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    Autotrasporto, ok della Commissione Ue a proroga aiuti di Stato dell'Italia per il settore

    (Teleborsa) – La Commissione Europea ha approvato un emendamento a uno schema italiano esistente per sostenere il settore del trasporto di merci su strada nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. L’emendamento è stato approvato nell’ambito del Quadro Temporaneo di Crisi degli Aiuti di Stato , adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022, e modificato il 20 luglio 2022 , tra l’altro, per aumentare gli importi limitati degli aiuti alle imprese colpite dall’attuale crisi o dalla successiva sanzioni e controsanzioni. La Commissione ha approvato il regime originario nel luglio 2022. L’Italia ha notificato alla Commissione l’intenzione di modificare il regime per aumentare l’importo massimo dell’aiuto da 100.000 a 500.000 euro per beneficiario. La Commissione ha ritenuto che il regime italiano, come modificato, resta necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e le condizioni stabilite nella Quadro di crisi. Su questa base, la Commissione ha approvato la modifica ai sensi delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato. LEGGI TUTTO

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    Mercato immobiliare, Banca d'Italia: “Prezzi delle abitazioni stabili ma si prevede peggioramento”

    (Teleborsa) – I rincari energetici e l’invasione dell’Ucraina contribuiscono a influenzare al ribasso sia il numero dei potenziali acquirenti sia i prezzi di vendita delle abitazioni. Secondo il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia – condotto congiuntamente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate – presso 1.465 agenti immobiliari dal 23 giugno al 20 luglio 2022, nel II trimestre prevalgono segnali di stabilità dei prezzi delle abitazioni, con un saldo tra giudizi di rialzo e di ribasso di poco in aumento rispetto alla precedente rilevazione. Le quotazioni per il trimestre corrente sono ora attese in calo, dopo tre trimestri in cui si erano collocate in territorio positivo. Nonostante che i tempi di vendita e lo sconto medio sul prezzo richiesto si collochino ai loro minimi storici, gli agenti segnalano un peggioramento delle condizioni della domanda: la quota di operatori che hanno venduto almeno un immobile è scesa, pur mantenendosi su livelli elevati, e il saldo negativo fra i giudizi di aumento e riduzione del numero dei potenziali acquirenti si è ampliato. Anche i nuovi incarichi a vendere si confermano in diminuzione. Le prospettive si sono deteriorate, con riferimento sia al proprio mercato sia a quello nazionale. Nel II trimestre del 2022 la percentuale di operatori che riportano una stabilita` dei prezzi di vendita rispetto al periodo precedente e` salita al 67,2 per cento (da 62,6 nell’indagine precedente), mentre e` scesa la percentuale di coloro che ne ravvisano un aumento (22,2 per cento da 24,0), ma anche quella di coloro che ne ravvisano una riduzione (10,6 da 13,4). Di conseguenza, e` leggermente salito il saldo positivo fra i giudizi di aumento e riduzione delle quotazioni immobiliari (11,6 punti percentuali, da 10,6). La quota di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione nel II trimestre e` scesa all’84,9 per cento (da 87,6), mantenendosi comunque su livelli storicamente elevati. Come nelle precedenti indagini, piu` di tre quarti degli operatori hanno venduto esclusivamente abitazioni preesistenti, mentre circa il 2 per cento ha intermediato esclusivamente immobili di nuova costruzione. Il saldo negativo tra i giudizi di aumento e riduzione del numero dei potenziali acquirenti si e` ulteriormente ampliato nel II trimestre (a -10,8 punti percentuali, da -2,8 nel precedente), soprattutto a fronte di un marcato peggioramento nelle aree urbane, dove il saldo e` passato a -15,4 punti percentuali (da -2,1). La percentuale di operatori che segnalano un incremento dei nuovi incarichi a vendere rimane molto inferiore a quella di coloro che ne registrano una diminuzione (-36,3 punti, da -32,9; tavola e fig. 3), cosi` come avviene per gli incarichi da evadere (-36,5 punti, da -36,7). Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore e` ulteriormente diminuito rispetto alla rilevazione precedente (all’8,0 per cento, da 8,5), raggiungendo cosi` un nuovo minimo dall’inizio della rilevazione nel 2009. I tempi di vendita rimangono sostanzialmente stabili, su minimi storici e al di sotto dei 6 mesi (a 5,7 mesi da 5,8 nella precedente indagine). Le cause prevalenti di cessazione dell’incarico rimangono, secondo circa la meta` degli agenti, il valore delle offerte ricevute, ritenuto troppo basso dal venditore, oppure i prezzi richiesti, giudicati troppo elevati dai compratori. E` aumentata di circa 5 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione la quota di operatori che segnalano difficolta` nel reperimento del mutuo da parte dei compratori (al 23,9 per cento). La quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario e` scesa al 67,5 per cento (da 69,7 nello scorso trimestre). Il rapporto fra l’entita` del prestito e il valore dell’immobile e` di nuovo lievemente aumentato, al 78,9 per cento, il valore piu` alto dall’inizio della rilevazione.La percentuale di operatori che hanno dichiarato di aver locato almeno un immobile nel II trimestre è leggermente cresciuta (al 78,7 per cento, da 77,1 nel I). Il saldo tra giudizi di aumento e di riduzione dei canoni di affitto è lievemente diminuito, ma resta positivo (20,9 punti percentuali, da 22,5), a fronte di un aumento nelle aree urbane (20,1 da 16,9) più che compensato da un calo in quelle non urbane (21,4 da 26,6). Le attese prefigurano ulteriori aumenti dei canoni per il trimestre in corso, con un saldo pari a 17,6 punti (da 19,0). Il margine medio di sconto rispetto alle richieste iniziali del locatore ha continuato a diminuire, portandosi al 2,3 per cento (da 2,8). Il saldo tra la quota di agenzie che hanno riportato un aumento degli incarichi a locare e quelle che ne hanno segnalato una diminuzione è rimasto fortemente negativo (a -36,2 punti percentuali da -35,7).Le attese delle agenzie per il III trimestre sono notevolmente peggiorate, riguardo sia al proprio mercato di riferimento sia a quello nazionale: i saldi tra aspettative favorevoli e sfavorevoli si sono ridotti di oltre 10 punti percentuali, portandosi rispettivamente a -21,7 e a -22,6. Prevale il pessimismo anche su un orizzonte biennale (-18,7 per il proprio mercato e -23,3 per il mercato nazionale). Anche il saldo fra le attese di aumento e diminuzione dei nuovi incarichi a vendere nel trimestre in corso segna un marcato peggioramento (-27,9 punti percentuali, da -14,7), in gran parte dovuto al calo dell’attività durante i mesi estivi. Le aspettative sull’evoluzione dei prezzi di vendita tornano a orientarsi al ribasso, con un saldo fra attese di aumento e diminuzione che diviene negativo (a -5,4 punti percentuali da 5,0) dopo tre trimestri consecutivi in territorio positivo. Secondo gli operatori, lo scoppio della guerra in Ucraina e i recenti aumenti dell’inflazione stanno influenzando al ribasso sia il numero dei potenziali acquirenti (per circa il 60 per cento degli agenti, in linea con la precedente rilevazione) sia i prezzi di vendita delle abitazioni (per circa il 40). La quota di agenti che valutano che l’epidemia di Covid-19 stia inducendo nel complesso un’espansione nella domanda di abitazioni continua a prevalere su quella di chi ritiene che abbia ricadute negative, sebbene in misura inferiore (26,9 punti percentuali, da 30,7 nella scorsa rilevazione). Il saldo è invece cresciuto per la domanda di locazioni (al 24,9 per cento, da 20,3). La quota di operatori che ritengono che la pandemia stia determinando una diminuzione dell’offerta di abitazioni resta di circa 10 punti percentuali superiore a quella di coloro che ritengono ne induca un aumento. Anche per l’offerta di locazioni i giudizi negativi continuano a prevalere su quelli positivi, di 23,3 punti percentuali (da 26,4). Al contempo, è nuovamente cresciuto il saldo fra la quota di agenzie che si attendono un rialzo dei prezzi di vendita a seguito dell’emergenza sanitaria e coloro che ne prefigurano una flessione (16,9 punti percentuali, da 11,7), così come per i canoni di locazione (24,9 punti percentuali da 20,3 nel trimestre precedente). La maggioranza degli agenti continua ad aspettarsi che tali effetti di stimolo sul mercato immobiliare si protrarranno almeno fino alla fine del 2022.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Atlantia: nel 2022 in Italia aumentano traffico autostradale (+19,4%) e aeroportuale (+246,5%)

    (Teleborsa) – Nei primi sette mesi del 2022 Atlantia in Italia ha visto una ripresa del traffico autostradale (+19,4% vs 2021) e aeroportuale (+246,5% vs 2021). Questi i dati che emergono dall’ultimo 2022 Monthly Traffic Performance del Gruppo Atlantia pubblicato oggi.TRAFFICO AUTOSTRADALE – Sul fronte del traffico autostradale in Italia a luglio Atlantia ha registrato un +0,3% rispetto allo stesso mese del 2021. In Francia (+5,3% vs 2021); in Spagna (+0,1% vs 2021); in Brasile (+7,3% vs 2021); in Messico (+3,5% vs 2021). Solo in Cile si registra un -1,7%. TRAFFICO AEROPORTUALE – Per quanto riguarda il traffico aeroportuale l’incremento rispetto a luglio dello scorso anno in Italia (FCO+CIA gestiti da ADR) è stato del 111,3%. In Francia, l’aeroporto di Nizza quest’anno ha registrato un 176,0% vs 2021 mentre nel mese di luglio rispetto allo stesso mese dello scorso anno l’incremento è stato del 60,6%. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Pacifico (Udir): “Senza maggiori spazi impossibile distanziamento minimo”

    (Teleborsa) – “Se si vuole dar seguito alle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha reso note le indicazioni per il prossimo anno scolastico nelle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, bisogna fornire i nostri istituti di più spazi. Non ci sono altre soluzioni, bisogna recuperare i plessi dismessi, metterli in sicurezza e procedere con la diminuzione di alunni per aule”. È quanto afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato dei dirigenti scolastici Udir.Le “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2022 -2023)”, prevedono niente più mascherina obbligatoria in classe al ritorno a scuola a settembre, tranne per chi è “a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Confermata la necessità di effettuare “ricambi d’aria frequenti” e attuare la sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati. In caso di innalzamento dei contagi, si chiede agli istituti di sanificare in continuazione e garantire il distanziamento minimo. In tale scenario, secondo Udir, “bisogna avere più aule per poter proteggere i lavoratori della scuola e gli studenti in maniera ottimale”.”Stiamo dalla parte dei dirigenti scolastici che vogliono la conferma dell’organico Covid, più spazi all’interno delle loro scuole e la revisione delle norme sul dimensionamento”, ha concluso Pacifico. LEGGI TUTTO

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    Bonus 200 euro autonomi, Orlando firma decreto

    (Teleborsa) – Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, ha firmato il decreto che disciplina i criteri di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto per i lavoratori autonomi. Si tratta di 200 euro una tantum.”Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando – spiega una nota – ha firmato il Decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum introdotta dal Decreto Aiuti (articolo 33, Decreto legge 17 maggio 2022, numero 50, convertito con modificazioni in legge 15 luglio 2022, numero 91), quale misura di sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti conseguente alla crisi energetica e al caro prezzi in corso”. La misura è finanziata a valere sulle risorse del Fondo istituito nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, con una dotazione finanziaria implementata dal Decreto Aiuti bis a 600 milioni di euro per l’anno 2022, che costituisce limite complessivo di spesa. I beneficiari dell’indennità sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al Decreto legislativo 30 giugno 1994, numero 509 e al Decreto legislativo 10 febbraio 1996, numero 103 che, nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro. I destinatari della misura una tantum, pari a 200 euro e corrisposta a seguito di presentazione domanda devono essere già iscritti alle menzionate gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita Iva e attività lavorativa avviata e devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.Il beneficio – viene chiarito – non è compatibile con le misure introdotte dagli articoli 31 e 32 del Decreto Aiuti. Quanto alle modalità di presentazione della domanda, il soggetto interessato dovrà presentare istanza agli enti di previdenza a cui è obbligatoriamente iscritto, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali.Il provvedimento precisa che l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili. LEGGI TUTTO

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    Export distretti agroalimentari, Intesa Sanpaolo: “Nel I trimestre 22 raggiunta quota record di 6 mld”

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre 2022 le esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani hanno toccato il valore record di 6 miliardi di euro, in crescita di 811 milioni (+15,4%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Il risultato riflette in parte la dinamica inflattiva: l’indice dei prezzi praticati sui mercati esteri dei prodotti alimentari italiani è cresciuto nel primo trimestre del 2022 dell’8,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. È quanto emerge nell’ultimo monitor dei distretti agro-alimentari italiani elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.I distretti vitivinicoli hanno guidato la crescita nel primo trimestre del 2022 superando 1,4 miliardi di export in valori correnti, risultato mai raggiunto sinora in un trimestre (+17,7% tendenziale).Ottime performance sui mercati esteri anche per i distretti della pasta e dolci, tutti con crescite tendenziali a doppia cifra; va tuttavia segnalato che l’indice dei prezzi sui mercati esteri per la produzione di prodotti da forno e farinacei è cresciuto del 12,1% tendenziale nel primo trimestre del 2022, più della media, sotto la spinta delle dinamiche inflattive.La filiera dei distretti agricoli, dopo la forte crescita del 2021 (+9,4%), rallenta nel trimestre gennaio-marzo 2022 con una crescita tendenziale del 7%, risultato che nasconde però dinamiche differenti nei tredici distretti che la compongono: forte balzo in avanti per l’Ortofrutta del barese (+192,1%), battuta d’arresto per l’Ortofrutta romagnola (-7,5%) e le Mele del Trentino (-30,9%).Luci e ombre tra i distretti delle carni e salumi: l’escalation dei costi energetici e delle materie prime ha colpito una filiera già provata dai rincari causati dalla peste suina in Cina e influenzata anche da alcuni casi riscontrati in Italia. Alla forte crescita dei Salumi del modenese (+21,8% tendenziale, che corrispondono a un progresso di 33 milioni), si contrappone il calo delle Carni di Verona (-18,9%, 26,8 milioni di euro in meno).Anche tra i distretti del lattiero-caseario si registrano performance altalenanti. Il primo distretto per valori esportati, il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale chiude il primo trimestre del 2022 con una crescita tendenziale del 29,4%, oltre €61 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2021. In contrazione invece le esportazioni del Lattiero-caseario di Reggio Emilia, che realizza nel 1 trimestre del 2022 un regresso del 21,6%.Forte accelerazione per i distretti dell’olio, che si accompagna però a un incremento dei prezzi sui mercati esteri per l’industria nazionale di oli e grassi del 18,5% tendenziale. Il distretto dell’Olio toscano chiude il primo trimestre del 2022 con un +25,9% tendenziale, che si traduce in un progresso di oltre €40 milioni.Nel complesso, sono in crescita le esportazioni dei distretti agro-alimentari verso tutti i principali mercati di destinazione. Crescono i flussi verso la Germania, primo mercato di sbocco (+3,4% nel 1 trimestre del 2022), grazie soprattutto al contributo delle filiere di pasta, dolci e olio; in incremento i flussi verso Stati Uniti (+14,3%), dove il dollaro forte ha sostenuto la crescita dei distretti del vino, dell’olio e di pasta e dolci; buoni risultati anche verso la Francia (+16,8%), dove al successo della filiera della pasta e dolci si aggiunge quello del Lattiero-caseario. LEGGI TUTTO

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    Nord Stream 1, Germania: “Nessuna nuova informazione su possibile arrivo turbina in Russia”

    (Teleborsa) – È stallo sulla questione Nord Stream 1. Due settimane fa, dopo aver studiato i documenti necessari al ripristino della turbina per la stazione di compressione Portovaya del Nord Stream 1 inviati da Siemens alle autorità canadesi, Gazprom ha fatto sapere che “permangono i rischi precedentemente identificati”. E da allora la situazione non sembra essersi sbloccata.La tedesca Siemens Energy ha effettuato in Canada la manutenzione della turbina per il gasdotto Nord Stream 1 e giovedì scorso ha dichiarato che la turbina era pronta per essere restituita immediatamente. Ma Gazprom continua a dire che le sanzioni impediscono di rispedire l’apparecchiatura in Russia.Oggi, secondo quanto riporta la Reuters un portavoce del ministero dell’Economia tedesco, in occasione di una conferenza stampa del governo a Berlino, ha detto di non avere nuove informazioni sulla possibilità che la turbina, che secondo Mosca sarebbe la causa del blocco delle forniture di gas all’Europa, sia in viaggio verso la Russia.La turbina di Siemens era stata inviata per riparazione in Canada e sottoposta poi a sanzioni internazionali dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte e vendite ingrosso giugno in forte crescita

    (Teleborsa) – Continuano a crescere le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di giugno, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dell’1,8% a 895,4 miliardi di dollari. Il dato si confronta con il +1,8% precedente ed un +1,9% atteso. Su base annua si registra una salita del 25,5%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dell’1,8% su base mensile a 879,6 miliardi di dollari, rispetto al +0,7% precedente (rivisto da un preliminare di +0,5%). Le stime degli analisti erano per un +0,9%. Su anno si è registrato un incremento del 20,4%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,26 contro l’1,21 di un anno prima. LEGGI TUTTO