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    Bosch, Mise: “Accordo per rilanciare sito Bari. Garantiti 700 lavoratori”

    (Teleborsa) – Si è concluso oggi, al Ministero dello sviluppo economico, l’iter di sottoscrizione dell’accordo che impegna Bosch a garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Bari per tutta la durata del piano industriale, almeno fino al 2027. Periodo in cui verranno effettuati investimenti pari a 31 milioni di euro, destinati a favorire lo sviluppo di nuove produzioni rispetto alla trasformazione in corso nel settore automotive e che consentiranno di salvaguardare l’occupazione di tutti i 700 lavoratori. “L’intesa, – annuncia il Mise in una nota – è il risultato del confronto costruttivo portato avanti in questi mesi dalla struttura per le crisi d’impresa del Mise coordinata da Luca Annibaletti con i vertici aziendali e i sindacati, ha già ottenuto via libera dei lavoratori nelle assemblee sindacali convocate nei giorni scorsi”.”Quella individuata è una buona soluzione che dà una prospettiva concreta di rilancio al sito di Bari dove sono presenti idee e progetti innovativi da realizzare e competenze dei lavoratori da tutelare” dichiara il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Il ministro – come ricorda il Mise – ha più volte sottolineato la “necessità di far fronte agli impatti sociali della transizione verso l’elettrico nel settore automotive, perseguendo un approccio pragmatico e non ideologico che ha consentito nel caso della Bosch di ottenere quelle garanzie dai vertici della multinazionale tedesca – incontrati a Berlino nel mese di aprile nel corso di una missione istituzionale – alla base dell’accordo sottoscritto”.La Struttura per le crisi d’impresa del Mise monitorerà, in sinergia con il Ministero del lavoro e le istituzioni locali, l’attuazione dell’accordo mettendo a disposizione del percorso individuato – conclude la nota – tutti gli strumenti per la riconversione e rilancio industriale, nonché quelli dedicati alla salvaguardia dei lavoratori. LEGGI TUTTO

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    UNRAE: “Soddisfazione per l'inclusione di noleggi e flotte tra i beneficiari degli incentivi”

    (Teleborsa) – L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) ha espresso “grande soddisfazione” per “l’approvazione di un DPCM – di cui si riserva una lettura piu` approfondita non appena il testo sara` disponibile – che sembra accogliere in pieno le proprie richieste, piu` volte reiterate in forma sia pubblica che riservata”. Il provvedimento, se confermato nei contenuti gia` divulgati, – sottolinea l’Unrae – “allarga la platea dei beneficiari degli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni alle societa` di noleggio a lungo termine e alle flotte aziendali, finora escluse per motivi di budget, che rappresentano il traino indiscusso della transizione ecologica nel mercato auto. Viene cosi` sanato anche il vulnus che discriminava senza motivo i consumatori, in base alla modalita` scelta per acquisire una vettura incentivabile”.”Desideriamo ringraziare il Ministro Giorgetti, il MiSE e il Governo tutto, per aver accolto l’appello di Unrae con un intervento – spiega l’Associazione in una nota – che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus. Grazie a questa misura si garantira` finalmente il pieno utilizzo dei fondi a disposizione e si scongiurera` un residuo a fine anno di oltre 300 milioni di euro. Tenuto conto che e` stata scelta la strada del DPCM, in luogo di quella piu` immediata del Decreto-Legge Aiuti 2, ci auguriamo che i tempi tecnici di attuazione del provvedimento siano ridotti al minimo per evitare un rallentamento eccessivo del mercato delle flotte” Non meno importante e`, per l’Unrae, la notizia dello stanziamento di un fondo da 40 milioni di euro per il bonus all’acquisto e alla messa in posa di infrastrutture di ricarica all’interno di condomini, nel limite di 1.500 euro per singolo punto di ricarica e 8mila per edificio. “Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica private – commenta l’Unrae – e` fondamentale per il decollo della mobilita` elettrica, ancora molto arretrata nel nostro Paese. Ora resta da sviluppare finalmente il cronoprogramma puntuale per le infrastrutture di ricarica pubbliche previste dal PNRR, che sono almeno altrettanto importanti”. LEGGI TUTTO

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    Vacanze, 23 milioni di italiani in partenza questa estate: torna la voglia di viaggiare all'estero

    (Teleborsa) – Tra luglio e agosto sono stati o andranno in vacanza più di 23 milioni di italiani (il 70% di chi partirà). Meta preferita sarà il mare (indicata dal 67%) mentre torna anche la voglia di viaggiare all’estero: sono 8,5 milioni gli italiani che hanno deciso di passare le vacanze fuori dai confini nazionali. Rilevante anche la voglia di “vacanza verde” (montagna, lago e campagna), con il 21,5% delle preferenze, e quella di visitare città d’arte e borghi, scelta quest’ultima indicata da poco meno del 9%. Natura, rapporto tra qualità e prezzi, scoperta del patrimonio ed enogastronomia tra i fattori “condizionanti” per la scelta delle mete.”Possiamo senza dubbio confermare ma, a questo punto, anche rivedere al rialzo le nostre stime, già diramate nei mesi scorsi, su tutto il 2022 in cui prevedevamo un flusso turistico di quasi 343 milioni di presenze e poco più di 92 milioni di arrivi, con una crescita rispettivamente pari al 35% e al 43% rispetto all’anno precedente”, ha dichiarato il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio. “Aumenta in modo rilevante la quota degli italiani che ha scelto di trascorrere un periodo di villeggiatura fuori dai confini nazionali. In particolare, se è vero che prevale la vacanza in Italia, indicata da ben il 74% degli italiani risulta più che significativo anche il 26% di chi ha effettuato o ha in programma una meta europea (19,9%) o internazionale (6,1%)”, ha sottolineato Rio. “Interesse verso le destinazioni estere che segna un incremento di ben 16 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Quantificando il dato, circa 8,5 milioni di italiani hanno optato per una destinazione turistica fuori dal Belpaese”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Entrate tributarie, MEF: nei primi sei mesi dell'anno gettito pari a 242,88 miliardi

    (Teleborsa) – Nei mesi di gennaio-giugno 2022 le entrate tributarie erariali ammontano a 242.877 milioni di euro, con un incremento di 28.951 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+13,5%). “Il significativo incremento registrato nel periodo in esame – spiega il Mef in una nota – è influenzato principalmente da tre fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del ‘decreto Rilancio’ e del ‘decreto Agosto’, che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari con possibilità di rateizzazione e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’IVA”.Nel mese di giugno le entrate tributarie sono state pari a 54.203 milioni di euro (+10.389 milioni di euro, +23,7%). In particolare, le imposte dirette hanno avuto un aumento del gettito di 8.507 milioni di euro (+31,3%) e le imposte indirette hanno registrato un andamento positivo pari a 1.882 milioni di euro (+11,3%).IMPOSTE DIRETTE – Nei primi sei mesi del 2022 le imposte dirette ammontano a 131.590 milioni di euro, con un aumento di 13.674 milioni di euro (+11,6%). Il gettito dell’IRPEF si è attestato a 99.598 milioni di euro con un aumento di 4.009 milioni di euro (+4,2%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato un incremento di 1.488 milioni di euro (+3,5%) e le ritenute lavoratori autonomi di 502 milioni di euro (+8,4%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 196 milioni di euro (-0,5%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 1.594 milioni di euro (+49,3%) in quanto, così come per l’autoliquidazione IRES, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA). Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.324 milioni di euro, +151,8%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.038 milioni di euro, +102,7%) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti. Il Mef segnala l’incremento dell’IRES pari a 6.158 milioni di euro (+74,7%) attribuibile alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) nell’anno 2021. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto un aumento pari a 383 milioni di euro (+7,0%) e le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche un aumento di 364 milioni di euro (+33,6%).IMPOSTE INDIRETTE – Le imposte indirette ammontano a 111.287 milioni di euro, con un incremento di 15.277 milioni di euro (+15,9%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 12.115 milioni di euro (+19,5%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 7.869 milioni di euro (+14,2%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 4.246 milioni di euro (+63,7%). Quest’ultimo risultato – si legge nella nota – è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita. Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+664 milioni di euro, +19,1%) e dell’imposta di registro (+156 milioni di euro, +5,9%) mentre l’imposta sulle assicurazioni ha avuto una variazione negativa (-3 milioni di euro, -0,8%).ENTRATE DA GIOCHI – Le entrate relative ai giochi hanno avuto un aumento di 1.902 milioni di euro (+36,0%).ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO – Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 2.518 milioni di euro (+70,8%) di cui: 1.792 milioni di euro (+104,2%) sono affluiti dalle imposte dirette e 725 milioni di euro (+39,4%) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021 (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto ‘decreto sostegni-bis’). LEGGI TUTTO

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    Superbonus 110%, Enea: sfiorano i 44 miliardi le detrazioni previste

    (Teleborsa) – ENEA ha pubblicato i dati aggiornati al 31 luglio 2022 sull’utilizzo del Superbonus 110%, ovvero la detrazione nella misura del 110% delle spese sostenute per una serie di interventi di efficientemente energetico su case e condomini. Le asseverazioni hanno raggiunto quota 223.951, per un totale investimenti ammessi a detrazione di oltre 39,7 miliardi di euro e un totale investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione pari a oltre 28,1 miliardi di euro (pari a circa il 70,9%). Le detrazioni previste a fine lavori salgono quindi a 43,7 miliardi di euro, mentre le detrazioni maturate per i lavori conclusi sono arrivate quasi a quota 31 miliardi di euro.Le asseverazioni condominiali sono state 33.318, per un totale di investimenti condominiali pari a 19,3 miliardi di euro e lavori condominiali realizzati pari a 12,2 miliardi di euro (66,7%). Le asseverazioni per edifici unifamiliari sono state 121.925, per un totale investimenti in edifici unifamiliari di 13,7 miliardi di euro e un un totale lavori in edifici unifamiliari realizzati di 10 miliardi di euro (73,4%). Le asseverazioni per unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono state 68.703, con il totale investimenti in unità immobiliari indipendenti a 6,6 miliardi di euro e Lavori in unità immobiliari indipendenti realizzati a 5,1 miliardi di euro (77,8%).L’investimento medio per condomini è di 581.793,65 euro, quello per gli edifici unifamiliari di 112.588,13 euro e quello per unità immobiliari funzionalmente indipendenti di 96.643,70 euro. I condomini pesano per il 14,9% sul totale degli edifici ammessi a detrazione, gli edifici unifamiliari per il 54,4% e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti per il 30,7%. A livello di investimento, i condomini pesano per il 48,8%, gli edifici unifamiliari per il 34,5% e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti per il 16,7%. LEGGI TUTTO

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    SkyExpress potenzia I collegamenti con l'Italia

    (Teleborsa) – Sky Express potenzia i collegamenti con l’Italia a partire dalla prossima stagione invernale. Dal 3 novembre nuova rotta da Atene verso Milano Malpensa, operata da giovedì a lunedì, mentre i voli per Roma Fiumicino avranno frequenza giornaliera. Nel network europeo di Sky Express figurano anche le nuove rotte per Monaco di Baviera (cinque frequenze a settimana,) e per Sofia, entrambi operativi dal 2 novembre. LEGGI TUTTO

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    Estate 2022, Cia: “Agriturismi sold out. Scelti da oltre 7 milioni di italiani”

    (Teleborsa) – In agriturismo, vicino a piccoli borghi ben serviti, vivendo esperienze in azienda agricola e mangiando prodotti freschi di campi e allevamenti locali, da riportare anche a casa. Questa l’estate 2022 per oltre 7 milioni di italiani, più del 30% dei connazionali previsti in vacanza tra luglio e settembre prossimo. Sono per lo più famiglie e comitive, in viaggio dai 4 ai 7 giorni e spesso con cani e gatti al seguito. In ricognizione tra le strutture aderenti a Turismo Verde, Cia-Agricoltori Italiani evidenzia, da Nord a Sud Italia, una stagione partita in ritardo, ma vicina ai numeri pre-pandemia (più di 8 milioni di presenze nel 2019), e con le prenotazioni per il pranzo di Ferragosto già chiuse da un mese.Lungo la penisola – spiega Cia – la ripresa del turismo, con 22 milioni di italiani in viaggio, al mare (44%), nei centri rurali (21%) e in montagna (15%), si fa sentire soprattutto nelle strutture agrituristiche con disponibilità di camere, agricampeggio e in zone già vocate alla ricettività. La domanda resta, in alcuni casi e specie nell’entroterra, ancora instabile. A incidere di più le disdette causa Covid, tra il 10 e il 20%, che si spera di recuperare con le prenotazioni last minute.Inoltre – aggiunge Cia – anche negli agriturismi c’è il ritorno degli stranieri (l’Italia ne stima per l’intera estate circa 33 milioni, il triplo rispetto al 2021). Già da maggio gli americani e ora, soprattutto, inglesi (+36%) e tedeschi (+32%). In buona parte, si tratta di riconferme e passaparola, con prenotazioni di clienti storici e amici. Stessa cosa per il turismo interno. In aumento i viaggi alla riscoperta dell’origini, come dall’Olanda al Molise. In generale – secondo Cia – la tenuta del settore agrituristico, e delle sue 25 mila imprese, è ancora assicurata dalla natura stessa del comparto, sensibile alle esigenze dei cittadini, come ampiamente dimostrato in pandemia, e pronto a soddisfare, in modo innovativo, sempre nuovi bisogni. Tra le tendenze che si consolidano, Cia evidenzia la vacanza sostenibile e sicura, a contatto con la natura e gli animali, imparando a fare la pasta e a curare gli alveari, condividendo il lavoro agricolo come la lavorazione del formaggio. Infine, andando alla ricerca dei mercati contadini per fare provviste utili al rientro, come raccontano da la Spesa in Campagna, Associazione Cia per la vendita diretta.”L’aumento dei costi produttivi, di luce e gas in particolare – dichiara il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – è ancora troppo sulle spalle delle aziende agrituristiche ed è anche per loro che stiamo sollecitando un’azione di governo realmente incisiva e prima delle elezioni a settembre. Sulla stagione turistica in corso, ci sono previsioni più che positive e ci auguriamo -conclude Fini- che portino alla fine buoni risultati anche alle nostre strutture”. LEGGI TUTTO

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    Ex Whirlpool, UILM: il 25 attesa decisione su sito Napoli

    (Teleborsa) – “Alla riunione indetta ieri dal Ministero dello Sviluppo economico, a cui hanno preso parte Prefettura di Napoli, Regione Campania, Comune di Napoli e Organizzazioni sindacali, ci è stato detto che entro il 25 agosto si attende il parere definitivo del Ministero della Transizione ecologica sulla possibilità di intraprendere una nuova attività produttiva nel sito ex Whirlpool di Napoli”. Lo riferiscono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campania, e Antonello Accurso, segretario regionale Uilm.”I problemi burocratici – spiegano i sindacalisti – che restano da risolvere ci sono stati difatti descritti come superabili. Tanto che si immagina già per i primi di settembre un incontro con il potenziale investitore, vale a dire con il Consorzio o direttamente con Adler. Parallelamente sono partiti ad opera della Regione le attività propedeutiche alla formazione del personale”. “Ci auguriamo – dichiarano i sindacalisti della Uilm – che davvero siamo di fronte ad una felice soluzione della assurda vicenda che sta riguardando il sito di Napoli: noi non riusciamo a capire nè ad accettare la possibilità che venga in pratica dichiarato inagibile uno stabile in cui per decenni si e’ prodotto senza impedimenti. Soprattutto vogliamo iniziare a parlare del piano industriale che da troppo tempo attendiamo invano di conoscere, poichè mentre i lavoratori attendono essere riassorbiti il termine di scadenza degli ammortizzatori sociali continua drammaticamente a decorrere”.”Infine abbiamo chiesto – concludono Ficco, Auriemma e Accurso – al Ministero di riportare sin d’ora ai potenziali investitori le richieste sindacali relative alla continuità dei trattamenti economici e normativi dei lavoratori e di aiutarci nel portare avanti le nostre legittime rivendicazioni a partire dal mantenimento dell’integrale perimetro occupazionale”. LEGGI TUTTO