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    USA, richieste di mutui settimanali balzano del 20% con calo dei tassi

    (Teleborsa) – Rimbalzano le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 4 aprile 2025, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento del 20%, dopo il decremento dell’1,6% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito del 35,3%, mentre quello relativo alle nuove domande è salito del 9,2%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,61% dal 6,70% precedente. LEGGI TUTTO

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    Trump, Cina ancora nel mirino: dazi al 104%

    (Teleborsa) – Da una parte, il presidente Donald Trump apre a negoziati “su misura” sui dazi con “quasi 70 Paesi” in coda per parlare (a partire da Corea del Sud e Giappone) dall’altra va allo scontro frontale con Pechino con Wall Street che chiude in sensibile calo in scia all’ulteriore escalation. Pesano anche la conferma della Casa Bianca che le tariffe resteranno in vigore durante le trattative – quindi per settimane o mesi, ad essere ottimisti – e la risposta del Canada, che ha annunciato dal 9 aprile dazi al 25% sulle auto americane che non rispettano l’accordo Usmca. “Anche la Cina vuole fare un accordo, ma non sa come farlo partire. Stiamo aspettando la loro chiamata. Accadrà!”, ha scritto su Truth il tycoon, che ha fatto scattare il 50% di dazi in più al Dragone come aveva minacciato di fare se Pechino non avesse revocato le sue misure ritorsive al primo round di tariffe Usa del 34% (una risposta che il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ha definito “un grosso errore”). L’inasprimento, che farà aumentare le tariffe verso alcuni prodotti cinesi sino al 104%, scatterà dal 9 aprile, quando entreranno in vigore i dazi aggiuntivi per tutti gli altri Paesi del mondo. Ma Pechino, ovviamente, non starà a guardare e promette battaglia. Il ministero del Commercio ha avvisato, infatti, che la Cina non accetterà mai “la natura ricattatoria” dei dazi americani e considera le ultime minacce “un errore dopo un altro”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, fiducia consumatori marzo cala più delle attese

    (Teleborsa) – Peggiora leggermente il sentiment dei consumatori giapponesi. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a marzo 2025 a 34,1 punti dai 34,8 di febbraio, risultando anche inferiore alle attese degli analisti che erano per una discesa fino a 34,7 punti. All’andamento dell’indice hanno concorso l’aumento delle intenzioni di spesa di beni durevoli (+0,2 punti), il calo di quelle sui redditi (-0,7 punti) e quelle sullo stile di vita (-0,6 punti). In calo anche le attese sull’occupazione (-1,7 punti). L’indice resta ancora al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS, nessun impatto sulla circolazione per lo sciopero

    (Teleborsa) – Dopo alcune notizie comparse sui media, il Gruppo FS Italiane ha precisato che non è previsto alcuno sciopero nazionale del personale che avrà impatti sulla circolazione ferroviaria dei servizi di Trenitalia, né nella giornata del 9 aprile, né per l’11 e 12 aprile. Nei giorni indicati la circolazione dei treni sarà infatti regolare. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, la 12Cilindri vince il Car Design Award per la categoria Production Cars

    (Teleborsa) – La Ferrari 12Cilindri è stata insignita del Car Design Award, ambito riconoscimento nel settore del design automobilistico. La cerimonia di premiazione, alla quale era presente Flavio Manzoni (Ferrari Chief Design Officer) in rappresentanza del Cavallino Rampante, si è svolta oggi a Milano presso l’ADI Design Museum, nel corso della Milano Design Week.ll Car Design Award è stato istituito nel 1984 su iniziativa di Fulvio Cinti, fondatore e direttore per oltre trent’anni della rivista Auto&Design. Il premio si rivolge ai progetti che hanno contribuito in maniera significativa all’evoluzione del design automobilistico.Nella storia del riconoscimento sono state premiate cinque Ferrari nella categoria Production Cars: la prima è stata la Testarossa nel 1985, seguita dalla Roma nel 2020, dalla 296 GTB nel 2022 e dalla Purosangue nel 2023. Nello stesso anno, inoltre, il team del Centro Stile Ferrari si è aggiudicato il primo premio nella categoria Brand Design Language.I giurati dell’ADI hanno scelto la 12Cilindri perché “nel design della 12Cilindri è condensata l’essenza storica delle Ferrari V12 degli anni Cinquanta e Sessanta, rivisitata tenendo conto delle esigenze aerodinamiche che oggi sono una scienza e non più solo un’intuizione. Un legame indissolubile con la tradizione che guarda al futuro e ha portato questo progetto a unire due anime: sportività ed eleganza, per un’icona fuori dagli schemi”. LEGGI TUTTO

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    Meloni a parti sociali, nuovo Patto davanti a questa crisi

    (Teleborsa) – Forti della nostra ritrovata credibilità, forti di una politica di bilancio che è stata estremamente seria e che diciamo non ha gettato soldi dalla finestra, e chiaramente con questo quadro di riferimento, quello che io vorrei fare è sottoporre alle categorie produttive, al mondo del Made in Italy e a tutte le organizzazioni datoriali e sindacali, un nuovo patto per fare fronte comune rispetto alla nuova delicata congiuntura economica che stiamo affrontando”. Così secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso degli incontri con le categorie sui dazi.”Il nostro obiettivo è utilizzare la crisi per rendere il nostro sistema economico più produttivo e competitivo. Le crisi, ricordiamocelo, sono sempre un’occasione, la parola crisi, io lo ricordo sempre viene dal greco “krisis” che significa scelta, decisione, la crisi impone di stabilire le priorità di scelta”.”Abbiamo individuato nell’ambito della dotazione finanziaria del Recovery italiano e della sua prossima revisione circa 14 miliardi di euro che possono essere rimodulati per sostenere l’occupazione e aumentare l’efficienza della produttività”, ha detto il Presidente del Consiglio. “Una ulteriore opportunità che intendiamo cogliere è quella della revisione della politica di coesione che la scorsa settimana è stata approvata dalla Commissione su proposta del vicepresidente Fitto”: in questo ambito, “circa 11 miliardi di euro possono essere riprogrammati a favore delle imprese, dei lavoratori e dei settori che dovessero essere più colpiti. Anche in questo caso la riprogrammazione deve essere definita d’intesa con la Commissione Europea”.Nel corso dei tavoli, la Premier ha annunciato che sarà a Washington giovedì 17 aprile per un colloquio con il presidente Usa Donald Trump. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Confcooperative: “Servono misure Ue e sostegni alle imprese”

    (Teleborsa) – “Attivare misure di crisi Ue, prevedere sgravi fiscali sul costo del lavoro, semplificare accesso a strumenti per l’export e sostenere investimenti nelle rinnovabili”. Queste – fa sapere Confcooperative in una nota – le proposte avanzate da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, nell’incontro con il governo sui dazi Usa. “No al muro contro muro – sottolinea Gardini – occorre piuttosto puntare sul dialogo per scongiurare una lunga guerra commerciale che rischia di lasciare sul campo migliaia di imprese e milioni di occupati su entrambe le sponde dell’Atlantico. Servono risposte immediate e strutturali per difendere il Made in Italy”. “L’innalzamento dei dazi statunitensi sulle importazioni dall’Europa – prosegue il presidente di Confcooperative – minaccia di colpire duramente il settore agroalimentare italiano, con ricadute economiche e sociali che potrebbero superare i 400 milioni di euro di perdite solo nel comparto vitivinicolo e mettere a rischio migliaia di posti di lavoro”. Secondo le stime di Gardini “una contrazione del 10% dell’export agroalimentare potrebbe comportare la perdita di 18mila – 20mila occupati, in modo particolare nelle filiere del vitivinicolo e del lattiero caseario”. Gardini – si legge nella nota – auspica che la BCE non interrompa il percorso avviato di riduzione dei tassi di interesse per non appesantire ulteriormente le condizioni di accesso al credito per le imprese e propone al governo di attivare misure di crisi UE e stanziamento di fondi straordinari per compensare le perdite. Tra le proposte :”attivazione di misure di crisi UE e stanziamento di fondi straordinari per compensare le perdite rimodulando anche la collocazione di risorse del Pnrr su alcune voci di spesa”; “sgravi fiscali per i settori più colpiti e il rinvio della sugar tax prevista a oggi dal 1 luglio”; “estendere agevolazioni vigenti per le imprese industriali energivore di trasformazione alle imprese agricole che svolgono analoghe attività”; “semplificare l’accesso a strumenti per l’export (es. Simest) e rimuovere vincoli nell’uso dei fondi OCM vino”. LEGGI TUTTO

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    ABI Trento, Giorgio Fracalossi (Cassa Centrale) confermato presidente

    (Teleborsa) – Si è insediata oggi, a Trento, la Commissione regionale ABI Trento. Nello specifico, Giorgio Fracalossi (Presidente di Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano e della Banca del Trentino-Alto Adige), con delibera del Comitato esecutivo dell’ABI, è stato confermato Presidente di ABI Trento per il prossimo biennio.Oltre al presidente Giorgio Fracalossi, compongono la Commissione regionale Walter Gislimberti (Vicepresidente ABI Trento e Area Manager Corporate – Area Corporate Top Trentino Alto Adige e Verona UniCredit); Massimo Baricelli (BPER Banca); Franca Belli (Mediocredito Trentino-Alto Adige); Enrico Cristoforetti (Credito Emiliano); Andrej Fischnaller (Intesa Sanpaolo); Ivan Galetti (Banca Popolare di Sondrio); Giovanni Silvano (Credit Agricole Italia); Alessandro Toldo (Banca Popolare dell’Alto Adige); Elisabetta Turri (Cassa di Risparmio di Bolzano); Marco Ughes (Banco BPM); Claudio Valorz (Cassa Rurale Val di Sole – BCC); Judith Zanon (Prader Bank).In linea con le tendenze nazionali seguite dal calo della domanda di credito, e sulla base dei più recenti aggiornamenti congiunturali della Banca d’Italia, a fine 2024 i prestiti bancari all’economia locale hanno superato i 16,3 miliardi di euro. Le imprese sono state finanziate con più di 9,3 miliardi e le famiglie con oltre 6,5 miliardi. Per quanto riguarda la rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 171 milioni di euro (pari all’1% del totale dei finanziamenti). Superiori a 22,3 miliardi i depositi da parte della clientela.”Si tratta di valori rilevanti – ha dichiarato Fracalossi – pur in un contesto difficile che pone le imprese in una condizione di vigile attesa. È necessaria un’alleanza ancora più stretta tra mondo bancario e produttivo per affrontare insieme le sfide del cambiamento da cui dipendono i fattori produttivi e la crescita: dal rilancio dei settori strategici al supporto per l’internazionalizzazione; dall’innovazione tecnologica ai criteri di sostenibilità”. LEGGI TUTTO