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    British Airways, taglierà 10mila voli nella programmazione invernale

    (Teleborsa) – British Airways, parte del Gruppo IAG, taglierà oltre 10mila voli al programma invernale, confermando che le interruzioni causate dalla carenza di personale si prolungheranno almeno sino all’anno prossimo. Una crisi – ricorda il Financial Times – che dura da qualche mese è che è stata innescata dalla massiccia riduzione di personale attuata durante la pandemia, cui si è aggiunto ora un aumento del costo del carburante ed una fase di rallentamento economico. Questo massiccio taglio dei voli segue quello attuato nel corso della stagione estiva, quando il sovraffollamento degli aeroporti aveva costretto le compagnie aeree a cancellare i voli. Poi, un piano di austerità ha consentito alle cancellazioni di tornare in linea con la media storica. British Airways prevede di cancellare altri 629 voli sino al 29 ottobre e rivedere la programmazione invernale che dura fino a marzo, per la quale è previsto un taglio dell’8% dei voli. LEGGI TUTTO

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    Indonesia, banca centrale alza a sorpresa i tassi di interesse

    (Teleborsa) – La banca centrale dell’Indonesia ha alzato i tassi d’interesse per la prima volta in quasi quattro anni. Il costo del denaro è stato aumentato di 25 punti base al 3,75% dal 3,5%, per far fronte ad una inflazione galoppante. Si tratta del primo rialzo da novembre 2018. Alzati di 25 punti base anche i tassi della Deposit Facility (al 3%) e quelli della Lending Facility (al 4,5%). La decisione dell’istituto centrale di Jakarta, in linea con l’aggressivo inasprimento da parte della Federal Reserve statunitense e delle altre banche centrali dei paesi più vicini, ha colto di sorpresa gli addetti ai lavori visto che 16 dei 27 economisti che componevano il consensus di Reuters non si attendevano alcun intervento.All’inizio di questo mese, la banca centrale thailandese ha alzato il tasso chiave di 25 punti base, portandolo allo 0,75%, con l’obiettivo di contenere la pressione inflazionistica. Stesso intervento è stato messo in atto dalla banca centrale malese.Il tasso di inflazione nella più grande economia del sud-est asiatico è salito al 4,94% a luglio dal 4,35% del mese precedente, registrando il picco più alto da ottobre 2015. I prezzi hanno superato l’intervallo di target della Bank Indonesia dal 2% al 4%.Anche il tasso di cambio dollaro-rupia è sotto pressione. La valuta indonesiana si avvicina a 15.000 per dollaro e stamane viene scambiata a circa 14.892. LEGGI TUTTO

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    Porti di Genova e Savona, da Cassa Depositi e Prestiti 31,5 milioni

    (Teleborsa) – Migliorare l’accessibilità portuale, sia stradale sia ferroviaria, garantendo maggiore sicurezza e contribuendo alla rigenerazione urbana: è qursto l’obiettivo del finanziamento da 31,5 milioni di euro che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha concesso all’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Ligure Occidentale per la realizzazione di alcune opere di sviluppo infrastrutturale dei Porti di Genova e Savona.Per Genova – chiarisce la nota – la linea di credito permetterà di eseguire i lavori di dragaggio di Ponte Nino Ronco, del bacino di Sampierdarena e del porto passeggeri: opere finalizzate al ripristino della profondità dei fondali al fine di migliorare la navigabilità e l’attracco in banchina. Con il sostegno finanziario di CDP sarà ampliato il Terminal Contenitori Ronco Canepa, con la realizzazione di una nuova banchina e di un piazzale. Infine, saranno completati i lavori di ripristino della porzione della diga foranea di Genova, che era stata danneggiata dalle mareggiate degli anni scorsi. Per Savona il finanziamento è destinato ai lavori di potenziamento del parco ferroviario del terminal portuale di Vado Ligure, un’area dove vengono caricati e scaricati sui treni merci i container in transito nel porto. Con i fondi verrà definito il ripristino delle opere foranee (moli e dighe per la difesa del porto) sia del bacino di Vado sia di quello di Savona. Il finanziamento ha un periodo di preammortamento sino al 31 dicembre 2024, regolato a tasso variabile, e un ammortamento di 12 anni, regolato a tasso fisso.Come evidenzia un recente studio sull’analisi di impatto del piano delle opere previste – si legge ancora nella nota ufficiale – ” gliinvestimenti per lo sviluppo delle infrastrutture portuali di Genova e Savona sono in grado di generare oltre 500 nuovi posti di lavoro. Oltre alla Liguria, a beneficiare della realizzazione di queste opere ci saranno altre regioni, visto che le imprese aggiudicatariedegli appalti provengono anche da Lombardia, Lazio e Piemonte”.L’operazione, oltre a sostenere in ottica complementare quanto previsto dal PNRR per l’AdSP Mar Ligure Occidentale, rafforza la collaborazione tra CDP e l’Autorità per la crescita dei porti di Genova e Savona-Vado Ligure. Infrastrutture che, insieme, compongono il più importante polo portuale italiano come confermano i dati relativi al 2021, esercizio nel quale sono state registrate oltre 63 milioni di tonnellate a livello di traffico complessivo, con la movimentazione di contenitori (2.781.112 TEU, +11,3% rispetto al 2020 e +4,2% rispetto al 2019) che è risultata essere la più elevata mai rilevata dallo stesso sistema portuale.Inoltre – conclude la nota – “il traffico di rotabili sulla rete delle autostrade del mare ha ripreso vigore, con un aumento dell’11% rispetto al 2020, mentre i traffici specializzati hanno evidenziato un incremento, anno su anno, del 16,8%. Numeri che ne fanno il capolinea nel Mediterraneo del corridoio Reno-Alpi: la porta di accesso da Sud all’Europa”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro agile, Orlando firma decreto per semplificazione

    (Teleborsa) – Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha emanato il decreto ministeriale di attuazione della norma contenuta nel Dl Semplificazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 agosto, con cui si prevede che il datore di lavoro comunichi in via telematica al ministero del lavoro e delle politiche sociali i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. Si tratta di “una importante disposizione che rende strutturale la semplificazione del lavoro agile”. Lo rende noto l’Ufficio stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.Con la modifica “si prevede la riformulazione della rubrica dell’articolo 23 della legge 22 maggio 2017 e del primo comma della medesima disposizione. Il precedente obbligo di comunicazione dell’accordo individuale sarà sostituito quindi, con decorrenza dal primo settembre, da una mera comunicazione dei nominativi dei lavoratori e della data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile, da trasmettersi in via telematica al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali”.È “un primo passo con il quale si rendono più semplici gli obblighi di comunicazione relativi al lavoro agile anche alla luce dell’esperienza maturata durante la pandemia e si risponde ad una specifica richiesta fatta dalle parti sociali nel Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile per il settore privato sottoscritto dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle parti sociali il 7 dicembre 2021″.”L’esigenza di semplificazione degli obblighi di comunicazione nasce dalla necessità di rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale – ha detto Orlando – in considerazione di un sempre maggiore utilizzo di questa modalità di svolgimento del lavoro. In questo modo si snelliscono le procedure per i datori di lavoro e non si aggravano gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi ritenuti non necessari” LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Giovannini: 130 miliardi di euro per prossimi 12 mesi

    (Teleborsa) – 130 miliardi di euro di investimenti da pianificare da qui ai prossimi dodici mesi: una svolta cruciale e un’occasione irripetibile per le infrastrutture e più in generale per il sistema dei trasporti del nostro Paese. Al Meeting di Rimini il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini è stato protagonista del confronto Mare Nostrum: il Mediterraneo, nuovo modo di connessioni con alcuni tra i principali operatori del settore. Mediterraneo crocevia di popoli, culture, ma anche di merci e di valore, minacciato dal cambiamento climatico. Giovannini ha lanciato l’allarme: “Secondo gli esperti lo scioglimento della calotta polare potrebbe minacciare la centralità del Mediterraneo per il trasporto delle merci, creando nuove rotte al Nord”. L’Italia non può limitarsi ad essere “una piattaforma semplicemente logistica di arrivo” dei container, ma va pensata come “luogo di trasformazione e partenza delle merci” per dare valore ai territori potenziando retroporti e zone economiche speciali. In cantiere 130 miliardi di investimenti, tra Pnrr e altri fondi europei: “Ora le Regioni potranno scegliere se distribuirli a pioggia – cosa che nel passato non ha portato a risultati positivi – oppure se concentrarli per creare un effetto volano”. “Entro la fine del nostro mandato – ha annunciato Giovannini – consegneremo al Paese una pianificazione di investimenti che avvii un processo che da undici anni questo Paese aveva deciso di non fare: un piano generale dei trasporti e della logistica?. E sul Pnrr: “Qualcuno dice che dobbiamo ripensarlo. Abbiamo però tempi strettissimi di realizzazione, ma anche tempi strettissimi dovuti alla competizione internazionale: gli operatori economici, infatti, scelgono dove investire in tempi rapidi”. Non bastano le infrastrutture, servono anche gli operatori: “Abbiamo troppe imprese di piccole dimensioni, servono imprese più grandi, più forti, più leader di mercato. Abbiamo bisogno di imprenditori che ci credano davvero, con passione per l’Italia”.Giovannini ha anche annunciato che il ministero delle Infrastrutture lavora su “due piani importanti”, ovvero “sugli aeroporti, in collaborazione con Enac” e “la pianificazione dello spazio marittimo” ovvero “come si usano le aree marittime per l’installazione di parchi eolici”. “Il Pnrr è un piano molto atteso – ha detto – e che riguarda quattro aspetti: gli investimenti, su cui c’è una accelerazione al massimo, l’attuazione normativa ma anche pianificazione perché Italia per molti anni non ha fatto i compiti a casa”.Parlando dell’attuazione del Pnrr, Giovannini ha spiegato che “molte gare sono partite mentre altre sono previste nel secondo semestre perché i tempi sono stretti. Non c’è dubbio che l’aumento dei prezzi delle materie prime abbia fatto slittare alcuni bandi ma siamo nei tempi”, ha aggiunto. “In questi 18 mesi – ha sottolineato Giovannini – il nostro ministero ne ha approvati oltre 260. Questo impegno di definizione dell’attuazione delle leggi continuerà nell’ordinaria amministrazione e contiamo di accelerare al massimo”.Il Ministro ha anche indicato la via che porta alla sostenibilità. “Per portare il nostro mondo sul sentiero di sostenibilità non solo ambientale ma soprattutto ambientale servono alcuni fattori: la tecnologia è uno degli elementi indispensabili che però va trasformata in innovazione, in nuovi servizi, nuovi materiali, nuovo modo di concepire il nostro vivere, la nostra economia tra cui anche il tema della mobilità”. “Il concetto di mobilità come servizio soprattutto per le città, per le aree urbane – ha detto il ministro – consente di integrare diversi sistemi di mobilità: dall’automobile all’autobus, al treno, alla bicicletta ma poi l’innovazione anche nelle lunghe percorrenze, la possibilità per i nuovi veicoli di dialogare con le infrastrutture. Vuol dire ridurre l’incidentalità, migliorare i consumi e ridurre l’impatto ambientale, vuol dire avere quelle infrastrutture che possono essere usate di più, in sicurezza, con impatto ambientale minore e a costi inferiori anche per l’utente”, ha concluso Giovannini. LEGGI TUTTO

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    Giappone, settore manifatturiero agosto atteso in contrazione

    (Teleborsa) – Si contrae l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di agosto, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,3 punti, in calo rispetto ai 49,7 punti di luglio. L’indicatore è atteso dunque sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi indica un peggioramento del settore terziario, con il relativo indice che scende a 49,2 punti dai 50,3 di luglio.Il PMI Composite si è attestato a 48,9, dai 50,3 punti del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Giansanti: priorità alimentazione, ambiente ed energia

    (Teleborsa) – “Nell’attuale situazione di instabilità abbiamo due certezze: l’aumento della popolazione e del PIL mondiale a fronte della diminuzione della superficie agricola e della necessità di tutelare le risorse naturali. Una sfida da affrontare immediatamente dando risposte efficaci, anche alla luce degli shock esterni prodotti da pandemia, guerra e cambiamenti climatici”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenendo nel corso del Meeting di Rimini al convegno “Favorire la crescita e sostenere i più deboli”.”L’agricoltura è strategica non solo per i singoli Paesi, ma per il mondo intero – ha detto Giansanti -. I cittadini stanno pagando un prezzo elevato degli alimenti e allo stesso tempo parte della popolazione mondiale non ha accesso al cibo. Nei mesi scorsi, il price food index della FAO ha toccato il picco di 160 mai raggiunto prima, nè durante la pandemia (98) e neanche durante la crisi finanziaria globale del 2008 (117)”.”Gli strumenti per scongiurare un mondo a due velocità sono “investimenti infrastrutturali, condivisione delle conoscenze e sviluppo delle aree rurali – ha proseguito il presidente di Confagricoltura -. Per questo serve una strategia globale di politica agricola, ma anche della nutrizione, dell’alimentazione e dell’energia. Nel mondo 870 milioni di persone soffrono la fame ma aumenta il numero delle persone sovrappeso nei Paesi sviluppati (1,7 miliardi) e lo spreco alimentare, pari a 74 chili di cibo pro-capite”.Giansanti ha ricordato che dei 570 milioni di agricoltori attivi nel mondo soltanto l’1% è strutturato in forma di impresa e produce il 70% del cibo per il mercato.Per il presidente di Confagricoltura “l’agricoltura deve essere protagonista nei percorsi di transizione energetica, ambientale. L’aumento dei prezzi del cibo è infatti strettamente legato a quello dei costi energetici. Il settore primario può dare un ulteriore contributo in questo ambito, ma deve essere messo nelle condizioni di farlo. Non solo con le risorse del PNRR, ma anche con una reale semplificazione delle procedure burocratiche”. “E’ arrivato il momento delle scelte e il prossimo governo – ha concluso Giansanti – dovrà realizzare gli obiettivi strategici del Paese. Avremo un ottobre molto difficile: l’instabilità dei mercati continuerà a spingere la crescita dei prezzi, e dunque le famiglie, a rivedere la loro politica di acquisto dei generi alimentari. Già oggi un sondaggio di Agronetwork e Format Research descrive così la propensione agli acquisti: 13% non sa se cambierà; il 27% sceglierà giorno per giorno; il 28% spendera’ la stessa cifra ma con minor potere d’acquisto; il restante 31% sa che spenderà di più. Non c’è più tempo da perdere”. LEGGI TUTTO

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    Pensioni, quanto costerebbe portarle a mille euro?

    (Teleborsa) – Portare a 1.000 euro l’assegno pensionistico di tutti i pensionati con un reddito fino a due volte il minimo (la maggior parte di quali ha un reddito pensionistico inferiore a 1.000 euro) costerebbe 31,2 miliardi.A calcolarlo l’Osservatorio dei conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, diretto da Carlo Cottarelli. In base ai dati Inps (relativi al 2020), i pensionati con un reddito fino al trattamento minimo (515,58 euro) sono di 2,1 milioni; quelli fino a due volte il minimo (tra 515,59 e 1031,16 euro) sono 3,8 milioni, ricorda l’Osservatorio.Se si volesse portare a 1.000 euro il reddito pensionistico di tutti i percettori di pensione minima (già rivalutata a partire da novembre 2022 del 2,2 per cento per effetto del Decreto Aiuti Bis del governo Draghi), il costo della riforma sarebbe di circa 19,5 miliardi, calcola l’Ossercatorio CPI. Aggiungendo i pensionati con un reddito fino a due volte il minimo (la maggior parte di quali ha un reddito pensionistico inferiore a 1.000 euro) il conto sale a 31,2 miliardi.Nelle scorse ore ha parlato anche Roberto Ghiselli, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps. “Il sistema previdenziale regge, il bilancio dell’Inps è solido. Ma attenzione con le proposte di rottamazione e decontribuzione. Rischiano di aprire buchi e di far saltare i conti”, ha detto in un’intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica.Ghiselli ha anche assicurato che il bilancio dell’Inps non è a rischio: “No, nel 2021 la spesa previdenziale è cresciuta dell’1,2% in modo fisiologico, allineata all’inflazione. Il bilancio è solido, anche se viene da anni di emergenza che Inps ha affrontato con un organico molto ridotto: siamo a 24mila, ma dovremmo essere a 30mila dipendenti. Nonostante questo l’istituto ha retto in pandemia. Non è stato uno sforzo da poco”. LEGGI TUTTO