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    Industria automotive italiana, Anfia: ad aprile indice produzione -17,6%

    (Teleborsa) – Ad aprile 2025, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un calo del 17,6% rispettoad aprile 2024, mentre nei primi quattro mesi del 2025 diminuisce del 22,4%. Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una variazione tendenziale negativa del 30% ad aprile 2025 e diminuisce del 29% nei primi quattro mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi cresce del 12,9% nel mese e del 5,6% nel quadrimestre, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori risulta in calo del 6,4% ad aprile e del 15,9% nel periodo gennaio-aprile 2025. È quanto rileva l’ANFIA nel report sulla produzione industriale del settore automotive ad Aprile 2025Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica delle sole autovetture ad aprile 2025 ammonta a circa 17mila unità, in calo del 47,5% rispetto ad aprile 2024. Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva per la prima volta in lieve crescita ad aprile 2025 rispetto ai livelli del quarto mese dello scorso anno, dopo 26 mesi consecutivi in flessione. L’indice della produzione industriale nel suo complesso, infatti, aumenta dello 0,3% ad aprile, ma resta in calo dell’1,3% nei primi quattro mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2024.Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) registra una variazione negativa dello 0,3% a marzo 2025, ultimo dato disponibile (-0,2% sul mercato interno e -0,7% sui mercati esteri) e chiude i primi tre mesi dell’anno a -2% (-2,2% ilmercato interno e -1,7% i mercati esteri).”L’indice della produzione automotive italiana si mantiene in flessione a doppia cifra anche ad aprile (-17,6%) – afferma Gianmarco Giorda, direttore generale di ANFIA –. Dopo il lieve miglioramento di marzo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli torna in pesante calo (-30%) – complice il decremento registrato, secondo i dati preliminari di ANFIA, dalla produzione di autovetture, -47,5%, per un totale di circa 17mila unità prodotte – mentre l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori recupera e chiude a -6,4%. Un sostegno alla domanda e, di conseguenza, ai anche ai volumi produttivi, potrebbe arrivare dallo stanziamento di circa 600 milioni di euro previsto dal Mase per incentivare l’acquisto di veicoli a zero emissioni, a seguito della riassegnazione dei fondi del PNRR inizialmente destinati alle infrastrutture per la ricarica elettrica. Per evitare un effetto attesa penalizzante, auspichiamo una rapida attuazione tramite il relativo decreto del Mase anche per chiarire il perimetro dei beneficiari, vista la limitazione territoriale per persone fisiche residenti in aree urbane funzionali. Sul fronte europeo, lo scorso 27 maggio il Consiglio UE ha approvato l’emendamento per introdurre una flessibilità triennale nel calcolo delle multe ai produttori di autoveicoli leggeri non compliant rispetto ai target sulle emissioni di CO2. Sebbene non risolva il problema, questa decisione rappresenta comunque un ammorbidimento normativo che dà maggiore respiro ai Costruttori. È ora importante che da Bruxelles arrivi una revisione anche per il regolamento CO2 relativo ai veicoli pesanti, che si proponga di costruire un percorso di decarbonizzazione del trasporto merci fondato su obiettivi concreti e razionali”.A gennaio-febbraio 2025 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 2,86 miliardi di euro, mentre l’import vale 5,75 miliardi di euro. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazionedell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 22,1%, seguiti da Germania (19,9%) e Francia (14,3%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 3,94 miliardi di euro, con un saldo positivo di 1,13 miliardi.Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una flessione del 3% a marzo (ultimo dato disponibile), a causa di una componente interna in calo del 9,4% e di una componente estera a +2,8%. Nel primo trimestre 2025, il fatturato cala invece del17,4% (-21,1% il fatturato interno e -14,2% quello estero). Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta una variazione tendenziale negativa del 12% a marzo (-19,5% la componente interna e -3,8% la componente estera). Nel periodo gennaio-marzo 2025, l’indice del fatturato di questo comparto registra un decremento del 18,8%, con un calo del 27,6% della componente interna e del 9,5% della componente estera. LEGGI TUTTO

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    CIV INPS: approvata la Relazione programmatica 2026-2028

    (Teleborsa) – Migliorare la qualità dei servizi agli utenti e rafforzare il ruolo dell’Istituto nel territorio: sono questi i principali obiettivi strategici contenuti nella Relazione programmatica 2026-2028 approvata oggi dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS. La Relazione programmatica, che con le sue 50 linee di indirizzo avvia il ciclo della programmazione e del bilancio dell’Istituto, – spiega l’INPS in una nota – delinea l’ambito entro cui gli altri Organi di governo eserciteranno le loro importanti funzioni amministrative e gestionali.In particolare, la Relazione programmatica 2026-2028 prevede la definizione di un progetto di riorganizzazione complessiva dell’Istituto che, partendo dai nuovi bisogni dell’utenza e dai nuovi compiti affidati all’INPS dal legislatore, sappia ridisegnare e rafforzare i canali di accesso ai servizi, razionalizzare il ciclo delle lavorazioni, favorire le sinergie fra l’Istituto, gli altri Enti e i soggetti della rappresentanza, a tutti i livelli, potendo contare sulle potenzialità delle moderne tecnologie e sulle competenze del suo personale. La Relazione prevede inoltre interventi appropriati per gestire le nuove sfide sociali, come il sostegno alle persone anziane, disabili e non autosufficienti, il contrasto alla povertà, le politiche a sostegno delle famiglie e delle pari opportunità e per l’integrazione.Il CIV detta altresì importanti indirizzi di miglioramento della qualità dei servizi, in particolare in quegli ambiti tematici e territoriali dove vi sono le maggiori difficoltà, come i tempi per le visite sanitarie e per l’erogazione del TFS-TFR, i tempi del contenzioso amministrativo e giudiziario, il puntuale aggiornamento delle posizioni assicurative, il rafforzamento dell’attività di vigilanza e la tempestività nel recupero dei crediti. Andranno inoltre migliorati il sistema di misurazione della soddisfazione dell’utenza, la comunicazione istituzionale e l’accessibilità ai servizi.Un particolare rilievo infine viene dedicato al tema della educazione previdenziale, che per rivelarsi efficace e sostenibile nel tempo, deve essere sistematica e in grado di coinvolgere in particolare i più giovani. LEGGI TUTTO

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    Nasce “Italia 2035”: strategie, dialogo e visione per un futuro di crescita e stabilità

    (Teleborsa) – È ufficialmente partita la prima edizione di “Italia 2035 – Strategie per un futuro di crescita e stabilità” l’iniziativa promossa da Forbes Italia per delineare, insieme a protagonisti del mondo istituzionale, imprenditoriale e professionale, una visione concreta e condivisa del futuro del Paese. L’evento si terrà a Roma domani e giovedì 12 giugno dalle ore 10 nella sala conferenze della Cassa dei Geometri (Lungotevere De Brescia, 4).Organizzato come un grande laboratorio di idee e confronto, il focus si articola in due giornate di lavori: la prima dedicata a sei tavole rotonde tematiche e occasioni di networking tra stakeholder strategici, la seconda riservata alla sintesi dei contributi e alla formulazione di prospettive operative per il medio-lungo termine.A essere protagonisti della riflessione sono sei ambiti chiave per il destino dell’Italia: Geopolitica, con l’analisi dei nuovi equilibri internazionali e del ruolo che il Paese può e deve giocare; Giustizia, intesa non solo come efficienza del sistema giudiziario, ma anche come leva di fiducia e competitività; Lavoro, con l’urgenza di ripensare formazione, occupazione giovanile e flessibilità nei modelli produttivi; Industria, motore tradizionale dell’economia che necessita oggi di rinnovamento, digitalizzazione e sostenibilità; Istruzione, pilastro essenziale per garantire capitale umano all’altezza delle sfide future; Sostenibilità, non più visione accessoria, ma principio guida di ogni politica economica e industriale.Un format pensato per il confronto e la propostaOgni tavola rotonda rappresenta un’occasione concreta per elaborare strategie realistiche, condividere esperienze di successo e individuare sinergie tra pubblico e privato. Il format dinamico alterna contributi istituzionali, testimonianze imprenditoriali, esperienze accademiche e visioni innovative, il tutto in un clima costruttivo e orientato al risultato. L’obiettivo dichiarato di Italia 2035 è non solo analizzare, ma contribuire ad attuare un’agenda strategica per la crescita sostenibile e la stabilità del sistema-Paese, in un contesto globale in rapida trasformazione.Un evento che guarda lontanoL’equilibrio tra contenuti di valore e occasioni di dialogo rende Italia 2035 un appuntamento di riferimento per chi guarda al futuro con responsabilità e ambizione. Un evento pensato per ascoltare, coinvolgere e costruire. Un punto di partenza – come sottolineato dagli organizzatori – per trasformare visioni lungimiranti in azioni concrete.Alla due giorni interverranno: Gilberto Pichetto Fratin (ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Maurizio Leo (viceministro dell’Economia e delle Finanze), Francesco Paolo Sisto ( viceministro alla Giustizia), Lucia Albano (sottosegretario all’Economia e Finanze), Massimo Bitonci ( sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy), Claudio Durigon ( sottosegretario al ministero del Lavoro), Paola Frassinetti ( sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito), Massimo Garavaglia (presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato), Marco Osnato (presidente della Commissione Finanze della Camera), Gabriele Fava (presidente Inps), Diego Buono (presidente Cassa Geometri), Luigi Pagliuca (presidente della Cnpr), Tommaso Miele (presidente aggiunto della Corte dei conti), Luca Antonini (vicepresidente della Corte costituzionale), Gianni Mancuso (Vicepresidente Enpav), Massimiliano Atelli (capo Gabinetto Ministero dello Sport e Giovani), Fulvio Baldi (sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione), Marco Carrai (presidente JSW Steel Piombino), Alfonso Celotto (professore ordinario di Diritto Costituzionale), Loretana Cortis (direttore Affari Istituzionali Italia Executive Vice President Fincantieri), Luciano D’Alfonso (deputato, ex Presidente Regione Abruzzo), Mariastella Gelmini ( senatrice), Agostino Ghiglia (Collegio Garante Privacy), Danilo Iervolino ( imprenditore, presidente dell’U.S. Salernitana, Antonio Misiani (senatore), Ciro Mongillo (fondatore e amministratore delegato di Eos Im), Renato Loiero (consigliere del Presidente del Consiglio dei ministri), Maurizio Lupi (presidente del gruppo Noi Moderati), Mauro Masi (presidente Banca del Fucino), Marco Rago (consigliere giuridico per la diplomazia economica e dello sviluppo del Ministro degli Affari Esteri e la cooperazione internazionale), Gennaro Sangiuliano (giornalista, corrispondente della Rai a Parigi), Francesco Sciaudone (managing partner, Grimaldi Alliance) e Francesco Volpe (fisico e fondatore della Renaissance Fusion). LEGGI TUTTO

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    Enel, al via il nuovo programma fedeltà “ENELtiPREMIA”

    (Teleborsa) – Enel lancia ENELtiPREMIA: “il nuovo programma fedeltà che – sottolinea Enel in una nota – rende l’esperienza dell’energia più coinvolgente e dinamica mettendo ogni giorno al centro il cliente, con vantaggi settimanali, un ricco catalogo a premi, esperienze esclusive e sconti in bolletta”.”Con ENELtiPREMIA, costruiamo un nuovo spazio di relazione, nel quale ogni cliente può trovare valore, e vantaggi su misura – ha dichiarato Francesca Gostinelli, Responsabile Enel X Global Retail –. Il programma in linea con l’obiettivo di rafforzare il legame con ciascun cliente, guarda al futuro con un’idea chiara: essere sempre più un partner di fiducia nella vita quotidiana delle persone ed andare incontro ai loro desideri”.Il programma – si legge nella nota – è completamente gratuito. È possibile aderire attraverso app, sito enel, negozi Spazio Enel (diretti e partner) e numero verde. ENELtiPREMIA si rivolge ai clienti residenziali con contratti per uso domestico, che abbiano almeno un contratto attivo per la fornitura di energia elettrica e/o gas metano.La struttura del programma si basa su un sistema che premia la partecipazione dei clienti con vantaggi crescenti. Ogni iscritto viene infatti assegnato a uno dei tre livelli previsti (Essential, Excellent ed Exclusive) in base al numero di contratti attivi, ai prodotti acquistati e al tempo trascorso insieme a Enel. Al primo accesso, il cliente può immediatamente visualizzare il proprio livello di partenza. “Enel – spiega la nota – punta a valorizzare l’esperienza della propria clientela, offrendo premi e vantaggi personalizzati in base al livello di coinvolgimento di ciascuno. La scalata tra i vari livelli è semplice e accessibile: attivando nuovi contratti, acquistando nuovi prodotti come caldaie o climatizzatori, o semplicemente continuando a scegliere Enel nel tempo, ogni cliente ha l’opportunità di accedere rapidamente a benefici sempre più esclusivi. Un meccanismo pensato per premiare la fedeltà e incentivare un rapporto continuo, che trasforma il cliente da semplice consumatore a protagonista di un’esperienza su misura. ENELtiPREMIA si arricchirà di diverse iniziative concorsuali per animare il programma durante i primi mesi di lancio”. LEGGI TUTTO

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    ManpowerGroup: prospettive d’assunzione a +16% per il terzo trimestre

    (Teleborsa) – Anche nel terzo trimestre del 2025 permane un moderato ottimismo da parte delle aziende italiane riguardo alle nuove assunzioni, secondo quanto rilevato dal “ManpowerGroup Employment Outlook Survey” (MEOS). La previsione netta di occupazione per il periodo luglio-settembre si attesta al +16%, con un calo di 2 punti percentuali rispetto al secondo trimestre e al periodo luglio-settembre 2024. I settori che mostrano la maggiore propensione ad assumere sono quelli della finanza e del real estate, dell’IT e dei trasporti e logistica.”Andando verso un trimestre che conferma la stabilità del mercato del lavoro italiano e delle previsioni di assunzione, le aziende del nostro Paese hanno ben chiare le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione attiva, il rischio di perdere il patrimonio di esperienza dei talenti più senior e le incertezze nel commercio internazionale – afferma Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia –. Una possibile risposta viene dall’evoluzione tecnologica e dall’automazione di alcuni ruoli, dove la maggioranza delle organizzazioni intende aumentare i propri investimenti. Non va sottovalutato tuttavia come alla base debbano sempre rimanere le persone: offrire occasioni di upskilling e reskilling a talenti di ogni generazione, anche attraverso le Academy come quelle di Manpower ed Experis, è fondamentale per fornire alle imprese le competenze necessarie ad affrontare le grandi transizioni in atto”.Il 93% delle aziende italiane dichiara che le proprie politiche di assunzione e di gestione delle risorse umane sono influenzate dal progressivo pensionamento di lavoratrici e lavoratori esperti. Tra queste, il 16% prevede che tale fattore avrà un impatto elevato. Al contempo, le incertezze relative al commercio globale condizionano le decisioni di assunzione per il 95% delle imprese e ben il 19% ritiene che l’insicurezza generata abbia un’influenza alta sull’inserimento di nuove persone. Dall’altra parte, queste tendenze si accompagnano a una sempre maggiore automazione di compiti e processi: tre imprese su cinque (64%) aumenteranno i propri investimenti in questo campo nei prossimi 12 mesi, mentre il 23% delle organizzazioni non li cambierà e solo il 9% immagina di dedicarci meno risorse.Confronti settoriali: bene finanza e real estate, IT, trasporti e logisticaSi prevede sarà il settore finanziario e immobiliare a trainare l’occupazione del prossimo trimestre, con un +24%, in crescita del 6% rispetto al trimestre precedente. La grande transizione delle organizzazioni italiane alimenta un flusso costante di nuovi inserimenti IT, al secondo posto con +22% di previsioni d’assunzione. Bene anche le previsioni del comparto trasporti e logistica con +19%, del settore dei beni di consumo e servizi con +18% e dell’energia e utilities con +17%. Tengono anche le previsioni dell’industria e materiali con +14%, mentre si prevede un trimestre di stabilità occupazionale per telecomunicazioni (+8%) e per sanità e life sciences (+7%).Confronti dimensionali: le aziende di maggiori dimensioni prevedono di assumere di piùNel terzo trimestre 2025, le microimprese italiane (meno di 10 collaboratrici e collaboratori) prevedono una forte crescita degli organici, con una previsione netta di occupazione (NEO) pari a +29%. Bene anche le grandissime imprese con più di 5mila lavoratori e lavoratrici, che prospettano nuovi ingressi con un NEO del +19%. Seguono le medie imprese (50-249 persone) con un NEO di +16% e le piccole imprese (10-49 persone) con +14%. Per le grandi imprese da 250 a 5mila profili si prevede invece un trimestre di sostanziale stabilità con un NEO tra il +6% e il +7%.Perché si assume: un’azienda su tre apre nuove posizioni puntando all’espansione Il motivo principale che porterà le organizzazioni ad aumentare i propri organici è l’espansione con l’apertura di nuove posizioni (per il 32% delle aziende intervistate); inoltre molte intendono assumere nuove risorse per progetti specifici o temporanei (29%) o per esplorare settori nuovi (28%). Un quarto delle imprese italiane poi afferma di aver bisogno di nuove persone perché le competenze richieste nei loro ambiti sono cambiate, perché l’evoluzione tecnologica richiede l’attivazione di nuovi ruoli, per mantenere competitività inserendo talenti e per rafforzare la diversità e l’inclusione interna all’organizzazione. (Foto: Glenn Carstens-Peters su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UIF, Giorgetti: su riciclaggio cruciale coordinamento internazionale

    (Teleborsa) – “Viviamo in un contesto economico, geopolitico e tecnologico in continuo mutamento, con una elevata incertezza, dove i focolai di tensione non cessano di sorgere e nel quale le minacce dell’uso del sistema finanziario per finalità criminali si fanno sempre più complesse, sofisticate e globali. In questo scenario, l’efficacia della risposta italiana ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo è strettamente legata alla capacità di agire in maniera coordinata e proattiva, a livello nazionale, europeo, internazionale”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti intervenendo alla presentazione del Rapporto annuale dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (Uif). “E’ grazie a questa sinergia istituzionale che il nostro Paese può rispondere con tempestività ed efficacia alle minacce sistemiche e alle evoluzioni del contesto globale. Il Rapporto odierno – ha osservato – fornisce un riscontro tangibile della sempre maggiore collaborazione nazionale e internazionale, concretizzatasi nella firma di nuovi protocolli di intesa tra le autorità del sistema e nell’impegno della UIF nella ricostruzione dei flussi finanziari complessi riconducibili a nominativi sottoposti a indagini”.Il lavoro della Uif – ha proseguito Giorgetti – si integra con quello delle altre istituzioni e autorità coinvolte, siano esse giudiziarie, investigative o di vigilanza, rafforzando un impianto multilivello fondato su collaborazione, trasparenza e responsabilità condivisa.In particolare, il Rapporto consente di cogliere la complessità e la centralità dell’attività di raccolta e analisi delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (Sos), che rappresenta la pietra angolare del sistema di prevenzione e contrasto ed è un elemento imprescindibile per l’avvio e lo sviluppo delle indagini e dei procedimenti penali da parte delle Direzioni Distrettuali Antimafia consentendo, in molti casi, anche di addivenire a rilevanti sequestri dei beni”.”Il rapporto della Uif rileva tempestivamente e puntualmente un peso crescente delle frodi informatiche e una continua evoluzione delle modalità di utilizzo delle criptoattività a scopo di riciclaggio e il crescente ricorso alle stablecoins”, ha detto il Ministro. “Non a caso abbiamo recentemente rafforzato i presidi regolamentari per il contrasto e la prevenzione dell’utilizzo a fini illeciti di cripto-attività. I prestatori di servizi in cripto-attività sono stati sottoposti, in linea con quanto previsto a livello europeo, agli stessi obblighi antiriciclaggio applicati agli intermediari bancari e finanziari. Inoltre – ha proseguito Giorgetti – sono stati introdotti specifici obblighi di tracciabilità delle operazioni in cripto-attività con l’obiettivo di favorire l’individuazione di eventuali transazioni sospette”. “Siamo, tuttavia, consapevoli che le modalità di utilizzo delle cripto-attività a scopi di riciclaggio sono in continua evoluzione e sempre più complesse e sofisticate. Stiamo, quindi, continuando a lavorare su questo fronte, in raccordo con tutti gli attori istituzionali coinvolti, con l’obiettivo – ha spiegato – di assicurare un sistema adeguato a fronteggiare le sfide derivanti dall’uso delle nuove tecnologie LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, Uif: in 2024 aumento sos finanziamento terrorismo

    (Teleborsa) – Le segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ricevute dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia sono state 145.401 (-3,3% rispetto al 2023). Le segnalazioni relative al finanziamento del terrorismo hanno registrato un incremento (340 SOS, +14,5% rispetto al 2023). È quanto emerge dal Rapporto Annuale della UIF, presentato questa mattina, a Roma, dal direttore Enzo Serata alla presenza del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta.Nell’anno sono proseguite le attività finalizzate al miglioramento della qualità della collaborazione attiva. È stato perfezionato il sistema di monitoraggio QUASAR, e sono state predisposte le nuove schede di feedback. Le SOS analizzate nel 2024 classificabili a basso rischio di riciclaggio sono passate dal 25% dell’anno precedente al 20%. Allo stesso tempo sono stati effettuati interventi significativi sugli strumenti informatici e di analisi per gestire efficacemente la crescente complessità dei contesti rappresentati nelle SOS.I riscontri investigativi – evidenzia il rapporto – confermano l’efficacia della collaborazione attiva e dell’analisi finanziaria. Le segnalazioni analizzate dalla UIF nel biennio 2023-24 hanno ricevuto, fino ad aprile 2025, quasi 48mila feedback positivi dalla Guardia di Finanza. I feedback positivi da parte della DNA sono stati quasi 10mila. Inoltre, le SOS sono state ampiamente utilizzate dalla DIA nelle indagini di carattere preventivo e giudiziario.L’Analisi nazionale del rischio, a cui la UIF ha contribuito nell’ambito del Comitato di Sicurezza Finanziaria, conferma che il rischio di riciclaggio nel nostro Paese è molto significativo e individua, fra le minacce più rilevanti per il sistema nazionale, corruzione, estorsione, evasione e reati tributari, reati fallimentari e societari. Gli schemi di riciclaggio che emergono dalle SOS sono sempre più sofisticati, frequentemente caratterizzati dall’utilizzo di canali e strumenti finanziari innovativi; spesso assumono dimensione transnazionale. Sono ancora emersi casi di finanziamenti assistiti da garanzia pubblica a beneficiari con profili critici e di accesso abusivo o utilizzo anomalo dei fondi pubblici, anche stanziati nell’ambito del PNRR. Sono sempre più diffuse le frodi informatiche e l’utilizzo di criptoattività a scopi di riciclaggio, i furti di identità, le cessioni a terzi di credenziali di accesso, l’apertura di rapporti a distanza utilizzando per il riconoscimento anche sistemi di intelligenza artificiale generativa.Le segnalazioni strettamente riferibili agli interessi della criminalità organizzata sono state circa il 15 per cento del totale; considerando anche le SOS con collegamenti con queste ultime raggiungono circa un terzo del totale. L’analisi strategica ha approfondito le motivazioni sottostanti all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e le specificità delle amministrazioni a rischio di infiltrazione.Nell’attività ispettiva della UIF gli approfondimenti condotti fra gli operatori non finanziari hanno riscontrato criticità nel comparto del gioco, in particolare quello online. Anche gli accertamenti sui segnalanti del settore dell’oro hanno evidenziato carenze nei presìdi antiriciclaggio e nella consapevolezza degli obblighi antiriciclaggio; l’Unità ha realizzato apposite iniziative di sensibilizzazione degli operatori del comparto.La collaborazione con le autorità nazionali è stata intensa. Le richieste di informazioni dell’Autorità giudiziaria e degli OO.II. si sono lievemente ridotte, ma hanno interessato un numero di SOS superiore a quello del 2023. E’ stato firmato un nuovo Protocollo di coordinamento con la Guardia di Finanza. Sono state anche avviate iniziative di partenariato pubblico-privato per la condivisione di informazioni e il confronto su argomenti a carattere strategico.Prosegue il recepimento nella normativa nazionale della nuova regolamentazione europea, sul quale è stato istituito presso il MEF un tavolo interistituzionale per definire le norme delegate, al quale la UIF partecipa attivamente con contributi e proposte. La recente creazione di una Direzione presso il MEF dedicata alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è funzionale ad assicurare un’efficace supervisione sugli operatori non finanziari e sui professionisti, così come richiesto dalla nuova normativa antiriciclaggio europea. Tale innovazione può costituire anche un’occasione per semplificare gli oneri con regole meglio ritagliate sull’operatività e sul rischio di queste categorie.In un contesto globale incerto e molto complesso, gli scambi di informazioni con le Financial Intelligence Unit (FIU) sono sempre più efficienti e utili, sia per l’analisi che per il recupero di fondi di origine illecita. L’avvio dell’Autorità antiriciclaggio europea (AMLA) e la nuova regolamentazione europea danno vita a un nuovo assetto istituzionale che – conclude la UIF – potrà rafforzare l’integrazione fra gli Stati membri nell’attività antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo. LEGGI TUTTO

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    Trenord assume: aperte le candidature per macchinisti e profili manageriali

    (Teleborsa) – Trenord apre una nuova campagna di reclutamento per ampliare il proprio organico. Da oggi è possibile candidarsi per diventare macchinisti, una figura centrale per la gestione delle oltre 2.300 corse giornaliere operate in Lombardia, in sette province limitrofe e sulla tratta Malpensa Express.Le domande possono essere presentate fino al 25 giugno attraverso la sezione “Lavora con noi” sul sito ufficiale di trenord, dove sono pubblicati anche i dettagli relativi ai profili manageriali di Responsabile B2B e Senior Industrial Controller, anch’essi attualmente ricercati.La selezione per macchinistiIl macchinista lavora in stretta collaborazione con capotreno e sala operativa, ed è responsabile della condotta dei treni. I candidati selezionati seguiranno un corso formativo di circa sei mesi per ottenere la Licenza Europea e il Certificato Complementare A4/B1, seguito da cinque mesi di addestramento pratico prima dell’ingresso in servizio.I requisiti includono: diploma quinquennale di scuola superiore, preferenza per residenti in Lombardia, esperienza tecnica di almeno due anni, disponibilità alla mobilità territoriale e flessibilità oraria, attitudine al problem solving, precisione, resistenza allo stress e spirito di squadra.Le altre posizioni aperte sono responsabile B2B e Senior Industrial Controller. La prima figura opererà nella Direzione Commerciale per sviluppare prodotti B2B e nuove strategie di marketing. Requisiti principali: laurea, esperienza di almeno 5 anni, ottima conoscenza di strumenti CRM, preferenziale la familiarità con flussi XML e API. Il Senior Industrial Controller, inserito nella Direzione Parco Rotabili e Manutenzione, il ruolo prevede analisi e pianificazione delle performance operative dei mezzi ferroviari.Requisiti principali: laurea in Economia o Ingegneria Gestionale, esperienza minima di 5 anni in contesti industriali, conoscenza di SAP e software di Business Intelligence.Tutte le candidature devono essere inviate tramite la piattaforma online entro il 25 giugno 2025.(Foto: Photo by John Schnobrich on Unsplash) LEGGI TUTTO