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    Usa, indice Fed Dallas settembre peggiora a -8,7 punti

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera in Texas ha continuato a crescere a settembre, seppur a un ritmo più lento, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -8,7 punti rispetto ai -1,8 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è sceso a 5,2, in calo di 10 punti rispetto ad agosto e indicativo di una crescita della produzione inferiore alla media. L’indice dei nuovi ordini è sceso di otto punti a -2,6, con un valore negativo che indica un leggero calo della domanda a settembre dopo la ripresa di agosto.L’indice di utilizzo della capacità produttiva è sceso a 3,9 da 13,7, mentre l’indice delle spedizioni è sceso di otto punti a 6,7.(Foto: Carlee Dittemore / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Extraprofitti, da contributo banche si punta a raccogliere 2,5-3 miliardi

    (Teleborsa) – L’obiettivo cui si guarda, nell’ambito della trattativa tra il governo e le banche per un ipotetico contributo in vista della prossima legge di bilancio, è di arrivare a raccogliere 2,5-3 miliardi. È quanto riporta l’Ansa citando “fonti qualificate della maggioranza”, che spiegano che tutto verrà comunque deciso insieme agli istituti di credito, “con molta calma”, nelle interlocuzioni che sono in corso e che continueranno nelle prossime settimane. Sul tema la maggioranza torna a dividersi. “In vista della prossima manovra, le grandi banche potranno generare un contributo di 5 miliardi di euro per sostenere famiglie, artigiani, commercianti e imprese” ha calcolato dal gruppo economico della Lega, che Matteo Salvini ha consultato per formalizzare una proposta ispirata a quanto sperimentato con successo, da anni, in alcuni Paesi europei. “Nei tre anni di nostro governo – afferma la Lega in una nota – le banche hanno registrato utili per circa 130 miliardi di euro, quadruplicando (!!!) il proprio valore in borsa. In questi anni i grandi istituti hanno deciso una politica di taglio dei costi, con chiusura di migliaia di sportelli e sforbiciate al personale, mentre non sono aumentati significativamente né gli interessi corrisposti ai risparmiatori che hanno soldi fermi sui conti correnti, né i prestiti erogati a famiglie e imprese. La situazione del Paese fa registrare dati positivi di cui siamo orgogliosi, dal record di nuovi posti di lavoro alla disoccupazione ai minimi, ma milioni di italiani sono ancora in difficoltà. Per questo riteniamo ragionevole chiedere un contributo alle grandi banche, a partire dagli enormi guadagni derivanti da interessi e commissioni. L’obiettivo – prosegue il Carroccio – è di utilizzare quei miliardi, come stanno già facendo altri Paesi in Europa, per immetterli nell’economia reale: aumento di stipendi e pensioni, investimenti in sanità, rottamazione pluriennale di 170 milioni di cartelle esattoriali che rendono difficile la vita a 20 milioni di italiani in difficoltà. Chi ha di più, dia di più”.”Io sono assolutamente contrario alle tasse sugli extraprofitti, è roba da Unione Sovietica. Le banche possono dare un contributo ma non esiste il concetto di extraprofitti, non esiste alcuna base giuridica. Le banche possono e devono fare il loro dovere, ma l’extraprofitto è una cosa che non esiste, mi si deve spiegare che cos’è l’extra profitto – ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani –. Tassare gli extraprofitti e continuare a fare minacce alle banche significa mettere in difficoltà tutto il nostro sistema finanziario. Significa spaventare i mercati, significa far fuggire gli investitori, quindi serve sempre buonsenso e senso di responsabilità quando si parla di queste cose. Con le banche dobbiamo parlare. Noi abbiamo già parlato con le banche e vediamo cosa si può fare, ma le minacce alle banche e l’idea di mettere nuove tasse significano soltanto avere effetti negativi, e noi siamo per difendere il mercato e le imprese, comprese le banche. Ognuno deve fare la sua parte, è giusto che le banche facciano la loro parte e parliamo con loro, vediamo cosa possono fare. Ma minacciare extraprofitti non serve a niente”.In passato “siamo stati invitati a un confronto e rispettosi delle istituzioni ci siamo andati e abbiamo fatto un accordo biennale di anticipazione di liquidità con rinvio di crediti fiscali. Siamo interlocutori disponibili al confronto se qualcuno ci chiama e siamo disponibili all’approfondimento dell’accordo biennale e al prosieguo” ha commentato il presidente dell’Abi, Antonio Patuell in merito alla richiesta, da parte della politica, a banche e assicurazioni di un contributo straordinario. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator luglio rivisto al rialzo

    (Teleborsa) – Si confermano in miglioramento le condizioni economiche del Giappone nel mese di luglio. Il leading indicator è stato rivisto al rialzo a 106,1 punti dai 105,9 preliminari, e rispetto ai 105 punti del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva.L’indicatore segna così una variazione pari a +1,1%, superiore al +0,8% preliminare e registrato nel mese precedente. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali viene indicato a 114,1 punti dai 115,9 di luglio, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future sale a 113,6 punti dai 113,2 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    Fiducia consumatori, ING: “Leggero miglioramento nasconde incertezza”

    (Teleborsa) – “Dopo un secondo trimestre ancora fortemente influenzato dall’introduzione dei nuovi dazi statunitensi, i primi dati relativi al terzo trimestre indicano un leggerissimo miglioramento, sebbene i contributi settoriali rimangano disomogenei. Gli indicatori di fiducia odierni relativi a settembre sembrano confermare questa visione”. È quanto afferma Paolo Pizzoli, senior economist di ING commentando i dati sulla fiducia in Italia a settembre.Il leggero miglioramento della fiducia dei consumatori nasconde l’incertezzaI consumi privati – si legge nell’analisi – sono stati la componente più deludente della domanda nel secondo trimestre. Nonostante un’ulteriore ripresa del potere d’acquisto delle famiglie, sostenuta da un’inflazione inferiore al 2%, da un’occupazione resiliente e da una solida crescita salariale, la spesa è rimasta invariata. I dati sulla fiducia raccolti durante l’estate hanno indicato una stabilizzazione e il leggero miglioramento del sentiment registrato oggi non segna alcun cambiamento sostanziale. I consumatori sembrano meno preoccupati per gli sviluppi economici, ma ciò non ha alleviato le loro preoccupazioni per la disoccupazione futura. Ciononostante, continuano a segnalare una crescente opportunità di acquisto di beni durevoli. Non è ancora chiaro se i consumi torneranno a essere un motore di crescita nel terzo trimestre.La stabilizzazione è la parola d’ordine nel settore manifatturieroLa fiducia rimane stabile nel segmento manifatturiero, sostenuta da un miglioramento tra i produttori di beni intermedi e di investimento, nonostante un calo tra i produttori di beni di consumo. Gli indicatori prospettici – prosegue Pizzoli – non suggeriscono cambiamenti significativi, poiché un leggero miglioramento degli ordini è compensato dall’aumento delle scorte e dal calo della produzione prevista. Gli attuali livelli delle scorte sembrano sufficienti a soddisfare la domanda prevista, riducendo la necessità di aumentare la produzione. Il settore manifatturiero sembra essere uscito dalla fase di contrazione, anche se non si intravede ancora un chiaro percorso di ripresa.La stabilità della fiducia nel settore delle costruzioni nasconde divergenze tra i vari componentiSul fronte delle costruzioni, il recente andamento sembra confermarsi: la fiducia è migliorata nel settore delle infrastrutture ed è diminuita tra i costruttori residenziali. Nulla di nuovo, poiché ciò riflette l’avvicinarsi della scadenza del 2026 per i progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e l’esaurirsi dell’effetto Superbonus. Il contributo finale del settore delle costruzioni alla crescita del PIL nel terzo trimestre appare al momento incerto, nonostante i segnali incoraggianti provenienti dai dati sulla produzione di costruzioni di luglio.La fiducia nei servizi cresce lentamenteIl leggero miglioramento della fiducia nei servizi non offre indicazioni chiare, anche se sembra essere trainato dai servizi alle imprese. Più enigmatico è il segnale proveniente dai servizi legati al turismo, dove gli intervistati segnalano un forte calo degli ordini attuali insieme a un miglioramento degli ordini previsti. I servizi sono stati un pilastro fondamentale per sostenere l’offerta dell’economia italiana durante tutta la ripresa post-Covid. Questo – conclude Pizzoli – sembra essere ancora il caso, anche se con segni di affaticamento.Crescita modesta ancora in vista nel terzo trimestreNel complesso, i dati odierni rimangono coerenti con una ripresa economica molto modesta nel terzo trimestre. Ciò è probabilmente dovuto a un minore trascinamento delle esportazioni nette e alla continua crescita guidata dagli investimenti, con un possibile contributo minore dei consumi, che rimane incerto. Confermiamo quindi la nostra previsione di crescita annuale del PIL dello 0,5% per il 2025. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo: oltre 3 euro di benefici sociali per ogni euro erogato per progetti di impatto

    (Teleborsa) – Ogni euro destinato a progetti ad alto valore, genera un beneficio per la collettivita` superiore al triplo dell’importo erogato. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla valutazione d’impatto sociale presentato oggi da Intesa Sanpaolo e realizzato con Prometeia.I numeri dell’impattoLa valutazione ha riguardato 664 iniziative del Terzo Settore finanziate nel 2024 da Intesa Sanpaolo per un valore complessivo di 155 milioni di euro. Il ritorno sociale dell’investimento (SROI) e` pari a 3,3: ogni euro erogato genera oltre 3 euro di benefici sociali, per un impatto totale di 511 milioni di euro. Le iniziative finanziate hanno sostenuto circa 5mila lavoratori, di cui 3mila confermati grazie ai progetti e 2mila aggiuntivi. I beneficiari complessivi sono oltre 3 milioni di persone, che grazie ai finanziamenti della Banca destinati a specifiche progettualita` registrano 520mila nuovi beneficiari. Tra i risultati piu` significativi: 56mila pazienti hanno beneficiato di cure sanitarie altrimenti difficilmente accessibili; 14mila persone inserite nel mondo del lavoro; 365mila pasti distribuiti nell’ambito di progetti di assistenza; 6mila bambini accolti in asili nido e scuole materne; 40mila persone qualificate professionalmente e 30mila studenti supportati nei percorsi formativi. I settori e i territori In termini di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG), oltre il 40% dei benefici riguarda la salute personale e il benessere, seguiti da istruzione (16%), inserimento lavorativo e crescita economica (8%) e riduzione delle disuguaglianze (7%). Sul piano territoriale emerge un forte impatto al Sud Italia e nelle Isole con 178 milioni di euro, seguite dal Nord-Ovest (155 milioni di euro), dal Centro Italia (103 milioni di euro) e dal Nord- Est (66 milioni di euro). Le aree di maggiore impatto variano a seconda dei territori: sanita` e salute al Nord-Ovest e al Sud, istruzione al Nord-Est e al Centro. “La valutazione d’impatto sociale – afferma Andrea Lecce, Responsabile Direzione Impact Banca dei Territori, Intesa Sanpaolo – dimostra come, attraverso il nostro credito, gli investimenti effettuati dalle realta` finanziate restituiscono il triplo di benefici per le comunita` in cui operiamo. Ogni anno grazie all’impegno delle nostre 600 persone, alle competenze e alle sinergie generate dalla Banca dei Territori, eroghiamo 300 milioni di euro di credito agevolato a 100mila realta` del Terzo Settore. In questo modo sosteniamo progetti capaci di generare un valore sociale triplicato, creare lavoro e rispondere ai bisogni delle persone piu` fragili”. “I risultati presentati oggi mostrano quanto sia imprescindibile il sostegno al Terzo Settore soprattutto in un contesto segnato da crescente incertezza internazionale, profonde trasformazioni tecnologiche e uno scenario demografico avverso. Misurarne l’impatto in modo rigoroso e` doveroso per rendere il sostegno sempre piu` efficace e diffuso” ha sottolineato Alessandra Lanza, Senior Partner Prometeia. LEGGI TUTTO

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    Built by Nature Prize 2025: selezionati 28 edifici in legno

    (Teleborsa) – Built by Nature ha annunciato i 28 edifici selezionati per il Built by Nature Prize 2025, celebrando i progetti e le persone che stanno guidando una trasformazione globale nella costruzione in legno e materiali bio-based. La selezione – fa sapere Built by Nature in una nota – è avvenuta attraverso un rigoroso processo in due fasi, basato sull’esperienza di valutatori indipendenti e di una giuria di fama internazionale composta da esperti provenienti da tutta la filiera del settore edile. Da questi progetti, sei vincitori e sei menzioni speciali saranno annunciati al Built by Nature Summit di Londra il 16 ottobre.GBC Italia è coordinatore del progetto Built by Nature Italia, partito a settembre 2025 e che terminerà a settembre 2027, finanziato dal Network Built by Nature, il progetto ha come mission la promozione dell’uso del legno e materiali bio-based nella filiera delle costruzioni. Il Built by Nature Prize ha avuto, quest’anno, una grande partecipazione: 400 domande provenienti da 39 paesi. Una grande diversificazione dei progetti candidati che riflette i valori che GBC Italia condivide con Built by Nature: la decarbonizzzione dell’ambiente costruito, l’economia circolare e la valutazione dell’intero ciclo di vita degli edifici. Tutti i progetti selezionati sono dunque stati valutati in base ai “Principi per la Costruzione Responsabile in Legno”, un linguaggio comune in un quadro globale a garanzia che l’aumento della domanda di legno in edilizia venga gestito in modo responsabile. “Questo Premio celebra le organizzazioni che stanno generando un cambiamento reale in tutto il mondo, trasformando il settore delle costruzioni verso un futuro rigenerativo. La varietà e l’ambizione delle centinaia di candidature ricevute quest’anno – afferma Paul King, CEO di Built by Nature e presidente della giuria – sono la prova tangibile dei progressi compiuti nella costruzione in legno a livello globale. Questi progetti non sono semplici edifici; sono dimostrazioni audaci e concrete di ciò che è possibile quando si allineano design, materiali e finalità con i Principi per la Costruzione Responsabile in Legno”.”I progetti selezionati – afferma Maureen Whelan, Manager of Multilateral Affairs per il Canadian Forest Service, giudice del Premio – offrono esempi concreti di come i Principi per la Costruzione Responsabile in Legno possano essere applicati su larga scala. Dimostrano come linee guida chiare, unite a politiche di supporto e innovazione lungo tutta la filiera, possano portare alla realizzazione di edifici intelligenti dal punto di vista climatico, capaci di soddisfare obiettivi ambientali e prestazionali. Per i decisori politici e i leader del settore, questi progetti rappresentano un modello per integrare l’uso responsabile del legno nella costruzione convenzionale.””La selezione – afferma Joelle Chen, Head of Sustainability Asia Pacific, LaSalle Investment Management, giudice del Premio –dimostra che la costruzione responsabile in legno non è solo tecnicamente realizzabile, ma sempre più pronta per gli investimenti. Questi progetti mostrano come i Principi possano guidare soluzioni scalabili e a basse emissioni di carbonio, capaci di soddisfare obiettivi di sostenibilità e prestazione. Per gli investitori, questo è un segnale che il mercato sta evolvendo – e che la costruzione rigenerativa sta diventando una componente concreta dei portafogli mainstream.””La missione di Built by Nature – si legge nella nota – è quella di accelerare la trasformazione del settore delle costruzioni versoun maggiore utilizzo del legno e dei materiali bio-based, sostenendo progetti capaci di generare cambiamenti sistemici per il clima, la natura e le persone”. Tutti i progetti vincitori saranno documentati da Open Planet Studios, con un film documentario di lungometraggio che sarà presentato in anteprima alla COP30. LEGGI TUTTO

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    Antitrust, Saras: sempre agito nel pieno rispetto della normativa

    (Teleborsa) – Saras non condivide i contenuti della decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) riguardante una presunta intesa sui biocarburanti.L’Autorità ha chiuso l’istruttoria nei confronti di Eni, Esso, Ip, Iplom, Q8, Saras e Tamoil (per quest’ultima anche con riferimento alle condotte di Repsol, ora da questa acquisita), le più importanti compagnie petrolifere operanti in Italia. L’AGCM ha accertato un’intesa restrittiva della concorrenza nella vendita del carburante per autotrazione per tutte le parti, fatta eccezione per Iplom e Repsol. Per questo motivo ha sanzionato le società per un totale complessivo di 936,66 milioni euro. Saras “ha prestato piena collaborazione con l’AGCM nel corso del procedimento, illustrando in tale sede le ragioni per cui la tesi accusatoriadell’Autorità è infondata e l’assoluta estraneità di Saras rispetto alla condotta contestata – si legge in una nota – La società ribadisce di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa antitrust e si riserva di impugnare il provvedimento nelle competenti sedi”. LEGGI TUTTO

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    Abi, Patuelli: “Su extra profitti banche non facciamo demagogia”

    (Teleborsa) – Sulla questione degli extraprofitti delle banche e di un eventuale contributo volontario da parte degli istituiti di credito “non facciamo della demagogia”. È quanto ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, intervenuto a Cesena al convegno Fattore R. “L’articolo 53 della Costituzione – osserva Patuelli – precisa che tutti sono tenuti a contribuire alla spesa pubblica in ragione della loro capacità contributiva con criteri di progressività. Il sistema bancario e i suoi azionisti pagano complessivamente il 55%, perché dobbiamo considerare che siamo sottoposti alla doppia tassazione, prima sull’impresa e poi sui suoi azionisti, perciò non facciamo della demagogia”. Per quanto riguarda il rapporto fra banche e territorio – sottolinea Patuelli – c’è più offerta di prestiti da parte delle banche che richiesta. Questo per le imprese. Mentre per le famiglie da 7 mesi vi à una forte richiesta di mutui. Solo negli ultimi 2 mesi – prosegue – anche le imprese, dato nazionale, hanno incrementato la richiesta di prestiti. Ma non c’è da meravigliarsi, col quadro di incertezze provocato dai dazi e sugli eventuali sbocchi delle importazioni. Le imprese vanno perciò aiutate, soprattutto sul versante della pressione fiscale, incentivandole così ad investire”.Al centro dell’intervento anche il tema dazi varati dall’Amministrazione americana. “Gli effetti dei nuovi dazi non li vediamo ancora. Fino a quando non sono stati applicati c’è stato addirittura un incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti. La questione sostanziale – spiega il presidente dell’Abi – è che l’Europa, e l’Italia in particolare, stanno operando per creare nuovi sbocchi commerciali per ammortizzare il rischio dei dazi. Ci si riuscirà, ma ci vorrà tempo e quindi il rischio di crisi e recessione non può mai essere escluso o sottovalutato”.”Mi angosciano le guerre in atto, la russo-ucraina e quella del Medio oriente, in corso dal 1948 ad oggi. Ma ancor di più sono preoccupato per il rischio di incidenti. Cerco di capire Trump, ma faccio grande fatica – ha detto Patuelli commentando la situazione geopolitica internazionale – Un mese fa ha ricevuto in Alaska Putin con tutti gli onori ma nelle ultime 48 ore ha incoraggiato il sistema integrato della Nato ad abbattere eventuali aerei che dovessero sconfinare. Questo non è un comportamento prudente e responsabile. La Nato – ha aggiunto – è sempre pronta, in tre minuti, ad alzare in volo i suoi caccia per fare allontanare eventuali aerei non autorizzati a entrare nello spazio aereo dei suoi paesi. Questo è il comportamento responsabile da attuare”. LEGGI TUTTO