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    Putin torna a minacciare l'occidente: userò tutti i mezzi a disposizione, non sto bluffando

    (Teleborsa) – Nessuna mobilitazione generale per ora ma il richiamo di 300 mila riservisti da inviare. È l’annuncio del presidente russo Vladimir Putin nell’atteso discorso alla tv pubblica. L’obiettivo dell’Occidente è “indebolire, dividere e distruggere la Russia”, ha sottolineato Putin, “nella sua aggressiva politica anti-russa, l’Occidente ha superato ogni limite”. Putin è tornato a minacciare i Paesi che hanno deciso di contrastare la sua guerra in Ucraina dichiarando che userà “tutti i mezzi a nostra disposizione” e che coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. “Non sto bluffando”, ha specificato. Il presidente russo ha annunciato che i territori dell’Ucraina che hanno annunciato il referendum per l’adesione alla Russia “hanno il sostegno” di Mosca. Nessuna decisione è stata presa in Russia invece è stata presa in merito a un possibile cambiamento dello status dell’operazione militare speciale in Ucraina, per trasformarla ufficialmente in guerra, né sull’imposizione della legge marziale. A specificarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il ministro della difesa, Serghiei Shoigu, ha invece precisato che i riservisti richiamati sono uomini che hanno già servito nell’esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. Scopo della mobilitazione è “controllare i territori liberati” in Ucraina, ha affermato il ministroImmediata la risposta della Nato. Vladimir Putin ha usato “una pericolosa e incauta retorica nucleare. Lui sa bene che una guerra nucleare non può essere vinta e avrebbe conseguenze senza precedenti per la Russia. Inoltre la Nato sta aumentando la sua presenza” sul fronte Est “per rimuovere qualsiasi equivoco a Mosca. Noi faremo in modo che non ci siano equivoci a Mosca sulla serietà dell’uso di armi nucleari”, ha dichiarato il segretario generale, Jens Stoltenberg. “Noi stiamo parlando con i nostri Alleati ma anche con l’industria della difesa per aumentare la produzione militare, di armi e munizioni, perché dobbiamo rimpiazzare i nostri stock per assicurare la difesa dei territori Nato ma anche per continuare a sostenere l’Ucraina”, ha aggiunto Stoltenberg. “Non credo che userà queste armi. Non credo che il mondo gli consentirà di impiegarle”, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo a una domanda sulla minaccia nucleare di Putin. LEGGI TUTTO

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    Idrogeno, nuovo maxi-investimento UE per infrastrutture e ricerca

    (Teleborsa) – Dopo i 5,4 miliardi di euro stanziati a luglio per il progetto “IPCEI Hy2Tech”, la Commissione europea ha approvato altre sovvenzioni pubbliche fino a un importo di 5,2 miliardi di euro da parte di 13 Stati membri a sostegno di un progetto di comune interesse europeo nella catena del valore dell’idrogeno. Il nuovo progetto, denominato “IPCEI Hy2Use”, è stato elaborato e notificato congiuntamente da tredici Stati membri: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Svezia.Gli Stati membri erogheranno fino a 5,2 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, che dovrebbero sbloccare ulteriori 7 miliardi di euro di investimenti privati. Nell’ambito di questo IPCEI, 29 imprese operanti in uno o più Stati membri, comprese le piccole e medie imprese e le start-up, parteciperanno a 35 progetti.Il progetto IPCEI Hy2Use coprirà una parte cospicua della catena del valore dell’idrogeno sovvenzionando: la costruzione di infrastrutture connesse all’idrogeno, in particolare elettrolizzatori e infrastrutture di trasporto su larga scala, per la produzione, lo stoccaggio e il trasporto di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio; e lo sviluppo di tecnologie innovative e più sostenibili per l’integrazione dell’idrogeno nei processi industriali di molteplici settori, in particolare quelli che sono più difficili da decarbonizzare, come il settore dell’acciaio, del cemento e del vetro.Non ci sono società italiane tra le beneficiarie di fondi per la costruzione infrastrutture connesse all’idrogeno, mentre NextChem (controllata da Maire Tecnimont), RINA-CSM, Sardhy Green Hydrogen e South Italy Green Hydrogen sono nell’elenco delle imprese che riceveranno sovvenzioni per lo sviluppo di applicazioni dell’idrogeno nell’industria.”La catena del valore dell’idrogeno in Europa è ancora agli albori ed è rischioso per le imprese e gli Stati membri investire da soli in questo mercato innovativo – ha commentato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza – Questo è il motivo per cui gli aiuti di Stato hanno un ruolo decisivo per sbloccare, attrarre e mobilitare sostanziali investimenti privati, che altrimenti non si concretizzerebbero”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 1,1 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate meno delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 16 settembre 2022, sono aumentati di circa 1,1 milioni di barili a 430,8 MBG, contro attese per un incremento di 2,1 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 1,2 milioni a 117,3 MBG, contro attese per una crescita di 0,4 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 1,6 milioni a quota 214,6 MBG (era attesa una discesa di 0,4 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 6,9 milioni a 427,2 MBG. (Foto: skeeze / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti agosto -0,4% su mese

    (Teleborsa) – Continuano a giungere segnali di peggioramento dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato ad agosto 2022 un calo dello 0,4%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -5,7% riportato a luglio (dato rivisto da un preliminare di -5,9%).Sono state vendute 4,80 milioni di unità rispetto ai 4,82 milioni di luglio (dato rivisto da un preliminare di 4,81 milioni) e ai 4,70 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 19,9% (erano state 5,99 milioni di unità ad agosto 2021)”Il settore immobiliare è il più sensibile e subisce gli impatti più immediati dai cambiamenti della politica dei tassi di interesse della Federal Reserve – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – La debolezza nelle vendite di case riflette l’escalation dei tassi ipotecari di quest’anno. Tuttavia, i proprietari di case stanno andando bene con vendite di immobili in difficoltà quasi inesistenti e prezzi delle case ancora più alti rispetto a un anno fa”.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Acqua, gestori investiranno 10 miliardi contro siccità e sprechi

    (Teleborsa) – I gestori italiani del servizio idrico investiranno circa 10 miliardi di euro nei prossimi anni per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorare l’efficienza della rete. In particolare, 3 miliardi di euro saranno investiti nel Sud e nelle Isole, 4 miliardi di euro al Centro e 3 miliardi di euro al Nord; di questi, oltre il 50% (circa 5,2 miliardi) verrà investito nel triennio 2022-2024. Sono i i dati che emergono dal rapporto “Acqua, investimenti e climate change”, realizzato da Utilitalia in occasione del Festival dell’Acqua in corso a Torino.Tra gli investimenti in programma, poco più di 6,5 miliardi di euro sono destinati a interventi nei servizi di adduzione e distribuzione, circa 2,5 miliardi sono ripartiti equamente tra i segmenti di fognatura e depurazione, mentre la quota restante (circa 1 miliardo di euro) è destinata ad interventi negli altri segmenti della filiera tra cui captazione, potabilizzazione e dissalazione. La realizzazione di tali interventi comporterà una maggiore quantità di acqua disponibile – intesa come acqua recuperata o come acqua supplementare prodotta – stimata in circa 620 milioni di metri cubi.Sono circa mille i progetti che i gestori hanno in cantiere: si tratta di nuovi serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e interconnessioni tra acquedotti, ampliamento della rete fognaria e ammodernamento degli impianti di depurazione.”Gli eventi siccitosi e quelli alluvionali hanno ormai una ricorrenza ciclica, pertanto devono essere affrontati con interventi e processi strutturali sostenibili nel lungo periodo”, ha affermato Michaela Castelli, presidente di Utilitalia, la federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche.”Parliamo di maggiori sistemi di accumulo, produzione di risorse idriche complementari, di infrastrutture che favoriscano soluzioni orientate al riuso delle acque e di interventi sui sistemi di irrigazione e produzione – ha aggiunto – il tutto rafforzando la governance in un’ottica industriale, creando maggiori sinergie con altri usi e provvedendo ad una corretta ripartizione dei costi”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, Giovannini: non è la priorità di tutti i partiti

    (Teleborsa) – “Non tutti i partiti pensano che il tema della sostenibilità sia centrale. Ad esempio sui porti un esponente importante di un partito che fa parte della probabile futura maggioranza ha detto che ci sono altre priorità. Ma gli altri paesi europei e gli stessi armatori stanno andando in quella direzione”. A dichiararlo è stato Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili all’Annual Congress del Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, osservatorio promosso da Aeroporti di Roma in collaborazione con Politecnico di Milano. “Vediamo – ha aggiunto – se il prossimo governo andrà nella direzione tracciata negli ultimi 18 mesi con il PNRR, oppure se verrà messa da parte per concentrarsi su altre priorità. Ma questa sarebbe una scelta grave perché o investiamo anno dopo anno, come prevede il PNRR, oppure dovremo inseguire gli altri paesi Ue e questo vorrebbe dire perdere competitività. Ci deve essere un’attenzione elevata di tutta la politica”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Cina, la Banca di sviluppo asiatico taglia le stime di crescita

    (Teleborsa) – L’Asian Development Bank (ADB) taglia la prospettiva di crescita della Cina al 3,3% dal precedente 4% ed un iniziale 5% per il 2022. L’ADB cita i crescenti rischi derivanti dall’aumento della stretta monetaria a livello globale, di ricadute della guerra in Ucraina e dei lockdown in corso in diverse città cinesi. Previsioni riviste al rialzo invece per il sud-est asiatico per l’anno in corso, ma ridotte per il 2023.La Banca asiatica di sviluppo per il 2022 stima una espansione al 5,1% dal 4,9% previsto in precedenza, mostrando ottimismo per le regioni di Indonesia, Myanmar e Filippine che compensa le revisioni al ribasso per Singapore e Thailandia.In un aggiornamento dell’Asian Development Outlook 2022, pubblicato stamane, l’ADB afferma che la spesa dei consumatori in Indonesia, Myanmar e Filippine è aumentata dopo la riapertura dei confini. “La robusta domanda interna sta avvantaggiando l’Indonesia e le Filippine, mentre l’aumento dei prezzi delle materie prime e le deboli prospettive economiche mondiali stanno intaccando il sentiment dei consumatori e delle imprese a Singapore e in Thailandia”, si legge nel report.Le previsioni di crescita per il 2023 per il sud-est asiatico, tuttavia, sono state leggermente riviste al ribasso al 5% dal 5,2%. L’ADB cita aspettative di una espansione globale più debole, interruzioni della catena di approvvigionamento, continui lockdown a causa del coronavirus in Cina e maggiore inflazione. LEGGI TUTTO

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    Draghi all'ONU: “Aiutare Ucraina unica scelta coerente”

    (Teleborsa) – Il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi è tornato a ribadire come la scelta dell’Italia di schierarsi senza esitazione al fianco dell’Ucraina dopo l’invasione russa fosse l’unica opzione possibile.”Aiutare l’Ucraina a proteggersi non è stata soltanto la scelta corretta da compiere”, ha detto nel suo intervento all’Assemblea Generale Onu definendola “l’unica scelta coerente con gli ideali di giustizia e fratellanza che sono alla base della carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni che questa assemblea ha adottato dall’inizio del conflitto”. “Eravamo convinti di non dover più assistere a guerre di aggressione in Europa”, prosegue il Premier. “Da febbraio abbiamo invece assistito a bombardamenti di teatri, scuole, ospedali; a violenze e soprusi nei confronti di civili, di bambini; al tentativo di soggiogare una democrazia libera e sovrana, che ha reagito con orgoglio e coraggio per difendere la propria indipendenza, la propria dignità”, ha sottolineato, rivendicando come il nostro Paese abbia “agito senza indugi, insieme agli altri paesi dell’Unione Europea, agli alleati della Nato e del G7, a tutti i partner che come noi credono in un sistema internazionale basato sulle regole e sul multilateralismo”.“Le responsabilità del conflitto sono chiare e di una parte sola – insiste Draghi – ma è nostra responsabilità collettiva trovare risposte a questi problemi con urgenza, determinazione, efficacia. L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia e le crisi che ne derivano (alimentare, energetica, economica) mettono a rischio i nostri ideali collettivi come raramente era accaduto dalla fine della guerra fredda – ha proseguito il premier italiano – queste crisi si affiancano alle altre grandi sfide dei nostri tempi (il cambiamento climatico, la pandemia, le diseguaglianze) e ne amplificano i costi, soprattutto per i più deboli”. LEGGI TUTTO