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    Fisco, MEF: entrate tributarie e contributive crescono del 10,9%

    (Teleborsa) – Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-luglio 2022 evidenziano nel complesso una crescita di 43.866 milioni di euro (+10,9%) rispetto all’analogo periodo del 2021. Il dato tiene conto della variazione positiva delle entrate tributarie del 13,2% (+35.159 milioni di euro) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive del 6,4% (+8.707 milioni di euro). Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle finanze in una nota. “L’importo delle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, quindi integra il dato gia’ diffuso con la nota del 5 settembre scorso”, spiega il Mef. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra una crescita del gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato (+30.321 milioni di euro, +11,7%); le variazioni risultano positive anche per gli incassi da attività di accertamento e controllo (+2.761 milioni di euro, +64,3%) e per il gettito relativo alle entrate degli enti territoriali (+3.844 milioni di euro, +14,1%). Anche le entrate contributive evidenziano un aumento da ricondursi principalmente alla crescita delle entrate contributive del settore privato per effetto dell’andamento positivo del quadro congiunturale e del mercato del lavoro. LEGGI TUTTO

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    Gas, stoccaggi USA crescono più delle attese

    (Teleborsa) – Aumentano poco più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 9 settembre 2022 sono risultati in aumento di 77 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sopra del consensus (+73 BCF). La settimana prima si era registrata una crescita di 54 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.771 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 7,4% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.994) e in diminuzione dell’11,3% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (3.125 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria aumentano in linea con attese

    (Teleborsa) – Crescono le scorte e le vendite dell’industria in USA a luglio. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,6% a 2.434,3 miliardi di dollari, in linea con quanto stimato dagli analisti e dopo il +1,4% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento del 18,4%. Nello stesso periodo le vendite sono calate dello 0,9% su base mensile, attestandosi a 1.839,5 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 12,5% rispetto a maggio 2021. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,32. A luglio 2021 era pari all’1,26. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale agosto -0,2% m/m, manifattura +0,1%

    (Teleborsa) – Delude le attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di agosto 2022. L’attività industriale ha registrato un decremento mensile dello 0,2% dopo il +0,5% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,6%) e rispetto al +0,1% delle attese degli analisti. Su base annua si registra una salita del 3,7%.La produzione manifatturiera registra una crescita dello 0,1%, contro il +0,1% del consensus e dopo il +0,6% di luglio (dato rivisto da un preliminare di +0,7%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è scesa leggermente all’80% dall’80,2% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 80,3%) e risulta inferiore alle stime degli analisti (80,3%). LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import agosto -1% prezzi export -1,6%

    (Teleborsa) – Risultano in diminuzione i prezzi import-export USA ad agosto 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione negativa su mese dell’1%, dopo il -1,5% di luglio (dato rivisto da un preliminare di -1,4%), rispetto al -1,2% atteso degli analisti.Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari a +7,8%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione del -0,2% su mese, il quarto calo mensile consecutivo.I prezzi export hanno riportato un decremento dell’1,6% dopo il -3,7% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di -3,3%), superiore al consensus (-1,2%).Su anno il dato evidenzia un incremento del 10,8%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un -1,8% su mese. LEGGI TUTTO

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    Enpaia: presentato l'Osservatorio con il Censis sull'agricoltura italiana nelle nuove sfide

    (Teleborsa) – Il mondo agricolo, anche nei momenti più difficili di questi anni, ha saputo garantire la continuità delle forniture di cibo salutare e sicuro, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla lotta al riscaldamento globale. È quanto emerge dal secondo numero dell’Osservatorio Enpaia-Censis “L’agricoltura italiana nelle nuove sfide” presentato oggi a a Villa Aurelia, a Roma, durante il Forum Enpaia 2022.”L’Osservatorio Enpaia-Censis, presentato nel corso del Forum di quest’anno, evidenzia come negli ultimi due anni l’agricoltura ha riaffermato la centralità nell’economia, concorrendo notevolmente ad attenuare la recessione. In tale direzione, – ha affermato Giorgio Piazza, presidente Fondazione Enpaia – il settore agricolo sta raccogliendo a pieno titolo la sfida della sostenibilità divenuta prioritaria, a maggior ragione dopo la pandemia, unitamente alla funzione sociale che gli italiani ritengono appartenga all’agricoltura: essere un baluardo per l’approvvigionamento di cibo nelle emergenze che in futuro potrebbero insorgere e, più in generale, per la nostra sovranità alimentare”.”Nelle attuali difficoltà – ha spiegato Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis – resta alta la fiducia degli italiani nell’agricoltura, perché garantisce gli approvvigionamenti anche nelle situazioni estreme, è impegnata, da tempo, nella lotta al riscaldamento globale ed il buon cibo italiano molto contribuisce al benessere delle persone. In questa fase, poi, di fronte al decollo dei costi di energia e materie prime, è essenziale non lasciare sole le imprese agricole, perché la loro crisi avrebbe costi sociali altissimi”.Il ruolo delle imprese agricole – Gli imprenditori agricoli – come rileva l’Osservatorio Enpaia-Censis – sono chiamati ad assolvere a molte funzioni sociali rilevanti: per il 54% degli italiani devono garantire la disponibilità di cibo sicuro, sano, sostenibile e di alta qualità; per il 29% la tutela del benessere degli animali allevati; per il 24% la promozione della vita nei luoghi rurali e nelle campagne; per il 19% un’offerta articolata di cibo di qualità; per il 16% la sua fornitura in modo stabile in ogni situazione.Agricoltura e sostenibilità – L’agricoltura e i suoi protagonisti hanno visto rinforzare la loro social reputation, il grado di fiducia sociale nei loro confronti, a testimonianza di un’azione efficace e apprezzata: il 96% degli italiani ritiene che l’agricoltura sia molto o abbastanza importante per il nostro futuro. Il 74%, inoltre, è convinto che gli agricoltori abbiano già dato un contributo importante nella lotta al riscaldamento globale, quota più alta di 16 punti percentuali rispetto al dato medio europeo. Prezzi del cibo in rialzo, rischi per la buona salute – L’impatto dei costi più alti per il cibo tocca sia i prodotti agricoli subito utilizzabili sia quelli processati dell’industria alimentare. È inevitabile, allora – sottolinea l’Osservatorio Enpaia-Censis – una modificazione delle diete degli italiani. Ad esempio, le dinamiche dei prezzi di frutta e verdura stanno già imponendo una pericolosa contrazione del loro consumo: gli acquisti di frutta e verdura in quantità si sono ridotte in un anno dell’11%. In particolare, gli acquisti di zucchine (-16%), di pomodori (-12%), di patate (-9%), di carote (-7%) e di arance (-8%). LEGGI TUTTO

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    USA, Philly FED settembre diminuisce a -9,9 punti

    (Teleborsa) – Diminuisce più delle attese l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. A settembre 2022 l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) è sceso a -9,9 punti dai +6,2 di agosto. Il dato è inferiore alle attese degli analisti, che indicavano un calo fino a 2,8 punti. Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è crollato a -17,6 punti da -5,1 punti, quello sulle condizioni di business si porta a -3,9 da -10,6, quello sull’occupazione si attesta a 12,4 da 24,1 punti e quello sui prezzi a 29,8 da 43,6 punti, mentre quello sulla spesa per investimenti (capex) diminuisce a 4,6 da 18. LEGGI TUTTO

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    Germania, prezzi ingrosso agosto +0,1% m/m +18,9% a/a

    (Teleborsa) – In leggera salita ad agosto 2022 i prezzi all’ingrosso in Germania, che registrano un incremento dello 0,1% su base mensile dopo il -0,4% di luglio di marzo. Gli analisti si aspettavano un +0,5%.Lo annuncia l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (Destatis), secondo cui i prezzi all’ingrosso su base annuale sono aumentati del 18,9% contro il +19,5% del mese precedente.”L’elevato tasso di variazione annuo dei prezzi all’ingrosso deriva principalmente dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti intermedi”, sottolinea Destatis. L’impatto maggiore sul tasso di variazione annuo nell’agosto 2022 è stato l’aumento dei prezzi nel commercio all’ingrosso di prodotti a base di oli minerali (+54,3%). Anche l’elevato aumento dei prezzi nel commercio all’ingrosso di combustibili solidi (+99,2%), cereali, tabacco grezzo, sementi ecc. (+38,0%) nonché di metalli e minerali (+5,9%) ha contribuito all’elevato tasso di variazione ad agosto 2022. LEGGI TUTTO