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    ZES, Romano: “La semplificazione è il motore della Zona Economica Speciale”

    (Teleborsa) – “Il sito di Novartis con il suo Campus è la plastica rappresentazione della capacità di attrazione di investimenti esteri nella nostra Zona Economica Speciale. In tale ottica, semplificazione dei processi e sburocratizzazione, su cui siamo pienamente impegnati, rappresentano aspetti chiave per garantire la competitività del nostro territorio. L’attrattività della ZES è oramai pienamente tangibile”. Lo ha detto oggi l’avvocato Giosy Romano, commissario straordinario del Governo delle Zes in Campania, in occasione della visita al Torre Innovation Campus Novartis di Torre Annunziata di Monika Schmutz Kirgöz, ambasciatrice di Svizzera in Italia, Malta e San Marino, a cui hanno partecipato le delegazioni della Regione Campania, dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, della Camera di commercio italiana per la Svizzera e del Consolato Onorario di Svizzera a Napoli.Nel corso dell’incontro Maria Cristina Gagliardi, consigliere delegato dell’Odcec di Napoli, presieduto da Eraldo Turi, ha sottolineato che “l’iniziativa rientra in una più ampia e articolata linea di azione promossa dai commercialisti partenopei, attraverso la commissione di studio Zes volta a promuovere e diffondere i vantaggi che derivano dall’utilizzo di questo istituto così da attrarre investitori esteri e nazionali in queste aree. A breve, infatti, verrà siglato un protocollo d’intesa tra l’Odcec di Napoli e il commissario straordinario Romano”.Per Valeria Fascione, assessore regionale alla Ricerca, Innovazione e Start up, “è stata una giornata importante per i rapporti Campania-Svizzera, che ha consolidato una relazione commerciale già forte nei settori chiave della nostra economia come agrifood, Scienze della vita e aerospazio. La visita al Campus Novartis di Torre Annunziata dell’Ambasciatrice Monika Schmutz Kirgöz ha chiamato a raccolta tutti gli attori chiave del territorio, ponendo le Scienze della Vita al centro di un percorso strategico per il miglioramento della qualità della vita, l’attrazione di talenti e investimenti e il potenziamento di partenariati tecnologici e innovativi sempre più stabili. Il polo internazionale di Novartis a Torre Annunziata rappresenta per la Campania un luogo di eccellenza nella ricerca e nella produzione e proprio da qui possono partire e consolidarsi le linee di sviluppo delineate oggi”.L’assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello ha evidenziato che “la Novartis è una multinazionale svizzera leader nello sviluppo e nella produzione di terapie ad alto coefficiente di innovazione per le numerose aree terapeutiche, come le neuroscienze, le patologie cardiovascolari e l’oncologia: da qui, ogni giorno partono milioni di farmaci in forma solida destinati a curare pazienti in quasi tutto il mondo. Il sito di Torre Annunziata (150 mila mq), raccontato dalla appassionata voce del Site Head Sabino di Matteo e dal suo Team, rappresenta un’eccellenza in termini non solo di performance ma anche di contesto professionale altamente stimolante, che vede nelle proprie persone – circa 1000 persone tra dipendenti e indotto – il vero cuore pulsante e il valore aggiunto di questa grande macchina per l’innovazione. La Regione si pone accanto a simili realtà, e non a caso ha rimarcato numeri così importanti, perché in questa logica pubblico e privato fanno sponda nell’interesse del territorio”. LEGGI TUTTO

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    Carlo III, il primo discorso da Re: “Prometto di servirvi con amore e lealtà tutta la vita”

    (Teleborsa) – “Rinnovo la promessa di mia madre di servirvi per tutta la mia vita con amore, rispetto e lealtà”. Così il re Carlo III nel suo primo discorso alla nazione, diffuso da Buckingham Palace, il giorno dopo la scomparsa, avvenuta ieri, a 96 anni a Balmoral, in Scozia, della Regina Elisabetta II che è stata “fonte di ispirazione ed esempio” e “tutti noi le dobbiamo moltissimo”.Le prime parole sono state per la Regina che chiama “amata madre” mettendone in rilievo “lo spirito di servizio” e “la devozione” al suo dovere, ma anche il suo “calore” umano”. “Che il volo degli angeli ti possa portare alla pace”.L’impegno che Elisabetta prese nel giorno del suo ventunesimo compleanno, prima di diventare la Regina, di “dedicare la sua vita – breve o lunga che fosse – al servizio del suo popolo” è stato, secondo il Re Carlo III, “più di una promessa: era un impegno personale profondo, che ha definito tutta la sua vita”.La regina, ha proseguito, “ha vissuto bene la sua vita, una promessa del destino, e tale promessa di un servizio per la vita è la stessa che voglio rinnovare oggi. Oltre al dolore personale della famiglia, condividiamo con tutto il mondo e dove era Capo di Stato, un profondo senso di gratitudine per i settant’anni per il modo in cui ha servito queste nazioni”.Re Carlo ha definito la guida della madre “il segno di fabbrica del paese”. “So che la sua morte- ha continuato- porta tanta tristezza in molti voi e condivido questo senso di perdita. Quando è arrivata al trono il mondo pagava le privazioni della seconda guerra mondiale. Nel corso di questi settant’anni abbiamo visto cambiare il mondo, progredire, e le istituzioni stesse sono cambiate”.Negli anni in cui la regina Elisabetta II ha governato “le nazioni hanno prosperato. I nostri valori sono rimasti e devono rimanere costanti. Il ruolo e il dovere della monarchia rimarranno, così come la responsabilità dei sovrani verso la Chiesa d’Inghilterra, in cui credo profondamente” così come “nel nostro sistema parlamentare. La regina ha servito con devozione e io prometto di fare lo stesso per tutto il tempo che Dio mi vorrà concedere e nel rispetto dei principi Costituzionali”.Nell’occasione Re Carlo ha anche annunciato che William assumerà il titolo scozzese, “sarà mio successore come duca di Cornovaglia, assumerà le responsabilità che io ho assunto per 50 anni”. Menzionati anche Harry e Megan per i quali “Provo affetto, spero che continuino a costruire la loro vita oltreoceano”. Downing Street fa sapere che Liz Truss e il suo gabinetto incontreranno il re domani precisando che il re terrà un’udienza con l’intero gabinetto domani intorno alle 14,30. Nel frattempo Truss è arrivata alla cattedrale di St Paul e si èseduta in prima fila per il servizio di preghiera e riflessione.Intanto, il Regno Unito si prepara a dare l’ultimo saluto alla regina Elisabetta, tra gli onori che le sono dovuti. I funerali solenni saranno celebrati il 19 settembre nell’abbazia di Westminster, dodici giorni dopo la sua morte: tanto dureranno l’addio alla sovrana più amata e il lutto nazionale, mentre il lutto reale – che riguarda la famiglia, il personale e i rappresentati della casa reale – proseguirà per altri 7 giorni dopo le esequie.A dare l’ultimo saluto alla regina più longeva della storia ci saranno le teste coronate europee e diversi leader mondiali che – a cominciare dal presidente americano Joe Biden – hanno già espresso il desiderio, in attesa del protocollo e di invitiufficiali, di essere presenti alla cerimonia solenne. Fino a quella data saranno molte le funzioni e i momenti aperti anche ai sudditi che vorranno omaggiare Elisabetta un’ultima volta. A cominciare dalla Scozia, dove è deceduta. LEGGI TUTTO

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    IEG, al via Vicenzaoro: scenari futuri, protagonisti del mondo del gioiello e orologeria

    (Teleborsa) – La giornata inaugurale di Vicenzaoro September 2022 – The Jewellery Boutique Show, la fiera internazionale del mondo orafo e gioielliero firmata IEG – Italian Exhibition Group in programma a Vicenza fino a martedì 13 settembre assieme a VO Vintage (9-11 settembre), ha visto diversi appuntamenti e opportunità di approfondimento per pubblico e operatori, tra la diffusione di dati economici sul settore, incontri e interviste con voci chiave del mondo della gioielleria.”L’autenticità è la chiave per arrivare al successo, perché porta con sé una carica di valori incredibili: eccellenza, versatilità, cliente” ha affermato Jérome Favier, ceo del Gruppo Damiani, intervistato nel pomeriggio della giornata inaugurale sul palco di Vicenzaoro da Federica Frosini, direttore del magazine di IEG VO+. CLUB DEGLI ORAFI – Il settore orafo si conferma in buona salute, al punto che più della metà degli operatori prevede una crescitadel fatturato, confermato anche dalla variazione dell’indice Istat, che si attesta nel primo semestre del 2022 a +32%, meglio dei settori del comparto moda e della media del manifatturiero italiano. È quanto emerge dall’indagine congiunturale realizzata dal Club degli Orafi, in collaborazione con la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, presentata oggi a Vicenza nel giorno di apertura di Vicenzaoro September 2022, il salone internazionale dell’oreficeria e gioielleria di Italian Exhibition Group. L’indagine, giunta alla sua seconda edizione, sottolinea come la gioielleria e bigiotteria si collochino tra i performer migliori dell’industria italiana in termini di produzione, sia nel confronto con il primo semestre 2021 (+23%) sia rispetto ai primi sei mesi del 2019 (+30%). Nonostante una inevitabile revisione al ribasso delle attese, dovuta al protrarsi del conflitto russo-ucraino e le tensioni sui prezzi delle materie, e che comunque interessa solo gli operatori di dimensioni minori, ben il 70% dei partecipanti all’indagine dichiara una crescita del fatturato. “La percezione degli imprenditori, confermata dall’analisi dei dati numerici, è quella di un comparto che sta vedendo una forte crescita, dopoun 2021 già eccezionale anche riferito ai valori pre-2019” ha dichiarato Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia. In questo momento a preoccupare maggiormente gli operatori, oltre alle difficoltà nella gestione dei prezzi delle materie prime, è il reperimento della manodopera, indicato dall’80% delle imprese più grandi. “Lo scenario per i prossimi mesi resta incerto e complesso, ma le imprese italiane appaiono ancora fiduciose, a fronte dei buoni risultati conseguiti e della competitività dimostrata negli ultimi anni” ha dichiarato StefaniaTrenti, responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.VO VINTAGE – Oggi si è aperto anche VO Vintage, il salotto dell’orologeria e della gioielleria vintage di pregio, nel foyer del quartiere fieristico berico fino a domenica 11 settembre, dove collezionisti ed appassionati possono ammirare e indossare oggetti unici e senza tempo, confrontarsi con opinion leader e i più rinomati esperti di cultura e tecnica orologiera. Al via un programma di talk dedicati alla cultura orologiera che domani, sabato 10 settembre, si concentrerà sul mondo del collezionismo, grazie al talk con Anis Romdhane, co-fondatore del sito “Watchthype”, Dody Giussani, direttore del mensile L’Orologio, e Matteo Cambi, fondatore della Casa d’Aste Cambi, o scoprire uno dei quadranti più leggendari di sempre, grazie alla nuova edizione del corso ‘Newman Master’ di Stefano Mazzariol. Sempre in materia di collezioni di pregio, verrà poi illustrato il caso di Panerai con Carlo Ceppi, heritage curator Panerai, il professor Ugo Pancani della ginevrina FHH – Fondation de la Haute Horlogerie, e Jacopo Spangaro, organizzatore dell’asta-evento The One. Talk e masterclass frontali, ma anche momenti per approfondire tendenze e scenari economici rendono Vicenzaoro l’appuntamento di riferimento per dare uno sguardo al presente e all’evoluzione del settore. LEGGI TUTTO

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    Ue verso nuovo Consiglio Energia straordinario: la data

    (Teleborsa) – La presidenza di turno ceca del Consiglio Ue ha annunciato oggi di essere pronta a convocare una nuova riunione straordinaria dei ministri dell’Energia dei Ventisette entro la fine di settembre, se sarà necessario per approvare rapidamente le misure contro il caro energia che saranno presentate formalmente dalla Commissione europea martedì prossimo a Strasburgo.Le misure, già formulate in modo informale in un “non paper” della Commissione mercoledì scorso, sono state discusse oggi a Bruxelles dai ministri dell’Energia in un’altra riunione straordinaria del Consiglio, dopo quella che aveva approvato in tempi record le misure del pacchetto Ue d’emergenza sul gas, il 26 luglio scorso. “Posso promettere che il Consiglio è pronto a lavorare alle proposte della Commissione con la stessa velocità di luglio, quando abbiamo approvato le misure d’emergenza per il gas. Se necessario sono pronto a convocare un altro incontro straordinario del Consiglio per adottare soluzioni concrete prima della fine del mese”, ha detto nella conferenza stampa al termine della riunione di oggi il vice primo ministro ceco, Jozef Sikela, che esercita la presidenza di turno del Consiglio Ue dell’Energia.”Dobbiamo assicurare la sicurezza degli approvvigionamenti, preservare il mercato dell’energia dell’Ue e il commercio transfrontaliero, ma soprattutto non deludere i nostri cittadini e le nostre imprese”, ha continuato Sikela. “Quando Putin ha cominciato la sua guerra energetica – ha aggiunto – si aspettava di dividerci e di danneggiare le nostre società democratiche e le nostre economie. Non ci è riuscito e non ci riuscirà. L’Europa – ha concluso Sikela – è unita contro questa aggressione”.Tutti i paesi membri si sono pronunciati, con lievi distinguo, in favore delle proposte della Commissione, e quindi è stato dato un mandato pieno per andare avanti”. Queste le parole del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, parlando con la stampa al termine della riunione del Consiglio Ue straordinario dei ministri dell’Energia. Il Consiglio ha discusso le cinque misure proposte ancora informalmente dalla Commissione contro i forti aumenti dei prezzi del gas e dell’elettricità, causati soprattutto dalle manipolazioni del mercato da parte della Russia. LEGGI TUTTO

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    Bollette, stop modifiche unilaterali contratti. Passaggio a mercato tutelato: come funziona?

    (Teleborsa) – Può capitare che la prossima bolletta di luce e gas non arrivi dall’operatore che si era scelto per la fornitura di energia. La motivazione potrebbe essere molto semplice: il provider di energia potrebbe non essere stato più in grado di rispettare gli impegni a causa dell’instabilità sui mercati energetici e per questo potrebbe aver deciso di “abbandonare” l’utente. Nessuna interruzione delle utenze, naturalmente: il consumatore finisce nel Servizio di Ultima Istanza in caso di fornitura gas, o in regime di Maggior Tutela nel caso dell’energia elettrica, anche se aveva scelto di passare al Mercato Libero.Tale “escamotage” è stato formalizzato dal Decreto Aiuti Bis per far fronte a una pratica poco diffusa negli scorsi anni nel mercato dell’energia ma sempre più presente dopo l’impennata dei prezzi: la modifica unilaterale del contratto. Con il provvedimento ora in attesa della sua conversione in legge, infatti, il Governo ha imposto la sospensione, fino al 30 aprile 2023, della facoltà per le aziende fornitrici di elettricità e gas di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali sul prezzo, con validità retroattiva alle comunicazioni già inviate nelle scorse settimane ma non ancora entrate in vigore.”Il provvedimento ha dato una boccata d’ossigeno ai consumatori per cercare di evitare, nei limiti del possibile, di incorrere in modifiche contrattuali peggiorative rispetto alle tariffe applicate agli anni precedenti – ha spiegato Gianluca Di Ascenzo, presidente di Codacons –. Molti operatori si sono adeguati alla norma. La misura però scade la prossima primavera: noi ci auguriamo che l’emergenza rientri per il prossimo aprile ma il timore è che purtroppo non sarà così”.I critici della norma hanno osservato che mentre con la modifica unilaterale del contratto si godeva di 60 giorni di preavviso per l’applicazione delle nuove condizioni tariffarie (e, dunque, ancora 60 giorni di fornitura ai vecchi prezzi), con la cessazione del contratto non c’è alcun preavviso e, al termine del mese solare della comunicazione, il cliente viene trasferito alle società che erogano il servizio di ultima istanza. Nessuna garanzia di risparmio con il passaggio al mercato tutelato ma al cliente è assicurato il diritto di poter scegliere liberamente una nuova offerta sul mercato: una “soluzione tampone” per dare risposta alle numerose segnalazioni giunte all’associazione dei consumatori prima dell’introduzione della norma. “In linea generale le tariffe del regime tutelato sono più care rispetto a quelle che si trovano sul mercato libero. Per verificarlo basta andare sul Portale Offerte dell’Autorità dove si può comunque scegliere una nuova offerta. Una situazione preferibile a quella invece in cui un’azienda decide d’imperio l’aumento della mia tariffa sulla quale non posso agire”, ha sottolineato Di Ascenzo.Nello specifico, il servizio di ultima istanza è un regime contrattuale pensato dall’Autorità per far confluire i clienti delle società che possano trovarsi in fallimento o, comunque, impossibilitate a proseguire la fornitura al cliente finale. Per quel che riguarda le condizioni tariffarie, per i primi 6 mesi di permanenza in tale regime, sono le stesse del servizio di Maggior Tutela. Trascorso tale periodo – per scoraggiare i clienti a permanere in questo regime e spingerli a sottoscrivere un nuovo contratto con un fornitore del Mercato libero – si applica un sovrapprezzo alle condizioni di tutela. A trovarsi in questa situazione potrebbero essere quegli utenti che hanno un contratto luce o gas in scadenza tra agosto e dicembre, magari a prezzo fisso, bloccato lo scorso anno (quindi a cifre molto più basse delle quotazioni attuali). LEGGI TUTTO

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    Energia, Cingolani: consenso fra i 27 a proposte Commissione

    (Teleborsa) – “Tutti i paesi membri si sono pronunciati, con lievi distinguo, in favore delle proposte della Commissione, e quindi è stato dato un mandato pieno per andare avanti”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, parlando con la stampa al termine della riunione del Consiglio Ue straordinario dei ministri dell’Energia. Il Consiglio ha discusso le cinque misure proposte ancora informalmente dalla Commissione contro i forti aumenti dei prezzi del gas e dell’elettricità, causati soprattutto dalle manipolazioni del mercato da parte della Russia.Il ministro ha riferito che questo consenso di massima dei ministri c’è stato soprattutto su quattro delle cinque proposte, ovvero “tutta la parte che riguarda il recupero delle rendite intra marginali” oltre una soglia massima che verrà decisa (per quanto riguarda le fonti rinnovabili e il nucleare), “i contributi di solidarietà che noi abbiamo chiamata tassa sull’extra profitto” per gli operatori delle fonti fossili, “il risparmio intelligente di energia, e infine la liquidità per aiutare gli operatori del settore”. La quinta proposta era quella del “price cap”, il tetto al prezzo del gas russo.”Noi – ha riferito Cingolani – abbiamo rilanciato molto la soluzione ‘price cap’, e il risultato è stato credo positivo. Io ho seguito con calma i discorsi dei ministri: 15 paesi si sono pronunciati chiaramente per un ‘price cap’ generalizzato, per qualunque importazione di gas e non solo per quello dalla Russia”. “Ce ne sono stati tre – ha continuato il ministro – che preferirebbero il price cap solo sul gas russo, e altri tre paesi che non hanno pregiudiziali sul price cap, però lo vorrebbero dopo aver fatto delle verifiche, per esempio di sostenibilità economica di lungo termine” o a condizione “che comunque non si metta in difficoltà qualche paese più debole, e questa è un’apertura ragionevole”.”Poi ci sono – ha aggiunto – cinque paesi che sono contrari, o che sono rimasti neutrali, nel senso che, non avendo un grande bisogno di gas, per esempio perché hanno il Gnl o perché sono isolati, non hanno espresso una posizione”. “Tutti, poi, hanno detto che non c’è tempo da perdere, perché effettivamente i costi che ha raggiunto l’energia sono troppo alti. Insomma – ha sottolineato Cingolani -, c’è una maggioranza molto forte, e abbiamo fatto presente alla presidenza (di turno del Consiglio Ue, ndr) che questo è uno scenario molto chiaro, e abbiamo chiesto che venga dato mandato di lavorare al più presto a questo scenario. E credo che la Commissione la prossima settimana lavorerà su queste proposte”. Il ministro ha poi menzionato anche “un altro punto fondamentale discusso da tutti, il disaccoppiamento dell’energia elettrica rispetto al prezzo del gas”, nella struttura del mercato elettrico all’ingrosso europeo. Una riforma che la Commissione si è impegnata a presentare quest’autunno. Quanto alla posizione della Germania, Cingolani ha riferito che il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck “ha fatto un bellissimo intervento; ha detto che loro non hanno nessuna pregiudiziale sul price cap. L’unica cosa”, ha obiettato Habeck secondo il ministro italiano “è che per alcuni paesi del Sud-Est potrebbe essere un po’ complicato; quindi bisognerà verificare che questa cosa sia sostenibile”.In effetti, ha precisato Cingolani “ci sono due paesi che hanno un problema specifico Però anche con questi paesi posso garantire che il clima è stato molto costruttivo”. E questi due Stati membri, ha concluso, “sono geograficamente limitrofi alla frontiera Est” dell’Ue (si tratta probabilmente di Ungheria e Slovacchia). LEGGI TUTTO

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    Ucraina, a Zaporizhzhia a rischio la sicurezza della centrale. Aiea: inaccettabile

    (Teleborsa) – L’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea) ha dichiarato che il blackout che si è verificato oggi a Energodar, la cittadina che ospita la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, “compromette la sicurezza delle operazioni”. L’Aiea continua a mantenere nell’impianto due ispettori per il monitoraggio della situazione. “È totalmente inaccettabile. Questo non può continuare”, ha dichiarato il direttore generale Rafael Grossi in una nota, chiedendo di “cessare immediatamente i bombardamenti nella zona”.Nel frattempo la Russia continua a rinforzare le truppe nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, per cercare di resistere all’offensiva delle truppe di Kiev. Le autorità locali hanno fatto sapere che è in corso l’evacuazione di civili verso la Russia e il territorio della autoproclamata Repubblica di Lugansk a causa dei bombardamenti ucraini. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che la guerra in Ucraina è entrata in una fase cruciale e che i prossimi mesi saranno un test per l’unità dell’alleanza atlantica. Se Vladimir Putin dovesse vincere in Ucraina non sarebbe solo “una tragedia” per il popolo ucraino ma sarebbe “pericoloso per tutta l’Alleanza Atlantica”, ha aggiunto. Stoltenberg. “Oltre l’80% delle forze di terra russa sono impegnate nella guerra in Ucraina. Siamo grati agli alleati per il sostegno dato finora ma chiediamo di più, dobbiamo dare fondo alle riserve dei nostri magazzini e fornire a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno ora”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Smart cities, Mims: firmato Protocollo d'intesa con nove città selezionate dalla Commissione Ue

    (Teleborsa) – Rafforzare la collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) e le Amministrazioni delle nove città italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) selezionate dalla Commissione europea nell’ambito delle cento città che partecipano alla missione Climate-neutral & smart cities. Questo è l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato oggi dal ministro Enrico Giovannini e dai sindaci delle città coinvolte nell’iniziativa. Lanciata nel 2021 dalla Commissione Ue, la missione – spiega il Mims in una nota – si propone di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, azzerando le emissioni di gas serra o riducendole compensando quelle rimanenti. Il Mims, con le sue competenze in materia di infrastrutture e mobilità sostenibili, edilizia residenziale e politiche per le aree urbane, svolge un ruolo di primo piano nell’elaborare, insieme ai Comuni, proposte e progetti volti al raggiungimento degli obiettivi della missione.”Con la firma del Protocollo d’Intesa – ha spiegato Giovannini – poniamo le basi per una più stretta collaborazione tra Amministrazioni locali e Amministrazione dello Stato per centrare gli obiettivi europei destinati a rendere le città più sostenibili e resilienti per rispondere alle sfide climatiche, sociali ed economiche che ci aspettano da qui al 2030 e migliorare la qualità della vita delle persone”. Le nuove e più estese competenze attribuite al Ministero con l’avvio del Governo Draghi nel campo delle politiche urbane, nonché i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) hanno consentito al Ministero di avviare nell’ultimo biennio numerosi e importanti progetti per la transizione ecologica delle città, tra cui investimenti sulla mobilità sostenibile con l’eliminazione degli autobus più inquinanti, il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, comprese le metropolitane, le busvie e le tranvie, l’estensione delle piste ciclabili, il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, il miglioramento degli acquedotti per ridurre le perdite idriche. “La dimensione urbana e metropolitana è fondamentale per il perseguimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Green Deal europeo – ha aggiunto il Ministro – imponendo un approccio alle politiche che coniughi decarbonizzazione, riduzione delle disuguaglianze tra centri e periferie, sviluppo economico e maggiore inclusione sociale. Le esperienze che matureranno i nove comuni italiani selezionati dalla Commissione europea potranno essere utili per tutto il Paese: per questo, auspico che altri Comuni, specialmente del Mezzogiorno, sottoscrivano presto questo protocollo, anche per contribuire con le loro idee alla transizione ecologica di tutte le città italiane, indipendentemente dalla selezione operata dalla Commissione europea”.La collaborazione tra il Mims e le nove città è finalizzata a elaborare soluzioni utili per conseguire la missione, superare eventuali criticità, operative e normative, che possano impedire o ostacolare la sua realizzazione, promuovere la cooperazione per lo sviluppo di progetti specifici, anche attirando fondi privati, individuare eventuali risorse aggiuntive per il finanziamento degli interventi. Inoltre, per favorire un processo di sensibilizzazione sugli obiettivi di neutralità climatica dell’iniziativa europea, il Mims e le Amministrazioni firmatarie dell’accordo – conclude la nota – potranno raccogliere e condividere buone pratiche e le progettualità sviluppate con l’obiettivo di creare una base di conoscenze utile anche per altri Comuni o altre amministrazioni pubbliche. LEGGI TUTTO