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    UniCredit: sottoscritto minibond da 5 milioni emesso da Seven per acquisizione 75% Incall di Jesi

    (Teleborsa) – Seven, azienda leader nel settore della produzione di zaini per la scuola, per il tempo libero e per il work & travel, ha emesso un minibond da 5 milioni di euro, sottoscritto da UniCredit finalizzato all’acquisizione del 75% delle azioni della Incall Spa di Jesi. L’operazione – fa sapere Unicredit in una nota – è strutturata con un piano di ammortamento ad hoc sulle specifiche necessità aziendali. Il prestito obbligazionario ha una durata di sei anni ed è finalizzato a sostenere piani di sviluppo della società.Il Gruppo Seven, è stato fondato dalla famiglia Di Stasio nel 1973. Dal 2018 il fondo di Private Equity Green Arrow Capital sgr è entrato nel capitale della società. Il Gruppo detiene un ricco portafoglio di marchi, tra cui Seven e Invicta, quest’ultimo acquisito nel 2006 ed è leader in Italia nel mondo del “back-to-school” con una quota del 60% nella categoria zaini back to school, una distribuzione capillarein 4.000 cartolerie, oltre 1.500 punti vendita in mass market e con una presenza in ambito internazionale in più di 60 paesi attraverso distributori e il canale e-commerce.Il Gruppo Seven, per accelerare il progetto di diversificazione delle categorie legate al mondo della cancelleria, ha individuato in “Incall Spa” l’azienda con le giuste competenze per tale sviluppo, acquisendone la maggioranza. La Incall, storica azienda leader nelle vendite in Grande Distribuzione dei prodotti di cancelleria, da anni ha intrapreso un percorso di crescita e rafforzamento puntando sul proprio marchio “Mitama”.L’Emissione è inoltre legata ad obiettivi di sostenibilità ed in particolare all’incremento della percentuale di prodotti realizzati con tessuto riciclato, in modo da valorizzare l’attenzione della società alla sostenibilità e la capacità di produrre zaini realizzati con tessuti ricavati dal recupero del PET.L’attività di audit degli aspetti ESG collegati al finanziamento – sottolinea la nota – è stata eseguita da RINA, prima società di certificazione in Italia che ha, non solo già verificato i dati di baseline, ma che si occuperà anche del controllo dei target di miglioramento definiti nell’operazione di emissione del mini-bond nell’arco di tutta la durata del finanziamento.”Per Seven Spa l’emissione dei mini bond rappresenta un nuova forma di finanziamento che contribuisce al rafforzamento della propria struttura finanziaria, permettendo alla Società di raggiungere obiettivi di consolidamento e sviluppo della realtà produttiva in linea con i criteri fondamentali della sostenibilità”, dichiara Bruno Di Stasio, presidente e amministratore delegato della Seven.”Con questa operazione – sottolinea Paola Garibotti, regional manager Nord Ovest di UniCredit – confermiamo il nostro impegno per il supporto ai piani di crescita delle aziende del territorio, fornendo loro soluzioni finanziarie specifiche e affiancando al tradizionale supporto creditizio forme di accesso al mercato dei capitali utili per sostenerne la crescita e gli investimenti in un’ottica di crescita sostenibile. Proprio nel settore dei minibond UniCredit si conferma leader di mercato: prima sia per numero annuo (44) che per volumi (251 milioni) nella classifica 2021 stilata dal Politecnico di Milano”. LEGGI TUTTO

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    Air Albania stop alla licenza commerciale

    (Teleborsa) – Air Albania ha visto sospesa la sua licenza commerciale da parte del National Business Centre di Tirana. Il provvedimento è scattato lo scorso 9 settembre e ha comportato lo stop immediato di tutte le operazioni.Air Albania è stata fondata il 16 maggio 2018 da un consorzio pubblico-privato che vede coinvolti i governi albanese e turco e in cui Turkish Airlines detiene il 49,12% delle azioni. LEGGI TUTTO

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    Blue Air posticipa ripresa voli al 10 ottobre

    (Teleborsa) – Blue Air ha deciso di posticipare al 10 ottobre la ripresa dei voli con la Romania, sospesi dallo scorso 6 settembre dopo il blocco dei conti bancari per un addebito di 5,9 milioni di dollari da parte di un fondo ambientale statale. Il motivo del posticipo sarebbe da attribuire alla mancanza di fondi sufficienti a coprire i costi di riattivazione. La compagnia aerea ha preso atto che il basso livello di vendita dei biglietti non permette di garantire l’acquisto di carburante e fare fronte alle spese operative. Blue Air ha fatto sapere che, al momento di sospendere i voli, era in contatto con due investitori con cui le trattative si sono interrotte. Ora la compagnia aerea spera che i potenziali investitori possano valutare meglio, fino al 10 ottobre, il loro ingresso nel capitale di Blue Air e concorrere al ritorno ai livelli di traffico pre-Covid. LEGGI TUTTO

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    “AmbientAzioni”, al via bando del Comitato Territoriale Iren di Piacenza

    (Teleborsa) – È online da oggi sul sito “irencollabora” il bando AmbientAzioni, promosso dal Comitato Territoriale Iren di Piacenza. Il bando, che rientra nelle finalità espresse dal Comitato di realizzare iniziative concrete per la sostenibilità del territorio, è finalizzato a selezionare e a realizzare fino ad un massimo di tre progetti inerenti: il risparmio di risorse energetiche e idriche, la riduzione della produzione di rifiuti, la riduzione della produzione di CO2 e la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la promozione della fruibilità e della valorizzazione ambientale del territorio provinciale.La partecipazione – fa sapere Iren in una nota – e` gratuita e aperta a cittadini maggiorenni, Istituti Scolastici e Universitari, Enti e Associazioni di persone o di imprese che alla data di pubblicazione del bando, abbiano sede o residenza o siano studenti (anche non residenti) nella Provincia di Piacenza. La partecipazione dei soggetti sopra menzionati può` avvenire come singoli o come gruppi.La richiesta di partecipazione, compilata in tutte le sue parti, dovrà essere inviata, entro e non oltre il 21 novembre 2022, compilando il form online sulla piattaforma dei Comitati Territoriali Iren, previo caricamento di tutto il materiale richiesto, seguendo le istruzioni previste.Il bando mette a disposizione complessivamente 30mila euro che possono essere destinati alla realizzazione di un massimo di tre progetti, ciascuno di valore compreso tra un minimo di 3mila euro e un massimo di 30mila euro.Ai partecipanti viene richiesto di proporre elaborati innovativi, replicabili in altri contesti, con un budget non superiore ai 30mila euro e con benefici economici e sociali per la collettività con ricaduta sul territorio della provincia di PiacenzaTutti gli elaborati progettuali pervenuti nei termini previsti e in regola con le disposizioni del bando verranno esaminati da apposita giuria che selezionerà un massimo di tre progetti da realizzare sulla base di criteri legati alla coerenza al bando, alla originalità e innovatività` del progetto e alla fattibilità tecnico-economica. LEGGI TUTTO

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    Carlo III in Parlamento: “Fedele al modello costituzionale britannico”

    (Teleborsa) – “È stata un modello per tutti i principi viventi”. Nel suo primo discorso al Parlamento britannico di Westminster il nuovo re Carlo III ha citato l’Enrico VIII di Shakespeare per ricordare sua madre Elisabetta, morta l’8 settembre nella residenza scozzese di Balmoral a 96 anni e dopo sette decenni di regno. Re Carlo III ha fatto il suo ingresso accolto da uno squillo di trombe nel palazzo di Westminster, sede del Parlamento britannico, per la prima volta dalla proclamazione sul trono. Il sovrano, accompagnato dalla regina consorte Camilla, è stato ricevuto solennemente da una vasta rappresentanza delle due Camere, riunite in una sala dell’ala dell’edificio occupata dalla Camera dei Lord alla presenza, tra gli altri, nelle prime file, degli ex primi ministri Theresa May e Boris Johnson.”La regina Elisabetta II era una guida ma anche al servizio del popolo. La sua umiltà e integrità hanno suscitato rispetto e catturato l’immaginazione di popoli e nazioni in tutto il mondo – ha detto lo speaker della Camera dei Lord, il barone McFall di Alcluith, aprendo la cerimonia –. Le sue qualità rimangono per ispirare re Carlo III nella guida del Regno”. Lo speaker dei Comuni, Sir Lindsay Hoyle, ha esordito ricordando “la nostra sovrana signora, la regina Elisabetta”. Ha affermato poi che la perdita della regina si fa sentire in tutto il mondo, nel Regno Unito e nell’intero Commonwealth, “a cui lei si è dedicata così tanto. Per quanto sia profondo il nostro dolore – ha aggiunto rivolgendosi al re Carlo e alla regina consorte Camilla che sedevano sui due troni all’interno della Westminster Hall, la parte più antica del Parlamento britannico, per ascoltare gli elogi funebri – sappiamo che il vostro è più profondo”.Dopo i discorsi con i quali gli speaker della Camera dei Lord e di quella dei Comuni hanno presentato al nuovo re le condoglianze ufficiali per la dipartita di Elisabetta II, Re Carlo III ha rinnovato oggi solennemente il suo impegno di fedeltà al modello di “governo costituzionale” britannico nel palazzo di Westminster, sede del Parlamento. Il sovrano, con la regina consorte Camilla al fianco, ha ricordato “la dedizione insuperabile” della sua “amata madre” al Paese e ai propri doveri, ripromettendosi di seguirne le orme.Dopo la lettura dei discorsi, anche da parte del sovrano, tutti i presenti si sono alzati in piedi per ascoltare in una atmosfera solenne l’inno nazionale, diventato “God Save the King” dopo la morte di Elisabetta II. LEGGI TUTTO

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    Industria, ISTAT: “Possibile ridimensionamento ritmi produttivi nei prossimi mesi”

    (Teleborsa) – “Il quadro internazionale resta caratterizzato da elevati livelli di inflazione e di incertezza legati alla crisi geopolitica e al conseguente aumento dei prezzi dei prodotti energetici. In Italia, nel secondo trimestre il PIL ha segnato un deciso incremento, superiore a quello dell’area euro, sostenuto dalla domanda interna al netto delle scorte. La domanda estera netta ha fornito un contributo negativo e la bilancia commerciale è peggiorata ulteriormente. A luglio, il mercato del lavoro ha evidenziato una prima flessione degli occupati che si è accompagnata a una riduzione dei disoccupati e a un aumento degli inattivi. Le attese delle imprese sull’occupazione sono in calo. Il volume delle vendite al dettaglio a luglio è aumentato, suggerendo il proseguimento della fase di ripresa dei consumi delle famiglie avviatasi nel secondo trimestre. Le prospettive per i prossimi mesi mostrano un possibile ridimensionamento dei ritmi produttivi. La produzione industriale di luglio ha segnato un modesto rialzo congiunturale e, ad agosto, la fiducia delle imprese ha registrato un’ulteriore calo, più accentuato tra le imprese manifatturiere e delle costruzioni”. Questo, in sintesi, lo scenario presentato dall’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia riferita al mese di agosto. Imprese – Nel secondo trimestre, in Italia il prodotto interno lordo ha registrato un deciso aumento rispetto ai tre mesi precedenti (+1,1%) spinto dal contributo positivo della domanda interna al netto delle scorte (+1,6 punti percentuali). Un apporto negativo è stato fornito dalle scorte e dalla domanda estera netta (rispettivamente -0,3 e -0,2 punti percentuali). Quest’ultima ha sintetizzato un aumento congiunturale maggiore delle importazioni di beni e servizi rispetto a quello delle esportazioni (+3,3% e +2,5% rispettivamente). L’incremento delle importazioni si è riflesso anche nel deciso peggioramento del saldo commerciale che, nel secondo trimestre, ha segnato un disavanzo di circa 5,9 miliardi di euro come risultato di un ulteriore deterioramento del deficit energetico (-26,7 miliardi di euro nel secondo trimestre, era -21,8 nei precedenti tre mesi), solo in parte compensato dal saldo positivo al netto dei beni energetici (20,8 miliardi da 14,7). La crescita dei consumi finali nazionali è stata robusta (+1,7% in termini congiunturali) trainata dal forte incremento della spesa delle famiglie residenti e delle ISP (+2,6%) mentre quella delle amministrazioni pubbliche ha registrato un calo significativo (-1,1%). La spesa delle famiglie sul territorio economico è stata spinta dai servizi ma anche da un diffuso miglioramento nelle altre categorie di beni a eccezione di quelli non durevoli (-1,3%). Nel secondo trimestre, gli investimenti hanno evidenziato una decelerazione rispetto ai tre mesi precedenti (+1,7%, da +3,6%) che ha interessato la spesa per impianti, macchinari e armamenti (+1,8% da +4,1%), quella per abitazioni (+2,0% da +4,9%) e per fabbricati non residenziali e altre opere (+1,6% da +5,1%). Dal lato dell’offerta, nel secondo trimestre il valore aggiunto delle costruzioni e dell’industria in senso stretto hanno registrato gli aumenti congiunturali più marcati (rispettivamente +1,8% e +1,3%). Anche il valore aggiunto dei servizi è aumentato (+1,0%) in modo diffuso tra tutti i settori a eccezione di quello delle attività professionali e di supporto (-3,5%). Le prospettive per i prossimi mesi indicano un possibile ridimensionamento dei ritmi produttivi . A luglio l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha segnato un rialzo congiunturale (+0,4%) alimentato dalla performance dei beni strumentali (+2%) mentre gli altri raggruppamenti hanno evidenziato una flessione. Nella media del periodo maggio-luglio il livello della produzione è però diminuito dell’1,6% in termini congiunturali. L’indice del clima di fiducia delle imprese, ha registrato una ulteriore flessione più accentuata tra le imprese manifatturiere e delle costruzioni. In particolare, nella manifattura si sono ridotti i giudizi sugli ordini, sia sul mercato interno sia su quello estero, e sono peggiorate le attese sull’andamento dell’economiaFamiglie e mercato del lavoro – Il primo semestre è stato caratterizzato dalla persistenza di segnali positivi sul mercato del lavoro e da una ripresa dei consumi delle famiglie. Le ULA e le ore lavorate hanno mostrato un aumento congiunturale di intensità simile (rispettivamente +1,2% e +1,3%) che ha sintetizzato la decelerazione del settore delle costruzioni (+2,4% in termini di ULA rispetto a +4,7% nel trimestre precedente), e la ricomposizione tra industria manifatturiera e servizi (rispettivamente -0,1% e +1,2%). Considerando il quarto trimestre del 2019 come base di confronto, la crescita totale delle ULA (+1,8%) è stata sostenuta da quella nelle costruzioni (+18,6%) e, in misura più contenuta dall’industria manifatturiera (+2,1%), mentre nei servizi si è tornati ai livelli pre-crisi (+0,3%). I diversi andamenti settoriali si sono riflessi anche nel confronto tra andamento del PIL, delle ore lavorate e delle ULA. Dal primo trimestre del 2022, l’incremento delle ULA è tornato a essere superiore a quello del PIL mentre le ore lavorate hanno evidenziato tassi di crescita più contenuti in linea con l’andamento della produzione. Si è conclusa quindi la fase di ripresa della produttività per ora lavorata che aveva caratterizzato i trimestri precedenti. A luglio, l’evoluzione dei consumi e del mercato del lavoro ha mostrato un parziale disaccoppiamento caratterizzato da un aumento delle vendite al dettaglio e da un contenuto calo dell’occupazione. Le vendite al dettaglio sono aumentate (+1,0% in volume) trainate dagli acquisti in beni non alimentari (+1,4%) cui si è associato un miglioramento più contenuto dei beni alimentari (+0,5%). Tra maggio e luglio l’incremento delle vendite è stato più contenuto (+0,3%), spinto dagli acquisti di beni non alimentari (+0,5%) mentre quelli in beni alimentari sono rimasti invariati. A luglio, sono diminuite sia l’occupazione (-0,1%, -22mila) sia la disoccupazione (-1,6%, -32mila unità) mentre è aumentato il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,4%, +54mila unità). Il calo dell’occupazione ha coinvolto tutte le tipologie professionali a eccezione di quelli a termine (+0,4%). Il tasso di disoccupazione si è ridotto ulteriormente, attestandosi al 7,9%. Ad agosto, le attese di occupazione delle imprese hanno mostrato un peggioramento, più accentuato tra quelle manifatturiere e delle costruzioni rispetto ai servizi di mercato. I saldi rimangono ancora positivi sebbene siano tornate ad aumentare nella manifattura le segnalazioni di scarsità di manodopera come ostacolo alla produzione.Prezzi – Ad agosto, l’inflazione ha continuato ad accelerare. In base alla stima preliminare, la variazione tendenziale dell’indice per l’intera collettività (NIC) è stata dell’8,4% (+7,9% a luglio). L’inflazione acquisita per il 2022 ha mostrato un ulteriore aumento sia per l’indice generale (+7% ad agosto da 6,7% a luglio) sia per quello al netto degli energetici (+3,8% ad agosto da +3,6%), evidenziando la diffusione del fenomeno inflativo soprattutto tra i beni di consumo. La generalizzata fase di rialzo dei prezzi ha continuato a essere trainata dai beni energetici (+44,9% da +42,9% di luglio), effetto determinato degli energetici non regolamentati e, in misura più contenuta, dai beni alimentari lavorati (+10,5% da +9,5%) e dai beni durevoli (+3,9% da +3,3%). Anche il carrello della spesa, sintesi dei prezzi dei beni alimentari per la cura della casa e della persona, ha registrato una forte accelerazione ad agosto (9,7% da 9,1% di luglio). Il differenziale dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo IPCA tra Italia e l’area euro è rimasto negativo di un solo decimo di punto come effetto dell’accelerazione rispetto alla media dell’area dei prezzi degli alimentari e degli altri beni italiani. Le pressioni inflazionistiche legate alla crescita dei prezzi del gas hanno continuato ad avere un impatto sia sull’andamento dei prezzi all’import (+21,5% a giugno), che al netto degli energetici hanno segnato una variazione tendenziale dell’11,6%, sia su quello dei prezzi del mercato interno (+45,9% la variazione tendenziale a luglio), ancora fortemente condizionati dall’andamento dei prezzi dei beni energetici. Tuttavia anche al netto di questa componente la crescita dei listini sul mercato interno è stata molto dinamica (+13,1%). Le attese sull’andamento dei prezzi nei prossimi mesi formulate da famiglie e imprese indicano un possibile rallentamento dell’inflazione. LEGGI TUTTO

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    Confindustria, Bonomi: serve un orizzonte di lungo periodo per dare risposta ai problemi della società italiana

    (Teleborsa) – “Oggi gli orizzonti della politica sembrano sempre più corti e schiacciati su false priorità. Avvertiamo più che mai la necessità di progetti di lungo orizzonte, come unica via per dare risposta ai drammatici problemi della società italiana”. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nella sua relazione all’assemblea annuale che quest’anno si tiene in Vaticano. “Crediamo profondamente – ha aggiunto Bonomi – che sia proprio l’industria, la nostra industria, a poter costituire il primo motore di un vero, nuovo, umanesimo industriale, ad essere progettista di futuro. Perché come ha detto sua Santità nel 2017 ai lavoratori di Genova: l’obiettivo non deve essere più reddito per tutti, ma più lavoro per tutti, perché senza lavoro non ci sarà la dignità per tutti”.Bonomi ha parlato anche del tema del salario minimo sottolineando che non riguarda l’industria, dove le retribuzioni sono stabilite dai contratti collettivi. “Il criterio per definire un lavoro ‘degno’ non è solo quello monetario – ha affermato –, nel nostro Paese in troppi settori l’offerta di lavoro continua a essere caratterizzata da infime retribuzioni. Questo, desidero ripeterlo, non riguarda in alcun modo l’industria. Quelli non siamo noi. Ecco perché il tema dell’intervento per legge sul salario minimo non ci tocca. Ad essersi opposti sono altri settori, sui quali bisognerebbe invece avere il coraggio di intervenire”. Il leader degli industriali ha aggiunto che “al di sopra della soglia del salario minimo vi sarebbe poi il Tem, la retribuzione minima fissata dai contratti vigenti, perché la estesa contrattazione italiana è una virtù riconosciuta anche dall’Europa e non va azzerata fissando per legge il trattamento economico complessivo (Tec), che va lasciato ai contratti”.”La soglia di lavoro ‘degno’ va innestata nella riforma dei sussidi alla povertà e, quindi, nel reddito di cittadinanza. Deve, cioè, rappresentare la soglia minima di lavoro la cui proposta non può essere rifiutata dai percettori del sussidio in grado di lavorare”, ha dichiarato il presidente di Confindustria. Secondo Bonomi serve “lavoro, non sussidi che lo scoraggiano. Lasciatemi ricordare che, a tre anni dall’avvio, sul reddito di cittadinanza più di un beneficiario su due non ha ancora firmato il patto per il lavoro. La legge prevede che il patto sia sottoscritto entro un mese dal riconoscimento del sussidio”. LEGGI TUTTO

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    BCE, De Guindos: dobbiamo mantenere la convinzione che siamo capaci di tenere l'inflazione

    (Teleborsa) – La Banca Centrale Europea sta alzando i tassi di interesse con l’obiettivo di favorire un rientro dell’inflazione ai valori obiettivo ma anche per “mantenere ancorate le aspettative di inflazione”, sempre a livelli coerenti con il suo target. Lo ha dichiarato il vicepresidente della BCE, Luis De Guindos, intervenendo al Foro Economico di El Norte de Castilla. “Se le imprese percepiscono che la Banca centrale non è capace di controllare l’inflazione la situazione si complica moltissimo”, ha sottolineato.”Dobbiamo mantenere la percezione, la sensazione, la convinzione” degli operatori “che siamo capaci di tenere l’inflazione”, ha aggiunto sottolineando che gli effetti delle misure della BCE si fanno sentire pienamente nell’economia reale con un ritardo di 18-24 mesi. LEGGI TUTTO