reddito minimo “è un beneficio monetario di ultima istanza per colmare il divario per raggiungere un certo livello di reddito per le famiglie che non dispongono di risorse sufficienti per una vita dignitosa”, accessibile “solo a persone con reddito e risorse insufficienti”. In generale, si tratta di una “rete di sicurezza sociale finanziata con fondi pubblici e che mira a prevenire la povertà e l’esclusione sociale, promuovendo al contempo l’integrazione nel mercato del lavoro per coloro che possono lavorare”.Il reddito minimo è diverso dal salario minimo o dal reddito di base universale. Il salario minimo è la retribuzione più bassa che i datori di lavoro possono pagare ai propri dipendenti. La proposta della Commissione per una direttiva sui salari minimi adeguati stabilisce un quadro dell’UE per migliorare la protezione del salario minimo in tutta l’Ue. Il reddito di base universale si riferisce ai pagamenti in contanti incondizionati forniti alle persone indipendentemente dalla loro situazione finanziaria.La Commissione europea ha chiesto ai Paesi membri di migliorare l’adeguatezza del sostegno al reddito, la copertura e la fruizione del salario minimo, l’accesso a mercati del lavoro inclusivi e ai servizi abilitanti ed essenziali, di promuovere il sostegno individualizzato e di aumentare l’efficacia della governance degli ammortizzatori sociali a livello Ue, nazionale, regionale e locale, nonché i meccanismi di monitoraggio e rendicontazione.La Commissione raccomanda quindi agli Stati membri di utilizzare una metodologia solida e trasparente per fissare e adeguare il sostegno al reddito a un livello adeguato entro il 2030 in modo coerente con la sostenibilità complessiva delle finanze pubbliche. “Pur salvaguardando gli incentivi al lavoro – sottolineano a Bruxelles –, il sostegno al reddito dovrebbe riflettere gradualmente almeno uno dei seguenti elementi: la soglia nazionale di rischio di povertà, il valore monetario di beni e servizi necessari come alimentazione, alloggio e assistenza sanitaria, secondo le definizioni nazionali, o livelli stabiliti a livello nazionale paragonabili ai primi due”. “L’esecutivo europeo raccomanda inoltre di applicare criteri di ammissibilità trasparenti e non discriminatori per percepire un reddito minimo, rendendo più facile e più accessibile la richiesta di un reddito minimo e più rapide la decisione e il riesame della stessa”, si aggiunge.Una volta che sarà adottata la raccomandazione, gli Stati membri dovranno riferire alla Commissione ogni tre anni sui progressi compiuti nell’attuazione. La Commissione monitorerà inoltre i progressi nell’attuazione della presente raccomandazione nel contesto del semestre europeo. “Lo strumento proposto – ha concluso l’esecutivo europeo – offre agli Stati membri un margine di manovra sufficiente per determinare il modo migliore per conseguire gli obiettivi di questa iniziativa, tenendo conto delle loro circostanze specifiche”. LEGGI TUTTO

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    RCA, Ivass: “Nel II trimestre prezzo medio cala a 353 euro (-2,1% su anno)

    (Teleborsa) – Calano i prezzi Rc auto nel secondo trimestre dell’anno. Il prezzo medio effettivo dei contratti r.c. auto è pari a 353 euro, in riduzione del 2,1% su base annua. Rispetto al 2014, il prezzo si è ridotto di 135 euro (-27,7%). Il 50% degli assicurati paga meno di 316 euro e solo il 10% meno di 186 euro. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dal bollettino statistico dell’Ivass.Prosegue il processo di convergenza dei premi r.c. auto. Il differenziale dei premi tra le province di Napoli e Aosta è di 250 euro, in riduzione dell’11,4% su base annua. Rispetto al 2014, il differenziale si è ridotto del 47,9%; il tasso di penetrazione della scatola nera è del 21,2%, in lieve aumento rispetto all’anno precedente; il 14,4% dei rischi r.c. auto è assicurato da imprese c.d. dirette, che operano prevalentemente tramite telefono o internet; un assicurato di un’impresa diretta paga in media 317 euro contro i 359 euro di un assicurato presso imprese tradizionali; i portafogli delle imprese dirette presentano una maggiore presenza di assicurati del Centro e Nord-Ovest e una classe media di bonus-malus più alta rispetto alle imprese tradizionali.Il calo dei prezzi, tuttavia, non soddisfa le associazioni dei consumatori che considerano la riduzione delle tariffe Rc auto del 2,1% nel secondo trimestre dell’anno “del tutto insufficiente”, e prevedono un aumento dei prezzi delle polizze a causa di inflazione e caro-energia. “Si tratta di una riduzione delle tariffe davvero minima considerati due anni di pandemia che hanno prodotto limiti agli spostamenti e un crollo degli incidenti in Italia – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi commentando i dati forniti oggi dall’Ivass –. Se pensiamo agli enormi profitti incamerati dalle imprese assicuratrici grazie alla pandemia, i prezzi delle polizze avrebbero dovuto subire un crollo verticale, ma così non è stato. Il trend nel settore Rc auto, inoltre, rischia di invertire la rotta, con le tariffe che potrebbero tornare a breve a salire per effetto di inflazione e caro-energia, così come annunciato dalle compagnie di assicurazioni. Una ipotesi che, oltre al danno, rappresenterebbe una beffa per milioni di assicurati”.”Troppa grazia! Il dato positivo è che prosegue il calo dell’rc auto, ma certo si tratta di passi da lumaca. Anche se il confronto con il trimestre precedente è improprio perché risente della stagionalità, resta il fatto – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc) – che il prezzo scende da 353 euro e 40 centesimi del primo trimestre 2022 a 352 euro e 90 centesimi, insomma appena 50 cent, -0,14%. Un rallentamento nella discesa che speriamo non stia ad indicare una prossima inversione di tendenza”. (Foto: ElisaRiva / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso in aumento oltre le attese ad agosto

    (Teleborsa) – Accelerano le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di agosto 2022, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dell’1,3% a 913,1 miliardi di dollari. Il dato si confronta con il +0,6% precedente ed un +0,4% atteso. Su base annua si registra una salita del 25,1%. Il deficit del commercio internazionale è stato di 87,3 miliardi di dollari ad agosto, in calo di 2,9 miliardi di dollari dai 90,2 miliardi di dollari di luglio. Le esportazioni di merci per agosto sono state di 179,8 miliardi di dollari, 1,7 miliardi in meno rispetto alle esportazioni di luglio. Le importazioni di merci per agosto sono state di 267,1 miliardi di dollari, 4,6 miliardi in meno rispetto alle importazioni di luglio. LEGGI TUTTO

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    Germania: fiducia consumatori a nuovo minimo storico, crolla potere d'acquisto

    (Teleborsa) – Dopo una breve tregua nel mese precedente, il sentiment dei consumatori sta continuando la sua spirale discendente. Sia le aspettative economiche che la propensione all’acquisto hanno registrato cali moderati, mentre le aspettative di reddito sono crollate a un nuovo minimo storico.L’indice GFK, in base al sondaggio condotto questo mese, evidenzia per ottobre un valore di -42,6 punti, rispetto al -36,8 di settembre (dato rivisto da -36,4 preliminare). La lettura è peggiore delle attese degli analisti, che erano per -39 punti.Scendono anche le aspettative sulla situazione economica, con l’indicatore che peggiora di 4,3 punti a quota -21,9. Perde terreno inoltre l’indicatore sulla propensione all’acquisto che scende di 3,8 punti e si attesta a -19,5. Quello sulle aspettative dei redditi è sceso di 22,4 punti a quota -67,7.”Gli attuali tassi di inflazione molto elevati di quasi l’8% stanno erodendo il reddito reale dei consumatori e quindi portando ad una riduzione significativa del potere d’acquisto” – spiega Rolf Bürkl, esperto di consumatori di GfK -. “Molte famiglie sono attualmente costrette a spendere molto di più per l’energia o a mettere da parte denaro per bollette del riscaldamento significativamente più alte. Di conseguenza, devono ridurre le altre spese, come i nuovi acquisti. Questo sta facendo precipitare il sentiment dei consumatori a un nuovo minimo storico”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator luglio rivisto al ribasso

    (Teleborsa) – Peggiorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di luglio. Il leading indicator è stato rivisto al ribasso a 89,9 punti, rispetto ai 99,6 punti della stima preliminare, e sotto i 100,3 punti di giugno.Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali sale a 100,1 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future scende a 97,4 punti. LEGGI TUTTO