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    Ryanair: addio ai voli super scontati?

    (Teleborsa) – Pesa il caro energia e sembra proprio che dovremo dire addio alle tariffe superscontate di Ryanair. I voli a 0,99 o a 9,99 euro sono destinati a scomparire per il caro energia scoppiato con la guerra in Ucraina e che pesa anche sul settore aereo. Lo ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Michael O’Leary intervistato da BBC Radio 4.In un discorso molto ampio sull’inflazione, O’Leary ha spiegato che il settore delle low cost – che pure resisterà perché le persone continueranno a volare “frequentemente” – è inevitabilmente influenzato dagli aumenti del petrolio. “Non credo che ci saranno più voli a 10 euro. La nostra tariffa media è stata l’anno scorso di 40 euro, andremo verso i 50 nei prossimi cinque anni. Le nostre tariffe promozionali superscontate, quelle a 1 euro, a 0,99 o anche a 9,99, penso che non si vedranno per un certo numero di anni”. Ryanair continuerà comunque ad avere “milioni di posti a 19,99 euro, 24,99 e 29,99”. LEGGI TUTTO

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    Ue, la “locomotiva” Germania non corre più

    (Teleborsa) – “Le prospettive della Germania sono ‘fragili’, come ha detto il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner”. È quanto si legge in un’analisi del Financial Times dal titolo Da locomotiva ad anello debole d’Europa: l’economia della Germania vacilla. La “più grossa economia d’Europa”, si legge sul quotidiano britannico, “sta vivendo una serie di shock che incidono negativamente sul suo quadro economico”.Oltre all’impennata dell’inflazione e al rincaro dei prezzi energetici, “persistenti problemi sulle catene di approvvigionamento e una domanda globale più debole pesano enormemente sul settore industriale”. L’aspetto più preoccupante è “quanto è diffusa la debolezza dell’economia”. Se in altre fasi hanno sofferto i servizi ma non l’industria, e viceversa, adesso “questa debolezza riguarda ogni settore”.Mentre “Italia, Spagna e Francia – si legge sul Ft – hanno registrato una crescita più robusta del previsto, grazie a un boom trainato dal turismo, la Germania deve confidare di più sulla domanda interna, ma con i consumatori alle prese con un’inflazione molto elevata, la spesa e la fiducia si sono indebolite. Le vendite al dettaglio sono calate dell’8,8% rispetto all’anno scorso: la maggiore riduzione mai registrata”.Tra il primo e il secondo trimestre, evidenzia il quotidiano londinese, la Germania “si è arrestata, mentre l’eurozona nel complesso è cresciuta dello 0,7%. Lo scorso mese il Fmi ha rivisto al ribasso la crescita tedesca per il 2023 dall’1,% allo 0,8%, la maggiore revisione al ribasso tra tutti gli altri Paesi”. L’economia del Paese al momento è talmente debole che molti “temono una recessione tecnica”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Orlando: contributo a coop sociali che assumono rifugiati

    (Teleborsa) – Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato nei giorni scorsi il decreto interministeriale che stabilisce i criteri di assegnazione di un contributo (riduzioni o sgravi contributivi) in favore delle cooperative sociali che abbiano assunto persone alle quali è stato riconosciuto lo status di protezione internazionale.Il contributo, spiega il Ministero in una nota, è riconosciuto sotto forma di esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico delle cooperative sociali dovuti per le assunzioni, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo pari a 350 euro su base mensile.Il contributo si applica per ciascuno degli anni dal 2018 al 2020, per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato decorrente dal primo gennaio 2018 e con riferimento ai contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2018, per le persone cui è stato riconosciuto lo status di protezione internazionale a partire dal 10 gennaio 2016. Il beneficio sarà riconosciuto in base all’ordine cronologico di invio della domanda all’INPS da parte delle cooperative sociali e comunque fino all’esaurimento delle risorse disponibili: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha già messo a disposizione dell’Istituto 500mila euro. Non verranno riconosciute ulteriori agevolazioni, salvo eventuale integrazione delle risorse, da parte del Ministero, entro il limite massimo complessivo previsto per il triennio 2018-2020, pari a 1,5 milioni di euro, ai sensi dell’art. 1, comma 109, della legge 205 del 27 dicembre 2017. Il Decreto interministeriale in oggetto è stato trasmesso al Ministero dell’Interno per la firma di concerto. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Pacifico (Udir): “Dirigenti chiedono conferma organico Covid e più aule”

    (Teleborsa) – Rivedere le norme sul dimensionamento scolastico e sul numero di studenti per aula, aumentando il numero delle classi e degli insegnanti, anche con la conferma dell’organico Covid, è fra le priorità indicate dai dirigenti scolastici per la ripresa del nuovo anno scolastico. Manca meno di un mese al riavvio delle lezioni e la situazione non è tanto diversa da quella che abbiamo lasciato. Per questo Marcello Pacifico, leader di Udir, ricorda che i dirigenti scolastici chiedono più classi, di rivedere le norme sul dimensionamento e la conferma dell’organico Covid, che è risultato essenziale per le nostre scuole. “Ci aspetta un altro anno scolastico impegnativo: bisogna mettere i presidi nelle condizioni di svolgere al meglio il loro compito”, afferma il sindacalista.Fra i temi da affrontare per il nuovo anno ci sarebbe poi l’annosa questione delle assunzioni dei dirigenti scolastici, dal momento che negli ultimi 20 anni è stato cancellato un posto su tre e che le sedi senza una dirigenza sono oltre 500. Un recente decreto del MEF ne ha rimpiazzati solo 317, una “manciata di posti” – sottolinea Pacifico – che non risolve i problemi della scuola. LEGGI TUTTO

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    ILO, nel mondo 73 milioni di giovani disoccupati

    (Teleborsa) – I giovani sono stati colpiti in modo sproporzionato dalla pandemia: è quanto rileva un rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) dal quale emerge che dall’inizio del 2020, i giovani tra i 15 e i 24 anni, hanno subito una perdita di posti di lavoro molto maggiore rispetto agli adulti e che il numero totale di giovani disoccupati nel mondo raggiungerà i 73 milioni nel 2022. La cifra rappresenta un leggero miglioramento rispetto al 2021 (75 milioni), ma rimane 6 milioni al di sopra del livello del 2019, prima della pandemia, afferma il rapporto Global Employment Trends for Youth 2022. Inoltre – sottolinea l’Ilo – la quota di giovani senza lavoro, istruzione o formazione (NEET) nel 2020 – l’ultimo anno per il quale è disponibile una stima globale – è salita al 23,3 % , un livello non raggiunto da almeno 15 anni.La situazione delle giovani donne è peggiore rispetto ai giovani uomini: si prevede infatti che quest’anno solo il 27,4% avrà un impiego, rispetto al 40,3% dei giovani uomini, indica l’Ilo. Altrettanto importanti le differenze tra le diverse regioni nel mondo. Solo i paesi ad alto reddito raggiungeranno tassi di disoccupazione giovanile vicini ai livelli del 2019 entro la fine del 2022, mentre in altri paesi dovrebbero rimanere di oltre un punto percentuale in più rispetto ai valori pre-crisi, prevede il rapporto. In Europa e in Asia centrale, ad esempio, il tasso di disoccupazione giovanile dovrebbe essere di 1,5 punti percentuali superiore alla media globale nel 2022, rispettivamente del 16,4% contro il 14,9%, mentre in America Latina, si prevede che raggiungerà il 20,5% . Gli Stati arabi hanno inoltre il tasso di disoccupazione giovanile più alto e in più rapida crescita al mondo, pari al 24,8%, secondo le previsioni dell’Ilo.Lo studio dell’Ilo sottolinea anche alcune opportunità. Un numero crescente di paesi sviluppati e in via di sviluppo sta riesaminando i modelli di crescita per passare a modelli economici “verdi” e “blu” e secondo il rapporto, l’attuazione congiunta di misure ambientali, digitali e sanitarie nell’ambito di un’ampia campagna di investimenti aumenterebbe il prodotto interno lordo globale del 4,2% e creerebbe 139 milioni di posti di lavoro aggiuntivi in tutto il mondo, di cui 32 milioni per i giovani le persone.Per l’Ilo, infine, il passaggio dagli aiuti di emergenza al sostegno alla ripresa può gettare le basi per un’economia più sostenibile, inclusiva e resiliente. In questo contesto, le lacune nella protezione dei giovani devono essere corrette ponendo i problemi legati alla disoccupazione, all’inattività e alla precarietà dei giovani al centro delle politiche di ripresa economica. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi alla produzione luglio -0,5% mese +9,8% anno

    (Teleborsa) – Si ferma la corsa dei prezzi alla produzione USA nel mese di luglio 2022. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono diminuiti dello 0,5% su mese rispetto al +1% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +1,1%) e al +0,2% del consensus.La diminuzione è attribuibile a un calo dell’1,8% dei prezzi dei beni della domanda finale. Al contrario, l’indice dei servizi a domanda finale è salito dello 0,1%.Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 9,8%, un valore inferiore al consensus (+10,4%) e rispetto al +11,3% del mese precedente (stima preliminare confermata). I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,2% su mese (+0,3% il mese precedente), mentre su anno registrano un +5,8% dopo il +6,4% precedente. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Mims: dal 2021 bandite 37 gare per un valore di 5,8 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Sono 37 le procedure di affidamento per lavori e servizi di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) pubblicate tra il 2021 e il primo semestre 2022, per un valore complessivo di circa 5,8 miliardi di euro. È quanto emerge dal monitoraggio periodico effettuato dall’Unità di missione del Mims per le attività del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano Nazionale Complementare (Pnc).Il 62% delle gare – si legge nel report – riguarda interventi per la mobilità sostenibile locale (trasporto rapido di massa, treni per il Trasporto Pubblico Locale, ciclovie) di competenza di Comuni e Regioni, il 24% investimenti in ambito portuale di competenza delle Autorità di Sistema Portuale, l’11% interventi ferroviari di competenza di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e il restante 3% interventi per la rigenerazione urbana. In termini di valore economico dei lavori e dei servizi messi a gara, su 5,8 miliardi di euro, circa 3,6 miliardi riguardano investimenti ferroviari, 1,2 miliardi progetti di rigenerazione urbana, circa 890 milioni di euro interventi nei porti e 18 milioni investimenti nella mobilità sostenibile locale.Per alcuni interventi ferroviari e di rigenerazione urbana sono state avviate e concluse procedure per l’affidamento di “Accordi quadro” che possono fare riferimento a più progetti di investimento e a diverse tipologie di spesa. Particolarmente importanti – sottolinea il Mims – sono i due Accordi quadro multi-tecnologici aggiudicati da RFI per lo sviluppo dell’European Rail Traffic Management System (ERTMS), cioè il sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario, per un totale di 3,2 miliardi di euro (di cui tre miliardi per progetti Pnrr), e l’Accordo quadro pubblicato in aprile da Invitalia per la misura relativa al Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA) che prevede 261 interventi di rigenerazione urbana da realizzare a cura di 69 soggetti attuatori tra Comuni e Regioni.Secondo il sistema di monitoraggio del Mims, ulteriori 74 gare saranno bandite nel corso del secondo semestre 2022, per un controvalore di circa tre miliardi di euro (circa il 90% di queste gare riguarderanno la mobilità sostenibile locale). Parallelamente, proseguono i lavori nei cantieri dei progetti in essere inseriti nel Pnrr per motivi prevalentemente contabili. Nel periodo febbraio 2020-giugno 2022 sono già stati sostenuti costi per lavori, forniture e/o servizi pari a circa 3,7 miliardi di euro, di cui 3,2 miliardi relativi a interventi ferroviari di competenza di RFI.Il Mims segnala, infine, che, al fine di procedere alla pubblicazione dei nuovi bandi, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nella seduta del 5 agosto, ha dato parere favorevole sui Progetti di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) per la “Condotta Monte Castellone-Colle Sant’Angelo (Valmontone)” nell’ambito della “Messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del Peschiera” e per la “Nuova linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria: Raddoppio Cosenza-Paola/S.Lucido (Nuova Galleria Santomarco)”. Ha poi dato parere favorevole per i lavori riguardanti l’asse ferroviario Monaco-Verona “Quadruplicamento della linea Fortezza-Verona, Lotto 3°, Circonvallazione di Trento” e l’asse ferroviario Palermo-Catania-Messina “Nuovo collegamento Palermo-Catania, Lotto 3, Lercara diramazione-Caltanissetta Xirbi”. LEGGI TUTTO

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    Accordo Rai-Sky, app Raiplay disponibile sulla piattaforma Sky Q

    (Teleborsa) – Rai e Sky hanno siglato un accordo pluriennale che porta la app RaiPlay sulla piattaforma Sky Q. È quanto si legge in una nota. Gli abbonati Sky con Sky Q, via satellite o via internet, da oggi potranno accedere a RaiPlay direttamente dalla sezione app o attraverso il controllo vocale. Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia, ha spiegato che con l’accordo “Sky arricchisce ulteriormente il numero di app accessibili attraverso Sky Q, la quale si conferma il punto di riferimento per chi vuole trovare, in un unico posto, tutti i contenuti Sky e quelli delle principali app in streaming. Sono molto soddisfatto di questo rapporto di collaborazione con un partner di eccellenza come Rai. Il ricchissimo catalogo di contenuti di Rai sarà così facilmente accessibile ai nostri abbonati Sky Q, e questo rafforza la nostra strategia di aggregazione dei migliori contenuti”.Per Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, grazie all’accordo con Sky Italia “l’azienda di servizio pubblico potrà far vedere a un numero ancora più ampio di utenti le sue trasmissioni e renderà più ricca l’offerta multimediale della televisione italiana. Questo accordo ribadisce il pieno impegno della Rai ad attuare il Contratto di Servizio, garantendo l’universalità del servizio pubblico attraverso l’accessibilità della propria offerta sulle diverse piattaforme distributive televisive, in linea con l’evoluzione del mercato e con l’innovazione tecnologica”. LEGGI TUTTO