More stories

  • in

    PNRR, pubblicato bando da 1,5 miliardi per “Parco Agrisolare”

    (Teleborsa) – Pubblicato sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF) il bando relativo al progetto “Parco Agrisolare”, rientrante nell’ambito dei progetti del PNRR, cui sono destinate risorse per 1,5 miliardi di euro, destinate alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.La misura è inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” ed è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare.Le risorse sono destinate alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria per una quota pari a 1,2 miliardi di euro, mentre due quote di 150 milioni di euro sono destinate rispettivamente alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli e alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli. Un importo di almeno al 40% è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.Le domande di accesso agli incentivi dovranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici, dal 27 settembre e fino al 27 ottobre 2022. Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, prezzi benzina in calo per 70 giorni consecutivi: record da 2015

    (Teleborsa) – I prezzi della benzina negli Stati Uniti sono scesi per 70 giorni consecutivi, mettendo a segno la più lunga serie di ribassi da gennaio 2015. I prezzi alla pompa sono in media di 3,892 dollari al gallone al 23 agosto, secondo i dati dell’American Automobile Associatio (AAA), in netto calo rispetto al record raggiunto il 14 giugno di 5,016 dollari al gallone. Secondo l’associazione, i continui cali sono spiegati dal calo dei prezzi globali del petrolio che si è registrato nelle ultime settimane e dalla modesta domanda interna di benzina da parte dei consumatori.”Gli automobilisti stanno ora beneficiando dei prezzi del gas che sono di 1,11 dollari in meno rispetto al picco di metà giugno – ha affermato Andrew Gross, portavoce di AAA – Ma ora dobbiamo tenere d’occhio il tempo mentre arriva la stagione degli uragani. Queste tempeste possono influenzare i prezzi interrompendo la produzione di petrolio nel Golfo del Messico e incidendo sulle grandi raffinerie costiere”.Inoltre, secondo AAA, i conducenti stanno apportando “modifiche significative” ai loro comportamenti per far fronte ai prezzi elevati della pompa. In un recente sondaggio, quasi due terzi degli adulti statunitensi affermano di aver cambiato abitudini di guida o stile di vita da marzo. Le prime due modifiche dei conducenti per compensare i prezzi elevati del gas sono guidare meno e riprogrammare le commissioni.La media nazionale di 3,892 dollari al gallone è di 49 centesimi inferiore rispetto a un mese fa, ma di 73 centesimi in più rispetto a un anno fa. LEGGI TUTTO

  • in

    Eurozona, fiducia consumatori in marginale recupero ad agosto

    (Teleborsa) – Leggero miglioramento per la fiducia dei consumatori europei ad agosto 2022, dopo aver toccato il record negativo il mese precedente. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori dell’eurozona è ancora negativo e mostra un indicatore che migliora a -26 punti ad agosto rispetto ai -27 di luglio. Le attese del mercato erano per un peggioramento fino a -28 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -24,9 punti, in miglioramento di 2,1 punti rispetto al mese precedente.”La fiducia dei consumatori rimane al di sotto del minimo storico all’inizio della pandemia di COVID-19 nella primavera del 2020″, sottolinea il DG ECFIN. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, FED Richmond: settore manifatturiero peggiora ad agosto

    (Teleborsa) – Torna a peggiorare nel mese di agosto 2022 l’indice FED di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si è riportato in territorio negativo a -8 punti dopo gli 0 punti i luglio. Si tratta di una lettura inferiore alle attese degli analisti, che erano per -6 punti.Il dato, pubblicato dal Distretto FED della capitale della Virginia, evidenzia un netto peggioramento della componente delle consegne che si porta a -8 punti dai +7 del mese precedente, mentre quella dei servizi sale leggermente a -12 punti dai -13 punti precedenti. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, crollano anche a luglio le vendite di case nuove

    (Teleborsa) – Continuano a crollare le vendite di case nuove negli Stati Uniti nel mese di luglio 2022. Il dato ha evidenziato un decremento mensile del 12,6% a 511 mila unità, rispetto alle 585 mila unità di giugno (dato rivisto da 590 mila) e contro le 575 mila unità stimate dal consensus. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti.Rispetto a luglio 2021 si registra un calo del 29,6%.Il prezzo mediano di vendita delle nuove case vendute a luglio 2022 era di 439.400 dollari. Il prezzo medio di vendita è stato di 546.800 dollari.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, indici PMI ben sotto attese ad agosto su debole domanda consumatori

    (Teleborsa) – Le aziende del settore privato statunitensi hanno segnalato un calo più marcato dell’attività nel mese di agosto, secondo la stima flash sull’indice PMI elaborato da S&P Global. L’indicatore del comparto Manifattura si attesta a un livello di 51,3 punti, in diminuzione dai 52,2 punti di luglio e inferiore alle attese degli analisti (52 punti). L’indicatore si conferma al di sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione, ma è sceso al livello più basso in poco più di due anni, tra condizioni di domanda deboli e tagli alla produzione.In netto calo l’indice del settore terziario. La stima flash per agosto indica un valore di 44,1 punti, rispetto ai 47,3 di luglio e contro i 49,2 del consensus. Il calo dell’attività commerciale è stato nel complesso marcato e il più rapido da maggio 2020. I fornitori di servizi hanno notato che gli aumenti dei tassi di interesse e l’inflazione hanno frenato la spesa dei clienti poiché il reddito disponibile è stato ridotto.Il PMI composito si attesta così a 45 punti dai 47,7 precedenti e rispetto ai 49 attesi. Si tratta della seconda diminuzione mensile consecutiva dell’attività commerciale totale.”I dati flash PMI di agosto hanno segnalato ulteriori segnali sconcertanti per la salute del settore privato statunitense – ha commentati Sian Jones, Senior Economist di S&P Global Market Intelligence – Le condizioni della domanda sono state nuovamente smorzate, innescate dall’impatto dei rialzi dei tassi di interesse e dalle forti pressioni inflazionistiche sulla spesa dei clienti, che hanno pesato sull’attività”.”L’aumento delle nuvole si è diffuso nel settore privato mentre i nuovi ordini di servizi sono tornati in territorio di contrazione, rispecchiando le condizioni di domanda debole osservate nelle loro controparti manifatturiere – ha aggiunto – Escludendo il periodo tra marzo e maggio 2020, il calo della produzione totale è stato il più forte da quando la serie è iniziata quasi 13 anni fa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, IFO: inflazione sta erodendo risparmi accumulati con pandemia

    (Teleborsa) – L’inflazione sta consumando i risparmi aggiuntivi dei tedeschi, secondo l’IFO Institute. “I risparmi extra che molte famiglie hanno accumulato durante la pandemia di coronavirus sono ora svaniti. Allo stesso tempo, i prezzi al consumo continueranno a salire bruscamente. Questo purtroppo significa che i consumi privati ??non riusciranno a trainare l’economia tedesca per il resto dell’anno”, ha spiegato Timo Wollmershauser, Head of Forecasts dell’IFO.I depositi delle famiglie presso le banche in Germania sono fortemente aumentati tra il secondo trimestre del 2020 e il primo trimestre del 2021, ricorda l’istituto di ricerca con sede a Monaco di Baviera.”Se prendiamo come base la propensione media al risparmio nei cinque anni precedenti lo scoppio della crisi del coronavirus, allora ben 70 euro miliardi in più sono stati parcheggiati su conti bancari rispetto al solito durante questo periodo”, ha evidenziato Wollmershauser. Ma questi depositi in eccesso sono stati quasi completamente eliminati entro la fine del primo trimestre del 2022. E nel secondo trimestre questo sviluppo è proseguito a un ritmo quasi invariato. “È probabile che l’inflazione elevata sia stata un fattore chiave di questo “risparmio” da parte delle famiglie”, ha aggiunto Wollmershauser.(Foto: Photo by Josh Appel on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Giansanti: agricoltura strategica per ridurre divario

    (Teleborsa) – “Nell’attuale situazione di instabilità abbiamo due certezze: l’aumento della popolazione e del Pil mondiale a fronte della diminuzione della superficie agricola e della necessità di tutelare le risorse naturali. Una sfida da affrontare immediatamente dando risposte efficaci, anche alla luce degli shock esterni prodotti da pandemia, guerra e cambiamenti climatici”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dal palco del Meeting di Rimini al convegno “Favorire la crescita e sostenere i più deboli”.”L’agricoltura è strategica non solo per i singoli Paesi, ma per il mondo intero – ha detto – I cittadini stanno pagando un prezzo elevato degli alimenti e allo stesso tempo parte della popolazione mondiale non ha accesso al cibo. Nei mesi scorsi, il price food index della Fao ha toccato il picco di 160 mai raggiunto prima, né durante la pandemia (98) e neanche durante la crisi finanziaria globale del 2008 (117)”. Gli strumenti per scongiurare un mondo a due velocità sono “investimenti infrastrutturali, condivisione delle conoscenze e sviluppo delle aree rurali – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – Per questo serve una strategia globale di politica agricola, ma anche della nutrizione, dell’alimentazione e dell’energia. Nel mondo 870 milioni di persone soffrono la fame ma aumenta il numero delle persone sovrappeso nei Paesi sviluppati (1,7 miliardi) e lo spreco alimentare, pari a 74 chili di cibo pro-capite”.Giansanti ha ricordato che dei 570 milioni di agricoltori attivi nel mondo soltanto l’1% è strutturato in forma di impresa e produce il 70% del cibo per il mercato. Per il presidente di Confagricoltura “l’agricoltura deve essere protagonista nei percorsi di transizione energetica, ambientale. L’aumento dei prezzi del cibo è infatti strettamente legato a quello dei costi energetici. Il settore primario può dare un ulteriore contributo in questo ambito, ma deve essere messo nelle condizioni di farlo. Non solo con le risorse del PNRR, ma anche con una reale semplificazione delle procedure burocratiche”.”È arrivato il momento delle scelte e il prossimo governo – ha concluso Giansanti – dovrà realizzare gli obiettivi strategici del Paese. Avremo un ottobre molto difficile: l’instabilità dei mercati continuerà a spingere la crescita dei prezzi, e dunque le famiglie a rivedere la loro politica di acquisto dei generi alimentari. Già oggi un sondaggio di Agronetwork e Format Research descrive così la propensione agli acquisti: 13% non sa se cambierà; il 27% sceglierà giorno per giorno; il 28% spenderà la stessa cifra ma con minor potere d’acquisto; il restante 31% sa che spenderà di più. Non c’è più tempo da perdere”. LEGGI TUTTO