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    Stellantis, tavolo al Mimit il 14 novembre dopo il “no” di Elkann al Parlamento

    (Teleborsa) – Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro AdolfoUrso, ha convocato il Tavolo Stellantis per giovedì 14 novembre a Palazzo Piacentini. Sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dell’azienda, delle Regioni sede di stabilimenti produttivi, delle organizzazioni sindacali e dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive). È arrivata subito la risposta del governo dopo che ieri il presidente del gruppo automobilistico, John Elkann, aveva fatto sapere che non sarebbe andato in audizione in Parlamento ma che il confronto sarebbe proseguito con il Mimit, “in attesa della convocazione ufficiale presso la Presidenza del Consiglio”.”Non essendoci aggiornamenti dall’audizione dello scorso venerdì 11 ottobre da Lei stesso presieduta non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato”, aveva spiegato in una lettera inviata al presidente della X Commissione, Alberto Gusmeroli, ringraziando lui e i parlamentari “per l’attenzione che stanno dedicando al settore dell’automotive e alle sue evoluzioni in Italia, in Europa e nel mondo”.Gusmeroli ha comunque fatto sapere che rinnoverà la richiesta di audizione del presidente di Stellantis, John Elkann. Il leader del suo partito e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito la decisione di Elkann una “vergognosa offesa alle istituzioni”. “Prima Stellantis prende i soldi e scappa all’estero, ora John Elkann diserta il Parlamento. La sua presenza è un obbligo, non solo morale, per rendere conto al Paese di una gestione scellerata nonostante gli enormi contributi pubblici – ha dichiarato in una nota –. La Lega ribadisce la propria solidarietà a tutti i lavoratori del gruppo Stellantis”. Anche i sindacati fanno pressione sul governo affinché venga convocato un tavolo a Palazzo Chigi. Su Stellantis e il settore auto “siamo in attesa di risposte da parte della presidente del consiglio e del ministro Adolfo Urso. Continuiamo a chiedere un incontro” a Palazzo Chigi, ha dichiarato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in conferenza stampa. “La Fiat non c’è più da un po’ di anni e la famiglia Agnelli non comanda più. Non so se tutti se ne sono accorti e se lo sono messi in testa”, ha commentato invece il leader della Cgil, Maurizio Landini. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite di case in corso in aumento a settembre

    (Teleborsa) – Frenano ancora le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di settembre, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un incremento del 7,4% su base mensile, portandosi a quota 75,8 punti contro la salita dello 0,6% registrato ad agosto (70,6). Il dato si confronta con il +1,9% atteso dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    “Economia della Bellezza 2024”, Banca Ifis: da 700 imprese che investono in arte e cultura 192 miliardi di fatturato

    (Teleborsa) – Le imprese italiane che investono in arte e cultura sono oltre 700, producono complessivamente 192 miliari di euro di ricavi annui e registrano una produttività superiore di 1,4 rispetto alla media, che sale a oltre 3 nel settore bancario, il comparto più vivace nello sviluppo di progettualità in questi ambiti. Sono le principali evidenze che emergono dalla quinta edizione di Economia della Bellezza, la piattaforma di cultura d’impresa che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio economico di Bellezza generato dalle PMI del nostro Paese. Nell’edizione 2024, lo studio approfondisce la capacità delle imprese italiane di sviluppare progetti culturali e artistici oltre ai loro impatti sulla produttività.”Economia della Bellezza dimostra con numeri e testimonianze concrete, di piccoli e grandi imprenditori del nostro Paese, quanto sia vincente il binomio tra arte e cultura e attività d’impresa. Una unione che crea valore, economico e sociale, e che conferma il ruolo chiave della figura dell’imprenditore-mecenate per lo sviluppo virtuoso della collettività. Per questo, ho voluto creare ‘Ifis art’, il brand che riunisce tutte le progettualità di Banca Ifis che hanno l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese. Una piattaforma integrata e aperta sia alle nostre persone che al territorio e che, tra le altre cose, prevede una corporate collection di importanti opere esposta nelle sedi del Gruppo, il Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg, a Mestre, il sostegno alle più importanti manifestazioni artistiche nazionali — da Biennale di Venezia a Roma Arte in Nuvola —, oltre a operazioni di assoluto rilievo come l’acquisto e il restauro dell’opera di Banksy ‘Migrant Child’, a Venezia, e del Palazzo San Pantalon, sul quale è stata realizzata” ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis.Secondo il report elaborato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis e presentato oggi mercoledì 30 ottobre, presso Villa Fürstenberg, a Mestre, all’interno della giornata studio dal titolo “Economia della Bellezza, Arte e Cultura asset strategici di competitività”, le aziende che realizzano questo tipo di investimenti producono un forte cambiamento sia all’interno dell’azienda che sul posizionamento verso gli stakeholder esterni. Un cambiamento che si traduce in un aumento della produttività maggiore di 1,4 volte rispetto alle aziende di analoga dimensione che operano nel medesimo mercato, oltre a una crescita delle retribuzioni superiore di 2,2 volte, con un impatto indiretto, quindi, anche sulla valorizzazione delle competenze.Dallo studio emerge come si tratti di realtà che hanno una lunga tradizione, seguendo la storia del nostro Paese: il 6% è sul mercato da più di 65 anni e la numerica aumenta durante gli anni ’60 (29% la relativa incidenza), andando a stabilire tra gli anni ’80 e ’90 quasi il 43% delle imprese con, infine, un altro 22% di tali realtà che ha iniziato a operare nel XXI secolo.Guardando poi alla distribuzione geografica di tali realtà, 18 regioni su 20 hanno all’attivo imprese che evidenziano progettualità su arte e cultura. Di queste, il 79% si concentra nelle regioni del Centro-Nord, sul podio Lombardia (227), Veneto (123) ed Emilia-Romagna (112). Caso a parte l’Umbria che emerge con una penetrazione del 18% sul tessuto imprenditoriale.Per quanto riguarda la dimensione di queste imprese, 8 su 10 registrano un fatturato inferiore ai 250 milioni di euro. Le oltre 700 aziende riscontrate sono distribuite su diversi settori produttivi: moda, meccanica, agroalimentare, solo per citare i primi tre settori composti da imprese che investono in progetti di stampo artistico-culturale. Gli obiettivi che le imprese si sono poste con queste progettualità sono stati approfonditi attraverso un’indagine sul campo che ha coinvolto i decision maker (da imprenditori a Istituzioni come la Camera di Commercio) da cui sono emersi 4 tipologie di aree di intervento: il 52% costruisce relazioni solide con territori e comunità; il 23% comunica con i propri stakeholder esterni; il 12% usa arte e cultura come strumenti di innovazione e di stimolo creativo; il 12% si è concentrato sull’engagement dei dipendenti. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione cresce più delle attese a ottobre

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese l’inflazione tedesca a ottobre 2024. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4% su mese, dopo il dato invariato del mese precedente e contro il +0,2% del consensus.Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata a +2%, dopo il +1,6% del mese precedente e superiore al +1,8% del consensus.L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a +0,4%, rispetto al -0,q% precedente ed al +0,2% atteso. Su anno si registra un incremento del 2,4%, che risulta superiore all’1,8% precedente e al 2,1% atteso. LEGGI TUTTO

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    MF ESG Award 2024, ASPI premiata processo di trasformazione messo in atto dall’azienda

    (Teleborsa) – Gli MF ESG Award premiano Autostrade per l’Italia. Le motivazioni del riconoscimento si fondano sul processo di trasformazione messo in atto dall’azienda, un percorso che ha avuto un notevole impatto, interessando, oltre al Piano Industriale e al Piano di Sostenibilità, il modello organizzativo e i sistemi operativi, che hanno integrato i principi ESG (Environmental, Social, Governance) nei processi societari. Il risultato è stato un efficace allineamento delle società del Gruppo alle linee guida di sostenibilità promosse da Onu, Ocse e Unione Europea. Lo stesso vale per il sistema di gestione dei rischi, in cui sono stati inseriti i principali temi ESG.Il premio mira a valorizzare le imprese che dimostrano impegno verso la sostenibilità ambientale, sociale e di governance, in linea con l’Agenda 2030. Le aziende premiate si distinguono per avere sviluppato strategie avanzate e innovative nelle tre dimensioni e vengono valutate attraverso criteri rigorosi, spesso certificati da enti indipendenti come Standard Ethics. Tra le società premiate vi sono grandi aziende italiane e internazionali attive in diversi settori, tra cui infrastrutture, finanza, e tecnologia.Il riconoscimento è stato consegnato a Alessandro Bevilacqua, direttore di Tronco di Milano, nell’ambito del Sustainable Future Forum, promosso da Class CNBC e Milano Finanza.”La gestione di un’infrastruttura strategica come la rete autostradale comporta responsabilità precise verso utenti, stakeholder, lavoratori e territori attraversati – afferma Bevilacqua – In quest’ottica, la strategia ESG di Aspi è strettamente connaturata alla mission del Gruppo: rendere la mobilità sempre più sostenibile, sicura, innovativa ed efficiente e rispondere alle esigenze presenti e future della Società e delle sue comunità. La rete di Autostrade per l’Italia del Tronco di Milano, in particolare, si integra direttamente nel tessuto urbano, riflette lo spirito della città: innovativo, dinamico, resiliente e orientato al futuro. La nostra infrastruttura e il nostro approccio gestionale, grazie a sistemi di monitoraggio in tempo reale e soluzioni digitali avanzate, evolvono costantemente per creare valore, a beneficio di tutti coloro che ne usufruiscono, conclude”.”Nel percorso di trasformazione di Autostrade per l’Italia – afferma Concetta Testa head of Sustainability ASPI – la sostenibilità è stata posta al centro della strategia aziendale. Questa scelta ha posto le basi per un cambio di passo, riconoscibile in tutte le dimensioni del nostro business, a iniziare dalla definizione di un sistema di governance coerente. La cultura aziendale e l’identità stessa del Gruppo sono state ridefinite di conseguenza: la sostenibilità è ora la metrica per valutare i risultati raggiunti, ma anche l’obiettivo ultimo del nostro operare. Il nostro impegno non si è, quindi, limitato a un mero adattamento formale, ma ha prodotto risultati tangibili confermati dalle certificazioni ricevute e dai costanti miglioramenti nelle valutazioni dei rating ottenuti in ambito ESG”. LEGGI TUTTO

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    ICT Business cresce e vola oltre i 42 miliardi

    (Teleborsa) – Il mercato ICT italiano continua a crescere a ritmi superiori a quelli dell’economia nazionale, consolidando il suo ruolo strategico per lo sviluppo economico e l’innovazione delle imprese. Si evidenzia in particolare una crescita del +4,1% per il settore ICT business nel 2024, per un valore complessivo di 42,4 miliardi di euro, e una previsione di crescita del +4,6% nel 2025. Sono i dati di sintesi che emergono dall’Assintel Report 2024 sul digitale, realizzato da Assintel-Confcommercio insieme alle società di ricerca TIG e Istituto Ixé e presentato oggi nel corso di un evento alla Camera dei Deputati.Il report mette in evidenza che le aziende italiane, sebbene si muovano in uno scenario economico complesso e in una cornice prudenziale di controllo dei costi, stanno dimostrando un forte interesse nell’adozione di tecnologie innovative come driver di competitività. La crescita è trainata dagli investimenti tecnologici delle grandi organizzazioni (imprese e PA), che rappresentano il 53% del mercato ICT business e che crescono del +4,9%, pesando 22,5 miliardi di euro.I settori verticali che nel 2024 hanno più investito in ICT sono la Pubblica Amministrazione (+6%), fortemente sostenuta dai fondi PNRR, l’Industria (+5,9%), le Utilities (+5,7%), e il settore finanziario (+5,4%).A livello geografico, il Nord-ovest rimane il mercato principale per volume (+4,9%), mentre il Nord-est segna il tasso più alto di crescita (+5,4%), trainato dall’innovazione delle imprese locali. Il comparto che cresce maggiormente è quello dei Servizi IT (+8,6%), a cui segue quello del Software (+4,6%). Fanalino di coda l’Hardware, meglio dello scorso anno ma a crescita zero.’Per valorizzare il Made in Italy Digitale- commenta la presidente Assintel, Paola Generali- è vitale coltivare una partnership fra il mondo delle imprese e quello della politica a tutti i livelli, da quello territoriale a quello nazionale fino allo sfondo più ampio dell’Unione Europea. Il comparto ICT nazionale è costituito in maggioranza da micro, piccole e medie imprese e startup, che sono protagoniste della modernizzazione del Paese, fianco a fianco delle PMI della domanda sul territorio, sebbene debbano scontrarsi quotidianamente con un contesto che premia solo le grandi organizzazioni. Il Governo può e deve valorizzare maggiormente le peculiarità che caratterizzano il tessuto innovativo del nostro Paese, con politiche che premino l’aggregazione delle imprese ICT, investimenti che garantiscano una vera liquidità e normative che diano loro accesso e pari dignità ai mercati della Pubblica Amministrazione dominati esclusivamente dalle grandi aziende’.”Qui ed ora’- prosegue Generali- è il momento di dare una svolta significativa all’economia digitale del nostro Paese, diversamente qualsiasi strategia digitale nazionale non potrà essere realizzata, perché per realizzarla sono indispensabili le coraggiose, innovative, operose PMI del Digitale, vale a dire il nostro Made in Italy Digitale che supporta il Made Italy della Domanda: in breve la nostra economia nazionale’.Nel dettaglio: le imprese utenti continuano a investire in modo crescente nel digitale, nel 2024 per il 27% di loro la spesa in innovazione è in crescita e per il 62,2% stabile. Solo il 7% dichiara una frenata. Migliora anche la percentuale di imprese completamente analogiche: sono solo 45.000, il 2,9% su totale, contro l’8,5% dello scorso anno.Il cloud e l’intelligenza artificiale sono le tecnologie emergenti con prestazioni migliori. Dal punto di vista delle PMI ICT, esse sono early adopter: le testano e le utilizzano per prime, per poi immetterle nella loro offerta sul mercato.Il 68% del campione ha già integrato soluzioni cloud, mentre il 45% prevede l’adozione di AI entro il 2025. A livello di tassi di crescita del mercato, l’AI cresce del +34,4%, Il Cloud del +25,2%, la Cybersecurity del +13,1% e la BI/Analytics del +8,7%.Sul versante della Domanda, i livelli di adozione delle tecnologie emergenti sono ancora bassi e in larga misura si limitano ad una prima fase di sperimentazione: solo il 4% delle imprese, soprattutto di grandi dimensioni, è già in fase applicativa avanzata.Il report rileva anche gli ostacoli che il mercato ICT italiano deve affrontare, sia lato offerta sia lato domanda. Il 54% delle PMI ICT segnala la scarsità di risorse economiche come principale ostacolo alla crescita, a cui si somma la difficoltà ad accedere a finanziamenti (30%). C’è poi l’aspetto culturale: per il 54% delle aziende fornitrici, un ostacolo alla crescita è anche una cultura aziendale dei clienti poco orientata al cambiamento, a cui si somma la loro difficoltà nel definire strategie digitali collegate ai propri modelli di business (40%). Questi valori trovano corrispondenza anche nelle rilevazioni sulle aziende utenti: le risorse economiche restano al primo posto per il 40,7% del campione, in crescita di quasi 10 punti rispetto allo scorso anno. Al secondo posto il tema della cultura aziendale e delle competenze, significativo per il 31,1% di loro.Trasversale a tutti è il tema delle competenze digitali, che nell’ICT diventa problematico: il 92% delle aziende prevede un’occupazione stabile o in crescita, ma il 39% di loro lamenta difficoltà a trovare risorse con competenze specifiche.’I dati indicano una crescita significativa del mercato ICT italiano, spinta dagli investimenti tecnologici delle grandi aziende. Tuttavia, l’adozione delle PMI di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale è limitata- commenta Giulia Gasparini, Senior Leader SMB EU SOUTH di AWS- AWS supporta le imprese di ogni dimensione nella trasformazione digitale grazie a soluzioni flessibili, all’accesso ad AI e analytics per aumentare la competitività, a programmi di formazione IT. Affinché l’ecosistema ICT italiano possa esprimere appieno il suo potenziale, è tuttavia fondamentale che venga definito un quadro normativo chiaro, adottando un approccio basato sui rischi e che consideri attentamente le esigenze specifiche di tutte le aziende, dalle grandi multinazionali alle PMI, nella definizione dei requisiti e degli obblighi regolamentari sull’Intelligenza Artificiale’.”Le piccole e medie imprese e i liberi professionisti adesso noleggiano anche i software invece di acquistarli- fa notare Aurelio Agnusdei, country manager di Grenke Italia, società specializzata nel noleggio operativo di beni strumentali per imprese e professionisti e leader di mercato nel nostro Paese- Fotocopiatrici e sistemi EDP (hardware), macchinari industriali, ma anche attrezzature da ufficio restano i beni più noleggiati nel mercato italiano che da gennaio ad agosto 2024 vale quasi 950 milioni di euro (in crescita del 15% rispetto ai primi otto mesi del 2023)’.”Con la continua crescita del mercato ICT in Italia, che supera i 42 miliardi di euro, sta crescendo anche la consapevolezza delle PMI sui temi di sicurezza informatica- commenta Danilo Cattaneo, CEO di InfoCert- Al contempo, è cruciale garantire la sicurezza e l’affidabilità di tutte le transazioni digitali e in questo il digital trust diventa la base su cui costruire il futuro dell’economia digitale, assicurando che l’adozione di nuove tecnologie sia sostenuta da sistemi sicuri e certificati. Solo così possiamo supportare un ecosistema digitale in espansione, dove innovazione e fiducia viaggiano di pari passo, creando valore per imprese, cittadini e istituzioni’.’Vogliamo favorire l’adozione da parte delle PMI di soluzioni digitali innovative, facilitando l’accesso a servizi semplici e alla portata di tutti- afferma Paolo D’Andrea, Responsabile Small & Medium Market di TIM- Le nostre applicazioni, arricchite con funzionalità abilitate da Intelligenza Artificiale, riguardano gli ambiti di sistemi di collaborazione e cloud, marketing digitale, sicurezza e connessioni evolute dedicate.- Soluzioni che rispondono alle esigenze delle PMI e che consentono loro di affrontare con successo le sfide del mercato con maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro, migliorando la relazione con i clienti e ottimizzando i processi produttivi’. LEGGI TUTTO

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    USA, offerte di lavoro in calo a settembre

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è sceso a 7,443 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di settembre 2024, in calo dai 7,861 milioni del mese precedente e inferiore ai 7,980 milioni attesi dagli analisti.È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.Tale dato anticipa quelli di venerdì sull’occupazione americana. LEGGI TUTTO

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    “Build your Future”, UCBM e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro

    (Teleborsa) – Digitalizzazione, dematerializzazione, telemedicina, intelligenza artificiale, big data possono fornire un forte impulso al miglioramento dell’efficienza nei sistemi sanitari in uno scenario di cambiamenti complessi e in rapida evoluzione. Avere tempestivamente accesso alle informazioni necessarie permette di decidere con maggiore consapevolezza: per dare impulso all’innovazione in ambito sanitario, Universita` Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo hanno avviato l’Osservatorio sulla salute globale sostenuto dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Universita` e della Ricerca.L’Osservatorio sara` diretto da Leandro Pecchia, professore ordinario di Ingegneria Biomedica e presidente del’omonimo Corso di Laurea Magistrale all’Universita` Campus Bio-Medico di Roma e ha l’obiettivo di favorire l’adozione sostenibile di innovazioni tecnologiche per la riorganizzazione dei servizi sanitari e contribuire a generare un impatto significativo nei settori della salute e del benessere. A inizio 2025 verra` pubblicato il primo studio sulle possibilita` di adottare le tecnologie da parte del sistema sanitario nazionale per supportare la creazione di una filiera italiana per l’innovazione nella silver economy. Il progetto e` stato presentato di fronte a piu` di 800 studenti durante la tappa in UCBM di Build Your Future, il programma di incontri ideato da Intesa Sanpaolo e realizzato in collaborazione con scuole e universita`, per coinvolgere 10mila studenti di tutta Italia e ispirarli sui grandi processi trasformativi della societa` come digitalizzazione, intelligenza artificiale, blue e space economy, life science e altri.Accanto all’Osservatorio e` stato avviato un Laboratorio di ricerca coordinato da Pecchia con l’obiettivo di identificare le barriere che frenano l’adozione delle tecnologie abilitanti nel Sistema Sanitario Nazionale e coinvolgere aziende, agenzie sanitarie e imprese del settore. Il Laboratorio avra` inoltre il ruolo di incubatore per azioni quali l’educazione e la formazione del personale e l’attivita` di divulgazione dei progetti di ricerca. Osservatorio e Laboratorio coinvolgono sei giovani ricercatori provenienti da Italia, Spagna, Brasile, Etiopia, Benin e UK: un team multidisciplinare con medici, ingegneri, economisti, informatici e una filosofa esperta di bioetica. Il laboratorio ha gia` attratto importanti finanziamenti europei per la progettazione e lo sviluppo di nuovi Proof of Concept per Ebola, il greening degli ospedali, le integrazioni delle cure per pazienti cardiovascolari mettendo in rete centri di eccellenza e territorio, la crescita della cultura della didattica basata sulla ricerca in paesi africani. I progetti hanno un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, dei quali circa il 20% da partner italiani. “Con Build your Future stiamo incontrando giovani in tutta Italia per trasmettere loro una maggior consapevolezza sull’impatto sociale ed economico delle grandi trasformazioni globali e le competenze necessarie per affrontarle. Tra queste, le ‘life science’ – ha dichiarato Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo – hanno un ruolo particolare in un Paese che deve affrontare le sfide demografiche derivanti dall’invecchiamento della popolazione. Grazie alla stretta collaborazione con l’Universita` Campus Bio-Medico, tra le migliori realta` accademiche per l’integrazione tra didattica innovativa e ricerca scientifica, abbiamo promosso un Osservatorio sulla salute globale con ricercatori da tutto il mondo. Intesa Sanpaolo crede fortemente nel sostegno alla ricerca, alla valorizzazione del talento, agli scambi internazionali e all’attrazione di talenti”.”La nascita dell’Osservatorio e Laboratorio sulla salute globale che abbiamo creato insieme a Intesa Sanpaolo – ha commentato Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale Universita` Campus Bio-Medico di Roma – rappresenta, per l’Universita` Campus Bio-Medico di Roma, un ulteriore passo in avanti verso uno dei nostri obiettivi principali: fornire indicazioni precise rispetto ai bisogni di salute del Paese e avviare forme di studio e sperimentazione di soluzioni concrete a favore del benessere delle persone. La sfida e` per tutti: medici, ingegneri, biologi, nutrizionisti, dirigenti sanitari e professionisti sul campo. Vogliamo essere protagonisti dei grandi cambiamenti dei sistemi sanitari come quello italiano, portando un contributo fattivo affinche´ le tecnologie abilitanti possano sostenere l’efficiente funzionamento di un servizio pubblico che tutto il mondo ci invidia e che ha ancora margini di potenziamento”. La sinergia piu` ampia con Universita` Campus Bio-Medico di Roma rientra nell’impegno di Intesa Sanpaolo che, attraverso la struttura Education Ecosystem and Global Value Programs guidata da Zambito Marsala, promuove – in linea con l’agenda strategica per la Ricerca della UE e la quarta Missione del PNRR – le collaborazioni con universita` e scuole attraverso il sostegno alla ricerca, borse di studio, docenze per favorire l’inclusione educativa, la valorizzazione del merito, l’attrattivita` degli atenei e contribuire alla crescita economica e sociale dei territori e del Paese. Intesa Sanpaolo ha promosso un Osservatorio permanente, Look4ward, che ha l’obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e da cui emerge che le professioni del futuro saranno sempre piu` caratterizzate dalla fusione tra conoscenze tecniche verticali, competenze trasversali e capacita` relazionali.Nel 2023 il Gruppo guidato dal consigliere delegato e CEO Carlo Messina ha coinvolto oltre 2mila scuole e universita`, ne sono previste 4mila nell’arco di Piano d’Impresa 2022-2025. LEGGI TUTTO