More stories

  • in

    INPS aderisce a nuovo sistema Re.Tes. della Bankitalia

    (Teleborsa) – L’Inps aderisce al nuovo sistema Re.Tes. della Banca d’Italia, che punta a modernizzare incassi e pagamenti pubblici. Lo fa sapere l’Istituto spiegando che il sistema è in vigore dal primo gennaio e che “durante i primi giorni di operatività di Re.Tes., potrebbero verificarsi alcuni, eventuali ritardi nei pagamenti delle prestazioni non pensionistiche e nella contabilizzazione degli incassi dei contributi, in particolare per i pagamenti effettuati tramite Modelli F24 nei primi giorni dell’anno”. Il pagamento delle pensioni continuerà ad avvenire nei tempi stabiliti e con le modalità ordinarie. L’Inps ha già predisposto speciali presidi tecnici e amministrativi, al fine di minimizzare i possibili impatti sulle tempistiche di accredito delle prestazioni e sui versamenti effettuati.L’innovazione, si legge in una nota, “introduce modalità di dialogo completamente telematiche per le operazioni di pagamento delle prestazioni non pensionistiche e per l’incasso dei contributi. Sono coinvolti non solo l’Inps e la Banca d’Italia, ma anche le altre principali Amministrazioni dello Stato, tra cui la Ragioneria Generale, la Corte dei Conti, l’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è quello di modernizzare il sistema, semplificare i processi e migliorare l’uso dei dati per rispondere adeguatamente alle esigenze dell’attuale contesto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Industrie Saleri Italo, finanziamento di 3,5 milioni di euro da fondo Azimut

    (Teleborsa) – Industrie Saleri Italo, società italiana che opera nella progettazione e produzione di sistemi di Thermal Management per il mercato automotive, ha ottenuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro strutturato e concesso dal Fondo Azimut Diversified Corporate Credit Esg-8 SCSp RAIF grazie all’attività di origination di Azimut Direct, società del Gruppo Azimut specializzata in corporate finance, e dalla presenza territoriale della rete dei consulenti finanziari di Azimut. Il finanziamento di 3,5 milioni ha l’obiettivo di “supportare l’espansione del business internazionale e gli investimenti in ricerca e sviluppo, per rispondere alle nuove esigenze dell’industria automobilistica”, si legge in una nota.”Questo è un segnale significativo, specialmente in questo momento per l’automotive – ha detto Francesco Italo Saleri, presidente di Industrie Saleri Italo – Non solo per il nostro Gruppo, ma anche per il mercato di destinazione dei nostri prodotti. In un periodo di incertezza per il settore, la decisione di un istituto finanziario di investire e sostenere un player automotive come noi è particolarmente incoraggiante. Questo risultato offre stabilità e fiducia, consentendoci di affrontare il futuro con prospettive favorevoli”. “Le imprese che riconoscono l’importanza del percorso Esg non sono solo virtuose, ma anche lungimiranti. Essere Esg-compliant oggi rappresenta un vero motore di crescita e rafforza l’accesso ai capitali da parte delle imprese”, ha dichiarato Andrea Belloni, director di Azimut Direct. LEGGI TUTTO

  • in

    Regionale di Trenitalia, nel 2025 cento nuovi treni: investimento di 850 milioni di euro

    (Teleborsa) – Cento nuovi treni regionali nel 2025, per un investimento economico di 850 milioni di euro e oltre 430 milioni di viaggiatori stimati. In cifre, il 2025 per il Regionale di Trenitalia si apre all’insegna della crescita in linea con quanto previsto dal Piano strategico 2025-2029 del Gruppo FS Italiane. Grazie ai Contratti di Servizio con le Regioni e Province Autonome, committenti del servizio, nel 2024 sono stati consegnati 540 treni di nuova generazione che, sommati ai 335 già acquistati in precedenza, porta a 875 il numero dei nuovi treni in circolazione. Numero destinato a crescere poiché, con le ulteriori consegne previste fino al 2027, Regionale potrà contare su 1.061 nuovi convogli, pari all’80% dell’intera flotta rinnovata, per un investimento complessivo di sette miliardi di euro.Le novità del 2025Tra le principali novità in vigore dal mese di gennaio, l’indennizzo automatico per coloro che hanno acquistato il Biglietto Digitale Regionale: in caso di ritardo del treno, i passeggeri riceveranno automaticamente – senza dover fare alcun tipo di richiesta – l’indennizzo da ritardo entro 30 giorni.Riprende, inoltre, la nuova edizione di X-GO, il programma loyalty che, dopo il successo del 2024 chiuso con oltre un milione di iscritti, quest’anno permetterà di accumulare i punti più facilmente poiché ne verranno assegnati due ogni euro speso per viaggiare. Infine, l’iniziativa “Viaggi in Regionale” realizzata in collaborazione con Lonely Planet e dedicata ai panorami italiani da scoprire con i collegamenti Line del Regionale. Si tratta di una guida che esplora cinque itinerari (Tuscany Line, Trasimeno Line, Trabocchi Line, Salento Line e Taormina Line) che propongono esperienze eno-gastronomiche e naturalistiche in tipico stile Lonely Planet, da raggiungere comodamente in treno anche grazie alla Promo Italia in Tour che, nelle sue varianti 3 e 5 giorni, consente viaggi illimitati sui treni di Trenitalia.L’impegno per il Giubileo 2025In occasione del Giubileo 2025, per facilitare gli spostamenti dei pellegrini che raggiungeranno Roma, è stata attivata, in collaborazione con ATAC, la vendita dei biglietti Metrebus sull’APP Trenitalia, per viaggiare sui mezzi pubblici della Capitale e della sua area metropolitana. Inoltre, sono state aggiunte nuove corse al Leonardo Express con partenze da Roma Termini fino alle 23:35 e dall’Aeroporto di Fiumicino fino alle 00:23. Per incentivare l’utilizzo del Regionale anche in occasione di viaggi spirituali e pellegrinaggi, Trenitalia ha realizzato – in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi – un travel book sul patrimonio di cattedrali, chiese e santuari che è possibile raggiungere comodamente in treno. L’iniziativa editoriale si concentra in particolare su venti destinazioni tra le principali mete di culto, tutte da esplorare.I numeri e le sfide del 2024Nel 2024 sono stati 415 milioni i passeggeri del Regionale, 8 milioni in più rispetto all’anno precedente. Circa il 45% del totale dei passeggeri ha scelto il Regionale per motivi di svago e turismo. Tra i traguardi più importanti dell’anno appena trascorso c’è la nascita del nuovo brand Regionale, caratterizzato dal rinnovo della flotta all’insegna della sostenibilità. Sono aumentati i collegamenti intermodali del servizio Link del Regionale – treno+bus e/o treno+nave – arrivando ad essere circa 200 in tutta Italia, per un servizio ancora più capillare in grado di raggiungere anche le località dove non arriva il treno. Il 2024, inoltre, ha visto un maggiore utilizzo del Biglietto Digitale, che oggi rappresenta il 43% dei biglietti di corsa semplice venduti e che consente di ricevere informazioni sul viaggio in tempo reale. Infine, l’attivazione di Tap&Tap – il nuovo sistema di pagamento, rapido e digitale – che, dopo il Veneto, è stato introdotto anche lungo le tratte che collegano con gli aeroporti (Fiumicino, Torino, Cagliari e Palermo) e sulle linee Firenze-Pisa-Livorno e Torino-Bardonecchia. LEGGI TUTTO

  • in

    GDF, accertato danno erariale per 2 milioni di euro da dirigente medico dell’ASL Caserta

    (Teleborsa) – I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta hanno eseguito un provvedimento di sequestro conservativo, su richiesta della Procura Regionale Corte dei Conti per la Campania, di oltre 2 milioni di euro nei confronti di un dirigente medico dell’ASL di Caserta in regime di rapporto a tempo pieno ed esclusivo.Le indagini hanno accertato che il medico dal 2006 al 2020 ha esercitato illegittimamente attività extra – istituzionali, riscontrando l’originaria denuncia dell’ASL di Caserta sul conto dello stesso in ordine ad incarichi extraistituzionali non autorizzabili.In particolare, dal 2006 al 2017, sono risultati conferiti incarichi non autorizzabili direttamente al dirigente medico, mentre a partire dal 2018 e fino al 2020, lo stesso ha continuato a svolgere attività extra – istituzionale non autorizzata (e comunque non autorizzabile) dall’ASL, attraverso lo schermo di una società di diagnostica medica di proprietà della moglie (99% del capitale sociale, nonché amministratore), atteso che tutte le prestazioni sanitarie svolte dalla società a favore dei diversi committenti sono state eseguite unicamente dal dirigente medico, risultato socio minoritario e referente sanitario della stessa.Al termine degli accertamenti, è stato segnalato alla Magistratura contabile un nocumento erariale complessivo pari a 2.173.177,70 euro, corrispondente alla somma indebitamente percepita per gli incarichi extra-istituzionali svolti dal professionista, nonché a quella delle indennità di esclusività indebitamente percepite in spregio delle condizioni contrattuali assunti con la citata Azienda sanitaria, per aver mantenuto rapporti prestazionali con strutture accreditate con il S.S.R fino alla data delle sue dimissioni.Le operazioni di sequestro hanno riguardato beni immobili, conti correnti allo stesso riconducibili, sino a concorrenza del danno erariale contestato. LEGGI TUTTO

  • in

    Pnrr, Unimpresa: nel 2025 rate per 56 miliardi (29% del totale)

    (Teleborsa) – Con una previsione di 56 miliardi di euro stanziati, pari al 28,8% del totale delle risorse destinate all’Italia, il 2025 sarà l’anno più importante per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in Italia. Se a questa cifra si aggiungono i 48,6 miliardi previsti per il 2026, il biennio finale concentra oltre 105 miliardi, rappresentando il 53,8% dell’intero Pnrr. Nel periodo 2020-2024 sono stati già stanziati 89,9 miliardi, pari al 46,2% delle risorse complessive, con investimenti significativi nella digitalizzazione e innovazione (18,8 miliardi, 70% del cronoprogramma per quella missione), nella rivoluzione verde (18,5 miliardi, 68%) e nelle infrastrutture per una mobilità sostenibile (8,9 miliardi, 87%). È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa secondo il quale il biennio 2025-2026 sarà determinante non solo per garantire l’attuazione dei progetti previsti ma anche per rispettare gli obiettivi fissati dall’Unione europea. Tra le sfide principali emergono l’esecuzione delle missioni ancora in fase iniziale, come la coesione e inclusione (1,9 miliardi allocati finora, pari al 27% del totale per quella missione), e il potenziamento del sistema sanitario, dove sono stati spesi solo 2,1 miliardi (68%). Il prossimo biennio – sottolinea Unimpresa – rappresenta quindi non solo un banco di prova per la capacità amministrativa del Paese ma anche un’opportunità irripetibile per consolidare la ripresa economica italiana. “Il biennio 2025-2026 – commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara – sarà decisivo per il perfetto completamento del Pnrr, con oltre il 53% delle risorse complessive ancora da impiegare in questa fase cruciale. La concentrazione di investimenti prevista negli ultimi due anni del Piano richiede una governance stabile e una stretta collaborazione tra il governo centrale e le amministrazioni territoriali, in particolare regioni e comuni, che sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nei settori in cui è prevista la codecisione. La capacità di coordinare in modo efficace gli interventi e garantire che i fondi vengano spesi in maniera oculata e nei tempi previsti è un elemento strategico per il successo dell’intero Pnrr. Stabilità politica e amministrativa sono quindi imprescindibili per affrontare le sfide di un biennio che segnerà il futuro del nostro Paese. La stabilità politica e la capacità di dialogo istituzionale, inoltre, saranno fattori cruciali per evitare ritardi e inefficienze È importante mantenere alta l’attenzione sul dialogo istituzionale e sul rispetto dei cronoprogrammi, per fare del Pnrr uno strumento di rilancio concreto e sostenibile per l’Italia”. Secondo il Centro studi di Unimpresa, che ha rielaborato dati della Corte dei conti, il Pnrr per l’Italia contempla risorse complessive pari a 194,4 miliardi per l’arco temporale dal 2020 al 2026. L’andamento della distribuzione delle quote nel corso degli anni evidenzia una progressione graduale, con una concentrazione significativa delle risorse nella fase finale del piano. Nel 2020, anno di avvio, sono stati stanziati appena 880 milioni, pari allo 0,4% del totale, una cifra simbolica destinata probabilmente a coprire le attività preliminari di pianificazione e organizzazione. Nel 2021, le risorse hanno raggiunto i 4,9 miliardi, pari al 2,5% del totale, segnando l’inizio concreto di alcune attività, ma ancora in una fase embrionale del piano. Nel 2022 si è registrata una prima crescita significativa, con 16,8 miliardi distribuiti, equivalenti all’8,6% delle risorse complessive. Questo dato ha indicato l’avvio di una fase più operativa, in cui sono stati implementati i primi progetti principali. Il 2023 ha rappresentato una tappa importante, con 24,1 miliardi destinati, pari al 12,4% del totale, confermando la progressiva maturità del piano e un’accelerazione delle attività. Il 2024 ha segnato una svolta fondamentale, con 43,2 miliardi, che hanno rappresentato il 22,2% delle risorse complessive. Questa cifra, che sfiora un quarto dell’intero piano, ha evidenziato l’entrata nel vivo dell’attuazione del PNRR, con la concretizzazione di progetti chiave e l’impiego di risorse su larga scala. Il biennio 2025-2026 concentra la maggior parte delle risorse, con il 53,8% del totale destinato a questa fase. In particolare, il 2025 raggiungerà il picco massimo, con 56 miliardi, pari al 28,8% delle risorse complessive, indicando la fase più intensa del piano, in cui si concentreranno gli sforzi per portare avanti le iniziative. Infine, nel 2026, le risorse si ridurranno leggermente a 48,6 miliardi, corrispondenti al 25,0% del totale, a conferma del completamento delle attività previste. La suddivisione temporale tra il periodo 2020-2024 e il biennio 2025-2026 ha evidenziato un progressivo aumento dell’intensità degli investimenti. Nei primi cinque anni, il piano ha previsto l’impiego di 89,9 miliardi, pari al 46,2% delle risorse complessive, una fase caratterizzata dall’avvio, dalla progettazione e dall’implementazione iniziale dei progetti. Al contrario, il biennio finale vede una concentrazione maggiore di risorse, con 104,6 miliardi, pari al 53,8% del totale, riflettendo la necessità di risorse significative per la chiusura e il completamento degli interventi. La distribuzione progressiva delle risorse risponde a una logica ben definita: i primi anni sono stati destinati alla preparazione e all’avvio delle iniziative, mentre il picco di risorse previsto per il biennio conclusivo indica una fase operativa culminante e determinante per il successo del piano. La progressione delle quote ha evidenziato una strategia attentamente calibrata, che ha privilegiato una distribuzione crescente delle risorse in funzione della maturazione dei progetti e delle esigenze operative. In questo contesto, i primi anni (2020-2022) sono stati caratterizzati da stanziamenti ridotti, seguiti da un aumento significativo a partire dal 2023. La fase finale, con oltre la metà delle risorse concentrate nel biennio 2025-2026, testimonierà l’intento di garantire il completamento delle iniziative previste, mantenendo un equilibrio tra la fase di avvio e quella conclusiva. Il piano, quindi, – evidenzia Unimpresa – “si configura come un meccanismo progressivo e dinamico, orientato a massimizzare l’efficacia degli interventi attraverso una distribuzione temporale delle risorse che rispecchia le esigenze operative di ogni fase”.La distribuzione delle risorse per missione (sono sette in tutto) evidenzia priorità chiare e differenziate, con una forte concentrazione su alcune aree strategiche, in linea con gli obiettivi di trasformazione e crescita del Paese. La missione che riceve la maggiore quota di fondi è quella relativa alla digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, a cui sono destinati 18,8 miliardi, pari al 70% della sua allocazione complessiva. Questo dato riflette la volontà di investire pesantemente nella modernizzazione tecnologica del sistema produttivo e amministrativo, oltre che nella valorizzazione del patrimonio culturale e turistico. Quasi pari importanza è data alla missione della rivoluzione verde e transizione ecologica, che riceve 18,5 miliardi, pari al 68% della sua quota totale. Questo sottolinea l’impegno del Paese verso una trasformazione sostenibile, attraverso progetti volti a ridurre le emissioni, aumentare l’efficienza energetica e promuovere l’uso delle fonti rinnovabili. Le infrastrutture per una mobilità sostenibile rappresentano un altro pilastro fondamentale del piano, con 8,9 miliardi stanziati, corrispondenti all’87% della loro allocazione. Questo elevato livello di avanzamento indica che le infrastrutture sono state una delle priorità assolute nella fase iniziale del cronoprogramma, con interventi mirati a migliorare i trasporti pubblici, ridurre l’impatto ambientale della mobilità e promuovere la connettività. La missione dedicata a istruzione e ricerca riceve 7,6 miliardi, pari al 60% della sua quota complessiva. Questo dato riflette un impegno importante per il miglioramento del sistema educativo e il rafforzamento della ricerca scientifica, considerati elementi chiave per garantire una crescita sostenibile e competitiva nel lungo termine. Più ridotte sono le risorse destinate a coesione e inclusione, con 1,9 miliardi stanziati, pari al 27% del totale. Questa missione sembra essere ancora in una fase preliminare, probabilmente per la complessità degli interventi richiesti e per il maggiore focus su altre priorità. Per la salute, invece, sono stati stanziati 2,1 miliardi, corrispondenti al 68% della sua quota. Questo dimostra l’attenzione al rafforzamento del sistema sanitario, soprattutto in risposta alle fragilità evidenziate dalla pandemia. LEGGI TUTTO

  • in

    Austria compensa stop gas russo con maggiore import da Germania e Italia

    (Teleborsa) – I partecipanti al mercato e gli operatori delle infrastrutture dell’Austria erano “ben preparati” allo stop delle forniture russe, per il mancato rinnovo del precedente accordo tra Mosca e Kiev. Lo afferma l’Austria Gas Grid Management.Viene garantito l’approvvigionamento ininterrotto ai clienti austriaci del gas e anche l’approvvigionamento delle centrali elettriche a gas, che in questo periodo dell’anno svolgono una funzione particolarmente importante per la stabilità della rete elettrica e come fornitore di calore.”Con gli impianti di stoccaggio ben riempiti come cuscino di sicurezza e le capacità di importazione esistenti di Gas Connect Austria dalla Germania e TAG GmbH dall’Italia, la potente infrastruttura del gas è a disposizione per compensare la perdita di consegna a Baumgarten”, si legge in un post su LinkedIn. Con circa 79,5 TWh (circa il 78%), il livello di stoccaggio è leggermente inferiore rispetto allo scorso anno, ma rimane elevato rispetto alla media a lungo termine.I consumi attualmente moderati in Austria nonostante le condizioni invernali (circa 310 GWh al giorno) saranno coperti dai prelievi dagli stoccaggi, dalla produzione interna e dalle maggiori importazioni dalla Germania e – in misura minore – dall’Italia, ha spiegato l’Austria Gas Grid Management. Le importazioni di gas dalla Germania verso il Tirolo e il Vorarlberg continuano invariate. LEGGI TUTTO

  • in

    INAIL, al via nuova campagna contro infortuni domestici

    (Teleborsa) – Al via la nuova campagna di comunicazione INAIL per la diffusione della cultura della prevenzione degli infortuni anche in ambito domestico, che a partire da oggi sarà veicolata fino al 31 gennaio su radio, televisione, web e carta stampata. Realizzata utilizzando il cliché narrativo dei film polizieschi, con ferri da stiro, frullatori, pentole e detergenti chimici nel ruolo degli indiziati, la campagna invita a non fidarsi degli insoliti sospetti. Elettrodomestici e prodotti per la casa, infatti, anche se all’apparenza possono sembrare oggetti ordinari e inoffensivi, in realtà nascondono dei rischi che non devono essere sottovalutati. Di qui l’invito a sottoscrivere o rinnovare l’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici che, a fronte del pagamento di un premio annuale di 24 euro, a carico dello Stato per le famiglie a basso reddito, protegge dalle conseguenze più gravi di un infortunio chiunque si occupi in maniera abituale, esclusiva e gratuita dei lavori in casa. Istituita dalla legge 493 del 1999, la prima in Europa a riconoscere il valore sociale del lavoro domestico, la polizza è obbligatoria per casalinghe e casalinghi di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Le prestazioni comprendono una rendita diretta, per inabilità permanente al lavoro pari o superiore al 16%, una prestazione una tantum rivalutabile, attualmente pari a 337,41 euro, per infortuni che comportano un’inabilità permanente compresa tra il 6% e il 15%, e una rendita ai superstiti in caso di morte dell’assicurato. Per gli infortuni mortali avvenuti in ambito domestico è prevista anche l’erogazione a favore dei superstiti, o di chiunque dimostri di aver sostenuto le spese funerarie, di un assegno una tantum attualmente pari a 12.240,00 euro, e un’ulteriore prestazione una tantum a carico del fondo vittime gravi infortuni. Ai titolari di rendita che versano in condizioni particolarmente gravi è riconosciuto, inoltre, l’assegno mensile per assistenza personale continuativa. LEGGI TUTTO

  • in

    GDF, maxi sequestro a Firenze di accessori contraffatti di note case di moda

    (Teleborsa) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, nell’ultimo mese, hanno eseguito due distinte operazioni nei confronti di 2 soggetti di nazionalità cinese dediti alla commercializzazione all’ingrosso di accessori di abbigliamento di note case di moda, che hanno portato al sequestro diverse decine di migliaia di pezzi contraffatti.In dettaglio, le Fiamme Gialle fiorentine hanno sottoposto a sequestro complessivamente 36.498 articoli di pelletteria (borse e cinture) riproducenti il marchio figurativo “Ralph Lauren” e 19.050 metri di tessuto riproducente i marchi figurativi “Fendi” e “Michael Kors”, tutti risultati contraffatti.Nell’ambito delle prima delle due attività di indagine, veniva accertata la commercializzazione di accessori di abbigliamento riportanti un logo riconducibile al famoso simbolo “Ralph Lauren”, in maniera da trarre in inganno il consumatore circa l’originalità del prodotto acquistato. Il celebre pittogramma, costituito da un giocatore di polo a cavallo, introdotto per la prima volta nel 1972 dalla nota maison, è da decenni uno dei simboli più riconoscibili nel mondo della moda.Il secondo intervento veniva invece concluso con il sequestro di tessuto riproducente, in assenza di qualsivoglia autorizzazione, il marchio figurativo composto dalle due “F” capovolte e contrapposte, che contraddistingue da anni la casa di moda Fendi. Il monogramma con la famosa doppia F, anche chiamata “Zucca invertita”, è da più di 50 anni impresso nell’immaginario collettivo come il logo riconducibile alla maison francese. Nell’ambito della stessa attività venivano sottoposte ad atto restrittivo anche diverse metrature di tessuto riproducenti falsamente il logo “MK” che caratterizza il brand dello stilista Michael Kors.I responsabili sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Firenze per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.L’impegno delle Fiamme Gialle di Firenze ha portato, nel corso dell’anno appena concluso, al sequestro di circa 175.000 articoli contraffatti (borse, cinture, zaini, foulard, tracolle) con la contestuale segnalazione alla Autorità Giudiziaria competente oltre 20 soggetti per i reati inerenti alla contraffazione dei marchi registrati. LEGGI TUTTO