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    USA, vendite al dettaglio giugno +1% su mese

    (Teleborsa) – Aumentano oltre le attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di giugno 2022, si è registrato una variazione positiva dell’1% su base mensile a 680,6 miliardi di dollari, dopo il -0,1% del mese precedente (dato rivisto da -0,3%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è superiore alle attese degli analisti, che avevano stimato un +0,8%.Su base annua si è registrato un aumento dell’8,4% (+8,1% a maggio).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +1% su base mensile dopo il +0,6% di maggio (dato rivisto da +0,5%) e contro attese per un +0,6%. LEGGI TUTTO

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    Crisi, Draghi in Aula mercoledì: ipotesi ritiro Ministri M5s prima?

    (Teleborsa) – Entra nel vivo la crisi di Governo dopo le dimissioni di ieri del Premier Draghi, “congelate” dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in attesa della verifica in Parlamento, in programma mercoledì. Intanto, in ambienti del M5s circola l’ipotesi del ritiro dei ministri del Movimento prima di mercoledì, uno scenario che secondo fonti parlamentari sarebbe fra quelli sul tavolo dei confronti interni in corso. Soluzione che, a quanto si apprende, è stata discussa anche nel consiglio nazionale di ieri. “Il consiglio nazionale si riunirà di nuovo oggi e faremo le nostre valutazioni”, ha risposto la capogruppo al Senato, Mariolina Castellone, arrivando nella sede del Movimento.”Dobbiamo lavorare per un bis di Draghi. Lo richiede la sicurezza dell’Italia. Ma senza un chiaro impegno della Lega ad abbandonare la linea ‘diversamente 5S’ e la consapevolezza dalle parti del PD che Conte non potrà farne parte, è meglio astenersi ed evitare ulteriori figuracce”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.Nel frattempo, il Ministro degli Esteri Di Maio affonda: “Il M5s non c’è più, ora si chiama il partito di Conte. È un partito padronale che ha deciso di anteporre le proprie bandierine alla sicurezza e all’unità nazionale. Se da mercoledì andiamo in ordinaria amministrazione non potremo fare quasi più nulla di ciò che serve per superare la crisi economica. Parlo del decreto di 15 miliardi contro il caro bollette. Non abbiamo i poteri per fare la legge di bilancio e andremo in esercizio provvisorio. Non abbiamo più il potere negoziale ai tavoli internazionali per ottenere il tetto ai prezzi del gas. È da irresponsabili non capirlo”. LEGGI TUTTO

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    Crisi di Governo, allarme rosso a Bruxelles

    (Teleborsa) – Scatta l’allarme rosso a Bruxelles dopo le dimissioni del Presidente del Consiglio Draghi che di fatto ufficializzano la crisi nel nostro Paese, uno dei più monitorati, anche in ottica PNRR. Non è certo mistero che l’ex BCE è considerato una figura di assoluta garanzia, probabilmente l’unico in grado di garantire stabilità, credibilità e reputazione. Almeno questo sembrava fino alle 18.45 di ieri quando, nel corso di un CdM lampo, il Premier ha annunciato la volontà di dimettersi. “Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di Governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”, si legge nel comunicato diffuso a margine del CdM.Ufficialmente nessuna presa di posizione allarmistica: “La Commissione non commenta mai gli sviluppi politici nei Paesi membri. La presidente Ursula von der Leyen ha ripetutamente enfatizzato la stretta e costruttiva cooperazione con il presidente Mario Draghi. Von der Leyen attende di proseguire nella cooperazione con le autorità italiane sulle priorità e sulle politiche europee”, spiega Eric Mamer, portavoce della Commissione Ue, interpellato sulla crisi di governo in Italia”.Ma, nelle stanze di Bruxelles, cresce la preoccupazione per i possibili sviluppi di una crisi che nessuno – fino a qualche giorno fa – poteva prevedere nè augurarsi. Intanto, arrivano cattive notizie dalle Borse, in particolare quella di Milano, e dallo spread tra Btp e Bund tedeschi tornato ai picchi di diversi mesi fa.Il Colle, intanto, ha congelato le dimissioni rimandando ad una verifica in Parlamento per mercoledì 20 luglio quando Draghi prenderà la parola. In quell’occasione, capiremo se il Premier farà marcia indietro, in scia alle pressioni di quanti gli chiedono di restare (scenario al momento meno quotato) oppure tirerà dritto per la sua strada (ipotesi più probabilme) ripassando così la palla al Quirinale. LEGGI TUTTO

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    Giappone, settore servizi in crescita a maggio

    (Teleborsa) – Continua a crescere il settore servizi giapponese.L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato a maggio una variazione positiva dello 0,8% su base mensile dopo il +0,7% registrato ad aprile.Il dato registra su base annua un incremento del 3,6%. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Giorgetti: in queste ore manca afflato collettivo

    (Teleborsa) – “In queste ore non si può registrare l’afflato collettivo che era auspicabile” per portare avanti gli obiettivi del PNRR. Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenuto a un convegno di Banco Bpm, nel giorno di massima tensione per il Governo. “Al netto di quello che succederà nei prossimi giorni – ha aggiunto – questa occasione non può essere sprecata”.”Il PNRR – ha aggiunto il ministro – rappresenta una occasione veramente storica. E’ una grande opportunità per il paese anche se non possiamo nasconderci che il PNRR è stato scritto in una situazione un po’ diversa”. “Ora – ha proseguito Giorgetti – è un po’ più complicato il processo di implementazione”. LEGGI TUTTO

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    Crisi – Draghi presenta dimissioni, Colle le respinge: Verifica in Parlamento

    (Teleborsa) – “Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel Consiglio dei Ministri lampo durato appena il tempo di comunicare la sua decisione. “Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di Governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”.”Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di Governo”.”In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente”. “Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani”. Ai ministri Draghi ha rivolto un ringraziamento “per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti”. Subito dopo arriva la nota del Colle che di fatto respinge le dimissioni. “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri, professor Mario Draghi, il quale ha rassegnato le dimissioni del governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha invitato il presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si é determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica”. La decisione è arrivata dopo che il Governo aveva ottenuto la fiducia a palazzo Madama sul Dl Aiuti ma i senatori M5s avevano abbandonato l’Aula. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, UNEM: consumi in crescita a giugno

    (Teleborsa) – A giugno 2022 i consumi petroliferi totali sono stati pari a poco più 5 milioni di tonnellate, in aumento del 3,1% (+151.000 tonnellate) rispetto a giugno 2021. Un risultato in linea con le attese e molto vicino ai livelli pre-pandemici (giugno 2019). E’ quanto rileva l’Unem che spiega come il “recupero, già in corso da qualche tempo, è dovuto anche alla forte ripresa del turismo internazionale, ancora penalizzato dal contesto pandemico nel giugno 2021”.Benzina e gasolio insieme, con gli stessi giorni lavorativi, sono stati pari a 2,8 milioni di tonnellate, leggermente più alti rispetto allo stesso mese del 2021 (+0,4%, pari a 12.000 tonnellate in più), e superiori del 4% rispetto ai valori di giugno 2019 (+105.000 tonnellate). Nel primo semestre i consumi petroliferi italiani sono ammontati a 28,2 milioni di tonnellate, con un incremento del 10,4% (+ 2.659.000 tonnellate) rispetto al primo semestre del 2021, ma ancora inferiori del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a oltre 15,3 milioni di tonnellate, con un incremento di circa l’11% (+1.503.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2021, risultando di poco inferiori ai valori dei primi 6 mesi del 2019 (-0,4%).Nel sesto mese dell’anno, la sola benzina ha mostrato una crescita del 3,3%, a conferma della prevalenza delle motorizzazioni a benzina, soprattutto nelle versioni ibride, nelle nuove immatricolazioni, mentre il gasolio ha evidenziato una leggera contrazione (-0,5%). Il carburante per aerei ha rilevato un incremento di circa il 126% rispetto a giugno 2021, ma ancora inferiore del 19% (-88.000 tonnellate) rispetto al 2019, per la quasi totale assenza del turismo russo e cinese e quindi di parte dei voli di più lungo raggio. Segno positivo anche per Gpl auto (+2,3%), bunker (+12%); in leggera flessione i lubrificanti (-0,6%), più consistente per il bitume (-17,2%) e per la carica petrolchimica netta (-35,8%). Per il mese di luglio 2022 si attende un rallentamento dei consumi, che potrebbero non ripetere i livelli (particolarmente elevati per i carburanti) rilevati nel mese di luglio sia nel 2019 che nel 2021. Alle criticità ed incertezze congiunturali legate alla crisi russo-ucraina, si somma la nuova impennata dei contagi Covid per la variante “Omicron 5”, che potrebbe incidere sugli spostamenti anche per tempo libero e vacanze dei residenti. LEGGI TUTTO

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    Sostegno agli affitti: il Fondo del Mims sale a 330 milioni di euro

    (Teleborsa) – Aumenta di 100 milioni, a 330 milioni di euro per il 2022, il ‘Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione’ presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, destinato alle famiglie a basso reddito che vivono in una casa in affitto. Le risorse, con un decreto firmato dal Ministro Enrico Giovannini che ha ricevuto l’intesa della Conferenza Unificata il 6 luglio, vengono ripartite tra le Regioni che quindi possono velocemente emanare i bandi per consentire ai Comuni di richiedere i contributi che, in base alla graduatoria, potranno essere erogati ai cittadini beneficiari, presumibilmente nel mese di settembre.In considerazione del perdurare dell’emergenza pandemica da Covid-19, il decreto prevede che le Regioni attribuiscano ai Comuni le risorse assegnate con una procedura d’urgenza. I Comuni, a loro volta, dovranno semplificare e accelerare l’iter per i pagamenti. Possono accedere al contributo anche i soggetti con un Indice della situazione economica equivalente (Isee) fino a 35.000 euro che dichiarano con un’autocertificazione di aver subito, anche a seguito della crisi causata dal Covid-19, una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 25%.Per consentire ad un maggior numero di cittadini di beneficiare del sostegno del Fondo, il decreto prevede che i contributi non siano cumulabili con la quota destinata all’affitto calcolata nel reddito di cittadinanza. L’assegnazione delle risorse, inoltre, dovrà avvenire in maniera coordinata con quelle del ‘Fondo inquilini morosi incolpevoli’.Per assicurare l’uso rapido e efficace delle risorse assegnate, le Regioni che hanno già avviato misure di sostegno all’affitto riconducibili all’emergenza Covid-19, possono utilizzare il contributo integrando tali misure. LEGGI TUTTO