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    Commercialisti, nuove professionalità nell’Osservatorio Nazionale 231/2001

    (Teleborsa) – L’Osservatorio Nazionale sul D.lgs. 231/2001 del Consiglio nazionale dei commercialisti, insediatosi lo scorso 3 ottobre, si arricchisce di nuove professionalità. Lo stesso Consiglio nazionale, infatti, ha nominato come nuovi componenti del gruppo di lavoro sulla responsabilità amministrativa degli enti: Federico Maurizio D’Andrea (Presidente Organismo di Vigilanza Banco BPM e Leonardo), Rossella De Bartolomeo (Direttrice auditing – Sea Milano), Claudia Gualtierotti (Chief Corporate Compliance Officer / DPO – Gruppo IREN) e Antonella Volpe (Model 231 – Corporate Liability Risk assessment & Coordination and Corporate Social Responsibility – Gruppo ENI).”Siamo certi che la partecipazione al gruppo di lavoro di queste nuove professionalità potrà arricchire la già autorevole composizione – dichiara il Presidente nazionale della categoria, Elbano de Nuccio –, apportando ulteriori competenze e specifiche esperienze e promuovendo nuove collaborazioni interdisciplinari tali da consentire l’ampliamento delle aree di intervento e di studio in materia 231/2001″.”Nel frattempo, sono state avviate le attività – aggiunge il Presidente dell’Osservatorio, Salvatore Sodano – relative sia al progetto di raccolta e di analisi, statistica e di merito, dei provvedimenti delle Procure e delle pronunce dei Tribunali di alcune importanti città italiane, sia al progetto di predisposizione delle linee guida del Consiglio nazionale dei commercialisti in materia 231/2001, con particolare riferimento alle attività dell’organismo di vigilanza”.Dell’Osservatorio facevano già parte i due Consiglieri nazionali delegati alla materia, Fabrizio Escheri ed Eliana Quintili, Renato Nitti (Procuratore del Tribunale di Trani), Ciro Santoriello (Procuratore Aggiunto del Tribunale di Cuneo), Costantino Visconti (Università di Palermo), Daniele Piva (Università Roma Tre), Paola Tagliavini (Università Bocconi), Antonio Matonti (Confindustria) e i commercialisti Annalisa De Vivo, Paolo Vernero, Ascensionato Carnà e Michele Furlanetto. LEGGI TUTTO

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    USA, PIL 3° trimestre rivisto al rialzo al +3,1%

    (Teleborsa) – Confermata in aumento la crescita dell’economia statunitense nel 3° trimestre del 2024. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati definitivi, il PIL americano è salito del 3,1% su base trimestrale, rispetto al +3% del trimestre precedente. Il dato è migliore della seconda stima, che indicava un +2,8%. Si è registrata una netta accelerazione della crescita dei consumi, che segnano un +3,7% dal +2,8% registrato nel trimestre precedente. La crescita dei profitti invece ha frenato, in calo dello 0,4% dal +3,5% precedente. Il PCE price index, una misura dell’inflazione, scende all’1,5%, mentre l’indice core registra un +2,2%.(Foto: Brandon Mowinkel / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Unitirreno (Unidata-Azimut), accordo con Fastweb per fibra sottomarina

    (Teleborsa) – Unitirreno – joint venture istituita da Unidata e il Fondo Infrastrutture per la Crescita ESG (IPC) gestito da Azimut Libera Impresa SGR – ha firmato un accordo di collaborazione con Fastweb relativo all’infrastruttura digitale sottomarina di circa 890 chilometri che sarà realizzata nel mar Tirreno e che collegherà Mazara del Vallo con Genova, con diramazioni verso Roma e Olbia.La partnership prevede l’acquisto da parte di Fastweb di una tratta della rete di fibra sottomarina, con l’opzione di estendere l’acquisto a ulteriori tratte strategiche del percorso nel prossimo futuro. L’adesione di un partner di rilievo come Fastweb sottolinea la rilevanza del progetto sviluppato da Unitirreno e il suo ruolo chiave nel potenziamento delle infrastrutture di connettività del Paese con il resto dell’Europa e con il Mediterraneo, si legge in una nota.A seguito dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, attualmente il progetto Unitirreno si trova nella fase di realizzazione delle stazioni di atterraggio (Landing Stations) presso i punti di approdo a Mazara del Vallo, Roma e Olbia. La posa del cavo sottomarino inizierà a gennaio 2025, con l’obiettivo di rendere la rete “ready for service” a giugno 2025.”Con l’accordo con Unitirreno, acquisiamo un asset unico nello sviluppo delle nuove vie di interconnessione tra le rotte europee ed extraeuropee, promuovendo la realizzazione di collegamenti digitali strategici e creando nuove opportunità di sviluppo economico per il Paese”, ha dichiarato Fabrizio Casati, Chief Wholesale Officer di Fastweb.”L’obiettivo che ci siamo posti con Unitirreno è di trasformare l’Italia in un vero e proprio hub strategico di connettività nel Mediterraneo e la collaborazione con un partner di rilievo come Fastweb, che condivide la nostra visione e il nostro impegno per lo sviluppo delle infrastrutture digitali del Paese, è un passo importante verso quel traguardo”, ha commentato Andrea Cornetti, Presidente di Unitirreno e Amministratore Delegato Real Estate e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa SGR.”Questo progetto conferma il nostro impegno a trasformare l’Italia in un hub digitale del Mediterraneo, grazie a una rete di connettività all’avanguardia che possiamo definire un vero e proprio corridoio digitale verso l’Africa, il Medio Oriente e l’Estremo Oriente. Siamo fiduciosi che il mercato comprenda gli sforzi intrapresi in questi anni e il valore sostanziale di questa infrastruttura digitale sottomarina”, ha detto Renato Brunetti, Amministratore Delegato di Unitirreno e Presidente e Amministratore Delegato di Unidata. LEGGI TUTTO

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    Pensioni, Fondo Fon.Te. chiude il 2024 con oltre 6 mld di euro di patrimonio

    (Teleborsa) – Il Fondo pensionistico Fon.Te. continua la sua crescita e chiude un 2024 molto positivo: sono 45mila le aziende associate e aumentano anche gli iscritti, oltre 290mila (+7%), con 19mila nuove adesioni al netto delle uscite. Il patrimonio gestito supera i 6 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2023 del 13%, dovuto anche dalla maggior contribuzione in entrata, che nel 2024 ha superato i 700 milioni di euro. Fondo Fon.Te. ha investito su innovazione tecnologica, ricerca medicale, transizione ecologica e agrifood-tech, allocando 30 milioni di euro in Venture Capital italiano e deliberato 130 milioni di euro per la gestione di Fondi di Investimento Alternativi internazionali. Ammonta a 270 milioni di euro, invece, il capitale erogato nel 2024 in favore di oltre 22mila aderenti. È quanto è emerso dalla Relazione annuale 2024 del Fondo Fon.Te., illustrata al Senato, che esamina il bilancio dell’anno 2024 e le proposte per valorizzare il ruolo della previdenza complementare nel contesto socioeconomico italiano.Fondo Fon.Te., nato nel 1996 per la gestione della previdenza complementare del terziario, è ente no profit e dal 1 aprile 2022 ha allargato il proprio ambito di attività ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi.”In questa Manovra finanziaria è stato messo al centro il tema della previdenza complementare, uno strumento necessario per dare una visione pensionistica adeguata al futuro dei giovani, e non solo. È fondamentale, infatti, – ha dichiarato Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – tenere conto del fatto che dal ’96 il sistema contributivo è prevalente e avremo pensioni più povere. In tal senso, abbiamo inserito in Legge di Bilancio una norma in forza della quale la previdenza integrativa potrà contribuire alla flessibilità in uscita attraverso un cumulo con il primo pilastro. Non accettiamo lezioni dalla professoressa Fornero, che con un pianto ci ha tolto sette anni di pensioni. Dare la possibilità di un’uscita anticipata ai lavoratori rappresenta un cambio culturale significativo, con il fine di dare un maggiore sostegno ai giovani. Un secondo intervento che avremmo voluto inserire riguarda il meccanismo del silenzio assenso. Non siamo riusciti a inserirlo per motivi legati alle coperture economiche, ma ci lavoreremo ancora di più, stiamo andando nella giusta direzione”.”La presentazione al Senato della terza Relazione annuale di Fondo Fon.Te., uno dei più grandi Fondi negoziali italiani, è l’occasione per illustrare i risultati di un 2024 per noi molto positivo – ha detto il presidente di Fondo Fon.Te., Maurizio Grifoni – e per provare a far comprendere più in profondità il ruolo della previdenza complementare. Ciò che appare inevitabile è l’avvio di una seria riforma del sistema previdenziale di secondo pilastro, che migliori le agevolazioni di natura fiscale per renderla più accessibile a tutti, in particolare ai giovani lavoratori. Per il futuro, Fondo Fon.Te ha tanti progetti che vedranno la piena concretizzazione a partire dal 2025 su un orizzonte di medio lungo termine. Il nostro impegno resta immutato e con spirito innovativo continueremo ad assicurare il necessario contributo nella costruzione di un sistema previdenziale sempre più vicino alle persone e utile al futuro del Paese”.”Il 2024 è stato un anno estremamente positivo per il Fondo pensione Fon.Te.. Lo strumento della previdenza complementare – ha affermato Anna Selvaggio, direttore generale di Fondo Fon.Te. – comincia a diffondersi tra i nostri settori, c’è una maggiore consapevolezza, non solo da parte dei lavoratori ma anche delle aziende che, dopo la pandemia, hanno scoperto e valutato meglio i vantaggi derivanti dall’adesione alla previdenza complementare. È ovvio che il Fondo pensione Fon.Te. ha ancora una strada molto lunga da fare, ma siamo molto contenti e soddisfatti, anche perché come emerge da un’indagine che abbiamo promosso, emerge una grande fiducia nel Fondo e nel modo in cui vengono gestite le risorse che ci vengono affidate”.”La Relazione Annuale di Fondo Fon.Te. presenta numeri particolarmente positivi nonostante le crisi economiche recenti. Le sfide del sistema previdenziale italiano sono numerose. È fondamentale, pertanto, – ha detto Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati – prevedere adeguate tutele per i casi di carriere discontinue, tenendo conto delle complesse dinamiche salariali, per cui occorre costruire un sistema pensionistico in grado di dare risposte. L’aumento dell’età pensionabile con l’incremento dell’aspettativa di vita rende necessario introdurre meccanismi di flessibilità in entrata e in uscita dal mercato del lavoro. Ribadisco la mia intenzione di riproporre la norma relativa all’introduzione del meccanismo del silenzio assenso, un passo importante in questa direzione. Altri aspetti centrali riguardano l’educazione finanziaria dei giovani, le agevolazioni fiscali e le deducibilità al fine di rendere più accattivante la sottoscrizione di una pensione integrativa”.”Sono molte le donne lavoratrici iscritte al Fondo Fon.Te. e c’è un impegno concreto nell’economia reale. Credo – ha affermato Annamaria Furlan, vicepresidente della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale del Senato – che sia un risultato positivo, che può dare prospettive a tanti lavoratori e tante lavoratrici. Bisogna informare e coinvolgere i giovani, che un domani, anche attraverso l’adesione alla previdenza integrativa, saranno pensionati con un reddito dignitoso. Occorre capire cosa serve affinché l’adesione alla previdenza complementare sia sempre più estesa. In tal senso, è opportuno prevedere un fisco premiante per i Fondi che investono in economia reale e, al contempo, intervenire per contrastare il fenomeno dei salari bassi”.”Quest’anno, all’interno del dibattito politico sulla Manovra finanziaria, si sta finalmente affrontando il tema della previdenza complementare, un passo importante. Tuttavia, – ha dichiarato Donatella Prampolini, vicepresidente Confcommercio – Imprese per l’Italia – persiste la tendenza a trascurare il momento in cui saranno necessari i requisiti per accedere alla pensione. In questo contesto, il ruolo della contrattazione diventa fondamentale. È quindi indispensabile intensificare il lavoro a livello territoriale per dare il giusto rilievo a una questione cruciale”.”Nonostante i dati estremamente positivi emersi dalla Relazione e gli evidenti vantaggi della previdenza complementare, persistono criticità che – ha evidenziato Francesca Mandato, esponsabile nazionale Filcams CGIL – richiedono interventi mirati, come la questione delle carriere discontinue e del lavoro povero, problematiche che colpiscono soprattutto le donne. Per rafforzare un sistema pensionistico integrativo è fondamentale rendere più stabile e solido il mercato del lavoro. Sul piano finanziario e degli investimenti è inoltre necessario distinguere tra profit e no profit, garantendo così rendimenti sicuri e una gestione responsabile”.”Una delle sfide principali è spostare l’attenzione sull’informazione, trasformandola in un tema sociale. È cruciale – ha affermato Mirco Ceotto, Fisascat Cisl Nazionale – agire sulla contrattazione di secondo livello. Serve avviare un confronto tra Governo e parti sociali per affrontare questioni come il TFR, gli aumenti contrattuali, le quote da destinare alla previdenza complementare e le agevolazioni fiscali”.”Nel settore del Terziario le persone che avrebbero più bisogno della previdenza complementare sono proprio i giovani e le donne. Gli strumenti di intervento per incentivare le adesioni sono diversi. Occorre – ha detto Gabriele Fiorino, segretario nazionale UILTuCS – promuovere una maggiore informazione, rafforzare la contrattazione e prevedere misure a sostegno della previdenza complementare”.Iscritti, la metà sono donneDegli iscritti al Fondo Fon.Te. quasi il 50% è costituito da donne, un dato in netta controtendenza rispetto ad altri settori economici. I lavoratori con età compresa tra i 20 e i 34 anni rappresentano, invece, solo il 25% della popolazione iscritta. La fascia d’età compresa tra i cinquantacinquenni e gli over 65 raggiunge il 19% della platea degli aderenti.Formazione e gestione finanziariaNel 2024 sono state gestite 30mila richieste di contatto telefonico e oltre 45mila pervenute via mail, mentre sono stati svolti oltre 60 incontri formativi – informativi con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui vantaggi del sistema di secondo pilastro. Il Fondo ha poi sviluppato e concluso un progetto di collocazione di sportelli della previdenza complementare. Sul fronte della gestione finanziaria, per il comparto Conservativo, con 1,8 miliardi di euro di capitalizzazione, si è registrato un rendimento del +4,8% a dodici mesi. Ottime performance anche per i comparti Sviluppo (+9,3%), Crescita (+10,6%) e Dinamico (+14,1%). Un importante driver strategico della gestione finanziaria di Fon.Te. resta anche nel 2024 la crescente allocazione in investimenti illiquidi.Previdenza di secondo pilastro e progetti futuriDa un’indagine promossa da Fon.Te. su come la previdenza complementare sia percepita dai lavoratori del settore terziario, è emerso che l’88,2% delle persone intervistate esprime forte preoccupazione sulla vita da lavoratore in pensione, nonostante solamente 1 su 3 si sia informata. Molti degli intervistati già aderenti, tuttavia, si dichiarano iscritti a un fondo pensione negoziale poiché questo infonde maggiore tranquillità, considerato che è stato istituito attraverso accordi collettivi tra datori di lavoro e organizzazioni sindacali.Diversi i progetti di Fondo Fon.Te. in cantiere per il futuro. Dal 2025 sarà introdotto un meccanismo di life cycle, per ampliare l’offerta di investimento per gli iscritti e garantire la scelta automatica della linea di investimento in relazione alla fase del ciclo di vita e alla distanza dal momento del pensionamento. Verrà rafforzata l’infrastruttura tecnologica e amministrativa con l’implementazione della Generative AI, mantenendo alta l’attenzione ai rischi sulla sicurezza IT. È previsto, inoltre, l’avviamento del processo di adesione paperless, e Fon.Te. sarà il primo Fondo negoziale in Italia a offrire una soluzione di adesione senza scambi di documentazione cartacea, con l’utilizzo di firma elettronica digitale one shot a costo zero per l’aderente. LEGGI TUTTO

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    Gruppo BCC Iccrea, Fitch migliora Outlook a Positivo e conferma BBB

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha migliorato l’outlook sul rating del Gruppo BCC Iccrea e della capogruppo Iccrea Banca a “Positivo” da “Stabile”, confermando sia il rating a lungo termine (Long-Term IDR) a “BBB-” che il viability rating (VR) a “bbb-“.L’outlook positivo riflette l’aspettativa di Fitch che il profilo di business del Gruppo BCC Iccrea possa trarre beneficio sia dal moderato miglioramento del contesto operativo italiano che dalle iniziative strategiche intraprese, come le recenti partnership nei settori assicurativo e di wealth management, volte a rafforzare e diversificare la generazione dei ricavi. Fitch prevede inoltre che il Gruppo possa ulteriormente ridurre l’incidenza dei propri crediti deteriorati lordi, mantenendo livelli di copertura ben superiori agli standard europei.Fitch sottolinea infine come gli attuali rating del Gruppo riflettano l’ampia rete distributiva in Italia, una soddisfacente redditività, un’adeguata qualità degli attivi con elevati livelli di copertura, una concentrazione degli impieghi inferiore alla media, una granulare base di depositi e un’elevata capitalizzazione.”Il nuovo giudizio di Fitch si unisce ad un’importante serie di riconoscimenti positivi ottenuti dal Gruppo negli ultimi mesi, consolidando ulteriormente il posizionamento dei rating del Gruppo nella categoria Investment Grade – ha detto Mauro Pastore, Direttore Generale del Gruppo BCC Iccrea – Questa ulteriore notizia positiva testimonia come il nostro modello di business sappia coniugare i valori della mutualità e del localismo con un’attenta e disciplinata gestione dei rischi, rendendoci oggi uno dei Gruppi più solidi del sistema”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Calderone: formazione importante in tema di sicurezza

    (Teleborsa) – Il ministro del Lavoro, MarinaCalderone, ha dichiarato che “il lavoro sicuro vuol dire non solo implementare tutte le regole, ma anche come accompagnare il percorso di formazione e sensibilizzazione delle persone”. La formazione è un tema importante, bisogna puntare alla vita sicura. La sicurezza non deve essere confinata solo ai luoghi di lavoro – ha aggiunto intervenendo alla presentazione del bando Isi 2024 –. I rischi domestici sono una delle componenti piu’ importanti che si nascondono nelle nostre giornate”.Calderone ha quindi invitato a riflettere sulla possibilità di “mettere in relazione l’Inail con le casse private di previdenza” con l’obiettivo di “costruire un percorso di assicurazione che tenga conto della specificità del lavoro professionale e, nel contempo, della necessità di offrire un prodotto assicurativo che possa tutelare i professionisti anche dai rischi infortunistici”. A margine della presentazione del bando Isi 2024, Calderone ha sottolineato che “il fatto di svolgere un’attività in forma autonoma non vuol dire che non si corrano dei rischi, legati alla mobilità e alla complessità di utilizzo delle tecnologie”. “È importante aprire una riflessione congiunta che può portare a costruire dei prodotti, dei modelli legati alla particolarità del settore”, ha dichiarato. Un ragionamento che secondo il ministro del Lavoro si può fare anche per il terzo settore e il volontariato “per dare protezioni” a chi svolge questo servizio, ha aggiunto.Quanto al dossier Stellantis, la ministra ha affermato di aver detto “all’azienda e alle rappresentanze sindacali dei lavoratori che nel momento in cui ci si siede al tavolo e si individuano percorsi e strategie che abbiano come filo conduttore la tutela dell’occupazione negli stabilimenti di Stellantis, certamente il Governo farà la sua parte”. “Gli strumenti li abbiamo, a partire dal fondo nuove competenze – ha proseguito – per poi utilizzare gli altri strumenti che ci mette a disposizione sia il PNRR che la politica di coesione. C’è un tema legato all’indotto, già in altri settori come l’acciaio e la moda abbiamo fatto interventi specifici e laddove non c’era la copertura degli ammortizzatori sociali ordinari abbiamo costruito un percorso diverso utilizzando l’ammortizzatore unico emergenziale. Se sarà il caso faremo anche questo”. Se l’obiettivo è mantenere i livelli occupazionali, ha aggiunto, “ci devono essere conseguentemente una strategia e programmi di lavoro da condividere con l’azienda, anche attraverso strumenti di accompagnamento come gli ammortizzatori sociali. Abbiamo avuto un confronto che ci ha confermato la volontà di Stellantis di investire in Italia, portare nuovi modelli e aumentare i volumi di produzione nei prossimi anni. E su quello costruire anche percorsi di formazione e aggiornamento”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali scendono più delle attese

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 13 dicembre 2024, sono scesi di circa 0,9 milioni di barili a 421 MBG, contro attese per un decremento di 1,6 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un decremento di 3,2 milioni, arrivando a 118,2 MBG, contro attese per un variazione di +0,8 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 2,3 milioni a quota 222 MBG (era atteso un incremento di 2 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,5 milioni a 393,1 MBG. LEGGI TUTTO

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    Shrinkflation, Federconsumatori: “Anche i prodotti natalizi colpiti dalla sgrammatura”

    (Teleborsa) – È un tema caldo quello della shrinkflation: quello strano fenomeno per cui il contenuto delle confezioni diminuisce, ma il prezzo, nella migliore delle ipotesi, rimane invariato, quando addirittura non aumenta. Mr. Prezzi ha indetto, per oggi, la Commissione di allerta rapida su questo argomento, convocando aziende e consumatori per discutere le soluzioni ottimali per risolverlo (in attesa di verificare l’efficacia di quelle individuate dal DDL concorrenza. “Apprezziamo la volontà di affrontare il problema da parte del garante dei prezzi e – fa sapere Federconsumatori – avanzeremo le opportune osservazioni e richieste, ma, intanto, presentiamo le principali evidenze delle ricerche effettuate dal nostro Osservatorio Nazionale e dalla Fondazione Isscon su tale tema”.”I consumatori, negli anni, – sottolinea Federconsumatori – si sono resi conto che le confezioni dei prodotti che consumano sono più piccole, ma, di anno in anno, il fenomeno si è fatto più diffuso ed evidente. Per di più è sopraggiunto in un momento di particolare difficoltà per le famiglie, aggravando ulteriormente i rincari già elevati dei prodotti, specialmente quelli a elevata frequenza di acquisto. È una tattica, subdola, che permette di alzare i costi senza dare nell’occhio: una sorta di inflazione nascosta, che i cittadini pagano di tasca propria con l’aggravante, spesso, di sentirsi beffati. Generalmente, infatti, il consumatore ricorda il prezzo del prodotto, ma non l’esatta grammatura e anche per i più attenti è difficile tenere d’occhio l’aumento dei prezzi al chilo. L’effetto a lungo termine di tale pratica si ripercuote sul potere d’acquisto dei consumatori, che pagano un prezzo più alto per una quantità minore di prodotto, ma non è trascurabile neppure l’impatto negativo sull’ambiente. Riducendo solo la quantità di prodotto senza adattare le confezioni, infatti, si genera un eccesso di materiale di imballaggio: un fenomeno noto come overpackaging. Le scatole di merendine, le confezioni di tisane, quelle dei biscotti, e quelle di tanti altri prodotti, spesso non sono riempite fino all’orlo, proprio allo scopo di lasciare le dimensioni delle confezioni invariate, facendo sì che l’inganno sia meno evidente”.Ma quali sono i prodotti più colpiti? Dalla pasta alle patatine, dalla birra ai prodotti per la casa, quasi nessun settore sembra esente dal fenomeno. Nemmeno i prodotti tipici delle festività natalizie si salvano da questa dinamica. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori e la Fondazione Isscon hanno rilevato i principali prodotti interessati dalla shrinkflation, prendendo in esame gli ultimi due anni e mettendo a confronto riduzione di quantità e variazione di prezzo (rispetto al 2022), sia per i prodotti di uso quotidiano, sia con un focus relativo alle festività natalizie. Tra i prodotti di Natale, il dolce tipo panettone al cioccolato di un noto marchio ha subito l’incremento di prezzo più eclatante (pari al +30,82%), con una contestuale riduzione del prodotto del -11,76%.Tra i prodotti di uso quotidiano, un determinato marchio di bagnoschiuma ha registrato il calo di quantità più evidente, pari al -16,67%, a fronte di un aumento di prezzo del +6,71%. Noti detersivi per piatti e ammorbidenti hanno visto ridurre le quantità del -5,56% e del -12,50%, con un aumento di prezzo, rispettivamente, del +50,31% e del +78,85%.I detersivi si rivelano tra i prodotti più colpiti dalla shrinkflation, specialmente in occasione delle offerte. Capita spesso, infatti, che vengano messi in vendita formati scorta che sembrano essere molto convenienti. Sembra, appunto. A causa della shrinkflation, acquistando il multipack abbiamo l’impressione di risparmiare molto di più di quanto in realtà non accada: riducendo le quantità dei prodotti inseriti in pacchi “maxi promo”, infatti, l’offerta potrebbe essere meno vantaggiosa di quanto crediamo. LEGGI TUTTO