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    USA, spesa per costruzioni scende più delle attese a gennaio

    (Teleborsa) – Scende leggermente più delle attese la spesa per costruzioni in USA a gennaio 2025. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.192,5 miliardi di dollari, registrando una discesa dello 0,2% su base mensile, rispetto al -0,1% delle stime degli analisti e dopo il +0,5% di dicembre. Su base annua si è visto invece un incremento del 3,3%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,2% a 1.686 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono diminuite dello 0,4% a 932,7 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,1% a 506,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, sindacati convocati a Palazzo Chigi l’11 marzo

    (Teleborsa) – I sindacati sono stati convocati dal governo a Palazzo Chigi l’11 marzo per un aggiornamento sulla situazione del gruppo Acciaierie d’Italia. Il tavolo sull’ex Ilva, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, sarà alle 18.30. Domani, invece, i sindacati hanno ricevuto la convocazione dal ministero del Lavoro alle 10.30 per il proseguimento della discussione sulla Cigs per i lavoratori dell’ex Ilva. Entro il 14 marzo, si prevede di individuare la migliore offerta per l’acquisto degli stabilimenti dell’ex Ilva, con l’intento di accelerare il processo di vendita. Successivamente al 14 marzo, termine per la scelta dell’offerta migliore, si procederà con la convocazione di tavoli con le parti sociali. L’obiettivo è avviare le procedure di vendita entro la fine di maggio o i primi di giugno.Jindal Steel, nei giorni scorsi, ha aumentato la sua offerta per l’acquisizione di Acciaierie d’Italia a circa 4 miliardi di euro, superando l’offerta dei rivali azeri di Baku Steel Company. La proposta dell’acciaieria indiana include un pagamento di circa 1 miliardo di euro per le attività e circa 3 miliardi di euro di investimenti per rinnovare lo stabilimento. Inizialmente per gli investimenti Jindal aveva messo sul piatto 2 miliardi. AdI è attualmente in amministrazione straordinaria. Oltre a Jindal International, concorrono per AdI anche Baku Steel dell’Azerbajian e Bedrock, fondo di investimento americano. “Sull’Ilva abbiamo il timore che all’interno del processo di cessione della fabbrica a terzi, non ci sia sufficiente garanzia da un lato delle ricadute e della garanzia dei livelli occupazionali e, dall’altro, sulla effettività del processo di realizzazione dei forni e, quindi, del processo di decarbonizzazione – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano parlando con i giornalisti a margine di un incontro con le rappresentanze sindacali impegnate in diverse vertenze pugliesi –. Noi – ha aggiunto riferendosi sempre all’Ilva – siamo convinti che sia difficile, se non impossibile, per il governo assicurare, cedendo l’asset tarantino a terzi, l’adempimento di questi due punti fondamentali che sono l’occupazione e la salute, senza mantenere una partecipazione pubblica rilevante nella compagine sociale”. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero febbraio scende più delle attese a 50,3 punti

    (Teleborsa) – Si modera l’attività manifatturiera negli Stati Uniti a febbraio 2025, pur mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 50,3 punti, rispetto ai 50,9 punti del mese precedente, risultando inferiore alle attese degli analisti che stimavano una discesa fino a 50,6 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sopra la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scende a 48,6 punti da 55,1, mentre quella sull’occupazione cala a 47,6 da 50,3 e la componente relativa ai prezzi sale a 62,4 da 54,9 punti (contro attese per 56,2). LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero febbraio rivisto al rialzo a 52,7 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a febbraio 2025. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global. Nel secondo mese dell’anno, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 52,7 punti, contro i 51,2 di gennaio. Si tratta di una lettura superiore ai 51,6 della stima preliminare e attesi dal consensus. L’indice si mantiene così sopra la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività.”Un aumento del PMI a un massimo di 32 mesi segnala un miglioramento della salute del settore manifatturiero che potrebbe essere solo superficiale”, ha detto Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence.”Sebbene la produzione manifatturiera sia cresciuta ai tassi più elevati da maggio 2022 e i nuovi ordini siano aumentati al ritmo migliore in un anno, ci sono molti elementi che suggeriscono che questo miglioramento potrebbe essere di breve durata – ha aggiunto – La produzione e gli acquisti sono stati spesso sostenuti dalle aziende e dai loro clienti che hanno accumulato scorte per superare gli aumenti dei prezzi e i problemi di fornitura causati dai dazi. Nel frattempo, le esportazioni sono crollate e i ritardi nelle consegne dei fornitori sono stati i più comuni da ottobre 2022, a causa delle interruzioni degli scambi causate dalle preoccupazioni sui dazi”. LEGGI TUTTO

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    Osservatorio Opinion Leader 4 Future: al via un ciclo di incontri sull’informazione consapevole

    (Teleborsa) – Aiutare le persone a comprendere la complessità del mondo in cui viviamo, accrescere la partecipazione attiva della cittadinanza sui temi rilevanti della vita e favorire la buona informazione. Con l’obiettivo di approfondire tali dinamiche e offrire nuovi strumenti di comprensione della realtà, l’Osservatorio Opinion Leader 4 Future,il progetto sull’informazione consapevole di Credem e ALMED (Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), che ha il fine di accrescere la cultura informativa, promuove un ciclo di 4 incontri che prenderà il via il 5 marzo e terminerà il 14 maggio e che avrà luogo presso la sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Largo Gemelli 1.Nello specifico, esperti dell’informazione, accademici e rappresentanti della società civile si confronteranno su argomenti di grande rilevanza sociale, spesso trascurati o raccontati con linguaggi non sempre adeguati: dalla sicurezza stradale alle periferie, dagli incidenti domestici alla sostenibilità ambientale.”L’obiettivo dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future è rendere consapevoli le persone sui temi che più li riguardano da vicino – ha dichiarato Luigi Ianesi, responsabile relazioni esterne Credem –. La buona informazione, le dinamiche sociali, la salute, la sicurezza e l’ambiente rappresentano aspetti con cui ormai la collettività deve continuamente misurarsi per cercare di comprendere le sfide della contemporaneità e per fare le giuste scelte. In questo senso, crediamo che favorire il dialogo e mettere in connessione esperienze e saperi sia un ottimo modo per accrescere il grado di conoscenza delle persone e per creare benessere per la società”.”In questi anni di attività dell’Osservatorio, i dati di ricerca e il confronto con gli studenti universitari hanno sottolineato l’importanza di poter accedere a un’informazione non solo utile, ma anche contributiva, capace cioè – ha spiegato Sara Sampietro, coordinatrice dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future – di fornire competenze e risorse di orientamento e partecipazione. Con questo ciclo di workshop intendiamo approfondire specifiche e verticali tematiche, apparentemente marginali, ma in realtà di grande rilevanza nell’orientare l’agire quotidiano delle famiglie italiane”.IL CICLO DI APPUNTAMENTIL’iniziativa, che avrà luogo dal 5 marzo al 14 maggio presso la sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha l’obiettivo di favorire la valorizzazione dell’informazione come risorsa e strumento di consapevolezza, in un’ottica di inclusività e partecipazione anche dei target più fragili. E’ un percorso che invita a riflettere sul valore dell’informazione come strumento di cittadinanza attiva, in un periodo storico in cui la qualità e l’accuratezza delle notizie sono più che mai essenziali per interpretare le sfide del presente e del futuro.5 marzo, ore 10.30 aula G125bis – Nel primo incontro si discuterà dell’informazione sui rischi stradali cercando un linguaggio che non sia né morboso né allarmistico, ma che sappia sensibilizzare e educare. Interverranno Silvia Frisina, vicepresidente dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada e il giornalista Luca Valdiserri, impegnato da anni sui temi dell’educazione stradale.26 marzo, ore 10.30 aula G134 – In questo incontro si parlerà di come il racconto delle periferie possa diventare un’opportunità per stimolare la collaborazione e il miglioramento delle nostre città. Interverranno il giornalista Marco Dotti e l’Associazione On Impresa Sociale, impegnata nella creazione di esperienze aggregative e di crescita territoriale.9 aprile, ore 10.30 aula G134 – Il terzo appuntamento, realizzato in collaborazione con il Master Health Communication Specialist di ALMED (Università Cattolica del Sacro Cuore), si concentrerà su un tema cruciale per la sicurezza domestica: la prevenzione degli incidenti casalinghi, spesso sottovalutati, ma che comportano rischi significativi. Con il contributo di Elisabetta Locatelli, ricercatrice e coordinatrice del progetto Health Communication Monitor, e di alcuni creatori di contenuti digitali sensibili al tema, il dibattito sarà alimentato dalla lettura di una recente ricerca dell’Osservatorio sulla conoscenza delle manovre di emergenza. 14 maggio, ore 10.30 aula G134 – Il tema centrale dell’ultimo incontro sarà la sostenibilità e il ruolo dell’informazione, con un focus sulle politiche ambientali e su come quest’ultime possano essere tradotte in scelte quotidiane e concrete per le persone. Se ne parlerà attraverso gli interventi di Matteo Tarantino, professore associato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Lavinia Colantoni, dottorando della stessa Università.L’Osservatorio Opinion Leader 4 Future – Credem e Università Cattolica nasce nel marzo del 2023 dalla collaborazione tra Gruppo Credem e l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica e si pone come punto di riferimento per l’informazione consapevole per contribuire al miglioramento della cultura informativa su argomenti altamente rilevanti per la formazione dell’opinione pubblica e per le scelte di vita delle persone. L’Osservatorio ha ereditato e sviluppato ulteriormente il lavoro svolto da Opinion Leader 4 Future, il progetto nato nel 2020 (2020/2022) da una collaborazione tra Credem e l’Università Cattolica per analizzare il ruolo degli opinion leader nel panorama informativo e la circolazione delle informazioni. Trasversalmente ai diversi ambiti, L’Osservatorio intende promuovere e valorizzare un’informazione utile e contributiva, capace cioè di offrire conoscenze e strumenti alla cittadinanza per muoversi con maggiore consapevolezza e senso critico, non solo a proprio vantaggio, ma anche in un’ottica di contribuzione a favore della società e dei beni comuni. LEGGI TUTTO

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    Federcontribuenti, implicazioni significative alle pmi per dimezzamento crediti banche

    (Teleborsa) – Il “dimezzamento dei crediti alle imprese da parte delle banche italiane è un tema che sta suscitando molta preoccupazione tra gli operatori economici e gli esperti di economia. Questo fenomeno può avere dure implicazioni significative per il settore delle piccole e medie imprese e per la stabilità economica complessiva del paese”. Lo affermano i vertici di Federcontribuenti, il presidente Marco Paccagnella e il segretario generale Flavio Zanarella, con una nota in cui si spiega che la riduzione dell’importo complessivo dei prestiti e dei finanziamenti e “il difficile accesso al credito rispetto al passato sta togliendo ossigeno alle Pmi anche per l’attuazione della transizione digitale”. “ll dimezzamento dei crediti alle imprese può avere – sottolineano i due esponenti di Federcontribuenti – gravi conseguenze per le attività economiche, in particolare per le PMI, che spesso dipendono in misura significativa dal credito bancario per finanziare investimenti, operazioni quotidiane o la crescita perche’ le imprese potrebbero non avere sufficiente capitale per affrontare le spese operative quotidiane, come il pagamento dei fornitori, dei dipendenti o delle imposte”. Inoltre questa stretta delle banche con la riduzione dei crediti “può impedire alle imprese di investire in nuove tecnologie, espandere la produzione o affrontare altre necessità di crescita. Inoltre le imprese più fragili potrebbero non riuscire a far fronte ai propri impegni finanziari, con il rischio di chiusure o licenziamenti”.Per Federcontribuenti “servono forti interventi governativi per garantire che le PMI abbiano accesso al credito, attraverso la garanzia statale o l’accesso facilitato ai fondi pubblici. Dunque, un sostegno a lungo termine per le PMI con misure fiscali o altre forme di assistenza, per garantire che non vengano penalizzate dal ridotto accesso al credito”.In un contesto di incertezze globali, conclude la nota di Federcontribuenti “la combinazione di politiche di supporto sia a livello nazionale che europeo, è fondamentale per aiutare le imprese a superare questa fase critica e continuare a crescere. Le PMI sono il cuore pulsante dell’economia italiana e il loro supporto deve essere una priorità”. LEGGI TUTTO

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    Aspi, Tomasi: “Investiti 300 milioni per trasformazione digitale e 500 per infrastrutturazione tech della rete”

    (Teleborsa) – “Dal 2020 gli investimenti tecnologici del Gruppo Autostrade per l’Italia hanno riguardato tutti gli ambiti operativi, in maniera trasversale: dalla gestione di un traffico sempre crescente (nel 2024 si è registrato il record storico dei flussi sulla rete nazionale), alla pianificazione e gestione delle innumerevoli attività di rigenerazione della rete, tra ammodernamenti e grandi opere, nonché all’evoluzione digitale di tutti i business di Gruppo”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi a margine del Forum in Masseria in corso a Saturnia.”La nostra azienda in questi anni – ha proseguito Tomasi – ha subìto una vera e propria trasformazione digitale, sia nella gestione dei processi aziendali che nell’ambito infrastrutturale. Per comprendere questa rivoluzione, che vede oggi Autostrade benchmark internazionale con più dell’80% dei processi digitalizzati, basti ricordare alcune delle principali piattaforme sviluppate: da Argo, che vede tutte le opere replicate in digital twin, al TCC, il travel control center per il rilevamento dello stato dell’infrastruttura (ponti viadotti e gallerie); fino alla tecnologia Falco, per il mondo delle ispezioni e la gestione della viabilità; fino a Navigard, piattaforma che incrocia le informazioni provenienti dalla rete, sia in ausilio alle operazioni della Polizia stradale, sia per la gestione in tempo reale dell’analisi dei rischi e delle eventuali necessità di intervento, a garanzia della sicurezza dell’infrastruttura e degli utenti. La nostra innovazione è misurabile anche dal numero di brevetti depositati a livello internazionale, che oggi sono oltre 100. Fino ad oggi Aspi – ha concluso l’ad – ha sostenuto investimenti di oltre 300 milioni di euro per la gestione di questa trasformazione digitale e altri 500 milioni di euro per l’infrastrutturazione tech della rete: importi rilevanti ma fondamentali per affrontare le nuove sfide della mobilità”. LEGGI TUTTO

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    UE, cittadinanza concessa a oltre 1 milione di persone nel 2023

    (Teleborsa) – Nel 2023, 1,1 milioni di persone hanno acquisito la cittadinanza del paese dell’Unione europea in cui vivevano, con un aumento di circa il 6,1% (+60.200 persone) rispetto al 2022. Lo rende noto l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).La maggior parte delle nuove cittadinanze è stata concessa dalla Spagna (240.200; 22,9% del totale UE), dall’Italia (213.600; 20,3%) e dalla Germania (199.800; 19,0%).La maggioranza (87,6%) delle persone a cui è stata concessa la cittadinanza UE erano cittadini di un paese extra-UE. I cittadini di un paese UE diverso dal paese di residenza rappresentavano il 10,7%.Nel 2023, i cittadini siriani erano il gruppo più numeroso di nuovi cittadini UE, con un totale di 107.500 nuove cittadinanze concesse. Il secondo gruppo più numeroso era costituito da cittadini marocchini con 106.500 cittadinanze concesse, seguiti dagli albanesi (44.400).Il tasso di naturalizzazione è il rapporto tra il numero di persone che hanno acquisito la cittadinanza di un paese in cui vivevano durante un anno e il numero totale di residenti stranieri nello stesso paese all’inizio dell’anno. Nel 2023, la Svezia ha registrato il tasso di naturalizzazione più alto tra i paesi dell’UE, con 7,9 cittadinanze concesse ogni 100 residenti stranieri, seguita da Romania (5,9) e Italia (4,1). All’altro estremo della scala, i tassi di naturalizzazione più bassi ogni 100 residenti stranieri sono stati registrati negli stati baltici: Lituania (0,1), Lettonia (0,4) ed Estonia (0,5). LEGGI TUTTO