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    Meloni: Asia centrale strategica, intese Italia-Kazakistan

    (Teleborsa) – “Sono molto soddisfatta da questa mia prima visita in Asia centrale dove siamo stati accolti magnificamente”, “è un fatto storico la celebrazione del primo vertice Italia-Asia centrale a livello dei leader” e il segnale dato dall’Italia “è stato accolto straordinariamente bene” : lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine del vertice Asia Centrale-Italia.”Con il Kazakistan abbiamo firmato intese per un valore che arriva quasi ai 5 miliardi di euro, con l’Uzbekistan abbiamo firmato molte intese che mobilitano un volume d’affari di circa 3 miliardi di euro. Sono molte le materie sulle quali lavoriamo insieme: dall’energia alla gestione delle acque, passando per le infrastrutture le materie ambientali, fino alla cultura, la mobilità, la migrazione legale. C’è davvero un ventaglio infinito di iniziative che stiamo portando avanti, che porteremo avanti insieme e che abbiamo preso l’impegno a promuovere ancora di più. Devo dire che sono molto soddisfatta e penso che questa sia una scelta strategica dell’Italia particolarmente rilevante. Io avevo detto che nel 2025 questa zona del mondo sarebbe stata una delle mie priorità e sono contenta di aver mantenuto quell’impegno”, ha aggiunto Meloni. “E’ un piacere incontrarla, lei era l’unico presidente di una Repubblica dell’Asia centrale che mi mancava di conoscere personalmente. So che è prevista una sua visita in Italia a ottobre in occasione della mostra archeologica sul Turkmenistan e quindi, se lei mi consente, approfitterei per invitarla ufficialmente a fare una visita a Roma e penso che potrebbe anche quella essere un’occasione di rafforzare ulteriormente i nostri rapporti bilaterali”, ha detto Meloni incontrando ad Astana il presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedow.”Se lei fosse d’accordo – ha proposto la premier – in occasione della sua visita, anche di organizzare a margine un business forum tra le nostre aziende e approfondire ancora di più quali possono essere gli elementi della nostra collaborazione”.”Credo che siano eccellenti le nostre relazioni ma penso anche che ci sia la possibilità di fare molto di più su diverse materie che vanno dall’energia, l’industria pesante, l’agroindustria, le infrastrutture, i trasporti, le materie prime critiche che è una materia sulla quale l’Italia sta cercando di concentrarsi ora molto di più”. Sono territori “legati storicamente alla Russia, ma sono in grado di offrire punti di vista autentici e ci aiutano ad avere un quadro più complessivo anche rispetto al processo di pace. Ho cercato di affrontare questa materia” per avere il loro punto di vista. “Hanno un approccio molto pragmatico” e “un osservatorio privilegiato”. ha detto a chi gli chiede se abbia affrontato il tema della guerra in Ucraina. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan maggio rivista al rialzo a 52,2 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di maggio 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 52,2 punti dai 50,8 della lettura preliminare e dai 52,2 del mese precedente. Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 47,9 punti da 47,3 di febbraio e dai 46,5 della lettura preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 58,9 punti dal preliminare di 57,6 punti e dai 57,9 del mese precedente.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago maggio peggiora inaspettatamente a 40,5 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di maggio 2025, l’indice PMI Chicago si è attestato a 40,5 punti contro i 44,6 punti del mese precedente. Il dato risulta anche inferiore alle aspettative degli analisti, che erano per un livello a 45,1 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio aprile sopra attese

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite ad aprile, su base mensile, sono salite dello 0,5% contro il -1,2% del mese precedente. Le vendite cresciute del 3,3% su base annuale, dopo il +3,1% di marzo e contro il +2,9% atteso dagli analisti.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +1,4% su anno e un -0,7% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 2% tendenziale ed un calo dello 0,1% su mese. LEGGI TUTTO

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    Caro-spesa, Unimpresa: “Da 2022 pane, latte e pasta aumentati fino a 70%”

    (Teleborsa) – Negli ultimi tre anni i prezzi dei beni alimentari essenziali per la dieta degli italiani – pane, latte e pasta – hanno registrato aumenti record, mettendo sotto pressione i bilanci delle famiglie. Dal 2022 al 2025 il pane è rincarato fino al 62%, il latte fino al 20% e la pasta ha toccato un +38% in un solo anno. Alla base della corsa dei prezzi ci sono la guerra in Ucraina, la crisi energetica, la siccità nei Paesi esportatori di grano, l’impennata dei costi di produzione e la speculazione sui mercati delle materie prime. Nel 2024 e nel 2025 i prezzi si sono stabilizzati, ma senza tornare ai livelli pre-crisi: oggi un chilo di pane costa in media tra i 4,5 e i 5,5 euro. Nel 2024 e all’inizio del 2025, il latte crudo ha toccato i 65,3 euro per 100 chili, portando il prezzo al dettaglio a 2,10-2,30 euro al litro, circa il 15-20% in più rispetto al 2022. Il prezzo della pasta è arrivato a circa 1,7 euro al chilogrammo. È quanto segnala un report del Centro studi di Unimpresa.Nonostante una lieve stabilizzazione nel 2024-2025, – rileva Unimpresa – i livelli pre-crisi restano lontani. In calo i consumi e in crescita la spesa nei discount (+11,9%). Quasi 4,5 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a cure mediche per motivi economici. Un contesto che impone interventi urgenti: riduzione dell’Iva sui beni di prima necessità, sostegno alla produzione locale, controlli sulla speculazione e fondi contro la povertà alimentare.”Il rincaro di beni essenziali come pane, latte e pasta non è solo una questione economica, ma un segnale preoccupante di disagio sociale che rischia di diventare strutturale. Milioni di italiani – soprattutto nei ceti medi e popolari – si trovano costretti a fare scelte drammatiche tra cibo, salute e istruzione. È una spirale pericolosa, che alimenta una nuova forma di povertà silenziosa, spesso invisibile nei numeri ufficiali ma ben presente nella vita quotidiana di tante famiglie. Di fronte a un pane che costa fino a oltre 5 euro al chilo, un litro di latte che sfiora i 2,30 euro e una pasta che ha superato abbondantemente l’euro e mezzo al chilo, parlare di stabilizzazione dei prezzi suona quasi offensivo per chi vive con stipendi bassi o pensioni minime. Questi aumenti colpiscono in modo sproporzionato chi ha meno, aggravando le disuguaglianze sociali. Per questo chiediamo al governo misure concrete: abbassare l’Iva sui beni alimentari, rafforzare i controlli contro le speculazioni e sostenere le fasce più fragili con fondi dedicati alla sicurezza alimentare – commenta il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi –. Il diritto al cibo non può essere subordinato alle dinamiche dei mercati finanziari. Se oggi anche un pacco di pasta diventa un lusso per troppe famiglie, vuol dire che qualcosa si è rotto nel nostro sistema economico e sociale. E a quel punto non possiamo più parlare solo di inflazione, ma di emergenza sociale”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, attesa in frenata la produzione industriale di aprile

    (Teleborsa) – Frena, ma meno delle attese la produzione industriale giapponese ad aprile. Secondo il Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale destagionalizzato ha registrato un decremento dello 0,9% su base mensile, dopo il +0,3% registrato a marzo. Le stime degli analisti erano per una discesa dell’1,4%. L’indice grezzo ha segnato un incremento su base annuale dello 0,7%.Alla frenata della produzione contribuisce la caduta delle scorte (-0,5% su mese) mentre salgono le consegne (+0,2%). La ratio delle scorte è pari a +0,2%. LEGGI TUTTO

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    Da premierato a separazione carriere: Governo accelera, ira opposizioni

    (Teleborsa) – Blindare alcuni provvedimenti e accelerare sull’iter di altri: Governo e maggioranza fissano il timing prima della tradizionale pausa estiva. Tre in particolare i dossier: riforma costituzionale sul premierato ( particolarmente a cuore a FdI), riforma costituzionale sulla separazione delle carriere (sulla quale è in pressing FI) e il – contestatissimo da opposizioni e associazioni -decreto Sicurezza, sul quale spinge la Lega con le opposizioni che denunciano “la spartizione” . E proprio sul decreto Sicurezza, dopo la fiducia alla Camera, è altamente probabile che il Governo giochi la stessa carta anche al Senato; “C’è una mortificazione non solo del Parlamento ma anche dell’esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini”, dice il capogruppo dem in Affari costituzionali, Andrea Giorgis.Opposizioni che non nascondono una certa preoccupazione data l’accelerazione che governo e maggioranza vogliono imprimere alle riforme, “si profila una nuova compressione del dibattito e dell’esame” di “provvedimenti importanti come le modifiche alla Costituzione”. LEGGI TUTTO

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    Dazi: una Corte li blocca, un’altra annulla stop

    (Teleborsa) – Resta valida solo poche ore la decisione della Us Court of International Trade secondo la quale i dazi di Donald Trump sono “illegali” e vanno bloccati: la corte di appello ha infatti deciso di accogliere il ricorso dell’amministrazione che chiedeva una pausa della sentenza. In 24 ore di colpi di scena si consumano le prime battute di quella che si preannuncia una lunga battaglia giudiziaria sulle tariffe, che molto probabilmente arriverà alla Corte Suprema.La sentenza della US Court of International Trade è “temporaneamente sospesa fino a nuovo avviso mentre queste corte esamina i documenti delle istanze”, ha stabilito la Corte d’appello dopo il duro colpo impartito dal poco conosciuto tribunale di New York all’agenda del presidente, che aveva bloccato le tariffe reciproche a gran parte del mondo e quelle decise contro il Canada, il Messico e la Cina per l’immigrazione e il fentanyl. Stop che aveva scatenato la reazione immediata e dura dell’amministrazione: denunciando un “golpe” da parte di “giudici attivisti”, con la Casa Bianca che si è detta pronta a usare tutti gli strumenti a sua disposizione in nome dell’America First e contro l'”abuso del potere” giudiziario. Ricorrendo anche, se necessario, alla Corte Suprema. LEGGI TUTTO