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    USA, Fed Dallas: attività fabbriche crolla a luglio

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di luglio 2022, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è sceso a -22,6 punti rispetto ai -17,7 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando la quota di aziende che segnalano un aumento supera la quota che segnala una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero, suggerendo che l’indicatore è aumentato rispetto al mese precedente.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è invariato a quota 3,8 punti, mentre i nuovi ordini sono scesi a -9,2 punti da -7,3.L’indice della capacità di utilizzo è fermo a 3,5 punti e l’indice delle consegne è cresciuto a 4,3 punti. LEGGI TUTTO

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    Nord Stream 1, Gazprom: “Ricevuti documenti da Siemens ma restano dubbi su sanzioni”

    (Teleborsa) – “Gazprom ha ricevuto dei documenti dalle autorità canadesi da Siemens. Gazprom ha studiato questi documenti, ma è costretta ad affermare che non eliminano i rischi precedentemente identificati e sollevano ulteriori domande”. È quanto scrive il colosso dell’energia in merito ai documenti necessari al ripristino della turbina per una stazione di compressione del Nord Stream 1. La turbina di Siemens era stata inviata per riparazione in Canada e sottoposta poi a sanzioni internazionali dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Inoltre, Gazprom evidenzia come vi siano ancora “domande aperte in merito alle sanzioni dell’Ue e del Regno Unito, la cui soluzione è importante per la consegna del motore alla Russia e la revisione urgente di altri motori a turbina a gas per la stazione di compressione di Portovaya. In queste circostanze, Gazprom – conclude la nota – ha chiesto ancora una volta a Siemens un supporto immediato nel fornire i documenti e i chiarimenti necessari per risolvere le restanti questioni aperte”. LEGGI TUTTO

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    Dl aiuti, Castelli: governo lavora ad azzeramento Iva su pane e pasta

    (Teleborsa) – Il governo sta studiando la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla dal 10% al 5% su carne e pesce. La conferma è arrivata dalla vice ministra dell’economia Laura Castelli. “È un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro – ha dichiarato ai microfoni di Radio 24 – si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”. “Stiamo riassestando in queste ore il decreto, le risorse che vengono dall’assestamento sono di più, stiamo contando perché l’aumento dei tassi di interesse erode un po’ queste risorse, ma non è una misura in deficit come tutti i decreti che abbiamo fatto quest’anno”, ha spiegato la vice ministra Castelli precisando che 12-13 miliardi sono una “cifra possibile, Molto vicina alla realtà”. Castelli ha quindi sottolineato che “Se non fosse caduto il governo probabilmente avremmo fatto questo decreto di luglio e anche altri interventi prima della Legge di Bilancio”. “È un lavoro che stiamo facendo – ha dichiarato Castelli –. Io lo dico da un paio di mesi, siamo in piena inflazione, mai così alta dall’86. Questo è un fenomeno che erode tantissimo il potere d’acquisto degli italiani. E lo stiamo vedendo su alcuni prodotti. E quindi una delle cure dell’inflazione è proprio questa. Io l’ho detto in questi mesi, anche perché l’Europa ci chiede di fare una riforma dell’Iva e quindi ho proposto di anticiparla”. Castelli ha quindi precisato che “ora stiamo parlando di alcuni beni, quelli soprattutto alimentari, anche se rispetto all’86 oggi rappresentano solo 1/5 del consumo degli italiani. Anche se noi crediamo, come Insieme per il Futuro, che vada fatto un passo in più e quindi sulla Legge di Bilancio si debba costruire una riduzione dell’Iva su alcuni prodotti in maniera strutturale”. In particolare, ha aggiunto, “pensiamo, oltre agli alimentari, quelli di cui si parla oggi sui giornali carne, pasta, quelli necessari anche a beni come le bollette, come i prodotti della natalità e ai farmaci. Avevamo già lavorato anche su questa linea per renderlo strutturale. In questo momento sulla Legge di Bilancio vuol dire affrontare bene anche i prossimi anni” ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Ryanair sul caos dei voli: “Colpa degli aeroporti. Dovevano investire su personale”

    (Teleborsa) – Dopo giorni gli di polemiche arriva il j’accuse di Ryanair nei confronti delle politiche miopi dei governi e degli aeroporti, accusati di aver licenziato il personale durante la crisi Covid e non aver tempestivamente effettuato nuove assunzioni. Secondo il capo economico di Ryanair, Neil Sorahan, il caos dei voli è stato provocato dalle mancate assunzioni per il personale di terra.”L’unica cosa che dovevano fare”, afferma il manager della compagnia low cost, che sta attraversando un’estate “fenomenale” ed ha realizzato profitti per 170 milioni di euro e ricavi per 2,6 miliardi, trasportando 45,5 milioni di passeggeri. “I piani di volo erano noti da mesi, serviva solo aumentare il personale di sicurezza ed i gestori del controllo”, sostiene Sorahan, affermando che Ryainair “aveva tutto il personale a disposizione” e gli scioperi hanno avuto un “impatto minimo”. Il sindacato tedesco Verdi ha indetto per mercoledì uno sciopero di un giorno per il personale di terra di Lufthansa e ad Heathrow ci sono ancora voli contingentati. La situazione però si sta gradualmente stabilizzando dopo il caos dei giorni scorsi, causato dalla veloce riresa del traffico aereo post-Covid e dalla mancanza di personale di terra sufficiente a gestire, senza disagi, le code ai check-in, ai controlli passaporti ed alla consegna dei bagagli. Molti aeroporti in Europa hanno dovuto fissare un tetto massimo ai passeggeri in transito, costringendo le compagnie a cancellare e riprogrammare i voli. LEGGI TUTTO

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    Energia: con IPCEI idrogeno a ENEA 52 milioni per supporto a filiera industriale

    (Teleborsa) – “La partecipazione dell’ENEA e degli altri partner italiani al progetto IPCEI Hy2Tech consentirà al nostro Paese di sfruttare le considerevoli opportunità derivanti dall’utilizzo dell’idrogeno nei diversi settori applicativi, quali industria, trasporti, civile e residenziale, quest’ultimo in blending con gas naturale’. E’ quanto afferma il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce in merito all’approvazione da parte della Commissione Ue del primo progetto IPCEI sull’idrogeno, che prevede un finanziamento di oltre 1 miliardo di euro all’Italia per attività di ricerca e innovazione (R&I), di cui 52 milioni all’ENEA. “Nel settore idrogeno, come agenzia conduciamo da molto tempo a livello nazionale e internazionale attività di R&I, in stretta collaborazione con gli operatori industriali del settore, e supportiamo come advisor tecnico-scientifico il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero dello Sviluppo Economico nel perseguimento degli obiettivi strategici previsti in ambito PNRR, Mission Innovation e IPCEI”, aggiunge Dialuce.L’IPCEI Hy2Tech riunisce 35 partner provenienti da 15 stati membri, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna e conta su un finanziamento complessivo di 5,4 miliardi di euro. L’Italia partecipa con 6 progetti industriali (Alstom, Ansaldo, De Nora/Snam, Enel, Fincantieri, Iveco) e 2 progetti di R&I presentati da organismi di ricerca (ENEA e Fondazione Bruno Kessler -FBK).Il progetto ENEA durerà 5 anni e si pone l’obiettivo di contribuire a colmare il gap tra lo sviluppo e la validazione di tecnologie innovative a scala di laboratorio e il livello di impianto pilota, supportando l’industria nella fase di prima industrializzazione. ENEA opererà nel contesto del progetto Hy2Tech con attività di ricerca, innovazione, dimostrazione per favorire lo sviluppo e la riduzione dei costi dei processi produttivi e delle tecnologie stesse attraverso la realizzazione di pilot lines, infrastrutture e laboratori avanzati e con un elevato livello di automazione.”Nel Centro Ricerche ENEA della Casaccia (Roma), dove è in costruzione una hydrogen valley dimostrativa, saranno realizzate 4 pilot lines: sviluppo di componenti e sistemi per produzione, trasporto e distribuzione dell’idrogeno; celle a combustibile; power train a fuel cell; integrazione in diverse applicazioni della mobilità. Le pilot lines si pongono come un anello di congiunzione tra ricerca e industria per dare impulso al trasferimento tecnologico e all’industrializzazione di prototipi di laboratorio”, sottolinea Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento ENEA di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.Si tratta di infrastrutture di ricerca concepite con un approccio flessibile e polifunzionale che intendono offrire alle imprese un “banco di prova” dell’intero processo produttivo, dalla realizzazione di componenti (elettrodi e membrane) e sistemi di nuova generazione (celle e moduli innovativi, serbatoi per lo storage, etc.) al testing e alla loro validazione.”Il connubio tra ricerca e industria rappresenta un valore aggiunto che si traduce in ricadute economiche dirette e indirette per lo sviluppo sociale e la crescita dell’occupazione, anche attraverso la formazione e la riqualificazione di figure professionali, con benefici in termini di decarbonizzazione del sistema energetico e incremento nell’utilizzo delle fonti rinnovabili” conclude Graditi. LEGGI TUTTO

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    Elezioni, De Lise (Ungdcec): “Ecco le richieste dei giovani commercialisti alle formazioni politiche”

    (Teleborsa) – “Semplificazione fiscale; revisione del calendario di tutte le scadenze, con l’abolizione degli adempimenti ridondanti; digitalizzazione e innovazione della pubblica amministrazione, realizzando un miglioramento dei rapporti con i principali intermediari; costituzione dei tavoli di concertazione per i fondi PNRR e restituire centralità alla figura del dottore commercialista. È ciò che chiediamo alle formazioni politiche impegnate nella prossima campagna elettorale e al governo che verrà, con l’auspicio che possa distinguersi per la competenza dei ministri e dei sottosegretari”. Queste le richieste avanzate da Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), in vista delle prossime elezioni politiche. “Come giovani professionisti, il nostro sguardo è rivolto quasi esclusivamente al futuro. Per questo, la richiesta alle formazioni politiche è quella di impegnarsi su programmi di sviluppo in modo serio, a partire dal completamento del PNRR – evidenzia De Lise –. Troppi i progetti annuncianti in questi anni che non sono stati realizzati. Tante le riforme promesse e mai portate avanti. Oggi ci troviamo in un ‘pantano’ che ha quasi distrutto la capacità del nostro Paese di essere attrattivo per investimenti stranieri. Ecco perché crediamo che, tra le priorità, ci sia quella di rendere competitive le aziende italiane, facendo in modo che investire in Italia sia la scelta giusta”.Sulla condizione dei professionisti, De Lise sottolinea che “c’è molto da fare. L’obiettivo è che ci vengano riconosciute le competenze e diritti. Famiglia, salute, sostenibilità: serve un rilancio delle politiche giovanili e non – conclude il leader dell’Ungdcec – un semplice mantenimento dello status quo”. LEGGI TUTTO

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    Soggiorni presso i Centri Estivi Eni per i bambini e i ragazzi ucraini

    (Teleborsa) – Eni Foundation, la Fondazione costituita alla fine del 2006 per promuovere e realizzare in Italia e nel mondo iniziative di solidarietà sociali ed umanitarie, ha deciso di offrire ai bambini e ai ragazzi ucraini ed ai loro accompagnatori un periodo di vacanza presso i centri estivi Eni. Il progetto, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile è organizzato in contesti di eccellenza per capacità di accoglienza, qualità dei servizi e sicurezza, in strutture ricettive situate in 5 località delle regioni Toscana, Emilia- Romagna, Piemonte e Marche per il periodo estivo da giugno a settembre 2022. I beneficiari sono i cittadini ucraini profughi accolti sia da famiglie italiane, sia dalla rete di strutture organizzate che operano in accordo con le Prefetture o nei settori dell’associazionismo e del no profit. I posti disponibili fino al mese di settembre sono oltre mille.L’iniziativa è un’azione concreta di sostegno a quelle comunità di persone, minori e adulti che stanno vivendo il conflitto e subendo le conseguenze di un obbligato abbandono del loro territorio per un tempo, la cui durata, non è ancora definibile. L’obiettivo è di rendere possibile ai partecipanti un periodo di decompressione dal trauma vissuto in un contesto di sicurezza e qualità, e di partecipare ad un piano di attività, nel corso della vacanza- apprendimento, che sarà occasione di maturare nuove competenze come la lingua italiana, di incontrare le comunità dei territori ospitanti, di vivere momenti di leggerezza finalizzati a recuperare il proprio benessere psicofisico.Il progetto, nelle diverse località e strutture, si svilupperà seguendo alcune direttrici e obiettivi comuni: mitigare il disagio della guerra nei bambini e nelle famiglie provenienti dall’Ucraina nel corso della vacanza offrendo loro occasioni e opportunità per esprimerlo, per parlare di quanto accaduto in modo protetto e sicuro, rispettando i tempi di ciascuno.Inoltre l’incontro con la comunità ospitante, interlocutore con cui dialogare, costituirà un momento molto importante per costruire un contesto di vita e per ridurre le distanze che necessariamente si sono create rispetto ai propri affetti, alla propria terra e alla propriacultura. Nel corso del programma vi saranno quindi iniziative di valorizzazione della lingua, della cultura e delle “tradizioni ucraine” regalando tali momenti anche alle comunità ospitanti, come segno di memoria che coltiva il sentimento di appartenenza alle proprie radici.Il soggiorno vacanza è organizzato e gestito da esperte equipe con educatori e animatori, mediatori linguistici e culturali che, con il supporto di medici e psicologi, propongono esperienze ricreative e di animazione, tra i quali il gioco e lo sport. Inoltre la scoperta di territori nuovi consentirà di valorizzare l’esperienza ambientale che i diversi luoghi offrono, al mare, in collina o in montagna, facendo trascorrere ai partecipanti molto tempo della giornata nella natura con escursioni e serate all’aperto.Inoltre sarà offerta a tutti i partecipanti, in particolare ai bambini ed ai ragazzi, l’opportunità di potenziare le proprie skills e competenze come l’apprendimento della lingua italiana in previsione di una permanenza sul territorio italiano e del prossimo avvio dell’anno scolastico. Ma il progetto avrà come scopo di utilizzare con gli ospiti linguaggi universali che tutti comprendono come il gioco, la musica, l’arte e l’espressione corporea. Su questo terreno si costruirà l’incontro tra i partecipanti al soggiorno vacanza, gli educatori e la comunità. Attraverso il gioco, creando e costruendo il tempo del soggiorno, si realizzerà per i bambini ed i ragazzi un’esperienza di condivisione: “fare vacanza” sarà un’ occasione per tutti di sentirsi accolti e a proprio agio ascoltando la musica insieme, dipingendo e contemplando la natura. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI: resta debole a giugno la crescita economica

    (Teleborsa) – Resta debole la crescita dell’attività economica americana. L’indice Fed Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a -0,19 punti a giugno, stesso livello di maggio, dato rivisto da +0,01.La media mobile a tre mesi sempre a giugno si è portata a -0,70 punti rispetto ai +0,20 punti di maggio.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO