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    USA, ADP: a maggio 37 mila occupati in più, sotto le attese

    (Teleborsa) – Sotto le attese l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a maggio 2025. Gli occupati del settoreprivato hanno registrato infatti un aumento di 37 mila posti di lavoro, dopo i 60 mila del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 62 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 111 mila unità. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato il 2 luglio 2025.La crescita maggiore è quella del settore dei servizi (+36 mila), in particolare Leisure/hospitality (+38 mila), Financial Activities (+20 mila) e Information (+8 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro calano di 3 mila unità, mentre in quello delle costruzioni aumentano di 6 mila unità.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un decremento degli occupati di 13 mila unità, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 49 mila unità e l’industria di grandi dimensioni cala di 3 mila unità.(Foto: by Lucas Sankey on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Messina (Intesa Sp) banchiere dell’anno secondo Borsen Zeitung

    (Teleborsa) – Per la stampa finanziaria di Francoforte Carlo Messina è il banchiere dell’anno. Come reso noto dalla Group of 20+1, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo riceve il premio per i suoi “risultati eccellenti in una continuità impressionante”. Dall’assunzione dell’incarico, nel maggio 2013, Messina ha plasmato l’istituto fino a farlo diventare uno degli enti più redditizi e allo stesso tempo più stabili d’Europa.Il premio, originariamente promosso dallo specialista di Pr Nader Maleki, viene assegnato dal 1994 nel quadro della Euro finance week. Nella motivazione si sottolinea che Messina, nato a Roma nel 1962, ha coronato la sua carriera alla guida della maggiore banca italiana lo scorso anno, con un utile record. Un risultato che “non solo piace alla stampa finanziaria locale, ma anche agli azionisti. Grazie al forte andamento degli affari, Intesa Sanpaolo si vede infatti in grado di distribuire un dividendo record di oltre 6 miliardi di euro”, si evidenzia.Sotto la guida di Messina, la capitalizzazione di mercato dell’istituto italiano si è più che triplicata. Con una capitalizzazione ben superiore agli 80 miliardi di euro, Intesa Sanpaolo è oggi una delle prime banche d’Europa. LEGGI TUTTO

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    Musk rottama la riforma fiscale di Trump: “è un abominio disgustoso”

    (Teleborsa) – “Questo disegno di legge sulla spesa del Congresso enorme, scandaloso, da strozzini, è un abominio disgustoso. Vergogna a chi l’ha votato: sapete di aver sbagliato. Lo sapete”. Così si sfoga Elon Musk su X, rottamando la legge di bilancio di Donald Trump, votata dal Congresso, che farà esplodere il debito USA. In un post successivo, i, Musk ha aggiunto che il disegno di legge “aumenterà enormemente il già gigantesco deficit di bilancio a 2,5 trilioni di dollari e graverà sui cittadini americani con un debito schiacciante e insostenibile”.La Casa Bianca ha subito replicato alle critiche di Musk. “Il presidente sa già qual è la posizione di Elon Musk su questo disegno di legge”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa, aggiungendo “ciò non cambia l’opinione del Presidente. Questo è un disegno di legge importante e bellissimo, e lui si attiene a esso”.Il pacchetto fiscale, conosciuto come “Big Beatiful Bill”, di Donald Trump soddisfa le promesse elettorali del Presidente, operando un massiccio taglio delle tasse alle classi più alte di reddito ed alle imprese. Il pacchetto fiscale, approvato dal Congresso con un solo voto di scarto, si propone di ridisegnare completamente il sistema statunitense, prolungando i tagli fiscali del 2017 e riducendo la spesa per la sanità pubblica (Medicaid) e per l’assistenza alimentare ai meno abbienti (Supplemental Nutrition Assistance Program). La riforma fiscale farà aumentare il deficit statunitense di 3.000 miliardi entro il 2034. Lo sfogo di Musk non è isolato: la scorsa settimana il patron di Tesla aveva già fatto cenno alla legge fiscale per giustificare la sua decisione di lasciare DOGE, l’agenzia intergovernativa per la spending review, posta da Trump sotto la sua guida. Annunciando la fine del “mandato” per DOGE, Musk aveva accennato all’impatto che la legge avrà sul budget e sul lavoro di recupero di efficienza fatto dal suo Dipartimento.Il disagio di Elon MusK si è palesato in più occasioni, anche quando ha annunciato il ritiro del suo sostegno economico al movimento “Make America great Again”, che ha supportato la campagna elettorale di Trump. LEGGI TUTTO

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    Energia, Pichetto incontra Primo ministro slovacco Fico

    (Teleborsa) – Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha icontrato presso l’Ambasciata slovacca a Roma il Primo Ministro Slovacco Robert Fico e il Vice Primo Ministro e Ministro dell’Economia, Denisa Saková, competente per l’energia. Il Ministro Pichetto Fratin ha partecipato, insieme al Primo Ministro Fico e al Vice Primo Ministro Saková alla cerimonia per la firma di un accordo per la costituzione di una nuova joint venture tra Newcleo e due delle principali aziende nucleari slovacche, Javys e Vuje, e al rinnovo del memorandum di cooperazione tra l’italiana Snam e la controparte locale. “L’Italia – ha sottolineato il ministro italiano – sostiene il ruolo strategico della ricerca e dell’innovazione nel nucleare di nuova generazione. Ciò naturalmente – ha aggiunto – attraverso le nuove tecnologie nucleari sostenibili in corso di sviluppo, con i più elevati standard di sicurezza e sostenibilità, in particolare nel settore degli Small Modular Reactor (SMR), dei microreattori e degli Advanced Modular Reactor (AMR) di IV generazione, nonché della fusione nucleare nel lungo termine”.”La sicurezza energetica – ha evidenziato il ministro Pichetto Fratin nel bilaterale avuto con la ministra Sakovà – è diventata una priorità per i nostri governi, non solo come indipendenza da fornitori esteri non affidabili ma anche come sicurezza delle infrastrutture critiche e come maggiore autonomia rispetto alle fonti”. “L’Europa – ha ricordato Pichetto Fratin – si è posta obiettivi di neutralità climatica molto ambiziosi che dovranno tener conto degli aspetti di sicurezza energetica e sostenibilità economica e sociale per famiglie e imprese. In tal senso l’Italia ritiene necessario anzitutto un intervento per la riduzione dei prezzi dell’energia. Occorre seguire – ha rimarcato – un approccio realistico e tecnologicamente neutro considerando tutte le soluzioni disponibili e utili per la decarbonizzazione”. In questa direzione il ministro Pichetto Fratin ha auspicato, insieme al Vice Premier Sakovà, una collaborazione sempre più forte tra i due Paesi amici sui principali dossier europei che riguardano in modo particolare l’energia, compreso il ruolo dei biocarburanti. LEGGI TUTTO

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    Calderone, “In Italia ritardo nelle competenze digitali”

    (Teleborsa) – “La tecnologia è uno strumento che dev’essere a fianco del lavoro, l’approccio dev’essere quello di valorizzare le persone. Abbiamo un problema di ritardo nelle competenze digitali nel nostro Paese e abbiamo lanciato un progetto come governo per formare un milione di persone entro il 2025 sulle competenze digitali”. Lo ha detto Marina Calderone, ministro del lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo agli Sky Inclusion Days presso il Teatro Dal Verme a Milano, una due giorni dedicata alla cultura dell’inclusione, del rispetto e dell’ascolto.”Abbiamo un problema di competenze, di aggiornamento di competenze, dobbiamo portare con noi le persone anche di fronte a trasformazioni che potrebbero accentuare le distanze. Noi guardiamo in particolare ai giovani, alle giovani donne, a chi oggi è lontano dal mondo di lavoro, ma anche alla necessità di non creare uno scontro generazionale”.”Non dobbiamo sostituire gli anziani con i giovani, ma c’è spazio per tutti. Dobbiamo, però, in primo luogo andare a prendere quei giovani che sono fuori dal mondo del lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Auto, MIT: 139.390 immatricolazioni a maggio, -0,16% in un anno

    (Teleborsa) – Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti comunica che a maggio 2025 sono state immatricolate 139.390 autovetture a fronte delle 139.612 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad una diminuzione dello 0,16%. I trasferimenti di proprietà sono stati 466.760 a fronte di 482.765 passaggi registrati a maggio 2024, con una diminuzione del 3,32%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 606.150, ha interessato per il 23% vetture nuove e per il 77% vetture usate. Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 31.05.2025, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di maggio 2025.Il mercato italiano dell’auto è “sostanzialmente in linea con quello dell’intera Unione Europea” e “in stagnazione resterà quantomeno nel breve periodo dato che l’acquisizione degli ordini nel mese scorso è stata bassa per il 97% dei concessionari interpellati, mentre il livello delle giacenze di auto nuove presso le concessionarie è stato alto per il 45% degli e l’affluenza di visitatori nelle show room è stata bassa per il 95% – spiega il Centro Studi Promotor sulla base dell’indagine effettuata tra i concessionari –. Nel prossimo futuro, se nulla succede, la prospettiva italiana resta quella della stagnazione se non addirittura di una ulteriore diminuzione dei volumi di vendita. Il quadro dell’intera Unione Europea è sostanzialmente in linea con quello italiano e non si vede come e quando si potrà ritornare ai livelli ante-pandemia che, peraltro, sono stati già raggiunti e superati nel resto del mondo”. Il presidente ricorda che “Nessuna misura significativa – commenta il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano – è stata finora annunciata dalla Ue se non la decisione di spalmare su tre anni le multe irrogate dalla stessa Ue per costringere le case automobilistiche a seguire i suoi diktat. Per salvare l’auto europea dalla catastrofe incombente il primo problema da risolvere sia come salvare l’auto europea dall’Unione Europea e dalle sue politiche ispirate non all’ambientalismo razionale, ma all’ambientalismo ideologico”.”Il sostanziale pareggio con maggio dello scorso anno esprime la fotografia di un mercato poco frizzante, in cui gli acquisti da parte delle famiglie sono tendenzialmente al ribasso, con un significativo sostegno alle immatricolazioni da parte del noleggio ed un non trascurabile contributo delle reti concessionarie con i propri km 0 – spiega Massimo Artusi, presidente di Federauto, Federazione dei concessionari auto –. Il rapporto quotidiano con il mercato ci rende partecipi dello stato di disagio del cliente che, oltre ad essere condizionato dalla propria capacità di spesa, certamente è condizionato dal clima di incertezza generale e specifica per il settore. Lungi da una chiara definizione del tema dazi, resta la spada di Damocle del Piano di azione per l’Automotive, inflessibilmente indirizzato alla conversione verso l’elettrico. Questa situazione non facilita le scelte del cliente. In questo contesto non crediamo funzionale la misura proposta nell’ambito della revisione del Pnrr, consistente in un programma di rottamazione delle auto che prevede la cessione di un veicolo termico e la sua sostituzione con un veicolo elettrico di nuova acquisizione. Abbiamo già visto che la politica degli incentivi non sempre premia e comunque genera volumi aggiuntivi non rilevanti specie se circoscritti a una sola tecnologia come imposto dalle regole europee. Restiamo dell’idea che il nostro mercato abbia bisogno di interventi strutturali, con risorse destinate alla revisione del regime fiscale delle auto aziendali, che potrebbe offrire un nuovo spazio di mercato utile anche al processo di rinnovo del parco, grazie al più veloce tasso di ricambio”.”La transizione verso l’elettrico continua a procedere troppo lentamente: le auto Bev raggiungono a maggio una quota del 5,1%, in aumento rispetto al 4,8% di aprile e al deprimente 3,6% dello stesso mese del 2024, fortemente penalizzato dalla lunga attesa degli incentivi – sottolinea l’Unrae –. Anche le Phev crescono al 6,4% contro il 5,7% di aprile e il 3,3% del maggio precedente. Complessivamente, le ecv arrivano all’11,5% del mercato, ma si è ancora lontani da uno sviluppo organico e sostenuto della mobilità a zero o bassissime emissioni. In questo scenario, lo scorso 19 maggio il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha annunciato, in modo del tutto inaspettato, la destinazione di 597,3 milioni di euro ad un nuovo programma per l’acquisto di veicoli a zero emissioni, utilizzando le risorse inizialmente destinate alla realizzazione di infrastrutture di ricarica pubblica. Si è trattato di un’operazione non condivisa con la filiera e soprattutto ancora priva di indicazioni chiare, per quanto concerne attuazione e tempistica. Un annuncio che ora rischia di paralizzare il mercato e generare ulteriore incertezza per consumatori e operatori. È pertanto essenziale che il programma venga immediatamente definito e reso operativo, verificando allo stesso tempo la possibilità di modificare i numerosi vincoli attualmente presenti (rottamazione, Isee, residenza in aree funzionali, microimprese) che rischiano di compromettere la piena efficacia del provvedimento”. “Ci troviamo davanti ad una nuova occasione mancata: sarebbe stato forse più opportuno impiegare le risorse disponibili sulla revisione della fiscalità delle auto aziendali, che da anni penalizza le imprese italiane. È quanto mai urgente l’introduzione di un sistema premiale legato alle emissioni, intervenendo su detraibilità Iva, deducibilità dei costi e periodo di ammortamento, considerata la scadenza della Delega fiscale fra meno di tre mesi”, commenta Michele Crisci, presidente dell’Unrae. “Dopo le contenute variazioni positive di marzo e aprile, il mercato auto italiano di maggio risulta stabile (-0,2%), penalizzato da un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese del 2024 (21 giorni contro 22) – afferma Roberto Vavassori, presidente di Anfia –. Si conferma quindi in lieve flessione (-0,5%) il cumulato dei primi cinque mesi dell’anno, un 2025 dai volumi piuttosto deboli.Guardando al mercato per segmenti, anche a maggio prosegue la crescita costante dei SUV, +6,7% e 57,4% di quota, mentre sul fronte delle alimentazioni mantengono il trend positivo sia le vetture elettriche (BEV) – con una crescita del 40,8%, ma con quoteancora deboli sia nel mese che nel cumulato (5,1%) – che le ibride plug-in (PHEV), a +52,3%; bene anche il rialzo registrato da vetture mild e full hybrid, che aumentano del 12,1% nel mese. In questo contesto, l’annuncio dei nuovi incentivi per i veicoli a zero emissioni previsti dal Mase rappresenta un elemento positivo e inaspettato per il mercato, che potrebbe conferire una nuova spinta alla domanda di vetture BEV, sebbene con il vincolo della rottamazione dei vecchi veicoli e dell’appartenenza a due fasce Isee. La misura prevede uno stanziamento di circa 600 milioni di euro, derivanti dalla rimodulazione di risorse finanziarie del PNRR originariamente destinate allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica che, purtroppo, sono rimaste inutilizzate. È importante che il relativo decreto attuativo del Mase venga pubblicato in tempi brevi per evitare l’effetto attesa che rischia di bloccare il mercato. Inoltre, è fondamentale che la misura chiarisca il perimetro dei beneficiari il prima possibile, vista la limitazione territoriale per persone fisiche residenti in aree urbane funzionali, aree non precisamente definite e di cui non esiste ancora un elenco”.Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, le autovetture a benzina – rileva l’Anfia – vedono il mercato di maggio in calo del 19,6%, con una quota di mercato al 25,9%; allo stesso modo, le diesel calano del 28,6%, con una quota al 10,3%. Nel cumulato dei cinque mesi, le immatricolazioni di auto a benzina registrano una flessione del 15,4% e le delle auto diesel calano del 31,7%, rispettivamente con quote di mercato del 26,6% e del 10,1%. Le autovetture mild e full hybrid aumentano del 12,1% nel mese,con una quota del 44,8%; nel cumulato crescono invece del 14,4%, con una quota del 44,6%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) aumentano del 46,3% a maggio e rappresentano il 10% del mercato del mese (a maggio 2024 era del 6,8%); nel cumulato incrementano del 56,7% e hanno una quota del 9,7% (in aumento di 3,5 punti percentuali rispetto ai primi cinque mesi del 2024). Nel dettaglio, le auto elettriche (BEV) hanno una quota del 5,1% sia nel mese che nel cumulato; le vendite incrementano del 40,8% a maggio e del 70,4% nel cumulato. Le ibride plug-in aumentano del 52,3% a maggio e del 43,9% nel cumulato. Esserappresentano il 4,9% delle immatricolazioni del singolo mese e il 4,6% del totale da inizio anno. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9% dell’immatricolato di maggio, interamente composto da autovetture GPL (che sono in crescita: +36,1% nel mese). Nelcumulato, le immatricolate a gas (considerate anche le auto a metano, che quest’anno sono scomparse dal mercato) calano dell’1,1%. Nei primi cinque mesi 2025, le alimentate a gas costituiscono l’8,9% del mercato. Nel cumulato dei cinque mesi, Fiat Panda, Jeep Avenger e Fiat 600 occupano, rispettivamente, la prima, quinta e sesta posizione tra le autovetture mild/full hybrid. Ottava Peugeot 208, nona Peugeot 3008. Tra le dieci PHEV più immatricolate, a rappresentare il Gruppo Stellantis c’è Jeep Renegade in nona posizione, mentre, tra le elettriche, Citroen C3 si trova al secondo posto e Jeep Avenger risulta il quinto modello più venduto. Leapmotor, con il modello T03, si trova invece all’ottavo posto, seguito da Fiat 500 al nono.In riferimento al mercato per segmenti, nel mese di maggio utilitarie e superutilitarie rappresentano il 29% dell’immatricolato, con volumi in calo del 12% rispetto a quelli di maggio 2024, mentre nei cinque mesi calano del 5,7% a fronte di una quota del 32,4%. Il modello più venduto della categoria rimane Fiat Panda. Del Gruppo Stellantis si trovano nella top ten del cumulato anche Citroen C3 al terzo posto, Peugeot 208 al quarto e Opel Corsa al settimo. Le auto dei segmenti medi hanno una quota del 9% a maggio, con un mercato in calo del 10,5% rispetto allo stesso mese del 2024. Nel cumulato, i segmenti C, D ed E hanno una market share del 9,3% (-8,8%). In classifica, a rappresentare il Gruppo Stellantis, si trova al sesto posto la Peugeot 308. I SUV hanno una quota di mercato pari al 57,4% nel mese, con volumi in crescita del 6,7% rispetto a maggio 2024. Nel dettaglio, i SUV piccoli rappresentano il 12,7% del mercato del mese (+21,6% rispetto a maggio 2024), i SUV compatti rappresentano il 27,4% (-3,8%), i SUV medi hanno una quota del 10,5% (+6,5%), mentre le vendite di SUV grandi sono il 6,8% del totale (+35,8%). Il 26,5% dei SUV venduti nel mese di maggio è di unbrand del Gruppo Stellantis. Nel cumulato, i SUV risultano in aumento del 3,3% e detengono una quota del 54,9%. Continua l’ottima performance di Jeep Avenger, prima nella top ten dei SUV piccoli. Il Gruppo Stellantis è presente nella top ten con Fiat 600 al terzo posto, Alfa Romeo Junior al quinto e Opel Mokka al settimo. Tra i SUV compatti, Peugeot 2008 è la sesta auto più venduta del segmento. Alfa Romeo Tonale, tra i SUV medi, chiude i primi cinque mesi dell’anno al quinto posto. In top ten anche la Peugeot 3008, al terzo posto. Tra i SUV grandi, Peugeot 5008 si trova al sesto posto della top ten. Sempre marginale la quota di Monovolumi e Multispazio (2% di market share nel mese e 1,9% nel cumulato, in crescita rispettivamente del 7,1% e del 20,8%).Il Gruppo Stellantis, nel complesso, totalizza nel mese 39.120 immatricolazioni (-8%), con una quota di mercato del 28,1%.Nei primi cinque mesi dell’anno, le immatricolazioni complessive ammontano a 217.293 unità (-8%), con una quota di mercato del 30,1%.Sono quattro i modelli del Gruppo Stellantis nella top ten di maggio, con Fiat Panda stabile in testa alla classifica (8.535 unità), seguita, al secondo posto, da Jeep Avenger (4.717) e, al terzo, da Peugeot 208 (3.731), che recupera due posizioni rispetto al meseprecedente. Infine, al nono posto si colloca Citroen C3 (2.836).Il mercato di DR Automobiles, coi suoi marchi DR, EVO, Sportequipe e ICH-X registra una crescita del 4,7% nel mese e dell’1,3% nel cumulato. Il Costruttore molisano costituisce l’1,9% del mercato di maggio e l’1,6% nei primi cinque mesi del 2025.Per finire, il mercato dell’usato totalizza 466.760 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a maggio 2025, il 3,3% in meno rispetto a maggio 2024. Nei primi cinque mesi del 2025, i trasferimenti di proprietà sono 2.427.774, in crescita del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. LEGGI TUTTO

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    Province: da Mit piena disponibilità a ripristinare risorse per 2025

    (Teleborsa) – Si è svolto oggi presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’incontro convocato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini con i rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), dell’Unione delle Province d’Italia (UPI) e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).Il MIT – si legge in una nota – ha espresso piena disponibilità a ripristinare le risorse sul programma di spesa per le manutenzioni stradali per l’anno 2025 in vista della fase di conversione del Decreto Infrastrutture.È stato evidenziato che gli enti locali dovranno rispettare scadenze tassative per dimostrare l’effettiva capacità di spesa, al fine di evitare che tali risorse vadano perdute. LEGGI TUTTO

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    PIL Brasile: FMI migliora stime di crescita

    (Teleborsa) – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha migliorato le stime di crescita del Brasile per il 2025 portandole dal 2% dell’ultimo outlook di aprile al +2,3% pubblicato oggi al termine di una missione tecnica sulla base dell’Articolo IV dello statuto dell’organizzazione.L’Fmi prevede inoltre che l’inflazione raggiungerà il 5,2% entro la fine del 2025 (contro il 5,3% stimato ad aprile), per poi convergere gradualmente verso l’obiettivo del 3% fissato dalla Banca Centrale entro la fine del 2027. Secondo l’istituzione di credito multilaterale la crescita del Brasile si attesterà nel medio termine al 2,5% “sostenuta dalla normalizzazione della politica monetaria e da fattori strutturali favorevoli, come l’attuazione della riforma dell’IVA e la maggiore efficienza e accelerazione della produzione di idrocarburi”. LEGGI TUTTO