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    Trasporto aereo, Enav: “Sciopero diritto costituzionalmente garantito”

    (Teleborsa) – “Con riferimento alle odierne dichiarazioni del Presidente di Ita Airways a commento delle azioni di sciopero del 17 luglio del personale Enav, la Società evidenzia che, al di là delle valutazioni di merito che ogni azienda affronta nell’ambito delle proprie relazioni industriali, lo sciopero è un diritto costituzionalmente garantito e disciplinato dalle leggi. È imprescindibile il rispetto per i lavoratori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano nell’esercizio dei loro diritti”. Questa la risposta di Enav alle dichiarazioni del presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, sullo sciopero dei controllori di volo in programma domenica 17 luglio, rilasciate a margine di un evento all’aeroporto di Fiumicino.”Quello di domenica – ha affermato Altavilla in occasione della conferenza stampa di Ita con Aci per la partnership con l’Autodromo di Monza – è uno sciopero che mi permetto di definire veramente idiota, va soltanto a danno dei cittadini. In questo momento in cui c’è tutto questo disagio nei voli aggravare la situazione con uno sciopero lo trovo veramente poco intelligente. Questo è un momento in cui dovremmo fare sistema. Abbiamo l’occasione per dimostrare che il sistema aeroportuale italiano sta reggendo molto meglio rispetto a quello che succede nel resto d’Europa. Francamente questo sciopero non l’ho capito, tra l’altro nella stessa giornata c’è anche quello dei nostri amici delle low cost”. LEGGI TUTTO

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    Dogane, insediato il Comitato di coordinamento e monitoraggio permanente dello Sportello Unico

    (Teleborsa) – Si è insediato il Comitato di coordinamento e monitoraggio permanente dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli (S.U.Do.Co), un’interfaccia unica al servizio degli operatori e degli amministratori che, prima di tutto, consente di coordinare i controlli delle merci e quindi di limitare i tempi di stazionamento in entrata o in uscita nel territorio nazionale, oltre a fornire un punto unico di accesso agli operatori per la gestione dei documenti a supporto delle operazioni doganali e per il loro tracciamento. Il Comitato è stato presentato nella sede dell’Agenzia delle Accise, Dogane e dei Monopoli, a Roma, alla presenza di Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, di Maria Teresa Di Matteo, vice capo di Gabinetto – direttore generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne del Mims e del direttore generale dell’Agenzia, Marcello Minenna. Lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli permetterà di adeguare il sistema italiano alle raccomandazioni emanate a livello internazionale. Nello specifico, verrà applicato il principio del “once only”, secondo cui la trasmissione delle informazioni da parte degli operatori deve avvenire una sola volta, attraverso un’interfaccia unica. Il S.U.Do.Co. consentirà dunque agli addetti ai lavori di monitorare l’intero processo dell’operazione doganale, dall’entrata e uscita delle merci dal territorio nazionale alla tracciabilità dello stato di avanzamento dei controlli, passando per la verifica dell’avvenuta conclusione dei procedimenti. Di conseguenza, sarà possibile concentrare le attività istruttorie, anche di competenza di amministrazioni diverse, in un unico strumento. Ma non solo. Si tratta in pratica di un sistema che contestualmente contribuirà a ridurre le lungaggini burocratiche, azzerare gli sprechi e accompagnare la Dogana in un percorso di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. In questo contesto l’Agenzia delle Accise, Dogane e dei Monopoli ricopre un ruolo di coordinamento e controllo, attraverso una piattaforma di interoperabilità tra i sistemi di tutte le Pubbliche Amministrazioni coinvolte che permetterà di effettuare tutti i controlli nello stesso momento e nello stesso luogo. Inoltre il sistema metterà a disposizione un portale attraverso il quale gli operatori gestiranno le procedure per il rilascio delle certificazioni, controllandone lo stato di avanzamento.”Con l’avvio di questo Comitato di coordinamento per la realizzazione e l’estensione dello Sportello Unico Doganale passiamo a una nuova fase di integrazione tra le amministrazioni che ci permetterà di riguadagnare competitività nei confronti di altri Paesi che hanno investito prima di noi in questa direzione”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Giovannini ha, poi, sottolineato quanto la collaborazione tra tutti sia fondamentale affinché gli obiettivi prefissati siano raggiunti: “Il comitato assicurerà una velocizzazione dello sviluppo ma soprattutto dell’utilizzo di questo nuovo strumento da parte di tutto il cluster marittimo”. LEGGI TUTTO

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    La Croazia aderirà alla zona euro il 1º gennaio 2023

    (Teleborsa) – Il Consiglio dell’UE ha adottato oggi gli ultimi tre atti giuridici necessari per consentire alla Croazia di introdurre l’euro il 1º gennaio 2023. Ciò completa il processo che consentirà al paese dell’area balcanica di diventare membro della zona euro e di beneficiare dell’uso della moneta comune. Il tasso di conversione è stato fissato a un euro per 7,53450 kune croate, si legge in un comunicato.”Desidero congratularmi con il mio omologo, Zdravko Maric, e con l’intera Croazia per essere diventato il 20º paese ad aderire alla zona euro. L’adozione dell’euro non è una gara, ma una decisione politica responsabile. La Croazia ha soddisfatto con successo tutti i criteri economici richiesti e utilizzerà l’euro a partire dal 1º gennaio 2023″, ha commentato Zbynek Stanjura, ministro delle Finanze della Repubblica ceca.L’euro è la moneta ufficiale di 19 dei 27 Stati membri dell’UE, ma la sua influenza si estende ben oltre i confini dell’Unione. Di fatto, 60 paesi e territori al di fuori dell’UE utilizzano l’euro come moneta o hanno ancorato la loro valuta all’euro. Nel novembre 2020, la quota dell’euro nei pagamenti globali era del 38%, allo stesso livello del dollaro. La quota dell’euro nelle riserve in valuta estera ammontava a circa il 20% nel giugno 2020, a fronte del 60% circa del dollaro USA, secondo dati riportati dal Consiglio dell’UE. LEGGI TUTTO

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    Caos trasporti, UE vuole cambiare regole degli slot compagnie aeree

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato una proposta per modificare le regole degli slot delle compagnie aeree, con l’obiettivo di alleviare i significativi disagi che stanno interessando il settore aereo, alle prese con un forte rimbalzo della domanda e con una carenza di manodopera e problemi operativi. Secondo l’esecutivo UE, i fatti recenti hanno dimostrato che le attuali regole sugli slot non sono sufficientemente resistenti alle interruzioni su larga scala. Inoltre, la guerra in Ucraina mostra anche come il traffico aereo – e la capacità delle compagnie aeree di soddisfare i normali requisiti di utilizzo degli slot – possa essere gravemente e durevolmente influenzato da sviluppi imprevisti su rotte specifiche.La Commissione UE pertanto, da un lato, di tornare al tasso standard di utilizzo delle bande orarie dell’80% a partire dal 30 ottobre (dall’attuale 64% sotto la stagione di programmazione estiva 2022) – riflettendo la ripresa della domanda – ma, allo stesso tempo, di prolungare la possibilità di avvalersi dello strumento di “non uso giustificato degli slot” (JNUS) creato durante la pandemia.In questo modo, spiega una nota, le compagnie aeree sarebbero in grado di utilizzare queste eccezioni in situazioni quali emergenze epidemiologiche, disastri naturali o disordini politici diffusi con un effetto dirompente sui viaggi aerei. In sostanza, le nuove regole permetterebbero alle compagnie aeree di cancellare i voli senza compromettere il loro accesso a slot preziosi.Gli aeroporti e le compagnie aeree di tutta Europa stanno riducendo la capacità e cancellando i voli dopo essere stati colti alla sprovvista da un’impennata della domanda. Oggi l’aeroporto di Heathrow ha dichiarato di aver introdotto un limite di 100.000 passeggeri giornalieri in partenza fino all’11 settembre.Inoltre, e solo come ultima risorsa, la Commissione avrebbe il potere di abbassare il tasso di utilizzo se i livelli di traffico aereo scendessero al di sotto dell’80%, rispetto ai dati del 2019, per quattro settimane consecutive a causa del Covid-19, un’altra situazione epidemiologica, o come un risultato diretto dell’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina.”La domanda di traffico aereo è chiaramente tornata ed è giunto il momento di tornare alle normali tariffe di utilizzo delle bande orarie per garantire un uso efficiente della capacità aeroportuale, con un accesso equo e competitivo per le compagnie aeree, a vantaggio dei passeggeri”, ha commentato la Commissaria per i Trasporti, Adina Valean. “Ma dobbiamo assicurarci di essere meglio preparati per l’imprevisto”, ha aggiunto.La proposta sarà soggetta alla procedura legislativa ordinaria. Ora sarà urgentemente discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Se adottate, le disposizioni si applicheranno dall’inizio della stagione invernale, il 30 ottobre 2022, e dureranno fino al 26 marzo 2024, quando si stima che il traffico aereo raggiungerà la piena ripresa. LEGGI TUTTO

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    BEI, sostegno pubblico mirato essenziale per regioni europee sottosviluppate

    (Teleborsa) – La crisi del Covid-19 ha messo in evidenza le lacune preesistenti e i rischi di allargamento delle divergenze tra le regioni dell’Unione europea. In questo senso, il sostegno politico è stato fondamentale per mitigare le conseguenze economiche immediate dello shock della pandemia e svolgerà un ruolo cruciale nella risposta alle ricadute economiche della guerra. In tutto ciò, la transizione verso un’economia più verde e più digitale è un’opportunità per aumentare la resilienza economica in tutta l’Unione europea e passare a un modello economico più sostenibile. Sono i principali messaggi che emergono dal report “Regional Cohesion in Europe 2021-2022″, pubblicato dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), che esamina come le diverse regioni europee hanno resistito alla forte recessione causata dalla pandemia e quanto sono preparate ad affrontare le sfide future.”La crisi del Covid-19 ha messo alla prova la resilienza delle imprese in tutta Europa, ma ancor di più nelle regioni sottosviluppate. In generale, le aziende si sono dimostrate più resilienti del previsto e si sono adattate alle nuove circostanze. Tuttavia, le vulnerabilità preesistenti sono rimaste un freno alla resilienza e in effetti le aziende nelle regioni più ricche sono state più capaci di adattarsi – ha affermato Debora Revoltella, capo economista della BEI – Nella crisi attuale, il sostegno pubblico mirato in tutte le regioni sarà fondamentale per mitigare l’impatto negativo immediato della guerra”.Investimenti e progressoLa pandemia ha fortemente influenzato l’attività di investimento in tutte le regioni; mentre i tassi di investimento sono scesi dappertutto, sono risultati più bassi nelle regioni meno sviluppate (definite come quelle con un PIL pro capite inferiore al 75% della media dell’UE-27). Nelle regioni sviluppate, quasi otto imprese su dieci (79%) hanno investito. La quota si attestava a circa il 77% nelle regioni in transizione e al 75% nelle regioni meno sviluppate.Un numero maggiore di imprese nelle regioni sviluppate ha preso provvedimenti, in particolare per far progredire la digitalizzazione (47% contro il 41% nelle regioni in transizione e il 38% nelle regioni meno sviluppate). Allo stesso modo, le aziende nelle regioni più prospere sono state le più rapide a sviluppare nuovi prodotti.Il sostegno pubblicoIl sostegno politico è stato fondamentale per mitigare le conseguenze economiche immediate dello shock del COVID-19 in tutte le regioni dell’UE e un’ampia quota di imprese ne ha beneficiato. Tuttavia, il sostegno non è stato uguale in tutte le regioni. Le imprese nelle regioni in transizione avevano meno probabilità di beneficiare di sovvenzioni (28%) rispetto a quelle nelle regioni meno sviluppate (40%) e non di coesione (37%).Green e digitaleMolte aziende nelle regioni meno sviluppate sono in ritardo nell’innovazione. La quota di imprese che non intraprendono attività di innovazione rimane più bassa (48%), dove molte attività ad alta intensità di conoscenza tendono a raggrupparsi. “Affrontare i divari di innovazione in prospettiva richiederà investimenti, in particolare in beni immateriali, ma anche ecosistemi locali di innovazione più forti”, sottolinea la BEI.La doppia transizione verso un’economia più verde e più digitale “è un’opportunità per aumentare la resilienza economica in tutta l’Unione europea e passare a un modello economico più sostenibile”, evidenzia la BEI. Le regioni più sviluppate hanno la quota più alta di imprese che portano avanti la doppia transizione e investono in tecnologie verdi e digitali. Il 31% delle imprese nelle regioni più sviluppate può essere considerato verde e digitale, rispetto al 25% nelle regioni in transizione e al 21% nelle regioni meno sviluppate. LEGGI TUTTO

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    Pensionati, allarme povertà: uno su tre sotto mille euro

    (Teleborsa) – Nel 2021 sono state erogate 22 milioni di pensioni per 312 miliardi a 16 milioni di pensionati (a qualcuno ne viene erogata più di una). Nonostante le donne siano il 52% dei pensionati, percepiscono solo il 44% dei redditi pensionistici: 1.374 euro in media contro 1.884 degli uomini.Il dato preoccupante però è che il 40% dei pensionati è sotto i 12 mila euro all’anno, ossia meno di mille euro al mese. Grazie alle maggiorazioni, all’assegno sociale e all’integrazione al minimo si scende al 32%, uno su tre. E’ quanto emerge dal XXI Rapporto annuale Inps, illustrato ieri dal Presidente Pasquale Tridico il quale ha anche sottolineato che la crisi Covid “shock negativo e inatteso” è stata “riassorbita”.I circa 60 miliardi pubblici che hanno raggiunto oltre 15 milioni di italiani hanno evitato tagli del 55% superiori ai redditi, il tasso di occupazione è risalito e sfiora il record italiano del 60%, ma non il target europeo del 70%. Record anche di lavoratori precari che toccano il picco di oltre 4,2 milioni. Quanto alla riforma sulla flessibilità in uscita verso la pensione di cui si sta discutendo in vista dell’esaurimento di Quota 102 “deve tener conto del crescente livello di spesa pensionistica rispetto al PIL a normativa vigente e delle eventuali tensioni che ci potrebbero essere sul denominatore nei prossimi anni a seguito di strascichi della crisi pandemica e dei conflitti internazionali”, scrive l’Inps nel Rapporto annuale ricordando che la crescita dell’inflazione peserà sulla spesa e chiedendo che il peso della riforma non si scarichi sulle giovani generazioni.Altro fattore da non sottovalutare oltre a pandemia, guerre e fattori demografici, spiega l’Inps “è rappresentato dalla notevole spinta inflazionistica che si è manifestata di recente.Ogni punto percentuale di inflazione produce un pressoché analogo aumento della spesa pensionistica. A tale aumento di spesa – sottolinea l’Istituto – occorrerà far fronte con certezza nel breve periodo con effetti che si propagheranno anche nel futuro.Inoltre, il legislatore dovrà tenere debito conto dell’equità intergenerazionale cercando di creare condizioni di flessibilità nella direzione di quelle già esistenti nel sistema contributivo per non spostare ancora una volta i costi di un intervento sulle giovani generazioni”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione giugno +0,7% mese +9,2% anno

    (Teleborsa) – Superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica a giugno 2022 hanno registrato un incremento del 9,2% su base annua, rispetto al +9,3% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +9,1%). Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,7%, dopo il +0,1% di maggio (dato rivisto da un preliminare di +0%) ed il +0,5% indicato dal consensus. I prezzi import hanno segnato un aumento dello 0,8% su base mensile e un aumento del 25,8% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti dello 0,1% su mese e cresciuti del 5,9% su anno. LEGGI TUTTO

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    Notte Forte 2022: l'evento glamour dell'estate all'insegna del'Italian lifestyle

    (Teleborsa) – Giunta ormai alla terza edizione Notte Forte 2022, è l’evento glamour che si è tenuto nella splendida location dello storico stabilimento Bagni Annetta, un’oasi glamour, sulla sabbia a Forte dei Marmi. Notte Forte 2022 è il party più esclusivo dell’estate, all’insegna dell’Italian lifestyle, del design, della moda e dell’arte, al quale hanno preso parte 400 ospiti, tra cui molti V.I.P. ed esponenti del mondo della moda e del design. L’evento nasce nel 2019 grazie all’idea del patron Bruno Cardin, Ceo della Project Company Europea BI.CI., che da oltre 30 anni opera nel mercato dell’interior design e dell’outdoor contemporaneo, specializzata nell’arredamento luxury e moderno. BI.CI. ha anche avviato da tre anni una collaborazione stilistica con la Maison Alessandro Martorana (direttore creativo di BI.CI.), creando un equilibrio perfetto tra moda e design. Lo scopo di Notte Forte 2022 è quello di dare valore all’Italian lifestyle, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Per Bruno Cardin, Ceo di BI.CI. “Con questo party vogliamo festeggiare, insieme ai clienti e amici, la nostra capacità di mettere l’uomo, il benessere e il buon vivere al centro dei nostri progetti. Ed è questa caratteristica che ci rende speciali, la possibilità di realizzare ambienti personalizzati in cui gli elementi dell’arredo diventano oggetti che elevano l’animo umano. Tradizione e savoir-faire vengono salvaguardati e inseriti in un contesto dove la creatività e una visione personale della bellezza, sono i principi guida di ogni realizzazione. In tal senso, la nostra professionalità ci ha garantito partnership d’eccellenza con i migliori brand internazionali”.Tanti i V.I.P. presenti all’evento, tra cui: lo sportivo ed ex sciatore Giorgio Rocca; la showgirl Elena Barolo; la conduttrice tv Elenoire Casalegno; l’architetto e designer Marco Casamonti; l’esperto di finanza personale Alfio Bardolla, i volti di SkyTG24 Sara Brusco e Gianmarco Tavani.La serata è iniziata con il walk-in degli ospiti, a seguire è stato offerto un aperitivo con dj set di Andrea & Michele di Radio Deejay e una cena sotto le stelle, in cui si è avuto modo di degustare le eccellenze culinarie del ‘made in Italy’. Il tutto è stato accompagnato da momenti esclusivi di intrattenimento, tra danze acrobatiche e sound design curato dagli artisti di Radio Deejay (Andrea & Michele) in un’atmosfera rarefatta tra il cielo e il mare di Forte dei Marmi. “Anche attraverso una notte glamour come questa, si può fare arte e valorizzare la bellezza ‘made in Italy’ per vivere un’esperienza unica sullo sfondo della ripartenza del Paese”, conclude Cardin.Molti gli sponsor di Notte Forte, edizione 2022: Hublot, Dom Pérignon, Banca Ifis, Gaggenau, Meridiani, Novacucina, Artom, Bartorelli, Car&Car, Edilfare piscine, Greci, Platek, Mandy Group. LEGGI TUTTO