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    Cina, vendite al dettaglio e produzione industriale migliori delle attese a febbraio

    (Teleborsa) – Segnali positivi giungono da alcuni importanti dati macro cinesi pubblicati stamattina, che indicano – in particolare – una crescita superiore alle attese delle vendite al dettaglio e della produzione industriale.Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 5,9% su base annua a febbraio, meno del mese precedente (+6,2%) ma sopra il consensus (+5,3%). La crescita da inizio anno si assesta così al 5,9%, sopra il 5,8% del mese precedente. Crescono più delle attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +4,1% a febbraio, contro il +3,2% atteso e rispetto al +3,2% del mese precedente.Fanno meglio delle aspettative pure le vendite al dettaglio. I consumi, infatti, registrano a febbraio un incremento del 4% su base annua dopo il +3,7% rilevato a gennaio, mentre le stime del mercato erano per una crescita del 3,8%. Dall’inizio dell’anno, le vendite sono salite del 3%, contro il +3,5% del periodo precedente.Il tasso di disoccupazione infine è salito al 5,4%, contro il 5,1% del mese precedente e atteso. LEGGI TUTTO

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    Automotive, tavolo al MIMIT: punto della situazione e commenti

    (Teleborsa) – Anfia ribadisce “la sintonia con il Mimit sulle azioni da proseguire in Europa per dare un’attuazione al piano d’azione proposto dalla commissione Ue, che vada realmente e concretamente nella direzione di supportare la filiera automotive europea”. Così il presidente Roberto Vavassori al termine del tavolo automotive al Mimit.Mitigazione delle sanzioni e revisione delle regolamentazioni per veicoli leggeri e pesanti in ottica di neutralità tecnologica saranno i temi prioritari del lavoro dei prossimi mesi – aggiunge – in riferimento agli stanziamenti dei fondi nazionali, accogliamo con favore la previsione di una misura di credito d’imposta diretto per le attività di ricerca e sviluppo. Ci impegneremo per far sì che diventi un volano di innovazione per le nostre imprese. Anfia seguiterà a lavorare quotidianamente con le istituzioni nazionali ed europee per difendere e accrescere la competitività del settore automotive italiano”.”Le risorse annunciate dal Governo per l’automotive nel nostro Paese sono del tutto insufficienti, anche a fronte del taglio dell’80% al fondo con la legge di stabilità. Gli investimenti quindi saranno destinati esclusivamente alla filiera della componentistica, circa 2,5 miliardi di euro nel triennio 2025-2027″, dice il segretario nazionale della Fiom, Samuele Lodi, al termine del tavolo automotive al Mimit. La crisi del settore automotive, aggiunge, “è stata scaricata completamente sui salari dei lavoratori su cui pesano gli effetti dell’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali. Riteniamo necessario anche un pacchetto straordinario di risorse per investimenti su produzione, progettazione, ricerca e sviluppo per salvaguardare l’occupazione, la riduzione dell’orario, la formazione. Abbiamo bisogno anche di ammortizzatori sociali per la transizione.La prossima settimana il presidente di Stellantis, John Elkann, andrà in Parlamento. Non è più rinviabile un tavolo a Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali e l’azienda per rilanciare il futuro dell’auto in Italia”.”Speriamo che la modifica dell’Unione europea al famigerato sistema delle multe rappresenti solo l’inizio di un cambiamento più profondo di approccio. Abbiamo bisogno di politiche europee meno ideologiche e più aderenti alla realtà, meno roboanti nella retorica, ma capaci di arrecare benefici effettivi all’ambiente, all’industria e ai lavoratori: restituiamo libertà di scelta ai consumatori e salviamo quello che è il primo settore industriale europeo da politiche autolesioniste; in caso contrario avremo effetti pesantissimi sulla industria non solo dell’auto ma anche dei veicoli commerciali. In definitiva, oltre alla neutralità tecnologica, è necessaria la neutralità ideologica”. Lo dice Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm, al termine del tavolo automotive al Mimit. “Il piano Ue per l’auto allo stato non basta: servono risorse europee adeguate a incentivare la produzione made in Europe e un rilancio strutturale del settore con relative misure urgenti per accompagnare i lavoratori nella transizione. Senza dimenticare la necessità di fare ulteriore chiarezza sul futuro di Stellantis in Italia”. Così Antonio Spera, segretario nazionale dell’Ugl metalmeccanici, al termine del tavolo automotive al Mimit. “La battaglia è ancora lunga – afferma – ma Governo, imprese e sindacato sono intenzionati a fare quadrato”- LEGGI TUTTO

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    Trattato internazionale a tutela avvocati, AIGA: passo avanti, ma Italia introduca aggravanti per aggressioni a legali

    (Teleborsa) – L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) esprime il suo vivo apprezzamento per l’adozione, da parte del Consiglio d’Europa, del primo ?Trattato internazionale volto a proteggere la professione di avvocato.Questo storico accordo – si legge – rappresenta un passo fondamentale per contrastare i sempre più frequenti attacchi all’esercizio della professione legale che spaziano dalle molestie e minacce, alle aggressioni fisiche, alle interferenze nell’attività professionale, come gli ostacoli all’accesso ai clienti.?Al tempo stesso, AIGA ribadisce con forza la necessità di introdurre anche nella legislazione italiana un’aggravante specifica per le lesioni subite dagli avvocati nell’esercizio delle proprie funzioni. Tale proposta, già elaborata dall’AIGA nel gennaio 2024, mira a fornire una tutela più efficace per gli avvocati che si trovano a operare in contesti di rischio.”La protezione degli avvocati è essenziale per garantire l’accesso alla giustizia e la difesa dei diritti dei cittadini. Dietro ogni reato commesso nei confronti di un avvocato, nell’esercizio delle sue funzioni, si cela un attacco ingiustificato e inaccettabile allo Stato di diritto”, afferma il presidente di AIGA, Carlo Foglieni. “In una società democratica, ogni cittadino deve poter contare su unsistema giudiziario efficiente e imparziale, dove gli avvocati possano svolgere il ??proprio lavoro senza timore di ritorsioni”. LEGGI TUTTO

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    Digital Angels ospita l’Executive Lunch con X su innovazione nel panorama dei media digitali

    (Teleborsa) – Digital Angels, agenzia di marketing che unisce creatività, media planning e digital marketing, ha ospitato ieri l’Executive Lunch with X – Innovation in the Digital Media Landscape, un evento esclusivo che si è svolto nella prestigiosa cornice del Six Senses Rome.L’appuntamento ha rappresentato un momento di confronto informale sul ruolo di X (ex Twitter) in Europa e in Italia in ambito istituzionale. L’incontro è stato anche un’occasione per discutere il contributo di strumenti innovativi come Community Notes nel ridefinire le strategie di moderazione delle fake news, tema centrale nel dibattito internazionale sui social network.Dopo i saluti introduttivi di Piermario Tedeschi, Founder & Managing Director di Digital Angels, e Cris Nulli, Market Lead Italy di X, la discussione è stata arricchita dagli interventi di esperti del settore, tra cui Anna Zizola, EU Government Affairs Lead di X, e Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM. A moderare il dibattito è stato Giorgio Rutelli, Vice Direttore di AdnKronos.L’evento ha confermato l’impegno di Digital Angels nel promuovere occasioni di dialogo strategico sui temi chiave dell’ecosistema digitale, mettendo a confronto aziende, istituzioni e operatori del settore su sfide e opportunità dell’innovazione nei media digitali. LEGGI TUTTO

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    Ferrovie, revocato sciopero di 24 ore personale FS

    (Teleborsa) – È stato revocato lo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, indetto inizialmente dalle ore 21 del 18, alle ore 21 del 19 marzo. Lo co,unica il Gruppo FS.Resta confermato lo sciopero nazionale di 8 ore proclamato dalle Organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie dalle ore 9 alle ore 17 di mercoledì 19 marzo 2025. LEGGI TUTTO

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    Auto, Urso: Italia “guida” fronte riforme in Europa

    (Teleborsa) – “L’Italia guida il fronte delle riforme in Europa per rimettere sulla strada giusta l’auto europea”. Lo ha affermato, secondo quanto si apprende, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in apertura del tavolo automotive al Mimit. “Ci siamo mossi per primi, già sei mesi fa – ha detto – con il nostro non-paper sul settore dell’automotive abbiamo costretto la commissione Ue a inserire nel piano d’azione sull’automotive due precondizioni assolutamente necessarie, ma ancora non sufficienti: il rinvio delle sanzioni previste per il 2025, che avrebbero comportato il collasso dell’industria europea, e l’anticipo alla seconda metà di quest’anno della revisione del regolamento sui veicoli leggeri, inizialmente prevista per la fine del 2026”. Urso ha sottolineato che “molti ritenevano che sarebbe stato impossibile e ci siamo riusciti. Ma non basta. Come ho ribadito mercoledì al consiglio competitività il testo ufficiale resta debole e ambiguo sulla neutralità tecnologica. Sono ancora troppe le contraddizioni. È fondamentale che, per il raggiungimento degli obiettivi della transizione, si apra a tutte le tecnologie disponibili, a partire da biocarburanti e idrogeno. Serve poi rivedere il metodo di calcolo delle emissioni. Servono inoltre risorse adeguate a livello europeo per incentivare la produzione made in Europe e garantire l’autonomia strategica sulle batterie elettriche. La battaglia è ancora lunga, ma noi non molliamo. Sappiamo che il sistema Italia, imprese e sindacati, sono con noi”. “Il green deal non ha fatto altro che accelerare la deindustrializzazione del continente. Dobbiamo immediatamente cambiare strada pur mantenendo gli stessi obiettivi di piena decarbonizzazione”, ha affermato sottolineando anche che “Siamo a un punto di svolta decisivo per la sopravvivenza del settore automotive in Europa – ha detto – stretto tra regole folli che ne minano la competitività e una concorrenza globale sempre più aggressiva, a cui si aggiungono le nuove criticità derivanti dai possibili dazi americani e dalla sovrapproduzione cinese che potrebbe inondare il mercato europeo”. LEGGI TUTTO

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    Debito pubblico sale a 2.980 miliardi euro ma resta sotto massimi novembre

    (Teleborsa) – Cresce il debito pubblico italiano a gennaio 2025, facendo segnare un incremento di 14,8 miliardi rispetto al mese precedente e risultando pari complessivamente a 2.980,5 miliardi. Questo livello, pur risultando in aumento rispetto al mese di dicembre, si ocnferma però al di sotto dei 3.000 miliardi superati nel mese di novembre. E’ qanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dalla Banca d’Italia.L’aumento – si sottolinea – riflette l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (+12,3 miliardi a 49,9 miliarid di euro) ed il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (+2,9 miliardi). In senso opposto ha operato l’effetto complessivo degli scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (per una variazione complessiva pari a -0,5 miliardi). Più in dettaglio, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è aumentato di 14,9 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali si è ridotto marginalmente, di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è pressoché invariato. La vita media residua del debito risulta stabile a 7,9 anni. “Per motivi tecnici, la pubblicazione di “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” della Banca d’Italia, questo mese, “non riporta i dati delle entrate tributarie contabilizzate nel Bilancio dello Stato”, in quanto, come anticiato dal MEF, “i dati di quel mese non sono ancora disponibili”. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Putin apre a tregua ma chiede rassicurazioni. Trump: speriamo faccia la cosa giusta

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, DonaldTrump, ha commentato la dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin “molto promettente” sulla tregua. “Ma non è completa, speriamo faccia la cosa giusta”, se respingesse il piano di pace “sarebbe molto deludente”. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato con i giornalisti nello Studio Ovale all’inizio di un incontro con il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, con il quale, ha detto, intende discutere “di cosa sta succedendo tra Ucraina e Russia. Vogliamo che la guerra finisca”, anche perché “ha anche un costo enorme per gli Stati Uniti e altri paesi”. Putin nel pomeriggio ha aperto ad un cessate il fuoco ma aveva specificato che occorre chiarire alcuni punti con gli Stati Uniti. “Siamo d’accordo con le proposte di cessazione delle ostilità. Ma partiamo dal fatto che la cessazione dovrebbe essere tale da portare a una pace a lungo termine e da eliminare le cause originarie di questa crisi – ha dichiarato Putin durante una conferenza stampa con il presidente della Bielorussia, Aleksander Lukashenko –. L’idea in sé è corretta, e certamente la sosteniamo, ma ci sono questioni che dobbiamo discutere. E penso che dobbiamo parlare anche con i nostri colleghi americani. Forse dovrei chiamare il presidente Trump e discutere con lui. Ma noi sosteniamo l’idea di porre fine al conflitto con mezzi pacifici”. Putin ha sostenuto la necessità di sviluppare un meccanismo per controllare eventuali violazioni della tregua e espresso timore che l’Ucraina possa usare un cessate il fuoco di 30 giorni per continuare la mobilitazione e il riarmo. In merito a Kursk, il presidente russo ha assicurato che “è sotto il nostro controllo” e che “le forze armate ucraine sono in completo isolamento, hanno solo due opzioni: arrendersi o morire”.Trump ha espresso il desiderio di incontrare Putin, definendo “molto serie” le discussioni in corso con il presidente russo e altri esponenti russi. “La Nato è diventata molto più forte con le mie azioni”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO