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    USA, PMI: migliora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di settembre, l’indice PMI Chicago si è attestato a 46,6 punti contro i 46,1 punti del mese precedente. Il dato risulta anche migliore delle stime degli analisti, che erano per una stbilità a 46,1 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Italia, Intesa: andamento dei conti pubblici è più “virtuoso” del previsto

    (Teleborsa) – Il Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine diffuso dal Governo italiano conferma che lo scenario tendenziale di finanza pubblica è più “virtuoso” rispetto a quanto stimato in precedenza (anche per via della revisione al rialzo del livello del PIL nominale). Lo affermano gli economisti di Intesa Sanpaolo in una nota firmata da Paolo Mameli.Il deficit tendenziale è stato rivisto in senso migliorativo dal 4,3% del PIL al 3,8% per l’anno in corso, e da 3,7% a 2,9% per il 2025; il miglioramento è in parte dovuto a livelli più elevati del livello del PIL nominale (a seguito della recente revisione dai dati sui conti nazionali comunicata dall’Istat); il confronto con le previsioni di aprile mostra che il miglioramento del disavanzo è pari a 11,4 miliardi, spiegato per la maggior parte da 9,5 miliardi di maggiori entrate (soprattutto imposte dirette; per 2,2 miliardi, secondo il Governo, si tratta di maggiori entrate “permanenti” in quanto dovute a una maggiore compliance fiscale); dal lato delle spese, si notano minori trasferimenti in conto capitale per circa 13 miliardi, dovuti con ogni probabilità a una adesione minore del previsto al Superbonus dal mese di aprile in poi (sia pure parzialmente compensata da maggiori spese per investimenti pubblici rispetto a quanto stimato nel DEF, per circa 8 miliardi).Il nuovo quadro programmatico vede un disavanzo al 3,3% nel 2025 e sotto il 3% (al 2,8%) già nel 2026; il saldo primario, in sostanziale pareggio quest’anno, è atteso tornare al livello pre-pandemico (del 2019) nel 2028 (all’1,9%), con un target nel 2029 al 2,4%.Il miglioramento atteso del deficit tendenziale, spiega Intesa Sanpaolo, non dipende da ipotesi particolarmente ottimistiche di crescita del PIL reale, il cui profilo è sostanzialmente confermato rispetto alle precedenti stime (a 1,2% nel 2025 e 1,1% nel 2026).La differenza tra deficit tendenziale e programmatico implica una manovra espansiva netta pari allo 0,4% del PIL per l’anno prossimo (che aumenta fino a circa un punto di PIL nel triennio 2027-29); verosimilmente dunque, la manovra annunciata da 25 miliardi (secondo le notizie di stampa) per il 2025 sarà finanziata in deficit per oltre 9 miliardi (in altri termini, dovranno essere trovati 16 miliardi di coperture).I numeri sul rapporto debito/PIL sono rivisti sensibilmente al ribasso rispetto al DEF per effetto della revisione al rialzo delle stime sul PIL nominale comunicata in precedenza dall’Istat; tale rapporto salirà a partire dal 2024 e sino al 2026 (di circa un punto percentuale all’anno), principalmente per effetto degli effetti delle detrazioni fiscali finanziate dal Superbonus, per poi iniziare a calare a partire dal 2027. LEGGI TUTTO

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    RiminiWellness, IEG: dal 29 maggio al 1 giugno l’edizione 2025

    (Teleborsa) – L’evento manifesto su scala internazionale per la promozione dei sani stili di vita e del benessere in movimento “RiminiWellness”, tornerà dal 29 maggio al 1 giugno alla Fiera e sulla Riviera di Rimini. Queste le date della 19esima edizione della manifestazione organizzata da IEG Italian Exhibition Group , palcoscenico di innovazione, business e formazione per la community di appassionati, sportivi e professionisti del fitness, benessere e sana alimentazione.Dopo l’edizione record del 2024, che ha portato la manifestazione a chiudere con oltre 100mila visite, il raddoppio del numero delle presenze straniere e delegazioni professionali provenienti da 25 Paesi, RiminiWellness – fa sapere IEG in una nota – guarda al 2025 con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la dimensione internazionale e professionale, grazie allo sviluppo di progetti e contenuti mirati a divulgare la cultura del benessere, della salute e della longevità. Una proposta che coinvolge il pubblico consumer, che a RiminiWellness ha l’occasione di scoprire i trend dell’allenamento con le discipline e le competizioni sportive più innovative e di tendenza per lo stare in forma. E allo stesso tempo riunisce tutta la community dei professionisti, grazie alla presenza di aziende e brand di riferimento globale per la produzione e distribuzione di attrezzature fitness, innovazione tecnologica di settore, abbigliamento sportivo, alimentazione e nutrizione.Anche nella prossima edizione RiminiWellness sarà aggregatore delle principali istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni pubbliche e private, centri di ricerca e istituti universitari, per costituire un polo europeo di formazione, aggiornamento e approfondimento teorico e pratico specialistico per gli operatori e i professionisti del benessere fisico e mentale.Una quattro giorni di sport e salute che si estende dagli oltre 190mila mq, tra aree indoor e outdoor del quartiere fieristico di Rimini, alla Riviera grazie allo sviluppo dei contenuti fuori fiera organizzati in collaborazione con il Comune di Rimini . Oltre 240 gli eventi promossi nell’ultima edizione, che hanno portato un territorio ad alta vocazione sportiva e dall’alta capacità ricettiva a essere meta per migliaia di sportivi e appassionati da tutto il mondo. Una città, Rimini, entrata lo scorso agosto nella “Rete italiana Città Sane”, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e che, grazie all’appuntamento di RiminiWellness, diventa sempre più la wellness destination degli amanti del fitness e del benessere, italiani e stranieri. LEGGI TUTTO

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    UE, Draghi indica la via: cruciale alzare produttività e integrare i mercati

    (Teleborsa) – “Se c’è un tema comune nel rapporto è che dobbiamo puntare a sforzarci di aumentare la crescita della produttività. E che questo anche ha anche a che fare con essere in grado di attuare i nostri valori di equità, sicurezza e indipendenza. E che dati i cambiamenti nel contesto geopoliticpo questa è diventata un una priorità politica”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio e della BCE, Mario Draghi, durante un dibattito all’istituto Bruegel sul rapporto che ha curato su produttività e la competitività Ue. “E certamente – ha aggiunto – tra i valori dove dovremmo raggiungere risultati abbiamo innanzitutto il clima”.”Il secondo messaggio – ha proseguito Draghi – è che il passo più importante che dobbiamo prendere per raggiungere i risultati è integrare i nostri mercati. Innanzitutto il mercato unico. Penso che il mercato unico e i beni pubblici che arrivano con esso perché così importante? Perché se la produttività è l’obiettivo, le economie di scala in molti settori analizzati sono diventate un ingrediente essenziale. DE le economie di scala le ottiene solo un mercato unico integrato”. Draghi ha anche sottolineato che mentre si migliorano innovazione e produttività “dovremmo anche gestire le ricadute del presente”. Ad esempio tenendo presente che non ci si trova in un quadro di concorrenza leale nell’economia mondiale: “la concorrenza dall’estero viene guidata sì dall’innovazione, ma anche da asimmetrie massicce sui sussidi pubblici. E c’è una seconda regione – ha detto ancora Draghi – che l’alternativa ad avere una strategia europea non è non avere una strategia industriale, ma avere tante strategie industriali industriali non coordinate”Sulle energie pulite: “le nostre industrie si trovano in una situazione di concorrenza non paritetica con la Cina. E in prospettiva, se vogliamo che il 100% dell’energia venga da fonti rinnovabili e pulite, e se non vogliamo ripetere la situazioni in cui eravamo con la Russia, in cui dipendevamo per la l’energia da qualcuno con cui potevamo diventare nemici, questa è la ragione per sussidiare la produzione di energia verde”, ha detto. Draghi prevede per i prossimi anni un quadro di inflazione e tassi di interesse più elevati, rispetto al periodo precedente alla recente fase di elevata inflazione. “Se mi chiedono, come spesso capita, come vedo gli anni futuri, se di alta inflazione o di bassa inflazione, e se i tassi ai minimi sono probabili o no, dal mio punto di vista penso che sia molto improbabile” avere inflazione e tassi ai minimi. “Vivremo in un periodo in cui avremo pressioni da deficit troppo alti e eccesso di domanda e potenzialmente livelli di inflazione più alti e tassi più alti”.Infine, un passaggio sui bond comuni Ue “è il tema su cui ci sono state le reazioni più rapide rispetto al rapporto. Ma io direi che non è la questione principale del rapporto. Ci sono molte buone ragioni per averli, perché i costi sarebbero più bassi e se vuoi un mercato di capitali unico probabilmente sarebbe uno degli ingredienti. Ma oggi – ha detto – non vorrei avere la discussione focalizzata su questo”. LEGGI TUTTO

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    Corte dei conti, Associazione Magistrati contraria a ipotesi riforma

    (Teleborsa) – “Il Consiglio direttivo dell’Associazione Magistrati della Corte dei conti esprime netta contrarietà a ipotesi di riforma volte ad incidere pesantemente sui complessivi equilibri delle funzioni istituzionali della Corte dei conti come delineati dalla Costituzione, oggetto di recente iniziativa parlamentare, così ribadendo quanto più volte rappresentato nelle competenti sedi e in occasione dell’audizione informale dinanzi alle Commissioni parlamentari sul testo del progetto di legge Foti”. È quanto si legge in una nota dell’AMCC – che rappresenta la quasi totalità dei magistrati contabili in servizio – diffusa al termine del Consiglio direttivo straordinario riunitosi a valle delle più recenti iniziative convegnistiche in tema di riforme e in vista dei potenziali sviluppi dell’iter parlamentare. Per approvare un piano di azione da intraprendere è stata deliberata la convocazione dell’assemblea di tutti gli associati.”La Corte dei conti – prosegue la nota – non è freno, ma continua ad essere baricentro di legalità e garanzia per il Paese e per i cittadini che confidano nel corretto impiego delle risorse finanziarie pubbliche e, quindi, dei loro soldi. I cittadini hanno bisogno di correttezza nella gestione del pubblico denaro che solo un sistema adeguato di controlli e la vigenza dei principi di responsabilità amministrativa – declinati su base territoriale attraverso l’imprescindibile presidio delle procure contabili – possono garantire. La magistratura contabile, senza aprioristiche chiusure, rilancia un confronto leale e costruttivo per promuovere processi capaci di incidere concretamente sul sistema di tutela del pubblico erario, potenziando gli strumenti di garanzia al servizio dei cittadini e di efficientamento dell’azione pubblica”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione settembre inferiore alle attese: +1,6% su anno

    (Teleborsa) – Giungono dati sotto le attese dall’inflazione tedesca a settembre 2024. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0% su mese, rispetto al -0,1% del mese precedente e contro il +0,1% del consensus.Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata a +1,6%, dopo il +1,9% del mese precedente e inferiore al +1,7% del consensus.L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a -0,1%, rispetto al -0,2% precedente. Su anno si registra un incremento dell’1,8%, che risulta inferiore al 2% precedente e all’1,9% atteso. LEGGI TUTTO

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    UK, deficit partite correnti 2° trimestre balza a 28,4 miliardi

    (Teleborsa) – Aumenta a 28,4 miliardi di sterline il deficit delle partite correnti in Gran Bretagna nel 2° trimestre del 2024, rispetto al disavanzo di 13,8 miliardi del trimestre precedente. Il dato, comunicato dall’Office for National Statistics del Regno Unito, risulta inferiore alle stime degli analisti che avevano previsto un rosso di 32,5 miliardi. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, PIL 2° trimestre rivisto al ribasso

    (Teleborsa) – Rivista al ribasso la stima di crescita del PIL del Regno Unito del 2° trimestre dell’anno, che fa peggio delle aspettative. Il dato diffuso dall’Office for National Statistics (ONS) evidenzia un aumento del PIL dello 0,5% su trimestre, contro il +0,6% della stima preliminare e del consensus, dopo il +0,7% del trimestre precedente.La variazione tendenziale del PIL è stata invece rivista a +0,7%, dal +0,9% delle attese del mercato e della stima preliminare, dopo il +0,3% registrato nei tre mesi precedenti.(Foto: © Eros Erika / 123RF) LEGGI TUTTO