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    Roadshow Cdp, risorse e progetti per il Veneto

    (Teleborsa) – Con l’apertura dell’ufficio di Verona a maggio 2019, il primo dei 27 presidi territoriali, e dello Spazio CDP di Padova ad aprile del 2021, l’operatività del Gruppo in Veneto a favore di piccole, medie e grandi imprese e degli enti locali ha registrato un significativo incremento nell’ultimo triennio, durante il quale sono state impegnate risorse per circa tre miliardi a favore di oltre 13.200 aziende e circa 160 enti della PA. IMPRESE – Dal 2019 al 2021, CDP ha svolto un’intensa attività a sostegno di PMI, Mid-Cap e Large Corporate venete. Sono state impegnate, sia direttamente sia per il tramite di intermediari finanziari, risorse per 1,9 miliardi a sostegno di oltre 13.200 imprese. Nel dettaglio, CDP ha finanziato direttamente 89 aziende della Regione con circa 830 milioni. L’operatività ha avuto un impatto positivo sul territorio, grazie alle risorse destinate a importanti settori strategici come l’agricoltura, la moda e l’hi-tech. Si evidenziano le operazioni a favore di: Zamperla, 6 milioni destinati a sostenere il piano di sviluppo e i progetti dell’azienda leader nel mercato delle attrazioni per i parchi di divertimento; OTB, 50 milioni per sostenere gli investimenti legati alla crescita di Diesel, uno dei primari player nel settore dell’abbigliamento; Acciaierie Beltrame, 25 milioni per sostenere il piano di investimenti finalizzato principalmente alla crescita, all’acquisto di nuovi impianti e macchinari e all’acquisizione di una società operante nei laminati mercantili;Si ricorda inoltre il programma Basket Bond Filiera, strumento di finanza alternativa promosso da CDP e UniCredit per finanziare la crescita in Italia e all’estero delle imprese appartenenti alle filiere strategiche dell’economia italiana, che ha consentito di sostenere i piani di investimento e sviluppo sul mercato nazionale e internazionale di Masi Agricola e Pasqua Vigneti & Cantine, aziendeleader nel settore vitivinicolo.Per sostenere ancora di più il tessuto imprenditoriale del Paese, CDP ha messo a disposizione di istituzioni e intermediari finanziari: risorse, prodotti e soluzioni per favorire indirettamente l’accesso al credito di tutte quelle aziende, in particolare PMI, che non avrebbero potuto accedere altrimenti all’operatività di Cassa.PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – CDP ha impegnato dal 2019 risorse per oltre 350 milioni a sostegno di circa 160 enti pubblici veneti, per la realizzazione di investimenti principalmente in ambito: scolastico, rivalorizzazione di immobili pubblici e viabilità.In particolare, in favore degli enti territoriali si evidenziano il finanziamento da oltre 170 milioni (con provvista BEI) a favore di Regione Veneto per interventi di edilizia scolastica; il finanziamento da 5,8 milioni al Comune di Venezia per l’acquisto del Teatro Toniolo e il finanziamento da 4,5 milioni a favore del Comune di Vicenza per l’acquisto di Palazzo Thiene.Relativamente agli enti pubblici non territoriali, si segnala il finanziamento da 4 milioni volto a sostenere l’acquisto e l’installazione di una nuova gru elettrica nell’Interporto di Padova. Inoltre, nel 2020, circa 180 enti locali hanno aderito all’operazione di rinegoziazione dei mutui esistenti per un totale di 640 milioni di debito residuo, liberando risorse da destinare all’economia del territorio per circa 39 milioni, grazie al risparmio ottenuto sugli interessi dovuti.INFRASTRUTTURE – CDP ha avuto un ruolo fondamentale, in sinergia con altri investitori, nel sostenere i piani di sviluppodi importanti opere infrastrutturali in settori strategici per il territorio veneto, dalla rete idrica all’energia, dalla viabilità all’alta velocità fino all’economia circolare, impegnando circa 570 milioni nel periodo 2019-2021.Tra le operazioni più significative, si segnalano: Consorzio Viveracqua, sottoscrizione di due basket bond: il primo da 248 milioni (quotaCDP 30 milioni) per sostenere i piani di sviluppo della società della rete idrica locale a servizio di 320 comuni e 2,3 milioni di abitanti, il secondo da 150 milioni (quota CDP 37 milioni) per i piani di investimento delle società consorziate prevalentemente riguardantil’ammodernamento e l’efficientamento delle reti idriche; Milione (SAVE): concessione di un finanziamento in pool per un importo complessivo fino a 640 milioni (quota CDP 90 milioni) per sostenere la ripresa e lo sviluppo della società operante principalmente nella gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso.VENTURE CAPITAL – L’attività del Gruppo per il territorio si estende anche al Venture Capital. In particolare, attraverso la propria attività d’investimento, CDP Venture Capital SGR (CDP VC) ha già sostenuto direttamente 9 startup nella regione con un impegno complessivo di circa 8 milioni. In Veneto è già operativo FuturED, il programma della Rete Nazionale Acceleratori CDP dedicato alle startup e PMI innovative che operano nel settore dell’edutech e che vede l’università Ca’ Foscari come partner scientifico. Inoltre, l’Università degli Studi di Verona, insieme all’Istituto Italiano di Tecnologia, Università Federico II di Napoli e alla Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa, è fra i centri afferenti a RoboIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dedicato alla robotica, che CDP VC finanzia attraverso il proprio Fondo Technology Transfer per favorire la nascita di nuove startup ad alto contenuto tecnologico ideate all’interno delle Università e nei Centri di ricerca di eccellenza.Tra tutte le realtà sostenute da CDP VC sia attraverso operatività diretta che indiretta, si evidenziano le operazioni a favore di: Rubber Conversion, attiva nel riciclo della gomma da prodotti e scarti pre e post consumer; Hexadrive Engineering (rinominata Newtwen), spin-off dell’università di Padova accelerato dal programma MotorValley di Modena, che ha realizzato un software per sviluppare in modorapido e automatico gemelli digitali di motori elettrici.IMMOBILIARE – Il Gruppo CDP, attraverso la partecipata CDP Immobiliare SGR, ha promosso il proprio impegno per la rigenerazione urbana su immobili di proprietà pubblica e del Gruppo. In particolare, si segnalano alcuni progetti dedicati all’abitare sostenibile e alla cultura con: la trasformazione di ex immobili pubblici in studentati, quale contributo alla residenzialità studentesca, come nel caso di Santa Marta (un progetto da 650 posti letto), risultato del rinnovamento di un complesso storico di fine ‘800 (sede dell’ex Cotonificio veneziano), adiacente all’Ateneo Cà Foscari; la realizzazione di infrastrutture di formazione dedicate all’innovazione digitale (start-up incubator, consulenza per innovazione di impresa e formazione), come la realizzazione di un campus a Roncade (TV) per le attività di H-Farm che è stato inaugurato a settembre 2020 ed è a oggi operativo, progettato per ospitare 3.000 persone, di cui 2.000 studenti; la creazione e l’insediamento di nuovi spazi espositivi, museali e formativi negli immobili ceduti da CDPI SGR ad investitori dell’arte anche di caratura internazionale. Ne sono un esempio a Venezia (i) Palazzo Manfrin, dove lo scultore Anish Kapoor ha adibito uno spazio espositivo delle sue opere, l’isola di San Giacomo in Padulo che sarà trasformata in un centro di ricerca e sperimentazione per le arti contemporanee e le tecnologie ambientali, Palazzo Duodo che accoglierà un incubatore di start-up, (iv) Palazzo Diedo che sarà un centro adibito all’esposizione delle collezioni di Berggruen e infine (v) le Carceri di San Severo e l’isola di Sant’Angelo delle Polveri, che avranno un ruolo nella crescita di Venezia nel panorama artistico internazionale.L’operatività di CDP Immobiliare in Veneto, di preciso nelle province di Verona, Venezia, Treviso, Padova e Vicenza, si è estesa anche al Social Housing attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA) che ha l’obiettivo di realizzare interventi sul territorio per la costruzione di 600 alloggi sociali (di cui 500 già completati). LEGGI TUTTO

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    Gas, Mite stoccaggi regolari, taglio forniture “marginale”

    (Teleborsa) – “Gli stoccaggi di gas procedono regolarmente secondo il piano stabilito dal governo in collaborazione con gli operatori e hanno raggiunto il 64% della capacità programmata”. Lo precisa in una nota il ministero della Transizione ecologica. “La riduzione di circa il 30% sulle forniture di gas annunciate oggi da Gazprom per l’Italia equivale in valore assoluto a circa 10 milioni di metri cubi al giorno, e rappresenta una parte marginale della fornitura giornaliera totale che viene ampiamente compensata dalle altre forniture che il governo si è assicurato con il piano di diversificazione portato avanti negli ultimi mesi”.Nella sua nota il Mite precisa che “il piano di diversificazione delle forniture di gas e di raggiungimento dell’indipendenza energetica dalle forniture russe prosegue secondo quanto già annunciato, grazie agli accordi stipulati dal Governo e dagli operatori con altri paesi nei mesi scorsi, che prevedono di sostituire i circa 30 miliardi di metri cubi annualmente importati dalla Russia con circa 25 miliardi importati da altri Paesi”. Secondo il dicastero guidato da Roberto Cingolani “la riduzione di 5 miliardi di metri cubi all’anno è resa possibile dalla forte crescita delle installazioni di sorgenti rinnovabili e dalle misure di efficientamento e risparmio energetico già previste dalla strategia di riduzione del 55% della Co2 nel 2030 rispetto al 2019”. La sostituzione dei circa 30 miliardi di metri cubi importati annualmente dalla Russia, viene ricordato, “avverrà in maniera progressiva già a partire da quest’anno con un iniziale apporto di circa 6 miliardi di metri cubi da altri Paesi, che aumenteranno a circa 18 miliardi nel 2023 per stabilizzarsi a circa 25 miliardi di metri cubi nel 2024. Circa la meta’ delle nuove forniture sarà immessa nei gasdotti, mentre l’altra meta sarà fornita in forma di gas liquido, che andrà subito rigassificato”. Per questo il piano del Governo “prevede di massimizzare l’utilizzo dei rigassificatori esistenti e di installarne due galleggianti entro il primo trimestre del 2023 e il primo trimestre del 2024 seguendo la crescita progressiva delle nuove forniture. La puntualità di queste installazioni sarà fondamentale per garantire la sicurezza energetica nazionale. Ferma restando la situazione di incertezza internazionale, il governo è impegnato in un costante monitoraggio dei flussi e delle forniture”.Il Mite precisa anche che il Governo italiano sul gas “mantiene lo stato di pre-allerta necessario al monitoraggio costante dei flussi, senza alcun bisogno di misure emergenziali e di un passaggio allo stato di allerta”. “Non è prevista l’attuazione di piani di emergenza energetica con misure di risparmio straordinarie, come erroneamente riportato da diversi quotidiani oggi”, sottolinea il ministero guidato da Cingolani. LEGGI TUTTO

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    OCSE, riforma della tassazione internazionale in vigore dal 2024

    (Teleborsa) – L’attuazione dell’accordo internazionale di riforma fiscale, per garantire che le imprese multinazionali paghino una giusta quota di tasse ovunque operino, sta procedendo e dovrebbe entrare in vigore nel 2024. Lo ha detto l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in un aggiornamento del progetto per i ministri delle Finanze del G20 che si incontreranno in Indonesia alla fine di questa settimana. Lo storico accordo per riformare gli accordi fiscali internazionali è stato raggiunto da oltre 135 paesi e giurisdizioni nell’ottobre 2021.Il primo pilastro della riforma a due binari punta a riassegnare il 25% degli utili delle più grandi multinazionali del mondo per la tassazione nei Paesi in cui si trovano i clienti, indipendentemente dalla sede fisica delle società. Il secondo pilastro punta a fissare un’aliquota fiscale minima globale del 15%.”Abbiamo compiuto buoni progressi verso l’attuazione di una nuova tassazione proprio nell’ambito del primo pilastro del nostro accordo fiscale internazionale – ha affermato il segretario generale dell’OCSE Mathias Cormann – Si tratta di negoziati complessi e molto tecnici in relazione ad alcuni nuovi concetti che riformano fondamentalmente gli accordi fiscali internazionali, per renderli più equi e funzionare meglio in un’economia mondiale sempre più digitalizzata e globalizzata”.”Continueremo a lavorare il più rapidamente possibile per portare a termine questo lavoro, ma ci prenderemo anche tutto il tempo necessario per ottenere le regole corrette – ha aggiunto – Queste regole daranno forma ai nostri accordi fiscali internazionali per i decenni a venire. È importante farli funzionare bene”.Il lavoro tecnico nell’ambito del secondo pilastro è in gran parte completato, con un quadro di attuazione che sarà pubblicato entro la fine dell’anno per facilitare l’attuazione e il coordinamento tra le amministrazioni fiscali e i contribuenti. Tutti i paesi del G7, l’Unione Europea, un certo numero di paesi del G20 e molte altre economie hanno ora programmato piani per introdurre le regole globali di tassazione minima. LEGGI TUTTO

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    SACE, Ricci: ascoltiamo aziende per costruire nuove soluzioni

    (Teleborsa) – “Sono molto contenta di essere a Venezia oggi perché lo stare insieme, sul territorio e con le aziende, è un valore che va preservato e su cui bisogna costruire opportunità di business per SACE e CDP, ma soprattutto per le aziende perché solamente ascoltando le loro esigenze impariamo a costruire nuove soluzioni, come abbiamo fatto recentemente con una attività di Co-Design proprio insieme a loro”. Lo ha dichiarato Alessandra Ricci, amministratore delegato di SACE, a margine dell’inaugurazione della nuova sede a Venezia Mestre, condivisa con il Gruppo CDP.”Dal 2021, che prendiamo un po’ come anno spartiacque in considerazione anche del Covid, con la nostra attività abbiamo realizzato circa 7.700 progetti e questi hanno generato contratti, investimenti, nuove realizzazioni per circa 9 miliardi di risorse – ha spiegato – Quindi questo è l’impatto con cui ci piace misurare le attività fatte da SACE. Tra gli strumenti che mettiamo a disposizione a supporto dell’internazionalizzazione e dell’export vorrei ricordare la Push Strategy, garanzie su finanziamenti in favore dei debitori esteri, con la convinzione dell’importanza di mettere in connessione buyer esteri con le imprese italiane”. “Ma non finisce qui, organizziamo infatti, eventi di matchmaking tra aziende italiane ed estere – ha proseguito – proprio nel Triveneto hanno partecipato a questi incontri ben 500 imprese e 35 di queste hanno già acquisito nuovi contratti. Per cui siamo qui sul territorio, insieme a Cassa, per continuare a favorire la crescita delle aziende, che è anche la crescita del Paese a livello internazionale e domestico”.L’AD di Sace ha poi affrontato il tema della sostenibilità, definita come “la chiave successo per le imprese”. Secondo la manager, “non c’è innovazione senza sostenibilità e rappresenta oggi una vera e propria opportunità di crescita. Ridurre l’impatto sull’ambiente, si traduce in risparmio di risorse, riduzione di costi e più capacità di attrarre finanziamenti, tra gli investitori in equity e anche nel mondo del bond. Dal 2020 SACE può emettere garanzie fino all’80% degli investimenti sostenibili in linea con la tassonomia e gli obiettivi della normativa europea come, ad esempio, efficienza energetica, impatto sull’ambiente, riciclo delle risorse”.”Per fare questo in tempo brevi abbiamo fatto tesoro della nostra esperienza in ambito di Garanzia Italia, export e internazionalizzazione e sulla nostra unità interna dedicata alle valutazioni di impatto ambientale – ha aggiunto – Dal dicembre 2020 abbiamo già garantito circa 5 miliardi di operazioni, inizialmente grandi aziende ma oggi anche tantissime PMI che stiamo raggiungendo anche grazie a una serie di convenzioni con il sistema bancario con la finalità di semplificare il processo per l’azienda, andando a diminuire i tempi di analisi e risposta attraverso una piattaforma online”. LEGGI TUTTO

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    Corridoi per il grano, colloqui Putin-Erdogan

    (Teleborsa) – “E’ giunto il momento di agire per attuare il piano per la creazione di corridoi per l’esportazione del grano” ucraino. Lo ha detto il Presidente turco Recep Tayyp Erdogan a Vladimir Putin nel corso della conversazione telefonica odierna. Secondo quanto riporta Tass, i due leader, ha riferito la presidenza turca, “hanno discusso della situazione in Siria, della situazione in Ucraina alla luce delle operazioni militari russe, della creazione di corridoi sicuri per l’esportazione di grano dal Mar Nero”. Erdogan ha avuto una conversazione telefonica anche con il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky sulla creazione di corridoi sicuri per le esportazioni di grano nel Mar Nero. E’ quanto riferisce l’agenzia Anadolu citando la Direzione delle Comunicazioni della Presidenza turca.Affermando che il più grande desiderio è che la pace arrivi in Ucraina, Erdogan ha dichiarato che la Turchia continua a lavorare al piano preparato dalle Nazioni Unite per la consegna dei prodotti cerealicoli ucraini al mercato mondiale e ha sottolineato che la soluzione Ucraina-Russia avverrà in ogni caso attraverso la diplomazia. LEGGI TUTTO

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    Nord Stream 1, da Russia tagli in 12 Paesi. Ue: “Preparati ad ogni scenario”

    (Teleborsa) – Al via oggi i lavori di manutenzione del Nord Stream 1 che dovrebbero durare 10 giorni, quando il gasdotto dovrebbe riprendere a funzionare regolarmente. Il condizionale però è d’obbligo perché in tanti in Europa ritengono più che probabile l’opzione che Mosca approfitti dell’occasione come pretesto per chiudere il rubinetto delle forniture. Nella giornata di oggi ridotte di un terzo le forniture di gas all’Italia rispetto alla media degli ultimi giorni. “Gazprom ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno. Eni fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi”, ha scritto la compagnia italiana. Anche la società austriaca OMV ha annunciato che Gazprom sta riducendo ulteriormente la fornitura di gas al Paese.L’Ue, intanto, si prepara ad ogni scenario. La situazione è chiaramente seria e dobbiamo essere preparati. A metà luglio, come è noto, verrà varato un piano di prevenzione in vista dell’inverno”. E’ quanto ha spiegato Tim McPhie, portavoce della Commissione Ue, in merito agli ulteriori tagli del gas messi in atto da Mosca. “E’ necessario arrivare il prima possibile ad una autonomia energetica dalla Russia”, ha aggiunto il portavoce europeo sottolineando come occorra comunicare alla popolazione “l’importanza del risparmio energetico” e ricordando che la Commissione, tra gli strumenti, ha già varato il RePowerEu.Cresce dunque il timore di un taglio completo dei rifornimenti del gas russo e in particolare in Germania si immagina che il prossimo inverno sarà “freddo, buio e caro”, come ha titolato l’edizione weekend del giornale economico Handelsblatt, immortalando una porta di Brandeburgo resa bluastra dal ghiaccio.Il tetto al prezzo del gas “è uno dei possibili strumenti su cui stiamo discutendo ma al momento non c’è una proposta della Commissione sul ‘price cap’. Ci sono diversi Stati membri che stanno facendo proposte e stiamo affrontando il tema ma non c’è una proposta della Commissione sul ‘price cap'”: a dirlo è il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni arrivando alla riunione dei ministri delle finanze dell’area euro a Bruxelles.C’e’ da essere “preoccupati” per l’eventualità di una interruzione del flusso di gas dalla Russia all’Ue perchè causerebbe “non solo conseguenze macroeconomiche sulla crescita”, ma “una situazione difficile”, che “dovremmo gestire”. La Commissione, come aveva annunciato la sua presidente Ursula von der Leyen la settimana scorsa, sta preparando “per il 20 luglio una comunicazione per affrontare esattamente queste questioni”, ha ricordato Gentiloni, aggiungendo che “non siamo ancora nello scenario avverso, ma naturalmente i rischi di arrivarci stanno aumentando”. Al suo arrivo all’Eurogruppo, anche il vicepresidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha evocato la possibilità di una interruzione totale dell’approvvigionamento di gas dalla Russia. “Non è il nostro scenario di base”, ha detto, ma comunque “non è un rischio che possiamo escludere. Ci stiamo preparando a livello dell’Ue e degli Stati membri anche per questa eventualità”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Russia, surplus partite correnti record nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – L’avanzo delle partite correnti della bilancia dei pagamenti della Federazione Russa, ha continuato a crescere e ammonta a 138,5 miliardi di dollari nel periodo gennaio-giugno 2022, aumentando di circa 3,5 volte rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Lo afferma la stima preliminare della Banca di Russia, che fotografa un record (almeno dal 1994) di 70,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno, con l’aumento dei ricavi dalle esportazioni di energia e materie prime che ha contribuito a compensare l’impatto delle sanzioni.Il secondo trimestre del 2021 aveva registrato un avanzo delle partite correnti pari a 17,3 miliardi di dollari, mentre l’intero primo semestre dello scorso anno aveva registrato 39,7 miliardi di dollari. Il conto delle partite correnti è un saldo della bilancia dei pagamenti che sintetizza i flussi lordi relativi agli scambi di beni, servizi e redditi tra residenti e non residenti di un’economia.La dinamica delle partite correnti “è stata determinata dall’allargamento dell’avanzo del saldo di beni e servizi a seguito della significativa crescita delle esportazioni, trainata da un contesto di mercato favorevole e dal calo delle importazioni”, sottolinea la Bank of Russia in una nota.Le esportazioni sono state di 153,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre, in leggero calo rispetto ai 166,4 miliardi di dollari del primo, sempre secondo i dati della Banca di Russia. Anche le importazioni sono diminuite, a 72,3 miliardi miliardi di dollari da 88,7 miliardi miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    UE intende aumentare aiuti di Stato per imprese colpite da guerra e sanzioni

    (Teleborsa) – La Commissione europea intende aumentare gli aiuti di Stato concessi alle imprese della dell’UE colpite dalle sanzioni imposte contro la Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina. Oggi ha infatti inviato agli Stati membri, per la consultazione, una bozza di proposta per adeguare il quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato, inizialmente adottato il 23 marzo 2022 per sostenere l’economia nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.”L’aggressione militare ingiustificata della Russia contro l’Ucraina continua. Così come il suo impatto sugli ucraini e anche sulla nostra economia dell’UE. Questo è il motivo per cui proponiamo di adeguare il quadro temporaneo di crisi in modo che rifletta e sostenga gli importanti e urgenti obiettivi del Piano REPowerEU di accelerare la diversificazione degli approvvigionamenti energetici per diventare ancora più rapidamente indipendenti dai combustibili fossili”, ha affermato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della concorrenza.”Poiché la crisi persiste, proponiamo anche di aumentare il livello massimo di aiuto che può essere concesso nell’ambito della disciplina – ha spiegato – Decideremo la strada da seguire tenendo conto delle opinioni di tutti gli Stati membri e della necessità di preservare una concorrenza effettiva nel mercato unico”.La proposta inviata oggi agli Stati membri prende in considerazione anche l’obiettivo dell’UE di diventare indipendente dai combustibili fossili. Tra le altre cose, la Commissione sta consultando gli Stati membri su possibili emendamenti relativi a: l’adeguamento dei massimali di aiuto previsti, che consentono agli Stati membri di erogare sovvenzioni dirette o altre forme di aiuto alle imprese; la necessità di misure aggiuntive, che facilitino gli investimenti nelle energie rinnovabili, tra cui idrogeno rinnovabile, biogas e biometano, stoccaggio e riscaldamento rinnovabile, anche attraverso pompe di calore; la necessità di misure aggiuntive per accelerare ulteriormente la diversificazione degli approvvigionamenti energetici, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili importati, sostenendo misure di efficienza energetica e misure per decarbonizzare i processi industriali.Lo “State aid Temporary Crisis Framework”, così come attualmente in vigore, prevede le seguenti tipologie di aiuti, che possono essere concessi dagli Stati membri: aiuti fino a 35.000 euro per le imprese colpite dalla crisi e attive nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, e fino a 400.000 euro per le imprese attive in tutti gli altri settori; supporto alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati; aiuti per compensare i prezzi elevati dell’energia. LEGGI TUTTO