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    Germania, prezzi alla produzione agosto +7,9% mese +45,8% anno

    (Teleborsa) – Riprende slancio la crescita dei prezzi alla produzione in Germania. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco, i prezzi all’industria hanno registrato ad agosto 2022 un incremento annuo del 45,8% dopo il +37,2% del mese precedente e contro il +37,1% atteso dagli analisti. Su base mensile, i prezzi hanno segnato una variazione pari a +7,9%, in accelerazione rispetto al +5,3% di luglio e rispetto al +1,6% stimato dal mercato. Si tratta dei nuovi record di sempre sia su base mensile che annuale.I prezzi dell’energia hanno registrato un aumento del 20,4% su base mensile e del 139% a livello tendenziale. Principalmente responsabile del robusto aumento dei prezzi dell’energia è stato il forte balzo dell’elettricità (+174,9%), sottolinea l’Ufficio Federale di Statistica.Inoltre, i prezzi sono aumentati su base annua in modo significativo anche per i beni intermedi (+17,5%) e i beni strumentali (+7,8%) nonché per i beni di consumo durevoli e non durevoli (rispettivamente 10,9% e 16,9%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione ai massimi in 8 anni

    (Teleborsa) – Continua ad aumentare l’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato ad agosto 2022 una variazione pari a +3% su anno rispetto al +2,6% di luglio. Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +2,8% a livello tendenziale, superiore al +2,7% del consensus e dopo il 2,4% indicato a luglio. Si tratta di un valore superiore all’obiettivo del 2% della banca centrale per il quinto mese consecutivo. La Bank of Japan si riunisce giovedì.L’aumento, il più elevato da ottobre 2014, è dovuto in gran parte all’aumento delle bollette, all’aumento dei prezzi di generi alimentari e alimentari e alla fine dell’effetto dei tagli alle tariffe dei telefoni cellulari attuati lo scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Eurostat, pane da record: mai così caro nell'UE

    (Teleborsa) – Prezzo del pane mai così alto nell’Ue. Lo scrive Eurostat in una nota in cui osserva che ad agosto il prezzo è cresciuto mediamente nell’Unione europea del 18% rispetto allo stesso mese del 2021.Alla base del rincaro, rileva ancora Eurostat, soprattutto le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina. A titolo comparativo, l’istituto europeo di statistica ricorda che tra l’agosto del 2020 e l’agosto del 2021 l’incremento medio segnato nell’Ue dal prezzo del pane era stato del 3%.Gli aumenti maggiori del costo del pane, nel periodo agosto 2021-agosto 2022, sono stati registrati in Ungheria (+66%) in Lituania (+33%), in Estonia e Slovacchia (+32%). I Paesi meno colpiti dal fenomeno sono stati invece la Francia (+8%), l’Olanda e il Lussemburgo (+10%). In questo contesto l’Italia, nel grafico diffuso da Eurostat, si colloca al di sotto della media Ue.Anche Eurostat conferma l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal Codacons sull’abnorme crescita dei prezzi nel comparto alimentare registrata ad agosto. Lo scrive l’associazione in una nota. “Nello scorso mese il prezzo del pane in Italia è rincarato in media del 13,6% – spiega il Codacons – La causa è ancora una volta da ricercarsi nel conflitto scoppiato in Ucraina e nella conseguente escalation dei costi delle materie prima, cui si associa nel nostro paese anche l’emergenza energia. Anche altri prodotti, tuttavia, risentono della guerra in corso: è il caso della pasta, i cui prezzi, in base agli ultimi dati Istat, sono aumentati in Italia del +25,8% ad agosto, mentre l’olio di semi registra un rincaro del +62,2% e la farina sale in media del +23% – analizza l’associazione. Considerata la spesa annua delle famiglie, nel 2022 un nucleo di 4 persone si ritrova a spendere solo per pane e cereali ben 175 euro in più rispetto allo scorso anno, proprio a causa dei pesanti incrementi dei listini al dettaglio”, conclude il Codacons. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, NAHB: cala ancora fiducia dei costruttori

    (Teleborsa) – Si deteriora ancora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A settembre 2022 il dato si è attestato a 46 punti, livello più basso dal 2014, rispetto ai 49 punti del mese precedente e contro i 47 del consensus.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali scende di 3 punti a quota 54, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è sceso di 1 punto a 46 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è calato a 31 punti (-1 punto).L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “La fiducia dei costruttori è diminuita ogni mese nel 2022 e la recessione immobiliare non mostra segni di cedimento poiché i costruttori continuano a fare i conti con costi di costruzione elevati e una politica monetaria aggressiva da parte della Federal Reserve che ha contribuito a spingere i tassi ipotecari sopra il 6% la scorsa settimana, il più alto livello dal 2008″ – ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB -. “In questo mercato debole, più della metà dei costruttori nel nostro sondaggio ha riferito di aver utilizzato incentivi per rafforzare le vendite, inclusi riacquisti di tassi ipotecari, servizi gratuiti e riduzioni di prezzo”. LEGGI TUTTO

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    Pernigotti, Mise: raggiunto accordo per proroga CIG

    (Teleborsa) – Raggiunto l’accordo tra azienda e sindacati per la proroga di un anno della cassa integrazione dei lavoratori della Pernigotti. È l’esito dell’esame congiunto svolto alla presenza dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, delle Regioni Piemonte e Lombardia, dell’azienda, di Jp Morgan e delle organizzazioni sindacali.Il Mise, rappresentato dal coordinatore della Struttura di crisi d’impresa Luca Annibaletti, ha espresso parere positivo al piano industriale presentato da Jp Morgan per il rilancio delle attività produttive della storica azienda dolciaria di Novi Ligure. L’intesa raggiunta tra le parti è propedeutica alla formalizzazione dell’accordo di cessione della Pernigotti tra i nuovi acquirenti e il gruppo turco Toksoz previsto entro la fine del mese di settembre.”Oggi si è svolto al ministero del Lavoro il tavolo Pernigotti in cui è stato raggiunto l’accordo tra le parti per il proseguimento della cassa integrazione per i lavoratori. L’accordo, necessario per la richiesta di proseguimento dell’ ammortizzatore sociale, è il primo passo per la piena ripresa della Pernigotti. Il passaggio di proprietà si concretizzerà il prossimo 30 settembre, permettendo alla azienda di impegnarsi fin da subito per far ripartire le produzioni e affrontare la campagna natalizia. Seguo questo tavolo dal governo Conte 2 e non abbiamo smesso di lavorare per garantire una concreta ripartenza dello stabilimento tutelando il territorio e un marchio cosi’ importante”. Ad affermarlo è la viceministra al Mise, Alessandra Todde. LEGGI TUTTO

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    IAA Transportation 2022, Iveco Group avanza verso la mobilità a zero emissioni di carbonio

    (Teleborsa) – Iveco Group partecipa all’IAA Transportation 2022 – la fiera mondiale dei trasporti e della logistica, che si tiene ad Hannover in Germania dal 20 al 25 settembre – con tre dei suoi marchi: IVECO, IVECO BUS e FPT Industrial. Insieme – fa sapere Iveco in una nota – presentano una serie di innovazioni che costituiscono un passo avanti fondamentale nella strategia di Iveco Group di offrire una gamma completa di soluzioni di trasporto sostenibile per ogni tipologia di cliente, contribuendo al contempo al proprio impegno di raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040.I visitatori dell’IAA possono inoltre vedere i risultati delle partnership messe in campo da Iveco Group con player come Amazon Web Services, Hyundai, Microvast, Nikola e Plus, uniti dalla volontà di dare impulso alla transizione verso la mobilità del futuro.Ad Hannover IVECO e Nikola Corporation danno sostanza a una nuova era nel transporto pesante a lungo raggio a emissioni zero, con il lancio commerciale del Nikola Tre elettrico a batteria (BEV, Battery Electric Vehicle) nella sua configurazione europea. Hanno anche svelato la versione beta del Nikola Tre elettrico a celle a combustibile (FCEV, Fuel Cell Electric Vehicle), che entrerà nel mercato europeo nel 2024. Entrambi i veicoli sono basati sulla primissima piattaforma modulare elettrica per veicoli pesanti articolati, per missioni di circa 500 km (BEV) e 800 km (FCEV) nelle loro configurazioni iniziali di lancio.Parallelamente, IVECO si distingue nel settore dei veicoli commerciali leggeri grazie al lancio del nuovo eDAILY – il gemello elettrico del suo best seller, il furgone DAILY – e presentando il prototipo dell’eDAILY FCEV, alimentato dal sistema di celle a combustibile di Hyundai. Questo sviluppo è il risultato tangibile della partnership tra Iveco Group e Hyundai Motor Company, iniziata con la firma di un Memorandum d’Intesa a marzo 2022.La mobilità sostenibile è anche al centro dell’attenzione di IVECO BUS e FPT Industrial. IVECO BUS presenta le sue soluzioni di trasporto passeggeri a emissioni zero con il nuovo E-WAY, l’autobus urbano 100% elettrico. Dal canto suo, coerente con il suo approccio multi-carburante integrato alla propulsione sostenibile, FPT Industrial svela tre anteprime mondiali: un motore multi-fuel in grado di funzionare con gas naturale, idrogeno, o una miscela di entrambi; una nuova generazione di assali elettrici per veicoli commerciali medi e pesanti; e un nuovo pacco batterie per autobus. L’impegno di Iveco Group nell’offrire soluzioni innovative ai propri clienti si estende anche all’area FinTech e Transport Tech. L’IAA – si legge nella nota – diventa pertanto la piattaforma ideale per presentare la nuova realtà del Gruppo che è stata annunciata di recente: GATE (Green & Advanced Transport Ecosystem), un modello di noleggio a lungo termine pay-per-use e all-inclusive di veicoli elettrici pesanti e leggeri.”Iveco Group è in movimento e svolgerà un ruolo decisivo nella definizione del futuro della mobilità – ha affermato Gerrit Marx, CEO, Iveco Group –. Stiamo costruendo il nostro futuro a partire dalle nostre storiche radici e offriremo un’ampia gamma di veicoli commerciali alimentati da un mix intelligente di propulsioni a combustibili rinnovabili, elettrici a batteria e a celle a combustibile, consentendo ai nostri clienti di tutto il mondo di operare con successo nel mercato del trasporto di domani. Non ci concentriamo su una sola tecnologia per sostituire il diesel: non solo per ovvie ragioni tecniche, ma anche per l’urgenza di avere un impatto immediato e per evitare un’altra dipendenza geopolitica da risorse legate a un’unica fonte”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS a Innotrans: innovazione, sostenibilità e sviluppo delle attività internazionali

    (Teleborsa) – Treni e bus sempre più sostenibili, tecnologie all’avanguardia per favorire soluzioni intermodali nella logistica, sviluppo del business in campo internazionale di un Gruppo che sta facendo dell’Europa il proprio mercato domestico. Il Gruppo FS guidato da Luigi Ferraris si presenta così, mettendo in mostra alcune delle sue eccellenze, a Innotrans, il salone internazionale per le tecnologie dei trasporti in programma a Berlino dal 20 al 23 settembre, al quale parteciperanno oltre 2.770 espositori di 56 Paesi. “Per il Gruppo FS – si legge in una nota – sarà anche l’occasione di incontrare, con la presidente Nicoletta Giadrossi, l’amministratore delegato Luigi Ferraris e gli ad delle società a capo dei quattro Poli in cui si è suddiviso, il top management e alcuni operatori delle società estere controllate e partecipate. Un appuntamento che segna un deciso cambio di passo, culturale e manageriale, per un Gruppo che si configura sempre più come una multinazionale o, meglio, come una Multidomestic Company che sta facendo dell’Europa il proprio mercato domestico. Un mercato dove operano o sono in procinto di avviarlo Trenitalia France (Francia); Ilsa (in Spagna da novembre); Hellenic Train (Grecia); C2C e Avanti West Coast (Regno Unito); Netinera e TX Logistik (Germania); Qbuzz (Olanda) e Roma-Rail (Romania)”.Quello di FS Italiane sarà uno dei 42 padiglioni di Innotrans, la fiera biennale giunta alla tredicesima edizione, che riaprirà i battenti dopo lo stop di 4 anni causato dalla pandemia da Covid-19. Sui 3.500 metri di binari dell’area esterna alla fiera, il Gruppo FS presenterà il nuovo treno regionale ibrido Blues, progettato e costruito da Hitachi Rail per Trenitalia (società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS) e i nuovi treni regionali di Netinera (secondo operatore del trasporto pubblico locale tedesco). Sul fronte del trasporto merci e logistica, TX Logistik AG (Gruppo Mercitalia) presenterà la terza generazione della tecnologia NiKRASA, la soluzione che consente di caricare facilmente su rotaia anche i semirimorchi che non possono essere alzati con la gru per favorire, ulteriormente, l’intermodalità gomma – ferro. Nell’area dedicata ai veicoli su gomma, inoltre, sarà esposto uno dei 32 autobus a idrogeno di Qbuzz, società controllata da Busitalia (responsabile del trasporto su gomma per il Gruppo FS). Gli autobus alimentati a idrogeno di Qbuzz, terzo operatore del trasporto pubblico locale in Olanda e pioniere nell’impiego di mezzi a trazione alternativa, sono impiegati quotidianamente nelle province olandesi di Groningen e Drenthe. Negli incontri previsti con la stampa nazionale e internazionale Innotrans rappresenterà anche l’occasione per fare il punto sul percorso intrapreso dal Gruppo FS con il piano industriale 2022-2031, le strategie per fronteggiare alcune criticità insorte con le tensioni internazionali, la questione ambientale, l’avanzamento del PNRR, le innovazioni e i progetti nell’ambito del digitale e della connettività, l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. LEGGI TUTTO

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    Fisco, Gusmeroli: “Nuova rottamazione anche per 2018/2021, ma non è un condono”

    (Teleborsa) – “Nel programma di centrodestra è prevista una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, estesa alle annualità dal 2018 al 2021. Si tratta di un tema spinoso ma molto importante per le attività economiche fiaccate dalla pandemia, prima, e in seguito dalla crisi economica generata dall’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Naturalmente va fatta una distinzione opportuna tra chi non è riuscito a pagare le cartelle e chi, invece, è evasore fiscale. Serve un nuovo approccio ideologico in tema di rottamazione. È una questione di giustizia”. È quanti ha affermato Alberto Gusmeroli, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nel corso del Cnpr Forum “Tempesta perfetta: l’Italia in emergenza mostra il suo lato migliore, come fare?” promosso dalla Cassa nazionale di previdenza dei Ragionieri e degli Esperti contabili presieduta da Luigi Pagliuca.”Abbiamo tanti progetti di legge sulla semplificazione – ha proseguito Gusmeroli – perché il modo di legiferare negli ultimi anni è stato finalizzato sempre a trovare risorse per il bilancio dello Stato. Per il futuro bisogna evitare ulteriori complicazioni. La sfida per l’Italia è quella di risalire dalla 128ma posizione al mondo per sistema fiscale semplice, cioè uno degli ultimi”. Il vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera ha parlato di magazzino fiscale che “necessita di una forte rottamazione ed elisione automatica dei crediti inesigibili insieme a una grande operazione di pulizia facendo sì che non si rigeneri quella enorme massa di oltre 1100 mld di euro accumulati”. Forte l’appello per “Un tavolo tecnico con Agenzia delle Entrate con una parte attiva dei professionisti nel prevedere correttivi per limitare errori e irregolarità e inefficienze da parte dell’AdE che ricadono su contribuenti e commercialisti, applicando in concreto il principio di reciprocità e le norme dello Statuto dei contribuenti”. Tra le priorità segnalate anche quelle di portare a termine la legge sull’equo compenso e la semplificazione articolata su tre linee direttrici: accorpamento delle scadenze, eliminazione delle micro tasse, togliere la soggettività a tante norme. Sulla responsabilità degli organismi di controllo Gusmeroli ha confermato l’idea di “oggettivizzare la responsabilità dei sindaci. Se continuano a dover rispondere con il loro patrimonio e a dover sottoscrivere maxi assicurazioni, di qui a poco – ha concluso – non troveremo nessun professionista disposto a sobbarcarsi questi rischi”.”Il Codice della crisi d’impresa – ha detto Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cnpr – appena entrato in vigore, ha introdotto una grossa semplificazione per chi l’azione di responsabilità la vuole esercitare, non per chi deve difendersi dalle pretese di responsabilità. Non è pensabile che gli organi di controllo siano percepiti in quanto soggetti professionisti iscritti ad albi e obbligati all’assicurazione contro i rischi professionali, non è accettabile che siano percepiti come un cespite attivo migliore degli amministratori che non sono assicurati. Dalla nuova legislatura su questa materia ci aspettiamo una definizione migliore delle responsabilità patrimoniali agli organi di controllo e una limitazione delle responsabilità patrimoniali”.”Nel momento in cui infuria la tempesta economica perfetta anche per la categoria dei professionisti, – ha affermato Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano – è lecito chiedersi cosa si ipotizza di poter fare dal punto di vista operativo, in un futuro non lontano, sui tanti temi che in questo momento sono di straordinaria attualità e che riguardano le problematiche socio economiche del Paese. I commercialisti vivono sulla loro pelle queste criticità e sono pronti a offrire come sempre il loro contributo”.”È prioritario gestire il magazzino fiscale dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione – ha detto Enrico Terzani, numero dell’Odcec di Firenze – che incuba circa 1 miliardo di euro con cartelle esattoriali che hanno cinque o dieci anni di vita e che lo Stato cerca di riscuotere e non ci riesce, con evidenti costi e nessun beneficio. Vorrei fosse chiara anche la differenza tra l’evasione fiscale da chi dichiara e non versa. Non siamo qui a chiedere un condono fiscale ma a dare una mano a chi non può pagare”.”L’Agenzia delle Entrate – ha dichiarato Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti – sta utilizzando sempre di più l’attività di controllo automatizzata per inviare direttamente le cartelle relative al recupero di imposte, sanzioni e interessi. Mi riferisco in modo particolare al 36 bis e avvisi irregolari che in vari momenti dell’anno inondano gli studi dei professionisti e contribuenti, ma molto spesso sono sbagliati. Basterebbe un minimo di controllo preventivo per evitare disagi, malintesi e costi che i contribuenti devono subire per errori commessi dalla Pubblica Amministrazione. Sarebbero necessari maggiori controlli interni preventivi e introdurre il principio che se l’ufficio sbaglia è giusto che paghi risarcendo il contribuente”.”Nei giorni scorsi è stata bloccata la norma sull’equo compenso, una norma che – ha detto Luca Asvisio, presidente Odcec Torino – riconosce l’importanza della nostra professione a livello sociale che non ha tutele da parte della Costituzione e delle norme giurisprudenziali. Auspico che nella prossima legislatura si registri finalmente quella spinta che attendiamo a tutela nostra professione”.”È necessario attivare una corsia preferenziale – ha detto Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma – per mettere in campo concrete semplificazioni, ormai improrogabili, se l’obiettivo prioritario è rendere più efficiente il sistema fiscale oggi caratterizzato da un alto livello di complessità per imprese e professionisti”. LEGGI TUTTO