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    “Altamente improbabile”: Trump nega di voler licenziare Powell

    (Teleborsa) – Il presidente Donald Trump durante la conferenza stampa della Casa Bianca con il principe ereditario del Bahrein ha dichiarato che è “altamente improbabile” che licenzi il presidente della Fed, Jerome Powell, nonostante ieri davanti a diversi deputati del GOP aveva dichiarato che stava considerando la possibilità. “Penso che faccia un pessimo lavoro”, ha detto Trump di Powell, aggiungendo che “Fortunatamente, potremo apportare un cambiamento nei prossimi, diciamo otto mesi circa, e sceglieremo qualcuno di valido”, ha detto Trump, riferendosi al mandato di Powell che terminerà l’anno prossimo. Il presidente ha poi detto di aver parlato del licenziamento con i deputati e che erano favorevoli. “Quasi tutti mi hanno detto che avrei dovuto farlo” ha continuato Trump.Sempre nella medesima occasione, Trump ha parlato dei dazi: “Abbiamo già incassato oltre cento miliardi dai dazi, e non abbiamo ancora iniziato, raccoglieremo centinaia di miliardi”: ha detto il Tycoon spiegando di avere “buoni” accordi da annunciare a breve e di essere “molto vicino” ad un accordo con l’India.Intanto, il governo brasiliano ha inviato una nuova lettera al presidente statunitense Donald Trump per chiedere di rivedere i dazi del 50% imposti sull’export brasiliano. Il documento esprime la “profonda indignazione” per la misura annunciata dalla Casa Bianca il 9 luglio e segnala il rischio di danni significativi a settori chiave di entrambe le economie.Nella nota ufficiale, il governo di Luiz Inácio Lula da Silva sottolinea di aver mantenuto un dialogo “in buona fede” con Washington fin da prima dell’annuncio delle tariffe reciproche del 2 aprile, cercando alternative per migliorare i rapporti commerciali bilaterali. “Con lo stesso spirito, il governo brasiliano ha presentato, il 16 maggio 2025, una proposta confidenziale contenente aree di negoziazione nelle quali poter esplorare più a fondo soluzioni condivise”, si legge nel testo. “Il governo brasiliano è ancora in attesa di una risposta dagli Stati Uniti”, aggiunge.Brasilia ribadisce la propria disponibilità al dialogo e a negoziare una soluzione “mutuamente accettabile”, con l’obiettivo di evitare l’inasprimento delle tensioni e salvaguardare una relazione economica storicamente solida tra i due Paesi. (Foto: Salvatore Cavalli) LEGGI TUTTO

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    Tassi USA, Collins (Fed) prudente a fronte dei rischi inflazionistici legati ai dazi

    (Teleborsa) – La presidente della Fed di Boston, Susan Collins, è favorevole a mantenere un atteggiamento “attivamente paziente”, sebbene sia convinta che l’impatto dei dazi potrebbe essere più limitato del previsto.”Tarare una politica monetaria appropriata in questo contesto è difficile”, ha affermato Collins, aggiungendo tuttavia che “le solide condizioni economiche complessive e persistenti consentono alla Fed di prendersi il tempo necessario per valutare attentamente l’ampia gamma di dati in arrivo”. Il funzionario Fed ha evidenziato l’impatto inflazionistico dei dazi commerciali recentemente imposti, che a suo dire stanno iniziando a riflettersi sui prezzi di alcuni beni. Collins prevede un aumento dell’inflazione di fondo verso il 3%, entro la fine dell’anno, avvertendo al contempo che la crescita e l’occupazione potrebbero rallentare di conseguenza.Tuttavia, ha indicato fattori attenuanti, come la riduzione dei margini di profitto delle aziende e il mantenimento della spesa da parte dei consumatori. “Di conseguenza, l’impatto negativo dei dazi sulle condizioni del mercato del lavoro e sulla crescita economica potrebbe essere più limitato”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale giugno sale sopra le attese

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di giugno. Secondo i dati pubblicati dalla Federal Reserve, si è registrata una variazione positiva dello 0,3% su base mensile, dopo il +0% del mese precedente, e sopra le attese degli analisti (+0,1%). Su base annua si registra una salita dello 0,7%, dopo il +0,6% del mese precedente.La produzione manifatturiera registra un aumento dello 0,1% su mese, (invariato il dato atteso dal consensus), che si confronta con il +0,3% di maggio (dato rivisto da un preliminare +0,1%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è salita al 77,6%, risultando superiore alle stime degli analisti (77,4%), rispetto al 77,5% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Giorgetti: trattativa lunga ed estenuante, confronto tra approcci diversi

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, GiancarloGiorgetti, ha dichiarato che “la trattativa sui dazi è lunga ed estenuante: da una parte c’è un negoziatore particolare e dall’altra altri che hanno degli approcci completamente diversi. Non è solo nel quantum ma nel metodo dell’approccio”. Parlando a margine di un intervento alla Camera il ministro ha parlato anche dell’attuale situazione nel comparto bancario e in particolare delle criticità segnalate dalla Commissione europea sull’utilizzo del Golden Power nel caso dell’Ops di Unicredit su Banco BPM. “Riteniamo di avere avuto soddisfazione dai giudici e quelle motivazioni dei giudici sono quello che diremo esattamente alla Commissione Europea”, ha dichiarato Giorgetti. “La DG Competition – ha aggiunto – tutela la concorrenza che è una bellissima cosa, ma forse non si sono accorti che c’è una guerra in questo momento in Europa e quindi gli stati difendono altre cose che non sono soltanto la concorrenza, la sicurezza nazionale è una cosa seria”.Quanto alla necessità che la Banca Centrale europea limiti l’Euro “forte”, il ministro ha ricordato che quello di Francoforte “è un potere autonomo non sindacabile dalla politica”. “Certo che la pressione di Trump per abbassare i tassi, qualora questo dovesse avvenire, creerebbe un ulteriore problema qui. Diciamo che qui non sono concepibili la pressione o gli epiteti che Trump rivolge verso il governatore della banca centrale. Però, sarà che le banche centrali devono difendere determinati principi e determinati obiettivi, ma non è che vivono fuori dal mondo”, ha commentato. I banchieri delle banche centrali, ha proseguito il ministro riferendosi anche alla BCE, “non vivono su Marte, vivono in mezzo a noi, in mezzo all’economia, fatta di famiglie e imprese. Quindi, se scoppiano le guerre, se ci sono queste cosa qua, non ci sono soltanto le sacre regole delle banche. C’è anche la valutazione, purtroppo, della realtà come la vediamo. Quindi, vediamo”. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione salgono meno delle attese a giugno

    (Teleborsa) – Frena la crescita, a giugno, dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono rimasti invariati su base mensile, dopo il +0,3% del mese precedente e contro il +0,2% stimato dagli analisti. Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 2,3%, inferiore al consensus (+2,5%) e al mese precedente (+2,7%).I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, non hanno registrato alcuna variazione su base mensile (+0,4% il mese precedente e +0,2% atteso), mentre su anno registrano un +2,6% contro il +3,2% del mese precedente (+3,1% atteso). LEGGI TUTTO

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    TLC, Agcom: investimenti infrastrutture +8,7% a 7 miliardi

    (Teleborsa) – Gli investimenti in infrastrutture di rete tlc (trainati da quelli relativi alla rete fissa) hanno mostrato nel 2024 un aumento dell’8,7% rispetto al 2023, raggiungendo 7,05 miliardi di euro. È quanto emerge dalla Relazione annuale dell’Agcom illustrata al Senato dal presidente Giacomo Lasorella. Il peso dei ricavi del settore delle tlc sul Pil si attesta all’1,3% nel 2024, stabile rispetto al 2023. La spesa complessiva della clientela (residenziale e affari) è cresciuta dell’1,9%. La copertura FTTH, cioè la connessione alla rete tramite fibra ottica, ha raggiunto, al 31 dicembre 2024, il 70,7% delle famiglie. Lo sviluppo della connessione FTTH ha interessato in modo uniforme aree bianche, grigie e nere, anche se la realizzazione nelle aree grigie e nere procede più lentamente rispetto ai piani dichiarati. Il 25,7% della copertura FTTH esistente è stata realizzata nel 2024. Con un mercato all’ingrosso delle tlc radicalmente mutato da operazioni quali la separazione della rete fissa di Tim ceduta a Fibercop ma anche dall’acquisizione di Vodafone da parte di Swisscom e dall’ingresso nel capitale di Telecom Italia di Poste Italiane, diventato il primo azionista della società, l’Agcom ha avviato una nuova Analisi dei mercati di accesso alla rete fissa. L’obiettivo – come ha ricordato Lasorella – sarà quello di stabilire se FiberCop possa essere qualificata come operatore wholesale only (aspetto sul quale l’Autorità ha già raggiunto una conclusione, avallata dall’Agcm, che ha sottoposto alle autorità europee) con le quali è in corso una interlocuzione) e di delineare il regime regolamentare conseguente. “La televisione non è più il principale mezzo di informazione per gli italiani. Soltanto il 46,5% della popolazione adulta – dicono i dati dell’Osservatorio Agcom sul sistema dell’informazione, pubblicati nel marzo 2025 – si informa con la televisione, laddove appena sei anni fa, nel 2019, questa percentuale era del 67,4% – ha sottolineato Lasorella, nella relazione annuale al Parlamento –. Un italiano su due (il 52,4%), invece, utilizza la Rete per informarsi, con motori di ricerca, social media e siti web/app di quotidiani e periodici che sono diventate le principali porte di accesso all’informazione. Per altro verso – a conferma del fatto che un singolo dato non restituisce adeguatamente la complessità del quadro – televisione, radio e carta stampata rimangono fonti informative ritenute più affidabili rispetto a social network e piattaforme; questo impone una riflessione sulla necessità di tutelare e salvaguardare”.Il quadro economico del settore dei Media, analizzando il contesto nazionale, nonostante alcune persistenti debolezze, “mostra nel 2024 segnali di ripresa” ha evidenziato il presidente dell’Agcom. Le entrate complessive sono aumentate del 3,2% rispetto al 2023, superando i 12 miliardi di euro. “Questo incremento si deve principalmente all’aumento dei ricavi da contenuti a pagamento (+4,3%), soprattutto per la televisione online, che ha compensato il calo nelle vendite di copie di quotidiani e periodici – ha aggiunto Lasorella –. La televisione arriva a generare il 72,8% degli introiti. Parallelamente, si riduce l’incidenza dell’editoria quotidiana e periodica (21,8% delle risorse totali) e quella della radio (5,4%)”. Riguardo ai programmi di informazione, nel 2024, “il Tg1 rimane il telegiornale più seguito, seguito dal Tg5 e dalla Tgr di Rai come fonte di informazione locale. Più in dettaglio, nel 2024 il settore televisivo ha superato nel complesso gli 8,8 miliardi di euro, registrando un incremento del 7,3% rispetto al 2023”. Nel settore dei servizi postali, nel 2024 ci sono stati circa 3,1 miliardi di invii, con un calo complessivo rispetto al 2023 (-1,5%), determinato dalla riduzione degli invii di corrispondenza, che segnano un -6,2% sul 2023 e un -18% rispetto al 2020. “Al contrario – ha spiegato Lasorella – la consegna di pacchi conferma una crescita significativa, raggiungendo circa 1,17 miliardi di invii nel 2024, con un aumento del 7,3% rispetto al 2023 e un notevole +34,6% rispetto al 2020”. I ricavi complessivi del mercato postale nel 2024 sono stati pari a 8,59 miliardi di euro, con un incremento di quasi 163 milioni di euro (+1,9%) rispetto all’anno precedente, riferibile soprattutto all’aumento dei ricavi dai servizi di pacchi. L’incidenza dei servizi di corrispondenza rientranti nel Servizio universale diminuisce nel tempo, rappresentando nel 2024 il 30,4% in volume e il 53% in ricavi. “La Relazione annuale 2025 dell’Agcom arriva in un momento strategico nel quale l’impegno dell’Authority è centrale sul piano nazionale, europeo e internazionale – ha commentato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini –. Il ruolo che l’Agcom esercita, evidenzia l’esponente dell’esecutivo, tutela gli interessi del nostro Paese e difende il settore dell’informazione professionale in un momento storico in cui la competizione con le Big Tech è ben lontana da quel ‘level playing field’ richiesto anche dall’Ue. L’editoria dell’informazione – osserva Barachini – deve sostenere l’offensiva della distribuzione algoritmica e confrontarsi con attori che, in questa era di intelligenza artificiale, hanno una forza economica esponenzialmente superiore e non sono tenuti a rispettare né argini deontologici, né responsabilità editoriali. Anche sotto questo aspetto, le iniziative regolamentari, di vigilanza e sanzionatorie dell’Agcom sono insostituibili per l’equilibrio del nostro sistema Paese”. LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo Stretto, firmato al Mit l’accordo di programma

    (Teleborsa) – L’accordo di programma per il Ponte sullo Stretto di Messina è stato sottoscritto dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, MatteoSalvini, dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dall’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Aldo Isi, e dall’amministratore delegato di Anas Claudio Gemme.Presente alla firma anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alessandro Morelli. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Calderone: occupazione record grazie a politiche governo

    (Teleborsa) – “Ogni giorno crescono i contratti a tempo indeterminato, lo dicono le statistiche. Grazie al Governo l’occupazione ha toccato livelli record. Il tasso di disoccupazione è assolutamente al di sotto della media europea”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, intervenendo al rapporto annuale dell’Inps.”Più lavoro e più Italia perché noi vogliamo tenere i nostri giovani nel paese e far loro esprimere i propri talenti. Su questo il ministero è impegnato e lanceremo prestissimo un nuova app che è collegata alla Siisl (il portale per l’inclusione sociale e lavorativa ndr.), per accompagnare i giovani verso i propri talenti e a trovare lavoro”.”Io credo – ha aggiunto – che oggi la sfida sia veramente il lavoro come nuova rivoluzione industriale, perché più lavoro vuol dire più Pil, più servizi e più welfare per le persone”. LEGGI TUTTO