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    newcleo, Andrea Ruben Levi nominato presidente. Fatturato 2024 a 70 milioni di euro

    (Teleborsa) – newcleo, azienda francese che sviluppa una tecnologia innovativa per la produzione di energia nucleare, ha comunicato che Andrea Ruben Levi è stato nominato presidente. La decisione di separare le funzioni di presidente e CEO riflette la maturità dell’azienda e l’adozione di pratiche di governance best-in-class, in linea con l’ambizioso piano di crescita della società, si legge in una nota.”La nomina di Andrea Ruben Levi a presidente giunge in un momento chiave dell’evoluzione della nostra azienda, dopo aver compiuto grandi progressi nei processi di autorizzazione alla progettazione di reattori sia in Francia che nel Regno Unito, nonché nell’acquisizione di siti e nella presentazione di dossier di opzioni di sicurezza per il nostro impianto francese di assemblaggio del combustibile MOX”, ha commentato il fondatore e CEO Stefano Buono.Inoltre, Anne-François de Bourdoncle de Saint Salvy e Adrienne Kelbie entrano in CdA al posto di Florence Parly e Corine Raoux-Fontanet..Il board ha approvato il bilancio 2024. Nell’ultimo anno, l’azienda ha registrato un fatturato totale di 70 milioni di euro, di cui quasi 50 milioni di euro derivanti dalle vendite delle società del gruppo (Rutschi, SRS e Fucina Italia). Gli investimenti dell’azienda in attività a lungo termine, tra cui le attività di sviluppo presso il centro di ricerca e sviluppo di Brasimone in Italia, la creazione di brevetti e altre voci di proprietà intellettuale, hanno portato a un aumento di 41 milioni di euro di attività materiali e immateriali nel bilancio di Newcleo. Le sole attività materiali sono raddoppiate nel corso del 2024, raggiungendo i 59 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    TerraPower, round da 650 milioni di dollari. Partecipa il VC di NVIDIA

    (Teleborsa) – TerraPower, azienda statunitense di progettazione di reattori nucleari, ha chiuso un nuovo round da 650 milioni di dollari. La raccolta ha coinvolto sia nuovi investitori, tra cui NVentures, la divisione di venture capital di NVIDIA, sia investitori attuali, tra cui il fondatore di TerraPower Bill Gates e HD Hyundai, leader del settore della cantieristica navale.La tecnologia di punta di TerraPower è Natrium: un reattore nucleare avanzato abbinato a un sistema di accumulo di energia su scala gigawatt. Il primo impianto Natrium di TerraPower sarà la prima centrale nucleare commerciale avanzata degli Stati Uniti e presenterà innovazioni in termini di sicurezza, affidabilità, efficienza dei costi e semplificazione della costruzione, sostiene l’azienda. TerraPower ha avviato le attività di costruzione non nucleare sul sito del primo impianto lo scorso anno e prevede l’approvazione normativa per il reattore nucleare il prossimo anno.”TerraPower è stata fondata sull’idea che l’innovazione nella scienza nucleare potesse avere un impatto positivo a livello globale. Questo round dimostra ulteriormente che le nostre tecnologie rappresentano le soluzioni che l’industria sta cercando – ha dichiarato Chris Levesque, CEO di TerraPower – Siamo orgogliosi di avere NVIDIA nel nostro visionario gruppo di investitori”.UBS ha agito in qualità di placement agent esclusivo per TerraPower. TerraPower continuerà a essere una società privata. Ulteriori termini della raccolta fondi non sono stati resi noti. LEGGI TUTTO

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    Energia, Pichetto: costo costantemente a centro azione Governo

    (Teleborsa) – “Il tema del costo dell’energia è costantemente al centro dell’azione governativa, le costanti tensioni internazionali e i possibili impatti sui mercati energetici ci impongono di mantenere alta la guardia e di continuare lungo la linea intrapresa da tempo per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, lo sviluppo di nuova capacità di generazione da fonti e il disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica dal prezzo del gas naturale”. Lo ha detto il ministro per l’ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al Question Time rispondendo a un’interrogazione sul prezzo dell’energia. “In ottica futura – ha aggiunto -, si mira a creare un assetto di mercato basato più su contratti di approvvigionamento a lungo termine, quali i ppa e i contratti per differenza, che possono contribuire in modo significativo a sostenere il processo di decarbonizzazione dei consumi energetici dell’industria, anche attraverso l’autoproduzione, e a promuovere una maggiore stabilizzazione dei costi delle forniture, con una minore esposizione alla volatilità dei prezzi dei mercati spot”.”Ulteriori misure di carattere strutturale sono in fase valutazione, sempre nell’ottica di facilitare l’accesso dei consumatori ai benefici della generazione da fonti rinnovabili e di sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas – ha poi detto pichetto -. pertanto, occorrerà incrementare l’integrazione dei mercati all’ingrosso del gas, ridurre il peso dell’ets sulla generazione elettrica e adottare misure di sostegno ai settori hard to abate”.”I costi di generazione indicati, decrescenti nel tempo, non considerano i potenziali benefici derivanti dall’integrazione efficiente delle differenti tecnologie nel sistema energetico”, ha detto Fratin rispondendo a un’interrogazione sui costi della ripresa del programma nucleare in Italia, citando un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia. “In un rapporto più recente della stessa Agenzia, pubblicato lo scorso gennaio 2025 – ha aggiunto -, si individua un costo previsto dell’energia prodotta da fonte nucleare anche potenzialmente inferiore ai 100 dollari per megawatt ora. Bisogna considerare che si tratta di costi stimati associati a tecnologie innovative e in via di sviluppo, pertanto potenzialmente soggetti a ulteriori revisioni al ribasso che potrebbero derivare dalla produzione in serie dei reattori modulari avanzati. Si consideri inoltre, che il nucleare sta diventando più attrattivo per il settore privato grazie anche a nuovi modelli di business, volti a ridurre il rischio per gli investitori e a garantire la stabilità dei ricavi”. “In una valutazione complessiva del riavvio del programma – ha proseguito Pichetto -, bisogna considerare, inoltre, anche i benefici economici attesi nel breve termine e legati agli investimenti indotti nella filiera e alla creazione di posti di lavoro qualificati; nel lungo termine, invece il nucleare contribuirà a calmierare i prezzi e a ridurne la relativa volatilità”. “Come Governo, stiamo monitorando con attenzione le scelte operate a livello internazionale in relazione ai finanziamenti e ai contributi pubblici destinati al settore nucleare – ha concluso LEGGI TUTTO

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    Nasce il Family lndex

    (Teleborsa) – Contrastare la crisi demografica italiana richiede un’azione collettiva. Non bastano più le politiche pubbliche: servono anche imprese capaci di essere protagoniste del cambiamento, adottando misure concrete a sostegno della natalità. È in questo contesto che nasce il Family lndex, il primo strumento in Italia pensato per misurare quanto “un’azienda sia davvero family and natality friendly”. Il progetto è promosso dalla Fondazione per la Natalità, dal Forum delle Associazioni Familiari e dall’Osservatorio Ethos della Luiss e rappresenta un passo innovativo per valutare l’impatto reale delle politiche aziendali su natalità, genitorialità e benessere familiare. Prevede un’indagine nazionale, la creazione di un modello di valutazione scientificamente validato, e la raccolta delle migliori pratiche aziendali, che verranno valorizzate in un dossier pubblico. Il modello di calcolo non è pensato per fare una classifica fine a sé stessa, ma per attivare un circolo virtuoso di consapevolezza, miglioramento e condivisione delle buone pratiche. Questo progetto risponde a un’esigenza chiara: creare uno strumento scientifico e misurabile, un coefficiente in grado di valutare l’effettivo impatto delle politiche aziendali sulla genitorialità. È uno strumento utile per i lavoratori, che potranno orientarsi meglio nel mercato del lavoro, ma anche per le aziende, che potranno migliorare la loro capacità attrattiva e contribuire alla tenuta sociale del Paese. La situazione attuale evidenzia, infatti, l’urgenza di agire. I dati mettono in evidenza con chiarezza l’impatto della genitorialità sull’occupazione femminile, tanto che tra le donne con figli piccoli il 30% è fuori dal mercato del lavoro(Fonte lstat, 2024). Secondo il Child Penalty Atlas del 2023, dopo il primo figlio, le donne italiane perdono in media il 33% del reddito rispetto agli uomini. Un crollo progressivo che evidenzia quanto, ancora oggi, la maternità sia un fattore penalizzante nella partecipazione femminile al mercato del lavoro. Alla presentazione, che si è tenuta oggi alla Luiss, hanno partecipato Rita Carisano, Direttore Generale Luiss; Sebastiano Maffettone, professore di Filosofia politica Luiss e Direttore dell’Osservatorio Ethos di etica pubblica; Adriano Bordignon, Presidente Forum delle Associazioni Familiari, e Federico Eichberg, Capo di Gabinetto Ministero delle Imprese e del Made in ltaly. “Questa iniziativa nasce da un dialogo concreto e costruttivo avviato con le imprese, sempre più consapevoli che la denatalità non è solo un tema demografico o sociale, ma un vero e proprio fattore di rischio per la sostenibilità economica del nostro Paese. Se oggi un’azienda vuole attrarre e trattenere giovani talenti, deve avere il coraggio di investire seriamente nel benessere familiare dei propri dipendenti. Il welfare aziendale non può limitarsi a essere un insieme di benefit generici: deve diventare una leva strategica capace di sostenere concretamente chi desidera mettere al mondo dei figli. Se non interveniamo ora, il rischio concreto è quello di un crollo strutturale del PIL legato alla denatalità e all’invecchiamento della popolazione. Il futuro dell’Italia passa anche da qui: dalla capacità di coniugare sviluppo economico e natalità”, ha dichiarato Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità. Per Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari: “La denatalità non è un semplice fatto statistico, ma la cartina di tornasole della capacità di un Paese di garantire futuro alle persone e solidità al proprio sistema economico. Il Family lndex nasce proprio per colmare il vuoto di strumenti di valutazione scientificamente strutturati delle politiche aziendali in favore delle famiglie e della natalità. Con questo progetto facciamo un passo concreto verso una maggiore attenzione al benessere familiare innescando un circolo virtuoso di consapevolezza, miglioramento e condivisione delle buone pratiche. L’obiettivo è quello di definire criteri in grado di misurare l’impatto di interventi mirati – dal congedo parentale potenziato alla flessibilità oraria, dalla copertura dei servizi educativi alla tutela delle madri al rientro dalla maternità – e soprattutto di attivare processi di innovazione. Il ruolo delle imprese è centrale nel promuovere un welfare aziendale realmente a misura di famiglia, capace di integrare la cura delle persone e la sostenibilità sociale con la crescita e la competitività”. Per Sebastiano Maffettone, Direttore dell’Osservatorio Ethos sull’etica pubblica della Luiss: “La crisi demografica italiana non è solo un problema statistico o economico: è una sfida culturale e morale che investe l’intera collettività. Ripensare la natalità come bene comune riguarda la società nel suo insieme, non solo le scelte individuali. Servono politiche pubbliche e aziendali in grado di sostenere chi sceglie di generare futuro. Come ci ha insegnato Adriano Olivetti, le imprese possono essere protagoniste civili, supportando concretamente le famiglie: promuovere la natalità non è solo giusto, è anche intelligente”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali calano di 11,5 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 13 giugno 2025, sono diminuiti di circa 11,5 milioni di barili a 420,9 MBG, contro attese per un decremento di 2,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 0,5 MBG, arrivando a 109,4 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 0,2 milioni a quota 230 MBG.Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,2 milioni a 402,3 MBG. LEGGI TUTTO

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    Casa, MIT: primi 660 milioni per un piano contro il disagio abitativo

    (Teleborsa) – Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha ospitato il quinto Tavolo Casa, presieduto dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini. L’incontro, che ha visto la partecipazione di enti e associazioni di categoria, ha confermato un approccio collaborativo nella definizione delle politiche abitative nazionali.Durante la riunione – fa sapere il Mit in una nota – sono state illustrate le novità del Piano Casa Italia, un programma strategico volto a contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l’offerta esistente. Per la fase di avvio e sperimentazione del Piano sono stati destinati i primi 660 milioni di euro.Gli obiettivi chiave del Piano Casa Italia includono: riorganizzazione del sistema di social housing e delle Aziende Casa; promozione di modelli innovativi di finanziamento dei progetti di social housing, fondati sulla integrazione tra risorse pubbliche e private; creazione di soluzioni abitative flessibili, fondate sulla commistione di edilizia residenziale e sociale, e integrate nella città; definizione di modelli edilizi di social housing idonei a fornire una risposta alle esigenze di gestione dei bisogni sociali anche da parte del Terzo Settore.Inoltre, sono stati presentati gli esiti della consultazione sulla revisione del Testo Unico dell’Edilizia. L’obiettivo – si legge nella nota – è semplificare e chiarire le norme edilizie attraverso una legge delega che mira a: integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica; adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni; semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione; riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio; garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi; semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile; sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori.Salvini ha ribadito “l’impegno del Governo a modernizzare il settore edilizio e a proseguire il dialogo con tutti gli attori per un’attuazione rapida ed efficiente delle riforme, a favore di cittadini e famiglie”. LEGGI TUTTO

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    Mattarella: giovani all’estero arricchimento e sfida permanente perchè Italia sia attrattiva

    (Teleborsa) – “La partecipazione al voto da parte dei nostri connazionali all’estero – espressione di ‘cittadinanza attiva’ – concorre all’energia che fa vivere la nostra società democratica e allo stesso modo vi contribuisce la scelta dei componenti di organismi quali i Comitati degli Italiani all’Estero e dello stesso Cgie, che rafforzano la concezione di una democrazia libera e aperta a tutti i cittadini, ovunque essi abbiano scelto di vivere”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’incontro con il segretario generale Maria Chiara Prodi e i componenti del consiglio generale degli Italiani all’estero, in corso al Quirinale.Il Capo dello Stato ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale svolto dalle donne” emigrate. “Sin dalle prime ondate migratorie, le nostre connazionali sono state le autentiche custodi della lingua, della cultura e delle tradizioni, trasmettendo valori alle successive generazioni e mantenendo vive le radici con l’Italia, finanche in contesti difficili. Perno della famiglia in ogni contesto. Educatrici, scienziate, imprenditrici, operatrici culturali: la loro presenza ha rappresentato la struttura portante delle nostre collettività all’estero, contribuendo in modo decisivo alla loro coesione e, al tempo stesso, all’integrazione nelle comunità d’accoglienza”. Particolarmente significativo il passaggio sugli italiani all’estero – “A lungo si è dibattuto sull’impoverimento avvenuto con il trasferimento all’estero di tante energie. Oggi, nel contesto multilaterale globale, sempre più spazio ha acquisito la cosiddetta ‘nuova mobilità’, composta da energie in movimento di ogni appartenenza sociale e categoria professionale, fra cui naturalmente molti giovani. Tra di essi si contano circa mezzo milione di laureati che negli ultimi 15 anni sono partiti da ogni parte d’Italia verso mete quali Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia, Spagna e Stati Uniti, per investire sul proprio futuro, portando con sé talento, passione e tanta determinazione, contribuendo – una volta di più – allo sviluppo dei Paesi che li ospitano”, ha detto il Presidente della Repubblica. “Per le generazioni più giovani – soprattutto quando non è una scelta resa necessaria da mancanza di adeguate prospettive nel nostro Paese – l’esperienza all’estero costituisce sovente parte di un percorso di arricchimento, che può preludere al rientro, con una dinamica diversa dal passato, in cui partenza e ritorno disegnano una realtà di vasi comunicanti in grado di arricchirsi vicendevolmente, oltre a rappresentare una sfida permanente per l’Italia perché sappia essere attrattiva”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Clima e Ambiente, Pichetto Fratin: “Servono obiettivi e misure credibili, allineare decarbonizzazione a competitività”

    (Teleborsa) – “Oggi discuteremo di possibili soluzioni che consentano all’UE di trasmettere il proprio Contributo determinato a livello nazionale (NDC) entro la COP 30. Ma il contesto geopolitico e le condizioni eccezionali che attraversiamo ci obbligano ad alzare lo sguardo più in avanti e discutere in maniera franca di ciò che serve per essere credibili quando assumeremo impegni comuni. Non possiamo permetterci di farlo in assenza di un progetto che tenga conto di tutte le condizioni abilitanti, delle specifiche circostanze nazionali e dei necessari meccanismi di flessibilità. Restiamo convinti che l’UE debba proseguire su un percorso ambizioso verso il 2050. Credo però che possiamo essere tutti d’accordo che non siamo più nel 2020. Qualsiasi approccio ambizioso deve essere quindi anche realistico e pragmatico, basato sulla neutralità tecnologica, coniugando sostenibilità, semplificazione, competitività delle imprese e tutela dei nostri cittadini. È con queste premesse che, in vista di Belem, ci sediamo al tavolo pronti a dare il nostro convinto contributo, con spirito di coesione, per definire un NDC in linea con il Global Stocktake e con il ruolo di leadership dell’UE nel processo multilaterale”. È quanto ha affermato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin nel suo intervento al Consiglio Ambiente in corso a Lussemburgo.”Quanto all’obiettivo 2040, – ha proseguito Pichetto Fratin – ribadisco che non è accettabile separare il negoziato sul livello di ambizione del target da quello sulla flessibilità e sulle condizioni abilitanti. Ed è essenziale conoscere con chiarezza gli strumenti di cui potremo disporre per dare attuazione a tale impegno. In questo il Clean Industrial Deal e il pacchetto Omnibus vanno nella direzione giusta: quella di allineare la decarbonizzazione alla competitività industriale. È ora però necessario tradurre questi principi in atti concreti, definire come saranno integrati nel quadro legislativo europeo e progettare l’architettura normativa e politica del post-2030″.”In particolare, – ha aggiunto il ministro – vorrei indicare alcune misure che per l’Italia rappresenterebbero quelle garanzie di efficacia e credibilità del target che richiamavo prima: accompagnare il target con adeguate flessibilità sia rispetto al suo valore che all’anno di raggiungimento; consentire di realizzare e contabilizzare le riduzioni riconducibili a progetti di decarbonizzazione realizzati in paesi terzi con costi più efficienti; identificare l’obiettivo di decarbonizzazione quale unico target dell’Unione e degli Stati membri, eliminando ogni sotto target e lasciando il massimo di flessibilità agli Stati per il suo raggiungimento. È evidente al tempo stesso – ha concluso – che non solo servono misure concrete per rendere credibile ed efficace il target. Servono anche strumenti finanziari specifici che rendano realizzabili queste misure senza escludere forme di impegno finanziario comune, considerata la natura eccezionale della sfida”. LEGGI TUTTO