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    Saldi estivi 2025: il 63% degli italiani spenderà meno di 200 euro

    (Teleborsa) – I saldi estivi sono ormai dietro l’angolo, ma quest’anno – complice un clima economico ancora incerto – niente corse sfrenate alle vetrine, con gli italiani che si avvicineranno agli sconti con passo misurato. Secondo una survey condotta dalla banca online N26 con la propria community social, quasi 4 italiani su 10 non hanno ancora deciso se approfitteranno degli sconti, mentre il 30% è pronto a partire con lo shopping fin dal primo giorno. Il restante 32%, invece, ha già messo in stand-by la carta di credito, deciso a rinunciare per esigenze di risparmio. Più che una corsa sfrenata all’acquisto, dunque, si prevede un’estate di scelte ponderate con gli italiani che non rinunceranno del tutto allo shopping, ma lo affronteranno con più lucidità.La parola d’ordine, dunque, è moderazione, con il portafoglio che resta sotto controllo: il 63% degli italiani prevede di spendere meno di 200 euro, e solo una piccola fetta (16%) è disposta a superare i 500 euro. Chi mantiene la rotta rispetto all’anno scorso è il 43%, ma c’è anche un 34% pronto a concedersi qualche sfizio in più. E poi c’è chi, con spirito più prudente, taglierà il budget (23%).Tuttavia, risparmiare non significa rinunciare al piacere della scoperta. Nonostante il desiderio di contenere le spese, due italiani su tre confessano di non avere un piano preciso preferendo lasciarsi guidare dalle occasioni e solo il 34% ha stilato una wishlist prima di lanciarsi nella giungla degli sconti. Segno che lo shopping emozionale – quello fatto di colpi di fulmine e acquisti d’impulso – prova a resistere, anche quando il budget è sotto osservazione.E, con l’aumento costante degli acquisti online, gli italiani mostrano una crescente consapevolezza riguardo alla sicurezza: il 69% dichiara di adottare misure di sicurezza basilari ma efficaci, come controllare l’affidabilità del sito o acquistare solo su piattaforme già note. Un altro 24% preferisce giocare sul sicuro utilizzando metodi di pagamento protetti come PayPal o carte virtuali. Solo una piccolissima minoranza – il 3% – ammette di non preoccuparsi troppo in questo senso. A confermare questa svolta smart ci sono anche le scelte di pagamento: le carte di debito e credito restano il metodo preferito (53%), seguite a ruota dai portafogli digitali come Apple Pay e Google Pay (44%). E i contanti sono praticamente spariti dalla scena: nessuno li ha indicati come opzione d’acquisto durante i saldi.Guardando alle categorie merceologiche più gettonate, infine, troviamo al primo posto abbigliamento e accessori (59%), seguite dalla tecnologia (28%) e, a distanza, dagli elettrodomestici (12%).Lo shopping fisico resta il più amato: il 46% preferisce girare per negozi alla ricerca di occasioni, mentre il 40% opterà per gli acquisti online. Un 14% esplora i negozi fisici ma conclude l’acquisto su internet. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero giugno sale più delle attese a 49 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera negli Stati Uniti a giugno 2025, pur mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 49 punti, rispetto ai 48,5 punti del mese precedente, risultando superiore alle attese degli analisti che stimavano una salita fino a 48,8 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scende a 46,4 punti da 47,6, mentre quella sull’occupazione cala a 45 da 46,8 e la componente relativa ai prezzi sale a 69,7 da 69,4 punti (contro attese per 69,6). LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni in discesa più delle attese a maggio

    (Teleborsa) – Scende leggermente più delle attese la spesa per costruzioni in USA a maggio 2025. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.138,2 miliardi di dollari, registrando una discesa dello 0,3% su base mensile, rispetto al -0,2% delle stime degli analisti e dopo il -0,2% di aprile. Su base annua si è visto invece un decremento del 3,5%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.626,6 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono diminuite dello 0,5% a 888,9 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,1% a 511,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero giugno rivisto al rialzo a 52,9 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a giugno 2025. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global. Nel periodo, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 52,9 punti, contro i 52 di maggio. Si tratta di una lettura superiore ai 52 della stima preliminare e attesi dal consensus. L’indice si mantiene così sopra la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Digital Transaction Management: Namirial e Signaturit uniscono le forze

    (Teleborsa) – Namirial e Signaturit, entrambi fornitori leader in Europa di soluzioni software per la gestione delle transazioni digitali (“DTM”), sostenuti rispettivamente da Bain Capital e PSG Equity (“PSG”), hanno avviato oggi trattative esclusive per l’ingresso di Signaturit nel Gruppo Namirial. Attraverso questa transazione, che rimane soggetta alle consuete approvazioni normative e alla consultazione dei rappresentanti dei dipendenti, PSG uscirà dal suo investimento attraverso il suo fondo PSG Europe I e, insieme al management di Signaturit, reinvestirà nella piattaforma combinata come socio di minoranza significativo insieme agli azionisti di Namirial, Bain Capital, Ambienta e il fondatore e il management di Namirial.L’unione di Namirial e Signaturit creerà un fornitore di DTM leader a livello paneuropeo, con una posizione di primo piano in Italia, Spagna, Francia e Germania, con circa 1.400 dipendenti e circa 240mila clienti in tutto il mondo. Il nuovo gruppo combinato potrà beneficiare di significativi vantaggi strutturali derivanti dalla digitalizzazione continua delle operazioni aziendali e da standard e requisiti di conformità e sicurezza europei sempre più stringenti. Infine, le offerte di prodotti di entrambe le società, altamente complementari, consentiranno al gruppo combinato di ampliare ulteriormente la gamma di soluzioni offerte alla propria clientela.Fondata nel 2013 in Spagna e affiancata da PSG a partire dal 2020, Signaturit è uno dei principali fornitori di servizi DTM basati su cloud nell’Europa meridionale e offre soluzioni per la gestione dell’identità digitale, la firma digitale, il KYC e la prevenzione delle frodi e l’eID wallet. La sua piattaforma fornisce soluzioni DTM end-to-end basate su SaaS a clienti in oltre 40 Paesi. Dal suo investimento iniziale nel 2020, PSG ha sostenuto la continua crescita e l’espansione internazionale di Signaturit, sia a livello organico che inorganico. Negli ultimi cinque anni, Signaturit ha incrementato il proprio fatturato annuale ricorrente di oltre 10 volte, passando da un singolo fornitore di prodotti in Spagna a un fornitore di software DTM e servizi fiduciari leader in tutta l’Europa meridionale.Namirial, che Bain Capital ha reso noto di aver acquisito da Ambienta nel marzo 2025 (il closing è previsto per luglio 2025), è un fornitore leader di soluzioni software per la gestione delle transazioni digitali. Fondata in Italia nel 2000, Namirial è rinomata e apprezzata dai clienti per la sua suite completa di soluzioni digitali che includono flussi di lavoro di firma elettronica, onboarding e gestione dell’identità digitale, tecnologie di fiducia digitale e archiviazione elettronica qualificata per aziende, PMI e professionisti. L’azienda ha ampliato con successo la propria offerta di prodotti e la propria presenza geografica sia attraverso una crescita organica che attraverso acquisizioni strategiche, con una forte presenza in Italia e una crescente presenza internazionale in tutta Europa e in 85 Paesi nel mondo.”Le realtà aziendali operano in un ambiente sempre più digitale, dove – ha dichiarato Max Pellegrini, ceo del Gruppo Namirial – i rigorosi standard di sicurezza e conformità sono la norma. Le soluzioni software per la gestione delle transazioni digitali sono diventate essenziali per soddisfare questi requisiti. Poiché la domanda di processi digitali sicuri, continui e transfrontalieri continua a crescere, le nostre competenze combinate, la tecnologia avanzata e l’ampio raggio d’azione dei clienti ci consentiranno di supportare le organizzazioni internazionali che operano in più Paesi. Siamo estremamente lieti di dare il benvenuto a Pierre e a tutto il team di Signaturit in Namirial e non vediamo l’ora di collaborare con loro e con i nostri azionisti per guidare la crescita nei prossimi anni.””Insieme, abbiamo un’opportunità straordinaria di promuovere l’innovazione, di espanderci in aree geografiche chiave a livello internazionale e di offrire un valore aggiunto ancora più alto ai nostri clienti. Siamo certi – ha detto Pierre Feligioni, ceo di Signaturit – che le nostre forze combinate daranno forma al futuro della gestione delle transazioni digitali in Europa e oltre. Sono lieto di unirmi all’ambizioso progetto del Gruppo e di collaborare con Max e tutto il team per sviluppare l’attività nella piattaforma DTM leader nei prossimi anni”.”Siamo orgogliosi che Namirial e Signaturit uniscano le forze per creare una piattaforma software DTM leader in Europa. Questa transazione – ha dichiarato Enrico Giacomelli, fondatore di Namirial – rappresenta un passo importante nello sviluppo internazionale di Namirial e non sarebbe possibile senza l’incredibile impegno e la motivazione dei team di Namirial e Signaturit. Siamo entusiasti di ciò che ci riserva il futuro. Come mi piace sempre dire: the best is yet to come.””Negli ultimi cinque anni, siamo stati orgogliosi di collaborare con il talentuoso management team di Signaturit nel suo impressionante percorso di crescita, compresa la trasformazione dell’azienda in un leader europeo del settore. L’unione di Signaturit e Namirial – ha dichiarato Dany Rammal, managing director e responsabile per l’Europa di PSG – rappresenta un passo avanti decisivo. Siamo entusiasti di continuare a sostenere l’azienda combinata insieme a Bain Capital, Ambienta e al fondatore e al management di Namirial nel suo prossimo capitolo di sviluppo”.”Questa combinazione strategica tra Namirial e Signaturit – ha detto Giovanni Camera, partner di Bain Capital – si basa sul nostro impegno a investire in soluzioni innovative che guidano la trasformazione digitale in tutta Europa. Namirial ha sempre dimostrato la sua capacità di crescere e innovare nel settore del software per la gestione delle transazioni digitali, sia organicamente che attraverso operazioni strategiche. Unendo le forze con Signaturit, siamo pronti a creare un leader paneuropeo ben equipaggiato per cogliere le opportunità emergenti in questo settore in crescita. Siamo entusiasti di collaborare con il team combinato per accelerare la loro traiettoria e consolidare la loro posizione di leader europeo nel DTM”.”Questo traguardo – ha aggiunto Giancarlo Beraudo, partner di Ambienta SGR – segna un altro passo significativo nell’espansione di Namirial. Siamo orgogliosi di continuare a sostenere un’azienda che sta plasmando il futuro del Digital Transaction Management e rafforzando la sua posizione in questo mercato dinamico”. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin manifatturiero giugno sale a 50,4 punti

    (Teleborsa) – Aumenta l’attività manifatturiera in Cina, che batte anche le attese degli analisti. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/S&P Global, il PMI manifatturiero è salito a giugno 2025 a quota 50,4 punti dai 48,3 precedenti, portandosi quindi sopra la soglia critica dei 50 punti, tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (valori inferiori ai 50 punti). Gli analisti si aspettavano 49,2 punti.”Si tratta dell’ottavo mese di crescita del settore manifatturiero negli ultimi nove mesi, a dimostrazione del miglioramento delle condizioni di mercato”, ha fatto notare Wang Zhe, economista senior di Caixin Insight Group. “Sia l’offerta che la domanda si sono riprese. La produzione e le vendite manifatturiere sono tornate a crescere dopo una breve contrazione a maggio – ha spiegato l’economista -. A giugno, grazie al miglioramento del contesto commerciale, i produttori si sono impegnati a promuovere le vendite, facendo sì che il totale dei nuovi ordini tornasse a crescere. Questo miglioramento della domanda ha guidato la ripresa dell’offerta, con il sottoindice della produzione che ha registrato un rimbalzo di oltre 4 punti e che si è spostato in territorio espansivo”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, fiducia consumatori giugno sale a 34,5 punti

    (Teleborsa) – Sale il sentiment dei consumatorigiapponesi. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a settembre a 34,5 punti dai 32,8 di agosto e sopra le attese degli analisti che erano per una salita fino a 33,6 punti. All’andamento dell’indice hanno contribuito l’aumento delle intenzioni di spesa di beni durevoli (+2,8 punti) e quelle sui redditi (+0,6 punti), ma anche quelle sullo stile di vita (+2,2 punti) e sulla situazione occupazionale (+1 punto). L’indice resta ancora al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice PMI manifattura giugno sale a 50,1 punti

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone migliora a giugno ma meno delle attese.L’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 50,1 punti, rispetto ai 49,4 punti di maggio. Il dato è anche leggermente inferiore alle stime degli analisti che si attendevano un livello di 50,4 punti.L’indicatore resta al di sotto della soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività. LEGGI TUTTO