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    Cnel, sale spesa sanitaria privata

    (Teleborsa) – Gli italiani si rivolgono sempre più alla sanità privata spendendo 42,6 miliardi annui, circa il 25% del totale della spesa sanitaria nazionale, +2% nell’ultimo anno. E’ quanto risulta dalla Relazione del Cnel sui servizi pubblici 2025 spiegando che l’andamento si riscontra “da molti anni e in particolare dal 2015”. Nell’ultimo decennio il fabbisogno sanitario nazionale è “cresciuto di circa 24 miliardi, con un incremento medio annuo in termini nominali del 2%, equivalente in termini reali al +0,2%”.Per il finanziamento pubblico “nel 2023 l’Italia registra una quota di spese sanitarie al 74%, contro una media europea pari al 77,3%”. LEGGI TUTTO

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    FMI rivede crescita mondiale al 3,2%. PIL Italia confermato a +0,5%

    (Teleborsa) – Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto le previsioni di crescita globale per quest’anno, ritenendo che l’economia si stia adattando a un panorama mutato da nuove misure politiche. Alcuni estremi di aumento dei dazi – si sottolinea – sono stati attenuati grazie ad accordi successivi. Tuttavia, il contesto generale rimane volatile e i fattori temporanei che hanno sostenuto l’attività nella prima metà del 2025 stanno svanendo. Le nuove proiezioni di crescita mondiale Le proiezioni di crescita globale contenute nell’ultimo World Economic Outlook del FMI sono state riviste al rialzo rispetto ad aprile 2025, ma continuano a segnare una revisione al ribasso rispetto alle previsioni precedenti al cambio di politica economica. Si prevede che la crescita globale rallenterà al 3,2% nel 2025 (dal 3,3% del 2024) ed al 3,1% nel 2026. Una stima 2025 che risulta comunque superiore al 3% indicato a luglio.Le economie avanzate segneranno una crescita di circa l’1,5%, mentre i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo avranno una crescita di poco superiore al 4%. Si prevede che l’inflazione continuerà a diminuire a livello globale, anche se con variazioni tra paesi: al di sopra dell’obiettivo negli Stati Uniti – con rischi orientati al rialzo – e più contenuta altrove. La crescita USA dovrebbe progressivamente rallentare, dal 2,8% del 2024 al 2% nel 2025 al 2,1% nel 2026. Per l’Eurozona si stima invece una piccola accelerazione all’1,2% quest’anno allo 0,9% dello scorso anno (0,2 punti in più della precedente stima), per poi assestarsi all’1,1% il prossimo anno (0,1 punti in meno rispetto alle previsioni di primavera). Per la Germania, viene indicata una crescita 2025 a +0,2% e nel 2026 a +0,9%, mentre per la Francia viene indicata una crescita a +0,7% nel 2025 e +0,9% nel 2026.I rischi sono orientati al ribasso. L’incertezza prolungata, un maggiore protezionismo e shock nell’offerta di lavoro potrebbero ridurre la crescita, mentre le vulnerabilità sul fronte fiscale, le potenziali correzioni dei mercati finanziari e l’erosione delle istituzioni potrebbero minacciare la stabilità.Preoccupazioni e consigli del FMI “Molti Stati, incluse alcune grandi economie avanzate, stanno fronteggiando crescenti pressioni sui conti pubblici e sono riusciti a ottenere progressi solo limitati nel ripristinare margini di bilancio. – osserva il Fondo Monetario – Senza interventi immediati, la crescita economica più lenta e gli aumenti dei tassi di interesse, combinati con gli elevati livello di debito e le nuove necessità di spesa per difesa, sicurezza economica e clima, eroderanno ulteriormente i margini di bilancio”.”I decisori politici sono esortati a ripristinare la fiducia attraverso politiche credibili, trasparenti e sostenibili”, spiega il Fondo, parlando di “diplomazia commerciale”, ripristino dei “buffer fiscali”, “salvaguardia dell’indipendenza della banca centrale” (un cenno forse alla Federal Reserve) ed implementazione di riforme strutturali. FMI conferma la crescita dell’ItaliaIl Fondo Monetario ha anche confermato le previsioni di crescita economica per l’Italia, indicando una crescita del PIL dello 0,5% quest’anno e dello 0,8% nel 2026. L’FMI ritiene che l’Italia riuscirà a riportare il deficit di bilancio sotto la soglia del 3% del PIL solo il prossimo anno, mentre quest’anno vede un disavanzo al 3,3%, a fronte del 3,4% del 2024, mentre viene indicato un calo al 2,8% del PIL nel 2026. Il debito pubblico è atteso in aumento al 136,8% del PIL quest’anno, dal 135,3% del 2024, e al 138,3% nel 2026. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, allarme disoccupazione: +25.800 nuove richieste di sussidio

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese, nel Regno Unito, i disoccupati richiedenti un sussidio (claimant count): a settembre sono risultati in salita di 25.800 unità, dopo aver riportato un calo di 2.000 unità ad agosto (rivisto da un preliminare di +17.400). Il dato, pubblicato dall’Office for National Statistics (ONS), si confronta con l’aumento di 10.300 unità stimato dal consensus.Aumenta anche il tasso di disoccupazione, che si attesta al 4,8% ad agosto, dal +4,7% di luglio e atteso dagli analisti.Nei tre mesi ad agosto, l’occupazione ha fatto segnare un aumento di 91mila unità, inferiore alla salita di 232mila unità del mese precedente.Infine, il tasso di crescita dei salari medi ha mostrato, sempre ad agosto, un incremento del 4,7% escludendo i bonus dal +4,8% del mese precedente, in linea con quanto indicato dagli analisti, mentre includendo la componente bonus si registra un +5%, dal +4,7% del consensus e inferiore al +4,8% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Francia, Governo Lecornu Bis alla prova della fiducia

    (Teleborsa) – Il Governo Lecornu Bis si prepara per il voto di fiducia all’Assemblea Nazionale. Il Primo Ministro incaricato rilascerà la sua dichiarazione politica oggi pomeriggio, che coinciderà sostanzialmente con l’approvazione della legge di bilancio, essendo un governo di scopo. Il progetto di bilancio 2026 sarà infatti approvato questa mattina dal Consiglio dei Ministri, indicando un deficit al di sotto del 5%, assieme al bilancio della Previdenza Sociale, i cui contenuti non sono stati resi noti da palazzo Matignon. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese La Tribune, il governo Lecornu presenterà un bilancio che punta a ridurre il deficit al 4,7% entro fine 2026 e ridurre il bilancio di 31 miliardi attraverso un mix di tagli alla spesa ed aumento delle entrate. Inoltre, è attesa una nuova misura fiscale per tassare le holding dei ricchi ed il blocco della rivalutazione delle pensioni e delle altre prestazioni sociali. Nello stesso tempo, Lecornu ha affermato che è “indispensabile” accrescere le spese per la difesa di fronte “all’inasprimento del mondo”. Il presidente Emmanuel Macron ha chiesto per il 2026 uno stanziamento supplementare di 3,5 miliardi di euro per la difesa, portando la spesa militare complessiva a 57,2 miliardi, contro i 50,5 miliardi del 2025 (+13%).Frattanto, i socialisti chiedono la scelta di un nuovo Primo Ministro e la sospensione della riforma delle pensioni – punto critico del dibattito politico – per evitare la censura dei partiti di sinistra radicale e di estrema destra Rassemblement National. E, infatti, La France Insoumise e Rassemblement National, assieme agli alleati dell’Unione della Destra che fa capo a Eric Ciotti, hanno depositato in Parlamento due mozioni di sfiducia nei confronti del governo di Sebastien Lecornu. La mozione presentata dal partito di Marine Le Pen chiede un ritorno alle urne, unica scelta che “permetterà di fare le grandi scelte politiche necessarie per uscire da queste molteplici crisi”. La France Insoumise ha presentato una mozione “firmata dai deputati d’oltremare, comunisti, ecologisti e dall’intero gruppo degli ‘Insoumis'”, perchè “non c’è tempo da perdere. Lecornu cadrà e Macron seguirà la sua scia”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione accelera: settembre segna +2,4% su anno

    (Teleborsa) – Cresce l’inflazione in Germania. Lo segnalano i dati pubblicati dall’ufficio statistico federale Destatis, in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento del 2,4% su base annua, rispetto al +2,2% rilevato nel mese precedente. Su base mensile si registra un +0,2%, uguale alla stima preliminare e in aumento rispetto al +0,1% di agosto. Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato una crescita dello 0,2% su mese (come la stima iniziale) e un aumento del 2,4% su anno (+2,1% il dato preliminare). LEGGI TUTTO

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    Gaza, firmato l’accordo per il cessate il fuoco. Trump: “Ora pace durevole”

    (Teleborsa) – “È un giorno incredibile per il Medio Oriente, ci sono voluti tre mila anni per arrivare fin qui”. Al summit di Sharm el Sheik, cha riunito oltre venti leader mondiali per consolidare il cessate il fuoco a Gaza e definire il quadro per la ricostruzione del territorio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – ripartito in serata per Washington dove arriverà domani mattina – celebra il suo giorno di gloria. La firma dell’accordo di pace – sottoscritto oggi da Trump, dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan e dal primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani – segna ufficialmente la fine della “fase uno” del piano di pace. E, nonostante l’entusiasmo, la strada verso il completamento dei successivi punti è in salita. Ma Trump, come sempre, si mostra ottimista: “i primi passi verso la pace sono sempre i più difficili, e oggi li abbiamo compiuti insieme. Tutto lo slancio ora è rivolto verso una pace grande, gloriosa e duratura. Ci sono voluti 3mila anni per arrivare a questo punto.E reggerà. Reggerà”.”Questo è il giorno che le persone di tutta la regione e del mondo intero hanno atteso, per cui hanno lavorato, lottato, sperato e pregato – ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti –. Negli ultimi mesi hanno fatto cose che, a mio avviso, erano davvero impensabili. Nessuno credeva che potesse accadere. Con lo storico accordo che abbiamo appena firmato, le preghiere di milioni di persone hanno finalmente trovato risposta. Come sapete, gli ostaggi sono stati liberati, e prosegue il lavoro, purtroppo, riguardante i corpi. Insieme abbiamo raggiunto ciò che tutti dicevano fosse impossibile. Finalmente abbiamo la pace in Medio Oriente. È un’espressione molto semplice: pace in Medio Oriente. L’abbiamo sentita per molti anni, ma nessuno pensava che si potesse davvero arrivarci. E ora ci siamo riusciti. Dopo anni di sofferenze e spargimenti di sangue, la guerra a Gaza è finita. Gli aiuti umanitari stanno affluendo, con centinaia di camion carichi di cibo, attrezzature mediche e altri beni, molti dei quali pagati da persone che si trovano in questa sala. I civili stanno tornando nelle loro case. Gli ostaggi si stanno ricongiungendo con le loro famiglie. È una cosa bellissima. L’ho vista dietro le quinte: il livello di amore e di dolore è qualcosa che non avevo mai visto prima. È straordinario – ha detto ancora Trump – vedere persone che non avevano più visto la madre, il padre, da così tanto tempo. Hanno vissuto in un tunnel, un piccolo tunnel, molto profondo. E il livello di amore che si prova in questi momenti è incredibile. È una cosa meravigliosa da vedere. Da un lato è terribile che tutto ciò sia potuto accadere, ma dall’altro è commovente assistere a tali scene. E ora sorgono giorni nuovi e splendidi”. Adesso lo sguardo del tycoon è già rivolto al capitolo ricostruzione. “Ora inizia la ricostruzione. E forse la ricostruzione sarà la parte più semplice – ha dichiarato Trump –. Credo che abbiamo già affrontato la parte più difficile, perché il resto verrà da sé. Tutti noi sappiamo come ricostruire, e sappiamo costruire meglio di chiunque altro al mondo”.Trump ha voluto ringraziare in particolare i Paesi arabi e musulmani “che hanno contribuito a rendere possibile questo straordinario risultato”, sottolineando che “senza il loro sostegno non avremmo potuto raggiungere la pace”. Rivolgendosi poi ad al-Sisi, che ha ospitato il vertice nella località sul Mar Rosso, Trump ha espresso “immensa gratitudine per l’eccezionale lavoro che il vostro Paese sta svolgendo in tanti modi diversi e per l’aiuto che ci avete dato in questo accordo di pace”.”Siamo pronti a essere grandi partner, e spero che tutti si uniranno agli Accordi di Abramo – ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti –. Tutti i Paesi della regione devono ora guardare avanti verso una pace duratura e una ricostruzione concreta per il popolo di Gaza”. Trump ha annunciato che “numerosi Paesi ricchi e potenti” hanno già espresso la volontà di contribuire alla ricostruzione della Striscia: “metteranno a disposizione i fondi necessari, e presto renderemo pubblico chi sta offrendo il proprio sostegno, perché meritano grande credito per ciò che stanno facendo”. “Per il popolo di Gaza – ha aggiunto – il compito ora è ricostruire le basi di una vita dignitosa. Arriveranno molti investimenti e molta ricostruzione. In realtà non si tratta solo di ricostruire, ma di costruire, ripulire e costruire di nuovo”. Trump ha poi ricordato che la ripresa del Medio Oriente passa anche dalla stabilità e dalla sicurezza. “Abbiamo concordato che la ricostruzione di Gaza deve essere accompagnata dalla smilitarizzazione e dalla creazione di una nuova forza di polizia civile onesta, che possa garantire condizioni di sicurezza per la popolazione”. E, in tale scenario, – nonostante la posizione di Benjamin Netanyahu – Trump ha aperto a un ruolo per Hamas come forza di polizia palestinese: “Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo”.”Questo – ha concluso Trump – è un giorno monumentale, un momento storico non solo per il Medio Oriente ma per il mondo intero. Lavoreremo insieme per un futuro migliore. Gli Stati Uniti saranno un partner per garantire che il Medio Oriente sia un luogo sicuro e stabile. Molti, in passato, hanno detto che la Terza guerra mondiale sarebbe cominciata in Medio Oriente. Non accadrà, non ci sarà una Terza guerra mondiale, e sicuramente non inizierà in questa regione. Il nostro lavoro comincia qui e adesso”. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: “Manovra seria, tiene conto dei vincoli”

    (Teleborsa) – “Tutti sono arrivati avendo visto quello che c’è e quello che non c’è: c’è una impostazione che tiene conto in maniera seria e responsabile dei vincoli in cui ci muoviamo”. È quanto ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in avvio degli incontri sulla manovra a Palazzo Chigi. Vincoli, ha osservato che sono “la revisione del Pnrr che abbiamo avuto in Parlamento, i vincoli di finanza pubblica, gli impegni internazionali” sul fronte della difesa. Giorgetti ha osservato che “la legge di bilancio non è chiusa” dunque ha invitato a intervenire per eventuali spunti condivisi. “Il quadro generale del commercio mondiale non aiuta, anzi va in senso contrario e che ci ha costretto a ridimensionare in modo assai prudente ma realistico le prospettive di crescita nell’immediato e in futuro – ha aggiunto Giorgetti –. Se la situazione internazionale subirà un miglioramento inevitabilmente queste prospettive potranno migliorare e dunque avere delle ricadute positive sugli spazi da utilizzare. Gli impegni internazionali sul fronte della difesa al momento non fanno parte del sentiero ma riteniamo di poter aderire, una volta usciti all’infrazione, con la clausola derogatoria non impattando sulle maggiori entrate o minori spese”. LEGGI TUTTO

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    Excellera Advisory, via libera dall’Antitrust all’ingresso di ICG

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria sull’operazione che consiste nell’acquisizione indiretta, da parte del Gruppo ICG, per il tramite di ICGV, del controllo esclusivo di Excellera e delle società da essa controllate.ICG è un global alternative asset manager ad azionariato diffuso quotato alla Borsa di Londra e attivo in quattro macro settori: i) structured and private equity, ii) private debt, iii) real assets e iv) credito.Excellera Advisory Group è una società di partecipazioni holding del Gruppo Excellera, attivo nel settore della consulenza in materia di corporate affairs, offrendo, in particolare, servizi di consulenza integrata in tema di relazioni istituzionali, advocacy e lobbying, political intelligence, monitoraggio legislativo, strategie di comunicazione, gestione della reputazione, nonché organizzazione di eventi. Excellera è controllata da Xenon Private Equity, un alternative investment fund manager autorizzato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier in Lussemburgo alla gestione di fondi chiusi di investimento.L’Antitrust spiega che l’operazione, sulla base dei dati e delle informazioni fornite dalle parti, non appare idonea a determinare criticità concorrenziali. Infatti, ICG è attiva solo in via marginale, per il tramite di tre portfolio company del Gruppo – che, peraltro, non sono controllate da ICGV – in alcuni dei servizi che rientrano nel mercato rilevante dei servizi di marketing e comunicazione. LEGGI TUTTO