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    Antitrust proroga a fine 2025 la conclusione del procedimento su settore vetro cavo

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di prorogare al 31 dicembre 2025 il termine di conclusione del procedimento sugli aumenti dei prezzi del vetro cavo.A ottobre 2023 l’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti delle società Berlin Packaging Italy S.p.A., Bormioli Luigi S.p.A., O-I Italy S.p.A., Verallia Italia S.p.A., Vetreria Cooperativa Piegarese Società Cooperativa, Vetreria Etrusca S.p.A., Vetri Speciali S.p.A., Vetropack Italia S.r.l. e Zignago Vetro S.p.A. Nel 2024 ha effettuato accertamenti ispettivi.Il termine di conclusione del procedimento, in precedenza fissato al 31 dicembre 2024, è stato prorogato considerando “la complessità della fattispecie oggetto di analisi in ragione anche della copiosità della documentazione acquisita agli atti, dell’elevato numero di parti coinvolte e della molteplicità delle condotte da esaminare”. Inoltre, è stata considerata “la necessità di elaborare compiutamente le informazioni contenute nella documentazione acquisita, garantendo, al contempo, alle parti del procedimento il più ampio esercizio del diritto di difesa e il pieno dispiegarsi del contraddittorio”. LEGGI TUTTO

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    Oman Air e Fiji Airways entrano in Oneworld

    (Teleborsa) – A conclusione del 25esimo anno di attività, Oneworld si prepara ad accogliere due nuove compagnie aeree partner nel 2025. Si tratta di Oman Air, la cui adesione è prevista nel secondo trimestre dell’anno per diventare il 14° membro dell’alleanza alla data del 30 giugno prossimo. A fine 2025 entrerà a fare parte di OneWorld anche Fiji Airways, già membro di Oneworld Connect negli ultimi cinque anni. Un terzo ingresso potrebbe essere quello di Hawaiian Airlines, compagnia aerea acquisita da Alaska Airlines, già membro di Oneworld.L’alleanza è stata fondata nel 1999 da American Airlines, British Airways, Cathay Pacific e Qantas. A queste compagnie si sono successivamente aggiunte Alaska Airlines, Finnair, Iberia, Japan Airlines, Malaysia Airlines, Qatar Airways, Royal Air Maroc, Royal Jordanian e Sri Lankan Airlines. LEGGI TUTTO

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    Energia, Mase: “Nascono punti operativi nei territori per diffusione CER”

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con RENAEL, la Rete Nazionale delle Agenzie per l’Energia Locali, avvia i primi One Stop Shop (OSS) a livello nazionale: sono punti operativi aperti al pubblico, di supporto ai territori sulle energie rinnovabili e la riqualificazione energetica, con particolare attenzione allo sviluppo alle Comunità Energetiche Rinnovabili.”Il progetto – spiega il ministero in una nota – mira a integrare il lavoro già svolto a livello centrale dal MASE e dal Gestore dei Servizi Energetici per affermare il nuovo modello energetico delle CER, che il governo ha promosso mediante una tariffa incentivante sull’energia prodotta e autoconsumata, cui si può aggiungere, nei comuni sotto i cinquemila abitanti, un contributo in conto capitale a valere sulle risorse PNRR”.”Questo progetto – afferma il ministro Gilberto Pichetto – potrà dare un’ulteriore spinta alla conoscibilità e all’affermazione delle CER come modello vincente di produzione e condivisione di energia rinnovabile”.”Grazie al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica questo progetto – dichiara Piergabriele Andreoli, presidente RENAEL –pone l’Italia in una posizione di avanguardia rispetto alla sperimentazione di punti di connessione tra le grandi policy nazionali e le attività che devono essere svolte territorialmente. Un lavoro – quello di collegamento tra le politiche nazionali e i territori – che è nel DNA delle agenzie energetiche locali”. LEGGI TUTTO

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    USA, sanzionato alto funzionario del governo ungherese per corruzione

    (Teleborsa) – Il Dipartimento del Tesoro statunitense ha sanzionato Antal Rogan, un alto funzionario del governo ungherese, per il suo coinvolgimento nella corruzione in Ungheria.”La corruzione indebolisce le istituzioni di governo di un paese e ne limita lo sviluppo economico, offrendo guadagni miopi a pochi eletti e privando le generazioni future di benefici a lungo termine – ha affermato il sottosegretario facente funzione del Tesoro per il terrorismo e l’intelligence finanziaria Bradley Smith – Gli Stati Uniti non esiteranno a ritenere responsabili individui, come Rogan, che usano il potere del loro ufficio per arricchire illecitamente se stessi e i loro compari a spese del loro paese e dei loro concittadini”.Il Dipartimento del Tesoro spiega che la corruzione nel settore pubblico in Ungheria è peggiorata per oltre un decennio, portando l’Ungheria a ricevere il punteggio più basso di tutti gli stati membri dell’Unione Europea nell’indice di percezione della corruzione 2023 di Transparency International per il secondo anno consecutivo. L’UE ha sospeso i finanziamenti per preoccupazioni relative alle violazioni dei principi dello stato di diritto in Ungheria, comprese quelle relative agli appalti pubblici, al conflitto di interessi e alla lotta alla corruzione. I whistleblower in Ungheria hanno criticato il governo per aver gestito una cleptocrazia con una notevole mancanza di trasparenza ed equità negli accordi di spesa pubblica e privata stipulati tra amministratori di Budapest, come Rogan, e leader aziendali lealisti.Gli USA sottolineano che Antal Rogan è un alto funzionario del governo ungherese che ha un ruolo fondamentale nel governo del primo ministro Orban. Attualmente ministro responsabile dell’ufficio di gabinetto di Orban, Rogan controlla molte entità governative, tra cui l’ufficio nazionale per le comunicazioni, l’agenzia governativa digitale e l’agenzia turistica ungherese. “Rogan ha utilizzato il suo ruolo per arricchire se stesso e i fedeli al suo partito”, si legge in una nota, dove viene anche ricordato che Rogan è membro del parlamento in Ungheria dal 1998.”Durante il suo mandato come funzionario governativo, Rogan ha orchestrato il sistema ungherese per la distribuzione di appalti pubblici e risorse a compari fedeli a lui e al partito politico Fidesz – viene sottolineato – Rogan ha orchestrato schemi progettati per controllare diversi settori strategici dell’economia ungherese e per dirottare i proventi da quei settori a sé stesso e per premiare i fedeli del suo partito politico”. LEGGI TUTTO

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    DRI, Ivan Geliukh è il nuovo Chief Executive Officer

    (Teleborsa) – DRI, la società del gruppo privato ucraino DTEK che opera in Europa nel settore delle rinnovabili, annuncia la nomina di Ivan Geliukh a nuovo Chief Executive Officer dal primo gennaio 2025. Geliukh prende il posto di John Stuart che ha guidato DRI per circa tre anni, facendola crescere con successo fino a farla diventare uno dei principali operatori nel settore delle rinnovabili nei mercati in cui opera: Croazia, Italia, Polonia e Romania.Nel corso del mandato di John Stuart, DRI è cresciuta sviluppando impianti rinnovabili e sistemi di accumulo per 1,4GW con un team internazionale di quasi 100 professionisti presenti in sei uffici.”È stato un piacere far crescere DRI da start-up a PMI consolidata nella produzione di energia con la missione di accelerare la transizione energetica in Europa. I Paesi UE – dichiara Stuart – hanno obiettivi ambiziosi di diffusione delle energie rinnovabili a cui sono sicuro che DRI darà il proprio contributo. Sono sicuro che Ivan guiderà DRI verso una nuova fase di sviluppo, potendo contare sulla provata esperienza maturata in DTEK”.”Sono onorato di ricoprire questo ruolo in DRI, una delle aziende di DTEK che sta crescendo più velocemente, con la missione di sviluppare ulteriormente l’energia verde e i sistemi di accumulo in Europa – afferma Geliukh –. Ringrazio John per il grande impegno in questi anni; sotto la sua guida DRI è diventata una realtà di rilievo nel settore delle rinnovabili con grandi prospettive. Lavorerò per una crescita significativa con l’obiettivo di realizzare impianti di energia da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo entro il 2030 nei mercati in cui operiamo e di esplorarne di nuovi in tutta Europa”.Geliukh arriva a DRI dopo aver ricoperto la carica di CEO di D.Trading, la società di DTEK attiva nel trading in Europa, dove a partire del 2022 ha guidato l’espansione delle attività in 23 Paesi con 22 attività di trading. Entrato nel Gruppo DTEK dal 2005, Geliukh è stato a capo di DTEK Grids e copresidente dell’Energy Community Distribution System Operators in Electricity (ECDSO-E) nell’ambito dell’Energy Community. LEGGI TUTTO

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    Arera, Besseghini: “Possibili aumenti bollette gas famiglie tra il +9-10%”

    (Teleborsa) – “L’andamento dei prezzi del gas in questo momento, che è in particolare quello più osservato nella situazione e che trascina i prezzi dell’energia elettrica, è relativamente stabile: dopo essere cresciuto abbastanza siamo arrivati intorno ai 50 euro per megawattora. Adesso i prezzi sono un po’ scesi per effetto dell’ultimo annuncio legato alla chiusura delle transazioni del trasporto del gas attraverso l’Ucraina. Quindi ci aspettiamo certamente una situazione delicata ma non delle crescite confrontabili con quelle che sperimentammo nel 2022 con dei prezzi ben oltre i 100 euro al megawattora o anche più”. È quanto ha sottolineato il presidente di Arera, Stefano Besseghini, in una intervista a Rtl 102.5.Anche se fare delle previsioni per il 2025 è “un po’ difficile” Besseghini ha spiegato che potrebbero esserci aumenti tra il 9 e il 10% per le bollette del gas per la famiglia tipo. “Dipende da quanto una persona consuma – ha spiegato il presidente dell’Autorità – e da come va la situazione. Se teniamo conto che la nostra spesa è scorrevole, come la definiamo noi, quella che simula l’andamento della famiglia tipo, in realtà conosce degli andamenti relativamente stabili rispetto allo scorso anno, se la proiettiamo in avanti, ci sarà un incremento probabilmente del 9-10%, ma sono previsioni difficili da fare ex ante”. “Ci sono due temi: uno – ha proseguito Besseghini – è l’approvvigionamento del gas e l’altro è quello degli stoccaggi e siamo messi relativamente bene da tutti e due i punti di vista. Dal punto di vista degli approvvigionamenti, abbiamo storicamente più punti di ingresso, come l’Algeria, la Libia e il Tap (Gasdotto Trans-Adriatico), che porta il gas a zero. Tra i principali che provengono dal nord non vanno trascurati, perché molto gas arrivava anche dalla Norvegia, quindi dal percorso di nord Europa, e poi si sono aggiunti il cosiddetto gas naturale liquido, che viene approvvigionato principalmente dagli Stati Uniti in questo momento e viene rigassificato in impianti che si trovano sulle coste e lì l’attività più importante è stata quella di aggiungerne due nuovi, per circa 10 miliardi cubi complessivi. I due nuovi, quello di Piombino, già in esercizio da quasi un anno, e quello di Ravenna, che entrerà in esercizio ad aprile, sono importanti perché in grosso modo compensano esattamente quello che è venuto a mancare dalla fornitura attraverso l’Ucraina recentemente”.Poi c’è il capitolo stoccaggi. “Gli stoccaggi si usano per compensare le richieste di picco – ha evidenziato il presidente dell’Authority –. Siamo ancora nella traiettoria di svuotamento ordinaria e non ci sono elementi di criticità da questo punto di vista. Anzi, siamo anche pronti nel caso in cui ci siano picchi di freddo o qualche giornata più fredda del solito, per far fronte in maniera normale. Questo è quello che succede tutti gli anni ed eravamo stati abituati troppo bene negli ultimi due anni con inverni particolarmente miti ed eravamo arrivati alla fine dell’invero con stoccaggi più pieni. Vedremo come usciremo con gli stoccaggi, probabilmente meno pieni dello scorso anno ma nella normalità dello svuotamento di qualunque ragione e poi dovremmo cominciare con il riempimento ad aprile o maggio, c’è bisogno di un percorso che dura diversi mesi. Per il momento non abbiamo problemi in Italia, ma abbiamo due aspetti, uno l’attenzione al prezzo, che ribadisco attenzione al consumo e naturalmente lo teniamo monitorato per capire se ci sono situazioni critiche da qualche parte, e l’altro aspetto è naturalmente quello di mantenere un’attenzione ai prezzi, che sono oggettivamente un po’ alti”. LEGGI TUTTO

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    Italia, UIF: riciclaggio e altre condotte finanziarie illecite valgono 1,5-2,0% del PIL

    (Teleborsa) – Il riciclaggio in Italia nel periodo 2018-2022 vale attorno all’1,5-2,0% del PIL, corrispondente a circa 25-35 miliardi di euro, con il fenomeno che ha un andamento pro-ciclico, ossia crescente nelle fasi di espansione e decrescente nella fasi di recessione. È quanto emerge da uno studio della Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) della Banca d’Italia.I ricercatori affermano che stimare il valore del riciclaggio di denaro è un’attività complessa, trattandosi di un fenomeno non direttamente osservabile e caratterizzato dall’uso di tecniche avanzate per mascherare l’origine illecita dei fondi. Le stime esistenti a livello nazionale dei capitali riciclati risultano frequentemente non paragonabili tra loro e spesso forniscono valori contrastanti. Inoltre, le evidenze empiriche disponibili sono spesso limitate a fenomeni correlati, come il traffico di droga o l’economia sommersa, e non sempre sono replicabili. Una delle stime più citate, formulata dal FMI nel 1998 e basata su opinioni di esperti e analisi non pubblicate, ha ipotizzato un valore annuale del riciclaggio a livello mondiale compreso tra il 2% e il 5% del PIL globale.Lo studio della UIF propone una metodologia robusta e innovativa per la stima del valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia. In primo luogo, rispetto alle fonti utilizzate, per la prima volta la stima è basata su informazioni provenienti dalle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ricevute dalla UIF, inviate regolarmente da un’ampia platea di soggetti obbligati in ottemperanza alla normativa antiriciclaggio. In secondo luogo, per quanto riguarda le metodologie proposte, viene implementato un rigoroso processo di selezione per identificare le SOS rilevanti, ovvero quelle che a seguito delle analisi finanziarie condotte dagli esperti della UIF presentano un rischio elevato o hanno ricevuto feedback investigativi positivi da parte degli Organi investigativi. Inoltre, si utilizza un algoritmo di machine learning per calcolare il valore delle transazioni finanziarie segnalato alla UIF atteso (in senso statistico) da ogni banca, in ciascuna provincia italiana.”La stima ottenuta fornisce un importante contributo alla conoscenza del fenomeno del riciclaggio . si legge nel rapporto – Il valore aggregato può rappresentare uno strumento di ausilio alla valutazione dell’esposizione complessiva dell’intero sistema paese al rischio di riciclaggio, mentre la sua scomposizione a livello territoriale potrebbe essere utilizzata come potenziale indicatore diretto di rischio locale. Inoltre, se utilizzato in modelli per la valutazione di politiche economiche con riferimento a un periodo sufficientemente lungo, potrebbe in linea di principio consentire la misurazione dell’impatto che modifiche normative o innovazioni nelle attività di prevenzione e contrasto possono produrre sul valore dei flussi finanziari coinvolti nel riciclaggio”. LEGGI TUTTO

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    USA, a novembre aumento inaspettato delle offerte di posti di lavoro

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è aumentato a 8,098 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di novembre 2024, in crescita dai 7,839 milioni del mese precedente e superiore ai 7,730 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.Il numero di posti vacanti è aumentato nei servizi professionali e aziendali (+273.000), finanza e assicurazioni (+105.000) e servizi educativi privati ??(+38.000), ma è diminuito nell’informazione (-89.000).A novembre, il numero di assunzioni è cambiato poco a 5,3 milioni, ma è sceso di 300.000 nel corso dell’anno. Il numero di dimissioni è sceso a 3,1 milioni (-218.000) ed è diminuito di 451.000 nel corso dell’anno. A novembre, il numero di licenziamenti è cambiato poco a 1,8 milioni, ma è aumentato di 219.000 nel corso dell’anno.(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO